Raggiunto dai microfoni di Tuttomercatoweb.com, Roberto Rambaudi ha detto la sua sull’incontro di questa sera: “Lazio e Leverkusen sono squadre che si equivalgono, sarà una partita combattuta dove chi sarà in condizioni migliori avrà la meglio. Se ci fossero stati gli indisponibili a disposizione sarebbe stato meglio. In campo vorrei rivedere i biancocelesti visti nel primo tempo contro il Bologna fino al momento del gol degli uomini di Delio Rossi, piuttosto che la prestazione del preliminare di andata in cui la squadra non mi è piaciuta. La Lazio dovrà essere propositiva ed approfittare delle falle difensive che si apriranno nella difesa tedesca, dove il Bayer ha dei limiti nei centrali difensivi ed a centrocampo, dove preferiscono giocare sulle fasce laterali. Sfruttando al meglio le caratteristiche dei tre attaccanti di Pioli, velocità ed imprevedibilità, i biancocelesti possono far male in qualsiasi momento alla squadra tedesca“. Lazio però che dovrà fare a meno di Klose e Biglia: “Sono due giocatori importanti, soprattutto l’argentino. Io avrei puntato sulla freschezza del giovane Cataldi, che se stimolato al punto giusto può dare alla squadra qualcosa in più sul piano della qualità. Meglio puntare su di lui che su Milinkovic“.
Un gruppo di amici pronti a lottare per un finale…da film!
“Al mio segnale scatenate l’inferno” grida Massimo Decimo Meridio nel film “Il gladiatore“, ai suoi uomini nel momento più difficile e delicato della battaglia! Riuniti li, all’interno del Colosseo, circondato da nemici e animali feroci, erano tanti individui, ma un unico battaglione. Pronti a sacrificarsi l’un l’altro per raggiungere la vittoria, desiderosi di aiutare il proprio compagno per dividere con lui gioia e meriti. La Lazio stasera sarà in questa situazione, o quasi. In mezzo ad un rettangolo verde circondato per la stragrande maggioranza da tifosi tedeschi pronti ad urlare e far diventare la BayArena un catino inespugnabile. Questa Lazio però, ha già dimostrato di sapersi unire nelle difficoltà, con compattezza e umiltà, forza e sagacia tattica. Come scordare le ultime due prestazioni al San Paolo? In Coppa Italia prima, ed in campionato poi, la Lazio appariva con le spalle al muro, pronta ad essere sbranata come Massimo ed i suoi uomini. Ed invece, proprio come nel film, i giocatori si sono compattati diventando ben più potenti di 60.000 tifosi inferociti. La fine la sappiamo bene, quelle maglie “bagnate di sangue e di sudore” strette a centrocampo, al centro della scena, che cantano il nostro inno. Da brividi… Questa sera ci aspetta una battaglia forse ancor più tosta. Il Bayer è squadra forte e abituata a certi appuntamenti, ma di questa squadra ci si può fidare. La rosa laziale più che un gruppo di calciatori, è composta da un gruppo di amici che si divertono, scherzano e sono pronti a sacrificarsi l’un per l’altro proprio come gli uomini di Massimo Decimo Meridio. Una palla persa dal compagno porta i ragazzi di Pioli a correre il triplo per rimediare all’errore altrui. Ci piace pensare che il discorso nello spogliatoio sia poco tattico, e più motivazionale. Qualcosa del tipo “Siamo all’inferno adesso signori miei. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi. Oppure aprirci la strada come squadra, verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta. I centimetri che ci servono sono ovunque, intorno a noi. In questa squadra si combatte per un centimetro. Massacriamo noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro. Perché sappiamo che quando li sommeremo tutti, il totale farà la differenza tra vittoria e sconfitta. Dovete guardare il compagno che avete accanto, negli occhi. Io scommetto che quel compagno sarà determinato a guadagnare terreno con voi. Vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra” tanto per prendere in prestito un altro pezzo di storia della cinematografia. Ed è questo che ci ha fatto follemente innamorare di un gruppo splendido. Questa Champions la meritiamo noi, che abbiamo gioito e sofferto con loro. Ma chi la merita più di tutti sono i giocatori e lo staff tecnico. Chiudiamo gli occhi e sogniamo allora, perché con questi ragazzi si può!
Stefano Gaudino
Gregucci: “Sfida equilibrata, ogni pallone può essere decisivo!”
Giorno di gara e di tensione. La Lazio sta per giocarsi, a fine Agosto, quella che probabilmente è la partita più importante della stagione. Intervistato da tuttomercatoweb.com Angelo Gregucci, ex difensore biancoceleste, ha così analizzato la gara. “Sarà una gara equilibrata, decisa dagli episodi. I giocatori della Lazio devono essere consci che ogni pallone potrebbe essere decisivo, e quindi deve essere gestito nel modo più giusto possibile. Il Bayer Leverkusen ha un’esperienza maggiore in Europa. È una squadra che lo scorso anno è stata eliminata dall’Atletico Madrid ma solo ai calci di rigore. Però la Lazio è giunta fino a qui facendo grandi sacrifici, non dovranno sprecare tutti questi sforzi! Le assenze sono tante, ma spero che non pesino troppo. Certo che avere Klose e Biglia sarebbe stato meglio….”
Bayer Leverkusen senza paura: “Ai preliminari non abbiamo mai perso”
Germania e Italia, tanto vicine quanto lontane come mentalità….Se la Lazio sul proprio profilo ufficiale avesse scritto “Ai preliminari non abbiamo perso”, per caricare squadra e tifosi, probabilmente l’ira della gente avrebbe fatto grande rumore….E invece….no! Il profilo ufficiale scrive “Per la quinta volta disputiamo i preliminari. Nei quattro precedenti, quattro vittorie“. Lazio e Bayer Leverkusen divise da 90′, la mentalità? sicuramente molto più lontana…Mancano poche ore all’inizio del match, che arrivi anche la risposta su Twitter della Lazio? Intanto noi tifosi, possiamo pensare che “C’è sempre una prima volta”. Forza Lazio, senza paura, ma con un po di scaramanzia in più….
Zum fünften Mal bestreitet #Bayer04 Play-offs zur Champions League. Die bisherigen vier Duelle wurden alle erfolgreich bestritten. #B04Lazio
— Bayer 04 Leverkusen (@bayer04fussball) 26 Agosto 2015
VIDEO – Lazio, che sorrisi dal precedente a Leverkusen
La Lazio torna in Germania per prendersi la Champions. E lo fa in quella Leverkusen dove ha lasciato un ricordo dolcissimo a tutti i sui tifosi.
E’ il 1999-2000, l’anno del secondo scudetto, e i biancocelesti bagnano il loro esordio nel massimo torneo continentale proprio nella tana delle aspirine. I due tecnici schierano l’undici migliore e i risultati non tardano ad arrivare: passano infatti 14 minuti ed è Neuville a sbloccare il risultato in favore dei locali. La Lazio sembra stordita, ma per sua fortuna ci pensa Mihajlovic a riportarla su: il difensore serbo libera infatti il suo sinistro e al 18′ sigla l’1-1. I biancocelesti soffrono, ma riescono a mantenere il risultato fino al termine della frazione. La ripresa si apre con azioni pericolose su entrambi i fronti, anche se nessuna riesce a tradursi in gol. Si chiude dunque sull’1-1, un risultato d’oro per la truppa di Eriksson, che inizia più che positivamente quel viaggio nella Champions poi concluso ai quarti di finale per mano del Valencia. Quella era una squadra stellare, questa… ci sta lavorando, ma non è detto che non riesca a ripetere quell’impresa e magari a regalare un sogno ai tifosi.
Signori a I Laziali Sono Qua: “L’amore verso i laziali è reciproco. Mi hanno dato tanto. Stasera vincerà chi segnerà prima”
“E segna sempre lui…e segna sempre lui, si chiama Beppe Signori, si chiama Beppe Signori….” intonava la Curva Nord qualche anno fa. Come dar torto? Giuseppe Signori ha scritto pagine importanti nella recente storia biancoceleste. Basti pensare ai numeri: 195 presenze e 127 reti con l’aquila sul petto. Non a caso Beppe gol è il secondo marcatore di tutti i tempi nella storia della Lazio dietro alla leggenda Silvio Piola. Tre volte capocannoniere della serie A (nel 1992/93, 1993/94 e 1995/96) e due della Coppa Italia (nel 1992/93 e nel 1997/98), l’attaccante bergamasco è stato tra i giocatori più amati dal popolo biancoceleste. Un legame unico, manifestato l’11 giugno 1995 quando la Curva Nord si riunì sotto la sede della società in via Novaro per bloccarne la cessione al Parma. Beppe gol seppe ripagare l’amore dei tifosi realizzando nella stagione seguente 24 reti in campionato (che gli valsero il terzo titolo di capocannoniere di A) e contribuendo al raggiungimento del terzo posto.
Signori ha regalato tante emozioni ai supporters laziali che ancora oggi lo ritengono un beniamimo. Intervistato dalla trasmissione I Laziali sono Qua di Danilo Galdino – in onda su Elle Radio 88.100 tutte le mattine dalle 10:00 alle 13:00 – l’ex attaccante biancoceleste ha parlato della gara di stasera: “I giocatori non hanno bisogno di stimoli visto che già la competizione ne dà tanti. Bisogna essere consapevoli delle proprie forze e rispettare gli avversari, questa è la ricetta giusta. La squadra ha tante defezioni ma questo non significa niente, anzi responsabilizza i giocatori. L’ha dimostrato Keita nella partita d’andata, autore di una grande partita nonostante non sia partito titolare. E’ importante passare il turno dato che la Champions League è ben altra cosa rispetto all’Europa Legue”.
La stagione della Lazio è partita bene con due vittorie: “Quest’anno la squadra è più convinta. L’anno scorso era partita in sordina facendo poi un’incredibile risalita e conquistando il terzo posto. La sfortuna di avere tante assenze nello stesso momento non ci voleva, però la Lazio ha tutte le carte in regola per fare bene in campionato”. Acquistare sì, ma in modo oculato. Questo il consiglio di Signori: “Bisogna chiedere a Pioli di cosa ha bisogno la squadra. La Champions ti dà qualche soldo in più e in caso di passaggio del preliminare un acquisto andrebbe fatto. In questo momento servirebbe un attaccante ma poi con i ritorni di Klose e Djordjevic sarebbero troppi”. La serie A è iniziata, ma le prime due della scorsa stagione hanno steccato l’esordio serie A: “Gli impegni europei saranno determinanti. Partire male non significa non vincere. La Juve ha perso 3 giocatori importanti, specie Vidal e Pirlo sono insostituibili, quindi è normale che adesso faccia fatica. La Roma ha fatto ottimi acquisti, ma non vince sempre la squadra più forte, ma quella che si trova nel momento giusto coi giocatori giusti. Vince chi è più determinato. Lo scudetto è incerto quest’anno, anche se la Juve ha sempre qualcosa in più rispetto alle altre”.
Il segreto del successo di questa Lazio si chiama Stefano Pioli: “Ripartire con lo stesso allenatore e con la stessa rosa è un punto a favore, così l’allenatore potrà lavorare sui pregi e limare i difetti della squadra. Il risultato di stasera inciderà molto sul morale della squadra”. Il consiglio dell’ex bomber biancoceleste per la gara di stasera è quello di attaccare subito i tedeschi: “In queste partita la differenza la fa chi segna prima. Il Bayer è molto fisico e gioca bene a calcio. Entrambe le squadre giocheranno per vincere. La Lazio non deve essere rinunciataria ma deve cercare di segnare per prima perché un gol sarebbe importante e forse decisivo”. La squadra romana stasera scenderà in campo forte dell’1 a 0 maturato all’Olimpico: “Sarà una gara difficile perché loro sono più avanti fisicamente. L’1 a 0 dell’andata è un ottimo risultato, però bisognerà stare attenti. Ho fiducia in Pioli che è un maestro nel motivare i propri giocatori e nel farli capire che la partita va giocata con la testa”. In chiusura Beppe gol ricorda le reti più più belle fatte ai tempi della Lazio: “Il gol più bello che ho fatto in Europa è quello al Rapid Vienna su rigore. Lo ricordo perché è stato l’ultimo che ho fatto con la maglia della Lazio. Il gol più bello per difficoltà è quello all’Inter e poi quello al derby di destro”. Chiosa finale con un saluto ai laziali: “L’amore è reciproco, a loro dirò sempre grazie per quello che mi hanno dato in termini di affetto e di stima. Gliene sarò riconoscente per sempre. Mi auguro e auguro loro di vedere la Lazio in Champions League”.
Fabrizio Piepoli
PROBABILI FORMAZIONI – Stesso Bayer dell’Olimpico, Keita terminale offensivo
QUI BAYER – Una partita, un unico risultato: la vittoria. Serve questo alle aspirine per passare il turno. E potrebbe anche non essere sufficiente, perché se la Lazio dovesse segnare i ragazzotti teutonico sarebbero costretti a segnare due gol in più degli avversari. Per questo mister Schmidt riproporrà lo stesso undici dell’Olimpico, con la sola eccezione di Mehmedi per l’infortunato Son. Il Bayer punta molto sul fattore mura amiche, dove sanno farsi rispettare e andare in gol con discreta facilità.
QUI LAZIO – Privo di quattro elementi portanti, mister Pioli si cautela. La partita è di quelle da non fallire e il tecnico parmense ha il suo bel daffare nel pensare quali mosse adottare. Al momento la certezza pare la proposizione della difesa a tre, il dubbio il mediano da affiancare a Parolo: su questo fronte, il favorito è Onazi, reduce da buone prove con la Juve in Supercoppa e con i tedeschi all’andata. Subito dietro il nigeriano scalpita Cataldi, su cui però pesa un leggero ritardo di condizione. In attacco invece Keita sarà il terminale: anche alla Bay Arena il suo talento dovrà essere determinante.
Probabili formazioni
Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Leno; Hilbert, Papadopoulos, Tah, Wendell; Kramer, Bender, Bellarabi; Calhanoglu, Mehmedi, Kiessling All. Schmidt
Lazio (3-4-3): Berisha, Basta, Mauricio, De Vrij, Radu, Onazi, Parolo, Lulic, Candreva, Keita, F. Anderson All. Pioli
Non abbonati Mediaset, Bayer- Lazio visibile anche su Sky e satellite
Anche chi non è abbonato a Mediaset Premium potrà assistere questa sera a Bayer Leverkusen- Lazio. Come? Sintonizzandosi sui canali tedeschi ARD e ZDF (visibili sui canali 545 e 546 del bouquet Sky) o, in alternativa, tramite le applicazioni ufficiali degli stessi canali attraverso smartphone e tablet. Tali emittenti detengono infatti i diritti per la Champions per la Germania e trasmettono, anche in chiaro, attraverso i satelliti Hotbird e Astra. Gli stessi canali hanno mandato in onda anche la gara di andata, ovviamente con il commento in tedesco. Quindi anche gli abbonati Sky e i possessori di un decoder common interface potranno seguire la propria squadra del cuore. A meno che il segnale non venga reso visibile solo all’interno dei confini della Germania, disposizione che però al momento non è stata messa in atto.
SOCIAL – Anderson: “Forza Lazio”, de Vrij e Hoedt in coro: “Siamo pronti”
E’ arrivato il giorno della verità. I tifosi sono in trepida attesa della gara che deciderà il cammino europeo della Lazio. Non solo i tifosi, ma anche i giocatori non vedono l’ora di scendere in campo come dimostrano i tanti tweet.
Il primo a cinguettare è stato Felipe Anderson con un vigoroso “Forza Lazio”:
É amanhã O JOGO! Forza Lazio pic.twitter.com/LnhJoycMx7
— Felipe Anderson (@F_Andersoon) 25 Agosto 2015
Patric ha invece voluto evidenziare la forza del gruppo:
Juntos somos más fuertes / insieme siamo piu forti @OfficialSSLazio 🔵⚪️🙏💪 pic.twitter.com/vxEKhTAa3X — patric_4 (@patric_6) 25 Agosto 2015
Infine il duo olandese de Vrij-Hoedt carica la squadra:
Pronti per la partita di stasera⚽️ Ready for tonight’s game⚽️ #Bayer04Leverkusen #Lazio #ChampionsLeague pic.twitter.com/L1K7nNhV1r
— Stefan de Vrij (@Stefandevrij) 26 Agosto 2015
Siamo pronti 🔵⚪️ We are ready ⚽️ #Bayer04Leverkusen #Lazio #ChampionsLeague pic.twitter.com/tT69usG9YE — Wesley Hoedt (@wesleyhoedt) 26 Agosto 2015
Lazio, trenta milioni di buoni motivi per passare il turno
Il Tempo con l’articolo di Daniele Palizzotto fa i conti-Champions sull’edizione di questa mattina: riuscendo ad accedere alla fase a gironi di Champions League, i biancocelesti otterrebbero benefici economici assolutamente rilevanti. Quali sono però le cifre esatte che sarebbero garantite alla Lazio per il passaggio del turno?
LA SPARTIZIONE – Con la partecipazione ai play off, la Lazio si è assicurata comunque una base di 13 milioni di euro, ovvero il 10% del cosiddetto “market pool” che spetta alle formazioni italiane in Champions League. L’accesso ai gironi garantirebbe però altri 30 milioni: 12 sarebbero sicuri grazie ai premi UEFA per le squadre che accedono alla fase principale, più circa 5 milioni di euro per gli incassi delle tre gare casalinghe, e infine i premi che variano da un milione e mezzo di euro per ogni partita vinta, ai 500mila garantiti per il pareggio. Il resto del market pool verrebbe diviso in proporzione tra Juventus (50%), Roma (35%) e Lazio (15%). Per questo, in caso di eliminazione dei biancocelesti, la quota spettante alla Juve e ai giallorossi salirebbe considerevolmente.
Calciomercato Lazio, per Matri l’ostacolo è l’ingaggio
Sull’edizione odierna del Corriere della Sera, Sergio Torrisi torna sul calciomercato e sulla questione punta centrale. La Lazio è sempre a caccia di un profilo ideale da affiancare in rosa a Klose e Djordjevic. Alessandro Matri corrisponderebbe a questo identikit, ma anche in caso di qualificazione alla fase a gironi di Champions League, l’arrivo in biancoceleste dell’attaccante del Milan non sarebbe così scontato.
PROBLEMA INGAGGIO – Oltre alla disponibilità del club rossonero a privarsi dell’attaccante (possibilità più concreta dopo l’arrivo a Milanello di Mario Balotelli) è stata infatti sondata anche quella del calciatore ad abbassarsi l’ingaggio. Le risposte al momento non sarebbero state positive: Matri al Milan percepisce 2 milioni e 600 mila euro netti a stagione, troppi per i parametri della Lazio, che non intende farlo arrivare come giocatore più pagato della rosa. Anche per non creare contrasti in vista dei rinnovi di contratto che a breve dovrebbero coinvolgere Marchetti, Biglia e Lulic.
“Non sarà un’avventura.” Per la Champions Pioli scommette su Lulic
“Non sarà un’avventura, questa Champions non può essere soltanto una primavera, cantano Pioli e i suoi ragazzi in coro.” Cita Lucio Battisti, Emiliano Bernardini, nell’articolo pubblicato sull’edizione odierna de Il Messaggero. In primo piano, ovviamente, la sfida alla BayArena di Leverkusen che dovrà spalancare alla Lazio le porte della fase a gironi di Champions League. Servirà un’impresa contro una squadra dalla grande esperienza internazionale come quella tedesca, che in Champions ha saputo mettere sotto in casa anche l’Atletico Madrid nella passata stagione.
SALTIAMO SUL 71 – Sempre sul quotidiano romano, Gabriele De Bari accende invece le luci dei riflettori su Senad Lulic. L’uomo del 26 maggio, sulla cui duttilità Stefano Pioli ha puntato forte in questo inizio di stagione. Nella partita di andata è stato il bosniaco a presidiare la corsia difensiva di sinistra, sopperendo così alla squalifica di Radu. In campionato contro il Bologna Lulic si è rivisto invece di nuovo a centrocampo, in una prestazione non brillantissima ma comunque utile alla causa. Alla BayArena il Lulic 3.0 sarà esterno mancino in un 3-4-3 che dovrà arginare lo scatenato trio Çalhanoğlu-Bellarabi-Kiessling. Stefano Pioli crede nel suo jolly, corsa e coraggio per cambiare la storia come avvenne nello storico giorno della “Coppa in faccia.”
Lazio nelle mani di Keita, l’ex emarginato
Dopo la Supercoppa a Shanghai, lo sfogo con il presidente Lotito aveva lasciato presagire il peggio. E invece Keita Balde Diao è pronto stasera a caricarsi sulle spalle la Lazio in una delle sfide più importanti di questo intenso 2015. Gli infortuni di Klose e Djordjevic hanno offerto al giovane classe ’95 un’opportunità ormai insperata, che lui ha sfruttato al meglio schiantando il Bayer Leverkusen nel match d’andata. Ma stasera per attraversare la porta della fase a gironi di Champions League, alla BayArena la Lazio dovrà attraversare quella dell’inferno. E ci sarà Keita a guidarla.
UNDICI MERAVIGLIE – Come si legge sull’articolo pubblicato dalla Gazzetta dello Sport a firma di Stefano Cieri, Keita ha già segnato in tutte le competizioni alle quali ha partecipato con la maglia della Lazio. 11 gol complessivi, dei quali 6 in campionato, 3 in Coppa Italia, 1 in Europa League e 1, l’ultimo della serie, in Champions. Questa nuova responsabilità della quale è stato investito gli ha permesso di fare necessità virtù, dimostrando che una Lazio senza punte centrali può essere vincente anche grazie al suo contributo. E così Keita, da emarginato destinato alla cessione (era stato anche ipotizzato un prezzo, 15 milioni di euro), si troverà stasera a guidare l’attacco biancoceleste contro una delle big della Bundesliga, già castigata all’andata.
Lazio, la Champions League è la porta del futuro
Nell’articolo pubblicato oggi sul Corriere dello Sport-Stadio a firma di Fabrizio Patania, si fa il punto sugli scenari che la qualificazione alla fase a gironi di Champions League aprirebbe per i colori biancocelesti. Una sfida, quella di Leverkusen, fondamentale non solo dal punto di vista sportivo, ma anche di quello economico e del blasone.
TRADIZIONE POSITIVA – Nonostante quest’anno l’UEFA abbia predisposto un “paracadute” per le formazioni eliminate ai play off di Champions, tra partecipare o meno alla fase a gironi della competizione regina balla una differenza di circa trenta milioni di euro. Senza considerare l’importanza per la Lazio di tornare tra le 32 migliori formazioni d’Europa a livello di prestigio. La Lazio ha provato ad accedere alla fase principale di Champions League passando spesso per la porta del preliminare. Questa è la quarta volta, e nelle precedenti tre occasioni contro Copenaghen, Benfica e Dinamo Bucarest, i biancocelesti hanno sempre centrato la qualificazione. La sfida di stasera però appare come la più difficile in assoluto, ma la posta in palio è troppo alta per non tentare il tutto per tutto.
Onazi, ancora tu: tocca all’uomo delle giornate storiche
Nella Lazio dei 71 gol segnati, delle 8 vittorie consecutive, della rinascita di un popolo, nessuno lo avrebbe mai detto. Nella Lazio dell’esplosione di FA7 (ora FA10), del cecchino Marco Parolo, della migliore stagione in termini realizzativi di Stefano Mauri, nessuno lo avrebbe mai pensato. Nella Lazio di Antonio Candreva, orgoglio Nazionale, e di Stefan De Vrij asceso al ministero della difesa una volta appartenuto ad Alessandro Nesta, nessuno avrebbe osato immaginarlo.
E invece: il gol-Champions, nella scorsa stagione e nella folle notte di Napoli, è stato di Eddy Onazi. La rete che racchiude tutta un’annata, tutta una rincorsa ad un terzo posto che da ben otto anni non veniva centrato.
PENSIERO STUPENDO – Chissà se Stefano Pioli ogni tanto ci pensa. Noi crediamo di sì, visto che anche stasera toccherà a lui. Onazi che era arrivato in Italia grazie a una dritta di Taribo West. Proprio lui, l’impetuoso difensore dell’Inter alla fine degli anni novanta, amato dai tifosi proprio per la sua irruenza. Che appesi gli scarpini al chiodo, è tornato in patria, in Nigeria, ed è diventato ministro religioso. Un reverendo molto conosciuto in Africa, T.B. Joshua, lo ha preso sotto la sua ala protettiva e gli ha chiesto di aiutarlo a gestire la sua scuola calcio, la My People Academy, con la quale si occupa di togliere dalla strada i giovani. E West chiamò la Lazio: “Ci sono due ragazzi molto, molto promettenti.” In Primavera arrivarono Sani Emmanuel, rapidissima ala fermatasi però alle soglie del professionismo, e Eddy. Che dimostrò di avere subito un altro passo a centrocampo.
TOTTI IN FACCIA – Il primo a credere veramente in lui nel calcio che conta è stato Vladimir Petkovic. Che ha iniziato ad utilizzarlo sempre con maggiore insistenza, fino all’investitura da titolare nel giorno della gloria. 26 maggio, Onazi a centrocampo segue come un’ombra il capitano avversario, che non tocca praticamente palla nel suo derby più brutto. E in quello più bello per i colori biancocelesti, che alzano al cielo una Coppa Italia che resterà nella storia. Onazi sembra pronto per la gloria, il sogno e la vittoria. Ma il declino di Petkovic lo investirà. Un’involuzione alla quale Stefano Pioli, nella stagione successiva dopo i sei mesi di transizione del Reja-bis, non crede. E all’occorrenza, rilancia il giovane scoperto da un reverendo cristiano.
DEA EUROPA – All’andata, contro il Bayer Leverkusen, qualcuno si è stupito di averlo visto titolare. Ma il feeling di Eddy con l’Europa è cosa nota. A Stoccarda, ormai due anni e mezzo fa, ha realizzato il suo gol più bello, una cavalcata dal sapore maradoniano. Esatto, proprio in Germania: dove stasera Onazi sarà chiamato ad un altro appuntamento con la storia, come quello del 26 maggio, come quello di Napoli. E se stupire è diventato il suo mestiere, allora forse non è un caso che Pioli, al di là del cambio di modulo, lo consideri un punto fermo per la Lazio pronta a partire all’assalto dell’Europa.
Fabio Belli
Tutti a Leverkusen, con la Lazio nel cuore e la Champions in testa!
E venne il giorno..la tensione aumenta! Tra riti scaramantici, chiacchierate al bar tra amici e voli pindarici con il pensiero, siamo arrivati al giorno del verdetto finale! C’è chi indossa una scarpa particolare, chi una maglietta specifica, chi fa colazione seduto ad uno specifico posto del bar (come il sottoscritto) e chi invece comincia a preparare bagagli o fa controllare l’acqua e l’olio al motore: si parte! Sono quasi duemila i cuori biancocelesti che stasera porteranno alla Bay Arena vessilli laziali. I 1300 biglietti messi a disposizione inizialmente dal Bayer Leverkusen si sono polverizzati in poche ore. Così su richiesta della Lazio altri 533 sono stati concessi ai tifosi biancocelesti. Un esodo di massa di fine Agosto, per quella che non è considerabile una vacanza di relax e piacere, ma un viaggio d’amore fatto di tensione, scaramanzia e sofferenza. Forza Lazio, regalaci un sogno.
Stefano Gaudino
Onazi: “Ora alla Lazio ho più responsabilità. Domani vogliamo la Champions”
Se la Lazio si ritrova a giocare questo preliminare di Champions League il merito è soprattutto di Eddy Onazi che con quel gol al Napoli ha regalato questo sogno ai suoi compagni. Ma per far sì che il sogno si realizzi serve un altro piccolo passo, vincere o pareggiare a Leverkusen: “Abbiamo fatto il nostro lavoro in casa, adesso ci aspettiamo una partita dura contro il Bayer Leverkusen, ma la nostra speranza è in Dio”. Ha detto Onazi a goal.com, aggiungendo inoltre: “Noi faremo del nostro meglio per vincere la partita, vogliamo giocare in Champions. Giocare in Champions League è un’esperienza per me, un’altra fase della mia carriera calcistica. Ora alla Lazio ho più responsabilità, ma sento di essere all’altezza del compito”.
CONFERENZA – Pioli: ” Dobbiamo crederci, pallone su pallone. Vincerà chi è più motivato”
Mister Pioli dalla Bay Arena di Leverkusen ha tenuto la consueta conferenza stampa della vigilia:
Mister che impressione ha del Bayer dopo la gara di andata e dopo la gara contro l’Hannover?
“E’ una buona squadra, che gioca un calcio intenso con molto ritmo. Anche nel match di Hannover avrebbe meritato di fare più gol. Anche noi se siamo qua è perché abbiamo meritato e vogliamo giocare in un certo modo”.
Che cosa ne pensa del nuovo acquisto Ricardo Kishna?
“Kishna ha fatto una buona partita, è un giocatore di qualità con ottime caratteristiche. E’ giovane e deve maturare, deve trovare costanza e continuità di rendimento”.
Klose non è nella rosa ma ci sarà come tifoso?
“Sta facendo delle visite e delle cure ma credo che sarà qui per tifare la squadra. Abbiamo anche molte altre soluzioni da schierare”.
E’ giusto dire che non bisogna pensare al 1 a 0 dell’andata?
“Assolutamente sì. Dobbiamo pensare che la qualificazione non è conquistata, dobbiamo pensare di aver giocato solo un tempo, la partita è ancora aperta, sarà una partita da giocare pallone su pallone”.
Giocherete per far gol, con il contropiede?
“Cercheremo di attaccare tutte le volte che ne avremo la possibilità, riconquistare il pallone il prima possibile. Essere noi propositivi, proprio perché abbiamo giocatori che possono fare l’uno contro uno. Vogliamo gicoare con lo spirito che ci ha portato fino a qui, giocare per vincere”.
Domani ci sarà uno stadio pieno, un ambiente caldo, e duemila laziali al seguito, come si sta preparando per questa vigilia?
“Insieme siamo molto più forti e tosti. Domani ci vorrà tanto per far bene, siamo molto contenti e orgogliosi. Mi sto preparando con determinazione e concentrazione, ma anche con la serenità di chi ha lavorato molto per questo obiettivo. I ragazzi ci hanno sempre creduto, dobbiamo crederci per 95 minuti, crederci in ogni azione che andremo a giocare, crederci su ogni pallone”.
Sarà importante l’approccio della partita? Nei primi minuti i tedeschi spingeranno tantissimo…
“Cercheremo noi di avere questa mentalità. Loro verticalizzano molto, in tutte le partite casalinghe segnano, ma anche noi siamo molto forti offensivamente”.
Senza entrare nei singoli, è possibile ipotizzare una difesa a tre?
“Ho giocatori molto duttili, non ho mai creduto che il sistema di gioco ti possa far vincere, contano le motivazioni”.
Che sensazione si prova a giocarsi gran parte della stagione in una partita? Servirà la squadra di Napoli?
“E’ una bella sensazione proprio perché siamo giunti in questo momento, credo che quando scenderemo tra poco in campo per la rifinitura, ci sarà molta determinazione. Servirà la miglior Lazio possibile per giocare in Champions League”.
E’ un po’ preoccupato dall’effetto esperienza? il Bayer è più abituato della Lazio, può diventare un fattore?
“Abbiamo perso giocatori con esperienza è vero, però è anche vero che guadagniamo dal punto di vista della freschezza e della velocità. All’andata è stata una partita dove la Lazio ha fatto molti duelli: chi vincerà più contrasti e conquisterà più seconde palle avrà più possibilità di ripartire ed essere pericoloso. Sono le caratteristiche della Lazio che vuole giocare con grande spirito, conscia di avere una grande occasione”.
Lorenzo Centioni
PROBABILE FORMAZIONE – Pioli vara il 3-4-3. Mauricio e Onazi possibili titolari
Mentre il Bayer Leverkusen si allena a porte chiuse, la Lazio lo fa tranquillamente alla luce del sole. Nell’allenamento di rifinitura alla Bay Arena Pioli ha provato quella che con ogni probabilità sarà l’11 che scenderà in campo. Spazio quindi al 3-4-3 con Berisha tra i pali visto l’infortunio di Marchetti che sarà comunque presente in Germania in veste di tifoso. La novità più grande riguarda la difesa: Pioli punta al trio Mauricio-de Vrij-Radu per una maggiore copertura. A centrocampo sarà importante il lavoro degli esterni Basta e Lulic che avranno il compito di abbassarsi in caso di possesso palla tedesco e ripartire in contropiede. Al centro sicuramente giocherà Parolo che sarà affiancato da uno tra Onazi o Cataldi, col nigeriano favorito. Sarà difficile vedere in campo Ravel Morrison, che attualmente nelle gerarchie di Pioli parte dietro i due giocatori succitati. In avanti confermato il tridente della gara d’andata con Candreva e Felipe Anderson ai lati di Keita. Dovrebbe, quindi, partire dalla panchina Kishna, protagonista nella gara contro il Bologna.
CONFERENZA – Candreva: “Faremo di tutto, vogliamo la Champions”
Alla vigilia del ritorno del preliminare di Champions League, alla BayArena di Leverkusen si è tenuta la conferenza stampa della Lazio. Al fianco del tecnico Stefano Pioli c’era Antonio Candreva, che domani sera, causa assenza di Biglia e Klose, scenderà in campo con la fascia da capitano al braccio.
Buonasera Antonio, sei rimasto sorpreso dalla prestazione di Kishna contro il Bologna?
“E’ un ragazzo interessante, ha dimostrato di poter far bene. Si è inserito benissimo, è giovane ed ha davanti ampi margini di miglioramento”.
Al di là delle differenze tecniche delle due squadre, quali sono le difficoltà che si vivono in campo in una partita di questo livello?
“Sul terreno di gioco il ritmo è più alto in Europa. In campo si sente la pressione dell’avversario, non è facile trovare spazi e bisogna sfruttare al meglio le poche occasioni che si hanno a disposizione”.
Al momento del rinnovo hai dichiarato di voler diventare una bandiera della Lazio, domani sera scenderai in campo con la fascia di capitano al braccio. Quali emozioni stai vivendo?
“Per me quello della fascia di capitano è un capitolo chiuso, voglio che a parlare sia il campo. Non ho mai giocato in questa competizione, la voglia di passare il turno e giocare la Champions è uno stimolo grandissimo”.
Senti la responsabilità di essere uno dei giocatori biancocelesti più “anziano” e con più esperienza? Farai un discorso particolare ai giovani?
“In genere non parlo molto, sarà il mister a fare il discorso. L’unica cosa che posso dirli è di restare tranquilli e mettere in campo tutto ciò che possono. Quando si gioca con questa maglia la responsabilità cresce, specialmente in campo internazionale”.
La partita si avvicina, quali sono i tuoi pensieri in questi momenti?
“L’unica cosa a cui penso è il passaggio del preliminare. La stagione scorsa abbiamo faticato tanto per raggiungere questo obiettivo, ce lo siamo guadagnato e meritiamo di farne parte”.
La partita d’andata vi ha fatto capire come affrontare gli avversari. Questa è la partita più importante?
“Sappiamo come possiamo colpirli e come possono farlo loro a noi. Sarà una partita combattuta, dobbiamo tornare a giocare da Lazio per riuscire a passare il turno. Per tutta la squadra è un incontro importantissimo, vogliamo andare in Champions”.
Da quando sei arrivato alla Lazio quanto sei cresciuto?
“In questo ambiente sono maturato prendendo consapevolezza dei miei mezzi. Inoltre la continuità di rendimento ha fatto il resto”.
Avendone la possibilità cosa chiederesti ad un giocatore del Barcellona, fresco vincitore dell’ultima edizione?
“Sono calciatori esperti, hanno raggiunto tante finali, sarebbero tante le domande ed i consigli da chiedergli, a cominciare dall’approccio alla partita ed alla loro capacità di affrontare partite così delicate”.
Danilo Tramontana