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Canigiani: “Polemica ridicola da parte dei francesi. Anche Candreva sui biglietti Atac”

Alla Lazio, alla vigilia dell’esordio europeo in terra ucraina, contro il Dnipro è arrivato un attacco ingiustificato ed inaspettato da parte del giornale Le Mond. Il quotidiano francese ha dichiarato e sottolineato che la maglia Away, quella nera scelta dalla società biancoceleste, con l’autorizzazione da parte dell’Uefa, da utilizzare nelle trasferte europee ricorda le “camicie nere” del periodo fascista. I transalpini ci sono andati giù pesanti ricordando nell’articolo incriminato fatti collegati alla politica che si sono verificati in passato, come lo striscione dedicato alla tigre Arkan, il famoso saluto di Di Canio e la mano alzata di Stefan Radu, omettendo però in quest’ultimo caso di dire che si trattava di un fotogramma, bloccato ad arte e con malizia, facente parte di un filmato più lungo in cui il romeno era intento nell’atto di salutare semplicemente la curva senza alcun riferimento politico. La cosa, giustamente, non è passata inosservata ed ha scatenato la reazione dei tifosi laziali e della stessa società biancoceleste.

Ai microfoni di Radiosei 98,100 è intervenuto il Responsabile del Marketing, Marco Canigiani, per commentare lo spiacevole episodio:

“L’articolo riportato dal quotidiano francese è a dir poco ridicolo, si tratta di una polemica sterile ed inutile. Il giornale d’oltralpe probabilmente aveva solo bisogno di visibilità ed ha sparato su di noi per poterla ottenere. Tra l’altro in questa edizione delle competizioni europee saranno diverse le squadre che utilizzeranno questa gradazione di colore, come già successo martedì scorso con il PSG e la Juventus. La Lazio ha rispettato il regolamento e si è attenuta agli obblighi imposti dalla Uefa stessa. E’ lo stesso governo del calcio che in Europa stabilisce le gradazioni di colore e impone che l’aquila stilizzata, che rappresenta il logo societario, non possa avere un colore con una gradazione superiore al 15% del resto della maglia. Comunque la Lazio si riserva di rispondere con un comunicato ufficiale”.

Canigiani ha fatto luce anche sul caso dei biglietti Atac, dopo che i giornali in questi giorni stanno mettendo in risalto il fatto che siano in onore del compleanno del capitano giallorosso:

Non si tratta come raccontano i quotidiani che vengono stampati per onorare il compleanno di Totti ma di una iniziativa benefica voluta dall’azienda dei trasporti capitolina. Verranno messi in commercio a ottobre a pochi giorni dal derby e ve ne saranno anche altri con impressa l’immagine di Candreva” .


Infine sul canale tematico biancoceleste
:

“Nonostante le lamentele dei tifosi che si chiedevano il perchè non ci fosse una tv biancoceleste quest’anno non è che ci siano stati tanti abbonamenti. I canali dei bianconeri e dei giallorossi sono visibili a tutti perchè in questa maniera Sky si riserva il diritto di mandare in onda immagini della Champions oltrepassata la mezzanotte del giorno degli incontri delle due squadre nella competizione”.

Napoli Lazio dirige Damato. L’ultima volta fu pareggio

La quarta giornata del campionato di Serie A TIM Napoli-Lazio, in programma domenica 20 settembre alle 20:45 allo Stadio San Paolo di Napoli, sarà diretta da Antonio Damato (sez. Barletta). Assistenti: Manganelli–Meli. IV Uomo: Costanzo. Favorevoli i precedenti col fischietto pugliese: la Lazio vanta 9 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. L’ultima gara diretta da Damato fu proprio tra Lazio e Napoli giocata, però, all’Olimpico il 4 marzo scorso, semifinale d’andata di Coppa Italia, in cui al gol di Klose rispose Gabbiadini.

Gianni Di Marzio a “I Laziali Sono Qua”: “Al Napoli manca un progetto tecnico”

E’ uno dei decani degli allenatori italiani. Consulente di mercato in Inghilterra ed attentissimo osservatore del mondo del calcio. Ma il suo nome è anche legato alla storia del Napoli e ai tempi dell’arrivo nella città partenopea di Diego Armando Maradona. Essendo gli azzurri i prossimi avversari della Lazio in campionato, la trasmissione radiofonica di riferimento di tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva ogni mattina sugli 88.100 di Elle Radio ha contattato Gianni Di Marzio per parlare del match di domenica sera.

L’analisi parte però dal match di stasera che la Lazio dovrà affrontare a Dnipropetrovsk: “Il Dnipro non gioca un buon calcio,” spiega Di Marzio, “è una squadra molto difficile da affrontare. Hanno un classe ’90, Danilo, naturalizzato belga, da tenere d’occhio, ma hanno perso il bomber Kalinic, passato alla Fiorentina. Il giocatore più importante a centrocampo è Rotan, perno di un 4-1-4-1 molto solido, difficile da forzare offensivamente. E’ una squadra che gioca molto sugli esterni, sfruttando il loro nuovo centravanti, Selyeznov, molto forte fisicamente. L’anno scorso con il raggiungimento della finale hanno fatto registrare un grande exploit in Europa League, ma il fatto che si giocherà senza pubblico potrebbe rappresentare un vantaggio, senza ombra di dubbio, per la Lazio. Che dovrà sfruttare le lacune dei difensori del Dnipro, muscolari ma limitati tecnicamente.

Parlando invece del Napoli, Di Marzio parla sulla base della sua eccellente conoscenza dell’ambiente partenopeo. “Io vivo a Padova e lavoro in Inghilterra, ma sono a Napoli ogni lunedì per fare il punto sulla squadra azzurra in una trasmissione televisiva. E’ una squadra che seguo sempre per una questione affettiva. Ho conosciuto Maradona nel 1978, quando aveva sedici anni, e posso dire che è stato il più grande fuoriclasse mai conosciuto sicuramente a livello personale, ma penso si possa dire anche nell’intera storia del calcio. E se Maradona dice qualcosa sul Napoli, lo fa con cognizione di causa, perché ama Napoli. Se ha espresso perplessità su Sarri, ci sono motivi seri. Io stimo molto l’attuale tecnico dei partenopei, ma al di là delle responsabilità del mister mi sembra che quest’anno al Napoli manchi proprio un progetto studiato. Una volta scelta la scommessa-Sarri, De Laurentiis doveva costruire una squadra adatta alle sue caratteristiche. Sarri ha dei capisaldi: linea di difesa altissima, pressing sui centrocampisti avversari asfissiante. Molti giocatori che non hanno sulle corde questo gioco si sono dovuti adattare e stanno facendo fatica. Andavano presi anche difensori centrali adatti a questo tipo di impostazione tattica: quelli attuali non sono all’altezza di una squadra che ha il progetto di arrivare almeno al terzo posto. Manca un equilibrio: il Napoli è in condizione di fare tre gol, e contestualmente subirne quattro.

Sulla Lazio Gianni Di Marzio spiega: “Mi aspettavo qualche acquisto più idoneo agli obiettivi stagionali immediati che la squadra biancoceleste doveva perseguire. Per fare un esempio pratico, mi aspettavo che il Matri della situazione potesse arrivare prima. I giocatori importanti ci sono: Biglia l’ho ammirato anche in Coppa America ad altissimi livelli, di Cataldi sono innamorato, ora la società ha recuperato anche Keita che resta estremamente promettente. Forse manca qualcosa in difesa, ma penso che i risultati della scorsa stagione possano essere ripetuti. Purtroppo nelle ultime due stagioni Napoli e Lazio hanno seguito il modello-Udinese in Champions, portando su i giovani anche per un motivo economico, ma perdendo il treno del preliminare per il quale sarebbero serviti giocatori d’esperienza.

Sulle protagoniste del campionato, Di Marzio ha le idee chiare: “Sarà un torneo anomalo, non c’è più un padrone. La Juventus non ha sostituito adeguatamente i giocatori importanti che sono partiti, anche se Allegri a Manchester ha dimostrato di stare trovando la strada tattica giusta. Io vedo ancora i bianconeri con la Roma e l’Inter in prima fila. La Lazio, assieme al Napoli e al Milan, dovrà puntare ad inserirsi in questo terzetto. Adesso che ha ritrovato l’attaccante, può sperare di riassestarsi ai livelli di gioco e di risultati della passata stagione.

 

 

 

Ucraina mon amour: per la Lazio tradizione positiva

Notte di Europa, notte di sogni per la Lazio a Dnipropetrovsk. L’atmosfera, a causa del match da giocare a porte chiuse per gli avversari, non sarà forse delle più suggestive, ma l’ambiente suonerà di sicuro familiare ai colori biancocelesti. Questo perché quello tra la Lazio e le formazioni ucraine è un lungo filo che non si è mai spezzato, e che affonda le sue radici addirittura alle primissime apparizioni del club capitolino nelle competizioni UEFA.

CHINAGLIA LO ZAR – In “Ogni Cosa è Illuminata” lo scrittore Jonathan Safran Foer parla di Odessa come della città più bella per innamorarsi e mettere su famiglia. La Lazio ha potuto saggiare la bellezza della città ucraina nel primo turno della Coppa UEFA 1975/76. Incassando una sconfitta di misura all’andata, ma vivendo al ritorno una delle notti europee più esaltanti della sua storia. Giorgio Chinaglia contro l’allora formazione dell’URSS riacciuffò la parità tra andata e ritorno al 90′, per poi realizzare una doppietta ai supplementari. Per il popolo biancoceleste queste emozioni europee, compreso l’extra time, rappresentavano una magnifica prima volta. La tripletta del bomber biancoceleste del primo scudetto ha segnato una notte indimenticabile.

SAPORE DI CHAMPIONS – Il ritorno in Ucraina avverrà ben ventiquattro anni dopo. Per la prima volta nella sua storia la Lazio è impegnata nella massima competizione europea, e in Champions League i biancocelesti si trovano di fronte la Dinamo Kiev. E’ la prima di sempre in Coppa dei Campioni all’Olimpico, e la Lazio ottiene un’esaltante vittoria in rimonta grazie ai gol di Paolo Negro e di Marcelito Salas. Il ritorno a Kiev si giocherà con la qualificazione già in cassaforte per la Lazio, che espugnerà comunque l’Olimpiyskiy con un gol di Dario Marcolin.

PIACEVOLE CONSUETUDINE – La stagione successiva la Lazio si ripresenterà in Ucraina con lo scudetto sul petto. L’avventura in Champions League parte in casa dello Shakhtar Donetsk: la squadra di Sven Goran Eriksson si imporrà con un rotondo 3-0, per poi fare il bis al ritorno, 5-1 con tripletta di Claudio Lopez (subito dopo quel match costretto per quasi sei mesi ai box per un grave infortunio).

IL NUOVO CORSO – La Lazio si ripresenta nel 2004 in Ucraina con prospettive completamente diverse. E’ appena finita l’era Cragnotti ed iniziata quella di Claudio Lotito, che ha chiuso il calciomercato con nove acquisti nell’ultimo giorno utile di trattative. La Lazio supera comunque brillantemente il primo turno di Coppa UEFA tornando a Donetsk, ma stavolta in casa del Metalurh. 3-0 sia all’andata che al ritorno, in una squadra che non riuscirà comunque a ripetere i fasti recenti in campo europeo. Quindi dopo Odessa, Kiev e due volte Donetsk, sarà ora Dnipropetrovsk la nuova tappa per una Lazio che nei doppi confronti contro le ucraine è sempre risultata vincitrice. Per Pioli, l’ovvia speranza che la tradizione possa continuare anche in questa stagione.

Fabio Belli

 

Lotito, Tavecchio: “Se la Salernitana va in A deve cedere”

Da una parte la Lazio e dall’altra la Salernitana. Queste le due squadre del presidente Lotito: una in A e l’altra in B. Le reogli federali se nel caso la squadra di Salerno conquistasse la massima Serie non ammetto deroghe: Lotito può controllare solo una squadra in un campionato. Un concetto che il presidente della FIGC Tavecchio ha ricordato a Lotito, dalle frequenze di Radio Onda Libera: “Se la Salernitana dovesse a fine stagione approdare in Serie A Lotito dovrà cederla: la norma non sarà rivista”.

EUROPA LEAGUE – Uefa, più guadagni alle squadre

La Uefa da questa stagione ha cercato di dare nuova vita all’Europa League aumentando gli introiti per le squadre partecipanti. Dunque non è più un peso, non avrà il fascino della Champions, ma a livelli di guadagni qualcosa sta cambiando. Per il prossimo triennio infatti  gli introiti – come scrive quest’oggi Repubblica – sono salito da 233 a 381 milioni. Basti pensare che solo la fase a gironi vale 2,4 milioni e vincendo tutte le partite del raggruppamento si arriverebbe a 2,5. E l’eventuale trionfo nella competizione varrebbe 30 milioni di Euro, la stessa cifra persa della Lazio fallendo il preliminare di Champions contro il Bayer Leverkusen.

EUROPA LEAGUE – Talismano Matri

Stasera la Lazio dopo un anno di assenza, in Ucraina in casa del Dnipro torna a confrontarsi con l’Europa League. Pioli, rispetto al fallimentare preliminare contro il Bayer Leverkusen ora può contare su un bomber di razza lì davanti: mitra MATRI. L’ex rossonero – come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – è un esperto in debutti. Nel marzo del 2011 proprio in Ucraina, partendo dalla panchina, festeggiò il suo debutto con la Nazionale dell’allora ct Prandelli con un goal, proprio come ha fatto domenica nella sua prima fra con la Lazio decidendo la sfida con l’Udinese.

FIDUCIA – Per Matri l’ambiente biancoceleste è l’ideale, come più volte ha sottolineato l’ex laziale e suo grande  amico Cristian Brocchi: “Alessandro ha bisogno di sentirsi apprezzato per rendere al top”. Pioli possiede la psicologia giusta per motivarlo e per alternarlo con gli altri attaccanti, oggi solo Keita, ma tra qualche settimana torneranno Klose e Djordjevic. Matri è partito a razzo e renderà durissima la concorrenza agli altri. Ha il gol nel sangue. Allegri, suo maestro a Cagliari, lo stima tantissimo e nel gennaio scorso lo ha voluto riportare in bianconero. Nell’ultima parentesi juventina, pur trovandosi dietro a Tevez e Morata, ha segnato reti pesantissime. Uno a Firenze in semifinale e poi quello decisivo all’Olimpico il 20 maggio rubando il sogno della Coppa Italia a Pioli, che adesso gli chiederà di farsi perdonare.

EUROPA – Matri ha segnato anche due stagioni fa in Danimarca alla prima in Europa League della Fiorentina. contro il Dnipro stasera sarà aiutato da due esterni veloci e formidabili come Felipe Anderson e Kishna. Il brasiliano gli aveva fornito l’assist del primo gol con l’Udinese. Keita non è sicuro che vada in panchina. Almeno sino alla prossima sosta di campionato, Alessandro e lo spagnolo saranno gli unici centravanti a disposizione di Pioli, deciso a ricorrere a un sano turnover per concedere spazio a tutti e non stressare i suoi giocatori.

EUROPA LEAGUE – Le Monde: “Fasciste le maglie della Lazio”. La Società risponde

Attacco senza senso del giornale francese Le Monde alla Lazio definendo la nuova maglia da trasferta per l’Europa League un riedizione delle cosiddette “camice nere” del ventennio fascista. Un pezzo delirante quello dei francesi scritto dal giornalista Abel Mestre, che abitualmente segue il Front National di Marine Le Pen“Rimpiangere a Paolo di Canio di non poterla indossare”. Il nero però è un colore che usano anche la Juve ed il PSG: “è la grande tendenza della stagione calcistica 2015-2016. Ma la Lazio, ha una pessima reputazione per i suoi tifosi neofascisti in Curva nord che si sono distinti più volte con slogan nostalgici degli anni ’30 e versi delle scimmie. Da Di Canio al saluto romano di Stefan Radu, braccio teso davanti alla curva Nord dopo una partita con il Napoli, rispetto alla Juve ed al PSG la situazione è diversa, la scelta dell’abbigliamento laziale ricorda questo passato problematico“.  Non solo Le Monde addirittura la redazione di Les cahiers du football, ex rivista cartacea, ora pubblicata soltanto su Internet: Simpatico: la Lazio lancia la maglia Terzo Reich”.

RISPOSTA – “Resto basito nel leggere ciò che ha scritto Le Monde – la risposta del Responsabile Marketing della Lazio Marco Canigiani a Repubblica.it- utilizzare il colore nero era l’unico modo che avevamo per impiegare anche in Europa la maglia bandiera, perché la norma Uefa ci permetteva di realizzare un disegno del genere solo con la formula tono su tono. Avremmo giocato volentieri con la maglia con l’aquila stilizzata dell’anno scorso in campionato, ma non era possibile in quanto a livello europeo viene considerato logo e avrebbe sforato le misure standard consentite. Tra l’altro, tra i vari precedenti c’è anche quello del Paris Saint-Germain di qualche anno fa, cui è stata bocciata una maglia in cui si vedeva in modo troppo evidente la Tour Eiffel. Ripeto, l’unica possibilità che avevamo era la formula tono su tono, oltretutto con una differenza di gradazione dei colori molto bassa. Abbiamo fatto molte prove nel corso degli ultimi tre mesi, fino a quando la Uefa non ci ha dato l’ok definitivo. Il colore doveva essere necessariamente scuro, in quanto la prima maglia è celeste e la seconda bianca. Non è che avessimo molte alternative”.

Il comunicato di Lotito dopo la decisione della Nord

Stamattina su Elle Radio alla trasmissione I Laziali Siamo qua, il conduttore Danilo Galdino ha letto il comunicato della curva Nord (leggi qui). In risposta è arrivato il comunicato del presidente Lotito:Accolgo con estrema gioia e piacere l’annuncio di voler tornare a sostenere la nostra amata Lazio anche negli incontri in trasferta. E’ una notizia che ci motiva nel profondo e che rafforza lo spirito del gruppo. Abbiamo dei tifosi unici al mondo ed oggi lo hanno dimostrato nuovamente. Di questo, ci tengo a sottolinearlo, la società ne ha sempre avuto piena consapevolezza. Le coreografie e le scenografie offerte durante i match più significativi come i derby e il supporto ricevuto ogni domenica, ma soprattutto la vicinanza mostrata nei momenti più difficili rappresentano per la società motivo di grande orgoglio, in Italia e nel mondo come simbolo dei valori che sempre accompagnano il club fin dalla sua nascita consistenti nel rispetto delle regole, dell’avversario e dei valori dello sport. Il tifoso biancoceleste, per la stessa storia che lo contraddistingue è ineguagliabile. Con loro in casa ed in trasferta saremo più vivi, saremo più forti”.

LAZIALI FUORI PORTA – Tounkara non incide, esordi per Gonzales e Lombardi

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Secondo appuntamento con la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Alfaro (Burinam United), Lombardi (Ancona), Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Virtus Lanciano), Rozzi (Virtus Lanciano), Elez (Aarhus), Tounkara (Crotone), Pollace e Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes).

SERIE B

Tounkara: dopo il tonfo contro il Cagliari all’esordio, il Crotone vince 2-0 tra le mura amiche contro il Novara neopromosso: il giovane di origine senegalese parte dall’inizio ma la sua prestazione è incolore, priva di spunti interessanti, tanto che al 54esimo viene richiamato in panchina. Dopo la sua uscita dal campo, il Crotone cambia. Impalpabile.

Strakosha e Pollace: nel pareggio 2-2 della Salernitana al Rigamonti di Brescia, il portierino albanese parte nuovamente titolare, mostrando maggiore sicurezza dell’esordio soprattutto sui palloni alti. Qualche responsabilità sul primo gol subito. Non ancora sufficiente, deve acquisire fiducia ed esperienza. Ancora 90 minuti in panchina per l’ex capitano della Primavera.

Rozzi e Crecco : il Lanciano batte 2-0 l’Ascoli tra le mura amiche ma c’è poca gloria per i due giovani biancocelesti: Rozzi entra al 73esimo a risultato già acquisito; solo panchina invece per l’esterno sinistro classe ’95.

Filippini: nel pareggio 1-1 tra lo Spezia e la sua Pro Vercelli, l’esterno difensivo ex Bari siede in panchina per tutti i 90 minuti.

Minala: dopo la prima da titolare all’esordio in campionato questa volta mister Iuliano lo lascia in panchina per 90 minuti nel pareggio 1-1 del suo Latina con il Trapani.

LEGA PRO

Lombardi: esordio da titolare per il classe ’95 ex Trapani, nella vittoria esterna del suo Ancona sul campo del Prato. Lombardi agisce da esterno d’attacco nella formazione di Cornacchioni e non sfigura, sfoderando una prestazione più che positiva. Buona la prima.

LIGUE 1

Perea: solo tribuna per il colombiano nella sconfitta del Troyes in casa del Caen. 3-1 il risultato per i padroni di casa.

PRIMERA DIVISION Messico

Gonzales: esordio dalla panchina per El Tata, subentrato  al minuto 82 nella vittoria casalinga dell’Atlas contro il Dorados. Solo una manciata di minuti dunque per l’uruguaiano, che comunque torna ad assaporare il campo da gioco.

ALKA SUPERLIGAEN Danimarca

Elez: ancora una partita da titolare per il difensore classe ’94 nella sconfitta 2-1 del suo Aarhus contro l’Hobro. 90 minuti solidi per il giramondo lo scorso anno in Ungheria.

SUPER LEAGUE Svizzera

Vinicius: l’esterno sinistro brasiliano classe ’93 è ancora relegato tra le file della seconda squadra, continuando a mettere minuti nelle gambe in cerca della migliore condizione (la seconda squadra dello Zurigo milita nell’equivalente della nostra Lega Pro).

Ballotta: “Lazio, devi tenere Marchetti. Inizio lento? Ci vuole tempo per trovare gli equilibri”

La Lazio e Federico Marchetti hanno intenzione di prolungare il loro matrimonio, ma nonostante le intenzioni positive il rinnovo tarda ad arrivare. C’è ottimismo, ma i giorni passano ed è importante chiudere la questione il prima possibile, la trattativa prosegue, la Lazio propone due anni più l’opzione per il terzo, Marchetti vorrebbe legarsi a vita fino al 2019 (anche 2020) quando, è bene ricordarlo avrà compiuto 36 anni. Non sembrano invece emergere problemi sulla questione ingaggio.
L’ex portiere biancoceleste, Marco Ballotta, è intervenuto ai microfoni di tuttomercatoweb.com per spingere fortemente sulla permanenza di Marchetti e al tempo stesso ha rilasciato un commentato sull’inizio di stagione dei ragazzi di Pioli:

“Indubbiamente Marchetti è uno dei portieri più affidabili dell’intera Serie A e credo che la Lazio debba pensare a trattenerlo. Quando si hanno giocatori bravi è sempre meglio legarli a sé e non perderli, soprattutto se manifestano la volontà di continuare a vestire la maglia che indossano. Marchetti ha l’età e la maturità giusta per poter essere ancora competitivo ad alti livelli, ha messo alle spalle i suoi problemi fisici e può dare ancora molto. Poi se legarlo alla Lazio a vita o meno è una cosa su cui deve ragionare la società, ma sicuramente io lo confermerei. Poi sappiamo che Lotito non è un presidente con cui è facile trattare”. Poi sull’inizio di stagione dei capitolini:
“E’ stato un avvio con alti e bassi come è normale che sia. Ci vuole tempo per amalgamare i nuovi coi vecchi e trovare l’equilibrio. Credo che sia presto per fare dei bilanci e questo vale per la Lazio come per altre squadre, come a esempio la Juventus. Fra qualche gara si potrà avere un quadro della situazione più completo”.

DNIPRO – L’all. Markeviych: “La Lazio è una squadra temibile, ma ci faremo trovare pronti”. Fedetskiy: “Li abbiamo studiati bene”.

Ci siamo, è tempo di Europa League e la Lazio si presta ad affrontare domani il suo primo avversario, il Dnipro. Nonostante la perdita di prezzi pregiati gli ucraini restano una squadra pericolosa che ha ancora tanta voglia di confermarsi in questa competizione.
Ma se la Lazio deve stare attenta a non cadere nell’errore di sottovalutare l’avversario sicuramente anche gli stessi ucraini saranno molto vigili, consapevoli del blasone della squadra che avranno di fronte domani alla Dnipro Arena (ad oggi la principale antagonista nella corsa al primo posto del girone.

Proprio della pericolosità degli uomini di Pioli hanno parlato il tecnico Markeviych e il difensore Fedetskiy nella conferenza stampa di vigilia:

MARKEVIYCH – “Noi abbiamo visto tante partite della Lazio, anche quella con il Chievo. Ad ogni squadra capita di avere qualche problema, ma non credo che per questo motivo saranno meno pericolosi. Non è una squadra in crisi, l’ha dimostrato domenica. La Lazio è una grande squadra, ha una buona difesa e grandi attaccanti. Anderson, Matri, sono tutti molto bravi. Ma noi siamo pronti per giocarci le nostre possibilità. Assenze importanti a centrocampo? Non credo proprio, loro sono una squadra temibile. Domani giocheremo una partita difficile, vedremo chi avrà ragione“. Sullo stadio vuoto: “E’ un peccato perché qui lo stadio è sempre pieno e i nostri tifosi ci danno una carica incredibile”.

FEDETSKIY – I loro calciatori più pericolosi? Matri e Candreva sono degli ottimi giocatori,

CONFERENZA – Gentiletti: “Siamo pronti a ripartire. Hoedt? Diventerà un grande”

Dopo le parole di mister Pioli, ai microfoni parla Santiago Gentiletti:

Come stai? Che emozioni hai per questa Europa League? Che differenza c’è in confronto ai tuoi successi con il San Lorenzo? E’ diverso giocare in difesa con due centrali mancini?

Sto bene grazie, sono pronto a giocare in qualsiasi posizione il mister richieda. Non credo cambi tanto giocare in difesa con due centrali mancini.

Credi ci possa essere un contraccolpo psicologico? Siete pronti a ripartire?

Si siamo pronti, no non credo che ne possiamo risentire.

Quanto ha inciso il tuo infortunio sulle gerarchie della squadra?

E’ stata molto dura e difficile riprendere, credo abbia inciso, ora però mi sento bene, sono in forma.

Come hai visto Hoedt?

Ha molta qualità e tecnica, è molto forte fisicamente, sarà un grande giocatore.

CONFERENZA STAMPA: Pioli dalla Dnipro Arena

In collegamento con la Dnipro Arena Pioli parla prima del match di Europa League:

Ci giocheremo la partita a viso aperto, è importante cominciare con lo spirito giusto.

Qual’è stato l’impatto psichico del preliminare di Champions League?

Non abbiamo centrato l’obiettivo, non abbiamo raggiunto il nostro sogno, non ci siamo riusciti, ma ripartiamo da qui. L’Europa League è una competizione importante e prestigiosa. La Lazio ha bisogno di cominciare bene.

Crede che questa competizione abbia la stessa importanza del campionato?

Assolutamente si, abbiamo le capacità di poter vincere su qualsiasi campo, il Dnipro è forte, il Saint-Etienne sta giocando bene, il Rosenborg sta vincendo il campionato, siamo consci del valore dei nostri avversari.

Abbiamo bisogno di una prestazione molto intensa.

Che cosa ne pensa della situazione di Felipe Anderson, nonostante l’ottima prestazione contro l’Udinese, quali sono le sensazioni del brasiliano?

Felipe è sereno e motivato, sta raggiungendo la miglior condizione possibile, ci sono tantissime partite per dimostrare il proprio valore, ho una rosa ampia e tutti avranno l’occasione di farsi vedere. L’Udinese è stata la prova del 9 per Felipe e l’ha superata alla grande.

Per quanto riguarda i classe 95 come Milinkovic-Savic, Kishna, Keita, a che punto sono nella loro crescita?

Hanno tante occasioni per mettersi in mostra, bisogna essere positivi e fiduciosi.

L’esame di Leverkusen ha dimostrato che Lazio non è al livello Champions?

Ci troviamo in una competizione comunque importante, che va onorata. Il Dnipro è un’ottima squadra, ha giocatori importanti, hanno ritmo e intensità, sono già avanti in campionato, le loro armi migliori sono a centrocampo, compiono scelte di gioco pulite in fase di recupero del pallone. Noi abbiamo tutte le carte in regola per poter giocare con chiunque.

Cosa ricordate della semifinale tra Napoli e Dnipro?

Ho visto il match, il Dnipro è stato forte e solido, combattendo pallone su pallone.

Che cosa ne pensa del fatto che si giocherà a porte chiuse?

E’ una sensazione strana, il calcio è concepito per i tifosi.

Lazio, il Dnipro è la prova del 9

Matri sembra aver risolto il cubo di Rubik bianco celeste. Keita spostato a sinistra a sfogare tutta la sua energia, Felipe Anderson a fare ciò che sa fare, ispirare e scatenarsi tra il centrocampo e la difesa avversaria, e così l’orologio di Pioli sembra essere ripartito alla grande.

Prova del 9 quindi, in tutti i sensi, affrontare la finalista di Europa League della stagione passata è la prova del 9 per eccellenza. Gli ucraini sono privi di alcune delle loro migliori perle, cedute appunto al termine della sorprendente stagione passata, Konoplyanka ceduto al Siviglia,  il numero 10  è il diamante del calcio ucraino, assoluto protagonista della stagione in Europa League. Anche Kalinic ceduto alla Fiorentina. Nonostante le cessioni sono comunque una squadra dura d’affrontare e soprattutto in salute.

Ultimi tre risultati, 3 vittorie, una squadra solida che ha trovato già la quadratura del cerchio. Un Probabile 4-2-3-1 con Boyko in porta, retroguardia a quattro composta da Tomecak e Anderson sulle due corsie, con in mezzo i centrali Douglas e Gueye. A centrocampo, linea mediana affidata alla coppia FedorchukEdmar Golo, mentre sulla trequarti stazionerà Rotan, capitano, trascinatore, gran tiro e visione di gioco. Esterno di sinistra affidato a Matheus con Leo Matos a presidiare la corsia di destra. Infine la prima punta, il numero 11 Seleznev, punta ispirata, in gol lo scorso weekend contro il Metalurg.

Prova del 9 per Alessandro Matri. Ammettiamolo nessuno si sarebbe aspettato un esordio così. Doppietta e movimenti d’attaccante esperto, ossigeno puro per tutti i laziali. E’ il suo momento per conquistare una maglia da titolare, ed è anche il nostro momento per iniziare con il piede giusto questa stagione europea.

 

Lorenzo Centioni

 

Un laziale nella lista Uefa sui giocatori più interessanti

Il sito Uefa.com ha stilato una classifica di calciatori interessanti e da tenere in considerazione nelle due competizioni europee, Champions e Europa League. Tre gli italiani nominati nella lista: Valdifiori del Napoli, Bernardeschi della Fiorentina e il biancoceleste Felipe Anderson. Nonostante il controverso inizio di campionato il brasiliano attira su di se la curiosità dei vertici Uefa che lo ritengono un protagonista assoluto dell’Europa League.

Pulici: “Troppe voci su Cataldi, per me è il migliore di tutti”

L’ex portiere scudettato, Felice Pulici, è intervenuto ai microfoni di Cittaceleste per rispondere a domande inerenti il consueto cambio di proprietà della fascia da capitano e sul giovane Danilo Cataldi.

Queste le sue parole sul caso fascia che domenica con l’Udinese è tornata al braccio di Stefano Mauri:

“Non ci vedo niente di strano, la fascia può portarla chiunque, la scelta spetta alla società. Ai miei tempi ne avevo uno a cui spettava di diritto, oltre che per la bravura anche per carisma e personalità, cioè Wilson. Anche io sono stato capitano, è successo in occasione del famoso Lazio-Verona dell’anno dello scudetto, dove eravamo sotto per 2-1 e ribaltammo il risultato vincendo 4-2″.

Su Cataldi:

“E’ un calciatore molto duttile, in campo è in grado di ricoprire vari ruoli, secondo me è il miglior giocatore a disposizione di Pioli. In campo fa tutto, sa come interrompere il gioco altrui e come impostare per la propria squadra. Negli ultimi tempi è mancato in fase offensiva e da qui sono partite le troppe critiche ingiustificate, ma come ripeto lui è il nostro miglior elemento. Tutta questa attenzione gli sta creando dei problemi ma sono i giornali che con voci incontrollate stanno accrescendo il problema, a volte vengono create ad arte per mostrare una verità che non esiste.

I convocati biancocelesti per Dnipro-Lazio

Al termine dell’allenamento mattutino, il tecnico biancoceleste Stefano Pioli, ha diramato la lista dei nomi dei calciatori convocati per la trasferta in terra Ucraina di domani sera, dove la squadra scenderà in campo alle 21,05 per affrontare il Dnipro. Questi i giocatori convocati dall’allenatore.

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori:
Konko, Basta, Radu, Hoedt, Gentiletti;

Centrocampisti:
Lulic, Candreva, Cataldi, Parolo, Onazi, Milinkovic-Savic, Felipe Anderson, Mauri, Oikonomidis;

Attaccanti:
Kishna, Keita, Matri.

Oltre all’assenza degli infortunati di lungo corso, Biglia, De Vrij, Djordjevic e Klose, fuori dalla lista anche Ravel Morrison. Nessun caso per il centrocampista inglese che ha accusato un piccolo problema all’adduttore, il mister Pioli ha preferito lasciarlo fuori solamente per non rischiare danni più seri al giocatore.

CHALLENGE LAZIOCHANNEL.IT – Ecco i vincitori

Estratti i nomi dei vincitori del primo challenge indetto da Laziochannel.it sulla pagina facebook (cliccate mi piace per partecipare gli altri challenge). I due vincitori, estratti nel sorteggio, hanno indovinato il primo marcatore biancoceleste di Lazio Udinese portandosi a casa il bellissimo portachiavi messo in palio dal nostro sponsor Lazio fan shop via Scipioni 84. I nomi dei vincitori sono svelati nel video sottostante. Buona visione e continuare a seguirci su www.laziochannel.it e sui social.

FINALMENTE IN TRASFERTA, ORA GIOCHIAMO ALLA PARI!

I laziali tornano in trasferta. Questa è la notizia tanto attesa nel mondo biancoceleste. Tanti i fratelli che saranno di nuovo uniti sullo stesso scompartimento di un treno preso all’ultimo minuto, su un transit affittato con la carta di credito di un amico che non si conosce, volando per i cieli di Europa sopra un boing 747, oppure su un traghetto battente bandiera liberiana. Non importa dove e quando giocherà, i laziali sono qua. Ora tutto tornerà come prima, almeno questa è la speranza.

La notizia diramata da Galdino sa di storia, perchè adesso noi laziali abbiamo una voce amica che può capire le necessità di una tifoseria troppo spesso evitata dalle altre radio e dagli altri quotidiani online. Furbi nel fargli la corte, abili nel fargli le scarpe.

Insomma tornando a noi, chi porterà i panini sul treno? Chi presterà quei 5 euro al compagno di viaggio? Chi sarà il ragazzo preso di mira dagli altri tifosi festanti? Questo è tanto altro ancora sono scene classiche di un viaggio infinito al seguito della propria squadra del cuore. Diciamo una gita senza professore, dove la parolaccia è consentita, senza mai dimenticare però di portare rispetto ed essere educati con gli altri passeggeri o cittadini. Così come ci hanno insegnato i tifosi più anziani di noi.

Il ritorno in trasferta del tifo organizzato è una bellissima notizia per la nostra squadra, che già dalla trasferta di Verona contro L’Hellas in programma il il 27 ottobre, potrà contare sul suporto dei suoi inimitabili supporters.

Questa decisione rappresenta a mio parere, una pronta risposta per ribattere colpo su colpo a un appiattimento culturale figlio di una globalizzazione che vede il cittadino e nella fattispecie il tifoso di calcio, sempre più omologato a cliente effeminato, spettatore di Talent show e reality, e imbevuto dalle promesse mediatiche di governi distanti anni luce dalle problematiche quotidiane dei cittadini

In tutta questa triste storia della Tessera del Tifoso, solo noi laziali non andavamo in trasferta. Solo noi, capite? La nostra mentalità è da tempo immemore, figlia di una cultura ben radicata in città e nel corso degli anni abbiamo più volte dimostrato di essere fatti di un’altra pasta. Ora però è il momento di lasciarlo sul tavolino quel piatto di pasta calda, perchè da stamattina è il momento di tornare a mettere nello zaino i panini con la frittata, la sciarpa al collo per quando farà molto freddo e qualche soldo in tasca, conservato gelosemente solo per andare a vedere una squadra di calcio chiamata, Società Sportiva Lazio.

I tempi cambiano, la passione è sempre la stessa. Bentornati ai laziali.