La Lazio ha scelto il Campo Gerini, in via del Quadraro proprio sotto l’Acquedotto Claudio, come location per lo scatto della foto ufficiale di inizio stagione. “E’ un campo e un posto storico di Roma, sulla terra sono iniziate un po’ tutte le carriere – spiega Marco Canigiani, Responsabile marketing capitolino, dai microfoni di Lazio Style Radio – l’idea era quella di trovare delle location suggestive, questa è perfetta. C’è un acquedotto che è una parte della storia di Roma”. Identità romana sottolineata anche dal Responsabile della Comunicazione Stefano De Martino: “La Lazio è la prima squadra della capitale, location migliore dell’acquedotto non c’era. Un luogo che sottolinea l’importanza della nostra storia, la società non ha mai dimenticato questo aspetto. La Lazio è nata nel 1900, ha 115 anni”. In questo campo storico, pieno di polvere, un aneddoto raccontato dal team manager Maurizio Manzini: “Qui ci ho giocato negli anni ’60, nei campionati dilettantistici. Conobbi anche il Marchese Gerini, che ci dette la possibilità di giocare su questo terreno”. Alla foto ufficiale sotto l’acquedotto Claudio c’era tutta la rosa biancoceleste al completo, che ha anche colto l’occasione per festeggiare il compleanno di mister Pioli.
Rosenborg, i vichinghi pronti a tornare sul trono. Soderlund pericolo numero 1
Dal 1992 al 2004. Difficilmente nella storia del calcio europeo si può ritrovare un dominio del genere sfogliando gli albi d’oro. Eppure il Rosenborg ce l’ha fatta: tredici anni di vittorie consecutive in campionato che hanno cambiato la storia del calcio norvegese e che hanno visto il club della capitale del Grande Nord presenti costantemente sulla scintillante ribalta della Champions League.
Un’epopea che appartiene però ormai al passato. Nei successivi dieci anni sono arrivati solo due titoli di Norvegia, l’ultimo nel 2010. Ma quest’anno i dominatori sono tornati: il cammino del Rosenborg nel campionato nazionale è stato impressionante. Il Molde campione in carica spazzato via, tutte le possibili pretendenti come lo Stabaek e lo Stromsgodset distanziate di nove e dieci punti. E a tre giornate dalla fine, alla squadra allenata da Ingebrigtsen manca un solo punto per ottenere la matematica certezza del titolo.
La festa sarebbe arrivata domenica scorsa, se a sorpresa il Rosenborg non si fosse fatto bloccare in casa sul pareggio da un Bodo/Glimt senza più obiettivi. Ma il ritorno sul trono di Norvegia è davvero ormai vicinissimo per una squadra a forte caratterizzazione nazionale, con tutti i componenti principali della rosa di nazionalità norvegese, ad eccezione dello svedese Dorsin e di due islandesi, Eyjolfsson e Vilhjalmsson. Il pericolo numero uno per la Lazio ha poi un nome: Alexander Soderlund, 22 gol e capocannoniere indiscusso dell’Eliteserien norvegese. Ci sarebbe anche il talentuoso Pal Helland, 13 gol in campionato e implacabile assist man, costretto però per infortunio a saltare gli impegni della Nazionale norvegese: neanche contro il Bodo/Glimt è stato convocato.
Dopo la sconfitta casalinga patita contro il Dnipro, la formazione di Ingebrigtsen vede nella doppia sfida contro la Lazio l’ultima possibilità per lasciare il segno anche in Europa, con la consapevolezza che comunque la prossima stagione spalancherà le porte di quella Champions League sognata tanto negli ultimi cinque anni.
Fabio Belli
LA NOSTRA STORIA – L’ex tecnico biancoceleste Stefano Pioli compie gli anni
Tanti auguri mister Pioli. L’ex tecnico biancoceleste oggi compie gli anni. Terminò troppo presto la carriera da calciatore a 32 anni per un fastidioso problema al ginocchio. A 19 anni vinse il campionato in C1 con il Parma. Poi la chiamata della Juventus e la finale di Coppa Intercontinentale, contro l’Argentinos Juniors, disputata subentrando a un certo Gaetano Scirea.
Da mister le soddisfazioni maggiori nel primo anno alla guida della Lazio con quella Coppa Italia sfiorata e cullata fino ai supplementari. Uno dei suoi maestri è stato Osvaldo Bagnoli: “Da allenatore si è consacrato, lo apprezzo per la sua serietà, punta sul collettivo, sull’unione”. Infine gli auguri speciali di Sergio Brio, ex compagno di squadra ai tempi della Juve: “In bianconero non capitava a tutti di entrare al posto di Scirea, accadde a lui nel giorno della famosa finale di Coppa Intercontinentale. Pioli può togliersi grandi soddisfazioni da allenatore, ha fatto crescere la Lazio l’anno scorso e ha la possibilità di confermarsi quest’anno”.
Al mister della Lazio tutti gli auguri della Redazione di Laziochannel.it.
Keita fuori 15-20 giorni, per lui niente Rosenborg e Torino
Keita Balde Diao si è infortunato durante l’incontro con il Sassuolo. Allo spagnolo come dichiarato dal dottor Stefano Salvatori a Lazio Style Radio 89,3 è stato riscontrato “un trauma distorsivo-distrattivo sul compartimento interno in un contrasto di gioco”. Gli accertamenti effettuati alla Clinica Paideia hanno evidenziato una lesione distrattiva del legamento collaterale mediale. Da oggi Keita inizierà la terapia e all’inizio della settimana prossima si sottoporrà a nuovi controlli ma sicuramente il calciatore dovrà restare fermo almeno 10-15 giorni, per cui salterà sicuramente i prossimi incontri con il Rosenborg ed il Torino. Lo stop di Keita è solo uno dei tanti problemi ai quali il tecnico biancoceleste dovrà far fronte nelle prossime settimane. Il problema più serio riguarda Stefan De Vrij. Nel fine settimana il difensore olandese si è recato in Belgio, per un consulto con il professor Martens, per poi recarsi a Barcellona per sottoporsi ad un ciclo di infiltrazioni, la terapia che staff medico e giocatore hanno deciso di provare per evitare l’operazione al ginocchio. “Al momento non è previsto alcun intervento, il giocatore si sta sottoponendo alla terapia con la speranza che i fattori di crescita diano i benefici sperati. Nel frattempo ci stiamo guardando intorno per vedere a chi rivolgerci in caso si dovesse ricorrere all’operazione”, queste le parole di Salvatori. Il difensore olandese non ha alcuna intenzione di operarsi, un eventuale stop lo terrebbe lontano dai campi da gioco per tre-quattro mesi. Oggi intanto, alla Paideia sono attesi Biglia, Djordjevic e Parolo per dei controlli per valutare lo stato dei rispettivi infortuni. L’argentino difficilmente scenderà in campo giovedì in Europa League contro il Rosenborg, potrebbe rientrare domenica contro il Torino o al massimo il mercoledì successivo a Bergamo. Contro l’Atalanta probabile anche il rientro dell’attaccante serbo. Per Parolo invece se ne riparlerà per l’inizio di novembre. In casa con il Milan il 1° novembre o l’8 nel derby con i giallorossi le date più probabili per rivederlo sul terreno di gioco.
Arbitri, la Lazio chiede rispetto
Dopo il rigore molto generoso assegnato da Guida al Sassuolo la Lazio chiede maggior rispetto da parte della classe arbitrale. “No, un rigore del genere non si può dare” – il titolo di ieri del Corriere dello Sport che anche quest’oggi torna sulla questione fischietti – più attenzione nelle designazioni arbitrali. Una richiesta non di ieri da ma di mesi almeno dai scempi di Massa in quel Lazio-Inter del 10 maggio, quando a fine partita il ds Tare sparò a zero sul fischietto ligure. Dopo la gara contro il Sassuolo sia Lotito che Tare non hanno proferito parola sull’operato dell’arbitro, ne ha parlato solo Pioli a fine gara. Nelle critiche del tecnico non solo Guida ma anche l’addizionale numero 1, Cervellera. I due infatti erano reduci da prestazioni mediocri, ecco perché la Lazio si è stupita della designazione. Nel mirino non è finito solo il rigore su Cannavaro – continua l’analisi del Corriere dello Sport – ma la gestione dell’intera partita. Guida ha fischiato 21 volte conto la Lazio, solo 7 contro il Sassuolo. Lulic e Milinkovic sono stati ammoniti rispettivamente dopo 7 e 20 minuti. Lotito evita le uscite pubbliche da tempo, in questi casi si fa sentire nelle “sedi preposte”, così ama dire. S’aspetta designazioni diverse, più sicure. Sassuolo-Lazio non è stata Napoli-Fiorentina o Juve-Inter, ma in ballo c’erano punti pesanti. Anche in Europa League c’è stato da recriminare, in particolare per quanto il gol di Seleznyov, arrivato a tempo scaduto, nel pareggio beffa in casa del Dnipro.
Senza Cataldi centrocampo da inventare
In occasione del match di domenica prossima alle 18 contro il Torino, il tecnico biancoceleste, Stefano Pioli, dovrà inventarsi il centrocampo da schierare in campo. L’espulsione di Danilo Cataldi nell’incontro con il Sassuolo ha messo nei guai la Lazio. Parolo dovrà restare fermo per qualche altra settimana, mentre Biglia è in forte dubbio. Il tecnico emiliano avrà a disposizione pochi uomini a centrocampo e durante la settimana dovrà trovare una valida soluzione per far fronte a questa emergenza. A disposizione del tecnico ci saranno Onazi, che però domenica scorsa non ha disputato una grande partita, Milinkovic-Savic, Morrison, che non vede l’ora di avere una chance per mettersi in mostra, Lulic, che potrebbe agire da mezzala, e Mauri, che potrebbe ricoprire l’inedito ruolo di regista. Tutto dipenderà dal modulo che Pioli vorrà proporre. Giovedì inoltre torna l’Europa League, all’Olimpico arriva il Rosenborg e i biancocelesti devono conquistare i tre punti per confermarsi al primo posto del loro girone. L’allenatore incrocia le dita sperando che nessun altro si faccia male altrimenti sarà davvero difficile far fronte ad altri problemi per le prossime partite.
Del Nero: “La Lazio ha bisogno di tempo, ma manca un vice-Biglia. Mauri regista? Mi piace”
Quando si pensa all’Europa in casa Lazio, in particolare alla Champions, può capitare di che il pensiero cada su colui che nel 2007 (quando la lazio di Delio Rossi sconfisse la Dinamo Bucarest accedendo così alla fase a gironi) diede un forte contributo a quella che ancora oggi è ancora l’ultima apparizione dei biancocelesti nell’Europa che conta. Stiamo parlando di Simone Del Nero, che appunto propiziò il rigore-qualificazioen dei biancocelesti. Del Nero nei suoi anni di militanza nella Lazio non ha lasciato una impronta indelebile, complice anche un fisico troppo tendente ad andare incontro a infortunio che ne hanno condizionato in modo pesante la carriera, ma quel doppio passo contro la Dinamo Bucarest che gli permise di acquisire il soprannome di “Doppio passo Del Nero” rimarrà per sempre indimenticabile e per questo è ancora ricordato con tanto affetto, senza dimenticare che grazie a lui e al suo trasferimento al Cesena contribuì a far venire alla Lazio un certo Antonio Candreva. Oggi Simone a 34 anni non ha voglia di smettere e si destreggia nella Massese, in Serie D. L’ex giocatore biancoceleste è intervenuto ai microfoni de lalaziosiamonoi.it per esprimere un commento sul momento della Lazio di Pioli:
UNA STELLA IN SERIE D – “Mi vien da ridere perché sto soffrendo di una fascite plantare simile a quella che mi bloccò ai tempi della Lazio. Sto recuperando da questo piccolo problema, anche se non è molto grave come lo fu allora. Ogni tanto mi vien fuori ancora qualche bella giocata, anche se in categorie inferiori. Sono contento lo stesso…”.
LA SCONFITTA CON IL SASSUOLO – “Purtroppo non ho visto la partita, ma guardando la classifica notiamo come la Lazio sia a tre punti dalla prima e non bisogna quindi fasciarsi la testa. Le sue partite le ha giocate bene, peccato per questo piccolo intoppo, ma credo che la squadra ci sia e l’abbia dimostrato in queste prime partite di campionato. È una Serie A molto equilibrata, non c’è una squadra che spicca rispetto alle altre”.
LA SQUADRA FA FATICA NEI MOMENTI DECISIVI – “Credo che sia ancora troppo presto per giudicarlo come problema. Nei quattro anni e mezzo che ho giocato alla Lazio si percepiva un po’ l’ansia di riuscire a raggiungere dei risultati, nel momento in cui c’è da varcare questa linea si è un po’ tirati, ci sono forse troppe responsabilità. L’ambiente non è facile, ci sono tanti giocatori nuovi e tanti giovani. L’ansia da prestazione si fa sentire”.
LEDESMA – “Alla Lazio ha sempre fatto bene, questa squadra ha risentito dell’assenza di Biglia. L’unico giocatore che poteva sostituirlo era Ledesma. Un giocatore di grandissima personalità, mi sarebbe piaciuto avere la sua personalità, sarei arrivato molto più lontano anche con la maglia della Lazio”.
ESPERIMENTI CON MAURI REGISTA – “Sicuramente, è l’ago della bilancia della Lazio. Lo prendiamo come esempio anche con i ragazzi qui a Massa, tatticamente ne ho conosciuti pochi di quel livello. Può ricoprire tutti i ruoli perché è molto intelligente, credo che possa far bene”.
ABBONDANZA SULLA TREQUARTI – “Candreva è l’unico giocatore insostituibile di questa squadra perché dà molta sostanza, è sempre uno dei migliori in campo. Keita è un ragazzo giovane, quando ero alla Lazio giocava nella Primavera, ogni tanto si allenava con noi e lasciava intravedere grandi giocate. Bisogna avere pazienza con questo ragazzo, sta già facendo tanto rispetto alla sua età. Può togliersi tante soddisfazioni”.
MORRISON – “Di fantasisti alla Roberto Baggio se ne vedono pochi. Oggi bisogna abbinare la tecnica alla fisicità e alla corsa, Baggio giocava anche da fermo. Calciatori di quel tipo lì fanno fatica, si devono adattare a questo tipo di calcio. Non conosco personalmente Morrison, non mi permetto di dare giudizi”.
LA PROTESTA DELLA NORD – “I tifosi danno una grossa mano alla squadra, sono il dodicesimo uomo in campo. La curva della Lazio dà spettacolo, è molto coreografica, fa effetto vedere una curva con tifosi così appassionati. La squadra ovviamente risente della loro assenza, sono i trascinatori. Avranno le loro ragioni, può essere deleterio però per la squadra”.
OBBIETTIVO CHAMPIONS? – “È un campionato molto equilibrato, sono tutte lì. Non manca niente a questa Lazio, ci vuole solo del tempo per risolvere quel che non va. L’esperienza e la personalità ci sono, un mix di giovani e giocatori più esperti. Forse manca un po’ di esperienza nel panorama europeo rispetto a squadre come Juventus, Inter, si è visto contro il Bayer Leverkusen, più abituato a quei palcoscenici. Penso che la squadra sia all’altezza di arrivare tra le prime 4-5 nel torneo”
Lazio, scocca l’ora di Morrison? L’inglese intanto brilla in amichevole…
La Lazio ha voglia di reagire immediatamente e per sua fortuna il calendario le dà subito questa opportunità: giovedì infatti i ragazzi di Pioli dovranno giocare il 3° turno di Europa League contro i norvegesi del Rosenborg (partita che può essere fondamentale per il passaggio del turno). Non c’è tempo da perdere quindi, così questa mattina la squadra ha iniziato subito a preparare la sfida europea: solo palestra per i protagonisti della gara del Mapei Stadium di ieri, gli altri biancocelesti invece, dopo una prima fase di riscaldamento, hanno disputato una partitella in famiglia contro la Primavera di Simone Inzaghi per mantenere alto il livello di forma della squadra (visti i continui infortuni, ultimo quello di Keita, è necessario che tutti siano al 100% della forma fisica). Nella partita vinta per 6-1 dai ragazzi di Pioli, oltre a uno straripante Matri (autore di 4 reti), è da registrare un Ravel Morrison in grande spolvero. L’Inglese vuole convincere il mister di essere pronto per aiutare la squadra e i tanti infortuni (sopratutto a centrocampo dove la Lazio è letteralmente decimata) potrebbero spingere Pioli a schierarlo dal primo minuto già giovedì con i norvegesi o al massimo domenica contro il Torino di Giampiero Ventura (a cui è da aggiungere l’assenza per squalifica di Cataldi dopo l’espulsione con il Sassuolo). Nell’amichevole di oggi contro la Primavera, il numero 7 biancoceleste (schierato nel suo ruolo naturale di trequartista nel 4-2-3-1 disegnato da Pioli) ha dato il meglio di sé segnando un gol dopo pochissimi minuti e guadagnandosi un rigore che è stato poi segnato da Matri. Ravel sta dando il massimo per dimostrare al mondo di essere un giocatore VERO, quello stesso giocatore che anni fa fu capace di far impazzire Sir Alex Ferguson quando era ancora allenatore del Manchester United e che regalava goal pazzeschi in grado di far sognare chiunque. Per questo i tifosi non vedono l’ora di vederlo all’opera dal primo minuto, credono in lui e nel suo potenziale, sanno che se solo trovasse un pò di continuità potrebbe diventare presto da oggetto misterioro a elemento indispensabile dello scacchiere biancoceleste. Naturalmente c’è la piena fiducia nei confronti del mister e nelle sue scelte, però la voglia di ammirarlo è tanta…e chissà se il fatto di dover far necessità virtù non permetta di esaudire finalmente il loro desiderio…non ci resta che aspettare e vedere che succede. C’mon Ravel. Yes, you can!
Marco Lanari
FOCUS – Lazio che succede? Già 15 infortuni in 2 mesi…
La ricorrenza del numero 15. 15 come i punti in classifica della Lazio dopo 8 giornate di campionato; 15 come il numero degli infortuni subiti dai giocatori biancocelesti dall’inizio della preparazione di Auronzo di Cadore. Un numero davvero impressionante. Quando si analizza il capitolo infortuni si parla spesso di sfortuna, ma la sfortuna non può essere l’unica causa quando si ha a che fare con un numero così alto di problematiche: 15 infortuni di cui 9 di natura muscolare. L’ultimo stop riguarda Keita che ieri, contro il Sassuolo, ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio, un trauma distrattivo sul compartimento interno. In estate si erano fermati dapprima Patric e Morrison, poi via via Biglia (due volte), Parolo, Djordjevic, Klose e Candreva. Senza dimenticare de Vrij, ancora a rischio operazione e per il quale non si conoscono ancora con certezza i tempi di recupero. Una preparazione ridotta e la partenza per giocare la Supercoppa Italiana a Shanghai dell’8 Agosto, tra l’altro su un campo al limite della praticabilità, sono due fattori che hanno sicuramente influito nel far lievitare il numero degli infortuni e probabilmente questo è stato sottovalutato in casa Lazio.
Giulio Piras
Champions League – Schmidt, Leverkusen: “Non so se la Roma sia più forte della Lazio”
Domani in Champions League il Bayer Leverkusen, dopo aver sconfitto i biancocelesti nel preliminare, incontrerà la Roma. Nel corso della conferenza stampa prepartita, il tecnico dei tedeschi, Roger Schmidt, ha presentato la partita con i giallorossi tornando sulla doppia sfida con la Lazio. Queste le sue parole: “Quelle contro la Lazio sono state due partite difficili, per noi è stato importante superare i preliminari contro una buona squadra. Anche la Roma è forte, per cui anche questi incontri saranno pieni di difficoltà. Tra Roma e Lazio non so dire chi è più forte, potremo dirlo con sicurezza soltanto a fine campionato”.
Europa League – Lazio-Rosenborg affidata al polacco Gil
Torna l’Europa League. Giovedì alle 19 la Lazio affronterà il Rosenborg allo Stadio Olimpico. L’incontro sarà diretto dal polacco Pawel Gil. Gli assistenti saranno Peter Sadczuk e Marcin Borkowski, Bartosz Frankowski e Krzysztof Jakubik i giudici di porta, mentre Konrad Sapela sarà il quarto uomo. Per il direttore di gara già c’è un precedente con i biancocelesti. Nel 2011 arbitrò l’incontro Zurigo-Lazio, incontro terminato 1-1, con reti di Sculli e Nikci.
Petkovic: “Mi piacerebbe avere Candreva in squadra”
Vladimir Petkovic, indimenticato tecnico dei biancocelesti ed eroe del 26 maggio, giorno che rimarrà per sempre impresso nei cuori dei tifosi biancocelesti per la storica vittoria nella finale di Coppa Italia contro la Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio Onda Libera. Il tecnico della nazionale Svizzera durante l’intervista si è soffermato su un suo ex calciatore ai tempi della Lazio: “Nella Nazionale italiana ci sono diversi giocatori validi. Mi piacciono molto Candreva ed Insigne, ho un debole per loro due”.
EUROPA LEAGUE – Lazio-Rosenborg in chiaro. Ecco dove vederla senza pay tv
Buone notizie per i tifosi della Lazio. Sky, che detiene i diritti dell’Europa League, dopo aver mandato in onda le prime due partite della Fiorentina di Sousa, trasmetterà finalmente in chiaro su Mtv8 (canale 8 del digitale terrestre) la partita di Europa League Lazio–Rosenborg, in programma giovedì 22 alle ore 19 allo stadio Olimpico. In quello che sarà il terzo turno della fase a gironi quindi l’emittente ha optato per i ragazzi di Pioli, chiamati a vincere per confermarsi in testa al proprio girone. L’inizio del collegamento è fissato per le ore 18:40.
Formello – Keita con il tutore, Biglia e Djordjevic tornano a correre
Seduta mattutina a Formello per gli uomini di Pioli. Dopo la sconfitta di ieri in Emilia con il Sassuolo i giocatori biancocelesti si sono ritrovati sul campo di allenamento per preparare la partita di giovedì prossimo con il Rosenborg, gara valevole per il secondo turno di Europa League. Buone notizie per Biglia e Djordjevic che hanno ripreso a correre agli ordini del preparatore atletico Perondi: l’argentino vorrebbe tornare giovedì sera, mentre per il centravanti serbo i tempi sono più lunghi. Cattive notizie per Keita, il giovane biancoceleste si è presentato con un tutore alla gamba sinistra per dei problemi al ginocchio, nel pomeriggio è atteso in Paideia per dei controlli strumentali per capire l’entità dell’infortunio. Ieri il giocatore è sceso in campo ma già nei giorni precedenti non si era allenato. Il resto della squadra ha ripreso la preparazione: per chi è sceso in campo ieri seduta defaticante, per gli altri invece partitella in famiglia con la Primavera di Inzaghi. La sfida è terminata 6-1: quaterna per Matri, poi Morrison e Oikonomidis; per i giovani a segno Bezziccheri.
Trauma distorsivo per Keita
Il medico sociale Stefano Salvatori, intervenuto a Lazio Style Radio 89,3, in merito alle condizioni di Keita infortunatosi nel match perso ieri contro il Sassuolo ha dichiarato: “Dopo la gara di ieri l’attaccante ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio, un trauma distrattivo al compartimento interno. Abbiamo dovuto mettere un tutore per tenere a riposo il ginocchio. Nelle prossime ore faremo delle valutazioni in base alla diagnosi. Giovedì il ragazzo non sarà disponibile ed anche per domenica ci sono grandi perplessità”. Buone notizie invece per gli altri infortunati: “Biglia e Djordjevic domani si sottoporranno ad un controllo strumentale che ci permetterà di stabilire le prossime tappe di lavoro per vedere se ci sono margini per lavorare sul ritorno in campo domenica o, se possibile, addirittura giovedì. In caso negativo dovremmo continuare a lavorare”. Per quanto riguarda Stefan De Vrij: “L’olandese è andato in Belgio per un consulto con il dottor Martens, mentre oggi è a Barcellona per la terapia, che prevede tre infiltrazioni. Cerchiamo di capire se sarà necessario l’intervento chirurgico. Nel caso i fattori di crescita non dovessero dare i benefici sperati, stiamo facendo consulenza per vedere chi ci darà più fiducia per la chirurgia, anche se al momento non è previsto nessun intervento”.
Lazio, scudetto 1915: che successo per la “Giornata Tricolore”! Petizione oltre le 27.000 firme
Prosegue a gonfie vele la campagna per la petizione (clicca per firmare) relativa allo scudetto 1915 da assegnare alla Lazio, ex-aequo con il Genoa. Nella giornata di sabato, presso il Lazio MCM Tuscolano è stata organizzata una “Giornata Tricolore” nella quale è stato possibile sottoscrivere la petizione e grazie a questo evento si è raggiunto e poi superato l’importante traguardo delle 27mila firme. Fino alle ore 20, orario di chiusura, si sono registrate tante altre nuove sottoscrizioni, a dimostrazione dell’entusiasmo con il quale i tifosi laziali stanno aderendo all’iniziativa che potrebbe portare agli eroi del 1915 un titolo negato inspiegabilmente vista la mancata disputa della finalissima con il Genoa per l’inizio della Grande Guerra.
Il promotore della petizione, l’avvocato Gian Luca Mignogna, non riesce a nascondere la soddisfazione per i risultati fin qui ottenuti: “È stata un’esperienza indimenticabile. Organizzare la giornata tricolore per la Lazio e per di più nel mio quartiere mi ha suscitato forti emozioni. Si è presentato un fiume di gente, in molti avevano già firmato la petizione. Ma sono venuti lo stesso, magari solo per fare una foto ricordo o stringerci la mano o comunque per testimoniare la lazialità dell’Appio Claudio. Il mondo Lazio ha assolutamente bisogno di ricreare serenità, compattezza e eventi gioiosi. Le nuove adesioni sono state circa duecento, abbiamo superato quota 27mila e continuiamo a puntare le 30mila. A breve ci saranno comunque importantissime novità, la predisposizione del ricorso è oramai imminente. Grazie al Lazio MCM, alla Consulta Biancazzurra ed al Lazio Club Frascati per la collaborazione e la disponibilità. Forza Lazio 1915, forza Lazio 2015“.
Fabio Belli
MOVIOLA – Non era rigore per il Sassuolo
La Lazio recrimina fortemente per l’arbitraggio del Sig Guida di Torre Annunziata contro il Sassuolo. L’episodio più discusso è il rigore dato ai padroni di casa – come analizza la Gazzetta dello Sport – anche se ci fosse il contatto (non da escludere) tra Lulic e Paolo Cannavaro, è un errore averlo punito con un rigore. Di mezzi tocchi simili (e anche molto più gravi) a centrocampo ne capitano almeno una ventina a partita e giustamente si lascia giocare. Guida e Cervellera, invece, decidono per il penalty, con la beffa del giallo al laziale. Certo, le maggiori colpe sono per l’addizionale visto il ritardo del fischio, ma l’arbitro centrale non può “nascondersi” dietro la svista del collega: lui ha l’ultima parola e se non è convinto può tirare dritto senza ascoltare il suggerimento. Giusta, invece, l’espulsione di Cataldi: primo giallo per la trattenuta su Missiroli, il secondo perché salta scomposto, senza la possibilità di prendere il pallone e colpendo Magnanelli con una gomitata alla schiena.
Cana rivela: “Potevo restare ma…”
L’ex giocatore della Lazio Lorik Cana è tornato ad essere protagonista nel campionato francese, nelle fila del Nantes. L’albanese, molto apprezzato in Ligue 1, è tornato a parlare del suo addio ai capitolini: “Potevo restare – le sue parole in un intervista rilasciata a Canal Plus – ma era tempo per me di accettare una nuova sfida. Tanti club mi hanno cercato in Inghilterra ma anche l’Olympiakos, alla fine però ho accettato il Nantes.
EUROPA LEAGUE – Due vittorie ed un pari per avversarie della Lazio
Giovedì la Lazio torna in campo in Europa League all’Olimpico contro i norvegesi del Rosenborg. Nell’ultimo turno di campionato i nordici, ad un passo dal titolo, hanno pareggiato il loro incontro 1-1 in casa contro il Bodo/Glimt. Vittorie invece sia per il Dnipro, addiritttura per 6 a 0 sulla malcapitata squadra Stal Dniprodzerzhynsk, e il Saint Etiennè per 2-0 sull’Ajaccio, grazie alla reti di Beric e Monnet-Paquet.