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EUROPA LEAGUE – Lazio-Rosenborg PROBABILI FORMAZIONI

A Formello si è svolta la rifinitura alla vigilia dell’ultima gara del girone di andata di Europa League, in programma alle 19 allo Stadio Olimpico. Una rifinitura a cui non ha preso parte Ravel Morrison, seduto in panchina in scarpe da ginnastica; probabilmente un problema fisico dell’ultimo momento per l’inglese (si parla di un problema muscolare alla coscia), in quanto il mister Stefano Pioli aveva poco fa parlato di lui in conferenza stampa come sicuramente tra i convocati per la sfida ai norvegesi. Si attendono le convocazioni ufficiali per un’eventuale conferma. E’ invece regolarmente in campo Federico Marchetti, ieri in Paideia per accertamenti, che ha svolto il consueto lavoro con gli altri portieri agli ordini del preparatore Grigioni. Dopo una fase di riscaldamento la squadra ha svolto una fase tattica agli ordini di Pioli; in chiusura della rifinitura una partitella in famiglia che scioglierà gli ultimi dubbi di formazione del tecnico. In campo anche Kishna, completamente ristabilitosi dal problema all’adduttore accusato in settimana e probabilmente domani in campo dal primo minuto. Confermato il moderato turnover per i biancocelesti, oltre alle scelte forzate dai vari infortuni: la Lazio giocherà probabilmente con un 4-2-3-1 con Berisha che darà un turno di riposo a Marchetti tra i pali; gli esterni difensivi saranno Konko a destra e Radu a sinistra, con al centro la coppia formata da Mauricio e Hoedt; a centrocampo agiranno nuovamente Onazi e Cataldi, con la linea dei tre trequartisti che sarà formata da Kishna, Candreva (in ballottaggio con Milinkovic-Savic) e Mauri, a supporto dell’unica punta che dovrebbe essere Matri.

Europa League Lazio-Rosenborg  PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (4-2-3-1) 

Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi, Cataldi; Candreva, Mauri, Kishna; Matri. Allenatore: Pioli. A disposizione: Marchetti, Gentiletti, Lulic, Milinkovic, Felipe Anderson, Klose, Morrison.

ROSENBORG (4-3-3)

Hansen; Svensson, Eyjolfsson, Bjordal, Skjelvik; Jensen, Selnaes, Midtsjo; Lanlay, Soderlund, Mikkelsen. Allenatore: Ingebrigtsen. A disposizione: Al. Hansen, Dorsin, Regiuniussen, Konradsen, Stamnestro, Gamst, Pedersen, Vijlhalmsson.

Petkovic e l’Italia: “Mi manca…”

Dolci ricordi italiani per l’ex mister della Lazio Vladimir Petkovic, colui che fu il condottiero dei capitolini nel derby storico di Coppa Italia del 26 maggio“Mi sembra un campionato entusiasmante quest’anno – dichiara l’attuale ct della Svizzera ai taccuini di tuttomercetoweb.com – l’Italia sta tornando ai livelli che le competono. Il campionato italiano mi piace, ho lasciato un pezzo di cuore in Italia. Il calcio è vita quotidiana, si vive alla giornata. Non avrei nulla in contrario a ritornare in serie A”.

STATISTICHE – Lazio abbonata ai cartellini: sono 32 fino ad ora. Mauricio il più “cattivo”

La terribile notte di Napoli ha ormai permesso alla Lazio di far suo un importante concetto, quello di essere Brutta, Sporca e Cattivaun atteggiamento che i tifosi hanno sicuramente apprezzato ma che, senza la dovuta attenzione e cautela, può portare a delle insidie:
Dopo 13 partite tra campionato e coppe, possiamo riscontrare un dato che ha contraddistinto i ragazzi di Pioli anche la scorsa stagione, complice il gioco propositivo, grintoso e dispendioso richiesto dal tecnico emiliano: stiamo parlando del grande accumulo di cartellini.
Nei tredici impegni fin qui disputati, la Lazio ha collezionato ben 32 cartellini per una media di 2,46 a partita.
Confrontando il dato attuale con le prime tredici uscite ufficiali della passata stagione (tra cui il primo turno di Coppa Italia contro il Bassano) emerge chiaramente il lato negativo del pressing asfissiante: in quello scorcio di stagione i cartellini collezionati erano addirittura 35.
Sul versante disciplinare, dunque, la Lazio 2.0 di Pioli conferma questo trend, ma è tuttosommato il giusto prezzo da pagare se si vuole una Lazio brutta, sporca e cattiva…ciò che può ulteriormente allarmare è che ques’anno la Lazio deve affrontare una grande e imprevista quantità di infortuni, pertanto è fondamentale evitare il più possibile il rischio di andare in contro ad ulteriori perdite che creerebbero non pochi problemi alla Banda-Pioli.
Lo scettro di giocatore più “cattivo” di questo primo scorcio di stagione, non essendoci più Lorik Cana (trasferitosi questa estate al Nantes), va a Mauricio: lo “sceriffo” biancoceleste, fa della grinta il suo marchio di fabbrica ma spesso questo può rivelarsi un arma a doppio taglio, il centrale brasiliano ha finora collezionato 4 cartellini gialli in campionato con Napoli, Genoa e Hellas Verona (doppia ammonizione e quindi espulsione, pagata con la squalifica in Lazio-Frosinone). Il numero 33 è tornato in campo con il Sassuolo e non ha tardato ad essere sanzionato dal direttore di gara. In Europa invece, ha saltato la sfida con il Dnipro in quanto espulso per doppio giallo nel ritorno dei preliminari di Champions League con il Bayer Leverkusen.
Totale: per otto volte il suo nome è finito sul taccuino dell’arbitro.

DIFESA – Sempre in difesa, al secondo posto tra i più “cattivi” troviamo l’eroe del 26 maggio Senad Lulic, sanzioanto  in quattro occasioni tra campionato e coppe dal direttore di gara: Napoli, Hellas Verona, Sassuolo, Bayer Leverkusen. Seguono a ruota Gentiletti, a con solo due ammonizioni sopraggiunte contro Genoa e Frosinone, e Radu: il rumeno però e’ assente in campionato dalla quinta giornata per scelta tecnica, comunque anche per lui si devono registrare due cartellini gialli (uno con il Bologna alla prima giornata, l’altro nella partita con gli ucraini). Solo una sanzione per il giovane Hoedt, rimediata nel primo turno di Europa League con il Dnipro.

CENTROCAMPO – Passando al centrocampo, la situazione non migliora. Ad aprire la lista sono Milinkovic-Savic (a quota cinque ammonizioni, complice una struttura fisica imponente) e Cataldi (quattro i gialli, di cui due rimediati nella partita con il Sassuolo e da scontare con un turno di squalifica). Seguono Parolo, fermo a due, Biglia e Onazi con un solo cartellino rimediato.

ATTACCO – Tra i giocatori d’attacco  sono da registrare  i cartellini di Anderson (uno) e Keita (uno).

Non tutti però sono “cattivi” nella rosa biancoceleste, ci sono anche dei “buoni” e tra questi spicca Dusan Basta, con ZERO cartellini collezionati. Come lui, Konko e Patric (ma a differenza del serbo, quest’ultimi sono stati impiegati raramente da Pioli).

 

 

 

 

L’AVVERSARIO DI TURNO – Rosenborg: Ingebrigtsen perde il suo “X-Factor” Helland ma promette comunque battaglia

Dopo la bruciante sconfitta in terra emiliana contro il Sassuolo la Lazio (seppur incerottata e alle prese con tante assenze) ha voglia di reagire e il pesante tour de force di partite che la attende le dà subito la possibilità di riscattarsi giovedi alle ore 19 per giocare il terzo turno di Europa League all’Olimpico (fino ad ora solo fonte di soddisfazioni) contro i norvegesi del Rosenborg. Gli uomini di Ingebrigtsen non sono un avversario di grido ma guai a fare l’errore di credere di avere la vittoria in tasca, sarà comunque una partita dura che richiederà il massimo impegno da parte di tutti i componenti della rosa di Pioli (infortuni permettendo). Il movimento calcistico norvegese è in crescita. Il Rosenborg è conosciuto per il suo gioco offensivo, giocheranno con quasi tutta la rosa al completo e dovrebbero avere una condizione fisica migliore visto che hanno già disputato 27 partite di campionato, ma contro un avversario come la Lazio sanno anche che non possono riversarsi tutti in attacco. Un pareggio in casa della Lazio sarebbe un buon risultato, quindi probabile che cercheranno di difendersi con attenzione per poi colpire in contropiede appena si presenterà l’occasione. La Lazio dovrà ovviamente dare subito un’impronta forte al match per sovvertire tutte le strategie norvegesi, del resto vincere questo turno è molto importante perchè permetterebbe ai ragazzi di Pioli di dare un’impronta decisiva (o quasi) alla qualificazione e permetterebbe di affrontare con meno pressione i successivi impegni europei, soprattutto la gelida trasferta in terra norvegese e avere così la possibilità di concentrarsi sul campionato.

IL CAMPIONATO NORVEGESE – Il Rosenborg si è già assicurato il titolo (è primo con 62 punti in 27 partite, a +9 sulla seconda Stabaek), solo la differenza reti potrebbe ostacolarla ma dovrebbe perdere tutte le restanti gare. Potranno quindi concentrare le loro energie sull’Europa e cercare di fare l’impresa contro la Lazio.

I CONVOCATI – Il tecnico norvegese ha scelto di portare nella capitale 18 giocatori, ecco l’elenco completo: André Hansen, Mikael Dorsin, Tore Reginiussen, Holmar Örn Eyjolfsson, Mike Jensen, Gamsten, Matthias Vilhjalmsson, Tobias Mikkelsen, Alexander Lund Hansen, Johan Lædre Bjørdal, Alexander Søderlund, Jørgen Skjelvik, Magnus Stamnestrø, Yann-Erik de Lanlay, Ole Selnæs, Fredrik Midtsjø, Jonas Svensson, Anders Ågnes Konradsen.
Tra questi non figura l’esterno d’attacco Pal Andre Helland, fermato da un risentimento muscolare che lo sta tenendo fermo dal 4 ottobre. Il classe ’90, dopo aver realizzato in questa stagione 24 reti in 32 presenze tra Norvegia ed Europa, salterà anche la sfida di campionato contro lo Strømsgodset. Un assenza importante per Kare Ingebrigtsen che perde così colui che viene definito come l’X-factor della squadra. Una buona notizia per i biancocelesti che dovranno preoccuparsi di un problema in meno.

SORVEGLIATI SPECIALI – I pericoli comunque non mancano tra le fila norvegesi: Alexander Søderlund è l’uomo da controllare. È possente e pertanto fa della forza fisica la sua arma principale ed è il capocannoniere del campionato con 22 reti in 25 partite. Occhio anche al giovane Ole Selnæs, ha fatto enormi passi in avanti in questa stagione, diventando il regista arretrato della squadra.

COME SCENDERANNO IN CAMPO –  Il Rosenborg ha perso un X-factor come Pal Andre Helland, ma a parte ciò, avrà la squadra tipo. I norvegesi dovrebbero scendere in campo con un 4-3-3. A difendere la porta dei norvegesi ci sarà Hansen, mentre la linea difensiva sarà composta da Svensson, Bjordal, Skjelvik, in vantaggio su Eyjolfsson e Dorsin. Il vertice basso dei tre di centrocampo dovrebbe essere il giovane Selnaes. Il classe ’94, però, è uscito al 50′ nella partita di domenica scorsa per un problema fisico, per questo la sua presenza giovedì all’Olimpico è in dubbio. Se non ce la dovesse fare, al suo posto Ingebrigtsen potrebbe mandare in campo Midtsjo. Gli intermedi, invece, saranno Konradsen e Jensen. Nel tridente davanti l’unico sicuro del posto è Soderlung, il bomber della squadra e l’uomo più pericoloso, con Mikkelsen e Lanlay  ai suoi lati.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) – Andre Hansen; Svensson, Bjordal (in ballottaggio con Reginiussen che è reduce da un infortunio), Skjelvik, Dorsin; Selnæs, Konradsen (o Midtsjo), Jensen; Mikkelsen, de Lanlay, Søderlund. All. Ingebrigtsen
Indisponibili: Helland
Squalificati: –

Marco Lanari

CONFERENZA – Pioli: “Vogliamo fare bene per andare molto avanti”

A Formello si è tenuta la conferenza stampa di Stefano Pioli. Queste le parole del tecnico biancoceleste:

“Siamo arrabbiati e carichi, vogliamo tornare a fare bene. Domenica scorsa con il Sassuolo non abbiamo disputato un grande incontro ma neanche giocato male. Domani in Europa vogliamo dimostrare che stiamo lavorando bene e che vogliamo andare avanti e fare tanta strada”.

Con il Rosenborg che partita sarà?

“Stanno facendo bene nel loro campionato, sono una buona squadra. Si stanno comportando bene anche nel girone, col Saint Etienne non hanno demeritato. Bisogna stare attenti, giocano un calcio di attesa quando sono in possesso palla ma vanno molto bene in profondità, dobbiamo giocare con ritmo e intensità. Quella di domani è una partita molto importante per il nostro cammino europeo ma ne saremo all’altezza”.

Molti ancora i dubbi del tecnico su chi schierare:

“Ancora non so chi scenderà in campo, devo fare le mie scelte. In difesa abbiamo due centrali mancini ma anche Radu è una valida alternativa in quel ruolo quindi le possibilità sono tante. Morrison sarà tra i convocati ma i giocatori sono tanti, domani sceglierò. Kishna ieri era un po’ affaticato, vedremo e valuteremo sul campo cosa fare. Per Biglia e Djordjevic rispettiamo i tempi di lavoro, i due si stanno allenando, forse domenica ci saranno con il Torino. Klose e Matri sono disponibili, stanno bene devo solo scegliere”.

Quale regalo ti aspetti dai tuoi ragazzi?

“Niente di particolare, mi auguro che sia una stagione speciale per noi. Stiamo crescendo, ora in campo si rivedono situazioni che a inizio stagione erano sparite. Deve essere una stagione speciale, ci tengo molto. Vogliamo fare bene”.

CONFERENZA – Klose: “Dobbiamo migliorare! Sul mio futuro decido a Natale…”

Miroslav Klose è intervenuto insieme a Mister Stefano Pioli alla conferenza stampa di presentazione alla sfida di Europa League di domani contro i norvegesi del Rosenborg.

Klose ha risposto ai cronisti su vari argomenti, partendo dal proprio stato di forma e dal suo ruolo nella Nazionale tedesca: “Mi sento bene, sto migliorando. In questa sosta ho lavorato molto con la squadra, mi servono un paio di partite e dopo vedremo. La cosa importante è che non ho più dolore. Per quanto riguarda la Nazionale chi mi conosce sa che se prendo una decisione non torno indietro. Sono orgoglioso ripensando alla mia ultima partita, alzando al cielo la Coppa del Mondo: la più bella gioia della mia vita. Ci sono tanti talenti in Germania, serve solo tempo. I tedeschi hanno sempre avuto attaccanti forti e sarà così anche dopo di me”.

Sul momento della Lazio e le prospettive per questa Europa League: “Domenica sono mancati solo i punti ma abbiamo fatto un passo avanti. Bisogna lavorare sulle cose che non funzionano che sappiamo benissimo quali sono e insieme cercare di risolverle. Se superiamo la fase a gironi di questa competizione siamo contenti. Dopo cominceremo a pensare partita dopo partita. Siamo un gruppo forte!”.

Riguardo poi il suo futuro e chi considera i suoi eredi nella Lazio e in Nazionale: “Sul mio futuro prenderò come sempre una decisione dopo Natale in base a come starò; prenderò la decisione in due giorni. Mi piacerebbe allenare quando smetterò, ma non lo so ancora. I miei eredi? Mi piace Djordjevic, ha tutto. Ha corsa, va in profondità, sa dove va la palla. Insieme a Keita avrà un grande futuro. Per la Nazionale se Gomez è in forma è molto bravo. Goetze è giovanissimo ed è sulla giusta strada. Non ho mai visto un professionista come lui, finora ha fatto tutto alla grande”.

Chiusura sugli avversari di domani: “Il Rosenborg è una squadra compatta con esterni veloci che possono fare male, ho visto la loro ultima partita esterna. Avremo tanto possesso palla, ma giochiamo in casa e vogliamo vincere!”

 

 

Defrel, Sassuolo: “Cannavaro mi ha detto che il rigore c’era ed io gli credo”

Il calcio di rigore concesso dall’arbitro Guida a favore del Sassuolo domenica scorsa ha innescato molte polemiche arrivando anche sul tavolo del Giudice Sportivo – su espressa richiesta del procuratore Palazzi – che però si è pronunciato a favore del difensore, ma solo perchè non ci sono immagini in grado di chiarire il fatto. A prendere le difese del compagno su Sky Sport ci pensa Gregoyre Defrel: “Non ho visto bene, in quel momento io ero in panchina, però mi fido di Cannavaro. Paolo è una brava persona, mi ha detto che era rigore e io gli credo”.

Primavera – Sabato Farris al posto di Inzaghi

La Lazio Primavera sabato al “Fersini” affronterà il Frosinone. Dopo il pareggio di Latina i giovani biancocelesti devono fare bottino pieno per non farsi staccare dalle squadre avanti in classifica. Non sarà però dell’incontro il tecnico Simone Inzaghi. L’allenatore biancoceleste è stato squalificato per un turno dal Giudice Sportivo “per avere al 44° del secondo tempo (nella gara contro il Latina), assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un dirigente della squadra avversaria; infrazione rilevata da un Assistente”. In panchina quindi a guidare la squadra sarà Massimiliano Farris, suo vice.

Eyjolfsson, Rosenborg: “Sogno di giocare contro Klose, sin da piccolo era un mio idolo”

Holmar Eyjolfsson, venticinquenne difensore islandese del Rosenborg e figlio del mister dell’U21 dell’Islanda Eyjólfur Sverrisson, durante questa stagione ha giocato nella squadra norvegese più di quaranta partite. Il giocatore, uno dei giocatori più utilizzati dal mister Kåre Ingebrigtsen, è stato contattato dalla redazione di LazioPress.it per commentare l’incontro di Europa League di giovedì contro la Lazio.

Che tipo di partita ti aspetti giovedì? “Ultimamente non ho seguito molto i biancocelesti ma certamente sarà una partita molto difficile. A Roma dovremo stare bene attenti a non scoprirci quando ci attaccheranno. Se riusciamo ad evitare di perdere potremo ricavarne un vantaggio al ritorno”.

Quali sono i giocatori biancocelesti che temi di più? “La Lazio ha un gruppo forte, in formazione ci sono diversi giocatori in grado di cambiare la partita. Biglia e Felipe Anderson sono i più pericolosi.  Bisognerà fare attenzione, quei due sono in grado di creare grossi problemi per tutto l’incontro; speriamo che l’argentino non giochi. Il mio sogno è trovarmi di fronte Klose. Ho visto molte volte giocare il tedesco, quando ero più giovane era un mio idolo”.

Il girone di Europa League è ancora in bilico, credete di potercela fare a passare il turno? “In due gare abbiamo fatto solo un punto ma la fortuna nelle gare precedenti ci ha voltato le spalle. Ora pensiamo ad affrontare una partita alla volta. Puntiamo a vincere i prossimi incontri e potremo farcela”.

Riuscirete a mantenervi in forma per affrontare le partite di Coppa ora che il campionato norvegese sta volgendo al termine? “L’obiettivo che ci eravamo prefissi all’inizio della stagione era raggiungere la fase a gironi di Europa League e lo abbiamo centrato. La fine del campionato può solo farci bene. Potremo disputare al massimo della forma partite importanti. Vogliamo mantenere alta la concentrazione per toglierci delle soddisfazioni”.

Sei mai stato contattato da club italiani? “Qualche interessamento c’è stato ma mai niente di concreto. Mi piacerebbe giocare in Italia, è un paese che mi piace molto. Chissà, magari in futuro…”.

 

 

 

 

 

Mercato, Tare segue Veltman (Ajax) per giugno

Un altro olandese potrebbe vestire la maglia della Lazio. Si tratta di Joel Veltman, centrale classe ’92 dell’Ajax e della Nazionale ‘orange’ (in cui rappresenta la prima alternativa a De Vrij). Il suo profilo piace molto soprattutto al ds Tare, che lo vorrebbe per ringiovanire ulteriormente e completare il reparto a disposizione di Pioli. In tal senso sarebbe l’ideale, perché si tratta di un giocatore elegante, tecnico e anche abbastanza veloce. Secondo quanto rivela ‘Lalaziosiamonoi’, il suo agente lo avrebbe già proposto a vari club e tra i più attenti alla sua situazione ci sarebbe appunto quello biancoceleste. Che però per ora si è limitato a dei semplici sondaggi, anche perché i ‘Lancieri’ non si siedono al tavolo delle trattative per meno di 12 milioni di euro, forti di un contratto fino al 2019 rinnovato appena un anno fa. Tare ha cerchiato in rosso il suo nome, ma non per gennaio, quando una trattativa non avverrebbe se non sulla base di cifre fuori mercato, bensì per giugno. Il ds vuole assolutamente mettere a segno il colpo, perché le caratteristiche tecniche sono quelle che mancano alla Lazio: oltre alla velocità e alla tecnica, c’è infatti una notevole bravura con entrambi i piedi (con una leggera preferenza per il destro) e una predisposizione a farsi dare palla per far ripartire l’azione. In più, è uno dei migliori dell’Eredivisie nel colpo di testa, nonostante un altezza non elevatissima (183 cm). L’Ajax lo scoprì a nove anni nelle giovanili del Vj Ijmuiden, un piccolo club dei sobborghi di Amsterdam, e da allora lo ha condotto verso una scalata continua, interrotta solo nel 2008 dalla rottura del legamento crociato del ginocchio destro. 8 mesi ai box, non sufficienti tuttavia a frenare il volo verso il grande calcio: il 19 agosto arriva infatti l’esordio in campionato, condito, da due anni a questa parte, da una presenza inamovibile nel blocco dei titolari aiacidi. Due anni ad alti livelli, che gli hanno attratto gli interessi di Arsenal e Tottenham. Ma non solo, perché da oggi anche la Lazio è ufficialmente sulle sue tracce.

Marchetti, nessun problema muscolare: accertamenti alla costola

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Sospiro di sollievo per Federico Marchetti. Ieri il portiere biancoceleste era giunto a sorpresa in Paideia insieme a Biglia, Parolo, Djordjevic e Keita, ma gli accertamenti strumentali cui si era sottoposto non erano dovuti ad un problema muscolare, come temuto in un primo momento, bensì al riacutizzarsi del problema alla costola fratturata alla vigilia dell’andata del preliminare di Champions contro il Bayer Leverkusen. Nessun problema grave dunque per il numero uno veneto, che domani sera con il Rosenborg lascerà il posto a Berisha, per ritornare ad essere il titolare dei pali domenica contro il Torino.

Calcioscommesse, avv. Melandri: “Processo sportivo a Mauri non sarà riaperto”

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18 febbraio 2016, Cremona. Questa la data e il luogo in cui si terrà la maxi udienza preliminare relativa all’inchiesta sul calcioscommesse. Saranno in 104 a dover rispondere alle domande del gup Pierpaolo Beluzzi e tra essi anche Stefano Mauri. Sulle prospettive per quella data, anche in ottica sanzioni per il centrocampista biancoceleste, è intervenuto, ai microfoni de ‘Lalaziosiamonoi’, il legale del brianzolo Matteo Melandri: “La data del 18 febbraio per l’udienza penale circolava già da giugno. – ha detto – Si tratta dell’inizio della maxi udienza preliminare, per cui non succederà assolutamente nulla. Anche perché gli indagati sono talmente tanti che è impossibile che una prima fase del processo riesca a concludersi“. Sulla possibilità poi che possa essere riaperto il processo sportivo a carico di Mauri a seguito delle dichiarazioni del capo degli ‘zingari’ Ilievski, l’avvocato spiega: “Quelle dichiarazioni non verranno proprio considerate, perché non si forma una prova durante un’udienza preliminare. Come tutti gli altri atti dell’indagine, esse dovranno essere valutate per vedere se sussistono o meno le possibilità di processare penalmente tutte queste persone. Inoltre Ilievski non verrà ascoltato in udienza, per cui le sue parole non subiranno ulteriori sviluppi. Escludo quindi che il processo sportivo a Mauri possa essere riaperto, anche perché già in estate un tentativo di riaprirlo era fallito“.

Lazio, dopo la Supercoppa è sempre emergenza infortuni: ecco perché

Tre indizi fanno una prova si dice, nell’abc dei gialli e dei polizieschi. Quando gli indizi sono di più, la convinzione non può fare altro che aumentare. La Supercoppa Italiana è un impegno che pesa nelle gambe e nella testa dei giocatori più di quanto si potrebbe immaginare, rispetto a quello che in fondo è un impegno secco, una prestigiosa passerella, appendice della stagione precedente. Eppure per la Lazio così è andata negli ultimi anni, sin dalla prima apparizione nel trofeo che oppone la squadra Campione d’Italia alla formazione detentrice della Coppa Italia.

Era il 1999, e la squadra allenata da Sven Goran Eriksson aveva appena interrotto un digiuno di trofei durato 24 anni, conquistando la Coppa Italia contro il Milan. A Torino allo stadio ‘Delle Alpi’ contro la Juventus arrivò un altro trionfo, con i gol di Nedved e Sergio Conceicao. L’inizio di stagione fu però travagliato: Nesta fuori dai precedenti mondiali, Vieri ko non appena arrivato, e poi una lunga serie di infortuni a centrocampo in difesa. Favalli, Salas, Nedved, Almeyda, saltarono l’inizio di stagione per periodi più o meno lunghi, tanto che in una partita contro il Vicenza Eriksson fu costretto a ripescare Iannuzzi al fianco di Mancini in attacco.

Non megliò andò nel 2000, quando freschi di scudetto e di Coppa Italia i biancocelesti fecero un sol boccone dell’Inter per il settimo trofeo dell’era Cragnotti. Da lì in poi saltarono Claudio Lopez, Juan Sebastian Veron, Angelo Peruzzi in porta con stop più o meno brevi per Paolo Negro, Alessandro Nesta, Giuseppe Pancaro e così via. Fece eccezione il 2004 in cui la squadra, dopo il passaggio di proprietà e l’inizio della presidenza Lotito, si presentò a Milano con una rosa risicatissima, con i giovani Sannibale e Corsi in campo. Poi arrivarono i nove acquisti in un giorno ed una stagione comunque sofferta, ma non condizionata dagli infortuni post-Supercoppa.

Che si ripresentarono nel 2009, l’anno dell’impresa di Pechino. La Lazio si complicò da sola la vita mettendo fuori rosa per beghe contrattuali De Silvestri (poi ceduto alla Fiorentina), Ledesma e Pandev, ma successivamente i giocatori iniziarono a bloccarsi. Fuori Zarate e Julio Cruz a più riprese in attacco, anche Tommaso Rocchi soffrì di problemi muscolari assieme a Roberto Baronio, al portoghese (poi esploso lontano dalla Lazio) Eliseu, Sebastiano Siviglia in difesa, Stefano Mauri e diversi altri problemi in un anno che fece vedere alla Lazio lo spettro della Serie B con Ballardini in panchina.

Il resto è storia recente: nella stagione post-coppa in faccia dopo la Supercoppa del 19 agosto 2013 contro la Juventus, l’ondata di infortuni costò il posto a Vladimir Petkovic, mentre quest’anno per Stefano Pioli gli stop in serie di Biglia, Parolo, Djordjevic, Klose, De Vrij, Keita stanno avendo un peso enorme in una stagione che vede la Lazio di nuovo protagonista in Europa.

Quindi, Supercoppa significa necessariamente guai in vista? Di sicuro con gli anni la situazione è andata peggiorando e questa competizione ha avuto un peso sulla preparazione anche più forte degli eventuali preliminari di Champions. Che per le squadre dei campionati “top” vengono incastrati a cavallo delle prime giornate di campionato, quando la condizione deve essere per forza di cose già almeno accettabile con o senza impegno europeo. La Supercoppa nazionale arriva invece sempre prima (quest’anno si è giocato l’8 agosto) e soprattutto viene giocata costringendo le squadre a lunghissime trasferte in condizioni del tutto inadeguate. Il “campo di patate” di Pechino ha si spera segnato la fine di questa tendenza che sembra non essere neppure particolarmente remunerativa a livello economico.

A riprova che il problema non riguardi solo la Lazio, quanto sta accadendo alla Juventus negli ultimi due mesi: la squadra che, assieme a quella di Pioli, è stata letteralmente martoriata da infortuni di ogni tipo, ma soprattutto muscolari. Anche quando si è giocato all’Olimpico la situazione non è stata più confortante. Paradossalmente, anni fa con meno impegni i calciatori venivano preparati meglio sul lungo termine: qualche grande squadra sacrificava addirittura la brillantezza nei primi impegni di campionato per vivere l’annata in crescendo e trovare gambe e muscoli pronti per le fasi cruciali della stagione. Stavolta ci si è aggiunto anche un lungo viaggio già all’inizio di agosto, e i calciatori non hanno retto l’urto del moltiplicarsi degli impegni stagionali. La soluzione può essere una Supercoppa disputata sotto Natale come lo scorso anno? Di sicuro qualcosa bisognerà cambiare per non ritrovarsi con le gambe già piegate (e l’infermeria piena) ogni volta che si disputa una Supercoppa.

Fabio Belli

Biglia, Lotito è pronto a blindarlo

Buone notizie per Pioli che nella gara contro il Torino potrebbe tornare a contare di nuovo su Lucas Biglia. Dunque questa una settimana importante anche perchè – come scrive il Corriere dello Sport – a Roma sta per arrivare il suo agente Enzo Montepaone, che siederà anche in tribuna all’Olimpico per assistere alla sfida europea al Rosenborg. L’incontro era stato fissato per la settimana scorsa, c’è stato un ritardo ma questo è il momento giusto per sferrare l’assalto. Lotito vorrebbe blindare il capitano sino al 2020 ed è consapevole che deve riconoscere all’argentino un contratto da top player, come fatto in precedenza con Klose e Candreva.

Søderlund, Rosenborg: “La Lazio è più forte di noi, a Roma per vincere”

AGGIORNAMENTO 21/10 – L’attaccante norvegese ha lanciato il guanto di sfida ai biancocelesti anche in un intervista rilasciata ai taccuini di tuttomercatoweb.com: “Forse qualcuno ci sottovaluta, ma non siamo certo una squadra da sottovalutare. E non abbiamo la pressione dei favori del pronostico. Certo, la Lazio è forte ma noi ce la giocheremo per vincere, sfruttando anche le nostra abilità nelle ripartenze”. 

La Lazio, prima in Europa League a pari punti con il Dnipro, giovedì prossimo affronterà all’Olimpico alle ore 19 il Rosenborg. La squadra norvegese dopo due giornate in classifica ha solo un punto. Fra i giocatori del Rosenborg due vecchie conoscenze del calcio italiano: Tore Reginiussen e Alexander Søderlund. Il difensore nel 2010/11 ha vestito la maglia del Lecce, mentre l’attaccante quelle di Treviso e Lecco. La redazione di Laziopress.it ha contattato l’attaccante del Rosenborg e della Nazionale Norvegese Søderlund. Queste le sue parole.

Dopo essere stato allo Stadio Olimpico per Italia-Norvegia, giovedi tornerai a Roma per Lazio-Rosenborg, che ambiente ti aspetti? “Ci aspetta una partita difficile. La Lazio è più forte di noi, dovremo essere bravi a puntare sul contropiede. I biancocelesti sicuramente sono favoriti. I loro giocatori più pericolosi sono Felipe Anderson e Candreva“.

 

Cosa pensi della difesa biancoceleste, tu sei un attaccante pericoloso e nelle fila biancocelesti mancherà l’olandese De Vrij: “In questa stagione non ho mai visto giocare i biancocelesti ma so che sono più forti in attacco che in difesa. Noi però siamo in grado di segnare quindi credo che faremo almeno 1 o 2 reti”.

 

Hai avuto ultimamente qualche contatto con  club italiani? So che qualcuno mi sta seguendo, per me sarebbe un sogno giocare in Serie A, quando si segna è normale che un attaccante susciti l’interesse di altre squadre”.

Il Rosenborg è una squadra importante nel calcio norvegese, anche per merito delle tante partecipazioni in Champions League. Qual è il vostro obiettivo stagionale? “Vincere il campionato e la coppa nazionale. Avevamo anche l’obiettivo di entrare in Europa League e ce l’abbiamo fatta. Ora il nostro obiettivo è migliorarci e crescere per poter partecipare alla Champions League l’anno prossimo”.

 

 

 

Torna l’ora solare

Eccoci qua, come ogni anno, nella notte tra sabato 24 ottobre e domenica 25 le “lancette” andranno spostate un’ora indietro.
Come di consueto il cambio avverrà alle ore 3:00 – sugli smartphone avverrà in automatico – e quindi diventeranno le ore 2:00.
La bella stagione è ormai passata, il caldo torrido d’agosto è oramai un lontano ricordo. Ora è tempo di Castagne, vino rosso e con le temperature in ribasso, sarà anche il tempo di tornare ai maglioni di lana.

STATISTICHE – I numeri della Lazio dopo 8 giornate

La Lazio, dopo la sconfitta contro il Sassuolo, si ritrova ferma a 15 punti in classifica. Sconfitta con tanto rammarico in quanto una vittoria poteva proiettare i biancocelesti in vetta al campionato di Serie A.

Dopo 8 giornate di campionato, analizziamo i numeri confezionati dalla Lazio:

15 punti totalizzati

5 le vittorie (4 in casa e 1 in trasferta)

0 pareggi (unica insieme alla Fiorentina)

3 sconfitte (tutte in trasferta)

Gol segnati 11 (10 in casa 1 in trasferta)

Gol subiti 13 (1 in casa 12 in trasferta)

Media gol segnati 1.37

Media gol subiti 1.62

Capocannonieri: Biglia, Djordjevic, Matri (2 gol)

INFERMERIA – Dott. Bianchini: “Djordjevic e Biglia presto in gruppo. Per Parolo…”

Il medico sociale biancoceleste Roberto Bianchini, è intervenuto questo pomeriggio ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM per fare il consueto aggiornamento sulla situazione degli infortunati in casa Lazio dopo il via vai di giocatori biancocelesti avvenuto oggi presso la clinica Paideia:

“Oggi Filip Djordjevic, Marco Parolo e Lucas Biglia sono stati sottoposti, presso la clinica Paideia, a controlli strumentali. L’esito degli accertamenti è stato positivo per tutti e tre. Per i primi due (Djordjevic e Biglia ndr) andremo ad intensificare e già domani passeremo alla fase che dovrebbe portare gli atleti al reintegro in squadra che potrebbe avvenire già nei prossimi giorni. Per quanto riguarda Marco Parolo invece c’è ancora qualcosa che non è del tutto riassorbito, per cui con lui dovremo fare un lavoro in campo più programmato prima di portarlo con il resto del gruppo. Per quanto riguarda l’atleta Keita Balde Diao, vale quanto detto ieri dal dott. Salvatori, gli accertamenti hanno riscontrato la presenza di una lesione distrattiva del legamento collaterale mediale del ginocchio destro”.

A sorpresa poi, presso la clinica romana, si è presentato anche Federico Marchetti: da capire il motivo dell’accertamento strumentale, anche se non dovrebbe essere nulla di rilevante, si attendono ulteriori aggiornamenti.
Una cosa è certa…l’infermeria biancoceleste comincia a svuotarsi, la Lazio comincia a riacquistare i suoi prezzi pregiati.

 

PAIDEIA – Keita, confermata lesione al collaterale

AGGIORNAMENTO ORE 19:00 – Intervenuto su Lazio Style Radio il dottor Bianchini ha confermato quanto già noto ieri su Keita: “Gli accertamenti hanno riscontrato la presenza di una lesione distrattiva del legamento collaterale mediale del ginocchio destro”. Per leggere la situazione infortuni di Biglia e Djordjevic clicca qui.

Dopo l’infortunio rimediato contro il Sassuolo e le prime diagnosi, oggi Keita si è sottoposto a ulteriori accertamenti, come documentato dallo scatto del nostro inviato alla Paideia Davide Sperati. Insieme all’attaccante c’era anche il centrocampista Lucas Biglia infortunatosi in nazionale che Pioli spera di recuperare per la gara di domenica prossima contro il Torino. Seguono aggiornamenti…

Chamot: “Biglia e Anderson grandi giocatori. Lazio l’importante è…”

L’ex difensore biancoceleste Josè Antonio Chamot è intervenuto a Tuttomercatoweb.com per parlare della sua ex squadra. Queste le sue parole: “La squadra biancoceleste nell’ultima stagione mi è piaciuta, è tornata nell’alta classifica nei posti dove merita di stare. Felipe Anderson è un bel giocatore, sarà importante continuare a sfruttare la sua bravura”. Sarà possibile migliorarsi?L’importante è confermarsi a certi livelli evitando di tornare indietro, bisogna dare continuità al percorso intrapreso”. L’argentino Lucas Biglia è un elemento fondamentale per la squadra di Pioli: “E’ un giocatore che in mezzo al campo fa la differenza. Sa sempre cosa fare, è cresciuto molto, anche sotto l’aspetto dell’esperienza. E’ un calciatore molto utile sia per qualità che per quantità di lavoro”.