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Nuova vita ‘messicana’ per Almeyda: allenerà il Chivas

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Riparte dal Messico la carriera di Matias Almeyda, da oggi nuovo allenatore del Chivas de Guadalajara, squadra partecipante alla MX Lega. L’ex centrocampista di Lazio e Inter, che ha firmato un contratto biennale, ritrova dunque la panchina dopo le dimissioni dello scorso agosto da quella del Banfield, club argentino che aveva riportato e poi fatto restare per circa un biennio nella Primera Division, il massimo campionato del paese sudamericano. Ad ufficializzare la nomina lo stesso ‘Rebaño Sagrado’, con una nota sul proprio sito ufficiale: “Il Club Deportivo Guadalajara informa i tifosi biancorossi e tutti i media che Matias Almeyda oggi assumerà ufficialmente la guida della direzione tecnica della prima squadra del Chivas, per dare un nuovo slancio alla squadra in campionato e rispondere ai fan più esigenti nel paese“.

[FORMELLO] – A Dnipro una Lazio tutta nuova. In 3 all’esordio dal 1′

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Turnover totale: questa la decisione di Stefano Pioli in vista della gara di EL con il Dnipro. 8 i cambi previsti rispetto all’undici iniziale anti Udinese e 3 giocatori al debutto da titolare, ovvero Konko, Milinkovic Matri. Non cambierà il modulo, che sarà ancora il 4-2-3-1, ma gli interpreti.

Al centro della difesa, viste le assenze di Mauricio e De Vrij (che dovrebbe rivedersi nella trasferta di Sassuolo del 18 ottobre), toccherà a Hoedt Gentiletti, mentre il francese e Radu presidieranno le fasce. In porta spazio a Berisha, mentre in mediana sarà Onazi (in vantaggio su Cataldi) ad affiancare Parolo.

Un trio tutto corsa e qualità sulla trequarti, con Anderson, MilinkovicKishna a supporto dell’unica punta Matri, che spera di far valere anche in Ucraina la vena realizzativa mostrata contro l’Udinese. Partirà invece dalla panchina Morrison, che potrebbe tuttavia subentrare in corso d’opera.

Comunicazione, De Martino-2018

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In attesa di definire quelli di alcuni giocatori (vedi Marchetti e Lulic), la Lazio ufficializza un rinnovo nello staff dirigenziale. Il responsabile della comunicazione Stefano De Martino ha infatti prolungato il suo contratto fino al 2018. A Formello dall’estate 2008, potrà dunque festeggiare il decennale della collaborazione con la società biancoceleste.

Rinnovi: Marchetti, nodo durata. Lulic verso la cessione a gennaio

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Oltre all’ imminente trasferta europea in terra di Ucraina, a tenere banco in queste ore in casa Lazio è la questione dei rinnovi. Particolarmente calde e non destinate ad una risoluzione a stretto giro di posta sono le situazioni di MarchettiLulic. Per quanto riguarda il portiere, in scadenza a fine stagione, l’accordo sull’ingaggio c’è, resta da trovare quello sulla durata: qui la Lazio propone un biennale con opzione per una terza stagione, mentre il giocatore preferirebbe un contratto a vita (fino al 2019 o 2020). Le parti, secondo le ultime indiscrezioni, si sono incontrate qualche giorno fa senza tuttavia trovare un accordo. Altri incontri ci saranno dunque sicuramente nei prossimi giorni, perché l’intenzione della Lazio è quella di arrivare ad un accordo il prima possibile per evitare che sul numero uno veneto si elevino le mire di grandi club italiani ed esteri, che potrebbero approfittarne per portarlo via da Roma a costo zero. Un rischio che la Lazio non può e non vuole assolutamente correre. Lazio che sembra ormai rassegnata a perdere invece il bosniaco, il quale, dopo l’ennesimo rifiuto del rinnovo del contratto che attualmente lo lega ai biancocelesti fino al 2017, sarà sicuramente messo sul mercato già nella prossima sessione di gennaio.

SVOLTA EPOCALE DELLA CURVA NORD: “SI TORNA IN TRASFERTA!”

Questa mattina nel programma radiofonico “I Laziali Sono Qua” in onda sugli 88.100 fm di Elleradio, il conduttore Danilo Galdino ha trasmesso il seguente comunicato ufficiale della Curva Nord Lazio:
“Sono passati tanti anni dall’introduzione della tessera del tifoso e, dopo una protesta iniziale che sembrava compatta, una dopo l’altra, quasi tutte le tifoserie hanno deciso di tornare in trasferta.
Oggi però, solo a Roma, vogliono provare ad indebolirci separando un settore che è sempre stato unito.
Ciò che si è vissuto domenica pomeriggio nella nostra casa, è la pagina più triste della storia del tifo a Roma. Una giornata in cui una parte sacrale della cultura popolare romana, è stata oltraggiata e mortificata senza alcun motivo logico.
La Curva è diventata come un aeroporto: obbligo di togliersi le scarpe per i controlli, infiniti prefiltraggi, telecamere ovunque, microfoni direzionali, oltre alla nota divisione a metà del settore.
Rimasti in pochi nella protesta contro la tessera e a differenza degli altri, colpiti nel cuore del tifo, dimostreremo che siamo più vivi che mai.
Torneremo in trasferta per non morire di vecchiaia guardando una vetrata che ci separa. Ci ritroverete come ai vecchi tempi e chi non li ricorda, avrà modo di vederli.
Nonostante tutto, torna tutto come prima…
Tornano i Laziali.
Avanti Lazio. Avanti Curva Nord”.

EUROPA LEAGUE – Lazio imbattuta

L’esordio stagionale della Lazio dopo un anno di assenza in Europa League passa per l’Ucraina, in casa del Dnipro finalista perdente della passata edizione.  Il cammino biancoceleste nelle ultime partecipazioni non è stato da meno – come riporta il Corriere dello Sport nell’edizione odierna –  la Lazio, infatti, nelle ultime tre edizioni di Europa League non perde da 14 partite nella fase a gironi con 8 vittorie e 6 pareggi (ultima sconfitta a Lisbona con lo Sporting). Dunque un ruolino di tutto rispetto per una squadra che ha tutti i mezzi necessari per arrivare in fondo alla competizione, ormai l’eliminazione dalla Champions è acqua passata, da quella delusione che bisogna ripartire.

FOTO – Le barriere in Curva Nord e l’abbraccio tra Matri e Cataldi. Guarda gli scatti più belli di Lazio Udinese

Guarda gli scatti più belli di Lazio Udinese realizzati dal nostro fotografo Gianni Barberi in ESCLUSIVA per Laziochannel.it.

Attenzione: le foto sono in formato flash player, pertanto non tutti i dispositivi mobili possono visualizzarle. Altresì per vederle su pc bisogna aver installato il programma gratuito Adobe Flash Player. Essendo foto in alta risoluzione ci potrebbero volere un paio di minuti per il caricamento completo. Abbiate pazienza, ne vale la pena.

Le foto sono di proprietà esclusiva di Laziochannel.it. Ne è vietato l’utilizzo senza il consenso del legittimo proprietario

FA10 a Ledesma: “Speciale, una guida”

Parole al miele quelle di Felipe Anderson verso l’ex bandiera della Lazio Cristian Ledesma, ora in forza al Santos proprio su consiglio proprio di FA10: “Ledesma ha una caratteristica speciale ed è quella di saper guidare i giocatori più giovani – le parole della stella della Lazio a Lance in Brasile – è stato importantissimo per me, parlava molto spesso con me dandomi consigli sulle situazioni di campo e sulla vita in generale. Una pedina del genere sarà importante per il Santos: sa insegnare e ha tutto per far crescere i giovani”.

Leonardo: “Lazio alla pari con il Bayer ma la mentalità…”

Domani la Lazio farà il suo esordio in Europa League, un rimpianto perchè senza la notte maledetta alla Bayer Arena per i capitolini poteva essere tranquillamente Champions League. Ne è convinto anche l’ex stella del Milan Leonardo: “Non mi è piaciuta la partita con il Bayer – le sue parole nell’edizione odierna del Corriere dello Sportnon mi è piaciuto il comportamento in campo e poi l’accettazione di quel tipo di partita. Bisogna cambiare mentalità. Non è così che si va in campo: non si può accettare una gara del genere. La Lazio non era poi così inferiore al Bayer Leverkusen. Per vincere in Europa ci vuole una mentalità, non puoi sbagliare, sono sempre corse da cento metri, non puoi star lì a pensare, non è il campionato. Quello è un’altra cosa”.  Poi il brasiliano traccia la strada per arrivare fino in fondo all’Europa League: “Penso allo scorso anno: Napoli e Fiorentina sono arrivate in semifinale, quindi erano già lì. Serve esperienza certo, ma anche e soprattutto consapevolezza. Forse oggi tutte e tre hanno bisogno di dare una sistematina – conclude – sono partite piano, un gradino indietro”.  

Petkovic elogi giallorossi: “Gran percorso dopo il 26 maggio”

Indimenticabile per i colori biancocelesti la vittoria del 26 maggio sulla Roma. Da quella partita sono cambiate tante cose, soprattutto in casa giallorossa. Ne è convinto anche Vladimir Petkovic, il condottiero di quella Lazio entrata di diritto nella leggenda: “La Roma dopo quella sconfitta ha iniziato a fare bene – le parole dell’attuale ct della Svizzera sulle frequenze di Radio Kiss Kiss – ha preso giocatori importanti di livello europeo. Sta facendo un gran percorso, dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia”. 

Fiore a 360°: “Senza Biglia è dura, ma la Lazio può andare lontano. Longo? Era straordinario”

L’ex centrocampista della Lazio Stefano Fiore è intervenuto alla trasmissione Il Nido delle Aquile trasmessa sulla web radio Radio Roma Futura:

LA NUOVA VESTE DI ALLENATORE – “Giocare a calcio è il massimo, io ho avuto la fortuna di farlo però è chiaro che per ovvie ragioni non posso più e guardo avanti. Fare l’allenatore è comunque un modo per trasmettere quello che è stato il tuo passato“.

SOSTITUTO DI BIGLIA –  “E’ difficile perchè non conosco così a fondo come Pioli i giocatori, da fuori o comunque da osservatore credo che un giocatore con quelle caratteristiche manca e ahimè questa potrebbe essere una pecca grave, perchè le assenze in una stagione possono esserci e devi essere pronto a sopperire…proprio forse per la mancanza di un giocatore con queste caratteristiche Pioli ha pensato di costruire meno e magari mettere un giocatore di qualità in più in avanti cercando di creare una barriera davanti alla difesa con 2 centrocampisti di rottura. E’ una soluzione che a me non fa impazzire, perché credo che al giorno d’oggi sia imprescindibile un giocatore che sappia far partire il gioco e che abbia determinate qualità in mezzo al campo, perché il gioco passa sempre da lì e lo vediamo che tante squadre stanno facendo fatica…Inter compresa che è Sì prima in classifica ma sinceramente ha un centrocampo a mio parere non di altissimo livello, però sono scelte che la società  fa, insieme magari al tecnico, durante la campagna acquisti ma è evidente che qualcosa manca. Né CataldiParolo hanno quelle caratteristiche, sono giocatori diversi e nel momento in cui gli chiedi le geometri o di iniziare il gioco in un determinato modo fanno più fatica”.

GLI ALTRI ALLENATORI DI FIORE – “Io dovrei dire grazie un po’ a tutti, nel senso che nel bene e nel male anche se non ho avuto con tutti un rapporto idilliaco, non condividendo tante cose dal punto di vista tecnico-tattico, devo dir grazie a tutti perché a loro modo ognuno mi ha dato qualcosa. Io credo che Zoff e De Canio sono stati quelli che come collocazione in campo avevano centrato la mia posizione ideale, cioè quella di interno di centrocampo, cosa che paradossalmente ho fatto molto poco perchè sono sempre stato un giocatore molto disponibile, molto duttile e alla fine giocavo sempre…ma giocavo spesso fuori ruolo, non dove io gradivo giocare. Però per esempio Mancini piuttosto che Prandelli mi hanno dato comunque quella varietà tattica che a lungo andare ha fatto di me un giocatore polivalente che ha saputo interpretare, in maniera del tutto personale, più ruoli. Io ho fatto per tanti anni l’esterno di centrocampo e tutto ero tranne che un esterno…perché comunque andavo in mezzo al campo alla ricerca della posizione che ritenevo più congeniale per potermi esprimere, perché io comunque non ero un giocatore lento ma non avevo certo caratteristiche da esterno d’attacco, io le cose migliori le facevo da dentro al campo…però ci ho giocato veramente poco, solo Zoff e De Canio e un pochino Spalletti, perchè lo avuto poco all’udinese, hanno centrato quella che era la mia posizione in campo”.

SU MANCINI – “Che Mancini sia un allenatore carismatico e che sappia quali tasti toccare per farti comprare i giocatori mi sembra sotto gli occhi di tutti e questa credo sia la sua più grande qualità, perchè l’inter l’anno scorso con Mazzarri sembrava che non potesse fare mercato co che comunque non poteva comprare molto, poi invece da gennaio in avanti con Mancini sono arrivati dei giocatori e quest’anno sul mercato sono stati quelli che forse si sono mossi di più, questa è una sua grande capacità e gli va riconosciuta.  Tecnicamente invece l’ho trovato molto cambiato perché ai tempi della Lazio giocavamo con Albertini, Stankovic, Liverani, Fiore , Cesar…insomma era tutto tranne che un centrocampo di rottura, adesso invece con Felipe Melo, Kondogbia, Guarin, Medel si è trasformato, Sì ha le 3 punte però però come lo vedo io il calcio…giocare con tutti questi mediani di rottura si fa fatica, infatti la partita non mi è piaciuta, e forse se c’era una squadra che aveva creato i presupposti per vincere, attraverso delle combinazioni molto buone, era stato il Milan però alla fine ha vinto l’Inter quindi ha avuto ragione lui. Però è un Mancini molto diverso, più pragmatico, in questo momento bada più a costruire qualcosa di più solido per poi liberare le tre punte, vedremo questo progetto se sarà vincente.”

IL TRASFERIMENTO AL VALENCIA – “Ero agli Europei del 2004 in Portogallo, finimmo la stagione vincendo la Coppa Italia e andai subito in ritiro quindi non avevo avuto modo insomma di parlare con chi in quel momento stava gestendo il passaggio delle quote azionarie, e mentre ero lì agli Europei ho ricevuto la chiamata in cui mi dissero che la Lazio era sull’orlo del fallimento e che laddove alcuni giocatori avessero ricevuto richieste, anche se si indeboliva la squadra, si doveva fare questo sacrificio. Con il Valencia c’erano ancora delle pendenze per Mendieta, e Raneri che era andato a Valencia ha mosso questa trattativa dicendo che voleva me e Corradi e alla fine ci fecero capire che il futuro alla Lazio non era dei migliori e che sarebbe stata cosa gradita se noi avessimo accettato. Lotito ancora non era entrato e ripeto era una situazione molto pesante e alla fine sono riuscito ad andar via

UGO LONGO E LA SQUADRA “E’ una persona che ricordiamo tutti con grandissimo affetto e stima, perché era una persona straordinaria, tutti sapevamo che era diventato presidente ma lui non voleva nessuno che lo chiamasse presidente, era sempre una persona molto umile che si poneva sempre negli stessi modi nonostante la sua posizione fosse in quel momento difficile e cambiata con quel ruolo di responsabilità…ecco lui aveva sempre un atteggiamento positivo, sorridente…era uno di noi insomma e questo fatto lo rendeva ai nostri occhi ancora più straordinario. Ci facevamo tante domande, non sapevamo che fine avremmo fatto però lui era sempre una persona molto presente, col sorriso e sopratutto amabile, e quindi ho un ricordo indelebile. Aneddoti? Ce ne sarebbero tanti su quella squadra perché vivevamo una situazione surreale, eppure eravamo sempre li a lottare…a giocare e a fare le cose che sapevamo fare perché comunque sapevamo di essere dei privilegiati e quindi anche se non avevamo lo stipendio puntualmente dovevamo continuare a fare il nostro dovere perché era giusto così. 
Una cosa simpatica era che: non prendendo nessuno lo stipendio ci avevamo chiesto anche di non fare la messa in mora per non creare ulteriori problematiche alla società…e alla fine si venne a sapere che uno solo (ride, ndr) lo aveva fatto…ma fu simpatico perché il giorno in cui venne fuori questa cosa, all’interno dello spogliatoio  non sapevamo chi fosse stato anche se gli indizi portavano tutti da una parte…e lui (Stam) si alzò in piedi e disse: “Sono stato io. Perché io sono abituato ad esse pagato ogni settimana in Inghilterra e non riesco a capire perché non devo prendere lo stipendio se lavoro tutti i giorni…”; scoppiammo tutti a ridere perché fu molto sincero e simpatico e capimmo che lo aveva fatto non per avere vantaggi ma perché lui per mentalità era diverso da noi latini, sudamericani ecc. però fu simpatico e la ricordo volentieri.

LA PARTITA DI GIOVEDI’ “Sicuramente è una partita che presenta delle insidie perchè il Dnipro ha comunque dimostrato l’anno scorso, arrivando vicino all’obiettivo, di essere una squadra di valore e pericolosa…in più la Lazio viene da un periodo non brillantissimo anche se è riuscita a battere l’Udinese e ciò sicuramente dà morale. Adesso bisogna capire che rispetto all’anno scorso si gioca molto di più e saranno importanti tutti gli elementi della rosa quindi dovrà essere molto bravo anche Pioli, ma sopratutto i giocatori a dare massima disponibilità, perché non è più come l’anno scorso che potevi preparare le partite allenandoti tutti i giorni in una determinata maniera, adesso bisognerà cominciare a fare anche qualche calcolo. La Lazio credo che avrebbe preferito disputare il girone di Champions ma si ritroverà comunque in europa e ciò dà blasone alla società, alla squadra e ai giocatori quindi va presa come un momento di crescita. Devi fare bella figura, le possibilità ci sono tutte, non ci arriva in un momento straordinario perchè ha più di una defezione  e quindi bisognerà tener conto anche di questo, ma è una competizione che la Lazio può e deve disputare nel migliore dei modi per cercare di arrivare il più lontano possibile”.

GLI ESTERNI DELLA LAZIO – “Candreva nasce in mezzo al campo, da interno, poi man mano per le sue caratteristiche di corsa è stato dirottato sulla fascia. Io credo che con un po’ di lavoro può fare l’interno però adesso lo vedo molto più attaccante nella testa. Keità sappiamo le sue qualità, può fare la prima punta come ha dimostrato con quella partita con il Leverkusen però sa giocare da esterno, può fare la seconda punta, il consiglio che posso dare a un giocatore così giovane e forte è di continuare a sfruttare tutto quello che gli sta capitando adesso perchè non è facile avere la possibilità di giocare titolare in una squadra come la Lazio alla sua età e quindi deve, attraverso le partite che sta giocando, crescere…deve maturare, e accettare i consigli che Pioli e i suoi compagni gli danno quotidianamente, perché sono occasioni uniche che ti possono far fare quel salto di qualità per diventare un giocatore importante. E’ normale che un giocatore così giovane abbia anche degli alti e dei bassi però deve capire l’opportunità che adesso ha e sfruttarla al massimo, perché poi magari rientreranno i big e dovrà essere bravo a mantenere tutto quello che di buono ha fatto fino adesso, deve continuare a spingere sull’acceleratore e vivere ogni singolo allenamento come un qualcosa in cui potersi migliorare”.

 

 

Garlaschelli incensa Matri: “Con lui l’attacco è ok”

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La doppietta di Matri ha portato il sorriso in casa Lazio e tra gli addetti ai lavori. Giornalisti ed ex laziali sono rimasti senza parole per l’esordio convincente dell’ex rossonero. Anche Garlaschelli, su TMW, aha voluto dire la sua in tal merito. L’ex laziale ha così commentato: “Non mi aspettavo un Matri cosi’ e ne sono rimasto particolarmente soddisfatto. Se giocasse sempre cosi’ la Lazio avrebbe risolto i suoi problemi in attacco“. Poi sulla Lazio in generale: “In sede di calciomercato si doveva fare di più. Sono convinto inoltre che Ledesma sarebbe stato ancora utile alla causa biancoceleste. Ora comunque sosteniamo la Lazio sperando che anche Candreva e Felipe Anderson ritornino ai loro veri livelli“.

Dietrofront dell’agente di Anderson: “Pioli grande mister. Rispettiamo le sue scelte e Felipe ama la Lazio”

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Sono bastate 48 ore per far cambiare idea all’agente di Felipe Anderson. Juliana Gomes, nonchè sorella del talento biancoceleste, dopo il match contro l’Udinese si era preoccupata per la partenza in panchina di Felipe Anderson. Con tanto di comunicato si era domandata del perchè Pioli lo avesse relegato in panchina. Ma oggi ecco il dietrofront. Forse, anche per non creare polemiche inutile e prive di fondamento, la sorella di FA10 ha dedicato parole al miele al mister Pioli: “E’ un grande mister e lo rispettiamo molto” – ha esordito Juliana Gomes nel suo nuovo comunicato. Per poi così così continuare: “Il mister è l’unico che decide chi mandare in campo e le sue scelte sono spesso giuste. Tutto ciò che volevo dire è che Felipe vorrebbe sempre giocare perchè sa di dare un gran contributo al club che ama davvero tanto. Ha voglia di essere protagonista e far vincer la Lazio“.

Verso Dnipro, domani la partenza poi la conferenza

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La Lazio si prepara ad affronatre la prima trasferta del suo percorso in Europa League. Trasferta non semplive sia a livello ambientale e per il lungo viaggio, sia per l’avversario, finalista della scorsa edizione. Sul sito ufficiale della S.S. Lazio è stato ufficializzato il programma. La Lazio effettuerà l’ultimo allenamento a Formello domani alle ore 10:00 per poi partire per la l’Ucraina. Alle 19 è prevista la rifinitura sul campo del Dnipro con conseguente conferneza stampa di Pioli insieme ad un giocatore.

Bazzani su Nesta: “Alessandro e Maldini i più grandi di tutti”

Fabio Bazzani, attuale allenatore del Mezzolara, squadra nella quale ha mosso i primi passi, è stato raggiunto dai microfoni di dimarzio.com. L’ex attaccante biancoceleste – che militò nel 2005 con i biancocelesti scendendo in campo 15 volte e realizzando tre gol – ha ricordato due grandi compagni del passato: Nesta era incredibile, non commetteva mai fallo, arrivava all’improvviso e ti sfilava il pallone dai piedi con una naturalezza impressionante. Secondo me è stato il più grande insieme a Maldini.

Il dottor Salvatori: “Altri 7-10 giorni per Biglia, per De Vrij bisogna aspettare”

Il medico sociale, Stefano Salvatori, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 per commentare come procede il recupero di Biglia e di De Vrij. Queste le sue parole: “Tutti e due i giocatori oggi sono stati alla Paideia per sottoporsi ai controlli di risonanza magnetica. Biglia è migliorato molto, il suo recupero procede in maniera ottimale, ha ripreso a correre, un’altra settimana o al massimo dieci giorni ed il giocatore rientrerà in gruppo. Anche De Vrij sta migliorando ma ne sapremo di più la prossima settimana quando il ragazzo proverà sul campo. Per lui ancora non possiamo stabilire il giorno del rientro sul terreno di gioco”.

Hoedt su Twitter: “Ora ci prepariamo per giovedì”

Dopo l’ottimo esordio di domenica con l’Udinese, Wesley Hoedt, ci ha preso gusto. Il giovane centrale olandese nell’incontro con i friulani ha dimostrato tutto il suo coraggio ed il suo sangue freddo. Nonostante fosse alla prima partita davanti al proprio pubblico il nuovo acquisto non ha ceduto all’emozione e, con l’aiuto del compagno di reparto, Mauricio, ha sfoderato una buona prestazione riuscendo a fermare gli avanti friuliani, che solo in poche occasioni sono riusciti a creare grattacapi all’inedito duo centrale biancoceleste.

Caricato ed euforico per la buona partita disputata, il giovane difensore, tramite Twitter, ha esternato la sua felicità e incitato i compagni in vista della trasferta di Europa League con il Dnipro. “Ora ci prepariamo per giovedì”, queste le sue parole sul social.

In Ucraina, a causa dell’assenza del connazionale e della squalifica di Mauricio, probabilmente Wesley sarà di nuovo schierato in campo dal primo minuto. De Vrij è ancora fermo per infortunio e in attesa del suo rientro il tecnico Stefano Pioli ha trovato una pedina in più sulla quale poter contare. Se queste sono le premesse, con la prova sul campo di domenica scorsa del giovane olandese, il futuro della difesa dell’allenatore emiliano è più roseo di quanto si temesse.

Maradona: “Un ex laziale è stato il giocatore più forte con il quale ho giocato”

Diego Armando Maradona, ogni volta che viene intervistato, non risparmia da giudizi e critiche chiunque sia il soggetto della discussione. Intervistato da Piuenne ha risposto alla domanda su chi fosse il giocatore più forte e più tecnico con il quale ha giocato. Questa la risposta del Pibe de Oro, che non dimentica gli anni trascorsi all’ombra del Vesuvio: “Il calciatore più forte è stato sicuramente il brasiliano Careca. Tra gli italiani senza dubbio l’ex biancoceleste Bruno Giordano, il più sudamericano dei giocatori nati nel vostro Paese.

Ilaria Cucchi a “I Laziali Sono Qua”: “Nuove testimonianze choc sulla morte di Stefano”

Il 22 ottobre del 2009 Stefano Cucchi è morto in circostanze ancora non chiarite dopo il suo arresto. Nuove testimonianze, a sei anni dallo svolgimento dei fatti, sembrano avvalorare le ipotesi del pestaggio che avrebbe portato Stefano alla morte. La sorella Ilaria è intervenuta sugli 88.100 di Elle Radio a “I Laziali Sono Qua“, la trasmissione condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva che si è sempre occupata della tragica vicenda di Stefano, per commentare questi nuovi, importantissimi sviluppi.

L’iter processuale potrebbe ripartire in circostanze completamente diverse. La testimonianza choc di due militari potrebbe far rivedere completamente il processo. “I ragazzi hanno massacrato un ragazzo arrestato“. La testimonianza di un Maresciallo ha rimesso in discussione tutte le certezze emerse nel processo, sempre contestate da Ilaria Cucchi. “Mi sento di dire che dopo sei anni siamo ad una svolta,” spiega, “visto che finalmente, oltre alla nostra famiglia, si è palesata finalmente un’altra persona alla quale interessa la verità sulla morte di mio fratello.

In questi anni Ilaria Cucchi ha ricevuto anche una querela per la determinazione con la quale ha continuato a difendere il fratello, cercando la verità sulle tragiche circostanze che lo hanno portato alla morte. “Non si può capire quanto sia ingiusto e crudele chiedere a una famiglia come la nostra, che ha già sofferto tantissimo, di sostenere certe battaglie. Dal punto di vista emotivo è devastante, ma non ho mai avuto il tempo di piangere mio fratello, perché dovevo restare concentrata sulla ricerca della verità. La nostra speranza è che si possa riaprire il caso per fare finalmente luce sulla morte di Stefano.

Anche gli esami clinici sul cadavere di Stefano hanno evidenziato delle lacune: “Per anni,” spiega Ilaria, “si è tentato di negare con diverse perizie, o perlomeno sminuire, i danni fisici subiti da mio fratello. Io ricordo la testimonianza del dottor Degli Angeli, medico di Regina Coeli, che non riteneva Stefano idoneo per l’ingresso in carcere. Mi chiedo perché questi processi possano essere condizionati in questo modo, quando in ballo ci sono la vita e la dignità delle persone: Stefano ed i ragazzi come lui non avranno la possibilità di essere giudicati di nuovo, non avranno modo di avere giustizia. Speriamo che ci possano essere degli sviluppi al più presto, per riaprire una pagina che c’è il dovere morale di riscrivere completamente dopo queste nuove, scioccanti testimonianze.

 

FORMELLO – Al via le prove anti Dnipro. Lazio verso il 4-2-3-1

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Ultimi due allenamenti pre Europa per la Lazio, che lavorerà anche domani a Formello prima di imbarcarsi per Dnipro, dove giovedì affronterà la squadra locale nella prima gara dei gironi di EL. Senza Mauricio squalificato e De Vrij, Biglia, Klose e Djordjevic infortunati. Di questi, solo l’argentino, che oggi sarà sottoposto a nuovi controlli, ha ancora una speranzella di farcela per Napoli.

A 48 ore dal fischio di inizio l’unica certezza è il modulo, che sarà il 4-2-3-1 visto con l’Udinese. Per il resto, il turnover potrebbe concedere spazio a quei giocatori (tanti) che finora ne hanno trovato poco. Le uniche scelte obbligate riguarderanno il pacchetto centrale difensivo, che conta solo tre elementi disponibili, ovvero Hoedt Gentiletti, oltre al baby Mattia.

Sulla destra Konko si sta allenando e, complice l’assenza dalle liste Uefa di Patric (che oggi non si è allenato con i compagni), potrebbe concedere un turno di riposo a Basta, mentre Radu e Lulic si giocano una maglia sulla fascia opposta. Favorito in mediana il duo Onazi-ParoloAnderson, Milinkovic Kishna fungeranno invece da trequartisti alle spalle del terminale offensivo Matri, alla sua prima da titolare in maglia biancoceleste.