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INFERMERIA – Dott. Salvatori: “Dolore articolare per de Vrij. Segnali positivi per Marchetti e Djordjevic”. De Vrij oggi in Paideia

AGGIORNAMENTO ORE 9:00Stefan de Vrij in tarda mattinata sarà in Paideia dove si sottoporrà ad una risonanza magnetica al ginocchio, per stabilire con esattezza dell’entità del suo infortunio in Nazionale. Verrà poi visitato dal Dott. Lovati, ha dolore al ginocchio ma in casa Lazio – come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport – il medico sociale Stefano Salvatori ha escluso lesioni meniscali, legamentose e capsulari in assenza di traumi contusivi.

Il medico sociale Stefano Salvatori ha spiegato nel dettaglio la situazione degli infortunati ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:

DE VRIJ – “Si è parlato molto di lui. Tranquillizziamo l’ambiente rispetto ad alcune voci. Abbiamo visto la risonanza che ha fatto l’atleta in Olanda perchè il problema c’era già dalla prima partita. L’atleta è stato coperto con un anti-infiammatorio per giocare entrambe le partite e il giocatore ha dato il suo assenso. Nell’intervallo però il problema si è acuito e Stefan si è dovuto fermare. E’ tornato oggi dopo un lungo viaggio ed era molto stanco, il primo controllo clinico ha confermato la sofferenza articolare del ginocchio, domani vedremo con i controlli strumentali. Sicuramente non si allenerà domani e mercoledì e vedremo se giovedì riuscirà a fare differenziato sperando che risponda bene. E’ la stessa problematica che aveva avuto nei mesi scorsi ad aprile, in quel caso i tempi si erano allungati ma va usata cautela. I tempi ora sono diversi, aspettiamo i controlli, siamo ottimisti per l’assenza di lesioni ma semplicemente l’atleta non si è fermato in presenza di una sofferenza articolare. Non possiamo però tirare completamente un sospiro di sollievo finchè non vediamo i risultati degli esami e le risposte del ginocchio”.

MARCHETTI – “Ha fatto il primo lavoro sul campo con Grigioni, ha lavorato con una certa cautela. Siamo ottimisti anche considerando la tempra del ragazzo ma andiamo con cautela perchè dobbiamo valutare dopo una settimana di lavoro anche perchè per un portiere è una parte delicata. La risposta clinica per oggi è stata positiva e non ha avuto problemi dopo l’allenamento”.

DJORDJEVIC – “Anche lui ha lavorato in campo, per lui l’obiettivo è di essere convocabile per domenica, poi vediamo: se riuscirà a superare mercoledì con il doppio allenamento avrà maggiori chance. Oggi ha fatto un buon lavoro, la reazione è stata positiva e speriamo che continuerà così“.

BIGLIA – “Anche per lui buon lavoro in piscina oggi, le sensazioni sono positive”.

KLOSE – “Per lui discorso diverso, sta seguendo indicazioni nostre e di un collega, che vanno collegate alle nostre comunque. Al momento sta effettuando un protocollo già programmato, sta facendo solo lavoro in palestra per la parte alta, faremo un controllo prossimamente per vedere se si potranno velocizzare i tempi, ma ancora non sono passate le 4 settimane dal trauma”.

 

Pepe: “Alla Lazio il mio goal più bello”

In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport l’ex juventino Simone Pepe, ora in forza al Chievo Verona, ripercorre la sua carriera in bianconero e dal suo album dei ricordi esce fuori una rete in rovesciata siglata alla Lazio nel primo anno di Conte alla Juventus. Era l’aprile del 2012, la partita dello Juventus Stadium termino per 2 a 1 per i padroni di casa e Pepe in rovesciata siglò il vantaggio bianconero. “Uno dei più belli di sempre – ricorda l’ex juventino – insieme a quello al Parma all’esordio allo Stadium e alla festa d’inaugurazione del nuovo stadio, è il mio gol più bello”.

Canigiani: “No ai mini abbonamenti per l’Europa League”

L’11 settembre è la data in cui scadrà la possibilità per il tifoso laziale di abbonarsi per seguire da vicino i loro beniamini. L’hastag #AvantiLazio ha sortito 12800 abbonati. Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, il responsabile della biglietteria laziale ha fatto il punto della situazione biglietti: “Dopo il match contro l’Udinese sarà possibile solamente acquistare biglietti per le singole partite. Sicuramente ci saranno iniziative a favore del tifoso”. Poi sull’Europa League: “Non ci saranno i mini abbonamenti per le gare casalinghe. Ciò è dovuto anche all’orario delle partite alle 19, scomodo per i nostri tifosi. Ma ci sarà una sorpresa: molte iniziative sui biglietti per invogliare il tifoso a fare il tifo durante i match europei”. Ricordiamo che la Lazio esordirà all’Olimpico in Europa League il 1 ottobre alle ore 19:00 contro i francesi del Saint Etienne.

Valendino, dir. Mondoudinese.it: “Colantuono verso il 4-4-2. I tifosi rimpiangono Pinzi”

In occasione della sfida tra Lazio e Udinese di campionato, la nostra redazione ha contattato Monica Valendino, direttrice responsabile di mondoudinese.it, uno dei siti più cliccati dai tifosi friulani. Di seguito l’intervista completa:

Cosa si aspettano i tifosi bianconeri da questo nuovo ciclo con Colantuono? Perché Stramaccioni non è stato confermato?

“Stramaccioni ha pagato, soprattutto, le sconfitte nel finale dello scorso campionato, quando la squadra ha completamente mollato la presa. Forse non ha avuto la giusta esperienza per tenere il polso dei giocatori, tant’è che la società ha optato propio per un ‘generale di ferro’, ovvero Colantuono. Per ora ci si attende di arrivare il prima possibile alla salvezza, consolidarsi, poi chissà….”.

Ci parli del nuovo stadio,  etichettato come un impianto senza barriere…

“E’ uno stadio modello: innanzi tutto perché è stato costruito in appena un anno e mezzo, un record per l’Italia. Poi perché è davvero senza barriere: gli spettatori non hanno nulla tra loro e i giocatori. In terzo luogo è un progetto ambizioso anche per le infrastrutture (palestre, museo dello sport, etc) che prenderanno il via non appena ultimato definitivamente”.

Pinzi vice capitano venduto al Chievo, chi sarà ora il suo sostituito e perché i tifosi hanno reagito così male?

“I tifosi non hanno preso bene la cessione di quello che non era solo il vice, ma agli occhi di tutti era il vero capitano. Un legame nato 15 anni fa e ormai sciolto: Pinzi è sempre stato una persona amata anche fuori dal campo, uno che ha sempre dato tutto per la maglia e l’ha onorata in tutte le situazioni. Molto tifosi non hanno capito perché la società non ha fatto qualcosa di più per arrivare al rinnovo del contratto che andava in scadenza nel 2016. Al di là di questo come vice di Di Natale, ora c’è Danilo, senza scordare Domizzi, altro ex Lazio, se giocherà”.

Cosa si aspetta dal nuovo arrivato Duvan Zapata?

“Va sottolineato che è un prestito. Per cui prima di tutto deve dimostrare di non pensare al futuro, ma solo al presente. Da lui ci si attende quei gol che verranno meno da Di Natale, che oramai va su per i 38 anni”.

Chi sarà l’ennesimo talento sfornato dall’Udinese? Adnan, Iturra o Wague…

“Punterei sull’iracheno: ha qualità indubbie, una tecnica decisamente superiore e una caparbietà che va sottolineata. deve migliorare molto tatticamente, ma se dovessi fare un nome farei il suo. Senza dimenticare Fernandes che ha solo 21 anni, anche se è alla terza stagione a Udine”.

Widmer, Edenilson, Adnan… non c’è affollamento sulla fascia? 

“La qualità non è mai troppa se si vuole essere ambiziosi. Alla fine credo che Colantuono potrebbe optare anche per un 4-4-2 , proprio per far giocare tutti i laterali a disposizione”. 

Davide Sperati

Kimbo sarà premium sponsor per la Lazio

In attesa di uno sponsor da apporre sulle maglie, la Lazio – come riferisce l’Ansa – insieme ad altre 14 squadre di Serie A e B, tra cui la FiorentinaMilan e Inter, saranno sostenute per questa stagione dalla Kimbo.
L’azienda napoletana del caffè, grazie ad un accordo con Infront (società che gestisce i diritti media, marketing e pubblicitari), sarà infatti premium sponsor della maggioranza dei club della massima Serie e di due di B: oltre alle quattro elencate, ci sono Genoa, Sampdoria, Chievo, Verona, Palermo, Carpi, Frosinone, Empoli, Udinese, Cagliari e Bari.

Analisi degli avversari – Colantuono vuole un nuovo “colpaccio”

E’ L’ORA DEI RIENTRI – Colantuono conta di riavere in un paio di giorni la maggior parte dei giocatori tra nazionali e infortuni, salvo Guilherme (il brasiliano dovrà stare fuori ancora un mese).
Le buone notizie arrivano dall’ultima seduta di allenamento dove, anche se hanno lavorato singolarmente, Manuel Iturra ed Emmanuel Badu hanno dato segnali incoraggianti facendo tirar un sospiro di sollievo a Colantuono che era alle prese con un vero e proprio rebus a centrocampo e ora vede aumentate le chance di averli a disposizione per la delicata sfida contro la Lazio.
Notizie incoraggianti arrivano anche da Duvan Zapata, il colombiano nella seduta di venerdì si è messo in mostra con una doppietta nella partitella in famiglia, cerca di strappare una maglia da titolare a scapito di Thereau.
Oggi e domani i bianconeri potranno riposare prima dell’inizio della preparazione in vista della sfida di domenica.

COME SCENDERANNO IN CAMPO –  Il modulo che i friulani utilizzeranno a Roma sarà il 3-5-2, ormai collaudato.  A proteggere la porta di Karnezis ci saranno Piris, Heurtaux e Danilo. Confermatissimi anche i due esterni: Edenilson a destra e la rivelazione Ali Adnan a sinistra. I dubbi più grandi Colantuono li ha a centrocampo, dove l’unico sicuro del posto è FernandesBadu e Iturra stanno cercando di recuperare e con molta probabilità saranno della partita, anche Kone si candida per una maglia da titolare vista la condizione non ottimale dei suoi compagni di ruolo. Davanti invece tornerà Di Natale, assente contro il Palermo per un fastidio alla schiena, e farà coppia con Thereau. Zapata invece sembra destinato alla panchina.

PROBABILE FORMAZIONE –  UDINESE (3-5-2): Karnezis; Piris, Heurtaux, Danilo; Edenilson, Iturra, Kone (Badu), Fernandes, Adnan; Di Natale, Thereau.
A Disposizione: Meret, Romo, Domizzi, Wague, Pasquale, Widmer, Marquinho, Merkel, Pinzi, Aguirre, Perica, Zapata   All. Colantuono
Indisponibile:  Guilherme

 

 

 

LAZIALI FUORI PORTA – Strakosha incerto, Minala e Rozzi non convincono

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Apre oggi i battenti la rubrica che settimanalmente aggiornerà i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Alfaro (Burinam United), Lombardi (Ancona), Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Virtus Lanciano), Rozzi (Virtus Lanciano), Elez (Aarhus), Tounkara (Crotone), Pollace e Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes).

Con la sosta per le nazionali non si sono disputati i maggiori campionati europei ed internazionali, per cui questo fine settimana sono stati impegnati solamente i giocatori militanti nelle seconde o terze divisioni.

Minala: nel pareggio in extremis del “suo” Latina sul campo della neopromossa Novara, il giovane camerunense parte titolare nel 4-3-3 disegnato da Iuliano senza però incidere. Sostituito a metà secondo tempo, avrà tempo per dimostrare tutto il suo valore, come già fatto a Bari la scorsa stagione.

Strakosha Pollace: subito derby e subito vittoria per la Salernitana del presidente Lotito, al ritorno in serie B dopo anni di purgatorio in Lega Pro. All’Arechi arriva l’Avellino di Tesser, demolito 3-1 sotto i colpi di Gabionetta. Strakosha parte dal primo minuto, denotando qualche indecisione soprattutto in occasione del primo gol degli irpini ed in generale nelle uscite alte. Il giovane albanese manca ancora di esperienza ma mister Torrente sembra riporre molta fiducia nelle sue capacità. Solo panchina per l’ex capitano della primavera Gianluca Pollace.

Filippini: 90 minuti in panchina per l’esterno di difesa ex Bari nella vittoria casalinga della Pro Vercelli contro il Lanciano di Crecco e Rozzi.

Crecco: stessa sorte dell’ex compagno di primavera per il classe ’95, lo scorso anno in prestito alla Ternana di Attilio Tesser.

Rozzi: 45 minuti insufficienti per l’attaccante ex Virtus Entella nella sconfitta rimediata in quel di Vercelli. D’Aversa lo schiera titolare come esterno d’attacco nel suo 4-3-3 ma Antonio non riesce ad incidere in una squadra molto più impegnata a difendere che ad attaccare. Sostituito nell’intervallo. Da rivedere.

Elez: leggi qui.

Tounkara: il posticipo del Sant’Elia vedeva impegnato il suo Crotone contro una delle corazzate della Serie B, il Cagliari. Il giovane spagnolo di origine senegalese viene schierato al centro dell’attacco nel 3-4-3 disegnato da Juric e risulta essere per distacco il migliore dei suoi, unico a salvarsi nella disfatta sarda (4-0). Riesce a mettere in apprensione da solo la difesa avversaria sfiorando anche il gol quando il punteggio era ancora bloccato sullo 0-0. Il ragazzo è forte e si farà…

Patric, domenica di riposo in famiglia

Ieri, a causa della sosta del campionato, Pioli ha concesso una giornata di riposo ai suoi ragazzi. Djordjevic e Marchetti approfittando della insolita domenica libera si sono recati con le rispettive compagne a vedere il GP di Monza, Mauricio ha postato foto in compagnia del figliolo al mare. Gradevole sorpresa per il nuovo arrivato Patric che è stato raggiunto a Roma dai familiari. Il giovane spagnolo ha postato un selfie su Twitter mentre si trovava in compagnia dei suoi in un supermercato a fare la spesa.

Mimmo Caso: “La sosta è arrivata al momento giusto, la Lazio tornerà ad essere se stessa”

Ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 è intervenuto l’ex tecnico Domenico Caso per fare il punto sul momento in casa biancoceleste. Queste le sue parole.

Dopo la sosta domenica si torna in campo:

“La pausa del campionato questa volta può essere un toccasana per la Lazio. Il tecnico avrà l’opportunità di far lavorare bene il gruppo per poter far recuperare la migliore condizione ai suoi ragazzi”.

Il preliminare di Champions con il Leverkusen ha influito sul morale della squadra:

“In Germania è stato sbagliato l’approccio alla partita. Il Leverkusen è una squadra forte, i biancocelesti l’hanno affrontata a viso aperto ma sarebbe stato meglio puntare sul contropiede e mantenere il controllo del gioco a centrocampo in modo da concedere pochi spazi agli avversari. Inoltre hanno pesato molto le assenze di giocatori importanti come Marchetti, Biglia e Klose. La delusione dovuta all’eliminazione è difficile da superare, infatti la squadra di Pioli ne ha risentito anche in campionato dove subito dopo è arrivata la sconfitta di Verona. L’allenatore deve essere bravo a ridare subito nuovi stimoli ai suoi ragazzi, risollevare il morale e riportare nuovo entusiasmo nello spogliatoio”.

Domenica all’Olimpico arriva l’Udinese:

“La squadra di Colantuono sta passando un buon momento, è una compagine di qualità. Non è facile per nessuno vincere a Torino con la Juventus, sono stati bravi ad interpretare la partita ed hanno ottenuto un grande successo. Per i biancocelesti sarà una sfida da disputare con molta accortezza e dovranno essere ben preparati”.

Che stagione si aspetta:

“Difficile fare previsioni, quest’anno il campionato è più livellato. Se Pioli riesce a ritrovare la squadra della scorsa stagione può ottenere ottimi risultati”.

Raffaele Sergio a “I Laziali Sono Qua”: “Lazio, ritrova l’equilibrio!”

Terzino sinistro alla fine degli anni ottanta, Raffaele Sergio è stato un simbolo della rinascita della Lazio alla fine del decennio più difficile della sua storia. Un’escalation che ha portato l’esterno mancino anche alla convocazione in Nazionale. Un elemento sicuramente ricordato con grande affetto da tutti i tifosi della Lazio: Sergio è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella popolare trasmissione “I Laziali Sono Qua“, facendo il punto con i conduttori Danilo Galdino e Vincenzo Oliva sul momento delicato che la formazione biancoceleste sta attraversando in questi giorni. E  lo ha fatto in veste di doppio ex in vista di Lazio-Udinese, avendo vestito nel corso della sua carriera anche la maglia dei friulani.

Da terzino sinistro, Sergio non individua in quel reparto la lacuna maggiore della Lazio. “Ritengo che in questo avvio di stagione il calciatore che più è mancato a Pioli sia stato Biglia. Non è mai facile sostituire un giocatore chiave nell’economia della squadra. Vale per Biglia, che ha dimostrato di essere fondamentale dal punto di vista degli equilibri e della personalità. La Lazio secondo me è una squadra ben coperta in tutti i ruoli, una rosa importante che ha dimostrato l’anno scorso di valere il terzo posto conquistato: l’assenza di Biglia è a mio avviso quella che si fa maggiormente sentire, per il resto le alternative non mancano, compresa nella corsia difensiva di sinistra.”

L’infortunio di De Vrij potrebbe però stravolgere ulteriormente i piani di Pioli: “Avendo da affrontare le tre competizioni, la Lazio doveva forse puntare ad avere due giocatori per ruolo, e non averlo fatto può aver rappresentato un errore. Come ripeto, un vice-Biglia è oggi fondamentale anche vista l’assenza di Ledesma, che lo scorso anno poteva coprire le assenze dell’argentino. Ma gli impegni delle Nazionali potranno creare problemi, e sicuramente anche un vice-De Vrij potrebbe fare comodo, sperando si possa arrivare all’acquisto di rinforzi nel mercato di gennaio.”

Sul prossimo impegno di campionato, Sergio mette in guardia la Lazio: “L’Udinese è una squadra piena di giovani motivati, con due attaccanti fortissimi come Zapata e Thereau. Sarà una partita difficile, secondo me i friulani non meritavano di perdere col Palermo nell’ultima partita di campionato disputata. Per la formazione da schierare contro i bianconeri, credo che Matri sarà valutato con attenzione da Pioli, ma forse essendo appena arrivato, potrebbe partire dalla panchina per subentrare eventualmente a partita in corso.”

Gli impegni delle Nazionali hanno messo in mostra importanti segnali di risveglio da parte di alcuni protagonisti biancocelesti. Antonio Candreva su tutti: secondo Sergio può essere lui uno degli elementi dai quali la Lazio potrà ripartire. “Sicuramente la Lazio dovrà dimenticare Verona trascinata da giocatori come Candreva. La “botta” presa a Leverkusen è stata probabilmente fatale a livello psicologico. Candreva e Parolo in azzurro hanno dimostrato di essere in crescita, ma la cosa fondamentale per la Lazio sarà dimostrare di aver cancellato dalla testa l’eliminazione in Champions. Contro l’Udinese dovrà arrivare una risposta anche e soprattutto a livello psicologico da parte della squadra.”

Tra le rivali della Lazio nella corsa in questo nuovo campionato, Sergio ha le idee chiare: “Non c’è una squadra padrona in Serie A come nelle ultime stagioni. La Juventus si è indebolita con la partenza di Tevez, Pirlo e Vidal. L’anno scorso la grande performance in Europa è derivata dal perfetto equilibrio che aveva trovato la squadra. Quest’anno i sostituti a mio avviso non sono alla pari dei pezzi da novanta che sono partiti: una grande squadra che punta ai massimi obiettivi può sostituire un tassello importante, ma non tre fondamentali tutti insieme. La Roma ha investito nei reparti doveva aveva evidenziato delle lacune nella scorsa annata e mi sembra una squadra più completa. Il Napoli ha cambiato tanto ma a mio avviso non ha fatto arrivare dal mercato giocatori a livello qualitativo all’altezza di quelli che sono andati via. La Lazio se ritrovasse la forma dell’anno scorso, potrebbe riuscire a fare cose importanti. In Europa invece l’aspetto tecnico è preponderante, e rispetto alle squadre top del continente le formazioni italiane, compresa la Lazio, sono indietro. Inglesi, spagnoli e tedeschi hanno qualcosa di più, e d’altronde da due anni abbiamo due sole squadre nella fase a gironi di Champions.”

Le vacanze dei laziali: Mauricio si rilassa a Ostia, Felipe regala sogni

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In attesa di tornare a sudare in campo, i giocatori della Lazio, almeno quelli non impegnati con le Nazionali, si godono gli ultimi scampoli d’estate con un po’ di relax. Tra essi Mauricio, beccato sulla spiaggia di Ostia tra un pranzo a base di pesce, una partita a pallone (al cui richiamo è sempre difficile resistere) e un selfie con il figlioletto, poi postato su Instagram.

Realizzatore di sogni è stato invece Felipe Anderson, che a Le Mans per sfidare l’U21 francese con la Nazionale Olimpica brasiliana, si è concesso a Giovanni, un bambino di 8 anni di Torino, volato (nonostante il parere contrario della famiglia juventina) nella città transalpina per conoscere il talento brasiliano. Il piccolo ha atteso pazientemente allo stadio la fine dell’allenamento a porte aperte e grande è stata la sua sorpresa quando Anderson lo ha invitato a palleggiare con lui in campo. “È sempre bello vedere i volti dei bambini sorridenti e luminosi. Il nostro dovere è lavorare per essere degli esempi dentro e fuori dal campo“, ha dichiarato l’ex Santos. Che sa bene come un piccolo gesto a volte possa regalare una grande emozione.

Udinese, la carica di Aguirre: “Possiamo battere la Lazio”

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Esauriti gli impegni con le Nazionali, per i giocatori di serie A non c’è tempo per rilassarsi, ma bisogna già tuffarsi in una nuova giornata di campionato. In casa Lazio si attende la visita dell’Udinese, che approderà in riva al Tevere domenica alle 18. Per una sfida in cui i friulani saranno nient’affatto disposti a fare da vittime sacrificali sull’altare della rinascita biancoceleste. A testimoniarlo le parole del talento bianconero Rodrigo Aguirre: «Il mister ci ha fatto capire che crede in una nostra vittoria qui a Roma. Il lavoro di preparazione si è svolto nella maniera giusta e se giochiamo come sappiamo possiamo farcela. Il mio momento? Sono giovane e so che devo fare ancora tanta strada. Comunque metterò a disposizione della squadra la mia arma migliore, la velocità e l’abilità negli spazi, che saranno molto utili sopratutto in occasione di azioni di contropiede».

Petkovic, l’uomo dei sogni: dal 26 maggio alla rimonta incredibile dell’EuroSvizzera

Nel weekend dedicato agli impegni delle Nazionali, c’è un protagonista che è riuscito a spiccare fra tutti. Con quella sua aria da gigante buono, rassicurante eppure capace di infondere forza e fiducia, ha messo la sua firma sulla più esaltante impresa del fine settimana. Si tratta di una vecchia conoscenza dei tifosi laziali: quel Vladimir Petkovic che ha lasciato un segno indelebile sulla storia della Lazio con il trionfo del 26 maggio.

L’INCREDIBILE DRMIC – “Vlado” il segno ora lo ha lasciato anche nei cuori dei tifosi svizzeri. Sabato sera a Basilea, in programma un match decisivo per l’accesso ad Euro 2016. Petkovic da ct della Svizzera sfida la Slovenia, principale rivale degli elvetici per la conquista del secondo posto, alle spalle dell’Inghilterra, nel girone di qualificazione. Ma i gol di Novakovic e Cesar “gelano” il St. Jakob Park, anche il terzo posto sembra in discussione per la Svizzera, con l’Estonia lontana solo due punti. Petkovic tenta il tutto per tutto ed inserisce Josip Drmic, attaccante di origine croata in forza al Borussia Monchengladbach. E in meno di un quarto d’ora la Svizzera, anche grazie alla doppietta del bomber subentrato, più un gol di Valentin Stocker, ribalta completamente la situazione: da 0-2 a 3-2, secondo posto ipotecato e tifo latino come non si era mai visto sulle tribune di Basilea. E’ evidentemente il destino di Petkovic quello di compiere imprese destinate a far impazzire le folle.

UNO SCONOSCIUTO A FORMELLO – Alla Lazio Petkovic era arrivato nello scetticismo generale. Anzi, forse scetticismo non è la parola giusta: il tecnico era semplicemente sconosciuto alla stragrande maggioranza dei tifosi. Un’esperienza significativa a Berna alla guida dello Young Boys (con Lulic in squadra, segnali del destino). Quindi, un precampionato disastroso, che lasciava presagire la sua presenza sulla panchina biancoceleste come quella di una meteora. E invece, dopo un ko in amichevole contro il Getafe, ecco il patto della squadra: che accetta di assorbirne i dettami tattici (pressing alto e grande ritmo) a patto di abbassare una linea difensiva massacrata in estate da troppi fuorigioco sbagliati. E la Lazio comincerà a girare: in campionato l’escalation si ferma al gol di Floccari a Palermo alla seconda giornata di ritorno: è metà gennaio, e la Lazio è prima in classifica in quel momento. Dalla vetta i biancocelesti scenderanno quella sera stessa, fermati poi sul pareggio dai rosanero. E il girone di ritorno non sarà all’altezza della straordinaria andata: una lenta discesa mitigata dall’ottima performance europea (semifinale sfiorata in Europa League) e soprattutto dalla conquista della finale di Coppa Italia.

COPPA IN FACCIA – Già, quella Coppa in cui, dall’altra parte, c’è la Roma ad aspettare i rivali di sempre, per salvare una stagione deficitaria sotto tutti i punti di vista per i giallorossi (che nei derby di campionato hanno ottenuto solo una sconfitta e un pareggio). E’ la partita della storia: Petkovic la gioca a modo suo, con intensità e spavalderia, ma affidandosi all’equilibrio dei suoi giocatori di maggiore esperienza. Onazi disputa il miglior match della sua carriera in controllo su Totti, Biava e Ledesma tamponano in difesa e a centrocampo, Candreva è una freccia pronta a ripartire, innescata da Mauri. E proprio su questo asse viene confezionato uno dei gol più importanti della storia della Lazio: a segnarlo, proprio l’unico giocatore che “Petko” aveva già allenato prima della sua esperienza alla Lazio, Senad Lulic. Il condottiero e il suo scudiero si ritrovano, da Berna a Roma per scrivere la storia. Ed è il delirio in tribuna, come quello scatenatosi tra i solitamente compostissimi svizzeri del St. Jakob Park. L’avventura di Petkovic, l’anno successivo, terminerà con un esonero e alcune scaramucce legali. Forse quella squadra non poteva dare di più, così come la Svizzera forse non potrà puntare al trionfo in Francia: ma le serate storiche sono il pane di questo allenatore giramondo che, in qualche modo, riesce sempre a regalare una serata di gloria e follia indimenticabile per i suoi tifosi.

Fabio Belli

Lazio nodo portiere

La Lazio si interroga in porta – come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport – il nodo è Marchetti, da un lato l’infortunio dall’altro il rinnovo di contratto che ritarda ad arrivare (scadenza giugno 2016). Il suo rientro fra i pali è previsto nella gara contro Dnipro o contro il Napoli, intanto la porta laziale è affare di Berisha che però in 2 partite ha incassato ben sette reti. Un nodo dunque da sciogliere perchè se Marchetti non rinnova a gennaio è già libero si accasarsi altrove e Berisha però non sta dimostrando di essere un sostituto all’altezza. Servono delle certezze per il futuro e da lui tutti si aspettavano prestazioni diverse. Dalla sua però va detto che non è facile rimanere in panchina e per questo che deve sfruttare al massimo i preziosi insegnamenti di un maestro come Adalberto Grigioni. Il preparatore dei portieri laziale gli ha insegnato nuove tecniche ed un modo diverso di stare in porta. Da qui in avanti, con Marchetti in bilico, si gioca molte chance di conferma dimostrando di essere un titolare a tutti gli effetti.

 

Nazionale, Parolo e Candreva “Fratelli d’Italia”. Lulic in gol, De Vrij ko

Domenica intensa per i laziali impegnati nelle varie Nazionali in occasione delle qualificazioni agli Europei del 2016. Non sono mancate stavolta le note liete: Candreva e Parolo titolari in azzurro, Lulic a segno con la Bosnia: ma c’è anche la tegola De Vrij a preoccupare la Lazio, con il difensore olandese costretto ad uscire per infortunio nella sfida che ha visto gli orange crollare in casa della Turchia. Per il centrale si teme un problema al ginocchio sinistro: per Pioli si tratterebbe dell’ennesimo stop per un pezzo grosso in un inizio di stagione funestato da troppi infortuni.

FRATELLI D’ITALIA – Antonio Candreva e Marco Parolo, “Fratelli d’Italia” in azzurro, e non solo al momento dell’inno. I centrocampisti laziali si sono distinti tra i migliori in campo della sfida contro la Bulgaria, vinta di misura e che ha permesso alla Nazionale di Antonio Conte di compiere un passo importantissimo verso la Francia. Dopo l’assist vincente contro Malta, l’esterno offensivo di Tor de’ Cenci si è procurato il penalty, poi trasformato da De Rossi, valso la vittoria contro il bulgari. Prestazione di grande sostanza anche per il centrale della linea mediana, che ha sfiorato almeno un paio di volte il gol con le sue conclusioni dal limite che i tifosi biancocelesti conoscono molto bene. Segnali di risveglio importanti per una Lazio che attende con ansia che i suoi big ritrovino la forma migliore.

LULIC RIDE, DE VRIJ PIANGE – Con il 3-0 rifilato ad Andorra, la Bosnia continua a credere nel terzo posto e nella possibilità di approdare agli spareggi per Euro 2016. L’impegno era sulla carta il più agevole nel girone, ma i bosniaci l’hanno interpretato nel migliore dei modi: grande protagonista Senad Lulic, autore di un assist per Dzeko e del gol del 3-0, che ha chiuso di fatto i conti già alla fine del primo tempo. In una giornata ricca dunque di soddisfazioni per i laziali in Nazionale, stona la giornata nera di Stefan De Vrij. Nera per il risultato della sua Olanda, che naufragando in Turchia (sconfitta 0-3) rischia di dire addio agli Europei senza neanche passare per gli spareggi. Ma anche e soprattutto a livello personale per un fastidio al ginocchio sinistro che l’ha costretto ad abbandonare il campo all’intervallo. E’ scattato l’allarme, con De Vrij che nel dopo partita ha rivelato come già dopo il match contro l’Islanda i medici della Nazionale olandese avessero rilevato la presenza di liquido nel suo ginocchio. Il difensore ha sottolineato come sia stato problematico affrontare senza preparazione la stagione, a causa di un infortunio che lo ha costretto a saltare i primi carichi di lavoro in ritiro. E così Pioli, dopo Marchetti, Biglia, Klose e Djordjevic, teme di dover fare a meno di un altro big: gli accertamenti diranno la verità sulle condizioni di De Vrij in vista del match contro l’Udinese.

Fabio Belli

De Vrij infortunio in Nazionale

Problemi fisici in nazionale per De Vrij, il difensore olandese al termine del primo tempo, della gara persa per 3 a 0 dalla sua Olanda contro la Turchia, ha accusato un problema al ginocchio sinistro ed ha lasciato anzi tempo il terreno di gioco. Il problema su un punto che lo tormenta da tempo: “Durante la gara ho accusato problemi alla schiena ed al ginocchio – le parole del difensore biancoceleste al termine della gara dell’Olanda – purtroppo questa estate mi sono infortunato e dopo, senza preparazione, ho giocato sei partite in poco più di due settimane”. Il giocatore effettuerà dei controlli in giornata per stabilire l’entità dell’infortunio.

Ferrero fa dietrofront: “Non ho nulla contro i laziali”. Poi su Lotito

Ai laziali non è piaciuto il coro di Massimo Ferrero contro di loro (guarda il video sotto) durante il concerto di Antonello Venditti sabato sera. Il patron della Sampdoria, ma di nota fede giallorossa, sulle colonne del Corriere dello Sport ha però precisato: Non esageriamo e non va strumentalizzata una magica serata di musica. Abbiamo solo cavalcato dei detti e ridetti, belli e gioiosi. Non ho niente contro i tifosi della Lazio, voglio bene a tutte le tifoserie che amano il calcio. Dico soltanto divertiamoci un po’ con civiltà e, perché no?, un po’ di creatività. Io amico di Lotito? Lo stimo, un grande lavoratore. Il nemico di Lotito è solo Lotito”.

Ballardini esalta Matri: “La Lazio ha preso un buon giocatore e un grande uomo”

Il nome di Davide Ballardine rievoca brutti ricordi nei tifosi laziali. Il tecnico ha infatti allenato i biancocelesti nella stagione 2009-2010 fino al suo esonero avvenuto con la Lazio al terzultimo posto. Tuttavia, Ballardini conosce benissimo Matri avendolo allenato ai tempi di Cagliari. Ballardini al portale lalaziosiamonoi.it ha sponsorizzato l’arrivo del centravanti lombardo: La Lazio ha fatto un ottimo acquisto, Matri è un ragazzo meraviglioso, disponibile. Ha grandi qualità, è un primo attaccante intelligente, può giocare sia da solo che al fianco di un compagno. Per il numero di partite che ha giocato negli anni non ha segnato poco. Ha bisogno della fiducia dell’allenatore e di trovare continuità, a Roma può fare bene e segnare tanti gol. La Lazio non ha preso solo un buon giocatore, ma anche un grande uomo”. 

Scambio di complimenti tra la Nargi e Brocchi su Instagram

Dopo l’intervista di questa mattina di Cristian Brocchi  in cui consiglia e spiega all’ex compagno rossonero Matri il comportamento da tenere per conquistare la piazza biancoceleste, su Instagram sono apparsi i ringraziamenti della compagna dell’attaccante laziale, Federica Nargi che ha scritto: “Bellissima intervista amico @cristian_brocchi_32 Grande uomo dentro e fuori dal campo”.

instagram nargi-brocchi

 

SERIE A – Le big alzano il tetto ingaggi, ma la Lazio lo abbassa. De Rossi il più pagato

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Un interessante articolo, a firma della Gazzetta dello Sport, evidenzia come si sia alzato il tetto ingaggi delle 20 squadre di Serie A. Si è passati dagli 849 mln dalla passata stagione agli 882 mln di quest’anno. Un incremento non indifferente di 33 mln. Merito soprattutto delle big d’Italia: Juventus 124 mln (+6 mln rispetto allo scorso campionato), Roma 113 mln (+15 mln), Milan 101 mln (+7 mln), Inter 94 mln (+24 mln), Napoli 74 mln (+4 mln). Controcorrente, invece, la Lazio che ha abbassato il monte ingaggi passando dai 55 mln dello scorso campionato ai 52 di quest’anno, merito di una massiccia operazione di sfoltimento. La squadra col tetto ingaggi più basso è il neopromosso Frosinone con 8 mln, cui giocatore più “ricco” è Longo che percepisce 300mila euro.

Per quanto riguarda i giocatori, la palma del più pagato la vince anche quest’anno De Rossi con i suoi 6,5 mln netti a stagione. Segue il bomber del Napoli Higuain fermo a 5,5 mln e il baby gioiello juventuno Pogba che percepisce 4,5 mln. Per quanto riguarda la Lazio il giocatore più retribuito resta Klose (2 mln) seguito dall’ultimo arrivato Matri (1,5 mln) e da Biglia (1,4 mln), non considerando però i bonus. Di seguito la lista completa pubblicata dalla Gazzetta dello Sport:

Ingaggi serie A