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CURIOSILAZIO – La rosa oggi vale di più…

Il calciomercato, come sappiamo, è ormai chiuso da diversi giorni ed è arrivato il momento di fare bilanci sui movimenti delle squadre di Serie A.
Secondo una statistica – riportata sul portale CalcioWeb – il valore delle rose delle 20 squadre che compongono il nostro campionato è aumentato di ben 100,1 milioni di euro rispetto all’inizio della sessione estiva di calciomercato.
Le neo-promosse di quest’anno (Bologna, Frosinone e Carpi) ad esempio, hanno visto addirittura raddoppiare il loro valore in soli 3 mesi.

LAZIO – Anche la Lazio ha visto incrementare il valore della rosa, anzi possiamo dire che (nel periodo estivo) ha avuto una vera e propria impennata: dai 164,6 milioni di euro del 1 giugno 2015 ai 181,2 milioni del primo settembre 2015. Il valore della rosa della Lazio è cresciuto di ben 16,6 milioni di euro.

E’ arrivato il momento di dimostrare anche sul campo l’incremento di tale valore, non resta che attendere.

 

 

Cataldi, futuro biancoceleste

Dopo essere stato ultimamente retrocesso nelle gerarchie del tecnico Stefano Pioli, Danilo Cataldi, dopo la buona prestazione con la Nazionale Under 21 è pronto a tornare protagonista ed a ritagliarsi uno spazio importante nella squadra biancoceleste. Il centrocampista, appena ventunenne, è uno dei giovani più promettenti dell’intera serie A.

Cuore biancoceleste cresciuto nell’Ottavia, la squadra da dove la Lazio lo ha prelevato nel 2006-2007, ha svolto tutta la trafila nelle giovanili biancocelesti. Nell’ultima stagione disputata tra le fila della Primavera, agli ordini di mister Bollini, si è reso protagonista di una stagione esaltante arrivando con la squadra alla conquista dello scudetto di categoria. In quella magica serata Danilo mise a segno una doppietta coronando con successo l’annata della giovane compagine biancoceleste. All’inizio della stagione successiva viene convocato per la prima volta per il ritiro di Auronzo con la Prima Squadra agli ordini di Pioli, per poi essere ceduto in prestito al Crotone in Serie B. Nella piazza calabrese riesce, con abnegazione e volontà, a mettersi in evidenza scendendo in campo in 35 occasioni e realizzando 4 reti nell’arco del campionato. Le sue prestazioni non sfuggono alle Nazionali minori e viene aggregato alla Selezione di Serie B.

Nel 2014 rientra alla Lazio, dove esordisce in Serie A nell’incontro con il Napoli. Il giovane calciatore riesce pian piano a ritagliarsi spazi importanti in squadra, acquista sicurezza nei propri mezzi e diventa un elemento importante dello scacchiere di Stefano Pioli. Con la crescita del giovane biancoceleste, sono tante le società ad affacciarsi dalle parti di Formello interessate alle sue prestazioni, ma il presidente Lotito rifiuta tutte le varie proposte arrivate sulla sua scrivania. L’ultima, ma non per importanza, è stata svelata da Sky questa mattina. Il Napoli nel corso dell’ultimo mercato avrebbe messo sul piatto 15 milioni per accaparrarsi il calciatore, proposta subito rifiutata dalla società biancoceleste. La Lazio punta forte su Danilo. Il ragazzo percepisce 200mila euro, uno dei contratti più bassi nella rosa, ma la dirigenza è pronta a sedersi al tavolo per adeguare il suo contratto (ora in scadenza nel 2018). A metà settembre è previsto un incontro tra il suo procuratore, Alessandro Beltrami, e la società per discutere il rinnovo. La società vuole trattenere Cataldi e Cataldi vuole la Lazio, problemi all’orizzonte non sembrano esserci. Il cielo sopra Danilo è sempre più a tinte biancocelesti.

Felipe Anderson: meno fioretto, più acciaio giapponese

Quando in Kill Bill vol. 1 la “sposaUma Thurman vola sull’isola di Okinawa per incontrare il maestro della spada samurai Hattori Hanzo, la sua richiesta è la più chiara possibile: le occorre “Acciaio Giapponese” per liberarsi di “scarafaggi enormi.”

Quanto servirebbe alla Lazio attuale l'”Acciaio Giapponese” che Felipe Anderson aveva portato lo scorso anno in una stagione iniziata in maniera grigia tanto quanto quella attuale, è cosa nota. FA7, che nel frattempo si è trasformato in FA10, sembra però preferire ultimamente il fioretto alle lame affilate. Scelta consapevole o necessità dettata da uno stato di forma ancora approssimativo? Proviamo a scoprirlo.

L’UOMO DEI (BI)SOGNI – Quanto occorra alla Lazio il miglior Felipe Anderson, e quanto sia servito anche lo scorso anno, è risaputo da tutti. La stagione della squadra di Stefano Pioli è completamente cambiata da quando il giovane brasiliano aveva pescato il jolly in un’anonima partita di Coppa Italia contro il Varese. Nella mente di un giovane in cerca di affermazione, sono strani i meccanismi che possono scattare. Subito dopo è arrivato il primo gol in campionato in casa del Parma, seguito da quella che è stata la vera partita della svolta, Inter-Lazio, un 2-2 amaro per la rimonta subita dai biancocelesti, ma dolcissimo per Anderson per la strepitosa doppietta realizzata. Da lì è partita un’escalation che ha portato Felipe ad essere “l’Acciaio Giapponese” che ha eliminato tutti gli “scarafaggi” che la Lazio si è trovata di fronte. Una stagione squarciata in due, dalla sconfitta di Empoli che aveva relegato la Lazio a metà classifica, all’ottava vittoria consecutiva, esattamente un girone dopo, proprio contro i toscani. In quel match, di fronte a 50.000 laziali in delirio, Felipe Anderson siglò il suo decimo gol in campionato. L’ultimo, finora, perché quella parentesi felice terminò inaspettatamente.

RITROVARE L’INCISIVITA’ – Come si è passati allora dall'”Acciaio Giapponese” ad un morbido fioretto? Nemmeno la vicenda personale dell’arresto del padre in Brasile aveva distolto Anderson dalla concentrazione nella scalata alla Serie A. Gol pazzeschi, partite “spaccate” come quella contro il Sassuolo o contro il Torino, assist vincenti e accelerazioni spaventose. Da Juventus-Lazio, Felipe ha dimenticato come si fa: all’apice dell’ascesa, la furia del samurai è stata sostituita da un tenero spadaccino. Che non incide, non colpisce più: e dopo un finale della scorsa stagione in cui non sono più arrivate le magie necessarie per chiudere al secondo posto, anche l’inizio di questa nuova annata non è stato all’altezza delle aspettative. Addirittura in panchina nelle prime due di campionato contro Bologna e Chievo, e senza un vero acuto nella doppia sfida col Bayer Leverkusen. Consacrazione internazionale rimandata, e per Anderson la sosta è arrivata forse provvidenziale.

#STELIPE – Chissà se come la “sposa” tarantiniana, Felipe ha un maestro spirituale a cui rivolgersi nei momenti di crisi. Se sì, è auspicabile che ci abbia fatto un salto. Anche osservatori illustri come Marcello Lippi l’hanno notato: l’uragano della scorsa stagione oggi fatica a saltare l’uomo. Un problema temporaneo? Tutti i laziali si augurano, e in cuor loro sono convinti, di . Probabilmente mancano i riferimenti dell’anno scorso. La fondamentale protezione di Lucas Biglia a centrocampo, la collaborazione di Filip Djordjevic nelle sponde, la serenità di alcuni elementi del gruppo. L’amicizia cementata con Stefan De Vrij, quasi inseparabili i due nelle scorribande social con i fans che hanno varato un hashtag, #Stelipe, per consacrarne l’unione sul campo. Un corpo e un anima, ma se Stefan sta male, anche Felipe probabilmente soffre. L’inizio di stagione non è stato memorabile per nessuno dei due. Pioli intanto studia soluzioni tattiche da trequartista che possano rivitalizzare anche lui, il fuoriclasse da cento milioni, richiesta del presidente Lotito per l’uomo che l’anno scorso ha cambiato la stagione della Lazio. Che spera di ritrovare il suo “Acciaio Giapponese” sin dalla fondamentale partita contro l’Udinese.

Fabio Belli

Ecco la decisione della Curva Nord per Lazio-Udinese

Intervenendo con un proprio esponente nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino sugli 88.100 di Elle Radio, la Curva Nord ha sciolto le riserve sulla presenza o meno della parte più calda del tifo laziale nella partita contro l’Udinese di domenica prossima alle ore 18.

La Curva Nord è casa nostra,” è stato spiegato nella diretta radiofonica, “la casa di tutti i tifosi laziali. E dunque contro l’Udinese la Nord sarà al suo posto.” Una scelta presa dunque nonostante la divisione della Curva ordinata dal prefetto, decisione che ha causato grandi malumori in seno alla tifoseria dell’Olimpico. Contro il Bologna era andata in scena la protesta con la curva laziale che aveva disertato il match per manifestare il suo deciso dissenso riguardo ai lavori che hanno letteralmente spaccato in due il settore. Restando ferme le posizioni prese a inizio stagione, la Nord tornerà al suo posto per sostenere la squadra di Stefano Pioli nella delicata sfida contro i friulani: “Perché mai nessuno potrà cacciarci da casa nostra.

Fabio Poli: “Lazio, domenica servirà la determinazione. Matri? Ha qualità”

L’ex attaccante biancoceleste, Fabio Poli, è intervenuto questo pomeriggio ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM per parlare di Lazio:
L’inizio dei biancocelesti non è stato positivo, ma ora bisogna ricominciare e ripartire. L’Udinese ha ottimi giocatori, è una squadra di tutto rispetto. La Lazio deve scendere in campo con molta determinazione e voglia di vincere, i biancocelesti sulla carta sono superiori. Forse un cambio di modulo per affrontare l’ Udinese potrebbe essere una valida alternativa viste le assenze. 
Alessandro Matri è un giocatore con grandi qualità, mi auguro che possa dare una mano alla squadra e che Pioli riesca ad inserirlo nel migliore dei modi”.

 

Sannino crede in Pioli: “Saprà motivare i suoi”

Giuseppe Sannino, ex tecnico di Chievo, Palermo e Watford, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha espresso il suo punto di vista sulla Serie A, manifestando anche parole di elogio per il tecnico biancoceleste:
È un campionato più equilibrato rispetto agli altri anni.
Penso che il Napoli voglia ambire ad un posto in Champions. La Lazio ha un allenatore come Pioli che sa dare le giuste motivazioni ai suoi, poi ci sono le milanesi che hanno bisogno di ottenere un risultato importante”.

Portanova, parole d’amore per la Lazio: “Avrei pagato per vestire quella maglia”

Daniele Portanova è un uomo che nella vita ha cambiato molte squadre: Messina, Napoli, Genoa, Bologna e Siena (e la sua avventura non è ancora finita visto che sta ancora giocando in Lega Pro con la Robur Siena), ma c’è solo una maglia che lui avrebbe voluto indossare per tutta la sua vita calcistica: quella della Lazio, la squadra per cui tifa fin da bambino, il suo unico grande amore. Proprio di questo amore (e non solo) ha parlato ai microfoni di GianlucadiMarzio.com:

IL CALCIO – “Il calcio è sempre stata la mia passione e infatti ho iniziato a giocare a cinque anni nella squadra del Montespaccato, una borgata di Roma nella quale sono nato. Poi mi ha preso il Casalotti che era una società un po’ più nominata. Lì ho fatto bene e mi ha prelevato la Roma, dove ho avuto la prima crescita soprattutto sotto il profilo tecnico-tattico. Poi altre esperienze che mi hanno formato anche sotto un altro profilo, quello umano che è stato il mio forte e infine tante avventure in Serie A. Sono molto felice ed orgoglioso di quello che ho fatto, l’unico momento negativo è stato il CalcioscommesseHo sempre sostenuto un calcio pulito ed esser stato tirato in mezzo mi ha fatto tanto male. Però dico sempre che c’è un Dio e alla fine ne sono uscito vittorioso. Io credo molto in Padre Pio”.

IL SOGNO – Gli viene chiesto qual è il suo sogno nel cassetto: “Il mio sogno da quando sono nato ad oggi è stato sempre lo stesso: vestire la maglia della squadra per cui tifo, la Lazio. Gli si chiede se ci sarebbe andato anche gratis: “Sì, assolutamente addirittura ci pagherei sopra io (ride, ndr). Quest’anno è stato quello in cui mi sono sentito più richiesto dalla gente della Lazio. E’ stata una soddisfazione enorme. Se prima ero laziale, ora lo sono ancora di più”.

IL PRESENTE – Si torna al presente, alla sua nuova squadra di Lega Pro, la Robur Siena: “Amo tantissimo questa città e la scelta è stata dunque semplice. Ho deciso di andare in D anche perché non vedevo più in un certo tipo di calcio nel quale credo. Un calcio fatto di valori, unione, rispetto per la maglia e per l’avversario. Questa è stata l’unica squadra che mi ha dato stimoli. Mi sono sentito in dovere di riportarla in alto”.

DI PADRE IN FIGLIO – Una domanda sulla sua vita privata, e sul figlio Manolo, centrocampista che gioca negli Allievi della Lazio: “Ha esaudito la metà del mio sogno nel cassetto. E’ giovane deve stare solo sereno e divertirsi. A questa età il calcio è divertimento, educazione e rispetto. Se è contento lui, siamo contento tutti”.

CARATTERISTICHE – Infine come ultima domanda, gli viene chiesto che tipo di difensore è: “Io do tutto per la maglia che indosso. E poi non ho paura di nessuno. Io mi sento un buono, una persona di cuore. Non ho vie di mezzo. O sono ‘buono buono’ o ‘cattivo cattivo’. Con le dovute proporzioni”.  

Verso Lazio-Udinese, idea Zapata per i friulani

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Lazio-Udinese è ormai alle porte. Mancano infatti appena 4 giorni alla ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali e cominciano ad arrivare le prime indicazioni sulla formazione che il tecnico dell’Udinese Stefano Colantuono potrebbe schierare all’Olimpico, domenica alle ore 18.

Al centro dell’attacco dei friulani potrebbe partire dal primo minuto Duvan Zapata. L’attaccante colombiano, reduce da una stagione altalenante come vice Higuain a Napoli, è segnalato in grande crescita e vicino al top della condizione. Difficilmente Colantuono rinuncerà a schierarlo al centro dell’attacco, in tandem con Cyril Thereau, sicuro di un posto da titolare. Capitan Totò Di Natale è pronto a subentrare a partita in corso per offrire varianti tattiche e fantasia in avanti.

Tra le speranze mal nascoste dell’ex tecnico dell’Atalanta c’è anche quella di recuperare per il centrocampo il cileno Iturra, 31enne “prelevato” in estate dal Granada, società di proprietà della famiglia Pozzo.

L’Avv. Gentile: “L’infortunio di De Vrij frutto del caso”

A seguito dell’infortunio subito da Stefan De Vrij nell’ultimo incontro disputato con l’Olanda, si era sparsa la voce di una dirigenza laziale infuriata e pronta ad azioni legali nei confronti della Federazione Olandese ma niente di tutto ciò corrisponde alla realtà. A smentire il tutto è stato l’avv. Gentile intervenuto ai microfoni di Radio Olympia: “L’infortunio del giocatore è frutto del caso e può succedere a chiunque scenda in campo. Il caso e la sfortuna fanno parte del gioco. Non promuoveremo nessuna azione contro l’Olanda ed il loro staff medico, non ci sono ne i termini ne i presupposti. Mi auguro che Stefan recuperi in fretta, è un elemento fondamentale per la Lazio.

 

Fiore a “I Laziali Sono Qua”: “La Lazio deve ritrovare continuità”

E’ stato uno dei protagonisti assoluti della Lazio all’alba degli anni duemila. Una Coppa Italia conquistata da eroe, con tre gol in due partite nella doppia finale contro la Juventus nel 2004. Ma anche tante prodezze nei campionati della ‘Banda Mancini‘, contrassegnati da grandissime emozioni, una qualificazione alla fase a gironi di Champions League, e un posto d’onore nel cuore dei tifosi laziali. Stefano Fiore è intervenuto nella popolare trasmissione condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva sugli 88.100 di Elle Radio, “I Laziali Sono Qua“, e ha detto la sua sul momento attuale del mondo Lazio.

L’attenzione è subito focalizzata su Lazio-Udinese, la partita in cui la Lazio dovrà fornire le risposte giuste per uscire dalla recente crisi: “Mi aspetto una partita di temperamento da parte della Lazio, che deve necessariamente avere una reazione dopo la brutta parentesi di Verona. Mi aspetto una squadra arrabbiata, in grado di partire subito con un ottimo primo tempo come avvenuto contro il Bologna. Sarà una partita difficile sotto punti di vista, ma vedo la Lazio tecnicamente molto più forte rispetto all’Udinese. Le insidie riguarderanno l’aspetto psicologico, venendo la squadra di Pioli da un momento molto complicato.

L’analisi di questa prima parte della stagione laziale da parte dell’ex centrocampista individua i maggiori problemi nelle ultime prestazioni: “Dalla Lazio ci si attendeva un’altra continuità di prestazioni, anche perché tutti i big dello scorso anno sono rimasti. Il mercato è stato valutato negativamente, ma il fatto di aver mantenuto l’intelaiatura di squadra dello scorso anno poteva essere considerato un vantaggio. La Supercoppa è arrivata forse troppo presto, un match troppo legato agli episodi per essere considerato un test attendibile. Le altre partite hanno invece finora dimostrato che l’andamento della Lazio è stato troppo altalenante: due buone prestazioni in casa contro Leverkusen e Bologna vanificate dalle successive due trasferte. La Lazio deve ritrovare sé stessa, ricominciare da zero comprendendo di non poter più sfruttare il fattore sorpresa della passata stagione.

La Lazio sarà ora chiamata ad un vero tour de force con 7 partite da disputare in 21 giorni. Secondo Fiore: “In questo momento più si gioca e meglio è: non hai modo di pensare a nulla se non alle partite. Il dispendio di energie sarà importante, ma in questo dovrà essere abile Pioli nel turn over, cercando di presentare una squadra sempre al meglio della condizione. La concentrazione riversata sul campo, piuttosto che sulle chiacchiere dell’ambiente, può essere un fattore positivo.

Sul calciomercato, l’analisi di Fiore è abbastanza chiara: “Dalle trattative estive della Lazio ci si aspettava qualcosa in più. Inter, Milan e Napoli stanno vivendo una fase non esaltante, il terzo posto l’anno scorso era stato ottenuto con grande merito, ma bisognava sfruttare l’occasione anche per giocarsi il preliminare in maniera differente. La possibilità di migliorare una squadra già ottima c’era ma non è stata colta. Probabilmente i reparti in cui c’era più bisogno di intervenire erano la difesa, con un centrale di livello importante da inserire, e l’attacco, con il bomber da venti gol a stagione che ancora manca alla Lazio.

L’arrivo di Matri e il re-innesto di Mauri potrebbero far rivedere la Lazio dell’anno scorso? Secondo Fiore: “Il valore assoluto della squadra resta lo stesso e non si cancella con due partite storte. L’anno scorso la Lazio è stata la squadra che è andata a segno con più giocatori, ottenendo un contributo straordinario dai centrocampisti in zona gol. Anche il lavoro degli attaccanti probabilmente agevola gli inserimenti in avanti dei giocatori della linea mediana. Un tipo di gioco che è stato però studiato dagli avversari, e dunque avrebbe fatto comodo anche un bomber dalle caratteristiche differenti da quelle degli attaccanti in rosa nella Lazio. La società ha comunque puntato su una filosofia che mira a far crescere giovani calciatori, quando magari sarebbero serviti giocatori esperti per sfruttare l’occasione in Champions.

Due elementi chiamati a spostare gli equilibri nella Lazio sono Antonio Candreva e Felipe Anderson. “Sono due giocatori di grande livello,” specifica Fiore, “con Candreva che ha ormai raggiunto la piena maturità, diventando anche un pilastro della Nazionale azzurra. Ha giocate importanti nel suo bagaglio tecnico, pur senza essere magari sempre lucidissimo. Anderson ha avuto un’esplosione incredibile nella scorsa stagione, ma i giocatori non sono delle macchine e non possono essere sempre al cento per cento. E’ normale non essere brillantissimi a inizio stagione, ma la Lazio ha bisogno di ritrovarlo per avere a disposizione un vero asso nella manica.

Parlando delle prime settimane della Serie A, Fiore individua una possibile rivelazione e una possibile delusione. “Nonostante la buona partenza, penso che l’Inter possa rischiare di deludere le aspettative. Ci si attendono grandi cose da Mancini, che ha visto esaudite tutte le sue richieste sul mercato. Un fallimento rischierebbe di essere mal digerito dall’ambiente nerazzurro. La sorpresa potrebbe essere il Napoli, se a Sarri sarà data la possibilità di lavorare con tranquillità.

Doppia seduta a Formello: Marchetti pronto, Djordjevic no

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Doppia seduta mattutina e pomeridiana: questo il programma stilato da Stefano Pioli per la giornata di ieri. Il tecnico sta ritrovando i Nazionali e quando li riavrà tutti a disposizione darà avvio alle prove anti Udinese. Ieri intanto sono rientrati Parolo e Lulic, che hanno svolto test atletici. Ai box invece Candreva, messo ko dall’influenza e da una contusione al polpaccio rimediata con la Bulgaria. Ce la farà comunque per domenica, visto che già domani dovrebbe rientrare in gruppo.

Dopo la fase di riscaldamento in palestra, la squadra raggiunge il campo per il lavoro atletico. A prendervi parte anche Radu e Braafheid, più serena dopo la quasi rissa di ieri. Presente inoltre a bordocampo il da Tare, mentre i portieri lavorano con il preparatore Grigioni. A proposito, Marchetti sembra recuperato dalla frattura alle costole e domenica dovrebbe dunque ritrovare il suo posto tra i pali. Discorso diverso invece per Djordjevic, ancora a parte con il pallone e che dunque vede praticamente a zero le possibilità di essere convocato. Appuntamento adesso alle 16 per la ripresa pomeridiana.

“Non abbiamo un finalizzatore”: la Germania sente la mancanza di Klose

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Miro Klose e la Germania, un legame che sembra proprio non volerne sapere di rompersi. Il centravanti della Lazio, che ha da qualche tempo svestito la maglia della propria Nazionale, ha lasciato in essa un vuoto che finora nessuno è riuscito a colmare. A ribadirlo, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, Hansi Flick, ds della federcalcio teutonica: «Sia la selezione maggiore che quelle giovanili non hanno un finalizzatore di ruolo. Sarebbe bello vedere un Klose in tutte le nostre rappresentative“. Del centravanti mancano soprattutto le qualità: “Miro è bravissimo sia sotto porta sia nell’aiutare la squadra a creare gioco. Götze, Reus e Müller riescono come lui a creare grattacapi agli avversari, ma non sono attaccanti classici. Noi invece vogliamo tornare a creare attaccanti che abbiano le sue stesse caratteristiche“.

Pandev si guarda indietro: “Lazio la mia occasione per diventare grande”

Il passato biancoceleste non si dimentica facilmente, e lo sa bene Goran Pandev ora al Genoa ma che si affacciato al grande calcio proprio grazie alla Lazio con la quale ha vinto anche una Coppa Italia sotto la gestione Delio Rossi: “Le vittorie nascono così – ricorda il macedone in un intervista alla Gazzetta dello Sportcon lui alla Lazio le cose andarono benissimo, perché le condizioni per essere vincenti sono molteplici”. Appunto, ripercorrendo la sua carriera, alla Lazio dove tutto è cominciato, prima dell’addio burrascoso con tanto di strascichi legali: La Lazio fu la mia occasione per diventare grande, l’Inter la squadra a cui dire di nuovo sì dopo un corteggiamento lunghissimo. Il Napoli identificava la passione per il calcio, di cui avevo bisogno per ricominciare dopo il Triplete. Il Genoa ha molti punti in comune con l’esperienza partenopea”.

Infortunio de Vrij, Lotito contro la federazione olandese

L’infortunio in nazionale di de Vrij non è andato giù alla Lazio ed in particolare al presidente Lotito. Il difensore, come dichiarato dallo staff medico biancoceleste, non era in condizione di giocare contro la Turchia. Per questo motivo – come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – il n.1 capitolino minaccia di denunciare la Federazione olandese. La sfuriata fa rumore, alla prova dei fatti non dovrebbe produrre effetti speciali, cause o richieste di risarcimento danni. Non sono state riscontrate lesioni, si tratta di un problema infiammatorio (per quanto metta in crisi i piani di Pioli) e il giocatore aveva dato l’assenso ai medici della Nazionale per giocare contro la Turchia nonostante i dolori lo tormentassero da giorni, è stato lui ad ammetterlo. Lotito, volendo, può rivolgersi alle assicurazioni (in base a quelle previste) per ottenere un indennizzo.

Lazio tensione in allenamento. Allarme difesa in Europa

La Lazio in quel di Formello sta lavorando forte per ritornare al top già contro l’Udinese. Nell’ambiente biancoceleste c’è tensione -come sottolineato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport – infatti ieri in allenamento s’è sfiorata la rissa tra Braafheid e Radu, sono stati divisi dai compagni. La tensione è rientrata dopo pochi istanti, hanno continuato ad allenarsi regolarmente. Intanto i nazionali stanno rientrando alla spicciolata, oggi il gruppo sarà completo agli ordini di Pioli. Sul fronte infortunati dopo lo spavento per le condizioni di de Vrij, anche Antonio Candreva è tornato acciaccato dall’impegno con gli Azzurri a causa di una contusione al polpaccio sinistro. Candreva sarà rivisitato oggi, non sono scattati allarmi rossi, è bene attendere aggiornamenti.

ALLARME DIFESA – L’assenza di de Vrij crea problemi seri: toccherà alla strana coppia Mauricio-Gentiletti domenica con l’Udinese. Ma contro il Dnipro (giovedì 17 settembre) il brasiliano non ci sarà, deve scontare un turno di stop in Europa. Fu espulso (doppia ammonizione) nel preliminare di Champions, nel match di ritorno contro il Leverkusen, la squalifica è scattata in Europa League. De Vrij ha bisogno di riposo, non può essere rischiato, facendolo giocare si commetterebbe l’errore compiuto dall’Olanda. Pioli non ha molte alternative: una si chiama Hoedt, l’altra si chiama Radu, l’ultima riporta alla difesa a tre (disastrosa in Champions). Il baby olandese non ha ancora esordito, è pronto? Il romeno andrebbe adattato da centrale arretrando Lulic in difesa.

Lippi consiglia: “Lazio risolvi la questione Biglia”

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport l’ex ct Azzurro Marcello Lippi, campione del mondo a Germania 2006, nella sua intervista alla Rosa ha parlato anche dell’inizio poco convincete di stagione dei capitolini. In particolare si è soffermato sulla situazione di due giocatori simbolo come Lucas Biglia e Felipe Anderson“Per la Lazio sarà fondamentale risolvere velocemente la questione legata al contratto di Biglia. Ho la sensazione che questa storia crei disturbo. Poi c’è il mistero Felipe Anderson. Nel campionato scorso saltava tutti, oggi fatica a dribblare un avversario”. Su Pioli“Aveva scommesso forte su Supercoppa e preliminare di Champions. E’ andata male, però Pioli mi piace. Troverà le contromosse”.

VIDEO – Milinkovic-Savic show: due gol e un assist con la Serbia U21

Due gol e un assist…che dire di più? Basta questo per capire la prestazione di Milnkovic-Savic con la maglia della propria Nazionale. La vittoria per 5-0 sulla Lituania ha consentito alla squadra di Sivic di mettere in cascina tre punti fondamentali per la rincorsa alle qualificazioni di Euro 2017. Il centrocampista laziale, dopo la doppietta di Djurdjevic, ha siglato il gol del 3-0 allo scadere del primo tempo. Poi, ad inizio ripresa, ha servito l’assist del poker e ad un quarto d’ora dalla fine ha firmato la cinquina con una splendida punizione.
Tale prestazione però non ha reso felici proprio tutti: il risultato di oggi rappresenta infatti una notizia poco piacevole per gli azzurrini dell’U21,
 che testeranno la forza degli slavi il prossimo 13 novembre, mentre è invece un’ottima notizia per la Lazio. Il centrocampista serbo ha dimostrato così tutto il proprio talento e giustificando la spesa di quasi 10 milioni fatta dalla Lazio questa estate.

L’emozione di Stefano Fiore: “Sarà una partita speciale, ma tiferò Lazio”

Stefano Fiore, è il grande doppio ex: all’Udinese prima, e alla Lazio poi, ha infatti raggiunto grandi traguardi. Conosce molto bene quindi le due realtà che domenica prossima si troveranno di fronte all’Olimpico. Le 2 squadre dopo i primi 90’ di campionato sembravano essere le più in forma, sono bastate le sconfitte dell’Udinese con il Palermo e soprattutto della Lazio con il Chievo per rimettere tutto in discussione.
Fiore –  al portale lalaziosiamonoi.it – ha dato il suo parere sulla delicata sfida di domenica e ha detto chiaramente per chi farà il tifo:

Stefano, domenica c’è Lazio-Udinese. Come ci arrivano le due squadre?

Non benissimo, perché dopo un inizio di campionato molto promettente da parte di entrambe, nella seconda giornata hanno un po’ steccato, anche se in maniera diversa. Non arrivano nel migliori dei modi. Soprattutto fa clamore la sconfitta della Lazio che però è figlia dell’uscita dalla Champions, è chiaro che è stato un calo mentale. Comunque anche l’Udinese non arriverà benissimo dopo la vittoria un pizzico fortunata a Torino, non ha fatto benissimo con il Palermo. Sarà una partita complicata soprattutto per la Lazio perché gioca in casa e, come abbiamo visto a Torino (contro la Juve, ndr), troverà una squadra che giocherà tutta dietro per poi ripartire in contropiede con i giocatori che ha sulle fasce, e per questo sarà difficile riscattare la partita di Chievo.

Lazio che ha quindi qualcosa da perdere in più rispetto ai bianconeri…

Chiaro che la Lazio ha qualcosa da perdere in più rispetto all’Udinese, perché se c’è una squadra che deve vincere e fare la partita è la Lazio per diversi motivi. Qualsiasi altro risultato risulterebbe un passo falso e questo è un altro aspetto complicato dal punto di vista mentale.

Per chi tiferai domenica?

(Ride, ndr) Per me questa è una partita sempre molto speciale, tra due squadre che in maniera differente hanno segnato in maniera importante la mia carriera: una mi ha lanciato e l’altra mi ha consacrato. Certo, alla Lazio ho vissuto gli anni più belli, con le vittorie ed un pubblico straordinario. L’affetto che ho per le due città e le tifoserie mi porterebbe a essere neutrale, ma rimango più legato per le grandi emozioni che ho avuto alla Lazio, quindi dico Lazio.

 

Cataldi, buone giocate nella vittoria dell’Under 21

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Vittoria convincente nella prima gara di qualificazione della nuova Under 21 di Gigi Di Biagio. Gli azzurrini, a Reggio Emilia, hanno superato i pari età della Slovenia per 1-0. Nell’undici titolare era presente anche il nostro vanto cresciuto nella Primavera: Danilo Cataldi. Il centrocampista, sempre più baluardo della Giovine Italia, ha trascinato i suoi con una buona prova. Ha dettato bene i tempi di gioco a centrocampo, alternandosi nel ruolo di regista a quello di incursore, con offensive nell’area avversaria. Ed è proprio Cataldi a far venire i brividi all’estremo difensore sloveno. Al 26esimo infatti dai suoi piedi parte un bolide di destro che si perde sul fondo per pochi centimetri. Un sussulto che apre la strada al gol dell’Italia su calcio di rigore. Sfortunato anche poco prima del gol vittoria quando, in un’azione confusa nata dagli sviluppi di calcio d’angolo, trova il portiere avversario pronto a ribattere una sua deviazione sotto porta. Spesso cercato dai compagni, Danilo ha dato sicurezza ai suoi facendo ciò che Gigi Di Biagio gli ha sempre chiesto: diventare il leader insieme a Sturaro di questa squadra. La partita di Cataldi termina poi al 17esimo quando viene sostituito da Verre e applaudito dal suo allenatore.

Marco Corsini

FORMELLO – Marchetti torna a disposizone di Pioli

Altro allenamento pomeridiano per la Lazio di Pioli. I biancocelesti, in rosa rimaneggiata per via delle assenze dei numerosi nazionali, continuano la preparazione in vista del delicato match contro l’Udinese. Pioli ha potuto di nuovo fare affidamento su Marchetti. Il portiere è tornato ad allenarsi a pieno ritmo ed ora starà a Pioli decidere se buttarlo subito nella mischia o preferirgli Berisha. Parolo e Lulic hanno già raggiunto Formello. Assenti gli altri nazionali. A Formello si è insistito molto sui fraseggi e sul possesso palla. Da segnalare i numerosi esercizi di uno contro uno tra attacco e difesa. Pioli vuole a tutti i costi una vittoria e sta studiando ogni tipo di accorgimento tattico per contrastare l’Udinese.