La Lazio raddoppia contro il Genoa.
Ottima palla filtrante di Rovella per il taglio di Dia che di sinistro in scivolata batte per la seconda volta il portiere del Genoa.
Al 65′ cambia ancora il risultato a Marassi: Genoa 0 Lazio 2.
La Lazio raddoppia contro il Genoa.
Ottima palla filtrante di Rovella per il taglio di Dia che di sinistro in scivolata batte per la seconda volta il portiere del Genoa.
Al 65′ cambia ancora il risultato a Marassi: Genoa 0 Lazio 2.
Ai microfoni di Radio Laziale è intervenuto il giornalista Pastore, esprimendosi con toni decisi sulle complicazioni causate dai continui rinvii delle partite, incluso l’incontro tra Lazio e Parma. "Il calendario è talmente intasato," ha dichiarato Pastore, "che ad aprile anche uno slittamento di 48 ore diventa una tragedia," spiegando come perfino piccoli cambiamenti possano avere un impatto devastante sulla regolare programmazione del campionato. "Un buon motivo per passare ad un campionato a 18 squadre e non a 20," suggerisce un ripensamento strutturale che potrebbe offrire una soluzione alla congestione attuale. Qui, Pastore propone direttamente un cambio nella struttura del campionato.
"Questo porta ad un tetris che manda tutto in tilt," commenta, sottolineando la complessità di una situazione in cui la riorganizzazione diventa un rompicapo. Il riferimento a "tetris" descrive la difficoltà di far combaciare gli impegni sportivi come pezzi di un gioco di incastri che rischiano di far cadere l’intera struttura.
"Sarebbe opportuno rivedere il formato dei campionati," afferma, suggerendo che "in generale dei calendari che non ti danno un minuto," sono necessarie modifiche per evitare problemi futuri. Pastore sostiene l’idea di avere "cuscinetti" per eventuali imprevisti, fornendo così un margine di flessibilità agli organizzatori.
Un dettaglio curioso emerge, spostando l’attenzione su un giocatore: "C’è un giocatore che potrebbe segnare per due volte di fila durante il periodo vacante del Papa ed è Alessio Romagnoli." La curiosità riguarda la possibilità di replicare una performance passata, come accadde nel 2013 in un match Roma-Genoa. Con la prossima sfida Genoa-Lazio, Romagnoli potrebbe essere al centro dell’attenzione, mostrando una volta di più come calcio e storia personale si intrecciano momentaneamente.
La discussione intorno ai rinvii dei match e l’impatto sul campionato non sembra destinata a spegnersi presto, sollevando questioni su come sia possibile gestire meglio le pressioni di un calendario fitto come quello della Serie A.
Lazio: un tuffo nel passato con Agostinelli! L’ex giocatore biancoceleste svela le emozioni del suo esordio e ricorda momenti indimenticabili. Scopri le sue parole commoventi e il legame con Re Cecconi. #Lazio #CalcioNostalgia #Agostinelli
Andrea Agostinelli, volto noto del calcio biancoceleste, ha recentemente rilasciato un’intervista ai microfoni di Paesesera.it, dove ha ripercorso alcuni momenti significativi del suo passato con la Lazio. Iniziativa che suscita curiosità e nostalgia tra i tifosi.
"L’esordio con la Lazio? Un’emozione unica." Questo è il ricordo vivido di Agostinelli, che racconta come, all’età di 18 anni, indossare la maglia della Lazio a Perugia fosse un’esperienza magica, come "toccare il cielo con un dito." Il calcio di allora, più ruvido ma anche profondamente romantico, è un’epoca che Agostinelli rievoca con affetto. Quest’affermazione sottolinea l’importanza del debutto e il forte legame emozionale con la squadra.
L’ex giocatore ricorda con commozione anche la scomparsa di Luciano Re Cecconi, descrivendolo come un momento estremamente difficile non solo per lui, ma per la Lazio e l’intero panorama calcistico italiano. "Io cercai di onorare quella maglia e quel ruolo con rispetto e dedizione." Questa frase esprime il suo impegno e la responsabilità che sentiva nel rappresentare la squadra durante quel periodo delicato.
Non manca un omaggio a Luís Vinício, figura centrale nella sua crescita professionale, a cui Agostinelli attribuisce il merito di avergli concesso fiducia in un periodo complesso della sua carriera. Attraverso queste parole, Agostinelli offre uno sguardo intimo e sincero sul suo percorso, delineando un quadro nostalgico che tocca il cuore dei tifosi laziali di ieri e di oggi.
L’intervista di Andrea Agostinelli è una finestra aperta su un’epoca di passione, sacrificio e sentimenti autentici, che continua a vivere nei ricordi di chi ha vissuto quei momenti indimenticabili accanto alla squadra.
Guendouzi in partenza? Il Newcastle pronto a sorprendere i tifosi biancocelesti con un colpo di scena #Calciomercato #Newcastle #Guendouzi
La stagione del calciomercato si avvicina a grandi passi e la Lazio si trova già in fermento, obbligata a gestire il delicato equilibrio tra arrivi e partenze. Tra i nomi più caldi sulla lista dei possibili partenti, spicca quello di Guendouzi, il dinamico centrocampista francese attualmente in forza al club biancoceleste. Il termine "biancoceleste" si riferisce ai colori sociali della squadra della Lazio.
Le voci di mercato, mai così insistenti, segnalano un forte interesse del Newcastle per il giocatore. I media inglesi parlano di una possibile mossa del club inglese, che vedrebbe in Guendouzi il sostituto ideale in caso di un’eventuale cessione di Tonali. Tonali ha un passato importante al Milan e sembra che la Juventus sia pronta ad accoglierlo.
La Juventus avrebbe messo gli occhi su Tonali, e nonostante il Newcastle voglia tenerlo stretto, le sirene italiane sembrano affascinarlo, alimentando così le speranze del club torinese. Per i tifosi della Lazio, così come per gli amanti del calcio internazionale, i prossimi mesi si preannunciano ricchi di sorprese e colpi di scena.
Con l’avvicinarsi della finestra estiva delle trattative, non resta che attendere per scoprire come si muoveranno i protagonisti di questo avvincente intreccio di mercato. Una cosa è certa: Guendouzi e Tonali saranno nomi protagonisti sui taccuini di molti direttori sportivi.
La Lazio si prepara per affrontare una serie di sfide cruciali. Dopo la delusione contro il Bodo – si fa riferimento alla squadra norvegese – il prossimo obiettivo è battere il Genoa. Una vittoria non solo aiuterebbe a mitigare il sapore amaro della sconfitta, ma rappresenterebbe anche un passo fondamentale nella corsa per un piazzamento in Champions League.
Tuttavia, mentre la tensione sale, uno disruptor inaspettato ha sconvolto il calendario: i funerali di Papa Francesco. Questa circostanza ha creato una situazione di disagio e curiosità tra i tifosi e gli addetti ai lavori, portando al rinvio del match contro il Parma. Un cambiamento che ha generato non poche discussioni.
Finalmente, ora è ufficiale: la partita tra Lazio e Parma si disputerà lunedì 28 alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico. Una decisione che coincide con la sfida tra Verona e Cagliari, già programmata per lo stesso giorno e orario. La coincidenza non sembra essere casuale, ma conferma come la Serie A stia cercando di gestire al meglio le modifiche non previste.
Questa modifica all’agenda, seppur necessaria, ha aggiunto un ulteriore elemento di tensione nel fitto calendario della Lazio. Toccherà alla squadra gestire al meglio le energie e la concentrazione, mentre il loro cammino continua verso gli importanti traguardi stagionali.
Davide Ballardini ha recentemente condiviso alcune riflessioni sul suo passato alla Lazio durante un’intervista al podcast Doppio Passo. Ai microfoni del podcast (Ballardini ha parlato direttamente al pubblico del podcast, offrendo una prospettiva personale e privilegiata). L’allenatore ha ripercorso momenti significativi del suo periodo con la squadra biancoceleste.
PAROLE – Con Lotito alla Lazio mi sono trovato bene, (nonostante le difficoltà, Ballardini sottolinea il rispetto ricevuto da Lotito, presidente della Lazio). Ricorda come, nonostante le tensioni legate a questioni contrattuali che coinvolgevano alcuni giocatori chiave come Pandev, Ledesma e De Silvestri, ci fosse una gran confusione (una situazione complicata da gestire). Il gruppo era composto in gran parte da giocatori a fine carriera o sopra i trent’anni, come Siviglia, Rocchi e Cruz. Tuttavia, quell’anno segna una vittoria importante: la Supercoppa Italiana contro l’Inter. Lì fummo bravi, ma anche fortunati, (ammirazione e umiltà nell’attribuire il successo sia all’abilità che alla fortuna).
Ballardini ha anche riflettuto sul presente della Lazio, rispondendo alla domanda se si aspettasse simili prestazioni stagionali dopo il cambiamento estivo dell’anno scorso. Se mi aspettavo la Lazio così bene quest’anno… (il tecnico non si è mostrato sorpreso dai recenti successi). Elogia la squadra, mettendo in evidenza la strategia di selezione dei giocatori da parte della dirigenza e l’abilità nel creare una squadra competitiva e ben costruita. Loro scelgono sempre dei giocatori funzionali… (una sottolineatura dell’approccio strategico della Lazio nel mercato).
La visione di Ballardini è un mix di nostalgia e rispetto per la competenza dei suoi successori e della dirigenza del club, confermando la sua stima per una squadra che continua a sorprendere in campo.
La notizia della morte di Papa Francesco ha scosso profondamente il mondo, con un impatto significativo anche nel panorama calcistico. In segno di rispetto e commemorazione, la Lazio ha annunciato un’importante iniziativa. Il club biancoceleste si recherà al Vaticano per rendere omaggio al Santo Padre, una figura amata non solo dai fedeli, ma anche dalla comunità sportiva internazionale.
L’appuntamento è previsto per il 24 aprile alle ore 15, un momento particolarmente sentito e di intensa condivisione, che vedrà la partecipazione dell’intero gruppo della S.S. Lazio. "Tale iniziativa ribadisce i valori di rispetto e unità che da sempre contraddistinguono il Club": questa dichiarazione mette in luce come l’omaggio a Papa Francesco rappresenti un simbolo significativo di come la Lazio voglia essere riconosciuta non solo sul campo, ma anche nei gesti di solidarietà e comunità.
"In ricordo anche dello speciale legame che ha storicamente unito la S.S. LAZIO al Santo Padre": con queste parole, si sottolinea il legame storico e affettivo che ha sempre legato la squadra al pontefice, uniti da valori comuni di rispetto e dedizione.
L’incontro al Vaticano promette di essere un momento solenne, capace di unire la profonda fede religiosa allo spirito sportivo, ricordando quanto è importante per una squadra non perdere mai di vista i valori fondamentali che la rappresentano.
Nelle ultime ore, l’atmosfera è tesa intorno alla Lazio a causa delle complicazioni legate alla gestione delle partite durante le esequie di papa Francesco. Il club biancoceleste ha rilasciato un comunicato ufficiale che ha acceso i riflettori sulla questione.
Il comunicato del club esprime «profondo rammarico» per la gestione della situazione da parte della Lega Serie A. Il termine "profondo rammarico" sottolinea la delusione e la frustrazione che la Lazio prova in relazione a questa situazione. Il club denuncia la scelta di spostare la partita a Genova, definendo la comunicazione e le modalità di gestione come «approssimative e poco rispettose». Queste parole mettono in risalto una mancanza di considerazione adeguata per l’importanza emotiva e spirituale dell’evento che ha colpito il cuore della città.
Continuando, la Lazio sottolinea un «atteggiamento poco professionale ed ondivago» della Lega Serie A, che ha causato solo ulteriore confusione. Il termine "poco professionale ed ondivago" evidenzia una mancanza di coerenza e chiarezza. Questa sensazione di disorganizzazione ha creato divisione tra i diversi club, amplificando una situazione già complicata e delicata.
Nonostante la criticità del momento, per evitare ulteriori polemiche, la Lazio ha annunciato che la squadra «si recherà eccezionalmente a Genova il giorno stesso della partita». Questa decisione dimostra un senso di responsabilità comunitario in un periodo di lutto nazionale. La trasferta avverrà solo poche ore prima dell’inizio dell’incontro, sottolineando ancora una volta come il club abbia dovuto adattarsi a circostanze straordinarie.
In un contesto così difficile, la Lazio si trova a navigare tra rispetto istituzionale e esigenze sportive, cercando di mantenere un equilibrio non facile da sostenere.
Le prestazioni di Mario Gila in forza alla Lazio non sono passate inosservate ai top club europei. Il difensore spagnolo sta vivendo un anno pieno di crescita, sia fisica che tecnica. Secondo CaughtOffside, il Manchester City e il Tottenham, avrebbero messo gli occhi su di lui.
Sempre secondo la stessa fonte, la valutazione di Gila non scenderebbe sotto i 45 milioni di euro. Lotito sa di dover destinare il 50% al Real Madrid da una sua cessione. Il Tottenham probabilmente saluterà Christian Romero e, dopo la sua cessione, potrebbe spingere per il difensore. Discorso simile per Guardiola, che ne apprezzerebbe la qualità.
Luka Romero stava attraversando un buon periodo con il Cruz Azul, dove stava trovando continuità nelle prestazioni. Tuttavia, nell’ultimo turno di campionato contro il Toluca, l’ex Lazio, ha subito un brutto infortunio che l’ha costretto a uscire in barella e in lacrime.
Il club messicano ha rassicurato i tifosi in un comunicato dove spiegano che l’argentino è ormai fuori pericolo e sta procedendo con il percorso di cura.
La seconda parte di stagione di Nuno Tavares è disastrosa. Il portoghese accusato diversi problemi muscolari ogni volta che rientrava in campo, dopo mezz’ora dal suo impiego.
Nell’ultima partita contro il Bodo Glimt, il terzino ha accusato nuovamente uno stiramento agli adduttori, i tempi sarebbero incerti. Secondo la Gazzetta dello Sport, Tavares rischierebbe di non poter tornare in campo fino alla fine della stagione. Si tratta del settimo infortunio muscolare causato forse anche dalla cattiva gestione
Mateo Guendouzi è uno dei centrocampisti più forti della Serie A. Il suo carisma, la sua leadership, sono caratteristiche che fanno del francese un elemento di affidabilità, tanto da renderlo un punto fisso della Nazionale francese.
Guendouzi, fu preso nell’estate del 2023 per sostituire Milinkovic-Savic. La Lazio lo acquistò per 15 milioni di euro in prestito con diritto di riscatto dal Marsiglia. Sicuramente il cartellino del giocatore è cresciuto notevolmente. I biancocelesti credono in lui, ma qualora, non si dovesse centrare l’obiettivo Champions League, le parti potrebbero separarsi. Quanto vale ad oggi Guendouzi?
Lotito non ha intenzione di cedere il francese per una cifra inferiore ai 25 milioni di euro. Cifra che potrebbe salire anche in base al piazzamento europeo.
L’ex calciatore della Lazio, Roberto Rambaudi, è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, parlando del rinvio della partita contro il Genoa, facendo un’analisi anche sulla qualità della rosa. Le sue parole:
“La Lega poteva gestirla diversamente questa situazione. Ad ogni modo, visti anche i risultati delle altre, diventa una partita fondamentale quella col Genoa; devi trasformare rabbia e delusione in energia. La Lazio, per la rosa che ha, ha fatto una stagione straordinaria. Poi è chiaro che, tornando a giovedì sera, sul 3-0 le imbucate non vanno prese. Ora motivazione, voglia e fame devono portare energia positiva per concludere bene la stagione. A livello di qualità individuale è assodato che la Lazio è più debole dello scorso anno ma è fuori di dubbio che tutti sono migliorati da quest’estate”.
“Poi me la prendo con la società che ha fatto delle scelte estive che poi a gennaio non ha potenziato; non è stato migliorato ciò che serviva. Nonostante tutto, l’obiettivo è lottare fino all’ultimo per la Champions. A Genova devi vincere. Baroni e calciatori non hanno responsabilità. Società brava a giugno a formare il gruppo ma poi non bene nell’aiutare. Serve fare il cambio di passo che manca sempre. C’è la volontà di fare il cambio di passo? C’è la capacità? Capisco i problemi legati al budget, ma le scelte devono essere ponderate, mirate e funzionali. Se vinci col Genoa non è chiuso il discorso Champions”.
Il Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, al termine del Consiglio dei Ministri, ha fatto sapere che verranno decretati 5 giorni di lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco.
Per questa ragione, le partite di Serie A di sabato verranno sospese, mentre domenica si giocheranno. Ora si attente il classico comunicato della Lega Serie A che aggiorneranno le date dei recuperi della 34° giornata, che comprenderanno anche Lazio Parma.
La 33° giornata ancora non si è conclusa. Genoa Lazio, Parma Juventus, Cagliari Fiorentina e Torino Udinese concluderanno mercoledì, dopo aver rinviato le quattro gare nella giornata di ieri a causa della morte di Papa Francesco. Intanto vediamo la classifica aggiornata dei marcatori della Serie A:
M. KEAN 17
M. THURAM 14
A. LOOKMAN 13
L. MARTINEZ 12
R. ORSOLINI 12
A. DOVBYK 11
R. LUKAKU 11
L. LUCCA 10
N. KRSTOVIC 10
T. REIJNDERS 10
T. CASTELLANOS 9
D. VLAHOVIC 9
C. PULISIC 9
S. MCTOMINAY 9
S. ESPOSITO 8
A. PINAMONTI 8
M. ZACCAGNI 8
C. ADAMS 8
F. THAUVIN 8
R. PICCOLI 8
A. DIAO 8
D. NDOYE 7
B. DIA 7
S. CASTRO 7
C. TENGSTEDT 6
R. LEAO 6
J. POHJANPALO 6
P. CUTRONE 6
N. PAZ 6
P. DYBALA 6
J. ODGAARD 6
A. ANGUISSA 6
A. GUDMUNDSSON 6
D. DUMFRIES 6
A. BONNY 6
PEDRO 6
K. YILDIZ 6
A. SAELEMAEKERS 6
C. DE KETELAERE 5
K. KVARATSKHELIA 5
D. MOTA 5
R. KOLO MUANI 5
D. FRATTESI 5
A. MORATA 5
T. WEAH 5
D. MOSQUERA 5
N. ZORTEA 5
L. COLOMBO 5
H. CALHANOGLU 5
F. DIMARCO 5
I funerali di Papa Francesco, previsti per sabato 26 aprile a Roma, stanno generando incertezze riguardo allo svolgimento delle partite di Serie A programmate per quel giorno. Con una grande affluenza attesa in città, le autorità stanno considerando possibili rinvii per garantire l’ordine pubblico.
In particolare, i match tra Como e Genoa, Inter e Roma, nonché Lazio e Parma, sono i più a rischio, con quest’ultima – prevista a Roma nella serata – che potrebbe essere spostata a lunedì. Questo è dovuto alla coincidenza con il Giubileo dei Giovani, evento che attirerà oltre 100mila persone nella Capitale.
Nel frattempo, la Lazio ha manifestato il proprio dissenso riguardo alla decisione della Lega Serie A di riprogrammare già domani, mercoledì 23 aprile, l’incontro con il Genoa, rinviato a seguito del decesso del Papa.
Nonostante la protesta ufficiale del presidente Lotito, la Lega ha confermato che tutte le partite sospese saranno recuperate nella data più prossima possibile, al fine di mantenere l’equilibrio del calendario.
#Throwback al 22 aprile 2000: La Lazio conquista Piacenza con una vittoria decisiva verso lo Scudetto grazie alla magia dei suoi "angeli" argentini. #SerieA #Lazio #CalcioVintage
Un giorno da ricordare per i tifosi della Lazio: il 22 aprile 2000, i biancocelesti scesero in campo a Piacenza per un incontro fondamentale nella loro corsa allo Scudetto. Era un "blitz" per continuare a credere nello Scudetto. (Il termine "blitz" suggerisce un’operazione rapida e decisa, che in questo contesto si riferisce alla determinazione della squadra di vincere per mantenere vivi i sogni di conquistare il titolo).
La partita presentò molte più difficoltà del previsto, rimanendo in bilico fino alla ripresa. L’intervento decisivo arrivò grazie ai talenti argentini della squadra: prima Diego Simeone e poi Juan Sebastián Verón, entrambi a segno rispettivamente tra il 60° e il 68° minuto. Un successo argentino, firmato dalle reti di Simeone e Veron. (Qui, si sottolinea la rilevanza dei giocatori argentini nella conquista di questa importante vittoria).
La formazione schierata in campo da Eriksson includeva nomi che sarebbero divenuti leggendari: Marchegiani tra i pali, una difesa solida composta da Negro, Nesta, Mihajlovic e Pancaro, con Conceição e Almeyda a sostenere un centrocampo dominato da Verón e Nedved. In attacco, la combinazione vincente di S. Inzaghi e Boksic, con l’ingresso di Mancini a metà partita. Così i "biancocelesti": Marchegiani, Negro, Nesta (85′ Gottardi) e così via. (Elencare i giocatori chiave rende omaggio ai protagonisti di quel trionfo e mette in risalto la qualità della rosa).
Quella vittoria a Piacenza rappresenta un capitolo indelebile nella storia della Lazio e un passo cruciale verso il trionfo finale dello Scudetto. È un esempio di come i momenti difficili possano essere superati grazie a dedizione, talento e un pizzico di magia sudamericana.
Nonostante i dubbi sulle prossime gara contro Genoa e Parma, Baroni ha comunque bisogno di ripartire dai suoi fedelissimi e dai leader del gruppo. Non è certo facile digerire la sconfitta contro il Bodo Glimt, ora però è importante concentrarsi sulla sfida di domani, ripartendo proprio da i senatori.
Come riporta il Corriere dello Sport, in questi giorni ci sarebbe stata una riunione di gruppo dove avrebbero parlato Guendouzi e Zaccagni. Il francese ha dato prova di tutta la sua personalità: uscito giovedì dal campo su tutte le furie, avrebbe poi chiarito tutto con il gruppo. Anche il capitano avrebbe tenuto un discorso con i compagni di squadra, mandando anche dei messaggi all’esterno per ricompattare tutto l’ambiente per questo rush finale.