Il lavoro senza tregua per realizzare un sogno, tornare alla casa madre. Questa la dichiarazione di intenti rilasciata l’intellettuale dissidente da Cristiano Lombardi, ex attaccante della Primavera biancoceleste attualmente in prestito all’Ancona. “Questa esperienza è iniziata positivamente, ma non posso certo rilassarmi, perché anche l’anno scorso a Trapani ero partito bene, con un gol fantasma. È un bel gruppo, pur essendo qui da pochi giorni mi sono integrato con tutti e stiamo attraversando un buon momento. Abbiamo fatto 9 punti in 5 gare, conditi da una sconfitta meritata con la Carrarese“. “L’anno scorso a Trapani non è andata molto bene, ma è stata comunque un’esperienza di carattere che in un anno mi ha lasciato dei bei ricordi”. “La Primavera? Quella di mister Bollini era una squadra molto più tattica. Lui sotto questo profilo era molto preparato e per lui parlano i fatti, visto che quell’anno abbiamo vinto lo scudetto. Con Inzaghi invece continuo ad avere un bel rapporto, mi ha anche fatto i complimenti dopo il gol con l’Ancona. Come allenatore è molto carismatico e, nonostante sia ancora all’inizio della carriera, riesce a ottenere grandi risultati”. “In prima squadra sono arrivato in un momento non troppo positivo. Davanti avevo tanta concorrenza, da Keita a Tounkara e Rossi, e in quel mese trovai sempre meno spazio. Non me l’aspettavo, ma andarci mi diede comunque quella carica in più che ti dà l’illusione di potercela giocare alla pari con chiunque. Mi sono sentito partecipe del gruppo e ci sono stato tranquillamente. In fondo è stata una bella esperienza, anche se è normale che la categoria ha valori tecnici elevati e richiede prestazioni diverse”. “Mi sono innamorato dell’ambiente della Lazio, dell’ambiente di Formello e di Roma. Il mio obiettivo è ritornare, per vivere la serie A con una società importantissima”.
Massimo Maestrelli a “I Laziali Sono Qua”: “Quante analogie tra Pioli e mio padre”
Oggi, 7 ottobre, è un giorno sempre speciale per i tifosi biancocelesti. Cade infatti l’anniversario della nascita di uno dei principali artefici dello scudetto del 1974, l’allenatore Tommaso Maestrelli. Un “papà” per quella squadra e per tutti i tifosi laziali ed il figlio Massimo, intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, ha ricordato la figura del padre e ha parlato anche della Lazio attuale.
“La Lazio piace perché è piena di giovani,” spiega Massimo Maestrelli, “è una squadra bella in prospettiva, si vede che sta preparando qualcosa che potrebbe portare i suoi frutti anche nei prossimi dieci anni. In tanti vedono in Pioli la figura di mio padre, e devo dire che per certi versi si assomigliano. Hanno un modo simile di intendere il calcio, aggressivo e piacevole, ma anche come persona devo dire che ci sono delle analogie. Pioli è una bella persona e avrà modo di dimostrare tutto il suo talento.”
E fra i tanti giovani della Lazio, Massimo Maestrelli parla di due in particolare: “Keita è la classe, la forza e la velocità pura. Quando ho sentito che poteva andare via ho avuto delle perplessità, per certi versi a vent’anni mi ricorda Vincenzo D’Amico, che aveva forza, potenza e genialità, ma anche cali di tensione e risvolti per certi versi imprevedibili. Cataldi è un giocatore estremamente importante nonostante faccia in campo cose semplici e rischi di passare inosservato in alcuni casi, ma il suo lavoro oscuro è di raccordo, indispensabile alla manovra della squadra.”
Lo scetticismo attorno alla Lazio resta, nonostante le ultime quattro vittorie consecutive: “Purtroppo non è detto che gli investimenti portino successi automatici. Neanche ai tempi della Lazio di Cragnotti si è vinto quello che si poteva vincere. La Lazio non viene considerata, anche ora si parla sempre di Fiorentina e di Napoli, ma non viene dato il giusto rilievo a quanto la squadra di Pioli sta facendo. L’allenatore ha chiesto una squadra “brutta, sporca e cattiva”, ma la verità è che la Lazio attuale in campo è sin troppo bella e pulita.”
Qualcuno ha parlato dei gesti di Keita e Danilo Cataldi dopo il gol del vantaggio col Frosinone, stigmatizzandoli. A molti tifosi invece è piaciuta questa dichiarazione di carattere. “Sono ragazzi giovani e agiscono d’istinto,” spiega Maestrelli, “ma credo che quello che stanno mettendo in campo dimostri che hanno gli attributi, gesti o non gesti.”
Sulla realtà attuale della Serie A: “In campionato sono sicuro che la Juventus rientrerà e, anche se a malincuore, vedo bene la Roma che ha due alternative per ogni reparto. Vedo molto bene anche il Napoli, la Fiorentina sta giocando molto bene ma al momento vedo la Lazio superiore: io spero ci sia una volata tra Juventus, Napoli e Lazio, con l’Inter magari pronta ad inserirsi, anche se i nerazzurri hanno cambiato molto e la loro tenuta va verificata.”
Oggi è il giorno della nascita di Tommaso Maestrelli: per Massimo Maestrelli: “Il momento che ricordo con maggiore affetto è il momento in cui tornavamo a casa in macchina dopo la partita, lasciavamo il pullman a Tor di Quinto e poi rincasavamo con lui. Era un nostro momento speciale: succedeva anche al Foggia, negli spogliatoi, attimi d’intimità che per un figlio sono indimenticabili. E poi ricordo un particolare: quando mio padre era ormai vicino alla fine nella sua malattia, mia madre ci aveva anticipato di voler tornare a Bari, dove c’erano le sue sorelle e tutti i suoi parenti, anche per avere un aiuto per crescerci. Mio padre prima di morire però chiese a mia madre di lasciarci assolutamente a Roma, perché sapeva che la città ci avrebbe amato e cresciuto: lui era sicurissimo dell’affetto della gente laziale.”
Ferguson: “Morrison grande giocatore, ma sommerso da troppi guai”
Niente più errori per Ravel Morrison. Un obiettivo quello dichiarato ai microfoni del ‘Sun’ dettato dalla coscienza di aver fallito già troppe occasioni e che è tempo una volta per tutte di zittire gli scettici, ma anche quell’Alex Ferguson che lo ha allenato e coccolato allo United prima di essere costretto dall’avversa fortuna a lasciarlo andare. L’ex tecnico dei ‘Red Devils’ ha infatti parlato anche del numero 7 biancoceleste nella sua autobiografia intitolata ‘Leading’: “Purtroppo tanti calciatori possiedono un enorme talento ma non la forza emotiva e mentale necessaria per superare le proprie ferite infantili e i demoni interiori. Tra essi, Morrison potrebbe costituire il caso più triste: quando era allo United, infatti, nonostante il suo grande talento, si metteva continuamente nei guai. Fu un grande dolore venderlo nel 2012 al West Ham, perché avrebbe potuto essere un giocatore fantastico. E invece siamo stati costretti a tagliare la corda, perché i suoi problemi fuori dal campo nel corso degli anni erano aumentati a dismisura“.
Dal Brasile: pronta offerta al Corinthians per il difensore Felipe
Un altro brasiliano potrebbe sbarcare a Roma. Si tratta di Felipe, difensore del Corinthians già quest’estate ad un passo dal trasferimento all’Udinese. A rivelarlo ‘Esportes.terra.com’, secondo cui il club carioca starebbe cercando di vendere i suoi gioielli per risolvere la difficile situazione delle proprie finanze e avrebbe perciò inviato l’agente del ragazzo in Europa con l’obiettivo di piazzarlo presso il miglior offerente. Tra le società contattate ci sarebbe appunto anche la Lazio e, secondo il medesimo portale, la trattativa potrebbe subire un’accelerazione nelle prossime ore, con i biancocelesti pronti, già entro la fine di questa settimana, ad avanzare un’offerta per assicurarsi le prestazioni del giocatore 26enne.
Primavera, esordio con cinquina al Lanciano per la Lazio nel “Wojtyla”
La Lazio vince e convince nella sua gara d’esordio al Karol Wojtyla Cup. Dopo il passo falso della Roma contro la LND Lazio, la squadra di Simone Inzaghi travolge la Virtus Lanciano con una prestazione di altissimo livello. Sono ben cinque le reti rifilate agli abruzzesi, volenterosi ma scialbi in attacco. La maggiore esperienza e fisicità dei biancocelesti ha fatto sì che la partita si indirizzasse a proprio favore già dopo due minuti, con la difesa del Lanciano che era rimasta con la testa negli spogliatoi. La Primavera di Inzaghi si candida autorevolmente per la finale. Nella Lazio è piaciuto il reparto arretrato, ordinato ed attento, che ha avuto vita facile sui “piccoletti” attaccanti del Lanciano. La compagine abruzzese, nonostante il passivo, ha giocato a viso aperto rendendosi pericolosa in diverse occasioni fino ai sedici metri avversari, poi la difesa della Lazio ha protetto con sicurezza Daniele Lazzari.
LAZIO – VIRTUS LANCIANO 5-1
MARCATORI: 2′ Manoni (L), 28′ Folorunsho (L), 41′ Verkaj (L), 71′ De Renzi (VL) , 73′ Bezziccheri (L), 75′, Pedrazzini (L)
LAZIO: Lazzari; Manoni; Cinti; Cardoselli; Quaglia; Pedrazzini; Beqiri; Folorunsho; Bezziccheri; Verkaj; Nolano (46’Bernardi). A disp: Matosevic; Dovidio; Germoni; Mattia; Cardelli; Murgia; Cali; Rossi.
VIRTUS LANCIANO: Savioli; Poklacki; Felici (46’Pezzella); Fusco (52’Priori); D’Ambrosio (46’Carbone); Patrizi; De Renzi; Baraldi; Tubani; Tortora M.; Tortora F. (71′ Riitano) A disp. Peluso; Cantagallo; Fossaceca; Recupero; Paternoster.
ARBITRO: Gubbiotti di Ciampino
ASSISTENTI: Grasso di Roma1 e D’Ascoli di Roma1
AMMONITI: Quaglia (L)
Primavera, Palombi arma segreta per Inzaghi dopo la sosta
Per la Lazio Primavera l’inizio di stagione è stato ricco di difficoltà. Nonostante un esordio in campionato eccellente contro il Pescara, poi sono arrivate tre partite particolarmente sofferte per i ragazzi di Simone Inzaghi. Un pari interno senza reti contro il Palermo, una sconfitta contro il Bari e la vittoria di misura contro il Crotone, firmata da Aimone Calì in un match rimasto in bilico filo all’ultimo. Filo conduttore di questi tre match, l’assenza in attacco di Simone Palombi, bomber biancoceleste nelle ultime due stagioni, alle prese con una lesione muscolare.
E non è un caso neppure che nel quattro a zero di Pescara, Palombi sia stato il grande protagonista, con una doppietta, un rigore fallito ed una presenza costante e implacabile nell’area di rigore avversaria. Finora, comprese le fasi finali, Palombi è andato già a segno 33 volte in circa due anni nel campionato Primavera: quest’anno avrebbe dovuto andare a giocare in una prima squadra in prestito, si era parlato anche di un suo possibile trasferimento all’estero, ma per l’attaccante classe ’96 originario di Tivoli, alla fine la scelta è stata quella di restare col gruppo della Primavera, per portare quell’esperienza in più fondamentale in una rosa comunque profondamente rinnovata.
La formazione di Simone Inzaghi attende anche che venga fissato in calendario un altro appuntamento fondamentale della stagione: la Supercoppa Primavera, da disputare contro il Torino che ha strappato lo scudetto ai calci di rigore, dopo una finale incertissima, dalle maglie biancocelesti. La partita si dovrebbe giocare nel mese di ottobre e Palombi punta ad arrivare al massimo della condizione a quell’appuntamento. Di sicuro la Lazio Primavera nelle ultime uscite ha dimostrato di avere ancora bisogno dei gol e delle giocate del suo leader offensivo: ma il momento del rientro in campo per Palombi è ormai vicino.
Fabio Belli
Lazio sopralluogo a Pinzolo per il ritiro estivo
La Lazio valuta l’ipotesi di cambiare la sede del consueto ritiro estivo – come scrive quest’oggi Il Tempo – dopo 8 anni infatti si potrebbe interrompere il rapporto fra i capitolini e la città di Auronzo. Il club biancoceleste, infatti, una decina di giorni fa avrebbe fatto un sopralluogo a Pinzolo per tastare il terreno in vista di un possibile trasferimento del ritiro, con tanto di “derby” con la Roma. Ancora nulla è stato deciso, si attendono novità nel 2016 con Auronzo ancora in cima alle preferenze dei dirigenti laziali.
AUDIO – Maurizio Insidioso a ILSQ: “L’articolo del Tempo una pugnalata. Siamo abbandonati da tutti”
Stamattina il Tempo ha pubblicato delle dichiarazioni di Maurizio Falcioni (leggi qui) condannato a 20 anni di reclusione dopo che il 4 febbraio 2014 picchiò l’allora 19enne fidanzata Chiara Insidioso Monda riducendola a uno stato vegetativo perenne. La piccola Chiara non può più difendersi e battersi per i suoi diritti, ma c’è il papà Maurizio, che non ha mai smesso di starle accanto e difenderla. Intervistato alla trasmissione radiofonica I Laziali Sono Qua di Danilo Galdino – in onda tutte le mattine dalle 10 alle 13 sugli 88.100 fm di Elle Radio – Maurizio Insidioso ha dichiarato: “Sto piangendo da stamattina, mi sento come fuori dall’ospedale il primo giorno che è successo il fatto… è stata una pugnalata. Ieri sera alle 21:30 lei stava male e io me ne sono andato dalla stanza perché non ce la facevo a guardarla. Poi stamattina leggo sul giornale che lui vuole il perdono e vuole abbracciarmi. Ma il giornale che servizio ha reso allo Stato italiano e alla gente? Tra un po’ ci sarà l’appello e gli ha dato il benservito per difendersi. Non è bastato il rito abbreviato, il tentativo di passare per infermo mentale, ora un quotidiano gli dà pure spazio. Nel mentre c’è una famiglia che inerme ogni giorno vede la figlia che in preda agli spasmi soffoca e si contorce nel letto, sapendo che tra un mese e mezzo finiremo in una casa alloggio per pazienti perché il Comune non ha alloggi per noi. Siamo abbandonati da tutti, mentre a chiunque viene data voce per difendersi. Oggi piango tanto, non accadeva da mesi…”.
Fabrizio Piepoli
Attesa per i rinnovi di Biglia, Marchetti e Lulic
Il ritorno in campo di Biglia è stato importante per mister Pioli, dal punto di vista contrattuale sull’argentino si attendono novità – come scrive il Corriere dello Sport – il contratto è in scadenza nel 2018, vorrebbe ridiscutere la parte dell’ingaggio che adesso ammonta a 1,5 milioni a stagione. Il suo agente Montepaone potrebbe arrivare nella capitale da un momento all’altro e cercare di forzare la mano in vista del prossimo mercato di gennaio. Contro il Frosinone una botta allo zigomo l’ha messo ko ma Federico Marchetti contro il Sassuolo è pronto a riprendersi la porta, per quanto riguarda il suo contratto la Lazio gli avrebbe offerto un biennale con opzione per il terzo anno, ma il portiere vorrebbe direttamente la stagione 2019 come termine dell’accordo. Un altra questione è quella legata a Lulic, da terzino sinistro è rinato ma si attendono ancora novità per quanto riguarda il rinnovo del contrtto in scadenza.
De Vrij pronto al rientro, con lui media punti migliore
Durante la sosta Pioli sperava di poter affrontare la ripresa del campionato con la rosa quasi al completo ma la sfida al Frosinone ha messo ko per un mese circa Filip Djordjevic. Il tecncio emiliano però si può consolare con i ritorni di Klose in avanti e de Vrij in difesa. Klose si era infortunato il 18 agosto (Lazio-Bayer Leverkusen) e da oggi sarà di nuovo a disposizione – come scrive Repubblica nell’edizione odierna – stesso discorso per il difensore Stefan De Vrij, altro pezzo pregiato riconsegnato all’allenatore. Nel pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti, l’olandese sarà di nuovo in campo: inizialmente lavorerà in modo differenziato, ma per la sfida con il Sassuolo al rientro dalla sosta ci sarà anche lui. Pioli può esultare, De Vrij è il fuoriclasse della difesa. Lo si è notato chiaramente la stagione scorsa: nelle 30 partite di campionato con l’ex Feyenoord in campo (solo in una circostanza è entrato a gara in corso), la Lazio ha viaggiato a una media di 2,13 punti a partita; nelle 8 in cui è mancato (5 sconfitte, 2 pareggi e una sola vittoria), il dato è sceso vertiginosamente a 0,62.
Morrison sincero: “Ho sprecato tante occasioni…”
Ravel Morrison aspetta impaziente la sua occasione per imporsi in Italia e con la Lazio, nella passata esperienza in Premier League il suo carattere difficile non lo aiutato ad emergere in una realtà come quella del Manchester United, nonostante fosse un pupillo di Alex Ferguson. In intervista al Sun è tornato a parlare di quell’esperienza facendo un significativo mea-culpa: “Il Manchester United e Alex Ferguson mi hanno concesso troppe occasioni. Io non credo che avrebbero dato a qualsiasi altro giocatore le stesse chance che ho ricevuto io. Posso solo incolpare me stesso e non cercare scuse. Ho commesso troppi errori in Inghilterra, ma per cose stupide e futili. Non perché sono stato coinvolto in rapine. Per lo più per aver giocato troppo al computer e per essere uscito troppo con i miei amici, quando avrei dovuto dedicarmi più agli aspetti professionali e alla mia carriera”.
Berisha dalla nazionale: “Amico dei serbi della Lazio
Etrit Berisha contro il Frosinone è stato autore di due importanti parate, ora in nazionale albanese aspetta di affrontare la doppia sfida contro l’Armenia e soprattutto la Serbia. L’ultimo confronto fra le due squadre non è stato degli più amichevoli: “Noi come squadra ci concentriamo solamente sul campo e cercheremo di fare del nostro meglio. Sarà una gara molto importante, soprattutto perché in caso di vittoria riusciremo ad ottenere un risultato storico. Ci impegneremo al massimo e cercheremo di vincere la partita”. Alla Lazio insieme a Berisha convono senza problemi nazioalei serbi: “Il mio rapporto con i serbi che giocano nella Lazio è ottimo, siamo amici“.
Il Pres. Buccioni: “La Polisportiva è il nostro orgoglio. Sogno di realizzare il museo della Lazio”
Il Presidente della Polisportiva Lazio Antonio Buccioni è intervenuto alla trasmissione Il Nido delle Aquile trasmessa su Radio Roma Futura:
“Noi abbiamo profonda riverenza e rispetto nei confronti di quei 9 ragazzi che hanno avuto questa idea nel 1900, loro hanno seminato e noi cerchiamo di raccogliere…un raccolto di 10.000 ragazzi e ragazze (dietro il quale ci sono altrettante famiglie più la tifoseria che è fondamentalmente tifosa della sezione calcio ma che comunque vede con grande simpatia tutte le altre espressioni sportive della nostra organizzazione) che rappresentano una responsabilità e naturalmente un orgoglio di cui essere fieri.”
IL RAPPORTO CON LA LAZIO CALCIO – “Faccio una similitudine riferendomi alla famiglia e questo riguarda anche chi di volta in volta presiede la Lazio calcio: in questa grande famiglia la il calcio rappresenta un figlio che è diventato il Presidente degli Stati Uniti quindi mantiene sì i rapporti con il resto della famiglia…magari partecipa al pranzo di natale…ma è chiaro poi che le esigenze sono talmente diverse, che finito il pranzo va alla casa bianca a reggere il mondo mentre i fratelli molto dignitosamente vanno a fare gli impiegati, gli operai ecc…questa è un po’ la fotografia della situazione. Ormai nel mondo in linea generale e in Italia in maniera assolutamente intollerabile si è creata e si sta ulteriormente dilatando la distanza tra calcio professionistico e tutto il resto del movimento sportivo e questo non è emblema di una civiltà socio-culturalmente avanzata. La Lazio da questo punto di vista è sempre stata storicamente una risposta importante a questo progressivo affermarsi del calcio, che è uno sport meraviglioso, ma certamente la dimensione socio-culturale del fenomeno, in Italia in particolare, si è assestata in termini molto poco accettabili. Ci si scopre sportivi a 360° 15 giorni ogni 4 anni in occasione dei giochi olimpici e poi si torna nel medioevo. Bisogna attenuare il gap.
Riassumendo: ci rendiamo conto che oggi le esigenze sono diverse tra una Società professionistica quotata in borsa e quelle che restano (nella stragrandissima maggioranza dei casi) delle Associazioni Sportive Dilettantistiche.”
IL MUSEO DELLA LAZIO – “E’ un obiettivo imprescindibile oggi più che mai, non solo l’esposizione ma tutto quello che ne deriva negli spazi museali più all’avanguardia: si deve vedere, comprare e interagire. Il buono è che non passa giorno senza che il museo si arricchisca di materiale più disparato, il problema di fondo è la mancanza di risorse. Forse in epoche non lontanissime, nei quali tanto il Paese quanto la Regione e il Comune avevano un esistenza meno disagiata…lì si doveva intervenire per permetterci di realizzare in modo sinergico una struttura del genere che a mio modesto avviso, da una parte non sarebbe poca cosa nei confronti dei più importanti musei di club sportivi del mondo, e dall’altra, anche nel panorama delle offerte museali della città sicuramente sarebbe frequentata in maniera considerevole.”
LA DISCIPLINA PREFERITA – “Io amo la Lazio…non è una risposta di circostanza, la Lazio va amata tutta e senza predilezioni. Avendo presieduto per 8 anni il Circolo Canottieri Lazio io sono molto vicino ai canottieri biancocelesti, sarebbe stupido non riconoscere questo perché sono stato da Presidente, ma anche dopo, molto vicino a loro, in quegli anni conquistammo 40 titoli italiani, di cui i primi 2 assoluti maschili della storia del circolo, mandammo alle olimpiadi di Atene 2004 Gabriella Bascelli (da poco diventata mamma di 2 gemelle), e ancora a Pechino nel 2008 Gabriella riuscì a qualificarsi…quindi Tutta la Lazio ma i Canottieri che ho presieduto personalmente per 8 anni sono nel mio cuore e diciamo che forse nella storia della Lazio l’elemento dell’acqua prevale sull’elemento della terra, ma questo solo per dire che in acqua si è vinto più che a terra.”
IL MOVIMENTO DELLA POLISPORTIVA LAZIO – “Il movimento è in espansione.. per carità con qualche limitatissima rinuncia, ma non passa mese che qualcuno non bussa alla porta della società per chiedere l’ammissione, e sia ben chiaro io non incoraggio le società che fanno domanda a diventare Lazio, nel senso che le avverto che entrando nella nostra famiglia non solo non avranno vantaggi economici diretti ma anzi dovranno pagare una quota associativa sia pure simbolica, ma comunque il rapporto è di associato ad associazione, ostentando la loro lazialità in più di un ambiente potranno anche andare in contro a freddezza se non ostilità e non avranno sopratutto benefici materiali…sicuramente si renderanno compartecipi di quella che io chiamo la storia più bella che è stata scritta in questa città dal 9 gennaio 1900. Nonostante questo tipo di avvertenze il movimento si espande: nell’ultimo consiglio generale a fine luglio abbiamo ammesso una società di Tiro al volo che dovrebbe gravitare con il proprio impianto dalle parti di Fiumicino, abbiamo accolto una sezione di Automobilismo e in particolare di auto d’epoca e poi è stata fatta e accolta una domanda di una disciplina che si chiama Unihockey Floorball che è una variante dell’Hockey su ghiaccio, però si gioca sul parquet, quindi il movimento, incredibilmente ha una sorta di fascino, non riesco a trovare una parola diversa per spiegare perché continuano a bussare alla nostra porta. Io cerco di realizzare il più compiutamente possibile l’intento dei fondatori, loro erano 9 e avevano 2 discipline cioè il podismo (atletica leggera) e il nuoto sul tevere…hanno seminato… e oggi ci sono circa 70 discipline che costituiscono il raccolto di quella semina…”
“Auguro alla Lazio di esserci fino alla fine del mondo, questo è ciò che spero per questa amatissima espressione dello sport ma anche della cultura e dell’educazione civile e morale di questa città”.
Bezziccheri convocato da Baronio nell’Under 18
Entusiasmo in casa Lazio per il giovane biancoceleste, Daniel Bezziccheri, convocato dal ct Roberto Baronio, per l’amichevole tra la Nazionale Under 18 e i pari gradi della Polonia. Il difensore biancoceleste della Primavera di Simone Inzaghi dovrà presentarsi venerdì al Centro Sportivo Giulio Onesti di Roma per unirsi agli altri ragazzi convocati dal tecnico. Nel pomeriggio la prima seduta di allenamento.
UFFICIALE: Djordjevic fuori per un mese
AGGIORNAMENTO – Nel tardo pomeriggio è arrivato anche il comunicato della Lazio, che conferma la presenza di una lesione all’adduttore. Si legge sul sito del club:
“Lo staff medico comunica che l’atleta Filip Djordjevic è stato sottoposto, nella giornata di oggi, ad accertamenti ecografici e radiografici presso la clinica Paideia per un fastidio all’adduttore della coscia destra. Gli accertamenti hanno evidenziato la presenza di una lesione muscolare del grande adduttore. L’atleta ha iniziato il protocollo terapeutico”.
Al termine dell’incontro di domenica scorsa contro la squadra di Stellone, Filip Djordjevic, è uscito dal campo piuttosto malconcio. Oltre la contusione allo zigomo rimediata durante il match contro il Frosinone, l’attaccante biancoceleste ha accusato un dolore alla coscia. In mattinata il giocatore si è recato presso la clinica Paideia per sottoporsi a degli accertamenti clinici. Gli esami hanno evidenziato una lesione muscolare all’adduttore della coscia destra, tra primo e secondo grado. Sul terreno di gioco il serbo non aveva accusato alcun dolore ed ha continuato a correre e lottare nonostante l’infortunio. Ora però il numero 9 biancoceleste sarà costretto a restare fermo per circa 30/40 giorni.
Peric, Bosnia: “Con il Belgio Lulic potrebbe essere in campo”
Domenica scorsa Senad Lulic, al termine della partita con il Frosinone, era rimasto completamente a corto di fiato ed in preda ai crampi ma, a causa delle tre sostituzioni già effettuate da Pioli, è rimasto stoicamente in campo fino al termine dell’incontro. Il giocatore nonostante la stanchezza ha dovuto rispondere alla convocazione della nazionale bosniaca, che per le qualificazioni a Euro 2016, dovrà affrontare il Belgio. Lulic resta in dubbio per l’incontro ma durante la conferenza stampa, Dragan Peric, vice allenatore della Bosnia, riguardo il giocatore biancoceleste ha dichiarato: “Ci aspetta una partita importante e stiamo cercando di prepararci nel miglior modo possibile. Abbiamo fatto tutte le analisi e i controlli del caso, Lulic e Dzeko, potrebbero scendere in campo contro il Galles”.
Orsi: “Poco riconosciuto il gran lavoro di Pioli”
L’ex portiere biancoceleste, Fernando Orsi, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio, dove si è dichiarato stupito per la poca fiducia di cui gode la squadra laziale ed il suo tecnico nell’ambiente giornalistico e degli addetti ai lavori, difendendo e sostenendo a spada tratta, il lavoro dell’allenatore emiliano. Questa la sua accorata disanima: “Pioli è un gran lavoratore e un ottimo motivatore, non capisco perchè i suoi meriti siano poco riconosciuti. In questo momento si esalta molto il lavoro di Sarri, è la moda del momento. L’allenatore del Napoli è bravo, a me piaceva anche ad Empoli, anche per il suo modo di porsi da provinciale, in maniera semplice e spontanea, in una città tanto più grande come il capoluogo campano. Quello che non comprendo è perchè si esalti tanto il lavoro della squadra napoletana e non quello dei biancocelesti, che tra l’altro sia l’anno scorso che in queste prime giornate sono sempre stati davanti ai partenopei“.
Buone notizie sulla salute di Gascoigne
“Ho sniffato cocaina, sono stato in riabilitazione, ho avuto grandi incidenti d’auto, mi è mancato solo di fare sesso con Miss Mondo”, queste parole pronunciate da Paul “Gazza” Gascoigne fotografano esattamente la vita di eccessi di uno dei giocatori più forti del panorama calcistico inglese. L’ex giocatore biancoceleste, vittima dell’alcolismo, dopo esser stato in riabilitazione per la settima volta si è mostrato in pubblico in ottime condizioni. Come riportato dal Daily Mail sabato scorso, il campione inglese, è stato avvistato in compagnia di due amici al Vitality Stadium di Bournemouth per la partita tra la squadra di casa ed il Watford, incontro terminato 1-1. Gazza si è fermato a parlare con i tifosi, li ha abbracciati, ha sorriso e firmato autografi, facendo crescere l’entusiasmo tra i tanti sostenitori che si sono stretti attorno all’ex giocatore, come per proteggerlo ed incoraggiarlo, in un “virtuale” enorme abbraccio di stima e riconoscenza, nei confronti di un campione sfortunato ma mai dimenticato. Un abbraccio condiviso anche da tutti i sostenitori laziali e da tutti coloro che abbiano conosciuto ed amato quel fantastico personaggio che era Paul Gascoigne.
Keita premiato miglior giocatore dell’ultimo turno
Se la Lazio è tornata a correre e vincere il merito va riconosciuto anche, e soprattutto, al giovane spagnolo Keita Baldé Diao. Il giovane attaccante biancoceleste, classe ’95, sta dimostrando in pieno tutto il suo valore. Dopo un breve periodo nel quale il ragazzo ha solo osservato i compagni di squadra dalla panchina, finalmente ora sta riuscendo – grazie anche alle pressioni del tecnico che lo tiene in grande considerazione e lo ha sempre stimolato – a dare il suo contributo alla causa biancoceleste. Con le sue accelerazioni ed i suoi gol sta trascinando la compagine di Pioli al di fuori delle sabbie mobili in cui la squadra si stava impantanando. Dopo il gol al Leverkusen, che consentì ai biancocelesti di avere la meglio sui tedeschi nel turno di andata del preliminare di Champions, l’attaccante sembra averci preso gusto, riuscendo a timbrare il cartellino in campionato sia a Verona, contro l’Hellas, che in casa nell’incontro con il Frosinone, dove con la sua rete ha sbloccato una partita alquanto complicata e nei minuti finali con un’azione bene impostata ha permesso il raddoppio biancoceleste firmato dal serbo Djordjevic. Attraverso un sondaggio effettuato da Football Scouting, il primo network dedicato al calcio giovanile, Keita è risultato il miglior giocatore dell’ultimo turno. Con il 44% dei voti ha superato la concorrenza di Benassi e Lemina.
Cataldi chiede scusa ai tifosi
Danilo Cataldi è il classico ragazzo amato dalle mamme: faccia pulita, sereno, mai una parola di troppo, mai un gesto fuori posto, o quasi… Dopo il gol di Keita contro il Frosinone, il centrocampista romano, evidentemente preso dall’euforia, ha compiuto un gesto apotropaico, come ad indicare “ce le abbiamo grosse così”. Un gesto innocuo e non offensivo, che però ha dato fastidio a qualcuno. Pertanto Cataldi su twitter si è scusato pubblicamente: “Mi scuso con tutti per l’esultanza del primo gol, è stata una cosa istintiva. Un abbraccio a tutti e Forza Lazio!”. Un tweet non dovuto, ma che di certo lo nobilita. Specie in un periodo in cui diti medi e offese gratuite sono all’ordine del giorno.
Mi scuso con tutti per l’esultanza del primo gol è stata una cosa istintiva!! Un abbraccio a tutti e forza Lazio!!
— DaniloCatOfficial (@CataldiDanilo) 6 Ottobre 2015
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