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Sannino crede in Pioli: “Saprà motivare i suoi”

Giuseppe Sannino, ex tecnico di Chievo, Palermo e Watford, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha espresso il suo punto di vista sulla Serie A, manifestando anche parole di elogio per il tecnico biancoceleste:
È un campionato più equilibrato rispetto agli altri anni.
Penso che il Napoli voglia ambire ad un posto in Champions. La Lazio ha un allenatore come Pioli che sa dare le giuste motivazioni ai suoi, poi ci sono le milanesi che hanno bisogno di ottenere un risultato importante”.

Portanova, parole d’amore per la Lazio: “Avrei pagato per vestire quella maglia”

Daniele Portanova è un uomo che nella vita ha cambiato molte squadre: Messina, Napoli, Genoa, Bologna e Siena (e la sua avventura non è ancora finita visto che sta ancora giocando in Lega Pro con la Robur Siena), ma c’è solo una maglia che lui avrebbe voluto indossare per tutta la sua vita calcistica: quella della Lazio, la squadra per cui tifa fin da bambino, il suo unico grande amore. Proprio di questo amore (e non solo) ha parlato ai microfoni di GianlucadiMarzio.com:

IL CALCIO – “Il calcio è sempre stata la mia passione e infatti ho iniziato a giocare a cinque anni nella squadra del Montespaccato, una borgata di Roma nella quale sono nato. Poi mi ha preso il Casalotti che era una società un po’ più nominata. Lì ho fatto bene e mi ha prelevato la Roma, dove ho avuto la prima crescita soprattutto sotto il profilo tecnico-tattico. Poi altre esperienze che mi hanno formato anche sotto un altro profilo, quello umano che è stato il mio forte e infine tante avventure in Serie A. Sono molto felice ed orgoglioso di quello che ho fatto, l’unico momento negativo è stato il CalcioscommesseHo sempre sostenuto un calcio pulito ed esser stato tirato in mezzo mi ha fatto tanto male. Però dico sempre che c’è un Dio e alla fine ne sono uscito vittorioso. Io credo molto in Padre Pio”.

IL SOGNO – Gli viene chiesto qual è il suo sogno nel cassetto: “Il mio sogno da quando sono nato ad oggi è stato sempre lo stesso: vestire la maglia della squadra per cui tifo, la Lazio. Gli si chiede se ci sarebbe andato anche gratis: “Sì, assolutamente addirittura ci pagherei sopra io (ride, ndr). Quest’anno è stato quello in cui mi sono sentito più richiesto dalla gente della Lazio. E’ stata una soddisfazione enorme. Se prima ero laziale, ora lo sono ancora di più”.

IL PRESENTE – Si torna al presente, alla sua nuova squadra di Lega Pro, la Robur Siena: “Amo tantissimo questa città e la scelta è stata dunque semplice. Ho deciso di andare in D anche perché non vedevo più in un certo tipo di calcio nel quale credo. Un calcio fatto di valori, unione, rispetto per la maglia e per l’avversario. Questa è stata l’unica squadra che mi ha dato stimoli. Mi sono sentito in dovere di riportarla in alto”.

DI PADRE IN FIGLIO – Una domanda sulla sua vita privata, e sul figlio Manolo, centrocampista che gioca negli Allievi della Lazio: “Ha esaudito la metà del mio sogno nel cassetto. E’ giovane deve stare solo sereno e divertirsi. A questa età il calcio è divertimento, educazione e rispetto. Se è contento lui, siamo contento tutti”.

CARATTERISTICHE – Infine come ultima domanda, gli viene chiesto che tipo di difensore è: “Io do tutto per la maglia che indosso. E poi non ho paura di nessuno. Io mi sento un buono, una persona di cuore. Non ho vie di mezzo. O sono ‘buono buono’ o ‘cattivo cattivo’. Con le dovute proporzioni”.  

Verso Lazio-Udinese, idea Zapata per i friulani

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Lazio-Udinese è ormai alle porte. Mancano infatti appena 4 giorni alla ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali e cominciano ad arrivare le prime indicazioni sulla formazione che il tecnico dell’Udinese Stefano Colantuono potrebbe schierare all’Olimpico, domenica alle ore 18.

Al centro dell’attacco dei friulani potrebbe partire dal primo minuto Duvan Zapata. L’attaccante colombiano, reduce da una stagione altalenante come vice Higuain a Napoli, è segnalato in grande crescita e vicino al top della condizione. Difficilmente Colantuono rinuncerà a schierarlo al centro dell’attacco, in tandem con Cyril Thereau, sicuro di un posto da titolare. Capitan Totò Di Natale è pronto a subentrare a partita in corso per offrire varianti tattiche e fantasia in avanti.

Tra le speranze mal nascoste dell’ex tecnico dell’Atalanta c’è anche quella di recuperare per il centrocampo il cileno Iturra, 31enne “prelevato” in estate dal Granada, società di proprietà della famiglia Pozzo.

L’Avv. Gentile: “L’infortunio di De Vrij frutto del caso”

A seguito dell’infortunio subito da Stefan De Vrij nell’ultimo incontro disputato con l’Olanda, si era sparsa la voce di una dirigenza laziale infuriata e pronta ad azioni legali nei confronti della Federazione Olandese ma niente di tutto ciò corrisponde alla realtà. A smentire il tutto è stato l’avv. Gentile intervenuto ai microfoni di Radio Olympia: “L’infortunio del giocatore è frutto del caso e può succedere a chiunque scenda in campo. Il caso e la sfortuna fanno parte del gioco. Non promuoveremo nessuna azione contro l’Olanda ed il loro staff medico, non ci sono ne i termini ne i presupposti. Mi auguro che Stefan recuperi in fretta, è un elemento fondamentale per la Lazio.

 

Fiore a “I Laziali Sono Qua”: “La Lazio deve ritrovare continuità”

E’ stato uno dei protagonisti assoluti della Lazio all’alba degli anni duemila. Una Coppa Italia conquistata da eroe, con tre gol in due partite nella doppia finale contro la Juventus nel 2004. Ma anche tante prodezze nei campionati della ‘Banda Mancini‘, contrassegnati da grandissime emozioni, una qualificazione alla fase a gironi di Champions League, e un posto d’onore nel cuore dei tifosi laziali. Stefano Fiore è intervenuto nella popolare trasmissione condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva sugli 88.100 di Elle Radio, “I Laziali Sono Qua“, e ha detto la sua sul momento attuale del mondo Lazio.

L’attenzione è subito focalizzata su Lazio-Udinese, la partita in cui la Lazio dovrà fornire le risposte giuste per uscire dalla recente crisi: “Mi aspetto una partita di temperamento da parte della Lazio, che deve necessariamente avere una reazione dopo la brutta parentesi di Verona. Mi aspetto una squadra arrabbiata, in grado di partire subito con un ottimo primo tempo come avvenuto contro il Bologna. Sarà una partita difficile sotto punti di vista, ma vedo la Lazio tecnicamente molto più forte rispetto all’Udinese. Le insidie riguarderanno l’aspetto psicologico, venendo la squadra di Pioli da un momento molto complicato.

L’analisi di questa prima parte della stagione laziale da parte dell’ex centrocampista individua i maggiori problemi nelle ultime prestazioni: “Dalla Lazio ci si attendeva un’altra continuità di prestazioni, anche perché tutti i big dello scorso anno sono rimasti. Il mercato è stato valutato negativamente, ma il fatto di aver mantenuto l’intelaiatura di squadra dello scorso anno poteva essere considerato un vantaggio. La Supercoppa è arrivata forse troppo presto, un match troppo legato agli episodi per essere considerato un test attendibile. Le altre partite hanno invece finora dimostrato che l’andamento della Lazio è stato troppo altalenante: due buone prestazioni in casa contro Leverkusen e Bologna vanificate dalle successive due trasferte. La Lazio deve ritrovare sé stessa, ricominciare da zero comprendendo di non poter più sfruttare il fattore sorpresa della passata stagione.

La Lazio sarà ora chiamata ad un vero tour de force con 7 partite da disputare in 21 giorni. Secondo Fiore: “In questo momento più si gioca e meglio è: non hai modo di pensare a nulla se non alle partite. Il dispendio di energie sarà importante, ma in questo dovrà essere abile Pioli nel turn over, cercando di presentare una squadra sempre al meglio della condizione. La concentrazione riversata sul campo, piuttosto che sulle chiacchiere dell’ambiente, può essere un fattore positivo.

Sul calciomercato, l’analisi di Fiore è abbastanza chiara: “Dalle trattative estive della Lazio ci si aspettava qualcosa in più. Inter, Milan e Napoli stanno vivendo una fase non esaltante, il terzo posto l’anno scorso era stato ottenuto con grande merito, ma bisognava sfruttare l’occasione anche per giocarsi il preliminare in maniera differente. La possibilità di migliorare una squadra già ottima c’era ma non è stata colta. Probabilmente i reparti in cui c’era più bisogno di intervenire erano la difesa, con un centrale di livello importante da inserire, e l’attacco, con il bomber da venti gol a stagione che ancora manca alla Lazio.

L’arrivo di Matri e il re-innesto di Mauri potrebbero far rivedere la Lazio dell’anno scorso? Secondo Fiore: “Il valore assoluto della squadra resta lo stesso e non si cancella con due partite storte. L’anno scorso la Lazio è stata la squadra che è andata a segno con più giocatori, ottenendo un contributo straordinario dai centrocampisti in zona gol. Anche il lavoro degli attaccanti probabilmente agevola gli inserimenti in avanti dei giocatori della linea mediana. Un tipo di gioco che è stato però studiato dagli avversari, e dunque avrebbe fatto comodo anche un bomber dalle caratteristiche differenti da quelle degli attaccanti in rosa nella Lazio. La società ha comunque puntato su una filosofia che mira a far crescere giovani calciatori, quando magari sarebbero serviti giocatori esperti per sfruttare l’occasione in Champions.

Due elementi chiamati a spostare gli equilibri nella Lazio sono Antonio Candreva e Felipe Anderson. “Sono due giocatori di grande livello,” specifica Fiore, “con Candreva che ha ormai raggiunto la piena maturità, diventando anche un pilastro della Nazionale azzurra. Ha giocate importanti nel suo bagaglio tecnico, pur senza essere magari sempre lucidissimo. Anderson ha avuto un’esplosione incredibile nella scorsa stagione, ma i giocatori non sono delle macchine e non possono essere sempre al cento per cento. E’ normale non essere brillantissimi a inizio stagione, ma la Lazio ha bisogno di ritrovarlo per avere a disposizione un vero asso nella manica.

Parlando delle prime settimane della Serie A, Fiore individua una possibile rivelazione e una possibile delusione. “Nonostante la buona partenza, penso che l’Inter possa rischiare di deludere le aspettative. Ci si attendono grandi cose da Mancini, che ha visto esaudite tutte le sue richieste sul mercato. Un fallimento rischierebbe di essere mal digerito dall’ambiente nerazzurro. La sorpresa potrebbe essere il Napoli, se a Sarri sarà data la possibilità di lavorare con tranquillità.

Doppia seduta a Formello: Marchetti pronto, Djordjevic no

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Doppia seduta mattutina e pomeridiana: questo il programma stilato da Stefano Pioli per la giornata di ieri. Il tecnico sta ritrovando i Nazionali e quando li riavrà tutti a disposizione darà avvio alle prove anti Udinese. Ieri intanto sono rientrati Parolo e Lulic, che hanno svolto test atletici. Ai box invece Candreva, messo ko dall’influenza e da una contusione al polpaccio rimediata con la Bulgaria. Ce la farà comunque per domenica, visto che già domani dovrebbe rientrare in gruppo.

Dopo la fase di riscaldamento in palestra, la squadra raggiunge il campo per il lavoro atletico. A prendervi parte anche Radu e Braafheid, più serena dopo la quasi rissa di ieri. Presente inoltre a bordocampo il da Tare, mentre i portieri lavorano con il preparatore Grigioni. A proposito, Marchetti sembra recuperato dalla frattura alle costole e domenica dovrebbe dunque ritrovare il suo posto tra i pali. Discorso diverso invece per Djordjevic, ancora a parte con il pallone e che dunque vede praticamente a zero le possibilità di essere convocato. Appuntamento adesso alle 16 per la ripresa pomeridiana.

“Non abbiamo un finalizzatore”: la Germania sente la mancanza di Klose

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Miro Klose e la Germania, un legame che sembra proprio non volerne sapere di rompersi. Il centravanti della Lazio, che ha da qualche tempo svestito la maglia della propria Nazionale, ha lasciato in essa un vuoto che finora nessuno è riuscito a colmare. A ribadirlo, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, Hansi Flick, ds della federcalcio teutonica: «Sia la selezione maggiore che quelle giovanili non hanno un finalizzatore di ruolo. Sarebbe bello vedere un Klose in tutte le nostre rappresentative“. Del centravanti mancano soprattutto le qualità: “Miro è bravissimo sia sotto porta sia nell’aiutare la squadra a creare gioco. Götze, Reus e Müller riescono come lui a creare grattacapi agli avversari, ma non sono attaccanti classici. Noi invece vogliamo tornare a creare attaccanti che abbiano le sue stesse caratteristiche“.

Pandev si guarda indietro: “Lazio la mia occasione per diventare grande”

Il passato biancoceleste non si dimentica facilmente, e lo sa bene Goran Pandev ora al Genoa ma che si affacciato al grande calcio proprio grazie alla Lazio con la quale ha vinto anche una Coppa Italia sotto la gestione Delio Rossi: “Le vittorie nascono così – ricorda il macedone in un intervista alla Gazzetta dello Sportcon lui alla Lazio le cose andarono benissimo, perché le condizioni per essere vincenti sono molteplici”. Appunto, ripercorrendo la sua carriera, alla Lazio dove tutto è cominciato, prima dell’addio burrascoso con tanto di strascichi legali: La Lazio fu la mia occasione per diventare grande, l’Inter la squadra a cui dire di nuovo sì dopo un corteggiamento lunghissimo. Il Napoli identificava la passione per il calcio, di cui avevo bisogno per ricominciare dopo il Triplete. Il Genoa ha molti punti in comune con l’esperienza partenopea”.

Infortunio de Vrij, Lotito contro la federazione olandese

L’infortunio in nazionale di de Vrij non è andato giù alla Lazio ed in particolare al presidente Lotito. Il difensore, come dichiarato dallo staff medico biancoceleste, non era in condizione di giocare contro la Turchia. Per questo motivo – come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – il n.1 capitolino minaccia di denunciare la Federazione olandese. La sfuriata fa rumore, alla prova dei fatti non dovrebbe produrre effetti speciali, cause o richieste di risarcimento danni. Non sono state riscontrate lesioni, si tratta di un problema infiammatorio (per quanto metta in crisi i piani di Pioli) e il giocatore aveva dato l’assenso ai medici della Nazionale per giocare contro la Turchia nonostante i dolori lo tormentassero da giorni, è stato lui ad ammetterlo. Lotito, volendo, può rivolgersi alle assicurazioni (in base a quelle previste) per ottenere un indennizzo.

Lazio tensione in allenamento. Allarme difesa in Europa

La Lazio in quel di Formello sta lavorando forte per ritornare al top già contro l’Udinese. Nell’ambiente biancoceleste c’è tensione -come sottolineato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport – infatti ieri in allenamento s’è sfiorata la rissa tra Braafheid e Radu, sono stati divisi dai compagni. La tensione è rientrata dopo pochi istanti, hanno continuato ad allenarsi regolarmente. Intanto i nazionali stanno rientrando alla spicciolata, oggi il gruppo sarà completo agli ordini di Pioli. Sul fronte infortunati dopo lo spavento per le condizioni di de Vrij, anche Antonio Candreva è tornato acciaccato dall’impegno con gli Azzurri a causa di una contusione al polpaccio sinistro. Candreva sarà rivisitato oggi, non sono scattati allarmi rossi, è bene attendere aggiornamenti.

ALLARME DIFESA – L’assenza di de Vrij crea problemi seri: toccherà alla strana coppia Mauricio-Gentiletti domenica con l’Udinese. Ma contro il Dnipro (giovedì 17 settembre) il brasiliano non ci sarà, deve scontare un turno di stop in Europa. Fu espulso (doppia ammonizione) nel preliminare di Champions, nel match di ritorno contro il Leverkusen, la squalifica è scattata in Europa League. De Vrij ha bisogno di riposo, non può essere rischiato, facendolo giocare si commetterebbe l’errore compiuto dall’Olanda. Pioli non ha molte alternative: una si chiama Hoedt, l’altra si chiama Radu, l’ultima riporta alla difesa a tre (disastrosa in Champions). Il baby olandese non ha ancora esordito, è pronto? Il romeno andrebbe adattato da centrale arretrando Lulic in difesa.

Lippi consiglia: “Lazio risolvi la questione Biglia”

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport l’ex ct Azzurro Marcello Lippi, campione del mondo a Germania 2006, nella sua intervista alla Rosa ha parlato anche dell’inizio poco convincete di stagione dei capitolini. In particolare si è soffermato sulla situazione di due giocatori simbolo come Lucas Biglia e Felipe Anderson“Per la Lazio sarà fondamentale risolvere velocemente la questione legata al contratto di Biglia. Ho la sensazione che questa storia crei disturbo. Poi c’è il mistero Felipe Anderson. Nel campionato scorso saltava tutti, oggi fatica a dribblare un avversario”. Su Pioli“Aveva scommesso forte su Supercoppa e preliminare di Champions. E’ andata male, però Pioli mi piace. Troverà le contromosse”.

VIDEO – Milinkovic-Savic show: due gol e un assist con la Serbia U21

Due gol e un assist…che dire di più? Basta questo per capire la prestazione di Milnkovic-Savic con la maglia della propria Nazionale. La vittoria per 5-0 sulla Lituania ha consentito alla squadra di Sivic di mettere in cascina tre punti fondamentali per la rincorsa alle qualificazioni di Euro 2017. Il centrocampista laziale, dopo la doppietta di Djurdjevic, ha siglato il gol del 3-0 allo scadere del primo tempo. Poi, ad inizio ripresa, ha servito l’assist del poker e ad un quarto d’ora dalla fine ha firmato la cinquina con una splendida punizione.
Tale prestazione però non ha reso felici proprio tutti: il risultato di oggi rappresenta infatti una notizia poco piacevole per gli azzurrini dell’U21,
 che testeranno la forza degli slavi il prossimo 13 novembre, mentre è invece un’ottima notizia per la Lazio. Il centrocampista serbo ha dimostrato così tutto il proprio talento e giustificando la spesa di quasi 10 milioni fatta dalla Lazio questa estate.

L’emozione di Stefano Fiore: “Sarà una partita speciale, ma tiferò Lazio”

Stefano Fiore, è il grande doppio ex: all’Udinese prima, e alla Lazio poi, ha infatti raggiunto grandi traguardi. Conosce molto bene quindi le due realtà che domenica prossima si troveranno di fronte all’Olimpico. Le 2 squadre dopo i primi 90’ di campionato sembravano essere le più in forma, sono bastate le sconfitte dell’Udinese con il Palermo e soprattutto della Lazio con il Chievo per rimettere tutto in discussione.
Fiore –  al portale lalaziosiamonoi.it – ha dato il suo parere sulla delicata sfida di domenica e ha detto chiaramente per chi farà il tifo:

Stefano, domenica c’è Lazio-Udinese. Come ci arrivano le due squadre?

Non benissimo, perché dopo un inizio di campionato molto promettente da parte di entrambe, nella seconda giornata hanno un po’ steccato, anche se in maniera diversa. Non arrivano nel migliori dei modi. Soprattutto fa clamore la sconfitta della Lazio che però è figlia dell’uscita dalla Champions, è chiaro che è stato un calo mentale. Comunque anche l’Udinese non arriverà benissimo dopo la vittoria un pizzico fortunata a Torino, non ha fatto benissimo con il Palermo. Sarà una partita complicata soprattutto per la Lazio perché gioca in casa e, come abbiamo visto a Torino (contro la Juve, ndr), troverà una squadra che giocherà tutta dietro per poi ripartire in contropiede con i giocatori che ha sulle fasce, e per questo sarà difficile riscattare la partita di Chievo.

Lazio che ha quindi qualcosa da perdere in più rispetto ai bianconeri…

Chiaro che la Lazio ha qualcosa da perdere in più rispetto all’Udinese, perché se c’è una squadra che deve vincere e fare la partita è la Lazio per diversi motivi. Qualsiasi altro risultato risulterebbe un passo falso e questo è un altro aspetto complicato dal punto di vista mentale.

Per chi tiferai domenica?

(Ride, ndr) Per me questa è una partita sempre molto speciale, tra due squadre che in maniera differente hanno segnato in maniera importante la mia carriera: una mi ha lanciato e l’altra mi ha consacrato. Certo, alla Lazio ho vissuto gli anni più belli, con le vittorie ed un pubblico straordinario. L’affetto che ho per le due città e le tifoserie mi porterebbe a essere neutrale, ma rimango più legato per le grandi emozioni che ho avuto alla Lazio, quindi dico Lazio.

 

Cataldi, buone giocate nella vittoria dell’Under 21

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Vittoria convincente nella prima gara di qualificazione della nuova Under 21 di Gigi Di Biagio. Gli azzurrini, a Reggio Emilia, hanno superato i pari età della Slovenia per 1-0. Nell’undici titolare era presente anche il nostro vanto cresciuto nella Primavera: Danilo Cataldi. Il centrocampista, sempre più baluardo della Giovine Italia, ha trascinato i suoi con una buona prova. Ha dettato bene i tempi di gioco a centrocampo, alternandosi nel ruolo di regista a quello di incursore, con offensive nell’area avversaria. Ed è proprio Cataldi a far venire i brividi all’estremo difensore sloveno. Al 26esimo infatti dai suoi piedi parte un bolide di destro che si perde sul fondo per pochi centimetri. Un sussulto che apre la strada al gol dell’Italia su calcio di rigore. Sfortunato anche poco prima del gol vittoria quando, in un’azione confusa nata dagli sviluppi di calcio d’angolo, trova il portiere avversario pronto a ribattere una sua deviazione sotto porta. Spesso cercato dai compagni, Danilo ha dato sicurezza ai suoi facendo ciò che Gigi Di Biagio gli ha sempre chiesto: diventare il leader insieme a Sturaro di questa squadra. La partita di Cataldi termina poi al 17esimo quando viene sostituito da Verre e applaudito dal suo allenatore.

Marco Corsini

FORMELLO – Marchetti torna a disposizone di Pioli

Altro allenamento pomeridiano per la Lazio di Pioli. I biancocelesti, in rosa rimaneggiata per via delle assenze dei numerosi nazionali, continuano la preparazione in vista del delicato match contro l’Udinese. Pioli ha potuto di nuovo fare affidamento su Marchetti. Il portiere è tornato ad allenarsi a pieno ritmo ed ora starà a Pioli decidere se buttarlo subito nella mischia o preferirgli Berisha. Parolo e Lulic hanno già raggiunto Formello. Assenti gli altri nazionali. A Formello si è insistito molto sui fraseggi e sul possesso palla. Da segnalare i numerosi esercizi di uno contro uno tra attacco e difesa. Pioli vuole a tutti i costi una vittoria e sta studiando ogni tipo di accorgimento tattico per contrastare l’Udinese.

Domenica torna in campo una Lazio incerottata

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Domenica prossima si torna in campo, la Lazio riceverà in casa l’Udinese. Finora i risultati conseguiti in questa prima parte di stagione non hanno dato i frutti sperati. Pioli, già alle prese con una situazione alquanto critica, si trova ad affrontare dei seri problemi dovuti al ritardo di condizione di diversi elementi, ancor più complicati dagli infortuni di giocatori importanti come Marchetti (prossimo al rientro), Biglia, Klose e Djordjevic. Ai loro stop ora si aggiunge in conto anche quello dell’olandese De Vrij. Il centrale si è fermato nel corso dell’incontro perso dagli orange per 3-0 contro la Turchia e domenica prossima contro la squadra friulana l’olandese non scenderà in campo.

La società biancoceleste si è dichiarata infuriata con la Federazione dei tulipani, rea di aver schierato il calciatore nonostante avesse già accusato dei dolori al termine della partita precedente contro l’Islanda. La sua assenza non sarà facile da colmare, ogni qual volta il difensore si è fermato, la difesa laziale è andata in difficoltà. A disposizione dell’allenatore sono rimasti i centrali Gentiletti, Mauricio e Hoedt. In questo momento, con l’assenza dell’olandese, serve un sostituto all’altezza, pronto ed esperto, per affrontare gli avversari di turno e guidare la difesa ma nessuno dei giocatori elencati ha il carisma del giovane compagno di reparto. Quella del numero 3 sarà un’assenza davvero pesante per la compagine biancoceleste, Pioli dovrà essere bravo a trovare una soluzione per colmare la lacuna. La squadra già in altre occasioni è stata schierata in campo con  la difesa a tre ma i giocatori non hanno risposto con successo alle nuove disposizioni.

Altra strada da percorrere potrebbe essere ricorrere al nuovo arrivato Hoedt ma per lui sarebbe l’esordio in prima squadra. L’emozione e la mancanza di amalgama con gli altri compagni renderebbe più difficoltoso il suo inserimento. Quindi i dubbi su come intervenire sulla formazione sono tanti e complicheranno non poco il lavoro dell’allenatore nei prossimi giorni. La Lazio deve ritrovare lo smalto della scorsa stagione se vuole essere competitiva e dire la sua in campionato ma la sorte avversa rischia di complicare terribilmente il futuro della squadra di Pioli.

Lazio Primavera, Collarino incita i compagni: “Carichi per una nuova stagione”

E’ intervenuto ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste, Lazio Style Radio, l’attaccante della Lazio Primavera Edoardo Collarino. Quasi alla vigilia dell’esordio in campionato dei ragazzi di Simone Inzaghi, previsto per il prossimo 12 settembre in casa del Pescara, la punta ha analizzato il momento della squadra in vista della partenza ufficiale della stagione.

Abbiamo iniziato la preparazione il 27 luglio, e in questo periodo di tempo abbiamo potuto lavorare molto sulla tattica e studiare gli avversari. Sabato inizia il campionato. L’esordio è sempre uno dei momenti più intensi della stagione, nel nostro girone ci sono formazioni che rappresentano un’incognita, come il Pescara che affronteremo in trasferta. Le squadre più pericolose rimangono Empoli, Palermo e Napoli. Noi stiamo bene, iniziamo il percorso con tranquillità, aspettiamo solo l’inizio.

Collarino apre l’album dei ricordi riguardo la scorsa, intensa stagione: “Se dovessi ripercorrere il film dell’anno passato, inizierei dalla prima giornata di campionato in cui abbiamo perso contro il Napoli. Abbiamo iniziato a fari spenti e senza grandi aspettative, ma la vittoria della Supercoppa contro il Chievo Verona è stata decisiva. Un successo che ci ha dato una grande spinta a livello morale. La conquista della Coppa Italia ai danni della Roma ci ha regalato poi un’emozione unica. Il derby è una partita a parte, non è una gara come le altre, che va giocata con il cuore e con la testa. La finale scudetto contro il Torino è stata combattuta fino all’ultimo, poi ai rigori può succedere di tutto e purtroppo l’hanno spuntata loro. Speriamo di prenderci la rivincita in Supercoppa, che rappresenterà un’altra tappa cruciale della stagione.

Sulle aspettative personali: “Questo è il mio secondo anno con la Lazio Primavera, ho notato la differenza di intensità agonistica rispetto al campionato Allievi. Il consiglio che mi sento di dare ai ragazzi classe ’98, che esordiranno in categoria quest’anno, è lo stesso che hanno dato a me lo scorso anno: sfruttare ogni allenamento per migliorarsi e per farsi trovare pronti quando verranno chiamati in causa. Il mister Simone Inzaghi riesce ad infonderci fiducia e carica alla vigilia di ogni partita.

Collarino studia sul campo per diventare grande come i suoi idoli della prima squadra: “Sono una punta esterna particolarmente veloce: posso migliorare su tutto e lavoro duramente per riuscirci. Il mio obiettivo personale è quello andare in doppia cifra, perché per un attaccante fare gol è tutto. È stimolante e formativo allenarsi così vicino alla prima squadra, cerchiamo di rubare con gli occhi, personalmente lo faccio da Klose e Candreva, che per ruolo sono i campioni più vicini al mio modo di giocare.

Giannichedda a I Laziali Sono Qua: “La Lazio deve ritrovare l’ottimismo”

Centrocampista dei primi anni duemila della Lazio, con il fiore all’occhiello di una Coppa Italia conquistata da protagonista nel 2004, Giuliano Giannichedda è diventato ora allenatore. Dopo i successi come tecnico delle rappresentative dilettantistiche giovanili del Lazio (con i trionfi ottenuti nel Torneo delle Regioni), Giannichedda è ora entrato nello staff federale diventando vice allenatore della Nazionale Under 20. Il mister è intervenuto nella trasmissione radiofonica di riferimento dei tifosi laziali sugli 88.100 di Elle Radio, “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva. Ed ha parlato dei suoi ricordi biancocelesti, della sua esperienza da allenatore e delle prospettive future della Lazio di Stefano Pioli.

La Lazio si avvicina alla sfida di campionato con l’Udinese, squadra nella quale Giannichedda aveva militato da calciatore prima di arrivare alla Lazio. “A livello ambientale sono convinto che la squadra troverà il supporto dei tifosi, così come è sempre avvenuto. A livello mentale la squadra dovrà mettere in campo la determinazione necessaria in grado di convincere l’ambiente ad abbandonare il pessimismo nel quale si è caduti, e solo vincendo e convincendo contro i friulani questo sarà possibile. Il doppio ko tra Supercoppa e Champions ha purtroppo alimentato malumori che, se trascinati troppo a lungo, potrebbero influenzare negativamente tutta la stagione.

In Nazionale i calciatori laziali hanno dimostrato però una brillantezza che in biancoceleste non si è vista. “L’aspetto psicologico ha sicuramente influito dopo l’eliminazione dalla Champions,” spiega Giannichedda, “ma anche gli episodi hanno condizionato molto quella sconfitta. Il Bayer Leverkusen è di per sé una grande squadra, in più le assenze di Biglia e Klose hanno pesato enormemente. Affrontare con loro in campo un avversario così forte poteva cambiare la storia.

Per ritrovare entusiasmo bisognerà battere un’Udinese insidiosa. Da allenatore, Giannichedda analizza i punti di forza dei bianconeri: “Con Colantuono l’Udinese è diventata una squadra micidiale nelle ripartenze: la Lazio dovrà affrontarla con il giusto ritmo che è mancato decisamente contro il Chievo. L’anno scorso si è vista una Lazio sempre aggressiva sul portatore di palla, la squadra di Pioli dovrà ritrovare questo spirito. Purtroppo quest’anno il modo di giocare della Lazio è più conosciuto dagli avversari, che hanno studiato le giuste contromisure. Senza Biglia e Klose, come ripeto, e con Felipe Anderson che l’anno scorso è stato decisivo e in questo inizio di campionato è ancora lontano della forma migliore, è difficile ripetersi ai livelli dello scorso anno. Ritrovare gli uomini di maggiore spessore tecnico e di personalità sarà importantissimo, rimanderei i giudizi definitivi alla fine dell’ondata di infortuni.

Dove può arrivare dunque la Lazio e quali avversari dovrà temere maggiormente nel corso della stagione? Secondo Giannichedda: “Se la Lazio manterrà le caratteristiche della scorsa annata potrà ripetersi, ma bisognerà ritrovare entusiasmo e uomini migliori, in fretta. La competitività del campionato è aumentata, il mercato delle milanesi dimostra come sarà più difficile arrivare tra le prime tre rispetto allo scorso anno. C’è maggiore concorrenza, difficilmente le grandi che hanno steccato l’anno scorso ripeteranno gli stessi errori.

Fabio Belli

Laziali ai posti di blocco, arriva un calendario di fuoco!

Siamo alle solite, ormai è sempre così. Puntualmente dopo ogni buona stagione, arriva sempre una campagna acquisti al di sotto delle attese. Fu così per l’ingresso in Champions con Vignaroli, fu così anche per gli anni di Reja e dopo il 26 maggio. Ad ogni stagione esaltante ne arriva sempre una in tono minore. Questo dice la storia. Speriamo non sia così anche quest’anno.

I tifosi sono scontenti per una campagna acquisti che sì, ha visto l’acquisto di sei giocatori e le cessioni dei giocatori fuori dal progetto tecnico; ma fra gli acquisti fatti dalla dirigenza, soltanto uno è un giocatore noto, appunto Mitra-Matri. Tutti gli altri sono soltanto dei giovani di belle speranze, sconosciuti o poco più. La speranza che Lotito e Tare abbiano di nuovo azzeccato gli investimenti di Milinkovic-Savic e degli altri atleti. Ma accidenti quanto ritardo nel compiere delle operazioni per dei giocatori che ad oggi non si possono certo definire Top Player. Chissà come sarebbero andati a finire i match contro la Juventus e i tedeschi del Bayer Leverkusen con Matri in campo? Lasciamo perdere, ormai è acqua passata…

Ora dobbiamo guardare in avanti e sostenere questa Lazio che, nel bene o nel male, è sempre il nostro unico grande amore. Già, perchè dopo la sosta delle nazionali, si inizia a fare sul serio, con un ciclo di 7 gare in 22 giorni. Cinque di campionato e due di coppa.

Di sicuro la sosta ha giovato agli uomini di Pioli – eccezion fatta per i nazionali – che hanno potuto fare un richiamo di preparazione, lavorando finalmente senza viaggiare da una parte all’altra dell’Europa, come appunto è successo nel raduno estivo. L’unico problema da registrare è l’infortunio di de Vrij  che contro la Turchia, durante l’intervallo, ha chiesto il cambio per un fastidio al ginocchio. Oggi ci saranno ulteriori accertamenti per valutare il quadro clinico. Speriamo che non sia nulla di grave (le condizioni di de Vrij link QUI).

Domenica arriverà l’Udinese e ci si aspetta una gara diversa rispetto a quella di Verona. Certo, vincere è importante, ma lo è ancor di più mostrare una crescita sia fisica che tattica. La squadra ha il dovere verso il popolo biancoceleste di dare dei segnali di ripresa, in vista anche dell’inizio dell’Europa League che vedrà la Lazio impegnata giovedì 17 nella difficilissima trasferta contro il Dnipro, finalista della passata edizione. Altresì, dopo appena tre giorni, i capitolini andranno a Napoli e subito dopo ci sarà da spezzare la maledizione Genoa; compagine che da 4 anni batte la Lazio sia all’andata che nel ritorno. La Domenica successiva si andrà di nuovo al Bentegodi contro l’Hellas, il primo ottobre in casa contro i francesi del St. Etienne, Infine, per concludere, prima della nuova sosta delle nazionali, il match contro il Frosinone.

Un ciclo di gare davvero impegnativo che ci daranno delle indicazioni maggiori su quali saranno le reali potenzialità della Lazio per questa stagione.

Davide Sperati

 

Sollievo De Vrij: nessuna lesione al menisco

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AGGIORNAMENTO ore 12.14 – Sulle condizioni di De Vrij è intervenuto dalle frequenze di Lazio Style Radio il consulente ortopedico dott. Stefano Lovati: “Questa mattina l’atleta si è sottoposto a risonanza magnetica che ha evidenziato una sofferenza dovuta ad infiammazione al compartimento esterno del ginocchio sinistro. Questo perché ha portato a termine la partita nonostante una condizione non idonea. Adesso inizierà le terapie del caso e poi svolgerà fisioterapia. La prossima settimana poi farà altri controlli. Difficile dunque vederlo in campo domenica“.

Buone notizie dell’infermeria biancoceleste: Stefan De Vrij non ha subito lesioni al menisco. Questo l’esito degli esami cui il difensore si è sottoposto stamane in Paideia a seguito dell’infortunio rimediato con la Nazionale contro la Turchia. Il ginocchio sinistro dell’olandese è dunque salvo, anche se persiste un problema legato allo stop subito lo scorso anno con l’Empoli. De Vrij sarà comunque costretto a saltare la sfida di domenica all’Udinese, ma ritornerà a disposizione per il successivo impegno in Europa League. Per la gioia del popolo laziale.