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Cataldi fermo per un turno

Il centrocampista biancoceleste Danilo Cataldi, espulso per doppia ammonizione (comportamento scorretto nei confronti di un avversario) domenica scorsa nell’incontro con il Sassuolo, è stato squalificato per un turno. Nessun provvedimento è stato preso contro Paolo Cannavaro. Il Procuratore federale aveva ipotizzato una condotta simulatoria in occasione del rigore assegnato al Sassuolo nel corso della partita contro la Lazio in seguito ad un contatto con Lulic ma come spiegato dal giudice «la posizione dei protagonisti nell’episodio segnalato rispetto ai pur molteplici (4) angoli di ripresa televisiva non ha consentito di acquisire immagini idonee ad esprimere un sicuro giudizio, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, circa l’effettivo contatto tra il piede sinistro del calciatore laziale ed il piede sinistro del calciatore sassuolese e circa l’idoneità di tale eventuale contatto a determinare comunque quella caduta, che indusse l’arbitro alla concessione del calcio di rigore».

Cragnotti: “I tifosi non rispondono, pochi biglietti venduti per le prossime partite”

Angelo Cragnotti, responsabile della biglietteria biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 per fare il punto sulla vendita dei tagliandi per le prossime gare casalinghe: “La situazione è rimasta invariata dai giorni precedenti. Per l’incontro di Europa League con il Rosenborg sono stati venduti solo 2600 tagliandi oltre ai 500 riservati al settore ospiti. Per quanto riguarda la partita di domenica prossima con il Torino c’è stato un piccolo incremento. Anche per la stracittadina una cosa mai vista in precedenza, durante la prelazione si sono venduti solo 660 biglietti. Neanche la riapertura della campagna abbonamenti ha dato buoni risultati, soltanto poche centinaia di tessere in più sono state acquistate. Era una grande occasione visto che ancora bisogna giocare tutte le partite importanti, spero che negli ultimi giorni i tifosi ne approfittino per accaparrarsi un posto allo stadio”.

A Bergamo solo i tifosi biancocelesti possessori della Fidelity Card

Continua il tour de force della squadra biancoceleste. Dopo l’impegno in Europa League di giovedì con il Rosenborg e quello di domenica prossima con il Torino il campionato si appresta ad un nuovo turno infrasettimanale, infatti, mercoledì 28 ottobre alle 20.45, gli uomini di Pioli saranno impegnati a Bergamo contro l’Atalanta. Sul sito ufficiale della squadra orobica, per quanto riguarda il settore ospiti, sono uscite le info ed i prezzi per assistere all’incontro:

– I tagliandi del settore ospiti saranno a disposizione degli sportivi interessati sino alle 19 di martedì 27 ottobre.

– I tagliandi saranno acquistabili in tutti i punti vendita Lis Lottomatica della rete nazionale abilitati alla vendita dell’evento “calcio ospiti”. Il prezzo del biglietto è di € 20 (€ 19 + € 1 prevendita).

La vendita dei biglietti del settore ospiti è riservata ai titolari di “Tessera millenovecento” (Fidelity Card S.S. Lazio) in corso di validità, ai titolari di Tessera VIVO AZZURRO (Fidelity Card F.I.G.C.) in corso di validità ed a tutti i titolari di Fidelity Card delle squadre di Serie A, Serie B e Lega Pro fisicamente in possesso ed in corso di validità.

E’ vietata la vendita ai residenti nella regione Lazio. Sono esclusi dalle limitazioni i possessori di Fidelity Card.

In occasione della partita Atalanta-Lazio saranno attuate le facilitazioni previste al Punto T1.1 LETTERA A varate dalla Task Force per la sicurezza delle manifestazioni Sportive, ovvero è consentito l’acquisto dei tagliandi per il settore ospiti in modalità home ticketing (stampa a casa) attraverso il riconoscimento di “Tessera millenovecento” (Fidelity Card S.S. Lazio) in corso di validità collegandosi al link: https://www.listicket.com/ticketing/organizzazione/organizzazione.html?idOrg=123.

Per ogni ulteriore informazione ci si può collegare nell’area dedicata nell’area biglietteria (STADIO/BIGLIETTERIA/SETTORE OSPITI). Per accedere direttamente cliccare Settore ospiti.

Tare impegnato nel mercato di riparazione

Mancano ancora due mesi al mercato invernale ma la Lazio si sta già guardando intorno. A causa dei problemi fisici di De Vrij e delle prestazioni di Gentiletti e Mauricio il reparto nel quale si dovrà intervenire è la difesa. Il profilo più interessante da seguire sembra quello del ventiseienne Felipe. Secondo il sito Torcedores il contratto del difensore riporterebbe una clausola rescissoria di 4,5 milioni di euro. Quello del brasiliano però non è l’unico nome sulla lista del ds Igli Tare, ma sicuramente il difensore del Corinthians è uno dei difensori più seguiti dalla società biancoceleste.

A Pioli gli auguri di un ex biancoceleste

Oggi Stefano Pioli compie 50 anni. Al tecnico biancoceleste, come riportato dal Corriere dello Sport, sono arrivati gli auguri di Marco Di Vaio – tra l’altro ex giocatore della Lazio – che lo conosce piuttosto bene avendo giocato a Bologna proprio agli ordini del mister emiliano: “Anche durante l’estate ci siamo sentiti spesso, abbiamo un ottimo rapportoStefano è un grande, è l’uomo giusto per far sognare i tifosi biancocelesti, gli auguro tutto il bene possibile e di riuscire a vincere. L’esperienze, sia positive che negative, l’hanno fatto crescere. Non è un tipo che si abbatte facilmente davanti alle sconfitte. E’ un allenatore che studia molto, si aggiorna in continuazione, per la mia carriera è stato molto importante. Un professionista esemplare e una brava persona. Ai suoi giocatori trasmette la mentalità offensiva, sa esaltare le qualità dei singoli come pochi. I suoi segreti sono il campo e il lavoro settimanale. Alla Lazio, nonostante lo scetticismo che lo ha accolto, ha saputo gestire le pressioni. Mi auguro che celebri i suoi 50 anni nella stagione del successo”.

Fabio Cudicini contro Marchetti: “Troppo plateale”

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Fabio Cudicini, il leggendario “ragno nero”, compie oggi 80 anni e per l’occasione, concede una lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’. Triestino, famiglia di calciatori (il figlio Carlo ha difeso per una stagione i pali della Lazio a metà degli anni ’90), l’ex portiere di Roma e Milan si è soffermato, non senza qualche critica, sui suoi ‘successori’: Mi rivedo un po’ in Sportiello, forse per il suo fisico. – ha detto – A parte lui, mi piace molto Viviano. Marchetti e Perin, invece, sono troppo plateali. Io preferisco quelli che rendono facili le cose difficili. Il miglior portiere del mondo? Courtois, perché sa anche ragionare, come faceva il mio amico Sarti. Diego Lopez, malgrado le critiche, lo considero il miglior acquisto del Milan“.

De Biasi a “I Laziali Sono Qua”: “Berisha ha un grande futuro”

Fresco della storica qualificazione alla fase finale degli Europei 2016 prevista in Francia alla guida dell’Albania, Gianni De Biasi è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione di riferimento per tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per raccontare la sua esperienza sulla panchina albanese, soffermandosi anche sui calciatori della Lazio a disposizione nella ∫ della sua Nazionale, tra passato e futuro.

Si parte proprio parlando di un ex laziale e di un elemento attuale della rosa di Stefano Pioli. “Lorik Cana è una persona onesta, intelligente e capace, che ha dato alla Lazio tanto e che forse avrebbe meritato anche più spazio per la sua capacità di mettere tutto quello che ha in campo. Chiaramente a Roma la concorrenza era fortissima, ma penso che Lorik non debba avere nessun rimpianto riguardo la sua esperienza biancoceleste. Berisha è un giocatore ancora in evoluzione, quello del portiere è un ruolo delicato e forse avrebbe bisogno di giocare con continuità per maturare definitivamente ed avere un rendimento eccellente. In tutti i settori della vita la fiducia è spesso la cosa più importante, ma sono convinto che Berisha essendo ancora relativamente giovane per il suo ruolo abbia un grande futuro davanti.

Domenica prossima in campionato la Lazio affronterà una squadra allenata da De Biasi in passato, il Torino. “Credo sarà una bella partita, al di là della sconfitta di Sassuolo la Lazio si è resa protagonista di un buon inizio di stagione. Vedo un match molto equilibrato: il Toro è reduce da un buon pareggio casalingo contro il Milan, la Lazio deve essere consapevole di affrontare una squadra molto pericolosa, abile a difendersi e ripartire.

Una considerazione su Pioli, nel giorno del suo compleanno: “Al di là dei punti in classifica è anche un maestro di vita per i suoi ragazzi. Un tecnico di grandissimo valore, come dimostrato dal fatto che è stato finora il migliore nell’anno solare 2015 in termini di risultati ottenuti.” Il tecnico è però alle prese con un’ondata di infortuni davvero imponente. Secondo De Biasi: “Si gioca troppo e l’eccessivo stress si riversa anche sul piano fisico: gli incidenti aumentano anche perché i giocatori sono sotto pressione già a partire dai tour in giro per il mondo dal mese di luglio in poi. Appuntamenti che servono per fare cassa, ma che rischiano di avere ripercussioni pesanti sul fisico dei giocatori. Non si riesce più a preparare bene le partite, il tempo per gli allenamenti è sempre inferiore e la Lazio tra gli impegni europei e quelli delle Nazionali ha i giocatori forse più sotto stress del campionato italiano.”

Quali sono i calciatori biancocelesti che De Biasi apprezza di più? “La Lazio è una delle squadre a mio avviso meglio assortite della Serie A, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista anagrafico. E’ chiaro che ci sono corazzate che hanno bilanci diversi, ma il lavoro svolto dalla società nella costruzione della rosa mi ha convinto davvero molto. La Lazio ripetendo il campionato dello scorso anno e centrando di nuovo il terzo posto farebbe qualcosa di straordinario: La Serie A quest’anno è più equilibrata e divertente ed è difficile ipotizzare come andrà a finire.

Fabio Belli

De Vrij a consulto da Cugat per l’operazione: stasera la decisione?

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Nuove indiscrezioni intorno all’infortunio di Stefan De Vrij. Appena ieri il dottor Salvatori aveva ribadito che per il momento ancora nessuna data è stata fissata per l’intervento al ginocchio sinistro del difensore olandese, infortunatosi in Nazionale contro la Turchia ormai un mese e mezzo fa. Il giocatore sta seguendo una terapia conservativa, che però a oggi non ha sortito gli effetti desiderati e, continuandola, sarebbe costretto a star fuori altri 20 giorni, il che gli impedirebbe di giocare il derby, posticipando il rientro a dopo la sosta. In caso di fallimento, poi, l’operazione sarebbe inevitabile e decreterebbe quasi certamente la fine anticipata della sua stagione. Per questo, l’ex Feyenoord, che è un guerriero e che nei giorni scorsi aveva già detto no alla prospettiva di andare sotto i ferri, ha voluto vederci chiaro e due giorni fa si è recato prima ad Anversa, per un consulto con il Responsabile di Medicina dello Sport della città, e poi a Barcellona. Dove, secondo quanto rivela ‘Lalaziosiamonoi’, avrebbe avuto un colloquio con Ramon Cugat, tra i primi ad effettuare operazioni in artroscopia, con risultati eccellenti su gente del calibro di Eto’o, Vidal e Fabregas, solo per citarne alcuni, e uno dei pionieri dell’uso nei suoi trattamenti dei fattori di crescita. Proprio quel che ci vuole nella situazione di De Vrij, afflitto da 5 anni da un problema alla cartilagine e che vorrebbe innestare appunto un fattore di crescita che la faccia ricomporre più velocemente, risolvendo il problema in maniera definitiva rispetto all’attuale terapia. In questo caso, il recupero avverrebbe non prima di febbraio 2016. Il difensore al momento è ancora un po’ perplesso: parlerà con lo staff medico biancoceleste e con Pioli e poi prenderà la sua decisione, che, rivela sempre ‘Llsn’, dovrebbe arrivare in serata. La Lazio non lo influenzerà, ma è chiaro che bisognerà muoversi quanto prima. Per evitare che la situazione peggiori e la tempistica si allunghi ancora, cosa che i biancocelesti non possono assolutamente permettersi.

Lazio foto ufficiale sotto l’Acquedotto Claudio

La Lazio ha scelto il Campo Gerini, in via del Quadraro proprio sotto l’Acquedotto Claudio, come location per lo scatto della foto ufficiale di inizio stagione. “E’ un campo e un posto storico di Roma, sulla terra sono iniziate un po’ tutte le carriere – spiega Marco Canigiani, Responsabile marketing capitolino, dai microfoni di Lazio Style Radiol’idea era quella di trovare delle location suggestive, questa è perfetta. C’è un acquedotto che è una parte della storia di Roma”. Identità romana sottolineata anche dal Responsabile della Comunicazione Stefano De Martino“La Lazio è la prima squadra della capitale, location migliore dell’acquedotto non c’era. Un luogo che sottolinea l’importanza della nostra storia, la società non ha mai dimenticato questo aspetto. La Lazio è nata nel 1900, ha 115 anni”. In questo campo storico, pieno di polvere, un aneddoto raccontato dal team manager Maurizio Manzini: “Qui ci ho giocato negli anni ’60, nei campionati dilettantistici. Conobbi anche il Marchese Gerini, che ci dette la possibilità di giocare su questo terreno”. Alla foto ufficiale sotto l’acquedotto Claudio c’era tutta la rosa biancoceleste al completo, che ha anche colto l’occasione per festeggiare il compleanno di mister Pioli.

Rosenborg, i vichinghi pronti a tornare sul trono. Soderlund pericolo numero 1

Dal 1992 al 2004. Difficilmente nella storia del calcio europeo si può ritrovare un dominio del genere sfogliando gli albi d’oro. Eppure il Rosenborg ce l’ha fatta: tredici anni di vittorie consecutive in campionato che hanno cambiato la storia del calcio norvegese e che hanno visto il club della capitale del Grande Nord presenti costantemente sulla scintillante ribalta della Champions League.

Un’epopea che appartiene però ormai al passato. Nei successivi dieci anni sono arrivati solo due titoli di Norvegia, l’ultimo nel 2010. Ma quest’anno i dominatori sono tornati: il cammino del Rosenborg nel campionato nazionale è stato impressionante. Il Molde campione in carica spazzato via, tutte le possibili pretendenti come lo Stabaek e lo Stromsgodset distanziate di nove e dieci punti. E a tre giornate dalla fine, alla squadra allenata da Ingebrigtsen manca un solo punto per ottenere la matematica certezza del titolo.

La festa sarebbe arrivata domenica scorsa, se a sorpresa il Rosenborg non si fosse fatto bloccare in casa sul pareggio da un Bodo/Glimt senza più obiettivi. Ma il ritorno sul trono di Norvegia è davvero ormai vicinissimo per una squadra a forte caratterizzazione nazionale, con tutti i componenti principali della rosa di nazionalità norvegese, ad eccezione dello svedese Dorsin e di due islandesi, Eyjolfsson e Vilhjalmsson. Il pericolo numero uno per la Lazio ha poi un nome: Alexander Soderlund, 22 gol e capocannoniere indiscusso dell’Eliteserien norvegese. Ci sarebbe anche il talentuoso Pal Helland, 13 gol in campionato e implacabile assist man, costretto però per infortunio a saltare gli impegni della Nazionale norvegese: neanche contro il Bodo/Glimt è stato convocato.

Dopo la sconfitta casalinga patita contro il Dnipro, la formazione di Ingebrigtsen vede nella doppia sfida contro la Lazio l’ultima possibilità per lasciare il segno anche in Europa, con la consapevolezza che comunque la prossima stagione spalancherà le porte di quella Champions League sognata tanto negli ultimi cinque anni.

Fabio Belli

LA NOSTRA STORIA – L’ex tecnico biancoceleste Stefano Pioli compie gli anni

Tanti auguri mister Pioli. L’ex tecnico biancoceleste oggi compie gli anni. Terminò troppo presto  la carriera da calciatore a 32 anni per un fastidioso problema al ginocchio. A 19 anni vinse il campionato in C1 con il Parma. Poi la chiamata della Juventus e la finale di Coppa Intercontinentale, contro l’Argentinos Juniors, disputata subentrando a un certo Gaetano Scirea.

Da mister le soddisfazioni maggiori nel primo anno alla guida della Lazio con quella Coppa Italia sfiorata e cullata fino ai supplementari.  Uno dei suoi maestri è stato Osvaldo Bagnoli: “Da allenatore si è consacrato, lo apprezzo per la sua serietà, punta sul collettivo, sull’unione”. Infine gli auguri speciali di Sergio Brio, ex compagno di squadra ai tempi della Juve: “In bianconero non capitava a tutti di entrare al posto di Scirea, accadde a lui nel giorno della famosa finale di Coppa Intercontinentale. Pioli può togliersi grandi soddisfazioni da allenatore, ha fatto crescere la Lazio l’anno scorso e ha la possibilità di confermarsi quest’anno”.

Al mister della Lazio tutti gli auguri della Redazione di Laziochannel.it.

Keita fuori 15-20 giorni, per lui niente Rosenborg e Torino

Keita Balde Diao si è infortunato durante l’incontro con il Sassuolo. Allo spagnolo come dichiarato  dal dottor Stefano Salvatori a Lazio Style Radio 89,3 è stato riscontrato “un trauma distorsivo-distrattivo sul compartimento interno in un contrasto di gioco”. Gli accertamenti effettuati alla Clinica Paideia hanno evidenziato una lesione distrattiva del legamento collaterale mediale. Da oggi Keita inizierà la terapia e all’inizio della settimana prossima si sottoporrà a nuovi controlli ma sicuramente il calciatore dovrà restare fermo almeno 10-15 giorni, per cui salterà sicuramente i prossimi incontri con il Rosenborg ed il Torino. Lo stop di Keita è solo uno dei tanti problemi ai quali il tecnico biancoceleste dovrà far fronte nelle prossime settimane. Il problema più serio riguarda Stefan De Vrij. Nel fine settimana il difensore olandese si è recato in Belgio, per un consulto con il professor Martens, per poi recarsi a Barcellona per sottoporsi ad un ciclo di infiltrazioni, la terapia che staff medico e giocatore hanno deciso di provare per evitare l’operazione al ginocchio. “Al momento non è previsto alcun intervento, il giocatore si sta sottoponendo alla terapia con la speranza che i fattori di crescita diano i benefici sperati. Nel frattempo ci stiamo guardando intorno per vedere a chi rivolgerci in caso si dovesse ricorrere all’operazione”, queste le parole di Salvatori. Il difensore olandese non ha alcuna intenzione di operarsi, un eventuale stop lo terrebbe lontano dai campi da gioco per tre-quattro mesi. Oggi intanto, alla Paideia sono attesi Biglia, Djordjevic e Parolo per dei controlli per valutare lo stato dei rispettivi infortuni. L’argentino difficilmente scenderà in campo giovedì in Europa League contro il Rosenborg, potrebbe rientrare domenica contro il Torino o al massimo il mercoledì successivo a Bergamo. Contro l’Atalanta probabile anche il rientro dell’attaccante serbo. Per Parolo invece se ne riparlerà per l’inizio di novembre. In casa con il Milan il 1° novembre o l’8 nel derby con i giallorossi le date più probabili per rivederlo sul terreno di gioco.

Arbitri, la Lazio chiede rispetto

Dopo il rigore molto generoso assegnato da Guida al Sassuolo la Lazio chiede maggior rispetto da parte della classe arbitrale. “No, un rigore del genere non si può dare” – il titolo di ieri del Corriere dello Sport che anche quest’oggi torna sulla questione fischietti – più attenzione nelle designazioni arbitrali. Una richiesta non di ieri da ma di mesi almeno dai scempi di Massa in quel Lazio-Inter del 10 maggio, quando a fine partita il ds Tare sparò a zero sul fischietto ligure. Dopo la gara contro il Sassuolo sia Lotito che Tare non hanno proferito parola sull’operato dell’arbitro, ne ha parlato solo Pioli a fine gara. Nelle critiche del tecnico non solo Guida ma anche l’addizionale numero 1, Cervellera. I due infatti erano reduci da prestazioni mediocri, ecco perché la Lazio si è stupita della designazione. Nel mirino non è finito solo il rigore su Cannavaro – continua l’analisi del Corriere dello Sport – ma la gestione dell’intera partita. Guida ha fischiato 21 volte conto la Lazio, solo 7 contro il Sassuolo. Lulic e Milinkovic sono stati ammoniti rispettivamente dopo 7 e 20 minuti. Lotito evita le uscite pubbliche da tempo, in questi casi si fa sentire nelle “sedi preposte”, così ama dire. S’aspetta designazioni diverse, più sicure. Sassuolo-Lazio non è stata Napoli-Fiorentina o Juve-Inter, ma in ballo c’erano punti pesanti. Anche in Europa League c’è stato da recriminare, in particolare per quanto il gol di Seleznyov, arrivato a tempo scaduto, nel pareggio beffa in casa del Dnipro.

Senza Cataldi centrocampo da inventare

In occasione del match di domenica prossima alle 18 contro il Torino, il tecnico biancoceleste, Stefano Pioli, dovrà inventarsi il centrocampo da schierare in campo. L’espulsione di Danilo Cataldi nell’incontro con il Sassuolo ha messo nei guai la Lazio. Parolo dovrà restare fermo per qualche altra settimana, mentre Biglia è in forte dubbio. Il tecnico emiliano avrà a disposizione pochi uomini a centrocampo e durante la settimana dovrà trovare una valida soluzione per far fronte a questa emergenza. A disposizione del tecnico ci saranno Onazi, che però domenica scorsa non ha disputato una grande partita, Milinkovic-Savic, Morrison, che non vede l’ora di avere una chance per mettersi in mostra, Lulic, che potrebbe agire da mezzala, e Mauri, che potrebbe ricoprire l’inedito ruolo di regista. Tutto dipenderà dal modulo che Pioli vorrà proporre. Giovedì inoltre torna l’Europa League, all’Olimpico arriva il Rosenborg e i biancocelesti devono conquistare i tre punti per confermarsi al primo posto del loro girone. L’allenatore incrocia le dita sperando che nessun altro si faccia male altrimenti sarà davvero difficile far fronte ad altri problemi per le prossime partite.

Del Nero: “La Lazio ha bisogno di tempo, ma manca un vice-Biglia. Mauri regista? Mi piace”

Quando si pensa all’Europa in casa Lazio, in particolare alla Champions, può capitare di che il pensiero cada su colui che nel 2007 (quando la lazio di Delio Rossi sconfisse la Dinamo Bucarest accedendo così alla fase a gironi) diede un forte contributo a quella che ancora oggi è ancora l’ultima apparizione dei biancocelesti nell’Europa che conta. Stiamo parlando di Simone Del Nero, che appunto propiziò il rigore-qualificazioen dei biancocelesti. Del Nero nei suoi anni di militanza nella Lazio non ha lasciato una impronta indelebile, complice anche un fisico troppo tendente ad andare incontro a infortunio che ne hanno condizionato in modo pesante la carriera, ma quel doppio passo contro la Dinamo Bucarest che gli permise di acquisire il soprannome di “Doppio passo Del Nero” rimarrà per sempre indimenticabile e per questo è ancora ricordato con tanto affetto, senza dimenticare che grazie a lui e al suo trasferimento al Cesena contribuì a far venire alla Lazio un certo Antonio Candreva. Oggi Simone a 34 anni non ha voglia di smettere e si destreggia nella Massese, in Serie D.  L’ex giocatore biancoceleste è intervenuto ai microfoni de lalaziosiamonoi.it  per esprimere un commento sul momento della Lazio di Pioli:

UNA STELLA IN SERIE D – “Mi vien da ridere perché sto soffrendo di una fascite plantare simile a quella che mi bloccò ai tempi della Lazio. Sto recuperando da questo piccolo problema, anche se non è molto grave come lo fu allora. Ogni tanto mi vien fuori ancora qualche bella giocata, anche se in categorie inferiori. Sono contento lo stesso…”.

LA SCONFITTA CON IL SASSUOLO “Purtroppo non ho visto la partita, ma guardando la classifica notiamo come la Lazio sia a tre punti dalla prima e non bisogna quindi fasciarsi la testa. Le sue partite le ha giocate bene, peccato per questo piccolo intoppo, ma credo che la squadra ci sia e l’abbia dimostrato in queste prime partite di campionato. È una Serie A molto equilibrata, non c’è una squadra che spicca rispetto alle altre”.

LA SQUADRA FA FATICA NEI MOMENTI DECISIVI – “Credo che sia ancora troppo presto per giudicarlo come problema. Nei quattro anni e mezzo che ho giocato alla Lazio si percepiva un po’ l’ansia di riuscire a raggiungere dei risultati, nel momento in cui c’è da varcare questa linea si è un po’ tirati, ci sono forse troppe responsabilità. L’ambiente non è facile, ci sono tanti giocatori nuovi e tanti giovani. L’ansia da prestazione si fa sentire”.

LEDESMA  “Alla Lazio ha sempre fatto bene, questa squadra ha risentito dell’assenza di Biglia. L’unico giocatore che poteva sostituirlo era Ledesma. Un giocatore di grandissima personalità, mi sarebbe piaciuto avere la sua personalità, sarei arrivato molto più lontano anche con la maglia della Lazio”.

ESPERIMENTI CON MAURI REGISTA  “Sicuramente, è l’ago della bilancia della Lazio. Lo prendiamo come esempio anche con i ragazzi qui a Massa, tatticamente ne ho conosciuti pochi di quel livello. Può ricoprire tutti i ruoli perché è molto intelligente, credo che possa far bene”.

ABBONDANZA SULLA TREQUARTI Candreva è l’unico giocatore insostituibile di questa squadra perché dà molta sostanza, è sempre uno dei migliori in campo. Keita è un ragazzo giovane, quando ero alla Lazio giocava nella Primavera, ogni tanto si allenava con noi e lasciava intravedere grandi giocate. Bisogna avere pazienza con questo ragazzo, sta già facendo tanto rispetto alla sua età. Può togliersi tante soddisfazioni”.

MORRISON –  “Di fantasisti alla Roberto Baggio se ne vedono pochi. Oggi bisogna abbinare la tecnica alla fisicità e alla corsa, Baggio giocava anche da fermo. Calciatori di quel tipo lì fanno fatica, si devono adattare a questo tipo di calcio. Non conosco personalmente Morrison, non mi permetto di dare giudizi”.

LA PROTESTA DELLA NORD – “I tifosi danno una grossa mano alla squadra, sono il dodicesimo uomo in campo. La curva della Lazio dà spettacolo, è molto coreografica, fa effetto vedere una curva con tifosi così appassionati. La squadra ovviamente risente della loro assenza, sono i trascinatori. Avranno le loro ragioni, può essere deleterio però per la squadra”.

OBBIETTIVO CHAMPIONS? – “È un campionato molto equilibrato, sono tutte lì. Non manca niente a questa Lazio, ci vuole solo del tempo per risolvere quel che non va. L’esperienza e la personalità ci sono, un mix di giovani e giocatori più esperti. Forse manca un po’ di esperienza nel panorama europeo rispetto a squadre come Juventus, Inter, si è visto contro il Bayer Leverkusen, più abituato a quei palcoscenici. Penso che la squadra sia all’altezza di arrivare tra le prime 4-5 nel torneo”

Lazio, scocca l’ora di Morrison? L’inglese intanto brilla in amichevole…

La Lazio ha voglia di reagire immediatamente e per sua fortuna il calendario le dà subito questa opportunità: giovedì infatti i ragazzi di Pioli dovranno giocare il 3° turno di Europa League contro i norvegesi del Rosenborg (partita che può essere fondamentale per il passaggio del turno). Non c’è tempo da perdere quindi, così questa mattina la squadra ha iniziato subito a preparare la sfida europea: solo palestra per i protagonisti della gara del Mapei Stadium di ieri, gli altri biancocelesti invece, dopo una prima fase di riscaldamento, hanno disputato una partitella in famiglia contro la Primavera di Simone Inzaghi  per mantenere alto il livello di forma della squadra (visti i continui infortuni, ultimo quello di Keita, è necessario che tutti siano al 100% della forma fisica). Nella partita vinta per 6-1  dai ragazzi di Pioli, oltre a uno straripante Matri (autore di 4 reti), è da registrare un Ravel Morrison in grande spolvero. L’Inglese vuole convincere il mister di essere pronto per aiutare la squadra e i tanti infortuni (sopratutto a centrocampo dove la Lazio è letteralmente decimata) potrebbero spingere Pioli a schierarlo dal primo minuto già giovedì con i norvegesi o al massimo domenica contro il Torino di Giampiero Ventura (a cui è da aggiungere l’assenza per squalifica di Cataldi dopo l’espulsione con il Sassuolo). Nell’amichevole di oggi contro la Primavera, il numero 7 biancoceleste (schierato nel suo ruolo naturale di trequartista nel 4-2-3-1 disegnato da Pioli) ha dato il meglio di sé segnando un gol dopo pochissimi minuti e guadagnandosi un rigore che è stato poi segnato da Matri. Ravel sta dando il massimo per dimostrare al mondo di essere un giocatore VERO, quello stesso giocatore che anni fa fu capace di far impazzire Sir Alex Ferguson quando era ancora allenatore del Manchester United e che regalava goal pazzeschi in grado di far sognare chiunque. Per questo i tifosi non vedono l’ora di vederlo all’opera dal primo minuto, credono in lui e nel suo potenziale, sanno che se solo trovasse un pò di continuità potrebbe diventare presto da oggetto misterioro a elemento indispensabile dello scacchiere biancoceleste. Naturalmente c’è la piena fiducia nei confronti del mister e nelle sue scelte, però la voglia di ammirarlo è tanta…e chissà se il fatto di dover far necessità virtù non permetta di esaudire finalmente il loro desiderio…non ci resta che aspettare e vedere che succede. C’mon Ravel. Yes, you can!

Marco Lanari

 

 

FOCUS – Lazio che succede? Già 15 infortuni in 2 mesi…

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La ricorrenza del numero 15. 15 come i punti in classifica della Lazio dopo 8 giornate di campionato; 15 come il numero degli infortuni subiti dai giocatori biancocelesti dall’inizio della preparazione di Auronzo di Cadore. Un numero davvero impressionante. Quando si analizza il capitolo infortuni si parla spesso di sfortuna, ma la sfortuna non può essere l’unica causa quando si ha a che fare con un numero così alto di problematiche: 15 infortuni di cui 9 di natura muscolare. L’ultimo stop riguarda Keita che ieri, contro il Sassuolo, ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio, un trauma distrattivo sul compartimento interno. In estate si erano fermati dapprima Patric e Morrison, poi via via Biglia (due volte), Parolo, Djordjevic, Klose e Candreva. Senza dimenticare de Vrij, ancora a rischio operazione e per il quale non si conoscono ancora con certezza i tempi di recupero. Una preparazione ridotta e la partenza per giocare la Supercoppa Italiana a Shanghai dell’8 Agosto, tra l’altro su un campo al limite della praticabilità, sono due fattori che hanno sicuramente influito nel far lievitare il numero degli infortuni e probabilmente questo è stato sottovalutato in casa Lazio.

Giulio Piras

 

LAZIALI FUORI PORTA – Brilla Lombardi, rientrano Tounkara e Minala

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Nuovo appuntamento con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Lombardi (Ancona), Filippini (Pro Vercelli), Crecco e Rozzi (Virtus Lanciano), Elez (Aarhus), Tounkara (Crotone), Pollace e Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes), Minala (Latina).

SERIE B

Tounkara: dopo circa tre settimane di stop il giovane di origine senegalese torna ad assaggiare il terreno di gioco, anche se solamente per 4 minuti nella tonda vittoria per 3-0 del Crotone contro il Livorno. Con una settimana piena di allenamento avrà modo di ritrovare lo spazio che ha ampiamente dimostrato di meritare.

Strakosha e Pollace: la Salernitana perde per 1-0 in casa della Virtus Entella; tra i pali torna il giovane albanese Strakosha, preferito a Terracciano, ma è proprio da un suo errore in uscita che l’Entella trova il gol vittoria. Solo panchina per l’ex capitano della Primavera Pollace.

Rozzi e Crecco: il Lanciano riesce a vincere contro il Como grazie ad un rigore di Piccolo allo scadere; alla partita non prendono parte Crecco e Rozzi: l’ex Ternana rimane 90 minuti in panchina mentre l’attaccante romano non risulta nell’elenco dei convocati.

Filippini: la Pro Vercelli torna alla vittoria battendo il Vicenza per 2-1; il giovane difensore osserva dalla panchina per tutta la gara.

Minala: ritorno tra i convocati per il camerunense dopo il problema al tendine nella bella vittoria del Latina per 2-1 sul Perugia. Il centrocampista resta in panchina per tutta la gara e dovrà impegnarsi per recuperare posti nelle gerarchie di mister Iuliano.

LEGA PRO

Lombardi: segna e fa segnare! Un gol ed un assist per l’attaccante nella vittoria dell’Ancona per 2-1 sulla Lucchese; schierato come esterno sulla linea dei trequartisti a supporto dell’unica punta Cognigni. Al 13esimo minuto serve proprio a Cognigni l’assist per il primo gol dei marchigiani mentre alla mezz’ora si mette in proprio e trafigge un colpevole Di Masi, portiere avversario. Sostituito a 10 minuti dalla fine. Man of the match.

LIGUE 1

Perea: secca sconfitta per il Troyes in casa del Nantes dell’ex laziale Lorik Cana, 3-0 il risultato finale; alla trasferta non prende parte l’attaccante colombiano, non convocato.

PRIMERA DIVISION Messico

Alvaro Gonzales: torna alla vittoria l’Atlas di Alvaro Gonzales, 1-0 contro il Monarcas Morella; 90 minuti in campo per “El Tata”, schierato come esterno nella linea a 4 di centrocampo. Solita grinta, tanta corsa e dinamismo.

ALKA SUPERLIGAEN Danimarca

Elez: dopo tre sconfitte consecutive torna alla vittoria l’Aarhus di Elez: 3-0 contro il Nordsjelland. Il giovane difensore è titolarissimo al centro della retroguardia danese e sfodera un’ottima prova di sicurezza e precisione. Per lui anche un cartellino giallo ad inizio ripresa.

SUPER LEAGUE Svizzera

Vinicius: sparito dai radar svizzeri l’esterno brasiliano, che non è convocato da mister Sami Hyypia nemmeno per la trasferta in casa del Thun; sconfitta per 5-1 per lo Zurigo.

Champions League – Schmidt, Leverkusen: “Non so se la Roma sia più forte della Lazio”

Domani in Champions League il Bayer Leverkusen, dopo aver sconfitto i biancocelesti nel preliminare, incontrerà la Roma. Nel corso della conferenza stampa prepartita, il tecnico dei tedeschi,  Roger Schmidt, ha presentato la partita con i giallorossi tornando sulla doppia sfida con la Lazio. Queste le sue parole: “Quelle contro la Lazio sono state due partite difficili, per noi è stato importante superare i preliminari contro una buona squadra. Anche la Roma è forte, per cui anche questi incontri saranno pieni di difficoltà. Tra Roma e Lazio non so dire chi è più forte, potremo dirlo con sicurezza soltanto a fine campionato”.

Europa League – Lazio-Rosenborg affidata al polacco Gil

Torna l’Europa League. Giovedì alle 19 la Lazio affronterà il Rosenborg allo Stadio Olimpico. L’incontro sarà diretto dal polacco Pawel Gil. Gli assistenti saranno Peter Sadczuk e Marcin Borkowski, Bartosz Frankowski e Krzysztof Jakubik i giudici di porta, mentre Konrad Sapela sarà il quarto uomo. Per il direttore di gara già c’è un precedente con i biancocelesti. Nel 2011 arbitrò l’incontro Zurigo-Lazio, incontro terminato 1-1, con reti di Sculli e Nikci.