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Doppia seduta a Formello: Matri c’è, Djordjevic no

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Doppia seduta senza i Nazionali. Questo il programma previsto per la giornata da Stefano Pioli per restituire ai suoi ragazzi la brillantezza perduta. L’avvio c’è stato alle 10 con un lavoro atletico, al quale ha partecipato anche il nuovo arrivato Matri, al suo secondo allenamento con la maglia biancoceleste. L’ex rossonero ha fatto una corsa cronometrata sul campo e domani si sottoporrà alle visite mediche in Paideia.

Assente invece Djordjevic: il serbo, che è in via di ripresa e ieri non ha preso parte alla partitella in famiglia, dovrebbe tornare in campo nel pomeriggio e recuperare per l’Udinese dopo la sosta. Diversamente da Biglia, che ieri ha svolto altri controlli, e Klose, che dovrebbe rientrare per fine settembre.

Assenti anche i Nazionali: Berisha, De Vrij, Parolo, Lulic, Candreva, Oikonomidis, Cataldi, Milinkovic-Savic, Hoedt, Kishna e Felipe Anderson. 

Il lungo addio di Cristian Ledesma: al Santos con una valigia piena di Lazio e di ricordi

Ha salutato tutti con uno zainetto sulla spalla. Dentro, migliaia di cuori laziali che idealmente lo hanno già visto dire addio nella notte di Napoli. L’assist servito su un piatto d’argento per quella Champions che, seppur attraverso l’angusta e stretta porta del preliminare, anche lui avrebbe meritato di assaporare.

Cristian Ledesma è stato la Lazio e della Lazio per nove lunghi anni. Un matrimonio sotto tutti gli aspetti, con momenti di crisi profonda da separati in casa, quando nel 2009 chiese uno svincolo poi concesso a Pandev ma non a lui. Che ha saputo riprendersi la squadra, come se nulla fosse, con l’arrivo di Edy Reja in panchina. Ma anche con momenti di profonda euforia, i derby vinti, la fascia da capitano, le Coppe alzate al cielo.

Era arrivato tra lo scetticismo generale, a causa dello scandalo Calciopoli sembrava addirittura dovesse prendersi sulle spalle la squadra in Serie B. Pericolo sventato in appello, e Delio Rossi gli consegnò le chiavi di un centrocampo inizialmente macchinoso. E le critiche si rincorsero, “è lento“, marchio che spesso viene affibbiato a chi staziona sulla linea mediana senza incisività. Una notte di dicembre, collocazione temporale inusuale per un derby, tutto cambiò. Fu il giorno dello “scaldabagno“, uno dei gol più incredibili mai realizzati dalla Lazio nella storia della stracittadina. L’esultanza che ne seguì fu sfrenata, liberatoria, quattro mesi di critiche che esplodono in un urlo catartico. Tutti compresero subito che sarebbe stata una notte magica, e il risultato finale fu il più rotondo della storia del derby: 3-0, con Ledesma nuovo padrone del centrocampo.

Quel campionato, così come l’ultimo, si chiuse con un terzo posto. In quel caso però, superato lo scoglio del preliminare, la Lazio poté misurarsi anche nella fase a gironi con le grandi d’Europa. E fu il delirio nella serata di Lazio-Real Madrid: 70.000 spettatori e Ledesma a dettare i tempi della zona nevralgica del campo contro i galacticos. Van Nistelrooy contro Pandev, finì 2-2 in tutti i sensi in una partita in cui Mudingayi sembrava Mascherano, e Ledesma si scoprì un leader a tutti gli effetti. Lo fu anche quando, quasi due anni dopo, la Lazio dell’era Lotito alzò al cielo la sua prima Coppa Italia. C’era anche lui tra i rigoristi contro la Sampdoria, ma non c’era a Pechino, nell’incredibile colpaccio in Supercoppa contro l’Inter di Mourinho destinata da li a poco al triplete. Era iniziata la guerra fredda che l’avrebbe riportato in campo solo a febbraio, per scacciare l’incubo della B.

Con Reja, il centrocampista venuto dalla Patagonia trovò la sua definitiva collocazione a centrocampo: anni da titolare inamovibile, tra alti e bassi e una Champions sfiorata due volte. Fotofinish amari: la soddisfazione più grande, invece, neanche a dirlo quale fu. Il 26 maggio del 2013, naturalmente. Una partita per lui conclusa in anticipo, aquila ferita ad attendere col cuore in gola il triplice fischio finale, e poi la corsa sotto la Nord. Stavolta non un urlo liberatorio, ma un pianto, come a ricacciare in gola tutte le sofferenze, per potersi finalmente abbandonare ad un’estate di soli festeggiamenti assieme al popolo laziale.

Ora Cristian, argentino della Patagonia trapiantato in Salento (dove ha trovato l’amore) e romano d’adozione, va a chiudere la sua carriera in Brasile vestendo la maglia che è stata di Pelè. Al Santos Ledesma si porta una valigia piena di ricordi, di sogni, di Lazio. Il modo più bello di chiudere uno dei capitoli più significativi del romanzo di una carriera e di una vita.

Siete tutti qui dentro.Ciao amici miei! E….sempre Forza Lazio

Posted by Cristian Daniel Ledesma on Martedì 1 settembre 2015

 

Fabio Belli

Lazio sessione estiva in passivo

A pochissimi giorni dalla chiusura del mercato estivo è tempo di bilanci. In casa Lazio è stato importante trattenere tutti i big della rosa, da Biglia e Felipe Anderson nonostante le tante richieste pervenute sulla scrivania del Presidente Lotito sia dall’Italia che dall’estero. In uscita però il lavoro maggiore – come scrive oggi Repubblica – con i tanti esuberi della rosa dello scorso anno piazzati un po’ dovunque con la formula inedita – della gestione Lotito, della buonuscita. Rispetto all’anno scorso (giovani a parte), dunque, sono andati via Ledesma, Ciani, Sculli (a fine contratto), Pereirinha, Ederson, Cana, Novaretti (risoluzione consensuale), Perea, Vinicius, Gonzalez (prestiti onerosi per un totale di un milione), Cavanda e Alfaro. Solo gli ultimi due ceduti a titolo definitivo, per un incasso di 2,75 milioni. Movimenti che hanno aiutato ad abbassare di ben 10 milioni il monte ingaggi, passando dai circa 60 milioni dell’anno scorso ai 50 attuali. Per quanto riguarda i movimenti in entrata, invece, ne sono stati spesi 13: 9 per Milinkovic-Savic, 4 per Kishna. Tesserati a parametro zero Patric, Morrison e Hoedt, portato a Roma con la formula del prestito secco l’ultimo arrivato Alessandro Matri (ha scelto la maglia numero 17). La Lazio chiude dunque la sessione estiva con un passivo di 9,25 milioni.

Con Matri Lazio a due punte

Con l’arrivo di Matri alla Lazio, che ieri subito dopo il suo sbarco a Fiumicino ha risposto presente sul campo di allenamento, mister Pioli sta pensando a qualche novità tattica per rilanciare le ambizioni della sua squadra. Matri era l’elemento che mancava, dopo la disfatta di Verona presidente e tecnico hanno preso la decisione comune di affondare il colpo sull’ex milanista. Keita non può essere una soluzione stabile in assenza di Djordjevic e Klose, serviva un altro attaccante – come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport –  capace di dare profondità alla manovra e occupare l’area di rigore, allo spagnolo piace svariare e andare a cercare il pallone sull’esterno. Troppo uguale a se stessa la Lazio, senza entusiasmo e ripetitiva rispetto alla passata stagione.

DUE PUNTE – Allora Pioli sta pensando di modificare il suo assetto tattico utilizzando le due punte, una soluzione fino ad ora mai utilizzata con continuità. Perciò alla ripresa spazio a Matri in coppia con Keita, in attesa di rientri di Klose e Djordjevic in recupero dai rispettivi infortuni. Il tedesco, nella migliore delle ipotesi, si ripresenterà alla fine di settembre, forse all’inizio di ottobre, non verranno accelerati i tempi. S’è fermato per uno stiramento tra il primo e il secondo grado. Il serbo riprenderà gradualmente in questi giorni, ieri era in campo a Formello e la sosta del campionato gli permetterà di controllare bene la reazione della caviglia destra sotto sforzo. L’obiettivo è riportarlo nel gruppo tra venerdì e lunedì per rimetterlo a disposizione di Pioli domenica 13 settembre. Dovrà filare tutto liscio: Djordjevic viene da una frattura scomposta al perone e da una contusione forte nello stesso punto in cui alla fine di gennaio erano state applicate viti e placche. Andrà verificato sul campo. Così si spiega l’acquisto di Alessandro Matri per fronteggiare gli impegni ravvicinati tra Europa League e campionato. La Lazio ha fallito la Champions, ma può ancora raddrizzare la stagione.

Retroscena Berbatov

Nel valzer dell punte accostate alla Lazio negli ultimi giorni di mercato da registrare anche il nome di Dimitri Berbatov, attaccante bulgaro giramondo attualmente svincolato dopo aver disputato l’ultima stagione nelle file del Monaco. Il retroscena di mercato è stato rivelato nell’edizione odierna del Messaggero.  Un nome, quello del 34enne punta ex, tra le tante, Manchester United è stato proposto alla Lazio nelle ultime fasi di mercato. Una trattiva però m,ai decollata perchè il suo profilo è stato bocciato immedesimante dallo stesso presidente Lotito, il quale ha preferito di gran lunga quello di Alessandro Matri, poi arrivato alla corte di Pioli.

Matri ha scelto il suo numero di maglia

Alessandro Matri neo acquisto della Lazio, è sbarcato a Roma all’ora di pranzo e si è messo già a disposizione di Stefano Pioli. L’attaccante giovedì sosterrà le visite mediche. nel frattempo ha scelto quello che sarà il suo numero di maglia che lo accompagnerà in questa stagione. Abbandonato il consueto numero 32, Matri ha ripiegato sul numero 17, contro ogni scaramanzia. Sperando che sia di buon auspicio.

De Laurentiis chiarisce: “Comprare la Lazio? Non scherziamo….”

Ieri pomeriggio era circolata una palese bufala secondo la quale Aurelio De Laurentiis sarebbe stato disposto a cedere il Napoli per acquistare la Lazio. Per spazzare via ogni dubbio, il patron del club campano è intervenuto a Radio Kiss Kiss: “La mia famiglia ha origini campane. Come potrei comprare la Lazio? Non scherziamo…”.

 

 

LISTA UEFA – Esclusioni a sorpresa da parte di Pioli

Il 17 settembre inizierà il cammino della Lazio in Europa League. Girone non difficilissimo, ma di sicuro da non sottovalutare, specialmente per via delle lunghe trasferte che bisognerà affrontare. Si esordirà in Ucraina contro i vice campioni del Dnipro. Pioli ha scelto la sua rosa, lasciando, a sorpresa, a casa Braafheid e il nuovo acquisto Patric. Di seguito la lista completa:

Portieri: Federico Marchetti, Etrit Berisha, Guido Guerrieri;

Difensori: Wesley Hoedt, Stefan de Vrij, Dusan Basta, Santiago Gentiletti, Stefan Radu, Abdoulay Konko, Mauricio Dos Santos Nascimento;

Centrocampisti: Senad Lulic, Lucas Biglia, Ogenyi Eddy Onazi, Antonio Candreva, Danilo Cataldi, Sergej Milinkovic-Savic, Ravel Morrison, Marco Parolo, Alessandro Murgia;

Attaccanti: Stefano Mauri, Felipe Anderson, Miroslav Klose, Filip Djordjevic, Alessandro Matri, Ricardo Kishna.

Lista UEFA B: Keita Balde Diao e Christopher Oikonomidis

FOTO E VIDEO ESCLUSIVI – Matri: “Felicissimo di essere qui alla Lazio. Non vedo l’ora di iniziare”

Alessandro Matri è sbarcato a Fiumicino e ha pronunciato le sue prime parole da giocatore biancoceleste: “Sono felicissimo di essere qui alla Lazio. Non vedo l’ora di iniziare”. Queste le parole dell’attaccante raccolte da Laziochannel.it. Matri ha manifestato tutta la sua volontà di iniziare questa nuova avventura nella capitale. Ecco le foto e il video ESCLUSIVO realizzati dal nostro inviato a Fiumicino:

Matri 2-01

Matri

Si ringrazia il nostro inviato a Fiumicino
Stefano Gaudino

Serie A mon amour

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L’Italia è notoriamente il paese dell’arte, della cultura e del cibo. La nostra nazione è un posto stupendo in cui vivere, lo sanno bene gli italiani, ma ancor di più lo sanno gli stranieri che restano ammaliati dalle bellezze nostrane. Questo amore per l’Italia, nell’ultima sessione di mercato, ha colpito anche molti calciatori, che dopo le esperienza all’estero hanno deciso di tornare nel Bel Paese.

Come ad esempio è successo a Stevan Jovetic e Felipe Melo. Il primo è stato (finora) senza ombra di dubbio l’acquisto più redditizio in campionato grazie alle tre reti che sono valse all’Inter la momentanea vetta della classifica. Reduce da un’esperienza non esaltante al City, il montenegrino spera di mostrare tutto il suo talento già intravisto ai tempi della Fiorentina, dove in 116 gare realizzò ben 35 reti. Mentre Felipe Melo, centrocampista classe ’83 voluto fortemente dal D.S. Ausilio, torna in Italia dopo 4 stagioni al Galatasaray. Sempre da Istanbul è tornato in Italia anche Goran Pandev, che però ha scelto la strada di Genova sponda Genoa.

Sicuramente più discusso e chiacchierato è stato invece il ritorno di Mario Balotelli, giunto forse alla sua ultima occasione per rilanciarsi con la maglia del Milan. Sempre da oltremanica è tornato in Italia anche Juan Cuadrado. Nei sei mesi al Chelsea, il colombiano non è riuscito a lasciare il segno. Così la Juventus ha deciso di puntare sulla sua voglia di riscatto per dare ad Allegri quell’alternativa in più in fase offensiva. Più dolce e sentimentale il rientro al Napoli di Pepe Reina. L’estremo difensore spagnolo, molto legato alla piazza partenopea, era stanco del ruolo di vice Neuer nel Bayern Monaco, e così ha preferito tornare all’ombra del Vesuvio e sposare il progetto Sarri. Ha giocato nella seconda parte della stagione in Serie A, invece, Alberto Gilardino. L’attaccante di Biella, reduce dalla parentesi con la Fiorentina, ha concluso ufficialmente la sua avventura in Cina per approdare a Palermo. Da segnalare anche l’acquisto di Marko Livaja (ex Inter e Atalanta) da parte dell’Empoli che l’ha prelevato dal Rubin Kazan. Atalanta che dal canto suo ha invece acquistato Rafael Toloi, difensore brasiliano che nella Roma ha collezionato appena 5 presenze per poi essere rimandato al mittente. Ultimo nome di questo speciale elenco è quello di Wallace, ex Inter nella stagione 2013-’14. Difensore e centrocampista di proprietà del Chelsea ha deciso di cambiare vita e di trasferirsi nella piccola e tranquilla Carpi. L’Italia come paese del rilancio, quindi, anche in ottica Nazionale e soprattutto Europei 2016. Scelta questa determinante, ad esempio, per il trasferimento al Bologna di Emanuele Giaccherini: i problemi fisici patiti con il Sunderland lo hanno fatto retrocedere nelle gerarchie di Antonio Conte. Tornare nel Bel Paese chissà che non possa essere la soluzione migliore per tornare a far parte della comitiva azzurra.

 

Davide Sperati

INFERMERIA – Salvatori: “Per l’Udinese, Marchetti e Djordjevic in recupero”

Intervenuto a Lazio Style Radio, il dottor Salvatori ha fatto il punto dell’infermeria sui biancocelesti. All’ordine del giorno le situazioni di Marchetti e Djordjevic alle prese con acciacchi da inizio stagione. I due puntano l’Udinese: “Sta osservando il protocollo riabilitativo, il dolore sta sparendo ma ancora non è in grado di svolgere gli allenamento in maniera completa. Su Marchetti le notizie sono più confortanti e l’Udinese non è un miraggio”. Poi su Klose e Biglia: “Hanno infortuni particolari, bisogna valutarli giorno per giorno”.

FORMELLO – Pioli ritrova Djordjevic e abbraccia Matri

Nonostante l’assenza dei numerosi nazionali, Stefano Pioli vuole subito ripartire ed ha iniziato a preparare la sfida contro l’Udinese. Il tecnico ha accolto il nuovo acquisto Matri, pronto a lottare per un a maglia da titolare. Nel giorno del suo arrivo, si è rivisto sul terreno di gioco anche il suo antagonista, ovvero Djordjevic. Il serbo però è ancora lontano dalla giusta condizione fisica. Infatti ha lavorato a parte con il pallone. L’allenamento è proseguito con lavoro di scarico e partitella in famiglia.

Daniele Lazzari completa la rosa dei portieri alla Lazio Primavera

Un ritorno d’eccezione alla Lazio Primavera. Simone Inzaghi potrà contare tra i pali su Daniele Lazzari, estremo difensore classe ’97, cavallo di ritorno a Formello. Cresciuto nel settore giovanile della Lazio, Lazzari aveva lasciato il biancoceleste dopo la stagione passata come portiere dei Giovanissimi Nazionali. Aveva tentato l’avventura al Bari dopo aver trascorso una stagione in prestito tra le fila di una delle società più prestigiose del calcio dilettantistico laziale, il Tor di Quinto. Un grave infortunio lo ha tenuto a lungo lontano dai campi da gioco, fino al passaggio al Trapani. Svincolato alla fine della stagione, Lazzari ha di nuovo riabbracciato il biancoceleste, richiamato anche su indicazione del preparatore dei portieri del settore giovanile della Lazio, Gianluca Zappalà. Lazzari dunque completa il parco portieri della Primavera biancoceleste, assieme all’ex Catania Matosevic e al ’98 Borrelli, che dovrà restare però per un po’ fermo ai box a causa di un infortunio muscolare.

I bianco celesti nelle nazionali

La Serie A si ferma, è tempo di nazionali. Sono undici i nostri ragazzi convocati. Il primo impegnato è il giovane Cristopher Oikonomidis, che con la sua Australia, il 3 settembre alle ore 13 affronterà il Bangladesh nel match valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2018.

Il 3 SETTEMBRE, Danilo Cataldi sarà impegnato nell’amichevole tra l’Italia U21 e la Lupa Roma. Alle 20 e 45 l’Italia di Conte affronterà Malta per le qualificazioni agli Europei 2016, Candreva e Parolo ci saranno.

Sempre il 3 SETTEMBRE, De Vrij con l’Olanda affronterà l’Islanda all’Amsterdam Arena, partita valevole per le qualificazioni agli Europei 2016.

VENERDI 4 SETTEMBRE, Hoedt, Kishna saranno impegnati con l’Olanda U21 contro Cipro, partita valevole per le qualificazioni agli Europei U21 2017.

Il nostro portiere Berisha giocherà contro la Danimarca difendendo la porta Albanese (qual. Euro 2016 gruppo I), Telia Parken di Copenaghen.

DOMENICA 6 SETTEMBRE

18.00: De Vrij – Turchia-Olanda (qual. Euro 2016 gruppo A), Büyükşehir Torku Arena di Konya

20.45: Candreva, Parolo – Italia-Bulgaria (qual. Euro 2016 gruppo H), Renzo Barbera di Palermo

LUNEDI 7 SETTEMBRE

20.45: Berisha: Albania-Portogallo (qual. Euro 2016 gruppo I), Elbasan Arena di Elbasan

MARTEDI 8 SETTEMBRE

15.00: Oikonomidis – Tajikistan-Australia (qual. Mondiali 2018 gruppo B), Central Republican Stadium di Dushanbe

18.00: Cataldi – Italia U21-Slovenia U21 (qual. Euro 2017 gruppo 2), Mapei-Città del Tricolore di Reggio Emilia

18.30: Milinkovic-Savic – Serbia U21-Lituania U21 (qual. Euro 2017 gruppo 2), Metalac Stadium di Gornji Milanovic

18.45: Hoedt, Kishna – Turchia U21-Olanda U21 (qual. Euro 2017 gruppo 8), Recep Tayyip Erdoğan di Kasimpasa (Istanbul)

21.00: Felipe Anderson – Francia U21-Brasile Selezione Olimpica (amichevole), MM Arena di Le Mans.

Ecco un altro baby per la Lazio, Denis Petro

Slovacco, classe ’99, ingaggiato dalla Lazio a titolo definitivo dal Partizan Bardejov. Denis Petro è un difensore eclettico che può ricoprire il ruolo di centrale di difesa, anche se il suo ruolo naturale è quello di terzino. Il giovane si è messo in mostra durante l’europeo under 16 e si aggregherà alla squadra Allievi.

Cana: “Orgoglioso di aver vestito i colori biancocelesti”

Lorik Cana ha lasciato la società biancoceleste per accasarsi al Nantes, l’ex squadra di Djordjevic. Il quotidiano francese Ouest France ha riportato le sue prime parole dopo la cessione: Sono orgoglioso di aver vestito la maglia della Lazio, sono state stagioni importanti ed emozionanti. Quando sono sceso in campo non mi sono mai risparmiato, ho lottato e dato tutto per questi colori. Sono stato anche contestato e fischiato ma è successo anche a grandi calciatori del calibro di Veron e Boksic. Auguro tutto il bene possibile alla società ed ai tifosi che nonostante tutto mi sono stati sempre vicini. Avevo un altro anno di contratto e sarei potuto anche rimanere ma ho parlato con la società per conoscere le loro intenzioni nei miei confronti. Ho capito che per me gli spazi si erano ristretti ed ho deciso di guardarmi intorno. Non credevo di venire qui, ero in contatto con un altro club straniero ma non abbiamo raggiunto l’accordo. Il Nantes è stato bravo e veloce ad inserirsi nella trattativa, ha mostrato di essere interessato alle mie prestazioni e questo mi ha convinto a firmare. Giocherò da centrale, sono pronto, è un ruolo che ho già ricoperto con la Lazio e con la Nazionale albanese. Per me sarà un anno importante, sono venuto qui per giocarmi le mie chance per l’Europeo“.

Coppa Italia: date dei sedicesimi e degli ottavi

Sono state ufficializzate le date dei sedicesimi e degli ottavi della prossima edizione della Coppa Italia. Le gare verranno giocate tutte nel mese di dicembre. La Lazio inizierà dagli ottavi affrontando il 17 dicembre la vincente dello scontro tra Udinese ed Atalanta.

Ufficiale: Alfaro al Liverpool Montevideo

Sul sito del Liverpool Montevideo è stato ufficializzato l’arrivo di Emiliano Alfaro dalla Lazio. Il giocatore arrivato nella società biancoceleste nel 2012 non si è mai affermato nella capitale e dopo i vari passaggi in prestito è ora giunto per lui il momento del ritorno nella terra natia.

Kishna: “Alla Lazio ho ricominciato da capo, voglio dimostrare quanto valgo”

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Il sogno con il Bologna, l’incubo con il Chievo. Ricardo Kishna ha parlato ai microfoni di AD, raccontando questi primi mesi con la maglia della Lazio: “Non sono sorpreso da questo inizio qui a Roma, so cosa Pioli vuole da me. – ha detto – In Italia mi trovo molto bene, la squadra in campo mi ha aiutato molto e le devo tanto. E poi lo stile di gioco è molto simile al mio. L’Ajax? Mi dispiace per come ci siamo lasciati, ma sono contento di aver intrapreso questo nuovo percorso che mi sta regalando tante gioie. Alla Lazio ho ricominciato da zero e devo ancora dimostrare quanto valgo. Dunque sia io che il club siamo contenti del lavoro che sto svolgendo“.

Francesco Colonnese a “I Laziali Sono Qua”: “La Lazio manca di personalità”

Ha lasciato un buon ricordo in biancoceleste, nonostante non abbia vestito per molto tempo la maglia della Lazio. Ma soprattutto nella stagione 2001/2002, quella in cui è sceso in campo all’Olimpico con maggiore continuità, lo spirito indomito di Francesco Colonnese non è passato inosservato ai tifosi della Lazio. L’ex difensore è intervenuto nella trasmissione radiofonica di riferimento per tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 sugli 88.100 di Elle Radio.

SUL MERCATO – Colonnese analizza innanzitutto la fine delle trattative estive, conclusesi per la Lazio con l’arrivo di Alessandro Matri: “Il calciomercato della Lazio è stato onestamente non di altissimo livello. Quella di Matri era un’esigenza imprescindibile, ma probabilmente si sperava che chi c’era già potesse far meglio nel preliminare. Io ritengo che la chiarezza verso i tifosi sia fondamentale. Raggiunta la Champions anche con un pizzico di fortuna per il rigore fallito di Higuain, servivano rinforzi importanti e non solo giovani che avranno bisogno di tempo per adattarsi alla realtà del calcio italiano. La Lazio a mio avviso doveva comprare giocatori di qualità in tutti e tre i reparti, almeno un giocatore di livello sia in difesa, sia a centrocampo, sia in attacco. Invece si è concentrata sulle alternative: è mancata dunque la personalità per superare un ostacolo difficile come il Bayer Leverkusen. Con l’assenza di Biglia e Mauri è mancato questo carisma necessario in mezzo al campo.

SU PIOLI – Il brutto momento biancoceleste trova la sosta come opportunità per ricaricare le batterie. Al mister biancoceleste Stefano Pioli spetta il compito di trovare la ricetta per risolvere la fase difficile. Per Colonnese Pioli dovra “riflettere con calma, e soprattutto cercare di valutare tutti gli aspetti con tranquillità. E’ vero che ci sono dei campanelli d’allarme importanti, ma Pioli deve essere in grado di tirare fuori il meglio dai giocatori proprio in una fase così delicata. La vera Lazio non può essere quella di Leverkusen e Verona, completamente in balìa dell’avversario. Sono emerse delle fragilità che non appartengono a una grande squadra: la Lazio sta invece dimostrando che nei momenti difficili si sfalda.

SULLA SERIE A – Colonnese ha analizzato anche gli elementi emersi dalle prime due giornate di Serie A: “Il campionato ha perso la candidata numero uno al titolo, la Juventus, che ha smarrito la qualità superiore di giocatori, su tutti Tevez, che potevano sbloccare la partita in qualsiasi momento. Vedo le altre più o meno sullo stesso livello. L’Inter ha aggiunto qualità ed esperienza in difesa e in attacco, pur senza raggiungere obiettivi di mercato stratosferici. Vedo la lotta al titolo mai così aperta, dopo quattro anni di dominio juventino. Il Napoli ha cominciato male, ma ha scommesso su Sarri che dovrà avere la forza di cambiare, adattandosi ad una grande realtà dopo aver fatto bene in provincia.

SULL’EUROPA LEAGUE – Tornando all’argomento Lazio, Colonnese ha valutato le possibilità dei biancocelesti di far bene in Europa. “La Lazio di oggi non potrebbe imporsi neppure in Europa League. Troppo disorganizzata e lontana partente della squadra dell’anno scorso: il sorteggio non è stato semplicissimo, Dnipro e Saint Etienne sono squadre esperte che approfitterebbero delle lacune viste in Germania e col Chievo, senza dubbio. Squadra e allenatore lo scorso anno sono riusciti a dimostrare di saper fare ben altro, devono ritrovare lo spirito decisivo nella passata stagione. E per farlo ci sono dei giocatori che devono prendere per mano la squadra in un momento come questo. Serve la personalità di Marchetti, l’esperienza di Radu in difesa, il peso di Biglia e Mauri a centrocampo e le giocate di Candreva e Klose i attacco. Saranno i veterani che dovranno fare la differenza.

SU MATRI – Infine, un’ultima osservazione sul nuovo arrivato in casa Lazio, Alessandro Matri: “Si tratta senza dubbio di un buon attaccante, ha le caratteristiche che possono fare al caso della Lazio. Deve però trovare il supporto di tutta la squadra: va servito ed assistito per far valere la sua qualità sulle palle alte e la potenza della sua stazza fisica. Per vedere il miglior Matri dovrà farsi vedere per forza di cose la migliore Lazio, a partire da Felipe Anderson, che non riesce per ora a incidere come nella passata stagione, in cui aveva dimostrato di saper risolvere da solo le partite.