La Repubblica nell’articolo a firma di Giulio Cardone e Stefano Fiori sottolinea la rabbia dei tifosi dopo lo 0-4 in casa del Chievo. Un drappello di sostenitori biancocelesti ha cercato il confronto con la squadra di rientro da Verona all’aeroporto di Fiumicino. Il bersaglio delle critiche dei supporters resta però principalmente la società, accusata di non aver operato sul mercato per rinforzare la squadra. Le ultime 24 ore di trattative, che chiuderanno alle ore 23 di oggi, lunedì 31 agosto, difficilmente vedranno l’arrivo di nuovi elementi per la rosa di mister Pioli. A meno che Senad Lulic non lasci la Lazio come ipotizzato: dalla cessione del bosniaco, che avrebbe rifiutato la proposta di rinnovo del contratto della Lazio, potrebbero arrivare le risorse per un colpo last minute.
De Vrij e Lulic, bocciatura totale nella notte del Bentegodi
Le pagelle del Corriere dello Sport – Stadio a firma di Daniele Rindone faticano a trovare un unico colpevole nel tracollo del Bentegodi. Scorrendo i voti di Chievo-Lazio appare evidente però chi, secondo il quotidiano romano, ha tradito pesantemente le aspettative.
DAL VOTACCIO ALLA CESSIONE – Sono in quattro a “guadagnarsi” il voto più basso, un secco 4, e per Lulic la mesta esibizione del Bentegodi potrebbe anche essere stata l’ultima in maglia biancoceleste. Si ipotizza una cessione per l’esterno bosniaco, mentre la bocciatura senza mezzi termini riguarda anche Cataldi, fuori dal gioco, l’impacciato portiere Berisha e Santiago Gentiletti, devastato dalle accelerazioni di Paloschi e Meggiorini. Colpisce anche il 4.5 assegnato a quello che l’anno scorso era stato uno dei migliori difensori della Serie A, quello Stefan De Vrij ancora lontanissimo da un’ottimale forma fisica.
Figuraccia Lazio, perché questa (im)preparazione?
La Gazzetta dello Sport analizza tramite la penna di Fabio Bianchi il tracollo del Bentegodi. Lo fa, oltre a parlare senza mezzi termini di figuraccia, anche puntando i riflettori sulla scarsa reattività dei biancocelesti in campo. Un problema che si trascina dalla Supercoppa giocata ad inizio agosto.
ALLA RICERCA DELLA FORMA PERDUTA – Molte grandi, dovendo affrontare molteplici impegni ravvicinati, hanno probabilmente calcato la mano sui carichi di lavoro, per avere benefici a lungo termine. Un’impostazione di lavoro che, se confermata, si sarebbe rivelata un boomerang che la Lazio, che tra Shanghai e Leverkusen si giocava una buona fetta di stagione già ad agosto. Persi gli obiettivi, il contraccolpo piscologico è arrivato puntuale contro il Chievo.
Felipe Anderson, e poi non ti ho visto più…
I 50.000 di Lazio-Empoli, l’ottava vittoria consecutiva, il secondo posto è una sorpresa impensabile a inizio stagione. Juventus-Lazio del 18 aprile scorso è un faccia a faccia per la vetta, prima contro seconda. Certo, il vantaggio bianconero non consente voli pindarici, ma da circa quattro mesi la Lazio ha di nuovo in rosa un giocatore capace di rendere tutto possibile. Dopo quindici mesi da oggetto misterioso, infatti, in un pigro pomeriggio di Coppa Italia contro il Varese, Felipe Anderson si è sbloccato. Gol dalla lunga distanza contro il fanalino di coda della Serie B. Un fuoco di paglia? La prima di una serie di meraviglie che in campionato contro l’Empoli arrivano a dieci. Il popolo laziale ha un nuovo idolo.
CERCASI FELIPE – FA7, come viene ribattezzato dalla stampa nazionale (memorabile una copertina del Guerin Sportivo) da dicembre ad aprile è il giocatore più decisivo del campionato. Nemmeno i problemi personali, col padre coinvolto in una brutta vicenda giudiziaria in Brasile, fermano il “Pipe“, che si presenta allo Juventus Stadium con i gradi di spauracchio. Il 18 aprile del 2015, Felipe Anderson però sparisce. In una partita difficile per la Lazio, funestata da diverse assenze, su tutte quella di De Vrij, contro i Campioni d’Italia del passato, del presente e anche del futuro in quella serata, dopo il 2-0 finale. La gente pensa quello che aveva già immaginato in quel pomeriggio di Lazio-Varese: “Sarà un fuoco di paglia.” Stavolta, ovviamente, nel senso ottimista dell’affermazione.
IRREVERSIBILE – Il finale di stagione della Lazio è coraggioso, triste tra la Coppa Italia e il derby ed esaltante per il terzo posto finalmente raggiunto. Ma di Anderson, nessuna traccia. Qualche sprazzo, qualche giocata, anche una scellerata corsa all’indietro al “San Paolo”, in un match poi consegnato alla storia. Ma in estate i tifosi si aspettano di vedere FA7, nel frattempo diventato FA10, tirato a lucido. Le aspettative sono direttamente proporzionali all’esose valutazioni di mercato che vengono accostate al brasiliano (e che qualcuno, forse imprudentemente, forse no, oggi rimpiange). E invece tra Leverkusen e Verona è Felipe l’emblema del naufragio della Lazio: impalpabile alla BayArena, immalinconito in panchina al Bentegodi, in campo quando era ormai davvero troppo tardi. L’uomo della provvidenza della passata stagione si è trasformato da Mago di Oz ad illusionista da quattro soldi, di quelli che fanno cadere la carta nascosta nella manica. Ma per invertire un declino che da quello Juve-Lazio sembra irreversibile, i mezzi tecnici ci sono. Bisogna solo scovarli, sepolti tra le amnesie di una Lazio che oggi è lo specchio del suo campione brasiliano: una bruttissima copia dell’anno scorso.
Fabio Belli
Maran e Meggiorini in coro: “L’errore di Candreva ha cambiato la partita”. Paloschi: “Noi bravi ad aggredirli”
Intervistato da Sky Sport Rolando Maran ha commentato la gara contro la Lazio: “Non è stata una partita facile: la Lazio è partita forte e poteva andare subito in vantaggio. Da lì la partita è cambiata. Abbiamo creato tanto e concretizzato quasi tutto. Stiamo bene e iniziamo a raccogliere ciò che abbiamo seminato”. Poi il tecnico dei clivensi ha parlato in conferenza stampa: “Complimenti alla squadra, ha fatto la partita che volevo in modo attento e coraggioso. Il risultato dice altro, ma in realtà all’inizio la Lazio ci ha messo sotto. Abbiamo fatto 4 gol, anzi 5 perché quello di Paloschi era regolare. Meggiorini ha fatto un assist che da solo vale il prezzo del biglietto. Cosa chiedere di più?”.
Su Chievo Tv ha parlato Meggiorini, protagonista della partita con un gol e uno splendido assist: “Quando ho visto la palla lunga di Gobbi ha provato a prenderla così perché ce l’avevo sul mancino. Ci ho provato ed è andata bene. Paloschi è sempre appostato in area, sapevo che rimettendo la palla in mezzo avrei creato un’occasione pericolosa. Abbiamo avuto fortuna sull’episodio di Candreva dopo pochi minuti, io sono stato fortunato in occasione del primo gol che è stato deviato ma abbiamo strameritato. Ce la siamo guadagnata finalizzando al meglio le occasioni avute, anzi ne potevamo fare altre 1-2 in più”.
Anche Paloschi ha parlato a Chievo tv: “Il Chievo ha fatto una grande partita ottenendo i 3 punti e dobbiamo continuare così. Meggiorini ha fatto una cosa incredibile. Lui questi colpi ce li ha. Dobbiamo continuare così e siamo contenti di arrivare alla sosta con 6 punti. Nazionale? Non ci penso, adesso pensiamo a preparare la prossima partita al meglio. Stasera siamo stati bravi ad aggredirli subito, a farli sentire il fiato sul collo. All’inizio Bizzarri ha fatto una grande parata e subito dopo abbiamo trovato il gol. Da lì abbiamo acquisito sicurezza e abbiamo fatto ciò che ci chiedeva il mister”.
Pioli fa mea culpa: “Pessima figura, questa non è la Lazio”
E’ un Pioli deluso e rammaricato quello che interviene a Mediaset Premium a fine gara: “Purtroppo è sotto gli occhi di tutti: oggi non siamo stati squadra e non ho avuto le risposte che mi aspettavo – ha ammesso il tecnico emiliano -. Una sconfitta che non fa parte dei nostri atteggiamenti. Abbiamo subito un contraccolpo dopo mercoledì, ma siamo la Lazio e dovevamo giocare da tale. La sosta ci aiuterà a ritrovare la voglia di vincere che ci caratterizza e che stasera non si è vista”. Pioli dribbla la domanda sul mercato: “Sicuramente noi non possiamo giocare così al di là del mercato e al di là degli infortuni. Stasera è scesa una squadra competitiva, non siamo questi, dobbiamo fare un esame di coscienza tutti quanti, io per primo che li alleno e li motivo. Lotito? Era arrabbiato come me, è normale vista la pessima figura e non ce lo possiamo permettere”. Sicuramente la squadra ha risentito della debacle di Champions: “Abbiamo pagato mentalmente la sconfitta di Leverkusen, abbiamo avuto il calo dopo il gol preso. Questo vuol dire che o siamo presuntuosi o che non sappiamo reagire. Non possiamo diventare così deboli e fragili dopo un gol preso. C’è da lavorare tanto e bene, così non va. Le assenze ci sono ma non possiamo essere questi qua. Bisogna cambiare regitro velocemente altrimenti andremo incontro a delle delusioni. La squadra può fare di più, dobbiamo invertire la rotta. Abbiamo tante partite e dimostreremo che non siamo quelli di stasera”.
Il tecnico emiliano ha poi proseguito su Lazio Style Radio: “Stasera troppe cose non hanno funzionato. Non siamo stati squadra dopo il gol subito. Non abbiamo giocato da Lazio. Siamo tutti responsabili, io per primo. Dobbiamo abbassare la testa e lavorare, perché la Lazio non è quella di stasera. E’ inaccettabile questa prestazione, specie dopo mercoledì. Ho cercato di stimolare e pungolare i giocatori per darli carica ma ci siamo squagliati dopo il gol. Le assenze non contano, stasera è scesa in campo una squadra competitiva. Dobbiamo tornare a giocare da Lazio che non può essere questa. Non abbiamo onorato la maglia ed ora è giusto che i giocatori abbiano la testa bassa e si sentano tutti responsabili. Ora è il momento di smetterla di parlare di contraccolpo. Ok abbiamo fallito degli obiettivi ma la stagione è lunga e ce ne saranno di nuovi di obiettivi. Dobbiamo ricompattarci e ritrovare quello spirito che ti rende competitivo. Nel calcio ci sta di perdere, ma non così. Stasera siamo tutti colpevoli, non abbiamo fatto nulla che la squadra doveva fare, ma noi non siamo questi perché conosco la squadra. Quando si subiscono tanti gol si dà colpa alla difesa ma la fase difensiva la fa tutta la squadra. Dobbiamo tornare a essere una squadra più solida e meno perforabile”.
Radu: “Chiediamo scusa ai tifosi. Stateci vicino”
Intervenuto su Lazio Style Radio, uno Stefan Radu visibilmente dispiaciuto si è scusato coi tifosi: “Cosa non va? Non va niente, siamo un po’ giù di morale dopo queste due sconfitte. Dobbiamo rialzarci e ripartire dopo la sosta. Chiediamo scusa ai tifosi per le ultime due prestazioni, speriamo che ci stiano vicini in questo momento particolare. Abbiamo sbagliato l’occasione iniziale, avrebbe aperto la partita, ma dopo il gol del Chievo non abbiamo avuto reazioni e loro hanno sfruttato il nostro momento no per colpirci. Dobbiamo abbassare la testa e lavorare di più. Dobbiamo tornare la squadra di prima che difendeva in 11 e attaccava in 11. Se faremo queste cose torneremo quelli di prima. La sosta viene in un momento giusto. Dobbiamo guardarci in faccia e capire come stanno le cose. Dobbiamo ripartire. Non voglio trovare scuse per la sconfitta di Champions e per questa. Chiudiamo questo capitolo e ripartiamo. Vi prometto che daremo il massimo per uscire da questa situazione”.
CONFERENZA – Pioli: “Chiedo scusa ai tifosi. La squadra ha risentito dell’eliminazione dalla Champions”
Amareggiato mister Pioli per la brutta sconfitta dei suoi, ha espresso tutto il suo rammarico nella conferenza stampa del dopo partita di Chievo Lazio. Di seguito la conferenza completa:
Cosa succede alla Lazio?
“Non possiamo essere questi. Chiediamo scusa per la non prestazione di stasera. Dobbiamo cambiare registro immediatamente perché una squadra come la Lazio non può non avere reazione dopo una difficoltà”.
Si è rotto il giocattolo?
“Ci sta mancando la mentalità ed è negativo visto che è il nostro punto di forza. Stiamo mancando nello spirito di sacrificio e nella voglia di lottare. Non stiamo mettendo in campo le nostre qualità. Noi non siamo questi, non sono questi i valori che possiamo mettere in campo”.
Pancia piena dopo la scorsa ottima stagione?
“Pancia piena di cosa che non abbiamo vinto niente?! Questo inizio di stagione doveva avvalorare quanto fatto lo scorso campionato. Non è concepibile che abbiamo la pancia piena. Il problema è che abbiamo subito un contraccolpo dopo l’eliminazione dalla Champions. Ho fatto delle scelte per avere delle risposte che non ho avuto. Sono il primo responsabile e se le risposte sono queste vuol dire che devo lavorare meglio e lo devono fare anche i giocatori”.
Che tipo di mentalità serve alla Lazio per uscire da questa crisi? Con Lotito cosa vi siete detti?
“Le difficoltà le abbiamo avute e le avremo, ma le grandi squadre sono quelle che reagiscono, che sanno tener duro in questi momenti. Io capisco che l’eliminazione di mercoledì è stata una delusione per tutti noi, ma dobbiamo reagire. Mi aspettavo una mentalità diversa. Adesso si azzera tutto per tutti, dobbiamo lavorare in profondità. La sosta arriva nel momento giusto, dobbiamo ritrovare la mentalità di prima. Il presidente era giustamente arrabbiato perché non abbiamo onorato la maglia”.
Candreva, Parolo e Anderson stanno deludendo…
“Non voglio fare l’errore di parlare dei singoli. Qui il problema è di squadra che deve mettere in campo prestazioni più forti, soprattutto mentalmente. Stiamo concedendo troppo ai nostri avversari”.
Fabrizio Piepoli
PAGELLE CHIEVO LAZIO – Lulic inguardabile, si salvano solo Parolo e Keita
LAZIO
Berisha 5,5 – Subisce quattro gol senza colpe particolari. Va detto però che non effettua mai una parata degna di nota.
Basta 5,5 – Anche lui inceppa nella serataccia di Verona. Viene sostituito nell’intervallo. Dal 46′ Patric 6 – Prima gara per questo giovane spagnolo che si fa notare per qualche cross di buona fattura.
de Vrij 5 – Ancora una gara sfortunata per l’olandese che sul primo gol è troppo distante dal compagno di squadra Gentiletti. Anche sul secondo appare un po’ in ritardo coi riflessi anche se l’assist di Meggiorini è fantastico.
Gentiletti 5,5 – Anche lui come il compagno di squadra non gioca una gran partita anche se in diverse circostanze salva i suoi alla meno peggio.
Radu 5 – Ancora impacciato, il rumeno è in un periodo di forma lontano dai tempi migliori.
Parolo 6 – E’ l’unico a provarci con due colpi di testa durante la seconda frazione di gioco. Convocato dal CT Conte per le gare della nazionale.
Cataldi 5 – Preferito a Onazi, il giovane romano non riesce mai ad entrare in partita.
Lulic 4,5 – Il peggiore. Falloso, impreciso, arruffone. Lulic non è ancora al top e forse gli farebbe bene un periodo di panchina. Dal 46′ Morrison 6 – Un tempo per fare minutaggio.
Candreva 5,5 – Nei primi minuti di gioco quella palla davanti alla porta doveva buttarla dentro. Un errore che poi si è rivelato pesantissimo. Dal 59′ Felipe Anderson 5 – Continua il suo momento no.
Keita 6 – Inizia bene e ci mette tanto impegno. Poi dopo il primo gol di Paloschi, si perde anche lui.
Kishna 5 – Schierato titolare al posto di Anderson non disputa una grande gara.
All. Pioli 5 – C’è da capire se questo risultato sia colpa degli interpreti in campo, della sfortuna o del mister. Certo che, perdere contro il Chievo per 4-0 non è una cosa molto normale per una società come la Lazio.
CHIEVO
Bizzarri 7 – Impegnato solo nei primi minuti del primo tempo e sul colpo di testa di Parolo effettuato nella ripresa.
Frey 6,5 – Puntuale in tutte le chiusure difensive su Candreva, Keita e Kishna.
Gamberini 6,5 – Con tutta la sua esperienza riesce a contenere gli attacchi, sterili, della squadra romana.
Cesar 6,5 – Tosto e arcigno quanto basta, la sua fase difensiva è pressocchè perfetta.
Gobbi 6,5 – Agisce sulla sinistra con disinvoltura e senso della posizione.
Birsa 6,5 – Inizia bene per poi perdersi un po’. Ma con quella magica punizione che regala il 3-0 al Chievo, anche la sua prestazione è da giudicare come positiva. Secondo gol in questo inizio di stagione. Dal 80′ Pepe s.v.
Hetemaj 6,5 – Solito giocatore di rottura, in mezzo al campo vince tutti i contrasti.
Rigoni 6,5 – In sostituzione di Radovanovic, la sua gara è pressocchè perfetta. Dal 73′ Cacciaotre 6 – Venti minuti per difendere il risultato.
Castro 6 – Agisce sulla fascia accompagnando la manovra offensiva con delle brucianti ripartenze. L’ex Catania voluto fortemente da Maran, non delude alla prima in casa.
Meggiorini. 7,5 – Un gol e un assist meraviglioso per questo giocatore dotato di un grande tasso tecnico. Dal 89′ M’poku s.v.
Paloschi 8 – Il migliore. Il bomber del Chievo realizza una fantastica doppietta che regala ai suoi tifosi una notte indimenticabile.
All. Maran 7 – Preferisce inserire nell’undici titolare Meggiorini a M’poku e la scelta si conferma azzeccata. Annienta la Lazio, come già fece col Catania, con un 4-0 che non lascia dubbi o commenti del caso.
Arbitro: Di Bello 6 – Gara facile da arbitrare. Da evidenziare giusto lo sbaglio nella ripresa sul gol annullato a Paloschi che invece era regolare.
TABELLINO
CHIEVO VERONA-LAZIO 4-0
Chievo Verona (4-4-2): Bizzarri; Frey, Gamberini, Cesar, Gobbi; Birsa (dal 81′ Pepe), Hetemaj, Rigoni (dal 73′ Cacciaotre), Castro; Meggorini (dal 89′ Mpoku), Paloschi. A disp: Bressan, Seculin, Dainelli, Sardo, Mattiello, Christiansen, Damian, Pellissier, Inglese. All. Rolando Maran
Lazio (4-3-3): Berisha; Basta (dal 46′ Patric), de Vrij, Hoedt, Radu; Parolo, Cataldi, Lulic (dal 46′ Lulic); Candreva (dal 59′ Candreva), Keita, Kishna. A disp: Guerrieri, Konko, Mauricio, Gentiletti, Braafheid, Oikonomidis, Onazi, Milinkovic-Savic, Mauri. All. Stefano Pioli
Arbitro: Marco Di Bello della sezione di Brindisi
Marcatori: 12′ Meggiorini (C), 30′ Paloschi (C), 45′ Birsa (C), 68′ Paloschi (C)
Ammoniti: 73′ Cataldi (L)
Davide Sperati
La Lazio è rimasta alla BayArena. Clamoroso 4 a 0 del Chievo
Sarebbe dovuta essere la partita del riscatto dalla débâcle di Champions, invece come a Leverkusen la Lazio è affondata imbarcando 4 gol. Meggiorini, Paloschi e Birsa nel primo tempo calano il tris, mentre nella ripresa Paloschi chiude i giochi sul risultato di 4 a 0.
CHIEVO SHOW – Inizia bene la Lazio con Candreva che su punizione scalda le mani a Bizzarri. La prima importante occasione della gara capita tra i piedi di Keita prima, che tutto solo si fa respingere il tiro da Bizzarri e poi a Candreva che sbaglia il più facile dei tap-in mandando la palla sopra la traversa. Gol sbagliato gol subito: Meggiorini si accentra e di sinistro batte Berisha con la complicità di Gentiletti che involontariamente devia il pallone. Una doccia fredda per i capitolini che rischiano il capitombolo quando al 15′ Hetemaj conclude al volo un cross sul secondo palo, ma fortunatamente il tiro è debole. Gol rimandato alla mezzora, quando Meggiorini dalla linea della rimessa riesce in tuffo a colpirla di tacco e a servire Paloschi che di testa insacca per il 2 a 0 clivense. Un gol fantascientifico, difficile anche da descrivere. Una di quelle classiche azioni che riescono una volta nella vita. Prima del duplice fischio Birsa mette il punto finale alla partita con una punizione all’incrocio dei pali che Berisha goffamente devia nella propria rete.La Lazio è in ginocchio, c’è solo il Chievo in questa prima frazione di gara.
POKER DEL CHIEVO – Pioli mischia le carte nella ripresa: dentro Patric per Basta e Morrison per Lulic. Esordio in serie A per i due nuovi entrati. Non cambia molto perché Paloschi sfiora il poker, ma a tu per tu con Berisha spara in curva. La Lazio si salva per il momento. Al 55′ i primi segnali di vita dei biancocelesti con Parolo che di testa si vede negare il gol da un grande intervento di Bizzarri. Pioli si gioca la carta Anderson togliendo uno spento Candreva. Al 62′ è Paloschi che di testa spaventa la Lazio, ma la palla rasenta il palo. Al 67′ la punta italiana trova il quarto gol, ma il guardalinee annulla per fuorigioco alquanto dubbio. Déjà-vu un minuto dopo quando Paloschi indisturbato realizza la quarta rete. Difesa disastrosa, nessuna scusante per il quartetto biancoceleste. Al 78′ Parolo prova di nuovo il gol della bandiera ma questa volta il suo colpo di testa si infrange sul palo. Ci prova anche Keita, ma il suo piattone dal limite termina altissimo. La partita si chiude con gli olè dei tifosi del Chievo. Non ci sono parole per commentare questa pesantissima sconfitta della Lazio. Evidentemente la testa è rimasta in quel di Leverkusen. Pioli dovrà lavorare sull’ego dei suoi giocatori se vorrà evitare una stagione da incubo.
TABELLINO CHIEVO VERONA – LAZIO 3-0
MARCATORI: Meggiorini (CV) 11′ , Paloschi (CV) 28′ e 67′, Birsa (CV) 44′:
AMMONITI: Cataldi (L) 74′;
CHIEVO VERONA (4-4-2): 1 Bizzarri; 21 Frey, 5 Gamberini, 12 Cesar, 18 Gobbi; 23 Birsa (dal 81′ 7 Pepe), 4 Rigoni (dal 78′ 29 Cacciatore), 56 Hetemaj, 19 Castro; 43 Paloschi, 69 Meggiorini (dal 86′ 40 M’Poku).
A disposizione: 32 Bressan, 90 Seculin, 20 Sardo, 77 Mattiello, Damian, 3 Dainelli, Christiansen, Pellissier, Inglese. Allenatore: Maran
LAZIO (4-3-3): 99 Berisha; 8 Basta (Dal 46′ st 4 Patric), 3 De Vrij, 18 Gentiletti, 26 Radu; 16 Parolo, 32 Cataldi, 19 Lulic (Dal 46′ 7 Morrison); 87 Candreva (dal 58′ 10 Felipe Anderson), 14 Keita, 88 Kishna.
A disposizione: 55 Guerrieri, 2 Hoedt, 33 Mauricio, 29 Konko, 5 Braafheid, 23 Onazi, Oikonomidis, 21 Milinkovic, 6 Mauri. Allenatore: Pioli
Fabrizio Piepoli
Paloschi: “Abbiamo fatto una grande partita”
Protagonista della partita con due reti, Albero Paloschi ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium: “Abbiamo fatto una grande partita. Dobbiamo continuare così, siamo contenti. Siamo consapevoli che questi 6 punti sono per la salvezza, ci mancano ancora 34 punti per il nostro obiettivo. Nazionale? Voglio far bene affinché la squadra si salvi e continui a giocare così. Poi quello che arriva arriva…”
Bizzarri si complimenta con Cataldi: “Bravo ragazzo con la testa a posto”
Albano Bizzarri, stasera in campo contro la sua ex squadra, sul giornalino pre partita distribuito al Bentegodi prima dell’incontro Chievo-Lazio ha espresso parole di elogio nei confronti di Danilo Cataldi: “E’ in grado di crescere ed affermarsi a grandi livelli. Un giovane serio con la testa a posto e questa è la caratteristica migliore per diventare bravi calciatori”.
Cataldi: “Grande delusione ma ci aiuterà a crescere”
A pochi minuti da Chievo-Lazio ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 è intervenuto Danilo Cataldi: “L’eliminazione dalla coppa è stata una botta tremenda ma è stata una dura lezione che ci aiuterà a diventare più forti e consapevoli dei nostri mezzi. La squadra è viva, vogliamo dimostrare il nostro valore e giocare ogni tre giorni ci aiuterà a riprenderci in fretta. Dopo l’incontro di Leverkusen eravamo a terra ma ora dobbiamo rialzarci subito a partire da stasera qui a Chievo. Non sarà facile, quella veronese è una squadra ostica, li abbiamo studiati e siamo pronti per affrontarli. Vogliamo arrivare alla vittoria e riprendere il nostro percorso di crescita”.
Tare: “L’uscita dalla Champions non cambia il nostro progetto. Acquisti? Solo se parte qualcuno”
Intervistato da Mediaset Premium prima della gara contro il Chievo, il dirigente laziale Igli Tare ha detto: “Siamo giovani e la sconfitta fa parte della crescita. I periodi no vanno messi in conto. Sarebbe stata importante la Champions per il nostro progetto, ma le idee non sono cambiate”. Sull’asse di mercato sono forti i nomi di Matri, Borini e Andreolli, ma il d.s. nega: “Nessuno di questi arriverà, lavoriamo in uscita. Se riusciremo a vendere probabile che entrerà qualcuno. Ci sono ancora giocatori in esubero, bisogna trovarli una sistemazione, poi si penserà al resto”. Chiosa finale su Felipe Anderson, che in queste prime uscite è apparso la brutta copia di quello ammirato nella scorsa stagione: “Lui sa che non sta dando quanto dato l’anno scorso e quanto ci si aspetta da lui. Può tornare competitivo per se stesso e per la squadra solo attraverso il lavoro quotidiano”.
Formazioni ufficiali: 4-3-3 con Kishna, out Felipe Anderson
Ripartire subito, è questo l’obiettivo della Lazio di Pioli dopo la batosta tedesca. Come anticipato in conferenza è limitato il tournover. Si torna al 4-3-3, con Kishna al posto di Felipe Anderson e Cataldi in regia. Questi gli schieramenti completi:
LAZIO (4-3-3) – Berisha; Basta, de Vrij, Gentiletti, Radu; Parolo, Cataldi, Lulic; Candreva, Keita, Kishna
CHIEVO VERONA (4-3-1-2) – Bizzarri; Frey, Gamberini, Cesar, Gobbi; Rigoni, Hetemaj, Castro; Birsa; Meggiorini, Paloschi
L’Olanda Under 21 convoca Hoedt e Kishna
Nonostante ancora non si sa se questa sera scenderanno in campo al Bentegodi contro il Chievo Verona i giovani biancocelesti, Wesley Hoedt e Ricardo Kishna, sono stati convocati dalla selezione dell’Olanda Under 21. Il tecnico dei tulipani, Fred Grim, in vista degli incontri contro Cipro e Turchia, rispettivamente del 4 e dell’8 settembre prossimi, validi per le qualificazioni agli Europei del 2017, ha inserito nella lista dei convocati i due giocatori biancocelesti, che dovranno presentarsi lunedì 31 agosto alle 13 presso l’Hotel Bilderberg Résidence Groot Heideborgh di Garderen nei Paesi Bassi.
Lazio, ecco le rivali d’Europa
Chi sono le squadre che affronteranno la Lazio nel girone G di Europa League? Un girone di sicuro alla portata dei biancocelesti, che se la dovranno vedere contro i francesi del Saint Etienne, il Dinipro e norvegesi del Rosenborg.
Il Saint Etienne è apparso un club molto cordiale nei confrotni della società romana, perchè attraverso un tweet, ha espresso gioia e stima per il verdetto dell’urna spendendo parole dell’elogia per la formazione biancoceleste. I francesi prepareranno per noi il cosiddetto “Inferno Verde”, infatti il Geoffroy-Guichard è la casa dei biancoverdi con 35.000 posti a sedere e un tifo incessante per 90 minuti. Insomma una bolgia . Un banco di prova probante per i biancocelesti di Pioli, perché è proprio in queste circostanze che si è costretti a maturare, nelle peggiori condizioni possibili.
Condizioni difficili, già, come quelle che ci aspetteranno anche in Ucraina contro il Dnipro. Gli ucraini hanno sfiorato il titolo lo scorso anno e nonostante abbiano ceduto due perle come Konoplyanka e Kalinic, rappresentano comunque un’ostica rivale, anche per il lungo viaggio che attende Biglia & Co.
Per concludere la griglia di partenza di questo equibrato girone, i norvegesi del Rosenborg sono la squadra più titolata di Norvegia. Occhio però, perchè la squadra Vichinga, può apparire il team più debole, ma si appresta a gareggiare per questa competizione, dopo aver eliminato con facilità la Steaua di Bucarest, non gli ultimi arrivati. Risultati eccelenti anche in campionato dove gli undici di Ingebrigsten sono primi e sono vicini alla vittoria del loro ventitreesimo campionato.
Un girone impegnativo ma alla portata di questa giovane Lazio che secondo noi, può e deve, qualificarsi alla fase successiva.
Lorenzo Centioni
EURO 2016 – Parolo e Candreva convocati in Nazionale contro Malta e Bulgaria
La Lazio stasera giocherà contro il Chievo e sarà l’ultima gara prima della sosta nazionali. Infatti, l’Italia affronterà il Malta il 3 settembre a Firenze e la Bulgaria il 6 settembre a Palermo. Le partite saranno valevoli per la qualificazione a Euro 2016. Tra i convocati del c.t. Antonio Conte figurano anche i due laziali Parolo e Candreva. Di seguito la lista completa:
Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Daniele Padelli (Torino), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain);
Difensori: Francesco Acerbi (Sassuolo), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Domenico Criscito (Zenit San Pietroburgo), Matteo Darmian (Manchester United), Mattia De Sciglio (Milan), Manuel Pasqual (Fiorentina), Andrea Ranocchia (Inter);
Centrocampisti: Andrea Bertolacci (Milan), Daniele De Rossi (Roma), Alessandro Florenzi (Roma), Marco Parolo (Lazio), Andrea Pirlo (New York City), Roberto Soriano (Sampdoria), Marco Verratti (Paris Saint Germain);
Attaccanti: Antonio Candreva (Lazio), Eder (Sampdoria), El Shaarawy (Monaco), Gabbiadini (Napoli), Giovinco (Toronto), Immobile (Siviglia), Pellé (Southampton), Vazquez (Palermo), Zaza (Juventus).
In cerca di un centrocampo titolare
I numeri non sono rassicuranti questo è certo. Parliamo di gol, di quelli subiti, deleteri ai fini del risultato. Servono vittorie, la benzina necessaria per dare lo slancio morale imprescindibile a questa stagione. 16 gol subiti dall’inizio dell’estate sono molti, ma sarebbe troppo semplice puntare il dito contro la difesa. E’ fin troppo facile evidenziare gli svarioni di Leverkusen, accusare i nostri centrali di prestazioni incolore. Ma nessuno parla del centrocampo, poco efficace in chiave difensiva, inesistente in fase d’impostazione. L’assenza di Biglia pesa tanto, troppo… E’ il momento di correre ai ripari, è il momento di ridisegnare un centrocampo forte fisicamente, che faccia finalmente da diga per la difesa, ma non solo…. Oltre ai muscoli serve anche la tecnica, la visione di gioco, la capacità di creare gioco.
Contro il Chievo Pioli sta valutando di riportare Cataldi al centro del gioco, nel ruolo di playmaker. Ok a 21 anni non è facile per nessuno caricarsi la squadra sulle spalle, ma la Lazio ha bisogno del suo enfant prodige. Accanto al ragazzo romano ci sarà Lulic, ancora fuori ritmo. Alla Lazio mancano le sue falcate, le sue incursioni sulla fascia e i suoi cross. Altresì Pioli punta molto sul ritorno di Mauri, un amuleto porta fortuna e un giocatore fondamentale per le direttive tattiche del mister I nuovi arrivati Milinkovic-Savic e Morrison dovranno sgomitare per conquistare una maglia da titolare, e allora quale momento migliore di questo? Chissà quando invece toccherà alla stella australiana Oikonomidis che l’anno scorso ha ben figurato portando la Lazio Primavera alle final eight. Anche Onazi dopo il lungo stop, deve ritrovare la condizione migliore, i tempi d’intervento, la voglia c’è e c’è sempre stata. Ed infine Parolo, l’uomo d’esperienza che dovrà guidare con saggezza il nostro centrocampo. In questo momento storico i suoi gol servono più d’ogni cosa. Noi ci auguriamo che possa ritrovare la via della rete già stasera contro il Chievo.
Lorenzo Centioni
PROBABILI FORMAZIONI – Pioli torna al 4-3-3 e pensa a una sorpresa tra i titolari
Domani sera Chievo e Lazio si affronteranno al Bentegodi per la 14^ volta. Entrambe le squadre hanno vinto la prima di campionato e vogliono prolungare la striscia vincente. I biancocelesti hanno vinto ben 8 volte in casa del Chievo, pareggiato 4 volte e perso soltanto una volta. La scorsa stagione finì 0 a 0. Pioli ci tiene a vincere al Bentegodi contro la sua ex squadra per la prima volta, come lui stesso ha ammesso in conferenza stampa. Maran domani sera ha intenzione di confermare lo stesso 11 che domenica scorsa ha battuto l’Empoli, eccezion fatta per Dainelli in pole su Gamberini e Rigoni che sostituirà l’infortunato Radovanovic. Pioli invece rivoluziona la squadra dopo la brutta sconfitta di Leverkusen: dal 3-4-3 si torna al canonico 4-3-3. Fuori Mauricio, autore di una partitaccia in Germania. Probabile l’esordio di Hoedt, attualmente in ballottaggio con Gentiletti. Cataldi rileverà Onazi a centrocampo, mentre in avanti Kishna sostituirà uno spento Anderson. Di seguito le probabili formazioni:
CHIEVO VERONA (4-4-2) – Bizzarri, Frey, Dainelli, Cesar, Gobbi; Birsa, Hetemaj, Rigoni, Castro; Mpoku, Paloschi. All. Maran. A disp. Bressan, Seculin, Gamberini, Cacciatore, Sardo, Mattiello, Christiansen, Damian, Pepe, Pellissier, Meggiorini, Inglese.
LAZIO (4-3-3) – Berisha; Basta, de Vrij, Hoedt, Radu; Parolo, Cataldi, Lulic; Candreva, Keita, Kishna. All. Pioli. A disp. Guerrieri, Konko, Mauricio, Gentiletti, Patric, Braafheid, Morrison, Oikonomidis, Onazi, Milinkovic-Savic, Mauri, Felipe Anderson.