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Doppia seduta a Formello: Marchetti pronto, Djordjevic no

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Doppia seduta mattutina e pomeridiana: questo il programma stilato da Stefano Pioli per la giornata di ieri. Il tecnico sta ritrovando i Nazionali e quando li riavrà tutti a disposizione darà avvio alle prove anti Udinese. Ieri intanto sono rientrati Parolo e Lulic, che hanno svolto test atletici. Ai box invece Candreva, messo ko dall’influenza e da una contusione al polpaccio rimediata con la Bulgaria. Ce la farà comunque per domenica, visto che già domani dovrebbe rientrare in gruppo.

Dopo la fase di riscaldamento in palestra, la squadra raggiunge il campo per il lavoro atletico. A prendervi parte anche Radu e Braafheid, più serena dopo la quasi rissa di ieri. Presente inoltre a bordocampo il da Tare, mentre i portieri lavorano con il preparatore Grigioni. A proposito, Marchetti sembra recuperato dalla frattura alle costole e domenica dovrebbe dunque ritrovare il suo posto tra i pali. Discorso diverso invece per Djordjevic, ancora a parte con il pallone e che dunque vede praticamente a zero le possibilità di essere convocato. Appuntamento adesso alle 16 per la ripresa pomeridiana.

“Non abbiamo un finalizzatore”: la Germania sente la mancanza di Klose

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Miro Klose e la Germania, un legame che sembra proprio non volerne sapere di rompersi. Il centravanti della Lazio, che ha da qualche tempo svestito la maglia della propria Nazionale, ha lasciato in essa un vuoto che finora nessuno è riuscito a colmare. A ribadirlo, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, Hansi Flick, ds della federcalcio teutonica: «Sia la selezione maggiore che quelle giovanili non hanno un finalizzatore di ruolo. Sarebbe bello vedere un Klose in tutte le nostre rappresentative“. Del centravanti mancano soprattutto le qualità: “Miro è bravissimo sia sotto porta sia nell’aiutare la squadra a creare gioco. Götze, Reus e Müller riescono come lui a creare grattacapi agli avversari, ma non sono attaccanti classici. Noi invece vogliamo tornare a creare attaccanti che abbiano le sue stesse caratteristiche“.

Pandev si guarda indietro: “Lazio la mia occasione per diventare grande”

Il passato biancoceleste non si dimentica facilmente, e lo sa bene Goran Pandev ora al Genoa ma che si affacciato al grande calcio proprio grazie alla Lazio con la quale ha vinto anche una Coppa Italia sotto la gestione Delio Rossi: “Le vittorie nascono così – ricorda il macedone in un intervista alla Gazzetta dello Sportcon lui alla Lazio le cose andarono benissimo, perché le condizioni per essere vincenti sono molteplici”. Appunto, ripercorrendo la sua carriera, alla Lazio dove tutto è cominciato, prima dell’addio burrascoso con tanto di strascichi legali: La Lazio fu la mia occasione per diventare grande, l’Inter la squadra a cui dire di nuovo sì dopo un corteggiamento lunghissimo. Il Napoli identificava la passione per il calcio, di cui avevo bisogno per ricominciare dopo il Triplete. Il Genoa ha molti punti in comune con l’esperienza partenopea”.

Infortunio de Vrij, Lotito contro la federazione olandese

L’infortunio in nazionale di de Vrij non è andato giù alla Lazio ed in particolare al presidente Lotito. Il difensore, come dichiarato dallo staff medico biancoceleste, non era in condizione di giocare contro la Turchia. Per questo motivo – come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – il n.1 capitolino minaccia di denunciare la Federazione olandese. La sfuriata fa rumore, alla prova dei fatti non dovrebbe produrre effetti speciali, cause o richieste di risarcimento danni. Non sono state riscontrate lesioni, si tratta di un problema infiammatorio (per quanto metta in crisi i piani di Pioli) e il giocatore aveva dato l’assenso ai medici della Nazionale per giocare contro la Turchia nonostante i dolori lo tormentassero da giorni, è stato lui ad ammetterlo. Lotito, volendo, può rivolgersi alle assicurazioni (in base a quelle previste) per ottenere un indennizzo.

Lazio tensione in allenamento. Allarme difesa in Europa

La Lazio in quel di Formello sta lavorando forte per ritornare al top già contro l’Udinese. Nell’ambiente biancoceleste c’è tensione -come sottolineato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport – infatti ieri in allenamento s’è sfiorata la rissa tra Braafheid e Radu, sono stati divisi dai compagni. La tensione è rientrata dopo pochi istanti, hanno continuato ad allenarsi regolarmente. Intanto i nazionali stanno rientrando alla spicciolata, oggi il gruppo sarà completo agli ordini di Pioli. Sul fronte infortunati dopo lo spavento per le condizioni di de Vrij, anche Antonio Candreva è tornato acciaccato dall’impegno con gli Azzurri a causa di una contusione al polpaccio sinistro. Candreva sarà rivisitato oggi, non sono scattati allarmi rossi, è bene attendere aggiornamenti.

ALLARME DIFESA – L’assenza di de Vrij crea problemi seri: toccherà alla strana coppia Mauricio-Gentiletti domenica con l’Udinese. Ma contro il Dnipro (giovedì 17 settembre) il brasiliano non ci sarà, deve scontare un turno di stop in Europa. Fu espulso (doppia ammonizione) nel preliminare di Champions, nel match di ritorno contro il Leverkusen, la squalifica è scattata in Europa League. De Vrij ha bisogno di riposo, non può essere rischiato, facendolo giocare si commetterebbe l’errore compiuto dall’Olanda. Pioli non ha molte alternative: una si chiama Hoedt, l’altra si chiama Radu, l’ultima riporta alla difesa a tre (disastrosa in Champions). Il baby olandese non ha ancora esordito, è pronto? Il romeno andrebbe adattato da centrale arretrando Lulic in difesa.

Lippi consiglia: “Lazio risolvi la questione Biglia”

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport l’ex ct Azzurro Marcello Lippi, campione del mondo a Germania 2006, nella sua intervista alla Rosa ha parlato anche dell’inizio poco convincete di stagione dei capitolini. In particolare si è soffermato sulla situazione di due giocatori simbolo come Lucas Biglia e Felipe Anderson“Per la Lazio sarà fondamentale risolvere velocemente la questione legata al contratto di Biglia. Ho la sensazione che questa storia crei disturbo. Poi c’è il mistero Felipe Anderson. Nel campionato scorso saltava tutti, oggi fatica a dribblare un avversario”. Su Pioli“Aveva scommesso forte su Supercoppa e preliminare di Champions. E’ andata male, però Pioli mi piace. Troverà le contromosse”.

VIDEO – Milinkovic-Savic show: due gol e un assist con la Serbia U21

Due gol e un assist…che dire di più? Basta questo per capire la prestazione di Milnkovic-Savic con la maglia della propria Nazionale. La vittoria per 5-0 sulla Lituania ha consentito alla squadra di Sivic di mettere in cascina tre punti fondamentali per la rincorsa alle qualificazioni di Euro 2017. Il centrocampista laziale, dopo la doppietta di Djurdjevic, ha siglato il gol del 3-0 allo scadere del primo tempo. Poi, ad inizio ripresa, ha servito l’assist del poker e ad un quarto d’ora dalla fine ha firmato la cinquina con una splendida punizione.
Tale prestazione però non ha reso felici proprio tutti: il risultato di oggi rappresenta infatti una notizia poco piacevole per gli azzurrini dell’U21,
 che testeranno la forza degli slavi il prossimo 13 novembre, mentre è invece un’ottima notizia per la Lazio. Il centrocampista serbo ha dimostrato così tutto il proprio talento e giustificando la spesa di quasi 10 milioni fatta dalla Lazio questa estate.

L’emozione di Stefano Fiore: “Sarà una partita speciale, ma tiferò Lazio”

Stefano Fiore, è il grande doppio ex: all’Udinese prima, e alla Lazio poi, ha infatti raggiunto grandi traguardi. Conosce molto bene quindi le due realtà che domenica prossima si troveranno di fronte all’Olimpico. Le 2 squadre dopo i primi 90’ di campionato sembravano essere le più in forma, sono bastate le sconfitte dell’Udinese con il Palermo e soprattutto della Lazio con il Chievo per rimettere tutto in discussione.
Fiore –  al portale lalaziosiamonoi.it – ha dato il suo parere sulla delicata sfida di domenica e ha detto chiaramente per chi farà il tifo:

Stefano, domenica c’è Lazio-Udinese. Come ci arrivano le due squadre?

Non benissimo, perché dopo un inizio di campionato molto promettente da parte di entrambe, nella seconda giornata hanno un po’ steccato, anche se in maniera diversa. Non arrivano nel migliori dei modi. Soprattutto fa clamore la sconfitta della Lazio che però è figlia dell’uscita dalla Champions, è chiaro che è stato un calo mentale. Comunque anche l’Udinese non arriverà benissimo dopo la vittoria un pizzico fortunata a Torino, non ha fatto benissimo con il Palermo. Sarà una partita complicata soprattutto per la Lazio perché gioca in casa e, come abbiamo visto a Torino (contro la Juve, ndr), troverà una squadra che giocherà tutta dietro per poi ripartire in contropiede con i giocatori che ha sulle fasce, e per questo sarà difficile riscattare la partita di Chievo.

Lazio che ha quindi qualcosa da perdere in più rispetto ai bianconeri…

Chiaro che la Lazio ha qualcosa da perdere in più rispetto all’Udinese, perché se c’è una squadra che deve vincere e fare la partita è la Lazio per diversi motivi. Qualsiasi altro risultato risulterebbe un passo falso e questo è un altro aspetto complicato dal punto di vista mentale.

Per chi tiferai domenica?

(Ride, ndr) Per me questa è una partita sempre molto speciale, tra due squadre che in maniera differente hanno segnato in maniera importante la mia carriera: una mi ha lanciato e l’altra mi ha consacrato. Certo, alla Lazio ho vissuto gli anni più belli, con le vittorie ed un pubblico straordinario. L’affetto che ho per le due città e le tifoserie mi porterebbe a essere neutrale, ma rimango più legato per le grandi emozioni che ho avuto alla Lazio, quindi dico Lazio.

 

Cataldi, buone giocate nella vittoria dell’Under 21

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Vittoria convincente nella prima gara di qualificazione della nuova Under 21 di Gigi Di Biagio. Gli azzurrini, a Reggio Emilia, hanno superato i pari età della Slovenia per 1-0. Nell’undici titolare era presente anche il nostro vanto cresciuto nella Primavera: Danilo Cataldi. Il centrocampista, sempre più baluardo della Giovine Italia, ha trascinato i suoi con una buona prova. Ha dettato bene i tempi di gioco a centrocampo, alternandosi nel ruolo di regista a quello di incursore, con offensive nell’area avversaria. Ed è proprio Cataldi a far venire i brividi all’estremo difensore sloveno. Al 26esimo infatti dai suoi piedi parte un bolide di destro che si perde sul fondo per pochi centimetri. Un sussulto che apre la strada al gol dell’Italia su calcio di rigore. Sfortunato anche poco prima del gol vittoria quando, in un’azione confusa nata dagli sviluppi di calcio d’angolo, trova il portiere avversario pronto a ribattere una sua deviazione sotto porta. Spesso cercato dai compagni, Danilo ha dato sicurezza ai suoi facendo ciò che Gigi Di Biagio gli ha sempre chiesto: diventare il leader insieme a Sturaro di questa squadra. La partita di Cataldi termina poi al 17esimo quando viene sostituito da Verre e applaudito dal suo allenatore.

Marco Corsini

FORMELLO – Marchetti torna a disposizone di Pioli

Altro allenamento pomeridiano per la Lazio di Pioli. I biancocelesti, in rosa rimaneggiata per via delle assenze dei numerosi nazionali, continuano la preparazione in vista del delicato match contro l’Udinese. Pioli ha potuto di nuovo fare affidamento su Marchetti. Il portiere è tornato ad allenarsi a pieno ritmo ed ora starà a Pioli decidere se buttarlo subito nella mischia o preferirgli Berisha. Parolo e Lulic hanno già raggiunto Formello. Assenti gli altri nazionali. A Formello si è insistito molto sui fraseggi e sul possesso palla. Da segnalare i numerosi esercizi di uno contro uno tra attacco e difesa. Pioli vuole a tutti i costi una vittoria e sta studiando ogni tipo di accorgimento tattico per contrastare l’Udinese.

Domenica torna in campo una Lazio incerottata

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Domenica prossima si torna in campo, la Lazio riceverà in casa l’Udinese. Finora i risultati conseguiti in questa prima parte di stagione non hanno dato i frutti sperati. Pioli, già alle prese con una situazione alquanto critica, si trova ad affrontare dei seri problemi dovuti al ritardo di condizione di diversi elementi, ancor più complicati dagli infortuni di giocatori importanti come Marchetti (prossimo al rientro), Biglia, Klose e Djordjevic. Ai loro stop ora si aggiunge in conto anche quello dell’olandese De Vrij. Il centrale si è fermato nel corso dell’incontro perso dagli orange per 3-0 contro la Turchia e domenica prossima contro la squadra friulana l’olandese non scenderà in campo.

La società biancoceleste si è dichiarata infuriata con la Federazione dei tulipani, rea di aver schierato il calciatore nonostante avesse già accusato dei dolori al termine della partita precedente contro l’Islanda. La sua assenza non sarà facile da colmare, ogni qual volta il difensore si è fermato, la difesa laziale è andata in difficoltà. A disposizione dell’allenatore sono rimasti i centrali Gentiletti, Mauricio e Hoedt. In questo momento, con l’assenza dell’olandese, serve un sostituto all’altezza, pronto ed esperto, per affrontare gli avversari di turno e guidare la difesa ma nessuno dei giocatori elencati ha il carisma del giovane compagno di reparto. Quella del numero 3 sarà un’assenza davvero pesante per la compagine biancoceleste, Pioli dovrà essere bravo a trovare una soluzione per colmare la lacuna. La squadra già in altre occasioni è stata schierata in campo con  la difesa a tre ma i giocatori non hanno risposto con successo alle nuove disposizioni.

Altra strada da percorrere potrebbe essere ricorrere al nuovo arrivato Hoedt ma per lui sarebbe l’esordio in prima squadra. L’emozione e la mancanza di amalgama con gli altri compagni renderebbe più difficoltoso il suo inserimento. Quindi i dubbi su come intervenire sulla formazione sono tanti e complicheranno non poco il lavoro dell’allenatore nei prossimi giorni. La Lazio deve ritrovare lo smalto della scorsa stagione se vuole essere competitiva e dire la sua in campionato ma la sorte avversa rischia di complicare terribilmente il futuro della squadra di Pioli.

Lazio Primavera, Collarino incita i compagni: “Carichi per una nuova stagione”

E’ intervenuto ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste, Lazio Style Radio, l’attaccante della Lazio Primavera Edoardo Collarino. Quasi alla vigilia dell’esordio in campionato dei ragazzi di Simone Inzaghi, previsto per il prossimo 12 settembre in casa del Pescara, la punta ha analizzato il momento della squadra in vista della partenza ufficiale della stagione.

Abbiamo iniziato la preparazione il 27 luglio, e in questo periodo di tempo abbiamo potuto lavorare molto sulla tattica e studiare gli avversari. Sabato inizia il campionato. L’esordio è sempre uno dei momenti più intensi della stagione, nel nostro girone ci sono formazioni che rappresentano un’incognita, come il Pescara che affronteremo in trasferta. Le squadre più pericolose rimangono Empoli, Palermo e Napoli. Noi stiamo bene, iniziamo il percorso con tranquillità, aspettiamo solo l’inizio.

Collarino apre l’album dei ricordi riguardo la scorsa, intensa stagione: “Se dovessi ripercorrere il film dell’anno passato, inizierei dalla prima giornata di campionato in cui abbiamo perso contro il Napoli. Abbiamo iniziato a fari spenti e senza grandi aspettative, ma la vittoria della Supercoppa contro il Chievo Verona è stata decisiva. Un successo che ci ha dato una grande spinta a livello morale. La conquista della Coppa Italia ai danni della Roma ci ha regalato poi un’emozione unica. Il derby è una partita a parte, non è una gara come le altre, che va giocata con il cuore e con la testa. La finale scudetto contro il Torino è stata combattuta fino all’ultimo, poi ai rigori può succedere di tutto e purtroppo l’hanno spuntata loro. Speriamo di prenderci la rivincita in Supercoppa, che rappresenterà un’altra tappa cruciale della stagione.

Sulle aspettative personali: “Questo è il mio secondo anno con la Lazio Primavera, ho notato la differenza di intensità agonistica rispetto al campionato Allievi. Il consiglio che mi sento di dare ai ragazzi classe ’98, che esordiranno in categoria quest’anno, è lo stesso che hanno dato a me lo scorso anno: sfruttare ogni allenamento per migliorarsi e per farsi trovare pronti quando verranno chiamati in causa. Il mister Simone Inzaghi riesce ad infonderci fiducia e carica alla vigilia di ogni partita.

Collarino studia sul campo per diventare grande come i suoi idoli della prima squadra: “Sono una punta esterna particolarmente veloce: posso migliorare su tutto e lavoro duramente per riuscirci. Il mio obiettivo personale è quello andare in doppia cifra, perché per un attaccante fare gol è tutto. È stimolante e formativo allenarsi così vicino alla prima squadra, cerchiamo di rubare con gli occhi, personalmente lo faccio da Klose e Candreva, che per ruolo sono i campioni più vicini al mio modo di giocare.

Giannichedda a I Laziali Sono Qua: “La Lazio deve ritrovare l’ottimismo”

Centrocampista dei primi anni duemila della Lazio, con il fiore all’occhiello di una Coppa Italia conquistata da protagonista nel 2004, Giuliano Giannichedda è diventato ora allenatore. Dopo i successi come tecnico delle rappresentative dilettantistiche giovanili del Lazio (con i trionfi ottenuti nel Torneo delle Regioni), Giannichedda è ora entrato nello staff federale diventando vice allenatore della Nazionale Under 20. Il mister è intervenuto nella trasmissione radiofonica di riferimento dei tifosi laziali sugli 88.100 di Elle Radio, “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva. Ed ha parlato dei suoi ricordi biancocelesti, della sua esperienza da allenatore e delle prospettive future della Lazio di Stefano Pioli.

La Lazio si avvicina alla sfida di campionato con l’Udinese, squadra nella quale Giannichedda aveva militato da calciatore prima di arrivare alla Lazio. “A livello ambientale sono convinto che la squadra troverà il supporto dei tifosi, così come è sempre avvenuto. A livello mentale la squadra dovrà mettere in campo la determinazione necessaria in grado di convincere l’ambiente ad abbandonare il pessimismo nel quale si è caduti, e solo vincendo e convincendo contro i friulani questo sarà possibile. Il doppio ko tra Supercoppa e Champions ha purtroppo alimentato malumori che, se trascinati troppo a lungo, potrebbero influenzare negativamente tutta la stagione.

In Nazionale i calciatori laziali hanno dimostrato però una brillantezza che in biancoceleste non si è vista. “L’aspetto psicologico ha sicuramente influito dopo l’eliminazione dalla Champions,” spiega Giannichedda, “ma anche gli episodi hanno condizionato molto quella sconfitta. Il Bayer Leverkusen è di per sé una grande squadra, in più le assenze di Biglia e Klose hanno pesato enormemente. Affrontare con loro in campo un avversario così forte poteva cambiare la storia.

Per ritrovare entusiasmo bisognerà battere un’Udinese insidiosa. Da allenatore, Giannichedda analizza i punti di forza dei bianconeri: “Con Colantuono l’Udinese è diventata una squadra micidiale nelle ripartenze: la Lazio dovrà affrontarla con il giusto ritmo che è mancato decisamente contro il Chievo. L’anno scorso si è vista una Lazio sempre aggressiva sul portatore di palla, la squadra di Pioli dovrà ritrovare questo spirito. Purtroppo quest’anno il modo di giocare della Lazio è più conosciuto dagli avversari, che hanno studiato le giuste contromisure. Senza Biglia e Klose, come ripeto, e con Felipe Anderson che l’anno scorso è stato decisivo e in questo inizio di campionato è ancora lontano della forma migliore, è difficile ripetersi ai livelli dello scorso anno. Ritrovare gli uomini di maggiore spessore tecnico e di personalità sarà importantissimo, rimanderei i giudizi definitivi alla fine dell’ondata di infortuni.

Dove può arrivare dunque la Lazio e quali avversari dovrà temere maggiormente nel corso della stagione? Secondo Giannichedda: “Se la Lazio manterrà le caratteristiche della scorsa annata potrà ripetersi, ma bisognerà ritrovare entusiasmo e uomini migliori, in fretta. La competitività del campionato è aumentata, il mercato delle milanesi dimostra come sarà più difficile arrivare tra le prime tre rispetto allo scorso anno. C’è maggiore concorrenza, difficilmente le grandi che hanno steccato l’anno scorso ripeteranno gli stessi errori.

Fabio Belli

Laziali ai posti di blocco, arriva un calendario di fuoco!

Siamo alle solite, ormai è sempre così. Puntualmente dopo ogni buona stagione, arriva sempre una campagna acquisti al di sotto delle attese. Fu così per l’ingresso in Champions con Vignaroli, fu così anche per gli anni di Reja e dopo il 26 maggio. Ad ogni stagione esaltante ne arriva sempre una in tono minore. Questo dice la storia. Speriamo non sia così anche quest’anno.

I tifosi sono scontenti per una campagna acquisti che sì, ha visto l’acquisto di sei giocatori e le cessioni dei giocatori fuori dal progetto tecnico; ma fra gli acquisti fatti dalla dirigenza, soltanto uno è un giocatore noto, appunto Mitra-Matri. Tutti gli altri sono soltanto dei giovani di belle speranze, sconosciuti o poco più. La speranza che Lotito e Tare abbiano di nuovo azzeccato gli investimenti di Milinkovic-Savic e degli altri atleti. Ma accidenti quanto ritardo nel compiere delle operazioni per dei giocatori che ad oggi non si possono certo definire Top Player. Chissà come sarebbero andati a finire i match contro la Juventus e i tedeschi del Bayer Leverkusen con Matri in campo? Lasciamo perdere, ormai è acqua passata…

Ora dobbiamo guardare in avanti e sostenere questa Lazio che, nel bene o nel male, è sempre il nostro unico grande amore. Già, perchè dopo la sosta delle nazionali, si inizia a fare sul serio, con un ciclo di 7 gare in 22 giorni. Cinque di campionato e due di coppa.

Di sicuro la sosta ha giovato agli uomini di Pioli – eccezion fatta per i nazionali – che hanno potuto fare un richiamo di preparazione, lavorando finalmente senza viaggiare da una parte all’altra dell’Europa, come appunto è successo nel raduno estivo. L’unico problema da registrare è l’infortunio di de Vrij  che contro la Turchia, durante l’intervallo, ha chiesto il cambio per un fastidio al ginocchio. Oggi ci saranno ulteriori accertamenti per valutare il quadro clinico. Speriamo che non sia nulla di grave (le condizioni di de Vrij link QUI).

Domenica arriverà l’Udinese e ci si aspetta una gara diversa rispetto a quella di Verona. Certo, vincere è importante, ma lo è ancor di più mostrare una crescita sia fisica che tattica. La squadra ha il dovere verso il popolo biancoceleste di dare dei segnali di ripresa, in vista anche dell’inizio dell’Europa League che vedrà la Lazio impegnata giovedì 17 nella difficilissima trasferta contro il Dnipro, finalista della passata edizione. Altresì, dopo appena tre giorni, i capitolini andranno a Napoli e subito dopo ci sarà da spezzare la maledizione Genoa; compagine che da 4 anni batte la Lazio sia all’andata che nel ritorno. La Domenica successiva si andrà di nuovo al Bentegodi contro l’Hellas, il primo ottobre in casa contro i francesi del St. Etienne, Infine, per concludere, prima della nuova sosta delle nazionali, il match contro il Frosinone.

Un ciclo di gare davvero impegnativo che ci daranno delle indicazioni maggiori su quali saranno le reali potenzialità della Lazio per questa stagione.

Davide Sperati

 

Sollievo De Vrij: nessuna lesione al menisco

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AGGIORNAMENTO ore 12.14 – Sulle condizioni di De Vrij è intervenuto dalle frequenze di Lazio Style Radio il consulente ortopedico dott. Stefano Lovati: “Questa mattina l’atleta si è sottoposto a risonanza magnetica che ha evidenziato una sofferenza dovuta ad infiammazione al compartimento esterno del ginocchio sinistro. Questo perché ha portato a termine la partita nonostante una condizione non idonea. Adesso inizierà le terapie del caso e poi svolgerà fisioterapia. La prossima settimana poi farà altri controlli. Difficile dunque vederlo in campo domenica“.

Buone notizie dell’infermeria biancoceleste: Stefan De Vrij non ha subito lesioni al menisco. Questo l’esito degli esami cui il difensore si è sottoposto stamane in Paideia a seguito dell’infortunio rimediato con la Nazionale contro la Turchia. Il ginocchio sinistro dell’olandese è dunque salvo, anche se persiste un problema legato allo stop subito lo scorso anno con l’Empoli. De Vrij sarà comunque costretto a saltare la sfida di domenica all’Udinese, ma ritornerà a disposizione per il successivo impegno in Europa League. Per la gioia del popolo laziale.

Lazio Primavera, la scommessa Calì per l’attacco di Simone Inzaghi

Sabato 12 settembre riprenderà ufficialmente il cammino della Lazio Primavera di Simone Inzaghi. La trasferta di Pescara sarà la prima di un campionato che vedrà i vicecampioni d’Italia presentarsi ai nastri di partenza tra tante conferme e qualche novità. Una delle più significative potrebbe essere quella relativa all’arrivo del bomber, classe ’97, Aimone Calì, che lo scorso luglio è arrivato nella rosa biancoceleste dopo la trafila nel settore giovanile della Roma.

Il salto da una sponda all’altra del Tevere è presto spiegato: Calì è reduce da una stagione ai margini nel campionato Primavera. Solo nove presenze e due gol in campionato per colui che era stato la stella, non solo in giallorosso ma a livello nazionale, nelle categorie inferiori. Ventiquattro le reti messe a segno ai tempi dei Giovanissimi Nazionali, e titolo di capocannoniere messo in cassaforte. Exploit ripetuto nella stagione 2013/14, quando il titolo di re dei bomber Calì se lo è guadagnato con gli Allievi Nazionali della Roma, con ventidue centri in campionato. Numeri giganti per aspettative altrettanto enormi, che si sono infrante però nel poco spazio riservatogli da Alberto De Rossi in Primavera. Da qui la decisione di lasciare Trigoria per Formello: Calì potrebbe integrare una linea d’attacco che, con Palombi rimasto come fuoriquota, potrebbe diventare la più efficace del girone C. A patto di ritrovare il giovane Aimone ai livelli di Giovanissimi e Allievi Nazionali, quando tutta Italia ammirava un bomber che pareva destinato a bruciare le tappe, con quarantasei gol all’attivo in sole due stagioni.

Fabio Belli

Lazio, cercasi trequartista disperatamente: chi può fare al caso di Pioli?

Il mercato è ormai terminato da più di una settimana, ma la Lazio è alla ricerca di un nuovo profilo. E lo sta cercando all’interno della sua rosa, in quella che potrebbe essere la variazione sul tema nello spartito biancoceleste più significativa di questa stagione 2015/16. Cercasi trequartista disperatamente, pensa Pioli che dopo l’arrivo di Matri e il ritorno di Mauri ha visto balenare in mente una pazza idea: l’utilizzo delle due punte, che in casa biancoceleste non si vede con continuità dall’epoca di Delio Rossi.

4-3-1-2 mon amour? E’ presto per dirlo, anche se sembra chiaro come la squadra biancoceleste abbia perso incisività offensiva in un’estate da incubo, che ha portato gol con il contagocce. Il passaggio ad un nuovo modulo, provato in allenamento dal tecnico laziale, sarebbe importante per alcuni elementi, ma aprirebbe nuovi interrogativi per altri. Oltre a Matri, Djordjevic e Klose, Pioli potrebbe utilizzare come seconda punta anche Keita, sicuramente più a suo agio in questa posizione che nel ruolo di centravanti. Muovendosi dietro le punte, Stefano Mauri ha visto la sua carriera fare il salto di qualità proprio ai tempi di Delio Rossi; e tra i centrocampisti, ci sarebbe una chance in più, in un “muro” a tre alle spalle del trequartista, per Sergej Milinkovic-Savic. Investimento mica da ridere, circa dieci milioni di euro per un Campione del Mondo Under 20 che deve però trovare ancora la sua giusta collocazione nel mondo Lazio.

Considerando la presenza, oltre al serbo, di Biglia, Parolo, Onazi e Cataldi, la soluzione sarebbe ideale a centrocampo, con Lulic che, oltre a fare all’occorrenza la mezzala, potrebbe diventare alternativo a Radu sulla fascia sinistra a tutti gli effetti. Il 4-3-1-2 diverrebbe però fonte di dubbi sull’utilizzo della non indifferente batteria di incursori a disposizione di Pioli. Candreva, Felipe Anderson e Ricardo Kishna dovrebbero adattarsi e non poco alla nuova realtà tattica. E qui spunta la domanda principale del ragionamento: trequartista , ma chi?

Ovviamente, la prima soluzione adottata da Pioli è quella relativa a Stefano Mauri, per i motivi sopra indicati. Il brianzolo è perfetto per muoversi tra le linee, alle spalle della coppia d’attacco, ed il suo recupero a tempo pieno potrebbe rivelarsi un rinforzo importantissimo. Ma il tecnico laziale ha pensato anche ad Antonio Candreva e Felipe Anderson. I movimenti del “Pipe” richiamano una soluzione di questo tipo, e la maglia numero dieci sulle spalle sembra un segno del destino per una possibile svolta da trequartista in questa stagione. Ma anche Candreva ha numeri e doti che potrebbero stupire in questa nuova posizione: certo si andrebbe a perdere la sua forza dirompente sulla fascia, che spesso ha rappresentato un elemento di rottura decisivo a favore della Lazio in partite difficili. Vedremo quali saranno le scelte di mister Pioli, sembra proprio però che l’anno che doveva essere della svolta della difesa a tre, potrebbe diventare quello del ritorno del trequartista.

Fabio Belli

Lazio, Scudetto 1915: la petizione sfiora le 25.000 firme, e ora la sfilata d’auto d’epoca

24.254. E’ il numero delle firme raccolte dalla petizione su change,org lanciata dall’avvocato Gian Luca Mignogna, per portare a Roma il primo scudetto della capitale. Per la precisione quello del 1915, esattamente cento anni fa, non riconosciuto dalla FIGC. La quale, sospeso il campionato per l’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, assegnò poi il titolo di Campione d’Italia alla squadra che aveva trionfato al Nord, il Genoa, e non a quella regina del centro-sud, la Lazio.

I biancocelesti in quegli anni erano i dominatori assoluti del calcio centro-meridionale. Tanto da disputare finali contro Casale, Pro Vercelli e successivamente proprio Genoa, perse con punteggi pesanti visto il divario che passava tra i club del nord e quelli del sud all’epoca. Ragionamento che forse guidò la Federazione nel considerare il Genoa campione d’Italia. Ma il regolamento prevedeva la disputa di una finalissima che non venne mai giocata: la Lazio fu una delle società più colpite dalla tragedia della guerra, con molti atleti partiti per il fronte. Alcuni non tornarono più. A cento anni esatti di distanza, assegnare il titolo del 1915 ex aequo alla Lazio assieme al Genoa, sarebbe un riconoscimento importantissimo per quegli eroi del confronto bellico.

Servirà la collaborazione di tutto il popolo laziale per raggiungere l’obiettivo: l’esito della petizione, patrocinata da gran parte degli organi d’informazione del mondo Lazio su iniziativa dell’avvocato Mignogna e della Consulta Biancazzurra, sarà presentato assieme al ricorso in Federazione e alla richiesta di assegnazione del titolo, che rappresentano il fine ultimo dell’iniziativa. Tra le idee per sostenere l’iniziativa, tra la fine di settembre e l’inizio d’ottobre verrà organizzata dalla Consulta Biancazzurra una sfilata d’auto d’epoca, come confermato all’avvocato Mignogna: “Sarà una festa per ricordare l’atmosfera del tempo, e saranno allestiti banchetti per la petizione per aiutare l’iniziativa a sfondare il muro delle 30.000 firme. L’iniziativa si svolgerà ai Castelli Romani, stiamo attendendo l’ok delle Autorità Amministrative per far svolgere la parata nella Piazza della Libertà di Castel Gandolfo.

Questo il link per firmare la petizione ed aiutare la Lazio ad avere il suo terzo scudetto:

https://www.change.org/p/spettabile-federazione-italiana-gioco-calcio-lazio-1914-15-campione-d-italia-ex-aequo

 

Pioli più potere alla fantasia

Tempo di nazionali ed in quel di Formello si lavoro duro per essere al top alla ripresa del campionato, domenica pomeriggio all’Olimpico arriva l’Udinese ed in casa Lazio è imperativo conquistare i tre punti. Per la partita contro i friulani Pioli ha in mente alcune modifiche tattiche al suo squadra ed in particolare è stuzzicato dall’idea di dare un po’ più di fantasia al suo undici inserendo un fantasista alle spalle delle due punte, soluzione del doppio attaccante in cantiere dopo l’arrivo di Matri. Ed in casa la Lazio ce ne sono di elementi che potrebbero ricoprire quel ruolo. Innanzitutto ex capitan Mauri, poi Candreva, Felipe Anderson e l’inglesino Morrison. I 4 giocatori hanno caratteristiche diverse ma – come scrive oggi il Corriere dello Sport – ognuno di loro può fare al caso di mister Pioli sulla trequarti. Alla Lazio ora manca proprio fantasia e piedi buoni, sopratutto vista l’assenza in regia di un elemento prezioso come Lucas Biglia.

CANDIDATI – Pioli per quel la trequarti ha abbondanza. Potrebbe utilizzare Candreva, il quale ha capacità di adattamento in ogni ruolo e poi dietro le punte avrebbe maggiori possibilità di tirare forte alla sua maniera. Felipe Anderson invece, sulle spalle ha il 10 il n. di la maglia che identifica da sempre il fantasista, è trequartista atipico, dribbla gli avversari in velocità ed in quella parte del campo riuscirebbe a rilanciare velocemente l’azione. Mauri già ha dimostrato di essere un ottimo trequartista, fu Delio Rossi ad inventarlo rifinitore e fu una scelta molto fruttuosa soprattutto in termini di assist. Infine c’è Morrison che nasce proprio come rifinitore e spera che con questa nuova disposizione tattica di Pioli possa rilanciare le proprie ambizioni in biancoceleste.

INFERMERIA – Dott. Salvatori: “Dolore articolare per de Vrij. Segnali positivi per Marchetti e Djordjevic”. De Vrij oggi in Paideia

AGGIORNAMENTO ORE 9:00Stefan de Vrij in tarda mattinata sarà in Paideia dove si sottoporrà ad una risonanza magnetica al ginocchio, per stabilire con esattezza dell’entità del suo infortunio in Nazionale. Verrà poi visitato dal Dott. Lovati, ha dolore al ginocchio ma in casa Lazio – come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport – il medico sociale Stefano Salvatori ha escluso lesioni meniscali, legamentose e capsulari in assenza di traumi contusivi.

Il medico sociale Stefano Salvatori ha spiegato nel dettaglio la situazione degli infortunati ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:

DE VRIJ – “Si è parlato molto di lui. Tranquillizziamo l’ambiente rispetto ad alcune voci. Abbiamo visto la risonanza che ha fatto l’atleta in Olanda perchè il problema c’era già dalla prima partita. L’atleta è stato coperto con un anti-infiammatorio per giocare entrambe le partite e il giocatore ha dato il suo assenso. Nell’intervallo però il problema si è acuito e Stefan si è dovuto fermare. E’ tornato oggi dopo un lungo viaggio ed era molto stanco, il primo controllo clinico ha confermato la sofferenza articolare del ginocchio, domani vedremo con i controlli strumentali. Sicuramente non si allenerà domani e mercoledì e vedremo se giovedì riuscirà a fare differenziato sperando che risponda bene. E’ la stessa problematica che aveva avuto nei mesi scorsi ad aprile, in quel caso i tempi si erano allungati ma va usata cautela. I tempi ora sono diversi, aspettiamo i controlli, siamo ottimisti per l’assenza di lesioni ma semplicemente l’atleta non si è fermato in presenza di una sofferenza articolare. Non possiamo però tirare completamente un sospiro di sollievo finchè non vediamo i risultati degli esami e le risposte del ginocchio”.

MARCHETTI – “Ha fatto il primo lavoro sul campo con Grigioni, ha lavorato con una certa cautela. Siamo ottimisti anche considerando la tempra del ragazzo ma andiamo con cautela perchè dobbiamo valutare dopo una settimana di lavoro anche perchè per un portiere è una parte delicata. La risposta clinica per oggi è stata positiva e non ha avuto problemi dopo l’allenamento”.

DJORDJEVIC – “Anche lui ha lavorato in campo, per lui l’obiettivo è di essere convocabile per domenica, poi vediamo: se riuscirà a superare mercoledì con il doppio allenamento avrà maggiori chance. Oggi ha fatto un buon lavoro, la reazione è stata positiva e speriamo che continuerà così“.

BIGLIA – “Anche per lui buon lavoro in piscina oggi, le sensazioni sono positive”.

KLOSE – “Per lui discorso diverso, sta seguendo indicazioni nostre e di un collega, che vanno collegate alle nostre comunque. Al momento sta effettuando un protocollo già programmato, sta facendo solo lavoro in palestra per la parte alta, faremo un controllo prossimamente per vedere se si potranno velocizzare i tempi, ma ancora non sono passate le 4 settimane dal trauma”.