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Firmani: “Lazio troppo brutta per essere vera. Tifosi credete in questa squadra”

L’ex centrocampista biancoceleste Fabio Firmani è intervenuto a Radio Olympia per parlare della disfatta della Lazio al San Paolo: “E’ stata una partita molto negativa, a senso unico. Tutti abbiamo negli occhi la squadra dello scorso anno e questa Lazio è troppo brutta per essere vera. La squadra è la stessa dello scorso anno, è vero che ci sono stati tanti infortuni ma nessuno si aspettava queste sconfitte. E’ stato sbagliato l’approccio alle parite”. I tifosi criticano un mercato non all’altezza, ma per Firmani la società non poteva fare di meglio: “Ci si aspettava qualche innesto differente nel mercato, però per rinforzare la squadra della scorsa stagione andavano presi giocatori da 30-40 mln. Nel suo 11 la Lazio è difficilmente rinforzabile. Si è scelto di prendere 2-3 giovani di spessore che stanno dando un contributo a fasi alterne. Biglia? Ha grande mercato e in futuro potrebbe lasciare la Lazio. La società non può offrirgli l’ingaggio dei top club. Credo che lui in accordo con la società abbia deciso di rimanere. Comunque secondo me lui non vuole andarsene ad ogni costo, è un grande professionista e sicuramente finché resterà alla Lazio darà il massimo.

Il dirigente romano indica la strada per uscire dalla crisi: “L’anno scorso c’era unione di intenti e tutti remavano nella stessa direzione, adesso si nota qualche problematica. Speriamo che questo inizio di campionato spinga la squadra a metterci il 110% per rialzarsi. La Lazio può dare una risposta come ha fatto il Napoli nelle ultime due partite. Bisogna ritrovare il ritmo e l’intensità. La forza della squadra è nei valori umani dato che è formata da grandi professionisti dediti al lavoro. Dalle partite con Chievo e Napoli il messaggio che la squadra deve recepire è che abbassando l’intensità non vinci neanche contro Carpi e Frosinone. Gli anziani devono aiutare i più giovani. La Lazio tecnicamente è molto forte: è da terzo posto. Già l’anno scorso ci credevo in quell’impresa, il club ha fatto un campionato in linea con i suoi valori che sono gli stessi di quest’anno. Con un Candreva, Klose e Biglia hai qualcosa in più in campo, soprattutto a livello mentale. La squadra ora deve fare quadrato, anche organizzare una cena tutti insieme può aiutare”. Napoli brucia ancora, ma domani si gioca: “Pioli ha detto che l’Europa non può essere un alibi, questo è un segnale importante alla squadra. Rigiocare dopo 3 giorni è meglio perché la Lazio ha le potenzialità per fare una grande gara e battere il Genoa. Dopo un 5 a 0 un giocatore vive male la settimana e non vede l’ora di riscattarsi”.

Firmani crede fermamente nella Lazio: “Il gruppo ha le qualità per rialzarsi e fare un grande campionato. Dopo un’annata strepitosa, inconsciamente può capitare di rilassarsi e di convincersi di essere indistruttibili. Adesso bisogna rimettersi a pedalare. Al di là della preoccupazione dei tifosi, darei fiducia al gruppo. E’ sicuramente lecito che il tifoso critiche e sia arrabbiato però bisogna dare fiducia a questa squadra”. Firmani cerca di capire qual è la causa di questo tracollo:La squadra era sicura di andare in Champions, ha meritato nella gara d’andata e c’era una grande euforia e convinzione da parte di tutto l’ambiente di giocare i gironi. L’eliminazione ha fatto da contraccolpo e la squadra ne è rimasta scottata. Ora bisogna mettere da parte questa delusione e cercare di arrivare di nuovi tra i primi tre per rigiocarsi il playoff di Champions. In tal caso, sono sicuro che la Lazio lo affronterebbe in maniera diversa”. 

Biava: “La crisi nasce dall’eliminazione dalla Champions. Il problema non è la difesa ma la fase difensiva”

E’ stato il difensore dominante della Lazio di Reja e di Petkovic, adesso è svincolato e in attesa di una nuova avventura. Giuseppe Biava non smette di pensare alla sua ex squadra e ai microfoni di Lazio Style Radio ha parlato della situazione che sta vivendo la compagine a di Pioli: “La Lazio sta vivendo un periodo complicato. Il Genoa è una sorta di bestia nera, ma i biancocelesti hanno tutte le possibilità per rimediare. Sicuramente alla Lazio mancano molti giocatori importanti, ma quello che ha più inciso sul rendimento è stata l’eliminazione dalla Champions League, dopo la bellissima stagione dell’anno scorso. La squadra c’è e non si è indebolita perché sono arrivati nuovi buoni giocatori, ma c’è bisogno di ritrovare le forze e ripartire. La Lazio ha fatto bene a puntare sui giovani perché sono il futuro. I nuovi arrivi hanno tutto il tempo di imparare, bisogna dargli spazio perché le qualità ci sono. Stefan De Vrij è un grande giocatore, l’anno scorso è stato uno dei migliori difensori del Campionato italiano. A livello di continuità la squadra di Pioli ha bisogno di segnali importanti, c’è tempo per rimediare, il Campionato è lungo, è prematuro dare giudizi perché i valori ci sono. La Lazio in casa quest’anno ha dimostrato più volte di essere forte, è chiaro che quando si è in difficoltà andare in campo non è facile. Per fermare giocatori abili nell’uno contro uno ci vuole un lavoro di squadra, bisogna cercare di far arrivare meno palloni in modo da agevolare il difensore. Domenica è mancata la fase difensiva della squadra”. Chiusura con amarcord: “Ho un fantastico ricordo degli anni trascorsi alla Lazio. È una società molto preparata e con valori forti. Ora mi concentrerò sul futuro, mi piacerebbe allenare i giovani”.

FIFA 16 – Tre laziali tra i più forti del gioco

Da giovedì prossimo si parte con FIFA 16, il videogioco sul calcio più famoso al mondo, che appassionerà milioni di ragazzi. Come riportato da goal.com già si sanno quali saranno i giocatori più forti della Serie A. Tre i big biancocelesti: Antonio Candreva (83), Stefan De Vrij (82) e Lucas Biglia (82), accanto tra parentesi i valori assegnati. Tra i top player anche Giorgio Chiellini e Paul Pogba della Juventus (87 e 86), Gonzalo Higuain del Napoli (84) e Miralem Pjanic della Roma (84).

Klose, Wünstel: “Il calciatore che pratica il calcio più bello”

Nonostante la non più tenera età la stella di Miroslav Klose non tende ad affievolirsi. Oltre ai tanti premi ricevuti durante la sua carriera Miro riceve continuamente elogi dagli addetti ai lavori. Il campione tedesco, sia sul terreno di gioco che fuori dal campo, è ritenuto da sempre un esempio per tutti i suoi compagni, soprattutto per i ragazzi. In seguito ad un atto di fair play per un evidentissimo rigore a favore non assegnato, il tecnico tedesco del TuS Frankweiler, Thomas Wünstel, ha dichiarato di prendere spunto proprio dal campione biancoceleste: La mia fonte di ispirazione è Miroslav Klose, secondo me è il calciatore che pratica il calcio più bello sul terreno di gioco.

Gasperini: “La Lazio vorrà reagire dopo Napoli”. Convocati Genoa: Perotti c’è

Alla vigilia di Lazio Genoa, ha parlato in conferenza stampa il tecnico giallorosso Gasperini. Ecco le sue parole: “Domani e domenica ci aspettano due gare difficili. Dobbiamo giocare al meglio delle nostre possibilità. Siamo reduci da due buone prestazioni contro Juve e Fiorentina nonostante le sconfitte. Abbiamo tenuto bene il campo rischiando poco. Le risposte sono positive, vedo una crescita della squadra. Sono convinto che faremo un grande campionato. Pensavamo di iniziare la stagione con Iturbe, ma alla fine è saltato e abbiamo dovuto trovare altre soluzioni. Ci sono delle difficoltà soprattutto in avanti, ma resto fiducioso. Dobbiamo cercare di essere più concreti in fase offensiva. Mi aspetto un grande campionato di Perotti e noto che Capel sta crescendo”.

Un Genoa che scenderà in campo all’Olimpico con tante defezioni: Infortunio Izzo? Ho tante soluzioni: potrei far giocare Cissokho, oppure Marchese o Diogo. Insomma dietro abbiamo diverse soluzioni al contrario che avanti in cui abbiamo molti infortuni. Siamo partiti con un’ossatura centrale definita con Perin-Burdisso-Tino Costa-Pavoletti-Perotti. Di questi sono rimasti solo Burdisso e Perotti che abbiamo appena recuperato. Sono sicuro che quando torneranno tutti faremo un bel filotto di risultati positivi. Chiosa finale sulla Lazio e su Pandev:  “Mi aspetto una Lazio che vuole reagire dopo lo 0- 5 di Napoli. Il problema di Pandev è soltanto il gol perché per il restofa tutti i movimenti che gli chiedo. Quando si sbloccherà i commenti diventeranno positivi”

Questa la lista convocati stilata da Gasperini:

PORTIERI: Lamanna, Ujkani, Sommariva

DIFENSORI: De Maio, Burdisso, Diogo Figueiras, Marchese, Ierardi

CENTROCAMPISTI: Ntcham, Dzemaili, Tachtsidis, Rincon, Cissokho, Laxalt

ATTACCANTI: Perotti, Capel, Pandev, Lazovic, Asencio Raul

 

 

 

Cagni: “Pioli è un grande motivatore, riuscirà a risollevvare i suoi”

Dopo la pesante sconfitta di Napoli i biancocelesti mercoledì sera all’Olimpico hanno subito l’occasione di rialzare la testa. I 5 gol subiti nell’ultimo turno di campionato hanno fatto male all’ambiente biancoceleste. In seguito all’eclatante passo falso il presidente Lotito ha preso una netta posizione ed ha deciso di far rimanere i giocatori biancocelesti in ritiro a Formello, con la speranza che in questi giorni la squadra si compatti e possa tornare quel gruppo che nella stagione scorsa aveva stupito positivamente tutta Italia.

Ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 per commentare il negativo momento della compagine di Pioli è intervenuto Gigi Cagni, ex vice allenatore di Walter Zenga alla Sampdoria. Queste le sue parole:

“Nelle ultime stagioni tutte le compagini che hanno dovuto affrontare i preliminari hanno poi pagato lo scotto all’inizio del campionato. Troppe partite e troppo ravvicinate, le squadre non riescono a tenere il ritmo e non riescono a rendere al meglio. Domenica scorsa in campo c’era troppa differenza tra le due formazioni. Contro i belgi del Bruges la squadra di Sarri ha giocato in casa ed ha sostenuto solo un allenamento. La Lazio invece tornava dalla trasferta difficile di Dnipro, è rientrata a casa a notte inoltrata. Inoltre quella russa è una squadra nettamente più forte dei rivali dei partenopei. Per ciò che si è visto sul terreno di gioco i 5 gol di differenza c’erano tutti, tra l’altro il Napoli può contare su un reparto avanzato composto da 6 uomini, hanno meritato la vittoria, in confronto ai biancocelesti gli azzurri correvano il doppio. La Lazio poteva solo tentare di limitare il passivo”.

La Supercoppa e l’eliminazione dalla Champions hanno fiaccato i biancocelesti in questo inizio di stagione, l’ex tecnico imputa la debacle laziale ai troppi stop dei giocatori
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“La colpa è dei tanti infortuni che hanno colpito i big, saranno fondamentali i loro rientri. La colpa non è del tecnico, qualsiasi allenatore avrebbe avuto problemi con tutte quelle assenze. Il gruppo c’è ed è valido. Credo che questo sia il momento più difficile per la squadra di Pioli visto che anche domani continuerà ad essere in emergenza. Stefano comunque è un tecnico esperto, anche contro il Genoa saprà come motivare i suoi ragazzi. Deve agire di testa sua e puntare sugli uomini che ritiene più adatti al modulo che vuole impostare senza tener conto delle pressioni esterne.

Poi un commento sulla squadra ligure:

“Quella di Gasperini è una formazione che ancora non ha trovato la quadratura del cerchio, ha diversi problemi, soprattutto in attacco. Non credo sia in grado di creare grandi problemi come nelle annate scorse alla squadra biancoceleste. Comunque questo sarà un campionato di non altissimo livello e scarso tecnicamente.

CONFERENZA – Pioli: “Credo nella mia squadra. Da Domani i tifosi saranno orgogliosi dei ragazzi”

È una Lazio vogliosa di riprendersi quella che vuole vedere mister Pioli. La squadra, in ritiro da domenica sera, necessita di una vittoria, e domani affronterà quella che negli ultimi anni si è dimostrata una vera e proprio a bestia nera: il Genoa. Queste le parole di Pioli in conferenza stampa:

Dopo Napoli il ritiro, vi siete confrontati?

“È chiaro che siamo chiusi qui per un motivo, per la prestazione che non abbiamo fatto domenica. Sfruttiamo ogni momento per stare insieme. Siamo consapevoli che stiamo passando un momento non buono, ma vogliamo reagire subito. Abbiamo avuto infortuni e altre cose che ci hanno fatto rallentare. Dobbiamo invertire la rotta e dimostrare che non siamo quelli di domenica scorsa. Tutti ci assumiamo le nostre responsabilità, io in primis. Ma vogliamo uscirne. Dopo questi giorni abbiamo tutti le idee più chiare”.

Radu e Lulic non stanno giocando bene, eppure lei continua a puntarci. Si sente tradito?

“Chiariamo un concetto: non mi sento tradito da nessuno. So le loro qualità e per questo non sono soddisfatto. Ma è sbagliato parlare di singoli, qui le responsabilità sono di tutti”.

Felipe Anderson è stato fatto un po’ fuori, perché ?

“Felipe è uno nel quale ho stima fiducia e credo molto in lui. Ma non possiamo sempre parlare di chi non c’è. Non possiamo focalizzarci sul singolo, è la squadra che ha dei problemi. Il tour nover è necessario specie se si gioca ogni tre giorni. Non siamo ancora al 100%, dobbiamo raggiungere il top al più presto. Le partite sono tante, dobbiamo lavorare tanto per migliorare soprattutto nelle partite in trasferta che ci vedono in difficoltà”.

Alcuni giocatori rimasti controvoglia?

“Non credo.  Con la società sono stato chiaro, non volevo giocatori insoddisfatti”.

La Nord ha deciso di contestare la squadra, che ne pensa?

“I nostri tifosi sono speciali. Ci hanno esaltato quando c’era da far festa, ora vogliono criticarci ed è giusto così. Io mi sento in dovere di dire però che da domani vedranno una squadra degna di indossare quella maglia”.

Morrison sembrava il più avanti nel ritiro, poi…

“Rispetto le vostre opinioni, ma per me è sempre stato indietro nel nostro modo di giocare. Non parla ancora una parola di italiano, sono tutte cose che rallentano l’inserimento di un singolo in un gruppo”.

La squadra segue ancora le sue indicazioni?

“Domenica non abbiamo portato sul campo le cose su cui abbiamo lavorato. Ripeto di non sentirmi tradito da nessuno. Io credo fermamente nella mia squadra e conosco i loro valori morali e tecnici. Siamo in un momento di difficoltà ma siamo certi di uscirne”.

Dall’esaltazione dello scorso anno alle critiche di Napoli e Verona, come si sente ?

“Sicuramente fa male, ma ci sta! Specialmente in un momento come questo dobbiamo lavorare e credere in quello che stiamo facendo”.

Il Genoa che avversario è?

“È un avversario da affrontare e da battere. Non voglio pensare a cabala o altro. Basta negatività, vogliamo vincere”.

Da parte della società ha avvertito fiducia in queste ore?

“La società sa come lavoro e come mi impegno, mi sento sereno, ma so che devo fare meglio”.

 

Dal nostro inviato a Formello
Stefano Gaudino

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Luca Toni fuori per 2 mesi, salterà la sfida con la Lazio

Dopo il turno infrasettimanale con il Genoa di mercoledì sera la squadra biancoceleste sarà impegnata nella difficile trasferta al Bentegodi di Verona, contro gli uomini di Mandorlini. Nelle file dei gialloblu mancherà il centravanti Luca Toni, che si è fermato durante l’incontro di domenica scorsa, pareggiato a Bergamo con l’Atalanta. La notizia è stata data dallo stesso club veronese.

Questo il comunicato riportato sul sito ufficiale della società: “L’Hellas Verona FC comunica che gli esami diagnostici a cui è stato sottoposto il calciatore Luca Toni hanno evidenziato una lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. I tempi di recupero sono stati stimati indicativamente in 8 settimane circa“.

Calori: “La Lazio ha qualità ma non è convinta di se stessa. Domani occhio a Perotti e a Pandev”

Pur non avendo mai vestito la maglia biancoceleste, Alessandro Calori è entrato nella storia e nel cuore dei tifosi laziali per quel famoso gol alla Juventus il 14 maggio 2000. Altri tempi, altra storia. Intervenuto su Lazio Style Radio, l’ex centrocampista del Perugia ha detto: “I momenti di difficoltà prima o poi ci sono, l’importante è ritrovarsi come gruppo e imparare dagli errori. Il fatto che queste sconfitte siano arrivate subito può essere un vantaggio dato che c’è tempo per recuperare. Si vede che c’è qualità ma manca la convinzione nei propri mezzi. Sicuramente anche le assenze hanno pesato. Nonostante le alternative siano valide, in alcuni momenti serve l’esperienza di alcuni giocatori. Cambio modulo? Se le cose fossero andate bene Pioli non avrebbe cambiato. In generale sono rari gli allenatori che non cambiano modulo, anche Allegri ha apportato delle modifiche al suo sistema di gioco. Bisogna lavorare a lungo termine per trovare l’assetto definitivo. Anche l’anno scorso si è attuato un percorso di crescita”.

Sulla gara di domani, Calori ha detto: “Le squadre di Gasperini sono aggressive si adattano all’avversario. Il Genoa se in condizione può essere difficile da affrontare: ha una precisa identità di gioco e giocatori imprevedibili come Perotti e Pandev. Non dà punti di riferimento agli avversari. La Lazio deve puntare sulla sua idea di gioco basata sugli esterni che fanno le due fasi di gioco. L’inserimento di Matri può essere utile in tal senso. L’ha dimostrato contro l’Udinese, finalizzando il lavoro dei trequartisti. Deve ritrovare la condizione migliore avendo giocato poco negli ultimi anni ma è una prima punta vera. Comunque prima di tutto la Lazio deve ritrovare quello spirito che l’ha resa grande. Sono convinti che Pioli saprà come ripartire”.

 

Scudetto 1915, il programma della parata di auto storiche di sabato prossimo

Nell’ambito delle attività promozionali a supporto della rivendicazione dello Scudetto 1914/15 e della petizione on-line “Lazio 1914/15: Campione d’Italia ex aequo!”, promossa sulla piattaforma telematica Change.org, l’Avv. Gian Luca Mignogna comunica ufficialmente che Sabato 26 settembre 2015 si terrà la manifestazione sportivo/culturale “Auto storiche, per uno scudetto storico!”. L’evento sarà organizzato in collaborazione con L’Automotoclub Storico Castelli Romani di Grottaferrata ed il Tusculum Auto Storiche di Frascati, sarà aperto al pubblico e la partecipazione sarà assolutamente gratuita. Il raduno delle auto storiche autorizzate è fissato per le ore 15.00 presso il parcheggio sito in Piazzale dei Giochi Olimpici sul Lungolago di Castel Gandolfo, che a tal fine resterà appositamente riservato per gentile concessione dell’Autorità Comunale e della Società Sis che lo gestisce. Alle ore 15.30 il corteo automobilistico inizierà un tour per i Castelli Romani, transitando per i Comuni di Albano Laziale, Ariccia, Rocca di Papa e Grottaferrata, dove alle ore 16.30 circa è prevista una sosta folcloristica su Corso del Popolo. L’arrivo della sfilata è atteso alle ore 17.30 presso il Comune di Frascati, che con Autorizzazione n° 262/15 del 21.09.2015 ha cortesemente concesso il proprio patrocinio all’evento. Le auto storiche resteranno in sosta sino alle 19.30 in apposita area riservata in Piazza San Pietro, ove è ubicata l’omonima Cattedrale. In collaborazione con il Lazio Club Frascati sarà allestito in loco un gazebo con le postazioni di tutti i principali organi d’informazione biancocelesti  n e della Consulta Biancazzurra per far sottoscrivere on-line ai tifosi laziali, agli sportivi ed ai sostenitori la suddetta petizione tricolore.

Nesta: “Il calcio è come una droga e solo allenando non ne sento la mancanza”

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Dopo aver smesso con il calcio giocato, Alessandro Nesta è pronto a ripartire dalla panchina. Della sua nuova avventura come allenatore del Miami, l’ex difensore laziale ha parlato a Il Corriere della Sera: “Ora stiamo facendo il mercato, perché la stagione inizia a gennaio. – ha detto – È un lavoro duro perché devi partire da zero e pescare 25 giocatori. Ce ne occupiamo io e il ds Pederzoli, perché secondo me un allenatore dovrebbe sempre scegliere i propri giocatori“. “A Montreal, quando ho smesso di giocare, – continua l’ex numero 13 – ho capito che solo allenando avrei ritrovato l’adrenalina del campo, della competizione. Quando smetti è dura, perché ti manca troppo, ne hai bisogno come di una droga. Ti manca lo stress, la tensione del viaggio in pullman dall’albergo allo stadio. Che quando la vivi ti può sembrare negativa, ma è un’emozione unica”. “La serie A? – conclude – La Juve resta la più forte e Inter, Roma e Milan la seguono. Sì, anche l’Inter, anche se nel derby non hanno fatto grandissime cose”.

De Vrij, ct Blind: “Bene la serie A. Le polemiche dall’infortunio? Capisco la Lazio”

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Stefan de Vrij è ancora infortunato e per questo Danny Blind non lo convocherà per la prossima partita contro il Kazakistan. A confermarlo lo stesso ct degli ‘orange’ ai microfoni del De Telegraaf: “Ho parlato con Stefan la scorsa settimana e ho saputo che non avrebbe giocato con il Napoli. Poi lunedì la Lazio ha fatto sapere che non sarà disponibile fino a metà ottobre“. Un elogio poi al difensore per la scelta della serie A: “Ha fatto un’ottima scelta. La notevole fisicità del campionato italiano gli permetterà di diventare un difensore ancora più forte. E poi lì gli allenatori pretendono sempre il massimo“. Infine, una battuta sull’infortunio e le polemiche che ha causato tra la Lazio e la KNVB: “Insieme allo staff medico e al giocatore abbiamo cercato di adottare tra varie possibilità quella più responsabile. Ma capisco le lamentele della Lazio, che si è ritrovata di nuovo fuori uso un giocatore già infortunato in precedenza ed è un club a cui generalmente queste situazioni non piacciono“.

Simoni a “I Laziali Sono Qua”: “Lazio irriconoscibile rispetto allo scorso anno”

Alla vigilia della sfida tra Lazio e Genoa, sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva è intervenuto Gigi Simoni. Tecnico per una sola stagione in biancoceleste, l’ex allenatore è rimasto nei cuori dei tifosi biancocelesti, ed ha voluto analizzare il difficile momento che sta attraversando la squadra di Stefano Pioli.

Simoni nella sua carriera ha allenato sia il Napoli, sia il Genoa, ovvero le due formazioni in successione di calendario che la Lazio ha affrontato e affronterà in questo avvio di stagione. Secondo Simoni: “Non sarà facile uscire da questa situazione. La prestazione di Napoli è stata davvero mortificante, e in confronto alla squadra della scorsa stagione, questa sembra composta da estranei. Anderson l’anno scorso mi aveva stregato, a Napoli è sembrato irriconoscibile, e la situazione del brasiliano è così da un po’ di tempo. E’ stata una Lazio senza mordente, senza nerbo, e al netto delle assenze, penso non abbia deluso solo me.

Sulla partita contro il Genoa, Simoni ritiene che: “La Lazio dovrà a cercare a tutti i costi un riscatto. Non è pensabile ripetere la prestazione di Napoli. Al di là dei risultati, lo scorso anno era un piacere vedere la Lazio giocare. Quest’anno non è così, e la ripresa dovrà essere immediata perché il Genoa è una squadra che ha temperamento e voglia di vincere.

Come potrebbe Pioli ricreare l’alchimia dello scorso campionato? Secondo Simoni: “La partita di Napoli va rivista e analizzata, per capire dove intervenire e allestire una reazione. Il malumore dei tifosi è pienamente giustificato: ma al di là del collettivo, la Lazio dovrà ritrovare la condizione di quei quattro-cinque campioni che un anno fa avevano fatto la differenza, e che ora risultano quasi non pervenuti.

Sui valori espressi dal campionato in queste prime giornate, Simoni si sofferma sull’Inter, squadra da lui allenata ai tempi del fenomeno Ronaldo: “E’ una squadra che ha cambiato moltissimo, e dalle prime partite non si poteva forse immaginare un inizio con quattro vittorie consecutive. Mancini ha costruito una rosa sicuramente di suo maggiore gradimento rispetto a quella trovata lo scorso anno, ma in queste prime vittorie l’Inter ha saputo anche interpretare e sfruttare bene i singoli episodi. Il gioco però è ancora decisamente migliorabile – conclude – ma c’è la possibilità di farlo arrivare strada facendo, anche grazie ai giocatori di qualità che hanno in rosa.

LAZIO-GENOA, precedenti e statistiche

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Dimenticare la batosta di Napoli, l’ennesima di una stagione sin qui con più ombre che luci, e ripartire. Questo l’obiettivo odierno per la Lazio di Stefano Pioli, che dovrà tuttavia raggiungerlo contro il peggior avversario possibile: quel Genoa che la batte regolarmente da 8 sfide dirette, spesso condite da infortuni ‘importanti’ (vedi ad esempio Gentiletti). E che hanno alterato le statistiche generali tra le due squadre.

Nel computo dei 90 precedenti in serie A, infatti, i genovesi sono in vantaggio sia per vittorie (35 contro 31 e 24 pareggi) che per gol realizzati (128). I romani possono tuttavia consolarsi con le sfide all’Olimpico, dove hanno collezionato ben 22 vittorie, 16 pareggi e solo 7 sconfitte. Da considerare anche gli 8 match in serie B e i 3 in Coppa Italia, con i biancocelesti imbattuti in entrambi i casi, rispettivamente con 4 vittorie e 4 pareggi e 2 vittorie ed 1 pareggio. 113 inoltre le reti totali messe a segno nelle sfide all’ombra del Colosseo, con i capitolini avanti per 76 a 37. Il plenum di vittorie esterne nelle ultime 4 stagioni è il primo messo a segno nella propria storia dal Grifone contro la Lazio. La quale non viola la porta ospite da 349′ (dal gol di Sculli in Lazio-Genoa 1-2 del 18 settembre 2011) ed è rimasta a secco in 4 delle ultime 5 sfide.

In perfetta parità invece lo score delle 8 sfide tra i due allenatori, con 4 vittorie a testa. L’ultimo acuto di Pioli risale allo scorso dicembre, con la rete di Diamanti che regalò il successo al suo Bologna, mentre, prima del doppio trionfo della scorsa stagione, Gasperini aveva battuto il collega solo nei lontani settembre 2004 e gennaio 2006). Negativi i precedenti del parmense con il Genoa, contro cui ha totalizzato 4 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. Ad essi fanno da contraltare quelli positivi del collega torinese contro la Lazio, alla quale ha inflitto 2 pareggi e ben 5 sconfitte. Da segnalare infine, su fronte dei gol fatti, il vantaggio di Gasperini per 12 a 10.

La Curva Nord a ILSQ annucia: “Mercoledì contestazione, domenica in trasferta!”

Attraverso i microfoni di Elle Radio sugli 88.100, all’interno della trasmissione I Laziali Sono Qua condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, la Curva Nord attraverso un suo rappresentante ha comunicato la linea adottata nelle prossime due partite di campionato. Un momento difficile dentro e fuori gli spalti, e mercoledì non ci sarà tifo. Confermata però la presenza in trasferta, col ritorno della Nord al seguito dei colori biancocelesti a partire dal match di domenica prossima al “Bentegodi” contro l’Hellas.

Il tifo romano sta attraversando un momento di una gravità inaudita. Oltre i colori, si è visto a quali situazioni squallide e cattive siano stati sottoposti i tifosi della Roma, con il rischio di centinaia di diffide. Per questo vogliamo superare questa situazione e confermiamo la nostra presenza in trasferta domenica a Verona. Partiremo con un treno InterCity alle 6 del mattino dalla stazione Tiburtina e chi vuole da giovedì potrà sottoscrivere la tessera e partire con noi per vivere una giornata tutti assieme, come ai vecchi tempi. Mercoledì sera invece per noi sarà contestazione: in primis per la repressione del tifo, sotto gli occhi di tutti e di cui abbiamo abbondantemente parlato. In secondo piano, ovviamente, per l’atteggiamento inaccettabile della squadra. Noi non guardiamo in faccia nessuno: squadra, tecnico e società sono tutti responsabili delle figure indecorose come quella di Napoli. E’ responsabile la società che non ha allestito un gruppo all’altezza, è responsabile il tecnico che deve mettere da parte la stagione dei sorrisi e cominciare ad inchiodare la squadra alle proprie responsabilità, e sono responsabili ovviamente i giocatori che in campo si stanno comportando in maniera vergognosa. Per cui non canteremo: domenica invece ci ritroveremo alla stazione ed invitiamo tutti a partecipare e a stare insieme, visto che sui treni le barriere ancora non possono metterle.

Pioli alla ricerca dell’assetto perduto, a Formello il confronto con la squadra

Il problema dei capitoli più che tecnico sembra essere psicologico – nell’analisi del il Corriere dello Sport nell’edizione odierna – il mister  insegue un’idea di flessibilità per quanto riguarda l’assetto della sua squadra in campo che sembrerebbe smentire cause tattiche. La difesa a tre, alternata a quella più collaudata a quattro, ad esempio sul finire della scorsa stagione è stata sperimentata prima nella Finale di Coppa Italia contro la Juventus e poi nella sfida vincente del San Paolo del maggio scorso. In quel caso, con una Lazio con il fumo negli occhi, non ci furono intoppi anzi…, invece nella serataccia della BayerArena in una situazione simile la Lazio fu incapace di reggere botta soprattutto nel secondo tempo quando si consegnò di fatto ai tedeschi. Una situazione, dunque, che sta mandando in confusione Pioli che nelle diverse partite giocate dai suoi ha utilizzato vari assetti tattici con alterne fortune. Ora nelle prossime partite il tecnico spera di ritrovare la sua Lazio e l’alchimia giusta.

CONFRONTO – La Lazio dopo la figuraccia di Napoli è in ritiro nel centro sportivo di Formello. Il cammnino di avvicinamento alla sfida al Genoa di mercoledì sera all’Olimpico, avversario tabù da alcune stagioni, è iniziata con un lungo faccia a faccia tra tecnico, Società e squadra. Il tecnico dal suo canto ha chiesto – come riporta l’edizione odierna di Repubblica – una maggiore convinzione nell’attuare il suo progetto tattico. Lotito invece ha rimproverato duramente i giocatori invitandoli a mostrare il carattere, poi un pensiero ai senatori che siano da esempio per i giovani ed i nuovi dello spogliatoio.  e invitando i senatori a farsi sentire oltre che a dare l’esempio.

Ferrero: “Alcuni presidenti i soldi li hanno persi Lotito no, se li è presi…”

Ormai il presidente della Samp. Massimo Ferrero più che è un dirigente sembra un personaggio, una macchietta. In un’intervista al Corriere dello Sport, parlando della sfida dei blu-cerchiati contro la “sua” Roma, ha rilasciato anche una battuta sui suoi colleghi presidenti, con riferimento al n.1 della Lazio Lotito: “I presidenti sono grandi industriali, ci mettono soldi, bisogna solo apprezzarli e ringraziarli e non attaccarli. Moratti ci ha rimesso un miliardo, Garrone 300 milioni, Preziosi tutti i trottolini di io bimbo. E Lotito, i soldi se li è presi. Ma il calcio è un’azienda e devi guadagnare”. 

Lazio giro d’affari col segno +

Il fatturato della Lazio è in crescita – come riporta il giornale piemontese La Stampa – l’esercizio 2014/2015, infatti, con un giro d’affari di 109,94 milioni di euro, è in crescita del 35,18% rispetto all’anno prima. Il risultato operativo lordo è passato da -0,48 milioni a +25,09 milioni mentre l’utile netto è diminuito del 17,82% a 5,81 milioni. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2015 è peggiorato a 17,96 milioni contro i 16,86 milioni al 30 giugno 2014.

Crisi Lazio, Rambaudi: “Squadra e tecnico in confusione”

La Lazio in crisi dopo la cinquina rimediata a Napoli, secondo l’ex laziale Roberto Rambaudi il motivo è: “Vedo tanta confusione in casa Lazio – le sue parole ai taccuini di Tuttomercatoweb.com – a cominciare da Pioli, tecnico che stimo moltissimo ma che è stato coinvolto in questa fase. Secondo me anche la campagna acquisti ha inciso, regalando una squadra più debole. Ledesma se ne è andato e non esiste un sostituto di Biglia. Mauri è indietro non avendo fatto la preparazione con la squadra. E Matri, un ottimo acquisto, doveva arrivare prima. I giovani sono buoni in ottica futura, ma non permettono di alzare l’asticella”.  Un confusione generale d un ambiente meno compatto rispetto all’anno scorso, le motivazioni alla base del pesante ko di Napoli: “E’ frutto di questa confusione. La Lazio ha regalato la partita non facendo il proprio gioco ma basandosi su quello del Napoli. Non incolpo e non assolvo nessuno, la sconfitta è frutto degli errori di tutti. Per questo dico che è mancata la squadra, non un singolo”. E su Felipe Anderson, giocatore di talento e di nuovo alla ricerca di se stesso: “E’ un giocatore forte ma fragile mentalmente e con poca continuità – conclude – adesso tutti sono nel dubbio e vogliono capire se Felipe Anderson è quello delle 10 partite fatte da giocatore vero lo scorso anno o quello visto nel resto della sua esperienza italiana. La risposta, ovviamente, dovrà darla solo lui”.

Vocalelli: “Lazio punta su Pioli”

Ai microfoni di CITTACELESTE FM, in onda su Elleradio 88,100  è intervenuto il direttore del Corriere dello Sport, Alessandro Vocalelli per commentare il momento della Lazio e ribadire il fatto che Pioli deve continuare a essere la colonna portante del progetto:

PIOLI“Sarebbe clamoroso che l’allenatore definito il migliore del campionato in merito ai risultati conseguiti, e quello che ha fatto meglio, rischiasse il posto. Ha commesso l’errore di non pretendere una campagna acquisti più sontuosa, ma le responsabilità maggiori sono quelle della società, andando a prendere giocatori che non servivano e noto anche troppi egoismi da parte dei giocatori. Non so se Pioli pagherà, ma diverrà il grande ombrellone e il grande alibi per gli errori commessi dalla società. Deve far vedere la sua forza, deve pretendere almeno due titolari veri. Le prime responsabilità sono della società, poi a cascata di tutti gli altri.
Milinkovic è un buon giocatore, ma è stato preso perchè si era convinti che fosse il sostituto di Biglia ma non è così. Essere aziendalisti è molto sottile ma in certi momenti è gusto dire anche quello che di sbagliato è stato fatto. Dopo il campionato dello scorso anno, il rilancio di Felipe Anderson, dopo aver risolto alcuni dubbi tecnici…a quel punto ci si deve togliere dal ruolo di essere aziendalista e pretendere qualcosa di più da parte del mercato.

LA SUPERCOPPA E I PRELIMINARI – “Le responsabilità dell’uscita dalla Champions e della sconfitta in Supercoppa sono da imputare della società. A Pioli avrei chiesto una posizione più autorevole. Non doveva fare come Montella, ma il 15 luglio avrei preteso un attaccante per affrontare al meglio il Preliminare e la Supercoppa. Non credo che Pioli possa rischiare il posto mercoledì, per le società stesse scaricare le colpe sull’allenatore è un modo di tirarsi fuori dai problemi che in realtà è la società stessa a crearli.

LA SOCIETA’  “Credo che nella Lazio bisogna fare una inversione filosofica, sono 10 anni che diciamo le stesse cose. Quando le cose vanno male si corre ai ripari, quando vanno bene non si fa nulla per migliorarla. Se vai in Champions la prima volta compri Vignaroli, mentre quando rischi la serie B corri ai ripari e compri 5 calciatori. E’ un problema della Lazio consolidato e strutturato da cui non so come se ne esca fuori. Bisogna serrare i ranghi, non escludo anche la responsabilità dei giocatori. Keita chiede di essere ceduto, poi il comunicato della sorella di Anderson…quando si viaggia in gruppo bisogna mettere davanti il noi, prima dell’io. La società avrebbe un solo modo per aggiustare questa situazione, prendere Pioli rinnovargli il contratto per 4 anni e metterlo al centro del progetto. Nei momenti critici sono due le strade: esonerare il tecnico, oppure dargli forza. Secondo me la scelta giusta sarebbe la seconda. Pioli deve stare al centro del suo territorio e delle sue scelte”.