Lulic alla Lazio sta vivendo un nuova vita da terzino sinistro – come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – contro il Genoa la svolta della stagione, con la fascia di capitano al braccio a confezionato l’assist vincente per la rete di Djordjevic. A Verona la conferma con una prestazione di livello su tutto l’out sinistro. Nelle gerarchie di Pioli ora c’è il bosniaco, poi Radu ed infine Braafheid, in un ruolo che però Lulic non ama particolarmente ma che sa interpretare alla perfezione. Radu in quest’inizio di campionato non ha dato più quelle garanzie che tutti ci si aspettavano, nonostante il rinnovo per cinque anni. Braafheid non invece è molto indietro nelle considerazioni di Pioli ed infatti il suo nome non figura neanche in lista Uefa. Con questo scenario, Lulic rischia di ritagliarsi un nuovo capitolo della sua carriera, provando a diventare in quella porzione di campo uno dei migliori esterni della Serie A.
Keita presto la cittadinanza spagnola
Buone notizie per Keita Balde Diao e la Lazio, a breve sarà un giocatore comunitario. Infatti – come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero – in Spagna sembra che stia arrivando il passaporto comunitario del giocatore. L’iter burocratico infatti procede spedito ed entro la fine dell’anno Keita sarà a tutti gli effetti un cittadino spagnolo, con tanto di possibilità di rispondere all’eventuale chiamata della nazionale iberica Under 21.
EUROPA LEAGUE – L’ex Perea: “Lazio prova a vincere la coppa”
Per affrontare al meglio il Saint-Etienne arrivano consigli alla Lazio da oltralpe. L’ex biancoceleste Brayan Perea, quest’anno in Ligue 1 in prestito secco al Troyes, ha affrontato i verdi di Francia in campionato la settimana scorsa: “sono una bella squadra e giocano un ottimo calcio – ha dichiarato in un intervista nell’edizione odierna di Repubblica – hanno anche delle buone individualità, soprattutto l’esterno Moonet-Paquet e il centravanti Roux. Sono messi molto bene pure dietro con due centrali forti fisicamente come Sall e Pogba, il fratello dello juventino Paul, che però non ci sarà domani. Il centrocampo – continua Perea – può essere considerato il loro punto debole. La Lazio è più forte, ma non deve abbassare la guardia”. Per il giovane colombiano la squadra biancoceleste ha tutte le qualità per andare avanti in Europa League: “Vincere un trofeo non è mai semplice, si deve sempre lavorare con grande attenzione. Ma Pioli ha creato un grande gruppo ed è giusto provarci”. Quando gli viene chiesto chi potrà essere decisivo domani, Perea non ha dubbi: “Felipe Anderson e Keita: con loro mi sento sempre, spero possano fare bene. Ma è riduttivo far ricadere tutto su uno o due giocatori, la Lazio dovrà dare il 100%”.
Lazio all’Olimpico sempre ok
Giovedì all’Olimpico si accendono i riflettori sulla Lazio e sull’Europa League. In quest’inizio di stagione l’impianto capitolino – come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport – ha sempre regalato soddisfazioni alla squadra di Pioli, qui ha perso anche il Bayer Leverkusen nell’andata del preliminare di Champions League. Poi sono arrivare le vittorie con Bologna, Udinese e Genoa che hanno tenuto vive le ambizioni laziali nonostante i due pesanti ko esterni a Napoli ed a Verona contro il Chievo. I prossimi due incontri dunque fra le mura amiche per tornare a volare.
Gasperini ci ripensa su: “Contro la Lazio troppi giocatori fuori”
Dopo la batosta di Napoli non era facile ripartire ma la Lazio con forza, in pochi giorni, è riuscita a sfatare il tabù Genoa e trasferte. Proprio la vittoria sui ligure è stata benefica facendo tornare il sereno in quel di Formello. Tre punti arrivarti – secondo Gasperini nell’intervista odierna alla Gazzetta dello Sport – solo perchè la Lazio ha approfittato di un Genoa incerottato: “Ci siamo trovati a gestire una situazione difficile con diversi elementi indisponibili per tanto tempo. Perciò si è creata una vera e propria difficoltà a livello di organico per completare e allestire la squadra”.
MARCHETTI – Il muro biancoceleste che vuol far grande la Lazio
Possiamo dirlo: Federico Marchetti sta tornando ai livelli che gli competono. Dopo la brutta parentesi dello scorso anno e, in parte, di due anni fa con il clamoroso errore contro il Ludogorets, il portierone biancoceleste si sta confermando ora tra i migliori del suo ruolo in Serie A. Il numero 22 della Lazio, dopo aver saltato i preliminari di Champions League e le prime due giornate di campionato, è tornato a difendere la porta laziale.
OLIMPICO: tra le mura amiche dello Stadio Olimpico, Marchetti in questo campionato è stato titolare per due partite su tre. Con lui in porta la Lazio ha ottenuto due brillanti vittorie con il medesimo punteggio: 2-0. Le vittime sono state, in ordine di calendario, l’Udinese e il Genoa. Vittorie che sono da attribuire anche agli ottimi interventi compiuti da Federico. Con l’Udinese ha letteralmente salvato l’1-0 con una smanacciata che vale quanto un gol. Contro il Genoa ha tenuto testa agli attacchi dei grifoni nel primo tempo quando la retroguardia biancoceleste sembrava in bambola dei rossoblu. Sarà un caso che l’unico gol subito dalla Lazio sia avvenuto in sua assenza (Lazio – Bologna 2-1)? Forse non è solo un caso…
SICUREZZA: tralasciando la debacle di Napoli in cui la Lazio ha pagato, forse, anche la stenachezza del match europeo, ma soprattutto un approccio gara completamente da dimenticare come è successo contro il Chievo, Marchetti ha dato sicurezza al reparto arretrato. I difensori sanno di poter contare su un “numero 1” che può letteralmente togliere le castagne dal fuoco. Una sua parata può valere una vittoria e le sue indicazioni favoriscono anche il posizionamento del quartetto difensivo. Non a caso, i tifosi e l’allenatore sono spesso in ansia quando manca all’appello.
GRINTA: forse se avrebbe giocato in mezzo al campo come centrocampista sarebbe stato premiato come capitano. La sua grinta, la sua caparbietà, il suo farsi rispettare dagli avversari, lo fanno leader del reparto arretrato e tra i più “attivi” quando c’è da protestare. La sua voglia di farsi valere e l’adrenalina che mette in campo in ogni partita, è uno stimolo al resto della squadra a caricarsi al massimo e a rendere al meglio. Anche per questo motivo è molto amato dalla tifoseria e le sue esultanze ai gol sono da cineteca!
Marchetti, la saracinesca al servizio della Lazio
Marco Corsini
Ordinanza anti alcool per Lazio – Saint Etienne
In vista del match di giovedi sera alle ore 19 tra Lazio e Saint Etienne, la prefettura di Roma ha diramato l’ordinanza anti alcool. Memori dei disordini causati dai tifosi olandesi lo scorso anno, il prefetto ha ordinato la restrizione della vendita di alcolici per il centro di Roma e nelle zone vicine allo Stadio. Di seguito il comunicato intero:
“Il prefetto Gabrielli ha vietato il consumo, la somministrazione e la vendita di bevande in contenitori di vetro, nonchè la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche. Dalle ore 08.00 alle ore 24.00 del 1 ottobre 2015, nell’area del c.d. »Tridente«, sarà vietata la vendita per asporto e la somministrazione di alcolici di gradazione superiore al 5%; nelle stesse ore e nella medesima zona, non sarà possibile neppure acquistare per asporto o consumare bevande di qualunque tipologia in contenitori di vetro e lattine. Tutto ciò per preservare possibili pericoli per la sicurezza pubblica derivanti dall’abuso del consumo di bevande alcoliche e dal lancio di bottiglie di vetro e lattine si è reso necessario alla luce dei comportamenti posti in essere, in precedenti occasioni, dalla tifoseria della squadra ospite“
INFERMERIA – Ottime notizie: contro il Frosinone tornano due titolari
Il medico sociale Roberto Bianchini è intervenuto su Lazio Style Radio per fare il punto sull’infermeria: “Candreva da venerdì ricomincerà a pieno con il resto della squadra, se le decisioni del tecnico confermano quelle del campo sarà disponibile per domenica. Matri da domani pomeriggio dovrebbe riaggregarsi al resto della squadra. Sulla decisione del tecnico risponderà uguale al campo, teoricamente potrebbe essere convocabile anche per giovedì. Per Klose i tempi sono quelli che abbiamo già detto, lo rivedremo con de Vrij nel periodo della ripresa dopo la sosta. Konko dovrebbe, nell’arco di un paio di giorni, aver superato il risentimento muscolare al polpaccio e rientrare a pieno con i compagni. Da venerdì o dall’inizio della prossima settimana, Prce si potrà ritenere recuperato. La pausa influirà sui recuperi, anche se alcune pedine le recuperiamo già da prima. Candreva Konko e Matri saranno disponibili anche da prima della pausa, ovvero dalla partita con il Frosinone”.
Kezman, ag. Milinkovic: “Questo è soltanto l’inizio. Pradé? Dica ciò che vuole”
Sta cominciando a far conoscere tutto il suo potenziale Sergej Milinkovic-Savic! Il colpo più costoso del mercato biancoceleste, in un mese ha conquistato la Lazio e i laziali grazie alla sua grinta, determinazione e talento. Sembrava già destinato a essere il bidone dell’estate, e invece il giovanissimo centrocampista serbo ha impiegato poco a diventare una pedina inamovibile dei biancocelesti.
Era stato detto in tempi non sospetti che Sergej Milinkovic-Savic era un giocatore dalle grandi qualità, (non a un caso era stato nominato tra i 3 giocatori più forti del mondiale Under 20, vinto dalla sua Serbia), ma non era facile per un ragazzo di soli 20 anni essere catapultato – dopo una trattativa estenuante – in una realtà importante come la serie A: altro paese, altra lingua, altra vita, la pressione di una grande piazza come Roma, senza tralasciare il peso dei 10 milioni di euro spesi…tutti fattori non ha agevolato il suo impatto. “Non è un giocatore che sposta gli equilibri” aveva tuonato il d.s. della Fiorentina Pradé dopo aver perso il duello con la Lazio per il suo acquisto e fino a un mese fa i fatti sembravano dargli ragione. Poi all’improvviso la scintilla che cambia il destino…durante una partita con l’U21 serba Sergej ha messo in mostra tutto il suo repertorio (clicca qui per vedere) e da quel momento ha cominciato a crescere a vista d’occhio…il gol con il Dnipro in Europa League, le grandi prestazioni con Genoa e Hellas Verona…tutte prestazioni esaltanti che, non solo hanno portato alla chiamata nella nazionale maggiore della Serbia, ma hanno fatto anche letteralmente stropicciare gli occhi ai tifosi biancocelesti e a tutti gli addetti ai lavori o quasi…si perché il suo agente Meteja Kezman non ha mai dubitato del suo assistito e ha ribadito questo concetto ai microfoni del portale Lalaziosiamonoi.it:
“La Lazio è stata la scelta perfetta per Sergej, la squadra più adatta per un giocatore come lui. Certo, dispiace aver perso la Champions, era un obiettivo al quale tutti tenevano, ma ormai è il passato. Non avevo dubbi sul fatto che Milinkovic-Savic potesse affermarsi e fare bene, per me non è una sorpresa. Parliamo di un ragazzo umile, di un calciatore che in allenamento cerca di dare sempre il massimo. E’ arrivato a Roma al 50% della condizione e non era facile inserirsi in un meccanismo già collaudato come quello della Lazio, una squadra che lo scorso anno ha giocato il miglior calcio d’Italia. Sono felice dello spazio che si sta ritagliando, sta dimostrando parte del suo valore. Può ancora migliorare molto. Per farlo deve lavorare duramente ogni giorno, dare tutto se stesso in allenamento e in partita. Se proseguirà su questa strada potrà essere molto utile alla Lazio in questa stagione e per i prossimi anni”.
LA TRATTATIVA – Abbiamo capito da subito che i dirigenti erano intenzionati ad andare fino in fondo e credo che la cifra stanziata per il ragazzo ne sia testimonianza. La Lazio lo seguiva da tempo, era in trattativa con il Genk, ma poi si sono inserite un paio di squadre, una di queste era la Fiorentina. Noi, però, siamo stati chiari sin da subito con tutte le parti in causa: la Lazio era la nostra unica opzione, avevamo dato la nostra parola a Igli Tare, non potevamo certo rimangiarcela. La Lazio, poi, ci ha sempre rassicurato dicendoci che avrebbero fatto di tutto per portarlo a Roma. La famiglia di Sergej era d’accordo con me, la Lazio era la squadra giusta, il posto perfetto per far sì che il ragazzo mostrasse il suo talento. E’ stata un’estate lunga, ma credo che i tifosi biancocelesti stiano cominciando a capire perché il club ha lottato così tanto per acquistarlo”.
FUTURO TOP PLAYER? – “Conosco Sergej da circa quattro anni, ho capito sin dal primo momento che avevo davanti un talento speciale. Già a Novi Sad, col Vojvodina, aveva fatto intuire quanto fosse grande il suo potenziale, non è un caso che il Genk, un anno fa, abbia speso buona parte del suo budget per comprarlo. E’ uno dei migliori nel suo ruolo, in Belgio si è affermato subito, senza patire alcuna difficoltà di ambientamento. Io in lui rivedo giocatori come Yaya Toure e Matic. Ma per arrivare a certi livelli, Sergej sa di dover lavorare sempre con impegno ogni giorno. Credo, però, che la Lazio si sia assicurata un grandissimo giocatore”.
LA LAZIO – “Sergej è felice di essere alla Lazio, si trova molto bene a Roma. Ama già la maglia e i tifosi laziali. Non vedo perché dovrebbe cambiare qualcosa. Le voci fanno parte del calcio e in questo mondo tutto può accadere, però posso affermare con certezza che l’idea del giocatore è quella di rimanere alla Lazio per tanti anni, affermarsi e vincere con questo club. Sta vivendo un momento magico, è riuscito anche a ottenere la prima convocazione in nazionale, non pensa ad altro che alla Lazio e alla Serbia. Le voci sono solo voci e a noi non interessano”.
DICHIARAZIONI PRADE’ – “E’ ovvio che quando esci sconfitto da una battaglia, devi trovare il modo per proteggere te stesso. Lo capisco. E’ innegabile, Sergej è ancora giovane, ma credo stia dimostrando di essere un buon giocatore. Non ci interessano le chiacchiere altrui, neanche quelle di Pradé. La Lazio è il presente di Sergej, pensiamo a questo. Ripeto, le parole non contano nulla; la Fiorentina ha fatto di tutto per provare ad acquistare Milinkovic-Savic, ma la nostra decisione era un’altra. Diciamo che siamo tutti felici così”.
FORMELLO – Possesso palla e partita in famiglia per i biancocelesti
Terminato da poco l’allenamento serale dei biancocelesti a Formello. in vista del match contro i francesi del Saint Etienne, Pioli ha focalizzato la seduta sul possesso palla e sulle azioni offensive, insistendo molto sui cross da fondo campo. Per il match di giovedi la lazio dovrà ancora fare a meno di Antonio Candreva. Il laterale romano tornerà a disposizione contro il Frosinone domenica alle ore 18.00. In dubbio per giovedì la presenza di Matri. L’attaccante biancoceleste non ha ancora smaltito del tuitto l’affaticamento che lo ha messo ai box. Sarà valutato di nuovo domani. Sempre out De Vrij e Klose, che puntano il rientro dopo la sosta per le nazionali. Allenamento concluso con una partitella a campo ridotto. Domani allenamento e consueta conferneza per gara di mister Pioli.
Ciani: “Sono francese ma giovedì tifo Lazio”
Ai microfoni di Lazionews.eu per presentare l’incontro di Europa League di giovedì prossimo tra Lazio e Saint Etienne è intervenuto l’ex difensore biancoceleste Michael Ciani.
Queste le sue parole:
“Il Saint Etienne è una squadra ostica ma la Lazio è più forte ma lo deve dimostrare sul campo. La squadra francese ha iniziato bene il campionato, è seconda in classifica alle spalle del PSG. Domenica scorsa ha subito una pesante sconfitta per 4-1 contro il Nizza ma è una squadra da non sottovalutare. Conosco le squadre francesi per aver preso parte a diversi campionati, sono toste e impegnative, vendono cara la pelle, non lasciano mai niente di intentato. Il Saint Etienne non ha molta esperienza internazionale e questo è sicuramente un handicap per loro. La Lazio ha il fattore campo dalla sua parte ed inoltre con giocatori del calibro di Anderson, Biglia e Keita può certamente avere la meglio. Credo che biancocelesti siano favoriti e possano vincere, sono francese ma tifo per i miei vecchi compagni“.
Qualche settimana fa il giornale francese Le Monde ha polemizzato sulla scelta della società biancoceleste di indossare la casacca nera, che ricorderebbe simboli politici ai quali sarebbe legata, secondo il loro parere, la curva nord:
“Non ho seguito molto questa vicenda. Per quanto mi riguarda posso testimionare di non aver mai avuto problemi con loro. Sono rimasto legato a Roma, ne conservo ricordi bellissimi“.
In serie A non c’è una squadra che abbia mostrato di essere superiore alle altre, il campionato è molto aperto:
“E’ difficile dire dove potranno arrivare i biancocelesti, mi sembra una stagione piuttosto equilibrata. Per aspirare ai primi posti Pioli dovrà riuscire a trovare continuità di risultati e di rendimento, cosa che è mancata nella stagione scorsa. Sono tanti i giovani arrivati e bisogna dargli il tempo di crescere e ambientarsi. Sul mercato la società si è mossa bene ma mancano elementi di esperienza. Quella di non rinnovare i contratti di giocatori di 30 anni, come me, Ledesma e Cana, puntando sul ringiovanimento della squadra è stata una scelta studiata. I giovani sono meno costanti, hanno bisogno di tempo per crescere. Io non sono rimasto perchè il mio contratto era scaduto (ride, ndr) e non mi è stata presentata nessuna proposta di rinnovo, se il club fosse stato interessato forse sarebbe stato possibile accordarci. Certamente avrei chiesto di poter scendere in campo un po’ di più. Ormai le nostre strade si sono divise ma sono contento della mia nuova destinazione. Non credo di tornare in Italia. Sogno da sempre la Premier League, la Serie A non è un campionato che mi ha mai particolarmente attratto, ho cambiato idea solo quando ho avuto la possibilità di venire in un grande club come la Lazio“.
FOCUS – La Lazio è la squadra che corre di più in serie A (dopo il Chievo)
Serie A Tim: è la Roma la squadra più pericolosa.
Tra i giallorossi in evidenza Salah e Pjanic.
Il Chievo è la squadra che corre di più. Seguono Lazio e Napoli.
Top assist men la coppia Ntcham-Pereyra.
E’ della Roma il maggiore indice di pericolosità arrecato alle retroguardie avversarie. Al termine del mese di settembre la compagine guidata da Garcia detiene il primato di marcature (13 per una media di 2.2. reti a partita) a fronte di 94 conclusioni, 51 delle quali in porta e 43 fuori lo specchio della porta avversaria. In totale i giallorossi hanno collezionato 143 attacchi offensivi, 26 dei quali vedono in Salah il principale artefice: per l’attaccante egiziano 13 tiri, 9 occasioni da goal, 3 reti e 2 assist.
La Roma primeggia anche in fase di costruzione del gioco: detiene a pari merito con la Juventus la classifica assist (21 in totale, 4 dei quali vincenti) ed è seconda soltanto al Palermo per il maggior numero di cross effettuati (64, rispetto ai 66 dei rosanero), a fronte di una media possesso palla per partita pari a 30’ 24’’. Perno del gioco risulta essere Pjanic: il bosniaco si contraddistingue sia in fase di impostazione (3 assist, tra i suoi compagni di squadra dietro soltanto a Nainggolan con 5) sia in fase offensiva (16 attacchi, 13 tiri, 9 occasioni da goal, 2 reti). Se da un lato il palleggio risulta essere un punto di forza per la squadra di Garcia lo stesso non si può dire per la corsa: i giallorossi finora hanno percorso 600,805 km (media di 100,134 km per partita, 15esimo dato stagionale) contro i 693,086 km del Chievo Verona che detiene il primato della massima serie, seguito da Lazio (650,392 km percorsi) e Napoli (646,944 km percorsi).
Lo rileva il Report n. 12/2015 elaborato da Osservatorio Calcio Italiano(www.
Nelle prime sei uscite stagionali per il reparto offensivo in evidenza Eder, Higuain e
Candreva: “Mi sto preparando per fare una grande prestazione contro il Frosinone”
Dopo aver quasi risolto il problema alla caviglia subito a Napoli contro i partenopei, Antonio Candreva non vede l’ora di scendere in campo. Probabilmente il centrocampista biancoceleste sarà pronto a riprendere il suo posto nella sfida di domenica prossima contro il Frosinone. Il numero 87 biancoceleste è stato a pranzo con Sandro Corapi, il mental coach che segue diversi giocatori della squadra di Pioli. Su un video postato dallo stesso Corapi su Facebook si vede proprio l’esterno biancoceleste mentre parla della partita di domenica prossima: “Sto benissimo e dopo questa chiacchierata mi sento ancora molto meglio. Pronto per essere in forma e fare una super prestazione contro i ciociari domenica prossima”.
Eysseric, Saint Etienne: “A Roma senza paura, la Lazio è forte ma non abbiamo niente da perdere”
Giovedì prossimo, alle 19,05, all’Olimpico per il secondo turno di Europa League la Lazio riceve il Saint Etienne. Diametralmente opposti gli umori delle due squadre. I biancocelesti vengono dalla vittoria conseguita a Verona, mentre la squadra transalpina arriva nella capitale dopo la pesante sconfitta subita in casa contro il Nizza (4-1). Sulle colonne del giornale francese Le Progres per commentare l’incontro di Roma è intervenuto Valentin Eysseric, centrocampista della squadra francese: “E’ bello giocare contro una grande squadra come la Lazio. Non dobbiamo pensare alla sconfitta subita in campionato nell’ultimo turno. Dobbiamo essere più incisivi in campo per poter sfruttare le occasioni che ci si presentano e scendere sul terreno di gioco con la stessa concentrazione con la quale abbiamo affrontato il Rosenborg nella prima giornata. La Lazio è una squadra di alto livello ma noi non abbiamo niente da perdere. Dobbiamo solo giocare come sappiamo fare senza pensare a chi abbiamo davanti”.
Mancini difende Pioli: “Ma come si fa a criticarlo?! La Lazio ha 12 punti…”
Il tecnico dell’Inter, Roberto Mancini, in un’intervista rilasciata al Messaggero ha espresso il suo giudizio sull’andamento della squadra biancoceleste in questo inizio di campionato. Queste le sue parole: “Non capisco tutte le critiche nei confronti di Pioli, la sua squadra ha raccolto già 12 punti ed è terza in classifica; senza dimenticare che nello scorso campionato è andato oltre le più rosee aspettative”. Poi sul campionato: “Il livello medio si sta alzando, si prospetta una bella stagione. Questo è dovuto al fatto che ogni squadra, anche le meno attrezzate, in ogni incontro si giocano le loro possibilità senza pensare solo a difendersi”.
Giudice Sportivo: Mauricio fermato per un turno, ammonizione e ammenda per Lulic
La Lega di Serie A, tramite il proprio sito ufficiale, ha comunicato le decisioni del Giudice Sportivo relative all’ultimo turno di campionato. Tre le giornate di squalifica inflitte a Saponara dell’Empoli, espulso ieri durante l’incontro perduto a Frosinone; il giocatore è stato punito perchè «ha rivolto all’arbitro espressioni ingiuriose e assunto un atteggiamento intimidatorio». Fermato per un turno, sempre per offese all’arbitro, anche il tecnico empolese Marco Giampaolo. Cinque gli squalificati per un turno, tutti giocatori espulsi domenica scorsa: Miranda dell’Inter, Molinaro e Obi del Torino, Romagnoli del Milan e Mauricio della Lazio. Il difensore biancoceleste è stato espulso per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario. Punito anche Senad Lulic: per lui ammonizione e ammenda di € 2.000,00 per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria.
Lazio fra le prime tre squadre che hanno percorso più chilometri
Gli ultimi risultati conseguiti dalla squadra di Pioli hanno restituito entusiasmo ai giocatori biancocelesti. La disfatta di Napoli sembra essere ormai alle spalle. Il gioco nelle ultime due prestazioni è migliorato notevolmente, la squadra ha ritrovato quell’unione di gruppo della stagione scorsa che nelle prime giornate sembrava aver perso per strada. Nonostante le prestazioni deludenti sotto il punto di vista dei risultati, il gruppo del tecnico emiliano però, sul campo non ha mai perso la voglia di correre, il problema era che fino a poco tempo fa lo faceva a vuoto. Le prestazioni ed i risultati conseguiti negli ultimi due turni hanno dimostrato l’ottimo stato di forma dei giocatori biancocelesti. Il sito Osservatoriocalcioitaliano.it ha conteggiato i chilometri percorsi nelle prime 6 giornate di campionato dalle squadre di Serie A. La truppa di Pioli è fra le prime tre squadre in questa speciale classifica. I biancocelesti con 650,392 km percorsi si trovano in seconda posizione. L’unica formazione che ha fatto meglio è il Chievo con 693,086 km coperti, mentre al terzo posto si trova il Napoli con 646,944 km.
Entusiasmo alle stelle per i tifosi del Frosinone
I tifosi del Frosinone entusiasti dei risultati conseguiti dai gialloblu negli ultimi turni dimostrano tutta la loro fiducia nel gruppo di Stellone. Dopo aver conquistato un punto all’ultimo minuto della partita disputata a Torino contro i campioni d’Italia della Juventus ed aver raggiunto il primo storico successo nella massima serie nel posticipo di ieri nei confronti dell’Empoli i sostenitori del capoluogo laziale volano sulle ali dell’entusiasmo. Domenica prossima, alle ore 18.00, il Frosinone è atteso dalla trasferta in casa della Lazio ed i tifosi stanno rispondendo alla grande. Fino ad oggi sono stati venduti più di 900 tagliandi del settore riservato ai sostenitori ospiti. L’obiettivo dei tifosi ciociari è di accedere a tutti i biglietti che gli spettano (5000 posti) riempiendo completamente lo spazio a loro riservato.
Cataldi, niente Milan: in autunno la firma sul rinnovo
Qualche giorno fa radiomercato lo dava nell’orbita del Milan, pronto a mettere la sua qualità e la sua esperienza internazionale al servizio della mediana di Mihajlovic. E invece nel futuro Danilo Cataldi indosserà ancora la maglia della Lazio. Secondo infatti quanto rivela ‘Il Corriere dello Sport’, c’è anche il giovane centrocampista tra i giocatori che in autunno incontreranno la dirigenza biancoceleste per discutere il rinnovo del contratto e l’annesso adeguamento di stipendio. Una buona notizia per il 21enne di Ottavia, che finalmente si legherà alla ‘sua’ aquila con un contratto confacente alla categoria, a dimostrazione di quanto sia Pioli che la società credano in lui non solo per il presente, ma anche per il futuro.
Patarca a “I Laziali Sono Qua”: “Cataldi talento, ha bisogno di fiducia”
Negli anni d’oro dell’era Cragnotti è stato il punto di riferimento del settore giovanile laziale, riuscendo a scoprire talenti d’incredibile prospettiva come Marco Di Vaio, Alessandro Nesta e molti altri. Quello di Volfango Patarca non sarà mai un nome come un altro nell’ambiente biancoceleste: il tecnico è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per fare il punto sul momento-Lazio, con un occhio di riguardo ai tanti giovani protagonisti con la squadra di Stefano Pioli.
“La reazione di Verona è dovuta soprattutto al rientro di Biglia,” spiega Patarca, “che ha fornito al centrocampo quel salto di qualità che ci aspettavamo. Dopo Napoli non era facile reagire in questo modo, speriamo ora di superare questi alti e bassi che fanno male al morale prima ancora che alla classifica.”
In qualità di esperto di calcio giovanile, Patarca passa in rassegna i talenti biancocelesti. “Danilo Cataldi è stato utilizzato ad intermittenza quest’anno da Pioli. Forse gli servirebbe un pizzico di sicurezza e fiducia in più per sfondare definitivamente. Deve evitare quel senso di insicurezza in campo, causato dall’impiego a corrente alternata, che costò caro anche a Marco Di Vaio, che quando smise di giocare con continuità si ritrovò solo quando tornò titolare, cambiando aria. Quando gioca con l’Under 21 Cataldi dimostra una qualità che sono convinto emergerà al cento per cento anche in maglia biancoceleste. Giocare spesso regala fiducia: io non credo che un turn over massiccio sia necessario per ragazzi di venti anni, che non devono sentire subito la stanchezza.”
“Milinkovic-Savic lo utilizzerei sempre per la prontezza che ha dimostrato. E’ già un calciatore vero, anche Kishna mi ha colpito per la sua eleganza ed ha grandi margini di miglioramento. Serve fiducia: anche Felipe Anderson andò incontro ad enormi critiche, mentre io sapevo che le sue difficoltà erano dovute principalmente al grave infortunio alla caviglia dal quale era reduce quando arrivò a Roma. La fiducia per i giovani è fondamentale, Keita appena ha sentito di nuovo il sostegno della società e del tecnico è tornato ad esprimersi ai suoi livelli.”
Sulla realtà attuale del campionato, Patarca ha le idee chiare: “Alla Lazio serve un filotto di vittorie come quello dell’anno scorso: potrebbero aprirsi scenari clamorosi e inaspettati. Chi indovinasse una serie vincente potrebbe davvero mettere in atto una fuga decisiva. Le squadre importanti sono tutte lì: con il ko dell’Inter ora hanno avuto tutte una battuta a vuoto, possono tutte proporsi per le primissime posizioni. Il calendario almeno sulla carta sembra agevolare la Lazio nelle prime dieci giornate. Proprio i tanti giovani della Lazio, sfrontati e talentuosi, potrebbero rendere la squadra di Pioli una vera e propria mina vagante.”
L’ultima considerazione di Patarca è sul cammino della Lazio in Europa League: “Le potenzialità dicono che i biancocelesti possono arrivare alla fine, ma bisogna saper andare avanti. Il turn over è pericolosissimo quando si cambia troppo, perché si perdono i giusti riferimenti in campo: ma la qualità per andare il più avanti possibile anche in campo continentale ci sono tutte.”