A calcio si gioca in 11, è uno sport di squadra dove il singolo conta, ma non è decisivo. Si, vero, verissimo. Ma ci sono casi in cui il singolo riesce a dare serenità, personalità ed equilibrio agli altri 10 compagni di squadra. Questo è ciò che ha fatto in campo Lucas Biglia. Con lui in campo gran parte dei problemi accusati fino ad ora non si sono visti oggi, ed ha preso per mano la squadra trascinandola ad una vittoria fondamentale. La Lazio, che sia per la presenza del suo capitano o meno, parte subito molto forte. Nei primi 10′ le viene negato un gol regolare e non le viene concesso un penalty almeno dubbio. Fa girare palla in maniera più rapida del solito e pressa gli avversari nel momento in cui entrano in possesso palla. Poi, come un fulmine a ciel sereno, arriva il vantaggio veronese. Punizione dalla trequarti ben battuta da Viviani, Sala prende la traversa e sulla ribattuta il più rapido è Helander che fa 1-0. Qui però si nota la grande differenza rispetto alle scorse settimane, la Lazio una volta subito il gol non si disunisce, ma continua a fare la partita come accaduto fin lì. Si va negli spogliatoi con la Lazio in svantaggio. Ad inizio ripresa la musica non cambia, biancocelesti in avanti in cerca del pareggio.Dopo 15′ doppio cambio per mister Pioli: dentro Keita e Mauri per Djordjevic e Mauri. Keita è subito decisivo, prima palla che tocca punta Sala in area di rigore, lo salta e viene steso: rigore! Dal dischetto va Biglia (a conferma della personaltà) e sigla il pareggio. Manca quasi mezz’ora al termine e i tre punti sono fattibili. Ma proprio nel suo miglior momento, la Lazio resta in 10 per l’espulsione di Mauricio. La voglia di vincere c’è ed il gioco pure, nonostante l’inferiorità numerica. L’occasione giusta si presenta al minuto 86, con una punizione dal limite. Sei uomini in barriera per il Verona, Biglia prende la ricorsa ma non calcia, la tocca a Parolo che infila barriera e portiere: vantaggio Lazio. Nei minuti finali la Lazio controlla agevolmente e porta a casa tre punti tanto meritati quanto importanti. La squadra di Pioli torna a vincere in trasferta e, aspettando il match di stasera, si trova seconda in classifica!
Moras: “Sarà dura, speriamo che il cuore e il sacrificio bastino”
Come nelle previsioni, è partita dura per la Lazio al Bentegodi: i biancocelesti dominano il gioco per praticamente tutti i 45′ ma non riescono a trovare la via della rete e vengono puniti da una rete di testa di Helander. Nonostante ciò, il difensore scaligero Vangelos Moras, ai microfoni di ‘Mediaset Premium’ al termine della prima frazione, ammette che per i suoi non è ancora giunto il momento di allentare la presa: “Siamo in difficoltà e si è visto anche contro l’Inter, ma dobbiamo continuare così con cuore e sacrificio. Speriamo che basti per portare a casa la vittoria, perché sarà molto dura“.
Mandorlini ci crede: “Proveremo a mettere in difficoltà una grande Lazio”
Quella di oggi contro la Lazio sarà una partita dura per il Verona, chiamato a rialzarsi dopo un periodo di difficoltà. Lo sa bene il tecnico Andrea Mandorlini, che ha analizzato così il match a pochi minuti dall’inizio: “Abbiamo tanti infortuni e siamo in emergenza, ma dobbiamo crederci, perché è importante uscire dal campo con un risultato positivo e l’atteggiamento giusto. Poi abbiamo recuperato Halfredsson, il che ci spinge a non mollare mai. Proveremo quindi a mettere in difficoltà la Lazio nonostante abbia grandi qualità e nove punti. Le assenze di Toni, Pazzini e Siligardi non ci fanno piacere, ma la squadra deve restare unita e dare tutto“.
Gentiletti: “Bravi con il Genoa, ma ora vinciamo in trasferta”
“Contro il Genoa abbiamo fatto una buona partita, ora vogliamo vincere in trasferta. Abbiamo perso due partite in cui abbiamo preso tanti gol, ma penso che non sia una crisi visto che abbiamo nove punti. Ritiro? Queste sono cose particolari, per noi è importante lavorare insieme. La differenza, però, la si fa in ogni allenamento ed in campo“. Così il difensore della Lazio Santiago Gentiletti, intervistato ai microfoni di ‘Mediaset Premium’, a pochi minuti dalla sfida del Bentegodi tra i biancocelesti e l’Hellas Verona.
Il difensore argentino è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Channel, Sky canale 233. Queste le sue parole: “Vogliamo dare continuità ai nostri risultati quindi dobbiamo conquistare i tre punti. Vincere in trasferta sarebbe importantissimo, dobbiamo migliorare il nostro ruolino di marcia. Ora stiamo bene, abbiamo subito qualche sconfitta ma dobbiamo pensare solo a lavorare e a crescere. Credo che nel calcio così come nella vita arrivi il proprio momento per tutti. Quando scendiamo in campo dobbiamo dimostrare il nostro valore giocando nel miglior modo possibile”.
FORMAZIONI UFFICIALI – Verona, c’è Jankovic. Lazio con Biglia e Kishna
HELLAS VERONA (4-3-3) – Rafael; Pisano, Moras, Helander, Souprayen; Greco, Viviani, Hallfredsson; Sala, J. Gomez, Jankovic. All. Mandorlini. A disp. Coppola, Gollini, Albertazzi, Bianchetti, Winck, Matuzalem, Wszolek, Zaccagni.
Indisponibili: Fares, Toni, Marquez, Pazzini, Siligardi, Romulo, Ionita
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno
LAZIO (4-2-3-1) – Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Kishna; Djordjevic. All. Pioli. A disp. Berisha, Guerrieri, Radu, Hoedt, Patric, Braafheid, Seck, Cataldi, Onazi, Morrison, Mauri, Keita.
Indisponibili: Klose, Konko, de Vrij, Candreva, Matri
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno
ARBITRO: Giacomelli (sez. Trieste)
ASSISTENTI: Crispo e Gava
IV UOMO: Vuoto
ADDIZIONALI: Calvarese e Ghirsini
Felipe Anderson si riprende la Lazio
Dopo un periodo sottotono, non all’altezza delle precedenti prestazioni, Felipe Anderson sembra essere tornato lui. Dopo svariate partite in cui l’esterno brasiliano sembrava aver perso la sua verve e quella semplicità con la quale sul terreno di gioco gli riusciva tutto facile, finalmente sembra essere tornato quel funambolo che nella stagione scorsa aveva illuminato e fatto scintillare gli occhi dei tifosi biancocelesti. Certo non basta una partita, anche se quasi perfetta, a confermare il suo ritorno a grandi livelli ma di certo la sua prestazione è una grande iniezione di fiducia per il futuro, suo e della squadra di Pioli. Ora FA10 deve continuare su questa strada senza fermarsi, deve riuscire ad alzare l’asticella dando conferma di quanto di buono ha dimostrato nell’incontro infrasettimanale con il Genoa. Il tecnico ha sempre avuto fiducia nel ragazzo, le partite precedenti in cui il brasiliano è rimasto fermo al palo, non erano una punizione ma uno stimolo per pungere l’orgoglio del calciatore, che forse a causa di cattivi consiglieri che gli girano intorno, si stava troppo adagiando sui risultati ottenuti in precedenza. Ma il calcio si sa come è fatto, basta poco per diventare una stella di prima grandezza ma basta altrettanto poco per perdersi e ritrovarsi nella polvere. Ora FA10 sembra aver capito la lezione, ha riabbassato la testa e si è rimesso a lavorare sodo, riprendendo la giusta via che lo aveva condotto ad essere quel campione che aveva stupito tutta Italia la stagione scorsa. Se son rose fioriranno ed anche se le spine da estirpare saranno ancora tante quella intrapresa dal ventiduenne brasiliano sembra la strada giusta per tornare a sorridere. Nell’incontro di oggi a Verona giocherà il suo secondo incontro da titolare in campionato. Contro il Genoa è tornato al gol dopo dodici turni di assenza dal cartellino dei marcatori. Ha dimostrato con le sue serpentine, con i suoi rientri in difesa in aiuto dei compagni e specialmente con le sue splendidi reti che la semplicità del suo gioco può essere un grande aiuto per la squadra e per tutto l’ambiente che aspettavano con ansia il suo ritorno. La stagione scorsa, proprio sul campo degli scaligeri, ha realizzato la sua prima rete di testa nella sua carriera. Oggi si vuole ripetere, per confermare la sua crescita e per dimostrare che finalmente il vero Felipe Anderson è tornato, e che con lui all’altezza della sua fama tutto è possibile ed i sostenitori biancocelesti possono riprendere a volare sulle ali della fantasia ed a sognare traguardi che senza il vero FA10 sembrano lontani anni luce.
Da Verona a Verona, per chiudere un momento no!
Era il 30 Agosto scorso quando la Lazio, ancora stordita e delusa per la sconfitta di Leverkusen, prese un’imbarcata incredibile in quel del Bentegodi. Neanche un mese fa il Chievo Verona fece impazzire la Lazio, e con essa tutti i suoi tifosi. Pare passata una vita vero? Quella vigilia era trascorsa tra cocktail e aperitivi in spiaggia, il mercato che impazzava e le giornate che sembravano non finire mai. Occhiali da sole fino a tardi e crema solare sempre a portata di mano. Oggi ci troviamo invece in una Roma trafficata e tornata stracolma, turisti con ombrelli per la pioggia e non per il Sole, ma soprattutto ci troviamo a vivere una Lazio che sta provando a rinascere. Quando si tocca il fondo poi ci si può solo rialzare, cita un famoso detto. Facile a dirsi, meno a farsi. Quel fondo non era il punto più basso evidentemente, ma lo è stato Napoli. Ritiro, musi lunghi, morale sotto le scarpe e testa bassa a lavorare. Lavorare, appunto. E’ questo che ha chiesto Pioli alla sua squadra in questa settimana di ritiro. “Il confronto ci è servito molto, sappiamo di non essere quelli di Napoli, ora sta a noi dimostrarlo” queste le parole del mister in conferenza. E, guarda un pò, scherzo del destino….si torna a Verona per dimostrare di non essere quelli…Il Bentegodi, che doveva essere il momento più buio del momento laziale, ora come per magia si trasforma in occasione per voltare definitavmente pagina. Dal tracollo alla rinasciita in meno di un mese, il tutto all’ombra di Giulietta e Romeo…E allora è un occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, forza Lazio, scacciamo i fantasmi del Chievo, e battiamo l’Hellas!
P. Insegno: “Lazio se hai fiducia in te tornerai grande! Felipe? E’ Fantastico”
C’è bisogno di continuità in casa Lazio dopo i segnali importanti dati contro il Genoa mercoledì sera e il Verona può essere l’avversario giusto, vincere domani permetterebbe di dare un altro segnale importante alla piazza anche perché c’è la possibilità di sfatare altri 2 tabù del recente passato: vincere in un campo sempre difficile per i biancocelesti (non passano sul campo dei veronesi da 24 anni) e invertire il trend negativo in trasferta.
“CONTINUITA'” è quindi la parola chiave che deve essere associata alla Lazio, e proprio di questa esigenza parla l’attore e doppiatore Pino Insegno, noto tifoso biancoceleste, ai microfoni di Calciomercato.com:
Cosa è cambiato è cambiato rispetto allo scorso anno? La Lazio sembra totalmente diversa…
“Non è possibile paragonate una stagione intera con sole 5-6 partite tra campionato e coppa. Sarebbe ingeneroso nei confronti di una squadra che lo scorso anno solo con il passare del tempo ha assimilato determinati automatismi. Però è chiaro che qualcosa di diverso rispetto allo scorso anno c’è. Sembra uno spogliatoio disunito quello biancoceleste, ma non a livello tecnico, ma più per una questione di concentrazione e di approccio. E’ pur vero che non è per niente facile gestire una situazione in cui ti manca la spina dorsale: de Vrij , Biglia e Klose sono giocatori fondamentali per Pioli che continuo a vedere molto concentrato. Le chiacchiere intorno allo spogliatoio sono tante, forse troppe, da quelle sulla fascia di capitano fino alle altre polemiche sui rinnovi. Sono tutte distrazioni che dovrebbero essere messe da parte”.
Il ritorno al gol di Felipe Anderson cosa può dare alla Lazio?
“Lo scorso anno Messi si era incarnato in Felipe ed ha cambiato la Lazio decidendo 10 partite consecutive ed è stato importante anche nelle altre. Quest’anno deve essere arrivato un esorcista che lo ha fatto tornare poco sorridente e felice ma lui è un giocatore fantastico, può cambiare la partita se è in palla ed è per questo che gli serve continuità. Spesso cerca la giocata personale ma dovrebbe giocare un po’ più per la squadra. Quello visto contro il Genoa mi è piaciuto soprattutto nel secondo tempo. Deve continuare su questa squadra e tornare a divertirsi giocando a calcio, se così fosse tornerebbe devastante”.
Contro l’Hellas Verona che gara ti aspetti?
“Mi aspetto la solita Lazio anche se la ’solita’ squadra oggi è difficile da decifrare. Voglio un segnale forte, nel Verona non ci saranno né Toni né Pazzini e questo mi tranquillizza abbastanza perché il primo è difficile da marcare ed il secondo fa gol con grande facilità. Non so davvero cosa aspettarmi, spero solo che la squadra riesca a dare continuità a quanto fatto contro il Genoa”.
Continuità è la parola magica?
“Sì, solo la continuità di risultati ti dà la fiducia necessaria per intraprendere un commino vincente. La Lazio deve tornare ad avere consapevolezza nelle proprie qualità, perché ne ha tante, una volta raggiunta quella convinzione si potrà tornare. La continuità di risultati dunque è una componente decisiva per tornare ad essere grandi”.
LAZIO – I convocati di Pioli: Biglia c’è
Per la trasferta di Verona contro l’Hellas, il tecnico Stefano Pioli ha convocato 23 giocatori. Tra questi spicca la presenza di Lucas Biglia. Il centrocampista argentino addirittura potrebbe partire titolare contro gli scaligeri. Di seguito la lista completa
Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;
Difensori: Basta, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Mauricio, Patric, Radu, Seck;
Centrocampisti: Biglia, Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Mauri, Milinkovic-Savic, Morrison, Onazi, Parolo;
Attaccanti: Djordjevic, Keita, Kishna.
Mandorlini: “La Lazio davanti è impressionante. Noi siamo in emergenza ma non fasciamoci la testa”
Domani alle 15 al Bentegodi di Verona è di scena l’incontro di calcio tra Hellas Verona e Lazio, valevole per il sesto turno di campionato. La squadra di Mandorlini si trova in emergenza e dovrà fare a meno di giocatori importanti per la squadra scaligera, mentre i biancocelesti si presenteranno in campo rinfrancati dalla vittoria riportata con il Genoa nel turno infrasettimanale e dal recupero dell’argentino Lucas Biglia. Il tecnico del Verona, Andrea Mandorlini, si è presentato ai microfoni per la consueta conferenza stampa pre-partita.
Queste le sue parole sull’incontro di domani:
“Abbiamo diverse assenze ma è inutile piangerci addosso. Siamo in emergenza ma dobbiamo scendere in campo per tentare di raccogliere punti”.
Mancheranno Toni e Pazzini:
“Assenze importantissime ma abbiamo anche altri elementi che possono giocare come prima punta. Juanito Gomez è un jolly e può giocare anche al centro dell’attacco, inoltre recuperiamo Jankovic che rientra dalla squalifica ed ha ricoperto quel ruolo quando militava nella Stella Rossa. Sala potrebbe essere sfruttato come esterno d’attacco, può giocare in tanti ruoli come ha già dimostrato in altre occasioni. Viviani? In questo momento non possiamo farne a meno, sta giocando bene e quindi sarà in campo”.
Domani contro i biancocelesti sarà un incontro difficile:
“Dobbiamo giocare come fatto a Milano contro l’Inter dove, nonostante la sconfitta, i nostri difensori hanno disputato un buon incontro. La squadra di Pioli ha un grande reparto offensivo quindi potrei anche ripresentare lo stesso modulo. Ma non conta l’assetto con il quale la squadra scenderà sul terreno di gioco ma la mentalità con la quale si affronta la partita. I biancocelesti sono forti ma hanno anche dei punti deboli e noi dovremmo essere bravi ad approfittarne. Hallfredsson ha recuperato, sta bene, vedremo domani se è il caso di farlo scendere in campo, e lo stesso discorso vale per Matuzalem. Abbiamo bisogno di ogni elemento e tutti dovranno farsi trovare pronti”.
Primavera, Inzaghi: “Noi ingenui”. Bezziccheri: “Dovevamo concretizzare”. Rossi: “Che peccato!”
Ai microfoni di Lazio Style Radio, Simone Inzaghi commenta il ko della Lazio Primavera contro il Bari, vera e propria bestia nera dei biancocelesti battuti puntualmente negli ultimi tre confronti.”
“E’ una sconfitta che ci servirà da lezione.” Spiega Inzaghi: “Volevamo la vittoria ma siamo caduti in un numero davvero eccessivo di ingenuità difensive. Soprattutto sul primo gol subito siamo stati presi di sorpresa, una leggerezza che una squadra come la nostra non può permettersi. Purtroppo l’eccessiva voglia di prendere i tre punti, che a un certo punto della partita sembravano davvero a portata di mano, ci è costata cara. E’ vero che siamo alle prese con tanti infortuni, ma la nostra squadra ha i valori giusti per emergere anche nelle situazioni più difficili. Abbiamo ritrovato Oikonomidis e sappiamo quello che Chris può dare a questa squadra, ma è stato comunque un peccato uscire sconfitti dopo aver prodotto una notevole mole di gioco. Lavoreremo subito per riscattarci.”
Daniel Bezziccheri, subentrato nel secondo tempo, esprime il suo rammarico: “Nel primo tempo abbiamo avuto tantissime occasioni da gol senza concretizzarle. Poi nel secondo tempo non siamo stati concentrati come avremmo dovuto. Dopo il pareggio di Rossi ci siamo spinti in avanti e abbiamo subito una ripartenza davvero ingenua. La voglia di vincere dimostra come il gruppo sia convinto dei propri mezzi. La prestazione c’è stata, ma dovevamo capitalizzare meglio e concedere meno, soprattutto nei momenti chiave. Siamo un gran gruppo ma ovviamente ci vuole tempo per i nuovi per inserirsi, e far crescere di conseguenza tutta la squadra. La Roma ora è lontana cinque punti: è una squadra che si è molto rinforzata, ma siamo convinti di essere anche noi una grande squadra, alla loro altezza. La convinzione di aver fatto la prestazione c’è, così come contro il Palermo avevamo messo gioco e sostanza in campo. Devono arrivare i punti, anche grazie a una maggiore attenzione da parte nostra. Col Crotone vogliamo subito trovare i tre punti, senza rischiare di prendere sotto gamba la sfida.”
Infine Alessandro Rossi, al primo gol stagionale, non nasconde la sua delusione nonostante la rete: “E’ stato un vero peccato, abbiamo avuto le opportunità per vincere e invece ci troviamo a commentare una sconfitta. Sono felice di aver trovato la rete ma non sono ancora al meglio della forma, così come il Palermo ho faticato un po’ a mettermi in moto. Ci vorrà un po’ di tempo, siamo costretti a fare i conti con diversi infortuni, sia io sia Alessandro Murgia non eravamo al massimo. Dobbiamo carburare e trovare la massima intesa con i nuovi, perché i valori ci sono e lo sappiamo.”
Fabio Belli
Oikonomidis convocato nell’Under 23 Australiana
Dopo aver svolto il ritiro con la prima squadra, Christopher Oikonomidis, nonostante la stima del tecnico Pioli, non è mai sceso in campo in campionato. Anche se non è arrivata la soddisfazione personale per un simile passo, il giocatore australiano è ormai una presenza fissa nella Nazionale del suo paese. Il ct Aurelio Vidmar, allenatore dell’Under 23, ha inserito il nome del giovane biancoceleste nella lista dei convocati per le partite del 9 e del 12 ottobre contro la Corea del Sud. Gli incontri serviranno come preparazione al Torneo Olimpico 2016, che si svolgerà in Brasile, a Rio de Janeiro.
Marcelo Salas aggredito in vacanza
“Matador, Matador che ce frega de Ronaldo noi c’avemo il Matador… Matador…”.
Chi non ricorda il ritornello che accompagnava le domeniche biancocelesti quando Marcelo Salas, attaccante cileno nato a Temuco nel 1974 e, uomo di punta della Lazio più vincente di tutti i tempi, infiammava l’Olimpico biancoceleste?
Tempi indimenticabili per i sostenitori laziali che si augurano, prima o poi, di poter rivivere quelle stupende sensazioni. Acquistato nel gennaio del 1998 dal River Plate l’attaccante arriva alla corte di Cragnotti, che sborsa 33 miliardi di lire per accaparrarsi le prestazioni del giocatore. Il trasferimento ai biancocelesti si concretizza però solo 6 mesi dopo, appena in tempo per alzare la sua prima coppa. Infatti la Lazio si aggiudica la Supercoppa Italiana battendo il 29 agosto 1998, a Torino, la Juventus con il risultato di 2-1, grazie alle reti di Nedved e Sergio Conceicao. Nella prima stagione romana il cileno realizza 19 gol in 36 presenze e, con la squadra, trionfa nella Coppa delle Coppe contro il Maiorca, ancora grazie ad un 2-1, conseguito grazie alle marcature di Vieri e Nedved. La stagione 1999-2000 inizia con la vittoria della Supercoppa Europea contro il Manchester United con il gol decisivo proprio di Salas e finisce con la vittoria dello Scudetto e della Coppa Italia. Nella stagione successiva, 2000-2001, la società biancoceleste naviga in cattive acque finanziarie ed il cileno è costretto a lasciare la capitale. Marcelo viene ceduto alla Juventus per 25 miliardi più il cartellino di Kovacevic fra i rimpianti dei tifosi biancocelesti che vedono uno dei loro eroi più amati del momento fare le valigie e lasciare Roma.
Ora ancora una volta, il suo nome torna alla ribalta, ma stavolta non per qualche suo successo sul terreno di gioco ma per una disavventura che il cileno ha vissuto mentre si trovava in vacanza con la ragazza. Infatti, mentre l’ex attaccante biancoceleste soggiornava in un residence nella Repubblica Dominicana, è stato aggredito e picchiato dagli agenti di sicurezza. La scena è stata ripresa e sta facendo il giro delle tv cilene. Nel video si vede Salas che stava litigando con un altro turista, quando poi è avvenuta l’aggressione da parte della sicurezza del residence. “El Matador” ha preferito non commentare l’accaduto: “Non è successo niente, stiamo bene e siamo tranquilli, non ho riportato conseguenze quindi non c’è niente da commentare”, queste le sue parole riportate dal Corriere dello Sport.
Primavera, Bari – Lazio 2-1: Rossi non basta, terza sconfitta di fila contro i pugliesi
BARI-LAZIO 2-1
Marcatori: 58′ Minicucci (B), 64′ Rossi (L), 83′ De Palma (L)
BARI (4-2-3-1): Gori; Scalera, Nitti, Silletti, Gernone; Clemente, Armenise, Cigliano; Minicucci, Castrovilli, De Palma. A disp. Raimondi, Turi, Panebianco, Pasquino, Di Giovanni, Bianchi, Portoghese, Ippedico, Moccia, Lopez, Roncone. All. Urbano.
LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia (64′ Calì), Germoni; Murgia, Borecki, Rokavec (57′ Bezziccheri); Manoni, Rossi, Oikonomidis. A disp. Lazzari, Cinti, Fororunsho, Bernardi, Beqiri, Pedrazzini, Cardoselli, Nolano, Cotani. All. Inzaghi
ARBITRO: Boggi (sez. Salerno). ASSISTENTI: De Palma-Pizzi.
NOTE. Ammoniti: 19′ Clemente (B), 72′ Gernone (B) Recupero: 1’pt
Trasferta impegnativa per la Lazio Primavera, nella tana di un Bari che nella scorsa regular season è riuscito a battere sia all’andata che al ritorno la formazione di Simone Inzaghi. Voglia di vendetta con la formazione titolare che ricalca quella che ha affrontato il Palermo, con una sorpresa: c’è Chris Oikonomidis in campo, al posto di Simone Palombi nel tridente.
Dopo 5′ Rokavec fa subito gridare al gol la panchina biancoceleste, ma la sua conclusione esce di pochissimo a lato. Poi i biancocelesti su punizione: Alessio Murgia non manca molto il bersaglio della porta difesa da Gori. Risponde il Bari con un colpo di testa di Minicucci ma senza successo. Si arriva al 20′ con Murgia che ci prova ancora su calcio piazzata, ma senza successo: la partita è agonisticamente viva, ma le vere occasioni da gol scarseggiano.
Al 25′ grande occasione per la Lazio, con Oikonomidis che salta più in alto di tutto e trova una sponda perfetta per Murgia, che da ottima posizione non trova però il vantaggio. La manovra biancoceleste si fa più intensa, anche D’Ovidio tenta la conclusione, ma senza fortuna. Alla mezz’ora però, con la Lazio protesa in avanti, l’opportunità è del Bari, con Matosevic che deve rispondere con grande reattività sulla gran botta di De Palma.
La Lazio continua comunque a rendersi pericolosa con una certa continuità, ed al 41′ arriva di gran carriera Oikonomidis che conclude di potenza scaldando di nuovi i guantoni di Gori. La squadra di Inzaghi arriva di frequente alla conclusione, ma non riesce a trovare il guizzo per sfondare. Il primo tempo si chiude con un nuovo tentativo del vivacissimo Murgia, ma lo zero a zero è il risultato con il quale si va all’intervallo.
La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo. La Lazio prova a premere sull’acceleratore con Inzaghi che si gioca il primo cambio con Bezziccheri al posto di Rokavec, ma al 12′ il Bari riesce a sfondare per vie centrali e Minicucci batte Matosevic per quello che è di fatto il primo gol incassato dalla Lazio Primavera nella stagione 2015/16. La partita si fa tutta in salita per i biancocelesti, e Simone Inzaghi punta su un assetto a trazione anteriore, inserendo Calì al posto di Quaglia. E la mossa porta subito i suoi frutti, visto che su imbeccata dello stesso Calì si sblocca Alessandro Rossi, col mattatore della scorsa final eight che sigla il pareggio al 19′ del secondo tempo.
Il pareggio ha però l’effetto di scuotere dal torpore un Bari che si era un po’ adagiato sul vantaggio, e Armenise fa passare un grosso brivido sulle schiene dei biancocelesti, sfiorando il gol del 2-1. Ma il pericolo maggiore arriva poco dopo con un delizioso pallonetto di Castrovilli che si stampa sul palo. Nel momento di massima sofferenza del match Simone Inzaghi si gioca il terzo cambio, inserendo Cardoselli per l’esausto Manoni. Ma a 7′ dalla fine, gli spazi lasciati per l’ennesima volta agli attaccanti pugliesi sono fatali, De Palma prende di nuovo d’infilata la retroguardia biancoceleste e trova il nuovo vantaggio per i biancorossi.
E’ davvero una mazzata per la Lazio che, va detto, dopo essere stata estremamente brillante per due terzi di match, è calata decisamente negli ultimi 25′. La squadra di Simone Inzaghi non rinuncia ad accarezzare la speranza di una nuova rimonta, tanto più che l’arbitro Boggi di Salerno concede sei minuti di recupero. Ma ai biancocelesti mancano le energie per trovare quell’incisività in avanti che è mancata un po’ per tutta la partita, con tante occasioni ma poca concretezza sotto porta. Arriva così il triplice fischio finale, e Bari si conferma tabù: terza sconfitta consecutiva contro i biancorossi per la Lazio, e vetta della classifica del girone C ora lontana cinque lunghezze.
Fabio Belli
CONFERENZA – Pioli: “Dobbiamo dare continuità di risultati! Biglia? È pronto”
Trasferta ostica ma non impossibile quella che la Lazio affronterà domani pomeriggio. L’avversario di turno è il Verona di Mandorlini. Gli scaligeri saranno orfani di Toni e Pazzini. La Lazio arriva a questo appuntamento dopo la convincente vittoria ai danni del Genoa. Recuperato Biglia che potrebbe andare in panchina. Pioli cerca la prima vittoria esterna della stagione. Queste le sue (poche) parole in conferenza stampa:
Alla luce delle ultime uscite che Lazio vuole vedere?
“Voglio una Lazio che dà il massimo e che fa ciò che sa fare, abbiamo bisogno di dare continuità di risultati. L’atteggiamento deve essere quello di mercoledì, aldilà degli uomini conta l’atteggiamento!”
Cosa manca in trasferta?
“È mancata la solidità mentale e tattica, abbiamo lavorato tanto su questo aspetto e mi aspetto sicuramente dei miglioramenti in tal senso. In trasferta abbiamo avuto occasioni clamorose che non siamo stati in grado di sfruttare e poi la partita è cambiata! Dobbiamo lavorare da squadra con costanza per tutti i 90′. Si può andare in vantaggio o sotto, ma l’atteggiamento non deve cambiare”.
Biglia come sta?
“È recuperato e può giocare dal primo minuto, è fondamentale per noi, sia dal punto di vista tattico che mentale”.
Lazio “sporca, brutta e cattiva” dopo Genoa. La cattiveria sportiva sarà fondamentale ?
“In ogni gara la fame è fondamentale, non conta il momento ma la cattiveria, sportiva, conta in ogni gara”.
La Lazio è influenzata da questo clima di contestazione ?
“Noi possiamo lavorare solo sul nostro rendimento in campo, niente di più! Siamo però certi che con i risultati ed il nostro atteggiamento può far tornare entusiasmo e gente allo stadio”.
Scudetto 1914-1915, auto storiche in corteo a sostegno della petizione
Auto d’epoca per uno scudetto: è questa l’iniziativa promossa dall’avvocato Gianluca Mignogna a sostegno delle attività promozionali per la rivendicazione dello scudetto 1914-15 e della petizione online, lanciata dal sito ‘Change.org’, “Lazio 1914/15: Campione d’Italia ex aequo”. Si terrà infatti quest’oggi “Auto storiche per uno scudetto storico“, manifestazione sportivo-culturale organizzata in collaborazione con l’Automotoclub Storico Castelli Romani di Grottaferrata e il Tusculum Auto Storiche di Frascati, la cui partecipazione sarà aperta al pubblico e totalmente gratuita. Il raduno è fissato per le 15 presso il parcheggio di Viale dei Giochi Olimpici sul Lungolago di Castel Gandolfo, per poi spostarsi alle 15.30 in corteo lungo i Castelli Romani, passando per i Comuni di Albano Laziale, Ariccia, Rocca di Papa e Grottaferrata, dove alle 16.30 è prevista una sosta folkloristica su Corso del Popolo. Alle 17.30 poi la sfilata arriverà a Frascati, dove le auto stazioneranno in un apposito luogo riservato in Piazza San Pietro. In collaborazione con il locale Lazio Club, sarà ivi allestito un gazebo dove, tramite le postazioni di alcuni organi di informazione biancocelesti, sarà possibile sottoscrivere la petizione tricolore.
PROBABILI FORMAZIONI – Verona senza Pazzini, Lazio con Biglia
AGGIORNAMENTO 20:00 –
QUI VERONA: Mandorlini recupera Halfredsson (anche se si accomoderà in panchina) ma in attacco perde anche Siligardi. Confermato il trauma distorsivo alla caviglia sinistra per Pazzini, che si era fatto male nella sfida contro l’Inter a San Siro. Toni tornerà in campo tra almeno due mesi.
È probabile che il tecnico proponga un 3-5-2 con Gomez e Jankovic in attacco e una difesa composta da Bianchetti, Moras e Helander.
QUI LAZIO: le buone notizie arrivano da Biglia, che torna tra i convocati. “Credo possa giocare dall’inizio“, ha detto Pioli in conferenza stampa. Il tecnico emiliano pretende un salto di qualità dalla sua formazione e il rientro del centrocampista argentino potrebbe dare un qualcosa in più ai laziali. In attacco Pioli si affida a Djordjevic, sostenuto alle spalle dal terzetto composto da Lulic, Milinkovic-Savic e Felipe Anderson, mentre la linea media sarà composta probabilmente da Biglia e Parolo. Out Matri, Candreva, De Vrij, Klose e Konko.
Di seguito le probabili formazioni:
Verona (3-5-2): Rafael; Bianchetti, Moras, Helander; Pisano, Sala, Viviani, Greco, Souprayen; Jankovic, Gomez.
A disp.: Coppola, Gollini, Hallfredsson, Checchin, Winck, Matuzalem, Gugliemelli, Wszolek, Zaccagni. All.: Mandorlini
Squalificato: –
Indisponibili: Fares, Toni, Marquez, Romulo, Ionita, Pazzini, Siligardi
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu; Parolo, Biglia; Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Lulic; Djordjevic.
A disp. Berisha, Guerrieri, Hoedt, Patric, Braafheid, Morrison, Cataldi, Onazi, Mauri, Keita, Kishna. All.: Pioli
Squalificati: –
Indisponibili: Konko, Klose, De Vrij, Candreva, Matri
Scacciare il ‘mal di trasferta’ e confermare i progressi mostrati nel turno infrasettimanale contro il Genoa. Questo il duplice obiettivo della Lazio di Stefano Pioli, che domani al Bentegodi contro il Verona potrà di nuovo contare su Biglia, ormai completamente recuperato dal problema al ginocchio, e confermerà il peso dell’attacco sulle spalle di Djordjevic. Se dunque i biancocelesti hanno molti buoni motivi per sorridere, non altrettanto è per i gialloblu di Mandorlini, che, dopo Toni, deve rinunciare anche a Pazzini, costretto ai box da una distorsione alla caviglia. Fuori dai giochi anche Halfredsson, nonostante sia tornato ad allenarsi in gruppo, mentre dovrebbe farcela Sala, reduce da un affaticamento muscolare.
Attenta, Lazio: gli occhi del Milan su Cataldi!
Ci sarebbe anche quello di Danilo Cataldi tra i giovani profili in orbita Milan. È quanto rivela l’edizione odierna di ‘Tuttosport’, secondo la quale il nome del centrocampista laziale sarebbe emerso nel corso di un summit avvenuto giovedì sera a Milanello tra Sinisa Mihajlovic e la dirigenza rossonera per programmare il futuro della squadra e dotarla di giocatori under 23 ma già esperti a livello internazionale. Nella lista stilata dei profili da seguire sarebbe stato inserito appunto anche il classe ’94 di Ottavia, una pista gradita al tecnico serbo ma che al momento appare di difficile, se non impossibile, percorribilità, vista la stima che Pioli e la società hanno del ragazzo. Sarà per questo che, oltre alla sua, il club meneghino monitora anche altre situazioni, tra cui quelle di Calhanoglu, Max Mayer, Xhaka e Mandragora.
I precedenti di Hellas Verona-Lazio
Con la vittoria contro il Genoa la Lazio ha rialzato la testa. Domenica prossima, ospite dell’Hellas Verona, ha la possibilità di fare un ulteriore salto di qualità e di punti. La squadra di Pioli deve confermare la crescita mostrata nel precedente turno di campionato. Tra i biancocelesti, probabile, il rientro in campo di Biglia dopo l’infortunio riportato contro il Bologna alla prima giornata di campionato. Nonostante il periodo nero attraversato dalla truppa biancoceleste, la Lazio ha raccolto finora 9 punti in 5 incontri, frutto di tre vittorie interne.Ora è chiamata alla prova del nove, deve dimostrare di essere in grado di conquistare punti anche in trasferta, dove fino ad esso non ha raccolto nessun punto. Di fronte un Verona lontano parente della buona squadra vista la scorsa stagione. La squadra di Mandorlini ancora al palo in fatto di vittorie ha finora raccolto solo 3 punti, frutto di tre pareggi. Oltre ai problemi di classifica l’Hellas avrà anche problemi nel reparto avanzato, dove oltre all’infortunato Luca Toni, Mandorlini dovrà fare anche a meno di Gianluca Pazzini. Anche se i precedenti sono favorevoli alla squadra di casa, Mandorlini non potrà dormire sonni tranquilli. I precedenti al Bentegodi sono 20: 9 le vittorie dei padroni di casa (l’ultima un 4-1 di due stagioni fa), 2 quelle dei biancocelesti (l’ultima un successo per 2-0 risalente a 25 anni fa grazie ad una doppietta del tedesco Karl Heinze Riedle) e 9 i pareggi (di cui l’ultimo per 1-1, registrato nella stagione scorsa); 27 le reti veronesi e 16 quelle della Lazio.
Paolo Di Canio, dal campo alla tv
L’ex giocatore biancoceleste, Paolo Di Canio, dopo aver smesso i panni di calciatore ha tentato la carriera di allenatore in Inghilterra, guidando le squadre del Swindon Town e del Sunderland. Al termine dell’esperienza sulle panchine d’oltremanica, l’ex attaccante, ha intrapreso su Fox Sports, la carriera di commentatore televisivo. Ora, soddisfatti dei risultati ottenuti in tale veste, i dirigenti della rete televisiva hanno deciso di fargli condurre, in prima persona, un programma sportivo: “House of Football”, un programma dedicato al calcio inglese che andrà in onda ogni lunedì dal 28 settembre. Pezzo forte della nuova trasmissione sarà la presentazione del posticipo del lunedì inglese, il famoso “Monday Night”. Inoltre, interverranno in studio vari ospiti per fare il punto sui temi di attualità calcistica e ci saranno interventi telefonici del pubblico televisivo.