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CONFERENZA – Pioli: “Basta errori banali! Candreva out”. Poi parla di Morrison, Hoedt e Anderson

La beffa del 93’30” è stata forte. La Lazio ha disputato un ottimo match contro la finalista della scorsa Europa League, ma una distrazione, unita ad una disattenzione arbitrale, è costata l’1-1 finale. Per fortuna, però, in questo periodo non c’è tempo da perdere e piangersi addosso. La Lazio torna lì dove lo scorso anno ha compiuto due imprese. In coppa Italia prima ed in campionato poi, al San Paolo si sono viste due delle più belle Lazio di stagione. Queste le parole del mister Pioli in conferenza stampa alla vigilia del match contro i partenopei.

Qual è il primo ricordo che le viene in mente di Napoli?

“È stata una serata piena di tensione prima ed emozione, ma domani è il passato”.

Quanto è diversa la Lazio dallo scorso anno?

“Ci stiamo avvicinando a quello che eravamo, abbiamo avuto un po’ di problemi, ma vedo nei miei giocatori la voglia di tornare a vincere”.

Candreva?

“Ieri ha avuto un infortunio alla caviglia, non ci sarà. Indipendentemente dagli uomini voglio vedere la voglia che avevamo giovedì. Non voglio però errori come quello contro il Dnipro. La fine della partita la fischia l’arbitro, che ha sbagliato  a non fischiare prima, ma dobbiamo essere concentrati fino alla fine! Abbiamo avuto tante lezioni, ora se siamo intelligenti da queste lezioni impariamo”.

Cosa manca a questa Lazio ?

“Facciamo troppi errori, raccogliamo meno di ciò che seminiamo. Dobbiamo smettere di fare errori che compromettono il risultato, sono quelli che ti danno la condizione psicofisica ideale per avere una continuità di prestazione. Basta errori banali!”

Morrison?

“Sarebbe stato tra i convocati se non avesse avuto un problema alla caviglia. Non mi interessa cosa si sia detto, ma l’unico motivo di esclusione era il problema alla caviglia”.

Come sta vedendo Radu?

“Sta crescendo di condizione, credo che potra dare di più nei prossimi mesi”.

Soddisfatto di Hoedt?

“Molto, è giovane ed ha qualità. Se la Lazio ha comprato un giocatore sono certo che ha qualità, ma forse così pronto non me lo aspettavo neanche io”.

Consigli a Felipe Anderson?

“Deve continuare a lavorare come sta facendo, e fidarsi delle persone che vogliono il loro bene. Con costanza ed umiltà tornerà quello dello scorso anno”.

Senza Candreva si pensa al cambio di modulo?

“Nelle ultime gare sono arrivate risposte confortanti, certo è che non sono  gli schemi a decidere le partite. Dobbiamo più che altro capire le condizioni di chi ha giocato giovedì. Un po di turn over è inevitabile”.

Il Napoli?

“Non so se è più o meno forte dello scorso anno. È difficile capirlo ora, ha cambiato tanto ma è stato costruito per vincere. Hanno grande qualità! Non so quale Napoli sara più difficile affrontare, se quello di Sarri o quello di Benitez. Per Benitez parla la carriera, Sarri è un ottimo allenatore che è arrivato tardi nella massima categoria ma ha idee e competenze che alla fine ti dà risultati. Le somme poi le tirerà il campo”.

Quanto pesa la partita di domani?

“Tutte le partite possono essere quella della svolta. Quella di domani sarà importante perché cerchiamo continuità di prestazione e risultati”.

Milinkovic-Savic?

“Giovedi ha fatto un’ottima prestazione, le qualità sono visibili a tutti. Credo possa essere un giocatore completo. Ieri era stanco ora vediamo per domani, ma sono sicuro che ci darà grosse soddisfazioni”.

Dal nostro inviato a Formello
Stefano Gaudino

La riproduzione parziale o totale dell’articolo è possibile soltanto previa citazione della fonte

 

 

 

Il doppio ex Buso: “La Lazio è l’avversario peggiore che il Napoli potesse incontrare”

Ha indossato la maglia del Napoli per 3 stagioni dal ’93 al ’96, prima di passare nella Lazio con cui ha disputato una sola stagione con 16 presenze e una rete. Il doppio ex Renato Buso ha parlato sul portale calcionapoli24.it della sfida di domenica del San Paolo: “Il Napoli e l’Inter possono ambire allo scudetto: hanno qualità e mezzi per lottare, sono sullo stesso piano. La partenza conta ma il Napoli può rientrare a cominciare dalla partita con la Lazio, che non sta attraversando un periodo non semplice nonostante la vittoria di domenica scorsa. Forse è una delle peggiori avversarie in questo momento, non sarà una partita facile ma spero in una gara spettacolare”.

 

Passaggi completati, Lazio di bronzo con Radu

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La Lazio vince una medaglia di bronzo. Lo fa con Stefan Radu, il quale si è piazzato al terzo posto nella speciale classifica, stilata questa mattina dal quotidiano Tuttosport, dei giocatori di serie A con più passaggi completati all’attivo. Per la cronaca, sono 198 quelli messi a segno dal terzino romeno, meglio del quale hanno fatto solo l’interista Medel, secondo a quota 220, e il napoletano Hamsik, capofila con 250.

BIGLIETTO CANDREVA – L’Atac precisa: “Nessun accordo con la Lazio”

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AGGIORNAMENTO 19/09/2015 – Per ora l’Atac non emetterà i biglietti con l’immagine del calciatore della Lazio Antonio Candreva. Lo precisa in una nota l’azienda dei trasporti, sottolineando che “non è stato ‘siglato’ alcun contratto Lazio Bit e lo stesso potrà essere formalizzato solo dopo la finalizzazione delle trattative”. Dopo l’iniziativa dedicata a Francesco Totti in occasione del suo 39/o compleanno, ieri si era diffusa la notizia che l’Atac avrebbe lanciato i ticket in omaggio a un altro romano, il laziale Candreva. Fonte: Ansa

Dopo Totti, l’Atac celebra anche Antonio Candreva. A riferirlo l’ANSA, secondo cui l’Agenzia del trasporto autoferrotramviario del Comune di Roma avrebbe siglato con la S.S. Lazio un accordo per la stampa di 500mila biglietti con l’effigie del numero 87 biancoceleste, vero e proprio idolo della tifoseria dell’aquila. I biglietti saranno messi in circolazione dalla fine di ottobre, vale a dire pochi giorni prima del derby, in programma l’8 novembre, e saranno disponibili in 4 diverse versioni, ognuna con un immagine del centrocampista di Tor de’ Cenci.

Napoli-Lazio: i precedenti e le statistiche

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A Napoli lo scorso 30 maggio si consumò il sogno terzo posto Champions. Da Napoli ora la Lazio riparte alla ricerca di quella continuità bruscamente interrotta dal pareggio di Dnipro, per dare ulteriore slancio ad una stagione fin qui con troppi alti e bassi. Missione non semplice, dal momento che di fronte ci sarà un team Sarri desideroso di regalarsi il primo acuto stagionale dopo aver conquistato la miseria di un punto in tre giornate (frutto di 2 sconfitte e 1 pareggio). E che avrà dalla sua numeri alquanto incoraggianti.

Nelle 123 sfide disputate in serie A tra le due compagini, infatti, gli azzurri si sono imposti ben 43 volte contro le 36 dei capitolini e i 43 pareggi. Non va diversamente per quanto riguarda le sfide in Campania, dove il bilancio recita 29 vittorie dei locali, 16 pareggi e solo 9 affermazioni degli ospiti. Da segnalare che, con il 4-2 del maggio scorso, i biancocelesti posero fine ad un’astinenza di vittorie al San Paolo che durava dal 2-0 firmato dalla doppietta di Rocchi nella stagione 2008-09. L’ultimo pareggio risale invece al novembre 2011, 0-0 con protagonista Marchetti autore di numerosi interventi miracolosi che mantennero inviolati i pali capitolini. Inoltre, la Lazio ha conquistato appena 5 punti negli ultimi 6 incroci di campionato con i partenopei e nelle ultime 4 sfide i palloni sono stati spediti in fondo al sacco ben 19 volte, una media di 4,75 a partita.

Per quanto riguarda invece i due allenatori, Pioli e Sarri si sono incrociati finora 3 volte, con un bilancio favorevole al parmense per due vittorie a una. Il tecnico laziale sorride anche nel conto delle 13 sfide ai campani, in cui ha ottenuto 6 successi, 4 pari e soltanto 3 ko ed è in serie positiva (2 vittorie e 1 pareggio) nelle ultime tre. Bilancio in parità invece per il ‘collega’ contro gli aquilotti, con una vittoria (in casa) e una sconfitta (in trasferta) ottenute entrambe nella scorsa stagione alla guida dell’Empoli.

E passiamo infine agli uomini gol. In casa Lazio, Matri è il vero e proprio giustiziere del Napoli, con 5 sigilli inflitti ai partenopei, l’ultimo dei quali risale tuttavia al 2011. Occhio anche a Parolo, che ha gonfiato quattro volte la porta azzurra, a Lulic, Candreva, Mauri, Klose e Onazi, fermi a quota 2, e a Basta e Keita. Da segnalare che il bosniaco, il tedesco e il nigeriano hanno realizzato reti decisive, rispettivamente per la finale di Coppa Italia e per il terzo posto. Nel Napoli, invece, un occhio di particolare riguardo dovrà essere rivolto a Higuain, che ha all’attivo 9 reti realizzate in 7 match tra campionato e Coppa Italia. Buoni anche gli score di Hamsik, autore di tre sigilli, e di Callejon, Gabbiadini Mertens, anch’essi in rete contro i capitolini.

 

Pruzzo: “Napoli Lazio gara più intrigante della giornata”

Intervenuto a Radio Radio, l’ex beniamino della Roma Roberto Pruzzo ha parlato della gara di domenica sera: “Sono curioso di vedere come Sarri si risveglierà dopo i 5 gol al Bruges. Il mister ha lasciato fare ai giocatori e non sempre può andarti bene. Napoli Lazio sarà la gara più intrigante di giornata”. 

 

Callejon sfida la Lazio: “Abbiamo il dente avvelenato per la gara della scorsa stagione”

Dopo il 5 a 0 al Brugge, il Napoli ha rialzato la testa e si è caricato in vista della gara di domenica. Il gol di Onazi in quel di San Paolo brucia ancora, e il club partenopeo non vede l’ora di potersi riscattare. Come ha spiegato Callejon a Radio Kiss Kiss Napoli: “Con la Lazio abbiamo il dente avvelenato dopo l’ultima giornata dello scorso campionato. Sarà una partita importante e difficile, ma vogliamo riprenderci la Champions”

 

Dnipro Lazio: a fine gara Hunter è “scappato” dallo stadio

Il Corriere dello Sport racconta un curioso aneddoto riguardante Hunter, l’arbitro di Dnipro Lazio reo di aver fischiato la fine della gara con 12″ di ritardo. Fine partita: il ds Tare passeggia nervosamente nella zona-mista, fa fatica a trattenere la rabbia per un vittoria sfumata in modo pazzesco. E allora il diesse albanese si ferma davanti gli spogliatoi, vorrebbe vedere l’arbitro e magari parlarci. Ma Hunter riesce ad evitare il contatto con il dirigente e uscito dagli spogliatoi fila via dallo stadio ad alta velocità. Ha permesso al Dnipro di continuare l’azione oltre il tempo regolamentare, la sfera dopo il calcio d’angolo era uscita dall’area d rigore e il gioco è continuato. Si deve essere reso conto a posteriori di aver sbagliato. E non potendo scusarsi o ammettere l’errore, è fuggito via a passo rapido. E’ successo allo stadio come in albergo, quando Hunter alla presenze di giornalisti italiani è scappato nella sua camera.

De Martino: “Le Monde? Attacco ingiustificato. A breve presenteremo importanti novità”

In una lunga intervista al Corriere dello Sport, il responsabile della comunicazione Lazio, Stefano De Martino ha affrontato diverse tematiche, partendo dall’accusa di Le Monde alla Lazio di aver fatto delle maglie (quelle dell’Europa League) che richiamano al fascismo. Ecco le parole di De Martino: “L’articolo si è caratterizzato per un attacco nei confronti del blasone della Lazio. Non ha nessuna giustificazione. Ha indignato la società e i suoi tifosi. Rispediamo con forza al mittente queste considerazioni, abbiamo protestato fortemente. In Europa spesso l’immagine biancoceleste è accostata, con riferimenti storici che contesto, a momenti che non sono calcistici ma politici, non considerando però che il club e la sua gente si sono sempre caratterizzati per l’impegno sociale e rispetto delle diverse etnie. Per restare nei confini francesi, voglio ricordare l’iniziativa che ci fece recapitare i complimenti di tutta Europa per la nostra vicinanza alla tragedia di Charlie Hebdo.

De Martino è fresco di rinnovo, sarà il responsabile della comunicazione per altri 3 anni: “Il lavoro si innesta in un solco di lavoro cominciato nel 2008 quando la Lazio ha voluto fortemente strutturarsi nella comunicazione. Da qui la nascita della rivista ufficiale, del canale telematico e soprattutto direi la nascita pioneristica della radio ufficiale. Gente lontana per Lotito? La difficoltà non sta nella figura del presidente, uomo di grande carisma e con un carattere marcato. La difficoltà sta nel muoversi in un sistema romano fatto di tante realtà e di tante voci diverse. Con la scorsa stagione si è chiusa la prima parte del progetto comunicativo condiviso con la società. Si apre ora la seconda e la più delicata parte del progetto che vedrà la collaborazione di partnership tra carta stampata, radio e tv per accorciare le distanze con il mondo biancoceleste. Allo stesso tempo combatteremo chi in modo pretestuoso punta a mistificare la realtà, portando fuori strada i tifosi. Nel prossimo triennio sbarcheremo prepotentemente sul web con il lancio imminente del nuovo sito che diventerà un vero e proprio portale interattivo. L’affiliazioni con portali esteri che vedono transitare quotidianamente milioni di tifosi biancocelesti come per esempio quelli asiatici. Sarà una Lazio che parlerà molte lingue per continuare nel processo di internalizzazione. Negli ultimi anni abbiamo conquistato le copertine di importanti settimanali come So foot e Kicker. In un processo di crescita ci sono varie fasi e qualcuna può creare distanze. La Lazio dal 2004 ha cominciato un processo di ristrutturazione. Nelle prossime stagioni le distanze saranno colmate e la lingua laziale, più che romana, sarà ben compresa da tutti. Errori? Di errori se ne sono commessi e magari se ne commetteranno, ma ogni azione della società ha avuto come comune denominatore l’esclusiva volontà di migliorare offrendo ai suoi tifosi la possibilità di essere informati con verità spesso non dette”.

De Martino spiega la decisione della società di non mettere on chiaro Lazio style channel sulla piattaforma sky: “Quella di Sky era una proposta per poter accedere a immagini e contenuti relativi alla Champions. E anche quella di poter usufruire dell’archivio storico della Lazio. La società ha deciso di non seguire Roma e Juventus per accordi pregressi e poi per un progetto in divenire che consentirà di migliorare e raggiungere sempre più telespettatori che vogliano vivere la Lazio 24 ore su 24. E’ in corso un progetto di digitalizzazione di tutto l’archivio storico. Stiamo lavorando su altre importanti novità, arriverà il momento giusto per parlarne”. Infine De Martino parla di una bella iniziativa: Nelle prossime settimane la Lazio presenterà una Fondazione di carattere internazionale e solidale che agirà in tutto il mondo andando ad affiancarsi a chi già opera per portare sollievo a chi soffre. Una Fondazione della Lazio. Iniziativa fortemente voluta dal presidente Lotito. A capo della Fondazione ci sarà la moglie Cristina Mezzaroma, donna di grande capacità comunicativa e morale”.

L’AVVERSARIO DI TURNO – Sarri cerca continuità dopo la vittoria di ieri. Dubbi sul modulo

La vittoria in Europa League per 5-0 contro il Club Brugge ha dato sicuramente fiducia ed entusiasmo al Napoli, sensazioni che da un mese a questa parte sembravano perse, complice i pessimi risultati in campionato con appena 2 punti in 3 partite (frutto della sconfitta alla prima con il Sassuolo e dei pareggi con Sampdoria ed Empoli).
Ora però, chiusa la prima giornata europea, è già tempo di tornare al Campionato e domenica sera i ragazzi di Sarri affronteranno la Lazio, cioè la squadra che appena 3 mesi fa distruggeva i sogni champions del Napoli proprio in casa dei partenopei (diretti concorrenti dei biancocelesti nella corsa alla Champions League). Inutle dire che la gara sarà pervasa da una grande voglia di rivincita.

QUALE MODULO? – Il 4-3-3, utilizzato per la prima volta in stagione da Sarri e che ha permesso di dare spettacolo contro il Club Brugge, potrebbe essere riposto anche nella delicata sfida contro la Lazio di Pioli. Tale modulo sembrerebbe essere più compatibile con le caratteristiche dei suoi attaccanti – Mertens e Callejon che ieri hanno ritrovato la loro vena realizzativa, mettendo a segno una doppietta a testa –  ma nelle ultime ore  la tentazione di Sarri può essere quella di tornare al 4-3-1-2 (modulo a cui il tecnico è più legato e che ha incantato tutti quando era alla guida dell’Empoli) con Insigne, Higuain e Gabbiadini.
Se decidesse di confermare il nuovo shcieramento tattico (il 4-3-3), avrebbe un ampia scelta in avanti, con appunto il belga e lo spagnolo come prima opzione e con Gabbiadini e Insigne come alternative. Il punto fermo centrale resterebbe Gonzalo Higuain (autentica bestia nera della Lazio) ma nel caso Sarri volesse farlo rifiatare sarebbe lo stesso Gabbiadini a essere l’indiziato numero uno per la sua sostituzione. L’unico interprete offensivo della rosa napoletana che ha giovato del cambio di modulo è stato Insigne che nell’inedita posizione di trequartista sembra essere particolarmente a suo agio. 

IL PUNTO DEBOLE: DIFESA DA BRIVIDI – Se la Lazio deve preoccuparsi dell’eventuale presenza di Higuain, sicuramente la difesa di Sarri non dormirà sonni tranquilli, anzi  la difesa napoletana potrebbe essere un’alleata per la partita di domenica: con sei gol subiti il Napoli ha terza peggior difesa del campionato alle spalle solamente di Carpi ed Empoli. La coppia di centrali fin qui formata da Albiol e Chiriches ha destato molte perplessità e nella partita di ieri Sarri ha provato Koulibaly al fianco dell’ex Real Madrid. Il difensore spagnolo nonostante le continue incertezze delle quali si è reso protagonista sembra godere di una stima incondizionata da parte dei suoi allenatori. Allora Sarri domenica potrebbe riproporre nuovamente la coppia impegnata ieri in Europa League. Non proprio un ostacolo insormontabile.

PROBABILE FORMAZIONE: In caso di ritorno (molto probabile secondo i media) al 4-3-1-2: davanti a Pepe Reina ci saranno a destra Maggio poi Albiol e Koulibaly centrali ed infine Ghoulam sul versante mancino. A centrocampo ritornano Allan e Valdifiori al fianco di Marek Hamsik con Insigne trequartista. La coppia d’attacco sarà formata da Gabbiadini e Higuain.

Marco Lanari

Gregucci è ottimista: “La Lazio gioca bene, vincerà il girone e può vincere questa Europa League”

L’ex difensore biancoseleste Angelo Gregucci, nonostante la beffa rimediata ieri sera con il Dnipro, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio palesando un contagioso ottimismo non solo sull’eventuale qualificazione della Lazio nel suo girone, ma addirittura ritenendo il potenziale degli uomini di Pioli così elevato da poter ambire alla vittoria del trofeo europeo:

RIMPROVERO  “L’unico rimprovero da fare alla squadra per la prestazione di ieri è l’ingenuità. La gara è stata dominata dalla Lazio, il pareggio non pregiudica nulla sulla qualificazione, ma sotto il profilo dell’autostima sì. 

IL MATCH  “Match dominato dalla Lazio, il Dnipro è una squadra che ha fatto la finale di questa competizione, a sprazzi ho visto i biancocelesti della passata stagione.

MILINKOVIC-SAVIC – “La linea della società è chiara, c’era stata la richiesta di un fuoriclasse, Tare guarda giocatori di talento, molto giovani con discreta esperienza. Savic e Kishna  ce l’hanno, il profilo che la società dà è magnifico. Stiamo giocando bene da questo punto di vista, si sta dando lungimiranza a questo progetto. Il salto di qualità lo fai solo con determinate gare, a noi è servita la sconfitta del Leverkusen, abbiamo toccato la porta del paradiso e siamo tornati”. 

Poi ritorna sul match e la beffa alla Dnipro Arena:
“E’ inammissibile prendere il gol in quel modo, a tempo scaduto con una palla su calcio piazzato devi essere feroce, non conta l’esperienza. Dobbiamo crescere in mentalità. Abbiamo palesato tutta la nostra disattenzione visto che c’erano più attaccanti avversari pronti a castigarci. Siamo più forti, sono sicuro che vinceremo quel girone. La mentalità che ha portato Pioli e il suo staff è lodevole, era da tanto che alla Lazio non vedevamo un calcio di proposta. Vorrei vedere un giocatore come Felipe Anderson cambiare mentalità, bene i dribbling e le giocate, ma serve continuità e cattiveria. Dobbiamo tirare su il profilo del calcio italiano attraverso l’Europa League, dobbiamo guadagnare un posto in più in Champions, l’Inghilterra è in palese difficoltà. La Lazio deve e può vincere questa Europa League”. 

Verona – Lazio, info e prezzi dei biglietti

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Il 27 settembre alle ore 15.00 la Lazio sarà di scena al Bentegodi per sfidare l’Hellas Verona. La stessa società ha diramato un comunicato con tutte le info riguardanti la vendita dei tagliandi. Si potranno acquistare i biglietti da lunedi al costo di 20 euro piì i diritti di prevendita.

Per informazioni più dettagliate consulta il sito ufficiale della S.S.Lazio cliccando QUI.

FORMELLO – Si lavora in vista del Napoli. Djordjevic verso il forfait

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La Lazio e Pioli non si prendono pause. Nonostante la lunga trasferta con ritorno a Roma nel primo pomeriggio, la truppa biancoceleste è scesa subito in campo per le prove anti Napoli. Pioli ha fatto svolgere lavoro di scarico e defatigante per chi è sceso in campo ieri sera. Per gli altri seduta standard. Tra gli osservati speciali Djordjevic e Hoedt. Se per il serbo è difficile andare anche in panchina al San Paolo, per Hoedt ci sono stati dei controlli fisici per una botta ricevuta nel match di ieri. L’olandese non preoccupa ma potrebbe lasciare il posto al rientrante Mauricio. Per il resto tanti e soliti dubbi. Il modulo sarà il 4-2-3-1, ma gli interpreti sono ancora da individuare Domani se ne saprà di più.

Napoli Lazio, Venturin: “Sarà spettacolo”

In tanti preannunciano un Napoli Lazio cinematografico come la storia calcistica recente insegna. Un ritorno al futuro per i tifosi, si torna al San Paolo, scene al cardiopalma quella sera, ultima di campionato, il cuore in gola mentre el Pipita spara il pallone al cielo stellato di Napoli e la speranza che via via si fa sempre più viva.

Entrambe le squadre hanno sofferto nei primi match di questa stagione, ma l’Europa League ha regalato segnali confortanti ad entrambe le tifoserie, calcio a tratti irresistibile. Manita per il Napoli contro il Bruges, La Lazio domina a Dnipro contro i vice campioni di Europa League per 90 minuti, quello che è successo nel recupero è tanto cinematografico quanto il più classico dei Napoli Lazio.

Venturin, doppio ex, ha lasciato  le sue impressioni per questo attesissimo match:

Il Napoli deve crescere e non ha ancora risolto i propri problemi. Ora serve regolarità.

E anche equilibrio di squadra?

Il Napoli è sempre stato una squadra molto ben attrezzata da metà campo in avanti, mentre dietro ha avuto qualche difficoltà. l’equilibrio si trova tutti insieme, la fase difensiva va fatta tutti insieme.

La Lazio che impressione le ha fatto?

In Europa ha buttato tre punti ma c’è ugualmente la possibilità di passare il girone. in campionato così così, il ko col Chievo brucia ancora. I biancocelesti comunque hanno adesso più certezze rispetto al Napoli. E Matri è il giocatore che mancava.

Napoli-Lazio come sarà?

Offrirà grande spettacolo. Ci sono tanti giocatori di qualità in campo, di livello internazionale. Sarà un match che non tradirà le attese.

Due giorni al ritorno a Napoli per i bianco celesti, aspettiamo trepidanti i fuochi d’artificio al San Paolo.

 

Lorenzo Centioni

LAZIO, SEGNALI DI CRESCITA

Possiamo dirlo, dalla Dnipro Arena esce una Lazio più forte. Ingenua sì, ma è pur vero che neanche Roma fu costruita in un giorno. Quel gol di Seleznyov ci ha tolto il sorriso, però tutto sommato può anche andarci bene così. Sulla carta il Dnipro è pur sempre testa di serie del girone G. Non avrà fatto sicuramente un buon mercato estivo, privandosi sia di Kalinic, arrivato in Italia, sia di Konoplyanca, venduto al Siviglia, ma prima di ieri sera, molti avrebbero sperato di uscire da Dnipropetrovsk con dei punti. Ieri Pioli, per la prima volta, ha messo nell’undici iniziale un giovane di belle speranze, Milinkovic-Savic, che è risultato all’unanimità il migliore fra i ventidue in campo. Una prestazione con gol – in campo europeo – è sempre un segnale incoraggiante. Personalità, piedi raffinati,  discreta velocità, prestanza fisica (basti osservare come riesce a liberarsi di Douglas, che poi frana al suolo), insomma, chi più ne ha, più ne metta. Oggi tutti i maggiori quotidiani celebrano la prestazione del serbo classe ’95, che ieri sera ha svolto con onore il suo compito in una Lazio vestita in abito scuro. Decisamente elegante.

Ma il buon pareggio di ieri sera è sicuramente il frutto di tutta un’interpretazione tattica che il coach sta dando a questa squadra. Oltre al serbo, anche  Eddy Onazi ieri sera ha disputato un buon match, ricordando quello dell’esordio in serie A, quando su di lui erano riposte maggiori speranze. Per non parlare poi delle prestazioni di Hoedt e Konko: il primo ha inanellato un’altra prestazione importante. Sicurezza, senso tattico e un buon fisico sono le caratteristiche che stanno venendo fuori da quest’altra giovane promessa di casa Lazio. Per ciò che riguarda Konko, già il fatto che non si sia infortunato è un motivo di felicità per i sostenitori capitolini, considerando la sua perenne lungodegenza.

Concludendo, la squadra vista ieri sera sembra aver ritrovato lo smalto e la verve della passata stagione. Dopo la vittoria contro l’Udinese e lo sfortunato pareggio in Ucraina, possiamo dunque affermare che la Lazio è in crescita e ora si  può pensare alla sfida contro il Napoli, con la consapevolezza di aver ritrovato un gruppo capace di poter sbancare il San Paolo.

Biglia, 7 giorni per il rientro

Quadro radiologico migliorato, positiva la risposta al lavoro differenziato. Segnali confortanti dall’infermeria, il metronomo del centrocampo laziale è vicinissimo al reintegro nel gruppo che dovrebbe avvenire tra una settimana circa. Indiscrezioni lo darebbero già in campo prima della sosta.

Tutto il tifo bianco celeste si augura di rivedere presto in campo il fenomeno argentino con il quale, gli undici di Pioli sembrano girare alla perfezione. Segnali di fiducia anche dal match di Europa League contro il Dnipro, nonostante lo svarione a tempo scaduto e quel pareggio che ci va un po’ stretto, i ragazzi hanno espresso un calcio arrembante e aggressivo, le stesse caratteristiche con le quali si è raggiunto il preliminare di Champions.

Lucas Biglia, L’ultimo tassello per completare il puzzle bianco celeste, mentre si attende il rientro dei nostri attaccanti, Matri non sta sfigurando per niente li davanti. Djordjevic è già tornato ad allenarsi, attendiamo il reintegro nel gruppo di Klose e De Vrij per una Lazio al 100%.

 

Lorenzo Centioni

Onazi e quel gol che ha cambiato il destino…

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Correva l’anno 2011 e dalle parti di Formello facevano capolino due giovani nigeriani di belle speranze: Ogenyi Eddy Onazi e Sani Emmanuel; entrambi classe ’92, classico mediano di rottura il primo, punta rapida alla Oba Oba Martins il secondo. La Lazio li aveva notati durante il mondiale under 17 del 2009 svoltosi proprio in Nigeria, competizione in cui la selezione nigeriana si era arresa solo in finale sotto i colpi della Svizzera. Erano stati portati in Italia da una vecchia conoscenza della nostra Serie A e dell’Inter in particolare: Taribo West, che svestiti i panni del calciatore aveva intrapreso la doppia strada di talent scout di giovani calciatori e pastore pentecostale. Dei due si diceva un gran bene, in particolare di Sani, capocannoniere di quell’edizione del mondiale giovanile con 5 gol. Bene, a distanza di cinque anni di quel Sani Emmanuel si sono praticamente perse le tracce (attualmente gioca nelle terza serie svedese dopo esperienze in Svizzera ed Israele…). Chi invece è rimasto in pianta stabile all’ombra del Colosseo è stato l’altro, quel mediano con piedi maleducati e fisico non proprio da marcantonio: Ogenyi Eddy Onazi. In questi cinque anni in maglia biancoceleste il centrocampista nigeriano ha avuto un rendimento altalenante, anche se quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente. La scorsa stagione però con l’arrivo di Stefano Pioli in panchina il suo utilizzo si è drasticamente ridotto: 16 presenze collezionate, di cui solamente 6 da titolare, la maggior parte delle quali in Coppa Italia. Fino a quel 31 maggio, ultima giornata del campionato scorso. Si gioca Napoli-Lazio, vero e proprio spareggio per un posto nei preliminari di Champions League; la Lazio, agguantata dalla doppietta di Higuain dopo aver chiuso in vantaggio per 0-2 il primo tempo è in 10 ed in chiara difficoltà fisica. Dopo l’errore dal dischetto dello stesso Higuain, Pioli decide di gettare nella mischia Onazi, reduce da una stagione tutt’altro che positiva. Siamo al minuto 38. Due minuti dopo un recupero di Maggio su Ledesma si trasforma in una verticalizzazione più che fortuita per l’accorrente Eddy che aveva seguito l’azione: piattone ad aprire e gol, 2-3, preliminare di Champions in cassaforte. Il gol che ha cambiato il suo destino alla Lazio. Prima di quella partita infatti il mediano nigeriano era tra i sicuri partenti, ma il calcio si sa è strano, ed un gol può cambiare la storia di qualsiasi calciatore. Onazi è rimasto in biancoceleste e, complici gli infortuni e la scarsa condizione di alcuni elementi della mediana, in questo primo scorcio di stagione è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante. Fino all’ottima prestazione sfoderata ieri sera all’esordio in Europa League nel pareggio in casa del Dnipro: schierato da Pioli nell’inedito ruolo di regista, ha ripagato la fiducia dell’allenatore aggiungendo al solito ottimo lavoro in fase di interdizione anche una buona prova in fase di impostazione e risultando tra i migliori in campo insieme a Milinkovic-Savic e Hoedt.

Adesso Pioli sa che può contare anche sul nigeriano. Quel piccoletto portato da Taribo West. Quello meno forte di Sani Emmanuel. Quello che avrebbe dovuto lasciare la Lazio. Fino a quel gol al San Paolo, quel gol che ha cambiato il destino.

Giulio Piras

Sergej Milinkovic-Savic, “il ragazzo d’oro”

L’esordio del giovane Milinkovic-Savic ha trovato grande eco sui siti serbi orgogliosi della prestazione del loro nuovo idolo. Dopo l’ottima prestazione di ieri sera ed il gol del vantaggio dei biancocelesti gli elogi si sono sprecati, sia nell’ambiente laziale che in Patria, dove il nuovo acquisto biancoceleste è tenuto in grande considerazione. “Questo è il nostro ragazzo d’oro”, è il titolo con il quale il portale mozzartsport.com ha commentato le immagini del gol del giovane centrocampista. Anche sportske.net ha speso parole al miele per il ragazzo: Un debutto da sogno, Sergej ha portato l’Aquila in vantaggio contro il Dnipro, finalista di Europa League dello scorso anno.
Quella di ieri sera è stata una serata speciale per Sergej, il ventenne ricorderà per sempre e con orgoglio questa partita. Ora spetta a lui confermarsi e conquistarsi la stima di Pioli e dei compagni, la sua giovane età lascia pensare ad una carriera di un certo livello nel futuro del giocatore biancoceleste ma deve restare con i piedi per terra se vuole crescere e diventare uno dei principali protagonisti della squadra del tecnico emiliano.

Milinkovic: “Peccato non aver vinto ma per me quella di ieri rimarrà una notte indimenticabile”

Ieri sera, sul campo del Dnipro, si è realizzato il sogno di Sergej Milinkovic-Savic. Per il giovane biancoceleste, grande protagonista sul terreno di gioco nel corso dell’incontro, è arrivato l’esordio in Europa League. La sua è stata un’ottima prestazione, il giovane ventenne serbo è stato all’altezza della situazione, non ha pagato l’emozione della prima volta ed oltre a giocare un buon incontro è riuscito a realizzare il gol del vantaggio biancoceleste. Nell’azione della rete della squadra di Pioli il centrocampista ha mostrato anche malizia nonostante la giovane età: sul calcio di punizione dei biancocelesti con un leggero spostamento si è prima liberato dell’uomo che era su di lui e poi, prendendo il tempo a compagni ed avversari, è riuscito, di testa, a depositare il pallone nella porta della squadra ucraina.

Milinkovic Savic ha commentato sul sito della Lazio la splendida serata vissuta da protagonista. Queste le sue parole:

“Sono molto contento, era la prima volta che scendevo in campo in una competizione così importante. Quando ho colpito di testa e ho visto il pallone entrare in rete sono impazzito dalla gioia, non avrei mai sperato di riuscire subito a segnare. Peccato non essere riusciti a conquistare i tre punti. Nei minuti finali siamo stati sfortunati ma il rammarico per il loro pareggio non cancella le emozioni e la felicità che ho vissuto in campo”.

A parte la felicità personale però al serbo il pareggio non è andato giù:

“Abbiamo giocato molto bene ma quella loro giocata nel finale ci ha rovinato la serata. Abbiamo avuto molte occasioni per fare nostra la partita ma non ci siamo riusciti, dobbiamo crescere ancora e nei prossimi incontri dovremo costruire ancora più occasioni per riuscire a segnare più reti”.

 

Inesperienza e disattenzione frenano la Lazio ma c’è luce in fondo al tunnel

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A piccoli passi la Lazio sta lentamente crescendo. Dopo i tre punti conquistati in campionato domenica scorsa contro l’Udinese, ieri sera nell’esordio in Europa League ha sfiorato la vittoria con il Dnipro. La squadra di Pioli non è riuscita a bissare il successo e le colpe sono state molteplici. A prescindere dall’errore del direttore di gara, che ha protratto l’incontro oltre il tempo di recupero, sono stati gli uomini del tecnico emiliano a sprecare una grande occasione. Nonostante in campo la Lazio abbia schierato solo pochi titolari, i biancocelesti sono stati padroni del campo. Dopo il vantaggio raggiunto con il gol di Milinkovic-Savic, all’esordio dal primo minuto sia con la Lazio che nella competizione, gli uomini di Pioli hanno sfiorato più volte il raddoppio ma non sono riusciti a centrarlo. Si sa, il calcio è così, se sbagli molto rischi di pagarla cara e questo si è verificato ancora una volta. Un errore nel finale dell’incontro, quando i biancocelesti in campo erano ormai con la testa sotto la doccia, sicuri di aver conquistato i primi tre punti di questa nuova avventura europea, è arrivata la beffa finale. La squadra laziale, con tutti quei giovani sul terreno di gioco, ha peccato di inesperienza e presunzione, anche se ad onor del vero il gol subito è stato un concentrato di errori ma quello più grande è stato lasciare tre uomini del Dnipro incustoditi nel settore sinistro del reparto arretrato biancoceleste. L’incontro era agli sgoccioli sarebbe bastato essere più attenti e precisi nel rinviare il pallone e nel coprire gli spazi… ma come prendersela con degli esordienti che in campo hanno dato tutto ciò che avevano quando lo sbaglio maggiore viene fatto, per l’ennesima volta, da Radu, uno dei veterani di questa squadra. Il romeno non riesce a tornare quell’elemento che i tifosi laziali hanno imparato ad amare, in campo spesso ripete gli stessi errori, sembra giocare con il freno a mano tirato, è disattento e non riesce a mantenere la concentrazione necessaria fino al novantesimo. Comunque, anche se la partita per come è terminata ha lasciato l’amaro in bocca a tutte le componenti biancocelesti, c’è da essere fiduciosi. La squadra ha dato segnali di risveglio, i giocatori cominciano a capire il tipo di gioco che vuole il tecnico, le gambe cominciano a girare nel verso giusto e la dimostrazione si è avuta fino all’evitabilissimo errore finale. In questo momento non bisogna puntare il dito ne contro la squadra ne contro i singoli ma solamente aspettare che l’amalgama e la forma dei giocatori raggiungano l’apice perchè tra tante spine ancora da estirpare si iniziano a vedere bagliori di luce che fanno presagire un futuro migliore per la truppa di Pioli.