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Mudingayi a “I Laziali Sono Qua”: “Pioli sa parlare al cuore dei giocatori”

Nel giorno del suo compleanno e della seconda sfida della Lazio in Europa League contro il Saint Etienne, l’ex centrocampista biancoceleste Gaby Mudingayi è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua”, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per aprire il suo album dei ricordi, tornando ai tempi in cui era protagonista con l’aquila sul petto con la Lazio di Delio Rossi, ma anche per parlare delle prospettive attuali della squadra di Stefano Pioli.

“La Lazio ha le carte in regola per essere protagonista anche in Europa, anche se in campionato ci sono state difficoltà. Ma i valori della squadra sono quelli in grado di far ripetere il campionato importante visto nella passata stagione. Durante la mia esperienza alla Lazio, l’ambiente e i tifosi mi hanno trasmesso la voglia di lottare e di dare tutto per la maglia. Anche in caso di sconfitta, volevamo avere la certezza di aver messo in campo il cento per cento e aver onorato quindi la spinta dei tifosi biancocelesti.”

Da centrocampista, Mudingayi racconta le sue impressioni sull’attuale linea mediana biancoceleste. Partendo da Eddy Onazi: “E’ ancora un calciatore molto giovane, che ha importanti margini di miglioramento. Deve continuare a lavorare perché ha tutto per poter diventare un centrocampista molto importante. La Lazio ha una rosa nel reparto di primissimo livello. Quando ero alla Lazio c’erano centrocampisti di qualità come Liverani, Ledesma e Baronio: c’è Biglia che può avere questi compiti di mettere ordine in mezzo al campo, mentre Parolo grazie alla sua abilità al tiro può essere una vera arma segreta per i biancocelesti.”

Impegnata su due fronti, la Lazio punta a far bene sia in Italia sia in Europa. Secondo Mudingayi: “La Lazio può far bene in tutti i campi, non ci sono partite che vengono lasciate in secondo piano. In Europa ci sono meno margini di errore, in campionato c’è invece la possibilità di uscire fuori alla distanza come è avvenuto nella passata stagione.”

Mudingayi ha avuto la possibilità di lavorare con Pioli durante la sua esperienza a Bologna. “Nel calcio c’è sempre chi critica, è impossibile mettere tutti d’accordo. Ma anche nella stagione scorsa ho sottolineato come Pioli è un allenatore che ha bisogno di tempo: studia molto la squadra che ha in mano e legge bene le partite, valutando tutte possibilità a sua disposizione. Anche quest’anno sono convinto che Pioli possa stupire, anche perché è un tecnico estremamente coerente e attento all’aspetto umano. Parla molto con i giocatori, sa arrivare al loro cuore e riesce a far sentire importanti anche quelli che giocano meno.”

Alla luce delle tante difficoltà che le grandi della serie A stanno attraversando, l’ex centrocampista laziale vede la Lazio come possibile outsider. “La Lazio è una squadra che deve essere protagonista, e visto il grande equilibrio che sta emergendo in Serie A, i biancocelesti potrebbero occupare le primissime posizioni della classifica come lo scorso anno. Servirà quel pizzico di continuità che è mancato ad inizio stagione.”

Un ultimo ricordo, da tifoso biancoceleste, viene dedicato al 26 maggio: “Ho visto naturalmente la storica finale, con un cugino di mia moglie che è supertifoso laziale. Al gol il suo entusiasmo è stato incredibile, come quello di tutti i tifosi laziali che erano con noi in quel momento, scene che non potrò mai dimenticare.Io resto legatissimo all’ambiente biancoceleste, che mi ha permesso di giocare da protagonista la Serie A e la Champions League, ovvero le competizioni che tutti sognano.”

Klose nella top ten dei migliori bomber in attività

Miro Klose il bomber della Lazio è nella top ten dei migliori attaccanti in attività, secondo una classifca stilata da Sky Sport. Il tedesco, miglior marcatore della storia dei Mondiali e della Nazionale tedesca, è a quota 275 reti in 635 partite giocate. La graduatoria è guidata dal fenomenale Cristiano Ronaldo a quota 501 goal in 753 incontri disputati, dato aggiornato dopo la doppietta in Champions League in casa del Malmoe. Il podio infine è completato da Lionel Messi (467 goal in 597 presenze) e Zlatan Ibrahimovic (401 reti in 740 partite). Klose ora è fermo ai box e dopo la sosta tornerà a disposizione del tecnico, servono i suoi goal perchè è tempo di aggiornare la classifica.

Lazio e Renault insieme. In Romania omaggio a Mirko Fersini

La Lazio ha siglato una nuova partnership commerciale con Renault Italia e Renault Roma, lo rivela il Corriere dello Sport nell’edizione odierna. L’intesa fra le due parte ci sarà sabato nel centro sportivo di Formello, al quale dovrebbe partecipare anche mister Pioli. Dalla Romania, dalla cittadina di Prajesti, invece arriva la notizia – scrive il CdS –  che a breve verrà inaugurato un centro sportivo intitolato allo sfortunato aquilotto Mirko Fersini, nato dal desiderio dei genitori del ragazzo scomparso, in collaborazione con l’associazione umanitaria “Area Solidarietà Alitalia onlus”, nascerà anche la società sportiva “Asociatia Sportiva Mirko-Fersini – Prajesti”. 

DERBY deferito De Rossi

A distanza di alcuni mesi la Procura della FIGC ha deferito Daniele De Rossi e la Roma per i gestacci al termine del derby del 24 maggio scorso. Il centrocampista della Roma festeggiò la vittoria del derby con il dito medio alzato ed indicando le sue “parti basse” all’indirizzo dei tifosi laziali. La Roma invece è stata deferita per la responsabilità oggettiva. “De Rossi è stato deferito –  scrive la Procura federale nelle motivazioni – per avere al termine del derby Lazio-Roma del 24 maggio 2015 esultato per la vittoria indirizzando nei confronti della tifoseria della squadra avversaria un plateale gesto offensivo e provocatorio indicando con entrambe le mani le sue parti basse e successivamente indirizzando, sempre nei confronti dei tifosi avversari, con le braccia sollevate in alto entrambe le dita medie delle mani, in atteggiamento offensivo e di scherno, manifestazioni idonee a costituire incitamento alla violenza”. 

L’AVVERSARIO DI TURNO – Il Saint-Étienne: Galtier cerca il salto di qualità nonostante le assenze

Ci siamo è di nuovo tempo di Europa League. Messa da parte la bellissima vittoria contro l’Hellas Verona, i ragazzi di Pioli si preparano ad affrontare il Saint-Étienne in questa seconda giornata Europea. La sfida di domani non è assolutamente da sottovalutare, i francesi sono una buonissima squadra e il secondo posto in campionato lo dimostra, perciò la Lazio dovrà stare attenta e continuare il suo percorso sull’onda delle ultime 2 partite che hanno mostrato segnali molto importanti…dimostrando come la vera Lazio può fare qualsiasi cosa e può battere chiunque (sopratutto in casa dove i numeri e le prestazioni sono impressionati), i francesi lo sanno e per questo fanno fatica a nascondere un certo timore. Vincere domani è importante perché permetterebbe di dare un segnale forte alla corsa per il primo posto del girone anche se non sarà assolutamente facile, a Roma arriverà un Saint-Étienne sì in parte ridimensionato e con vari punti deboli a causa delle assenze importanti, ma con tanta voglia di confermare quanto fatto vedere prima della sconfitta contro il Nizza, anche se la poca esperienza internazionale può essere un problema non indifferente. Una cosa è certa…se la Lazio rimane vigile e concentrata e si dimostra BRUTTA, SPORCA E CATTIVA…per i francesi non ci sarà scampo.

LA LIGUE 1  I Francesi sono secondi nel campionato francese a soli quattro punti dalla capolista PSG. In pochi se lo sarebbero aspettato, viste le prime due uscite in campionato, dove ha collezionato una sconfitta e un pareggio. Anche loro vivono un momento di ripresa che ha permesso di ottenere cinque vittorie consecutive. Nell’ultimo turno di campoionato però i verdi di Francia sono caduti 4 a 1 in casa contro il Nizza dell’ex ragazzo prodigio Ben Arfa (autore di un gol fantastico) e questo può far ben sperare i ragazzi di Pioli.

LA MINACCIA – giovedì sera l’osservato speciale della retroguardia della Lazio deve essere Romain Hamouma. IL ragazzo classe ’87 è abile a non concedere punti di riferimento, ha il dribbling facile, un cross preciso ed un tiro imprevedibile, visto che calcia indistintamente con entrambi i piedi. 

LE ALTRE PEDINE – Perrin è il capitano della squadra francese. E’ un difensore completo con il vizio del gol. In quest’inizio di stagione è lui il capocannoniere in campionato della squadra, con tre reti totalizzate. I difensori biancocelesti dovranno quindi fare molta attenzione sulle palle inattive. Il faro dei francesi si chiama Hamouma. Il franco algerino è un esterno destro che, però, all’occorrenza può giocare anche da prima punta. In Ligue 1 è sempre partito titolare, a dimostrazione di quanto Galtier non possa fare a meno di lui. Altra pedina da tenere sott’occhio è il centrocampista Lemoine, che come ha già spiegato l’ex portiere Flavio Roma (vedi qui) è un centrocampista molto carismatico dotato di intensità, dinamismo e buona visione di gioco, è il fulcro dei biancoverdi, un po’ quel che rappresenta Biglia per la Lazio. Tra i pali può essere un grande problema Stéphane Ruffier, il portiere, nel giro della nazionale transalpina di ct Deschamps, trasmette grande sicurezza a un reparto difensivo che fortunatamente per la Lazio conterà assenze importanti. 
Da tenere sott’occhio infine anche Bahebeck, giovane attaccante classe ‘93 in prestito dal PSG che era stato accostato anche alla Lazio in estate.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Galtier si affiderà al modulo che fino ad ora ha dato più soddisfazioni in campionato portando i nero-verdi al secondo posto in classifica con 5 vittorie, 1 pareggio e solo 2 sconfitte.
Per la sfida di domani sera contro la Lazio, l’allenatore francese  oltre che al centrale difensivo Florentin Pogba (fratello dello juventino Paul) e al centrocampista Clement dovrà rinunciare anche al terzino Jonathan Brison bloccato da una gastroenteriteAl loro posto sono pronti Perrin, Polomat e Lemoine.
Il Saint-Etienne pertanto dovrebbe schierare davanti a Ruffier, una linea a quattro composta da Clerc e Polomat sulle fasce, con Bayal-Sall e Perrin coppia centrale. In mediana spazio al duo Pajot e Lemoine. Sulla trequarti RouxEysseric e uno tra Hamouma e Bahebeck (il primo dovrebbe vincere il ballottaggio), il tutto alle spalle dell’unica punta Beric.

PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): Ruffier, Clerc, Perrin, Bayal-Sall, Polomat; Pajot, Lemoine; Hamouma (Bahebeck), Eysseric, Roux; Beric.  All. Galtier
Indisponibili: Pogba, Clement

Marco Lanari

Corino: “Con il Verona ho rivisto la vera Lazio. Mi piacciono Hoedt e Kishna”

L’ex giocatore della Lazio Luigi Corino è intervenuto alla trasmissione Il Nido delle Aquile trasmessa sulla web-radio Radio Roma Futura:

LA SUA LAZIO – “Eravamo un gran gruppo nel vero senso della parola, tutti cercavamo di aiutarci l’uno con l’altro, avevamo la giusta tigna, e quell’anno abbiamo fatto abbastanza bene per quel che era il periodo e per quello che la lazio poteva fare…arrivare in Coppa Uefa dopo tanti anni fu una cosa meravigliosa. Ricordo benissimo la penultima partita contro il Napoli di Zola e Careca dove vincemmo 4 a 3…eravamo disposti a tutto in campo, anche a mangiare l’erba…e così fù, facemmo di tutto per vincere quella partita che ci garantì l’anno dopo di giocare la Coppa Uefa.
Non era lo scudetto, ma per quella Lazio lì era un obiettivo importantissimo…visto che 2-3 anni prima la lazio aveva vinto il campionato di serie B quindi era una squadra ancora in costruzione, e se non erro arrivò Cragnotti l’anno dopo e si crearono le basi per una grande formazione, dove cominciarono ad arrivare campioni come Boksic, stava nascendo la squadra che negli anni successivi dava la dimostrazione di essere una squadra internazionale che poteva giocarsela con tutti fino ad arrivare allo Scudetto nel 2000.”

WINTER E GASCOIGNE – “Aron oltre alle qualità fisiche, tecniche e tattiche era un giocatore completo, magari dava l’impressione di avere poca grinta però era un giocatore straordinario, gli mancava quel pizzico di determinazione per fare il salto di qualità e arrivare a grandissimi livelli, però con noi ha fatto campionati straordinari, gran bel giocatore. Gazza faceva cose in allenamento e in alcune partite che probabilmente si avvicinavano a Maradona, era un fuoriclasse, un genio, ma come tutti questi personaggi avevano delle lacune a livello di testa, perchè tutti i grandi geni.. chi più chi meno nel calcio e nella vita hanno avuto problemi.”

LA LAZIO DI OGGI E LA SVOLTA – “Con il Verona ho rivisto la squadra dell’anno scorso, ha aggredito la partita dal primo minuto come piace a noi tifosi della Lazio, il giocare la partita a 200 km all’ora e con l’aggressività giusta, con la cattiveria giusta e io questo l’ho visto domenica a differenza di altre partite giocate quest’anno e quindi sono abbastanza fiducioso anche perché c’è stata una crescita dei singoli e quando è così il collettivo ne beneficia, bene o male quasi tutti hanno avuto un rendimento decente e si è rivista in parte la lazio dell’anno scorso…abbiamo purtroppo delle difficoltà dietro non mi aspettavo, i 2 centrali fanno fatica…non so se è una questione di condizione fisica o altro, io questo non lo posso sapere, ma dobbiamo migliorare con i 2 centrali, se dovessimo trovare la quadratura giusta anche dietro potremmo fare un campionato all’altezza della Lazio dell’anno scorso. Possiamo giocarcela con tutti, la partita con il Napoli ci ha fato stare male ma domenica invece mi son rifatto gli occhi e quindi sono fiducioso, dopo una partita del genere dobbiamo essere fiduciosi, questa è la Lazio che piace a me!

IL PASSAGGIO DA NAPOLI A GENOA/VERONA – “E’ chiaro che un giocatore come Biglia è importantissimo, ha esperienza, spessore, ti da un qualcosa sotto l’aspetto della personalità, delle geometrie.. perché è un centrocampista che sa giocare a calcio. Ma c’è stata una crescita anche a livello fisico e sopratutto è la testa che ha fatto la differenza. Probabilmente quelli che sono rimasti non sono arrivati con la testa giusta…perchè se fai 5 amichevoli e perdi tutte e 5 c’è qualcosa che non quadra e allora è venuta meno la fame, la voglia di mettersi in discussione, di conquistarsi il posto…e quando tu sei sicuro del posto, in allenamento non è che ti risparmi però non dai tutto…dopo Napoli c’è stata la svolta anche sotto questo aspetto…perchè sono entrati tutti in discussione…tutti…e così con il Genoa hai fatto bene e con il Verona benissimoe mi auguro che ci sarà un ulteriore crescita sotto questo aspetto.”

I GIOVANI TALENTI – Hoedt (togliendo la prestazione di Napoli) e Kinsha secondo me sono quelli che ci possono dare grosse soddisfazioni e sì anche Milinkovic…il serbo è giovane ha qualità importanti ma potrebbe avere difficoltà sotto l’aspetto tattico, sta facendo fatica dobbiamo dargli tempo…noi vediamo che ha fatto gol, che è forte fisicamente però quelli che secondo me sono più pronti degli altri sono Hoedt e Kishna
Per quanto riguarda Hoedt bisogna dire che andare a giocare a Napoli contro Higuain…con una squadra che non sta bene e a cuimancano giocatori importanti… è normale che quello che soffre di più è il giovane di turno, e così è successo a Hoedt, però secondo me è un giocatore che con de Vrij vicino può rendere molto di più di quello che abbiamo visto fino ad oggi; e Kishna perchè ha delle qualità tecniche impressionanti, può tornare subito utile; a Milinkovic invece dobbiamo dare dare un po’ più di tempo anche se è un giocatore importantissimo, forte, di prospettiva…però ripeto quelli più pronti per me sono Kishna e Hoedt. La piazza è poco paziente? Dopo un terzo posto del genere è normale che la gente si aspetta giocatori (anche giovani) ma pronti e che possano giocare, se vai a giocare a Napoli con 4-5 giovani il Napoli ti massacra…questo è un problema che la società doveva mettere in preventivo. Servivano giocatori già pronti subito come hai fatto con Basta e Parolo, non è che il laziale pretende di prendere top player, servono giocatori giusti…non da spendere cifre folli e poi magari mettevi questi giovani…sarebbe stato tutto completamente diverso, ma questo non è successo e i giovani si trovano in situazioni come a Napoli.”

I CENTRALI MAURICIO E GENTILETTI “Mauricio purtroppo secondo me sbaglia i tempi, il difensore prima deve accorciare e temporeggiare e poi magari fare la mossa lui no…lui va dritto per dritto quello che raccoglie raccoglie, come è successo domenica…doveva accorciare, basta che non fai venire l’avversario in mezzo al campo verso la tua porta, lo accompagni fino in fondo…lui no…è andato dritto per dritto e non è la prima volta. Gentiletti secondo me ancora non sta bene, anche quando è rientrato l’anno scorso non aveva dato delle impressioni buone, però aveva delle difficotà fisiche e magario ha ancora qualche problemino, all’inizio mi aveva dato l’impressione di essere un difensore affidabile, oggi non lo è. L’infortunio ha inciso, io ci ho messo 3 anni per riprendermi dal mio, non è semplice, però oggi noi tifosi della lazio non possiamo aspettare gentiletti, servono certezze…il difensore deve essere affidabile, lui sembra quasi che abbia paura di entrare. Quando rientri le prime partite le fai con una forte spinta mentale, poi con il tempo puoi avere delle difficoltà, perché è chiaro dopo un infortunio del genere c’è un adattamento, e lui sta vivendo questa fase di adattamento a un operazione che ha avuto qualche mese fa ma lui non si è ancora liberato mentalmente di questo infortunio. Quindi inizialmente hai la spinta per rientrare…e puoi fare buone partite, dopo ci vuole l’adattamento…e questo richiede un po’ di tempo…quando fai 15 partite di seguito secondo me dalla 10° alla 15° li c’è la svolta…però noi non possiamo aspettare 10-15 partite, magari le farà in coppa italia o amichevoli, ma oggi noi abbiamo bisogno di certezze in campo, purtroppo non ce l’hai, speriamo che accorci i tempi dell’adattamento.”

LEDESMA E CAVANDA: “Io ledesma lo avrei tenuto a tutti i costi, anche perchè dopo 9 anni mi dava l’impressione di trasmettere un qualcosa ai compagni di squadra, quando arrivavano i nuovi era sempre lui quello che si avvicinava e cercava di creare i presupposti per farli ambientare in un certo modo, di trasmettere la lazialità e quindi mi sarebbe piaciuto che la lazio avesse dato continuità a questo tipo di giocatore che secondo me quando ha giocato, come ad es. a Napoli, ha fatto bene, e quindi lo avrei premiato anche per questo motivo. Cavanda invece doveva cambiare ambiente, si allenava male, arrivava in ritardo, ecc. aveva sicuramente delle grandissime qualità che potevano tornare comodo sicuramente però non poteva restare.”

CORINO OGG – “Ora io sono con Arrigoni che è diventato selezionatore della nazionale di Legapro e io sono il suo vice e andiamo a vedere giovani in giro, adesso il 13-14 di ottobre ci sarà il primo raduno e metteremo su una nazionale che possa far divertire.”

SOGNO CHAMPIONS SVANITO – Poteva fare la champions con arrigoni perchè c’era un contatto con l’Astana FK (squadra del Kazakistan): “Si è vero era tutto fatto, avevo anche il biglietto aereo, il contratto tutto…il mister andò su in Kazakistan per firmare, ma ci furono problemi e saltò tutto perchè cambiò la società e ci trovammo fuori.”

CONFERENZA – Corgnet e Galtier

Conferenza stampa di vigilia per la Lazio e per il Saint’Etienne. Queste le parole del centrocampista francese Corgnet:

Cosa rappresenta giocare in questo stadio?

“Ovviamente è un piacere, sono stadi importanti abituati a vedere in TV da quando siamo bambini, ma siamo qui per giocarcela”.

La sconfitta con il Nizza incrina qualcosa?

“Abbiamo perso ma non deve essere messo in discussione l’ottimo inizio di stagione che abbiamo fatto.

L’anno scorso siete stati timorosi, contro il Rosemborg invece no. Domani?

“L’anno scorso non siamo riusciti a fare ciò che volevamo. Abbiamo dovuto cambiare atteggiamento. Con il Rosemborg abbiamo giocato per vincere, domani dobbiamo fare lo stesso”.

Settima partita di fila senza vittorie in Europa, blocco psicologico?

“No, non credo, le partite in Europa si decidono per episodi, dobbiamo avere più attenzione. Siamo ancora all’inizio della competizione, c’è tutto il tempo per fare bene. C’è anche da dire che però abbiamo perso poco, quindi siamo solidi”.

Cosa temi della Lazio?

“È una squadra che conosciamo e abbiamo studiato. In avanti hanno una grossa qualità, con molti giocatori che vanno in attacco. Questo però potrebbe essere un difetto. Dovremo essere bravi a sfruttare i loro punti deboli”.

Cosa fare per impensierire la Lazio?

“Dobbiamo giocare da squadra, dobbiamo essere solidi. Se giocheremo così avremo delle possibilità. Giocando da squadra potremo crearci le nostre opportunità, cercando di essere più cinici del solito.

Che difetti ha la Lazio?

“E’ una squadra che ama proiettarsi in avanti, con orecchi uomini. Questo crea spazi che dovremo sfruttare in contropiede. Se sfruttiamo con cinismo le occasioni possiamo dire la nostra”.

Dopo il giocatore, ha preso parola il tecnico dell’ASSE Christophe Galtier. Queste le sue parole:

L’anno scorso ha utilizzato spesso la difesa a tre in Europa.

È uno schema che utilizziamo contro le grandi squadre, come Inter e Lione lo scorso anno, le assenze non c’entrano!

La pesante sconfitta con il Nizza può pesare ?

Preparare una sfida così affascinante con alle spalle una brutta sconfitta non è l’ideale, ma ormai è andata.

Tanti infortuni, ci svela la formazione?

È la prima volta che vi vedo in sala stampa, ma non è questo il luogo dove svelo la mia tattica.

Il calcio italiano sta vivendo un momento di crescita, è d’accordo? La Lazio dove può arrivare?

Il calcio italiano è tornato a livelli molto alti nelle ultime stagioni, con una squadra molto forte che ha trascinato le altre. Questa estate la Lazio e stata molto vicina alla Champions League, se si arriva terzi in Italia sicuramente si hanno qualità per andare avanti…Se si guarda la campagna acquisti degli ultimi anni si capisce come siamo difronte ad una grande del calcio italiano. Così come la Roma, grazie al lavoro del mio collega Garcia.

Cosa pensa della Lazio?

Ha un potenziale offensivo importantissimo, fatto anche da ottimi giovani, tutti interessantissimi.

Pochi tagliandi venduti, cosa ne pensa ?

Sicuramente è un peccato, l’Europa League per noi francesi in generale, e per noi del St.Etienne è molto importante. Si fanno sforzi per un anno intero per giocarla, sarebbe bello viverla in stadi gremiti.

Pronostici?

Di sicuro non siamo favoriti, giocheremo con umiltà e proveremo a fare del mi meglio!

Dal nostro inviato all’Olimpico
Stefano Gaudino

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CONFERENZA – Anderson: “Il gol mi ha dato fiducia”

Insieme a Pioli, in conferenza stampa si è presentato anche Felipe Anderson che ha parlato della sfida contro il Saint’Etienne di domani sera.

Di seguito la conferenza completa di Anderson:

A livello fisico come stai?

“All’inizio ho fatto un po’ di fatica anche perché sono tornato un po’ dopo il resto del gruppo. Ora sto benissimo. Partita dopo partita, allenamento dopo allenamento migliorerò sempre di più!”

Cosa ti manca per tornare quello dello scorso anno?

“Sono giovane, lo scorso anno ho imparato tante cose ed ho visto cosa posso fare. Il gol mi ha dato fiducia, sono contento, mi aiuta anche per provare giocate più difficile. Devo però pensare al bene della squadra, se poi arriva la giocata o il gol bene, ma l’importante è la squadra”.

Cosa rappresenta per te l’abbraccio con il mister? Cosa c’è in quell’abbraccio?

“L’abbraccio me lo aveva dato anche a Napoli, quando ero in difficoltà e mi ha dato forza. Quell’abbraccio era per ringraziarlo della fiducia che mi ha sempre dato”.

Matri o Djordjevic, insomma una prima punta, oppure Keita, cosa cambia?

“Un po’ cambia, ma non molto. Keita ha imparato molto bene a fare quel ruolo di riferimento che il mister gli chiede”.

Sei considerato il più forte della Lazio, senti la pressione?

“Non mi sono mai sentito il miglior giocatore. Quando ho fatto benissimo era perché la squadra girava benissimo. Mi sento importante, uno che può fare la differenza, ma non mi ha mai pesato questo ruolo. Mi sento uguale agli altri, uno che deve correre e lavorare prima di fare la differenza”.

Hai ritenuto eccessive le critiche di inizio stagione? Senti di poterti ripetere anche per il gol?

“Nel calcio è normale essere criticato. Nessuno è contento di essere criticato, ma il calcio è questo. Un giorno ti criticano, il giorno dopo sei il migliore di tutti”.

È più complicato confermarsi?

“Sicuramente quando l’avversario ti conosce è più difficile, ma ogni partita è diversa dalla precedente. Devo fare le scelte giuste per ripetermi. Quello che ho fatto lo scorso anno l’ho dimenticato. Devo lavorare per crescere e migliorarmi”.

È emozionante giocare in Europa? Dove può arrivare questa Lazio?

“Sempre è emozionante giocare contro squadre di un altro paese. Vogliamo fare benissimo in questa competizione come in campionato. Dobbiamo però pensare partita dopo partita, dando il meglio per vincerla”.

Dal nostro inviato
Fabrizio Piepoli

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Chibsah: “Contro la Lazio missione risultato”. Soddimo: “Io romanista, per me un derby”

Domenica prossima all’Olimpico, ospite dei biancocelesti, sarà il Frosinone. Forte degli ultimi risultati positivi ottenuti, la squadra di Stellone, scenderà in campo per tentare di proseguire nella striscia positiva aperta con il pareggio di Torino, in casa della Juventus, e proseguita poi con il successo interno conquistato ai danni dell’Empoli. Il centrocampista del Frosinone, Chibsah, intervenuto in conferenza stampa ha parlato dell’incontro di domenica.

Queste le sue parole:

“La Lazio è una grande squadra, ha tanta qualità in ogni reparto, sarà una partita difficile da affrontare ma noi tenteremo di fare del nostro meglio. Scenderemo in campo con l’intenzione di conquistare i tre punti. Vincere a Roma sarebbe un grandissimo risultato”.

Sul momento positivo dei ciociari:

Gli ultimi due risultati positivi che abbiamo ottenuto sono importanti, le vittorie portano fiducia nei propri mezzi e più tranquillità. Ci daranno più carica per continuare a fare bene e credere di più nel lavoro che stiamo facendo. La salvezza è il nostro scudetto. Questo è un campionato difficile, tutte le squadre avranno difficoltà, non ci sono favorite, basta vedere i problemi che stanno incontrando Juve, Inter e Milan che tutti si aspettavano ben più in alto”.

Carico anche l’altro gialloblu Danilo Soddimo, di fede romanista, che vede la sfida contro la Lazio come un derby: “Per me la Roma è una vera e propria fede e per questo giocare contro la Lazio domenica mi carica in maniera particolare – le sue parole ai microfoni di gianlucadimarzio.com -, vorrei fare gol domenica ed esultare sotto la Curva Sud, che poi per l’occasione sarà piena di tifosi del Frosinone”. 

CONFERENZA – Pioli: “Domani dobbiamo vincere! Morrison? Si sta inserendo”

Dopo la confortante prestazione, coronata dai tre punti offerta a Verona, la Lazio ha l’obbligo di confermare i passi in avanti fatti vedere al Bentegodi. L’avversario non è sicuramente facile, anzi. Il St. Etienne, secondo nel campionato francese, sbarca a Roma non per fare la comparsa. Nella sala stampa dell’Olimpico si è appena svolta la conferenza stampa di presentazione del match. Queste le parole del mister Pioli:

St.Etienne, avversario difficile ?

“Senza nessun problema si può definire difficile. Ha fatto un buonissimo inizio di campionato, anche se ha perso in modo netto domenica scorsa, sta facendo molto bene. Sarà difficile da affienare”.

Una partenza ad handicap, con critiche anche nei suoi confronti. Ora si esalta. Qual è la vera Lazio?

“Nelle ultime due prestazioni abbiamo avuto un ottimo atteggiamento e una buona condizione. Dobbiamo però crescere ancora, per lottare per entrare in Europa”.

Cambierà molto?

“È la sesta partita in 18 giorni, quindi è una cosa che devo tenere in considerazione. Però sicuramente vogliamo vincere e ottenere una posizione di vantaggio nel girone. La rifinitura delle 19 sarà fondamentale”.

Biglia può già fare tre partite in una settimana ?

“Per un giocatore che si allena con continuità non è un problema giocare tre partite consecutive. Però Lucas non si è allenato con noi per un po’ di tempo, devo aspettare l’allenamento per capirne di più”.

L’allenatore del St.Etienne teme molto Felipe Anderson e Keita….

Fa benissimo. Li schiererò dall’inizio? Vedremo…

Lulic terzino, cosa ne pensa?

“Credo che Senad abbia passo, fisicità e buone possibilità di attaccare lo spazio”.

Matri?

“Lui e Konko hanno fatto un provino, con esito positivo. Sara fondamentale l’allenamento di oggi però, specialmente per loro, per capire se sono convocabili”.

Chi è Felipe Anderson?

“Innanzitutto è un ragazzo giovane, un professionista che lavora con serietà ma che gioca divertendosi. Deve continuare a lavorare come sta facendo e percorrere questo processo di crescita che ha intrapreso”.

Dopo gli alti e bassi di inizio stagione, le ultime prestazioni sono state positive…

“Dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni. Mi riferisco soprattutto alla voglia di fare la partita e l’approccio ad essa. Domani vogliamo il il risultato con una buona prestazione”.

Quanto pesano le assenze?

“Purtroppo mi sono abituato a fare i conti con queste assenze, ma ho fiducia nei miei ragazzi. Ci stiamo preparando bene e sono convinto che scenderà in campo un’ottima Lazio”.

Berisha e Morrison?

“Domani giocherà Berisha. Morrison si sta allenando molto bene, presto arriverà il suo momento”.

Dal nostro inviato all’Olimpico
Stefano Gaudino

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LUCAS BIGLIA CHI?

Eccoci tornati dalla trasferta di Verona con una Lazio più forte e con un Lucas Biglia in più. Un ritorno in grande stile quello dell’argentino che, non solo ha contribuito fortemente alla prima conquista dei tre punti lontano dall’Olimpico ma, grazie a un bellissimo calcio di rigore e un assist molto intelligente per il compagno di reparto Parolo, hanno messo in mostra quanto c’è di buono in questa Lazio.

Dopo l’addio di Pirlo, è forse Biglia il playmaker più forte in circolazione del nostro campionato? E’ bastata soltanto una partita per mettere tutti d’accordo: i detrattori, quelli che parlavano a vanvera – riguardo la querelle sulla fascia di capitano – e quelli “poco informati sui fatti”. Tutte chiacchere poco professionali che hanno infastidito la formazione di Pioli. Biglia vuole la Lazio e lotta per la maglia che indossa con onore.

Il suo ritorno in campo si è rivelato azzeccato sin dalle prime battute di gioco. Ok, il centrocampo avversario era composto dai Viviani e dai Greco, ma non si può non far caso alla prestazione che il biondo centrocampista ha offerto nella gara disputata al Bentogodi domenica pomeriggio. Come più volte sottolineato dalla nostra redazione, la sonora sconfitta di Napoli è stata come un fulmine a ciel sereno perchè – eccezion fatta per il match del San Paolo – la Lazio dalla gara contro l’Udinese è una squadra che gioca il calcio dello scorso anno, ovvero un calcio che, grazie anche al recupero del campione argentino, riesce sia a proteggere la difesa che a far ripartire l’azione in maniera fulminea.

Lucas Biglia, giocatore argentino finalista titolare dell’ultima finale mondiale, è un grande mediano. Con lui in campo si suona la musica classica e, considerato anche il campionato atipico della Juventus, sono in molti a chiedersi quanto alto potrà volare l’Aquila Romana. Le gare di Europa League contro i francesi del St Etienne e quella di domenica pomeriggio, in casa contro il Frosinone, saranno determinanti per capire dove può arrivare questa Lazio. Fare bottino pieno sarebbe un importante salto in avanti anche in ottica campionato, perchè potrebbero aprirsi degli scenari interessanti per questa Lazio che, fra i tanti campioni a disposizione, può vantare anche un signor capitano: Lucas Rodrigo Biglia.

Cancelli aperti dalle 16.30; Lazio-Saint Etienne considerata “Gara ad alto rischio”

Lazio-Saint Etienne, incontro valido per la seconda giornata di Europa League che si disputerà domani alle ore 19, è una sfida che incute timore visto ciò che successe l’anno scorso a Milano, quando i tifosi francesi in occasione dell’incontro con l’Inter, misero il capoluogo milanese a ferro e fuoco. Per facilitare il flusso dei tifosi l’apertura dei cancelli è prevista per le ore 16.30. Tramite una nota della Questura si viene a sapere che “in relazione alle valutazioni condivise nel contesto della collaborazione internazionale di polizia, si considera ad alto rischio la tifoseria del Saint Etienne, ed è stato quindi predisposto un piano di massima sicurezza“. Inoltre, sul comunicato viene precisato che “sono 1027 i tifosi della squadra ospite, che arriveranno a Roma a bordo di autobus ed aerei, tra questi circa 300 ad alto rischio noti per abuso di alcol e uso di artifizi esplodenti. Dal pomeriggio, gli ospiti francesi potranno recarsi in piazzale delle Canestre da dove saranno scortati a bordo di eventuali pullman privati e, per coloro che giungeranno con altri mezzi, con autobus messi a disposizione dall’Atac”.

FOCUS – Lazio seconda solo alla Fiorentina

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Mentre, come al solito, tutti gli addetti ai lavori decantano le strabilianti imprese – inesistenti e secondarie – delle altre formazioni, sono pochi quelli che si sono soffermati sul vero dato che conta realmente: quello dei punti ottenuti. Il dato reale di questa speciale classifica, taciuto da e ai più, è che la vera protagonista dell’anno solare nella città eterna, sia in passato che in questa stagione, è la Lazio e non i “fantasmagorici” dirimpettai. La classifica tiene conto dei punti fatti nelle ultime 22 giornate del 2014-15 e quelli ottenuti in queste prime sei giornate di campionato. A differenza della classifica stagionale, questa speciale graduatoria, fa riferimento al calendario gregoriano, cioè partendo dal 1° gennaio fino al 31 dicembre. In questo specifico arco temporale, con 17 vittorie, 3 pareggi e 8 sconfitte su 28 partite disputate nel 2015, la squadra biancoceleste ha raccolto ben 54 punti, risultando seconda a livello nazionale solo alla Fiorentina, che di punti ne ha fatti 55 (sorpasso effettuato grazie al 4-1 sull’Inter nell’ultima giornata), e davanti alla Juventus che ne ha raccolti 53. Inoltre la truppa di Pioli ha il secondo miglior attacco con 51 goal segnati e la quarta miglior difesa con 30 reti subite (dato peggiorato solo ultimamente a causa dei 9 gol subiti nelle ultime due trasferte, a Verona con il Chievo e a Napoli). In questa speciale classifica, valevole solo ai fini statistici, che rende onore alla Pioli-band sono state determinanti le otto vittorie consecutive della squadra biancoceleste conseguite nella passata stagione (dalla ventitreesima alla trentesima giornata). Stranamente tra tutti gli addetti ai lavori nessuno ha preso in considerazione il valore di questi dati mentre, volendo malignare, si può immaginare con quanta enfasi avrebbero trovato risalto sui giornali e sui media nazionali se questi risultati fossero stati ottenuti da Juventus, Milan, Inter e Roma. Ciò che salta all’occhio dei lettori in questa graduatoria è la fase calante dei giallorossi. La squadra di Garcia occupa il settimo posto – insieme al Napoli – a 45 punti, con 39 goal realizzati (media appena migliore delle squadre che si trovano in genere in zona salvezza) e 27 subiti. L’Inter, capolista in campionato al pari dei viola, è invece quinta a 49 punti, in risalita grazie alle cinque vittorie consecutive di questo inizio campionato. Il Milan si trova al dodicesimo posto a 36 punti ed ha la terza peggior difesa (41 reti subite). Questa speciale classifica – ribadiamo valevole solo a fini statistici – dimostra che non è tutto oro ciò che luccica o, perlomeno, che i dati riportati e fatti passare dagli addetti ai lavori per oro colato, non sempre corrispondano alla realtà dei fatti.

Ghoulam: “Lazio da Champions, ma spero in un’impresa dell’ASSE”

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Faouzi Ghoulam non ha dimenticato il suo passato nelle fila del Saint Etienne. Ai microfoni del quotidiano ‘Le progres’, il difensore del Napoli ha avvertito i suoi ex compagni in vista del match di giovedì sera contro la Lazio: “I biancocelesti sono fortissimi nei singoli, anche se hanno un buon potenziale anche come squadra. Oltretutto sono in un buon momento e hanno un collettivo molto forte. Non è un caso se l’anno scorso sono stati la sorpresa del campionato piazzandosi al terzo posto davanti a noi. Il pericolo più grande? Felipe Anderson, è devastante sotto il profilo della potenza di accelerazione e in più ha fatto anche molti assist. Nonostante la forza in attacco del Saint Etienne, la Lazio proverà a portare a casa il risultato con un calcio molto offensivo, anche se ancora un po’ carente in difesa. Mi auguro che il Saint Etienne possa fare un grande risultato all’Olimpico, sarebbe un’impresa perché la Lazio è la favorita del girone. Occhio però anche a Keita e Candreva, che sono velocissimi, e a gente come Biglia e Cataldi in mezzo e Djordjevic, Matri e Klose in avanti. Personalmente, considero la Lazio un top club di Serie A, a livello della Champions League“.

Nanni a “I Laziali Sono Qua”: “Anderson è il talento più puro della Lazio”

Protagonista dello scudetto del 1974, Franco Nanni ha sempre incarnato lo spirito indomito della Lazio del primo titolo. L’ex centrocampista è intervenuto nella trasmissione radiofonica di riferimento per tutti i tifosi laziali sugli 88.100 di Elle Radio, “I Laziali Sono Qua”, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva. Alla vigilia del match col Saint Etienne in Europa League, il campione d’Italia in biancoceleste ha fatto il punto sul momento di Parolo e compagni.

Come la banda Maestrelli, anche la squadra di Pioli, in svantaggio contro il Verona, ha atteso domenica scorsa gli avversari in campo per ribaltare il risultato. Franco Nanni ovviamente c’era, e ricorda quell’episodio: “La rimonta contro il Verona fu l’episodio di svolta nella stagione dello scudetto. Quel match fu l’emblema dello spirito di quel gruppo, capace di esprimere la massima aggressività a livello agonistico. Eravamo forse, per l’epoca, la prima squadra capace di proporre in campo il pressing a tutto campo, soprattutto nella prima mezz’ora di gioco. Avevamo fame di farci conoscere, giovani che dovevano confermare quanto di buono fatto l’anno prima, proprio come la Lazio di adesso. La squadra di Pioli è in grado di dare soddisfazione, soprattutto ha degli esterni che tolgono il fiato per la bellezza dei numeri prodotti in campo, su tutti Felipe Anderson, che considero il talento più cristallino della squadra.”

La partenza della Lazio non è stata però all’altezza delle aspettative. Secondo Nanni: “A causa degli infortuni e di diverse esigenze Pioli si è trovato a cambiare molto, e l’intesa purtroppo non poteva essere immediata. Per esprimere la sua qualità la Lazio deve essere in forma: solo in questo caso può essere in grado di dare fastidio a tutti. Recuperare elementi importanti sarà fondamentale, altrimenti non si potrà vedere la vera Lazio.”

Su Pioli: “In Italia la realtà è ipercritica, anche Allegri dopo la stagione scorsa viene messo sulla graticola. La cosa importante è che Pioli sia riuscito a circoscrivere la situazione, senza proclami né accuse nei momenti più difficili. Questo ha aiutato a mantenere la calma anche all’interno del gruppo. Pioli rispetta e vuole essere rispettato: su questa base è riuscito a trovare le soluzioni giuste per ovviare all’emergenza, aspettando poi di recuperare tutti gli infortunati.”

I tanti giovani che si stanno mettendo in luce nella Lazio hanno catturato l’attenzione di Nanni. “Quando un giovane è di talento e ha valore, deve giocare. Solo giocando i ragazzi possono migliorare e fare esperienza. Io all’inizio degli anni settanta ho vinto due campionati “Di Martino”, l’allora competizione riservata ai giovani e alle riserve. Era una possibilità in più per tanti ragazzi che volevano emergere. Ora queste chance non ci sono: guardate il Milan che ha fatto esordire Calabria solo per necessità, e si è ritrovato tra le mani un talento eccezionale.”

Per tornare quella dell’anno scorso, la Lazio dovrà recuperare per forza di cose, secondo Nanni, i suoi big: “A Verona si è visto come Biglia sia in grado di gestire il traffico a centrocampo. Un altro da attendere con fiducia è De Vrij, che in difesa riesce a fornire una tranquillità al reparto non indifferente: l’olandese è l’unico del reparto arretrato con determinate caratteristiche, capace di esprimere una spiccata personalità.”

Un’analisi generale sui valori espressi dalle prime sei giornate del campionato vede Nanni sottolineare i nuovi valori espressi dal torneo: “Si pensava che la Juventus, nonostante le cessioni di tre big, continuasse a dominare e invece non è stato così. Il campionato è imprevedibile, l’Inter nonostante il grande inizio non mi dava grande fiducia, con la Fiorentina che ha confermato le mie perplessità sui nerazzurri. Gli stessi viola, assieme al Napoli, potrebbero puntare a qualcosa di importante: le grandi infatti non hanno ancora trovato l’intesa, e anche squadre come il Sassuolo e il Chievo hanno espresso valori importanti approfittando di questi tentennamenti delle formazioni più importanti.”

Domenica la Lazio affronterà il Frosinone: “I ciociari arriveranno all’Olimpico con la forza dei nervi distesi: sono partite in cui la Lazio avrà tutto da perdere, visto che la vittoria viene considerata quasi scontata, e qualunque altro risultato scatenerebbe polemiche a non finire. Nel nostro primo anno dopo la promozione dalla B, ottenemmo cinque punti tra Inter, Fiorentina e Juventus nelle prime tre giornate. La nostra forza era la tranquillità, per questo le matricole spesso riescono a giocare brutti scherzi a squadre maggiormente titolate. Il morale per una squadra di calcio è importantissimo: se è alto, riescono anche le cose più difficili, se è basso, i problemi si moltiplicano. Spesso volere è potere.”

Canigiani: “Più di 8mila i biglietti venduti per il Saint Etienne”

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A poche ore dal doppio impegno casalingo contro Saint Etienne in Europa League e Frosinone in campionato, il responsabile marketing della Lazio Marco Canigiani è intervenuto sulle frequenze di ‘Lazio Style Radio’ per aggiornare i dati sulla biglietteria: “Per la gara con i francesi abbiamo superato quota 8mila tagliandi, speriamo in un incremento tra oggi e domani che dia luogo ad una cornice di pubblico cospicua. Purtroppo in EL abbiamo avuto la sfortuna di avere tutte le gare interne alle 19. Per domenica invece abbiamo staccato 4500 biglietti, molti dei quali di tifosi provenienti da Frosinone. Contro i gialloblu prevedo un buon afflusso di pubblico, considerata la posizione in classifica e l’intento di arrivare alla sosta con una vittoria“.

ASSE, Galtier ci crede: “Lazio favorita, ma vogliamo gli ottavi. Temo l’attacco biancoceleste”

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Mancano poco più di 24 ore alla sfida di Europa League tra Lazio Saint Etienne. Una gara diversa dalle altre per l’allenatore dei ‘Verdi’ Christophe Galtier, che all’inizio della carriera sfidò i biancocelesti in Champions con il Marsiglia. Quella volta Simone Inzaghi e Alen Boksic gli rifilarono una sonora cinquina: una batosta che l’ex secondo dei biancazzurri non vuole assolutamente ripetere ma che, anzi, ha tutte le intenzioni di ‘vendicare’, come ribadito in un’intervista al ‘Corriere dello Sport’.

Come stiamo? Bene, penso siamo arrivati ad un buon livello. Prima della sconfitta con il Nizza avevamo collezionato cinque vittorie consecutive e credo che riusciremo a smaltire la delusione prima di giovedì. In generale direi che siamo su una buona dinamica. Rispetto all’anno scorso, abbiamo una rosa più grande e quindi possiamo adottare il turnover su più piani. Abbiamo apportato alla squadra un mix di freschezza ed esperienza, con dei giovani che stanno crescendo bene e di livello tale da integrarsi alla perfezione con il gruppo dei professionisti e dei giocatori più di peso come Roux e Beric. Chi arriverà agli ottavi? Lazio e Dnipro sono senza dubbio favorite, ma anche noi ambiamo a qualificarci in virtù dell’esperienza dello scorso anno. In questi anni il club ha sempre fatto passi in avanti ed io ho dato il mio contributo cercando il dialogo nella gestione del gruppo”.

La Lazio? È ad un buon livello, sta riprendendo un buon ritmo. L’incidente di percorso che ha avuto con il Napoli non mi fa dubitare sul suo stato di forma. Cosa temo di più? La qualità del suo attacco nel crearsi occasioni e la dinamica del suo gioco. Djordjevic? Ci avevo messo gli occhi quando era in Francia, ma purtroppo non se n’è fatto niente perché sapevo che sarebbe andato alla Lazio. Lo apprezzo perché ha molta qualità e sono sicuro che farà grandi cose in biancoceleste. Biglia? Non c’è solo lui da tenere d’occhio. Penso anche ad Anderson, che ha un livello davvero buon ottimo, e a Keita, che può far male con la sua velocità“.

Andremo a Roma per vincere, ne abbiamo bisogno perché con il Rosenborg non siamo riusciti ad andare oltre il pari. Favorite per la vittoria del trofeo? Al momento è difficile vederne, perché, come ha dimostrato il Dnipro l’anno scorso, ci possono essere sempre delle sorprese. Sorpreso dell’exploit delle squadre ‘minori’ nei campionati europei? No, anche perché credo sia presto per fare un giudizio sulla stagione. In Italia vedo l’Inter tra le favorite, penso che la Juve si riprenderà e, da francese, spero che anche la Roma di Garcia e del suo staff tecnico transalpino possa fare bene“. 

L’ora di Ravel: in Lazio-St. Etienne sarà il momento di Morrison?

L’ora di Ravel: contro il Saint Etienne quello che secondo molti è l’inglese con la valigia, è pronto a mettere radici in biancoceleste. Sul campo innanzitutto: per vedere se l’innesto terrà, Stefano Pioli dovrà trovare per lui la giusta collocazione in campo. E se il tecnico laziale confermerà il 4-2-3-1, Morrison dovrebbe far parte del trio di incursori alle spalle dell’unica punta di ruolo, per fare vedere finalmente quegli sprazzi di talento che sin dal ritiro estivo si sono potuti apprezzare, ma che non hanno trovato conferma nelle partite che contano. Finora.

Il talento di Ravel è un po’ come quella luce nel cielo che vedi con chiarezza e ti sbalordisce, e poi è tutto un: “Hai visto? Hai visto?”, ma per la brevità del fenomeno nessuno ha visto nulla. Ma Morrison è stato un oggetto non identificato solo nelle ultime stagioni. Il suo talento fu notato in maniera piuttosto nitida da Phil Brogan, vecchio squalo della United Academy a Manchester. Che sottopose le giocate del giovane Ravel a sir Alex Ferguson in persona, nonché a uno che di attaccanti da marcare se ne intendeva, Rio Ferdinand. C’erano due ’93 sotto gli occhi del gatto e della volpe mancuniani: “quello” è veramente forte, si dissero, ma Ferguson e Ferdinand concordarono con Brogan: “l’altro” era decisamente meglio, capace di far impazzire le folle se gestito nel modo giusto.

“L’altro” era Ravel, “quello” un certo Paul Pogba. Se uno ci pensa oggi, non ci può credere. L’esordio con la maglia dei Red Devils arrivano a diciassette anni, ma per vedere il vero Ravel nel calcio inglese, bisogna aspettare altre tre stagioni. Caratterialmente il ragazzo è sul conflittuale: in realtà in campo è taciturno e abbastanza disciplinato, una figurina che non combacia con quelle dei tanti assi tutto genio e sregolatezza del calcio inglese. E’ fuori che abbondano le distrazioni. Problemi che Ravel sembra aver risolto nella stagione 2013/14, con la maglia del West Ham. L’anno precedente era arrivata la prima stagione giocata con continuità, ventisette presenze in Championship con il Birmingham City. Ma con gli “Hammers” arrivano i primi gol in Premier League.

L’amore sboccia a gennaio, da una parte all’altra di Londra. Il West Ham fatica a gestirne il carattere, lo spedisce di nuovo in Championship al Queens Park Rangers. E con il QPR Morrison va a segno nove volte in sedici apparizioni, contribuendo in maniera tangibile a trascinare la squadra in Premier League. Ciò che è più importante, è che il talento di Ravel sembra definitivamente sbocciato. Gli “Hammers” però se lo riprendono e lo rimandano in Championship, a Cardiff. Uno schiaffo ancora mal digerito da Ravel, che si riperde in un’apatia che puntualmente lo avviluppa quando non sente fiducia intorno a sé. A gennaio arriva la rescissione con il West Ham e la firma, a sorpresa, con la Lazio, che dai temi di Gazza non puntava su un calciatore inglese.

La fama di Ravel, però, lo precede. Da quando è arrivato a Roma, sarà scappato in Inghilterra almeno cinquanta volte. Solo sui giornali però, affamati di ritrovare un nuovo Gascoigne con cui riempire le colonne. Morrison in realtà lavora a fari spenti: ad Auronzo incanta, e l’unico reale momento di nervosismo arriva quando Pioli, con la Lazio in crisi di risultati, non lo lancia come previsto in Europa League contro il Dnipro. Uno strano botta e risposta, in una lingua a metà tra italiano, inglese e quella “universale del calcio”. L’ennesima smentita, in realtà. Gli inserimenti chiesti da Pioli in conferenza stampa arrivano però in allenamento. Ciò che è più importante: e adesso, finalmente, sembra sia arrivata l’ora di Ravel: dopo i tweet e i giornali è ora di far parlare il campo contro il Saint Etienne. E se Ravel ci sarà, qualcuno dalle tribune dell’Olimpico si girerà sbalordito verso il vicino di posto e dirà di nuovo: “Hai visto? Ma l’hai visto?”. La speranza è che stavolta lo vedano tutti, e non per una partita sola.

Fabio Belli

Canale tematico Lazio anche su Mediaset Premium?

Il canale tematico Lazio potrebbe sbarcare anche su Mediaset Premium – come riporta l’edizione odierna del Tempo – il patron biancoceleste Lotito infatti oltre a Sky vorrebbe portare il suo canale tematico anche sul digitale. Ma non sarà semplice perché trovare l’accordo con la piattaforma digitale, soprattutto visti i rapporti tesi con con Murdoch dopo il rifiuto biancoceleste di rendere il canale “in chiaro” come Juve e Roma.

Lulic nuova vita da terzino

Lulic alla Lazio sta vivendo un nuova vita da terzino sinistro – come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – contro il Genoa la svolta della stagione, con la fascia di capitano al braccio a confezionato l’assist vincente per la rete di Djordjevic. A Verona la conferma con una prestazione di livello su tutto l’out sinistro. Nelle gerarchie di Pioli ora c’è il bosniaco, poi Radu ed infine Braafheid, in un ruolo che però Lulic non ama particolarmente ma che sa interpretare alla perfezione. Radu in quest’inizio di campionato non ha dato più quelle garanzie che tutti ci si aspettavano, nonostante il rinnovo per cinque anni. Braafheid non invece è molto indietro nelle considerazioni di Pioli ed infatti il suo nome non figura neanche in lista Uefa. Con questo scenario, Lulic rischia di ritagliarsi un nuovo capitolo della sua carriera, provando a diventare in quella porzione di campo uno dei migliori esterni della Serie A.