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Lazio-Frosinone Primavera, il dopogara. Le parole di Palombi, Germoni e Farris

Ai microfoni di Lazio Style Radio, i protagonisti della Lazio Primavera hanno commentato a caldo la sorprendente sconfitta interna dei biancocelesti contro il Frosinone di Federico Coppitelli, passato a Formello grazie alla doppietta di Volpe.

Simone Palombi, capitano nella sfida di oggi, si lancia in un’analisi impietosa: “La sconfitta non ci sta ma dobbiamo lavorare in settimana, perché così non andiamo da nessuna parte. Mancano forse un po’ di cattiveria e di amor proprio, perché so che questa squadra ce l’ha ma fatica a volte a metterlo fuori. Nell’azione del gol del Frosinone c’era probabilmente un blocco, ma noi non riusciamo a mettere in campo la cattiveria agonistica delle passate annate. Ora l’Empoli secondo è lontano cinque punti: quando arrivano i risultati negativi bisogna lavorare per rialzarsi in settimana. Loro sono una Primavera che ha rinnovato molto la rosa come noi, nello scontro diretto di sabato dovremo accorciare le distanze. I toscani sono una squadra molto tecnica, fanno del possesso palla la loro arma migliore, servirà un’altra Lazio per fare bottino pieno su un campo così difficile.”

Luca Germoni è d’accordo: “Non siamo stati bravi a gestire il vantaggio, ci siamo fatti recuperare e sorpassare. Fa male una sconfitta così soprattutto perché è arrivata davanti al nostro pubblico. Noi diamo il cento per cento ogni giorno in allenamento, è solo attraverso il lavoro che possiamo riuscire ad uscire da questa situazione. Tornando a sinistra mi sono trovato più a mio agio, ma è ovvio che dopo una sconfitta la prestazione del collettivo non può essere giudicata positivamente. Oggi è stata una partita strana, ci siamo adeguati al loro gioco ed è stata una cosa sbagliatissima: dobbiamo giocare palla a terra senza affidarsi ai lanci lunghi in avanti: dopo il primo tempo eravamo sicuri di portarla a casa, e invece ci siamo ritrovati sotto. Dimostrando di essere una grande squadra ci rialzeremo: ora siamo attesi da una trasferta estremamente complicata, anche l’anno scorso abbiamo faticato contro l’Empoli: dobbiamo evitare l’errore di oggi, andando a giocare come sappiamo fare noi ed imporre il nostro gioco, non adeguarci a quello degli altri, e soprattutto dobbiamo fare più attenzione in difesa, molta più attenzione.”

Il vice di Simone Inzaghi, Massimiliano Farris, era seduto oggi in panchina per la squalifica del tecnico. Questo il suo commento all’inaspettata sconfitta degli aquilotti: “Sinceramente non ci aspettavamo un secondo tempo di questo genere, visto quanto prodotto dalla nostra squadra nel primo tempo. Eravamo preoccupati di non riuscire a sbloccare il risultato, una volta riusciti in questo eravamo più sereni e tranquilli. Invece non siamo ripartiti bene ed abbiamo accusato dal punto di vista mentale il pareggio. Ci siamo disuniti e allungati gettandoci con poca lucidità alla ricerca di un nuovo vantaggio. Dal punto di vista del gioco espresso non meritavamo la sconfitta. Abbiamo dimostrato nelle ultime partite di non essere prontissimi ma i nostri problemi non derivano dai singoli: una partita come quella di oggi, che sembrava in chiaro controllo, ci è sfuggita di mano al primo episodio sfavorevole. Forse ci manca un po’ di continuità, a causa di infortuni e squalifiche non siamo mai riusciti a schierare una formazione tipo: tatticamente la nostra certezza è la difesa a quattro e il centrocampo a tre, poi possiamo utilizzare il trequartista oppure il tridente, ma dal punto di vista delle risposte in campo dei ragazzi è evidente che non siamo ancora convinti sul modulo da utilizzare. Siamo amareggiati per la sconfitta, ma abbiamo dei punti fermi dai quali ripartire. Sui singoli possiamo stare tranquilli: Rossi oggi si è messo al servizio dei compagni, Rokavec è stato costretto a uscire a fine primo tempo per un piccolo problema ma ha giocato forse la sua stagione migliore e Matosevic, al di là dell’errore sul gol del pareggio, sta lavorando bene ed è in crescita.”

Fabio Belli

Felipe Anderson ringrazia i tifosi e promette…

Felipe Anderson torna a parlare della vittoria contro il Rosenborg ai microfoni di globoesporte: “Sono contento per il gol e ancora di più per il risultato, che ci ha posizionato in una situazione molto buona nel nostro gruppo. Abbiamo dovuto superare la difficoltà di giocare con uno in meno per tutta la partita e la squadra merita le congratulazioni per l’ impegno, così come i tifosi che sono venuti allo stadio e ci hanno sostenuto dall’inizio alla fine. Sono soddisfatto della mia stagione e di quello che stiamo facendo con la squadra nel campionato italiano e in Europa League. Lavorerò ancora di più per mantenere questa continuità per tutta la stagione”.

FOTO – Dabo cuore d’oro. Scuola calcio in Senegal a tinte biancocelesti

Ousmane Dabo è rimasto legato al mondo biancoceleste. Il mediano francese, rimasto nel cuore dei tifosi anche in virtù di quel rigore che regalò la Coppa Italia alla Lazio ai danni della Sampdoria, è un autentico ambasciatore della Lazio nel Mondo. Spesso è stato in prima fila a difendere i tifosi e la società dalle accuse di razzismo, fronteggiando gli attacchi della sua patria, la Francia. Appesi gli scarpini al chiodo da alcuni anni, Dabo ha iniziato a dedicarsi ai bambini meno dortunati dell’Africa. In questo periodo è in Senegal, precisamente a Ziguinchor, sta portando avanti una scuola calcio. Non dimenticando i colori biancocelesti. Infatti su Facebook, tramite il suo profilo ufficiale, ci sono molte foto dei ragazzi che indossano le maglie ufficiali della Lazio con la scritta ecole de football Ousmane Dabo. Una grande iniziativa quella di Dabo unita al riconoscimento e all’amore verso la sua Lazio e i suoi ex tifosi.

Quelques jeunes de mon école de football à Ziguinchor ⚽️ #football #passion #ziguinchor #team221 #senegal #africa #lazio

Posted by Ousmane Dabo on Sabato 1 agosto 2015

#ecoledefootball #ziguinchor #senegal

Posted by Ousmane Dabo on Sabato 16 maggio 2015

Avec les jeunes de mon école de football à Ziguinchor. #passion #football #ziguinchor #senegal #team221 #africa #lazio

Posted by Ousmane Dabo on Venerdì 31 luglio 2015

#ecoledefootball #football #passion #lazio #ziguinchor #senegal

Posted by Ousmane Dabo on Domenica 17 maggio 2015

Primavera: Lazio-Frosinone 1-2, doppio Volpe e doccia gelata per i biancocelesti

LAZIO-FROSINONE 1-2

Marcatori: 45’+1′ Murgia (L), 52′ Volpe (F), 69′ Volpe (F)

LAZIO (4-3-1-2): Matosevic; Dovidio (64′ Folorunsho), Germoni, Borecki (74′ Bezziccheri), Prce; Cardelli, Palombi, Rokavec (46′ Manoni); Murgia; Rossi, Calì. A disp. Lazzari, Quaglia, Cinti, Pedrazzini, Cardoselli, Nolano, Beqiri, Cotani. All. Farris.

FROSINONE (4-4-2): Faiella; Belvisi, Iafrate, Gargiulo, Tomassetti; Ranelli, Toti, De Santis (80′ Tribelli), Preti (76′ Trani); Trillò, Volpe. A disp. Kucich, Contucci, Antonini, Pugliese, D’Aguanno, Modesti. All. Coppitelli.

ARBITRO: Camplone (sez. Pescara).

ASS.: Ruggieri -Campitelli.

NOTE. Ammoniti: 9′ Germoni (L), 14′ Iafrate (F), 43′ Cardelli (L), 72′ Folorunsho (L), 74′ Ranelli (L) Recupero: 1′ pt, 5’st

E alla fine, arrivò lo scherzetto di Federico Coppitelli a Simone Inzaghi. Il Frosinone infligge la seconda sconfitta in campionato ai biancocelesti, la prima tra le mura amiche. E’ presto per parlare di Lazio in crisi d’identità, ma qualcosa dovrà cambiare per non vivere una stagione lontana dagli straordinari standard di rendimento degli ultimi anni.

Inzaghi squalificato, in panchina c’è Farris e in campo torna Prce al centro della difesa mentre Palombi viene confermato arretrato alle spalle della coppia Rossi-Calì. La prima occasione della partita dopo 5′ è di Prce che scalda i guanti di Faiella. La Lazio domina letteralmente la prima mezz’ora di gioco e al 20′ e al 25′ Rokavec va molto vicino al vantaggio. Prima è Faiella a superarsi sulla conclusione dello sloveno, quindi su assist di Rossi la conclusione finisce fuori d’un soffio. Tanti errori che rischiano di costare cari alla Lazio quando dopo la mezz’ora il Frosinone va vicinissimo al vantaggio con De Santis su un repentino capovolgimento di fronte.

Le ripartenze sono il punto di forza dei ciociari, ma il finale di primo tempo della Lazio è veemente quanto l’inizio e alla fine arriva il gol. La rete si gonfia in realtà a cinque minuti dall’intervallo, con Palombi che risolve una mischia in area ma a gioco già fermo. Quindi è Rossi, oggi particolarmente vivace da rifinitore, a imbeccare alla perfezione Murgia: l’inserimento del centrocampista è perfetto, ed arriva un vantaggio obiettivamente meritatissimo.

Le nubi scure addensatesi dopo il pari contro il Latina sembrano diradarsi, e invece la Lazio si ritrova gelata in apertura di ripresa. Farris inserisce Manoni al posto di Rokavec, ma al 7′ Matosevic sbaglia i tempi dell’uscita e consente a Volpe di appoggiare comodamente in rete per l’uno a uno. Il vantaggio tanto faticosamente costruito nella prima frazione di gioco sfuma, e gli aquilotti iniziano a farsi prendere dal nervosismo. Il Frosinone dalla sua guadagna metri e rispetto ai primi 45′ inizia a farsi vedere con maggiore insistenza dalle parti della porta laziale. Eppure è Calì a sfiorare di nuovo il vantaggio al 20′, con un’insidiosa conclusione che si stampa sul palo.

5′ dopo, punizione per il Frosinone: si incarica della battuta Preti che scodella un pallone perfettamente controllato da Volpe, che realizza la doppietta personale scaricando in rete un pallone dal sapore storico per il Frosinone. Mai infatti la Primavera gialloazzurra ha battuto quella biancoceleste: e se a Latina la Lazio era riuscita ad evitare la sconfitta con un finale veemente, stavolta la reazione è confusa e disordinata. A 10′ dalla fine l’invenzione giusta è di Palombi, che mettere Manoni in perfette condizioni per battere a rete, ma il pallone finisce fuori di un niente. Segno che non è giornata: e mentre il Frosinone festeggia una vittoria straordinaria, la Lazio resta inchiodata a quota otto punti, bottino troppo magro col secondo posto ora lontano cinque lunghezze.

Fabio Belli

I precedenti di Lazio e Torino con Mazzoleni

L’arbitro designato a dirigere domenica prossima l’incontro Lazio-Torino è Paolo Mazzoleni. La Lazio è un punto di “partenza” importante per la carriera dell’arbitro della sezione di Bergamo, infatti, il direttore di gara fece il suo esordio in serie A nel 2005 proprio in un Lazio-Treviso, terminato 3-1 per i padroni di casa.

I risultati con l’arbitro lombardo sono abbastanza positivi per i biancocelesti. Su 19 incontri diretti la Lazio ha conquistato 10 vittorie, pareggiato 5 volte e perso 4. L’ultima vittoria risale al 16 maggio scorso, quando i biancocelesti si imposero 1-0 a Genova nei confronti della Sampdoria, grazie ad un gol di Gentiletti. Per l’ultimo pareggio bisogna tornare a maggio del 2014: un rocambolesco 3-3 all’Olimpico con l’Hellas Verona. L’ultima sconfitta, invece, risale ad EmpoliLazio 2-1 del 9 novembre 2014.

Curioso il ruolino di marcia del Torino con Mazzoleni. Nei 12 incroci arbitrati dal direttore di gara infatti i granata non hanno mai pareggiato: 7 sono state le vittorie e 5 le sconfitte (con appena 2 successi e 4 sconfitte da quando il Toro è in serie A). L’ultima vittoria del Torino risale al campionato 2012-13, quando i torinesi sbancarono Pescara, mentre l’ultima sconfitta è il 2-0 subito con la Sampdoria nella stagione scorsa.

 

Lazio per la conferma, Torino per stupire

Archiviata la questione Rosenborg la Lazio si rigetta sul campionato caricata a mille. Avversario dei biancocelesti, domenica prossima alle 18 all’Olimpico, il Torino di Ventura. Squadra tosta ed impegnativa quella granata, in classifica staccata di un solo punto dai rivali di giornata. Ma anche per gli uomini di Ventura non sarà una scampagnata, i biancocelesti in questa stagione finora hanno conquistato quattro vittorie su quattro davanti ai propri sostenitori sul terreno amico. Per il Torino quindi un compito davvero ostico, i granata dovranno tentare di imbrigliare i biancocelesti, bloccando e riducendo al minimo le folate dei loro uomini migliori, e provare contemporaneamente a ripartire nel tentativo di sorprendere il reparto arretrato di Pioli. La squadra biancoceleste fa del reparto offensivo il proprio punto di forza, quello che attende i torinesi non sarà certo un compito facile: l’attacco della Lazio è molto pericoloso ed imprevedibile mentre il reparto arretrato, almeno tra le mura amiche, è difficile da sorprendere, tanto che i biancocelesti hanno subito in casa un solo gol alla prima giornata contro il Bologna. Gli uomini di Pioli, dal canto loro, scenderanno in campo per imporre il proprio gioco e vincere. Il tecnico emiliano recupera Biglia e di Djordjevic. L’argentino ed il serbo domenica saranno a disposizione dell’allenatore, mentre saranno ancora out De Vrij, Parolo e Keita. Fuori dai giochi anche Danilo Cataldi, che dovrà scontare un turno di squalifica a causa del’espulsione rimediata domenica scorsa contro il Sassuolo. Anche per il tecnico torinese parecchie defezioni alle quali far fronte: oltre alle assenze dei lungodegenti Maksimovic, Jansson, Avelar, Obi e Farnerud, anche Gazzi è rimasto fuori dalle convocazioni. L’unica buona notizia per il tecnico granata il recupero di Peres che, superato l’infortunio, si candida al rientro in campo sin da domenica prossima.

 

TORINO – Bruno Peres tra i convocati. Molte assenze a centrocampo

Il tecnico dei granata Giampiero Ventura, ha diramato la lista dei convocati per il match contro la Lazio. Il Torino recupera il laterale Bruno Peres ma perde molti pezzi a centrocampo. gazzi non ce la fa cosi come Avelar, Obi e Farnerud. Chiamato il primavera Pryyma.

PORTIERI: Luca CASTELLAZZI, Salvador ICHAZO, Daniele PADELLI

DIFENSORI: Cesare BOVO, Kamil GLIK,  Cristian MOLINARO, Emiliano MORETTI, Bruno PERES, Vasyl PRYYMA, Gaston SILVA, Davide ZAPPACOSTA

CENTROCAMPISTI: Afriyie ACQUAH, Daniele BASELLI, Marco BENASSI, Sanjin PRCIC, Giuseppe VIVES

ATTACCANTI: AMAURI, Andrea BELOTTI, Maximiliano LOPEZ, Josef MARTINEZ, Fabio QUAGLIARELLA

Zucconi: “La Lazio ha un grande seguito in Canada”

Nel corso della trasmissione 1900 tv in onda su Gold tv è intervenuto in collegamento dagli Usa il giornalista Vittorio Zucconi, da sempre appassionato di calcio: “Sono nato milanista ma le vicende societarie mi hanno fatto allontanare. Mihajlovic sta ripercorrendo la strada del suo precedessore, io lo chiamo Inzagovic. La squadra è messa male in campo, penso che rischi la panchina, se non dovesse vincere dovrebbe cambiare mestiere. In America il calcio italiano non è molto seguito, alla serie A vengono preferite Liga e Premier, campionati dove il gioco è più divertente e si fanno più reti. Tempo fa sono stato in Canada, a Toronto ci sono tanti tifosi biancocelesti, la squadra romana è molto seguita. Mi ritrovai in un club di sostenitori laziali che grazie ad un’antenna presa chissà dove assistevano a tutte le partite della Lazio. Tornando alla corsa scudetto mi auguro possa vincerlo il Napoli, mi sembra la squadra che pratichi il calcio migliore. Senza la Juventus ammazza campionato mi aspetto di assistere ad una stagione con squadre agguerrite che si daranno battaglia fino al termine”.

 

Sormani: “Troppi problemi fisici per la Lazio”

Nella trasmissione 1900 Tv in onda su Gold tv è intervenuto Angelo Benedicto Sormani. L’ex attaccante brasiliano ha parlato dell’inizio di stagione dei biancocelesti: “Molte cause hanno frenato la crescita della Lazio, a cominciare dai troppi infortuni. La squadra ancora non riesce ad esprimersi ai livelli della stagione scorsa, finora è stata troppo discontinua, troppi alti e bassi, c’è qualcosa che ancora non va. Quella con il Sassuolo non era una partita facile da affrontare, la squadra di Di Francesco è competitiva, va sempre oltre le aspettative. Mauricio? Tutti questi cartellini dimostrano mancanza di lucidità e insicurezza, il calciatore così è nervoso e gioca condizionato. Domenica prossima con il Torino sarà un’altra partita difficile per i biancocelesti, la squadra di Ventura è un avversario ostico, un gruppo che fa del collettivo la sua forza. Questo è un campionato aperto, per tenere il passo delle prime la Lazio deve riuscire ad essere meno altalenante. Le squadre che giocano meglio sono Roma e Napoli, la Juventus è troppo attardata, la Fiorentina è una bella realtà ma non c’è una squadra che possa dominare il campionato”.

 

CONFERENZA – Pioli: “Costruiti per fare un gol più degli avversari”

Dopo la sconfitta del Mapei Stadium, la Lazio vuole riprendere il cammino interrotto. La squadra biancoceleste, carica dalla vittoria in Europa contro il Rosenborg (rivedi le foto più belle cliccando qui) affronterà un Torino in splendida forma, come testimonia l’ottima prestazione di domenica scorsa a Milano. Tanti assenti in casa Lazio, anche se qualcuno potrebbe recuperare in extremis (leggi il bollettino medico qui), ma anche i granata dovranno fare a meno di molti giocatori. Non sarà una partita semplice e attenzione a prestare il fianco, come ha giustamente consigliato il tifosissimo granata Piero Chiambretti nella simpatica intervista di ieri (leggila qui). Mister Pioli  in conferenza stampa ha presentato l’incontro. Di seguito l’intervista completa:

In casa la Lazio è quasi una sicurezza?

“I risultati dicono così. E’ chiaro che vogliamo continuare a fare bene all’Olimpico. Ma non pensiamo ai record, solo alla classifica ed alla prossima partita”.

Cosa cambia tra casa e trasferta?

“Credo che errori ce ne siano stati più che altro nelle prime partite. Le prestazioni e gli atteggiamenti sono però in crescita. Sono fiducioso”.

Mauricio come intende gestirlo? E Morrison che a fine partita su Twitter scrive “Gennaio…”

“Mauricio deve stare sereno. Gli ho consigliato di stare tranquillo, ma capita di sbagliare a chi gioca. Dobbiamo ragionare da squadra, se un compagno sbaglia dobbiamo essere pronti a recuperare. Morrison lo valuto come gli altri. Ho tante scelte da fare e scelgo sempre per il bene della squadra senza corsie preferenziali”.

Matri ha giocato bene, lui o Klose? Marchetti?

“Tutte le prestazioni buone mi mettono in difficoltà, ma abbiamo giocato solo due giorni fa e di questo ne terrò conto. Marchetti ha avuto la febbre, ma oggi sta bene e si è allenato”.

De Vrij ha un problema come l’ha avuto lei, vi confrontate?

“Io come lui ho avuto problemi al ginocchio da calciatore. Mi confronto spesso con lui. Al momento è confuso ma vuole tornare più forte di prima”.

Il Torino?

“È una squadra che aspetta e vuole gestire la palla dal basso. Dovremo fare una partita importante tecnicamente e tatticamente. Ventura è un ottimo allenatore, i suoi principi sono molto riconoscibili nelle squadra che allena”.

Cosa pensa dello sciopero dei tifosi?

“Non giudico, i tifosi sanno bene la differenza tra uno stadio pieno ed uno vuoto, insieme siamo più forti”.

In questa Lazio in crescita c è un dato preoccupante, 23 gol subiti, quasi sempre fuori casa…

“Credo che il numero dei gol sia influenzato da due partite storte. Sicuramente dobbiamo migliorare in difesa, ma siamo costruiti per vincere facendo un gol più degli altri”.

 

Stefano Gaudino

La riproduzione parziale o totale dell’articolo è possibile previa citazione della fonte

Lazio-Torino, precedenti e statistiche

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Lazio alla riscossa. Dopo la vittoria (netta) sul Rosenborg, la squadra biancoceleste è chiamata a mettersi definitivamente alle spalle il ko di Sassuolo con un altro successo, domani pomeriggio all’Olimpico contro il Torino. Sfida tutt’altro che semplice, dal momento che i Ventura boys hanno iniziato alla grande questa stagione e puntano a essere la sorpresa del torneo. Come se non bastasse, ci si mettono anche i numeri  a non far dormire i tifosi sonni tranquilli.

Finora infatti i due club si sono sfidati 120 volte in serie A e il bilancio vede in vantaggio i granata per 37 vittorie a 32 più 51 pareggi. All’Olimpico a prevalere sono invece i biancocelesti con 20 successi contro 10 e 30 pareggi (e 75 gol fatti contro 52). Prima del 2-1 della scorsa stagione, l’X era il segno più ricorrente: in quell’occasione, la Lazio interruppe un digiuno di vittorie che durava dal 2007, 2-0 con doppietta di Pandev. Il Torino invece non viola il campo ‘straniero’ addirittura dal 1993, quando Silenzi e l’ex Gregucci resero vano il gol iniziale di Boksic.

I due allenatori invece si sono incrociati 9 volte e il bilancio vede in vantaggio Pioli con 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. La prima sfida risale al 2007, con successo del Grosseto del parmense sul Pisa di Ventura. Ventura che non batte il collega dal 2013, dal 2-1 del suo Torino sul Bologna al Dall’Ara. Pioli risulta avanti anche nel conto dei gol fatti, 8 contro 6 del tecnico genovese. 18 inoltre le sfide ai piemontesi dell’ex Bologna, con un bilancio di 8 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. Ex Bologna che, con il doppio successo dell’anno scorso, ha interrotto un’astinenza di successi che durava dal 2009, da quello ottenuto all’Olimpico con il Sassuolo. Numeri poco confortanti invece per l’ex Napoli contro la Lazio, che in 12 precedenti si è imposta 5 volte, con 3 pareggi e 4 sconfitte. Da segnalare per l’anno scorso, oltre al doppio confronto in campionato, la sfida valida per gli ottavi di Coppa Italia, giocata in Piemonte e vinta dai biancocelesti per 3-1, con reti di Keita, Klose e Ledesma su rigore.

Quanto agli uomini gol, da tenere d’occhio in casa Lazio Matri, alla ricerca della prima marcatura in quello che è il suo ottavo incrocio con il Torino: i granata, insieme a Sassuolo, Empoli, Carpi e Frosinone, non sono mai stati puniti dal numero 17 biancoceleste. Tutto l’opposto di Mauri, che ha nella squadra piemontese la sua ‘vittima preferita: 10 volte l’ha infatti affrontata, collezionando 5 vittorie, altrettante e 3 reti. Buoni numeri anche per Anderson, Klose e Candreva, autori di 2 sigilli, e per Keita Biglia, fermi a quota 1. Nel Torino, invece, attenzione sopratutto a Glik, che ha già segnato 2 volte ai biancocelesti (la prima nel 2012, in occasione della sua prima rete in serie A). Meglio di lui hanno fatto però Quagliarella Amauri, che hanno violato 3 volte la porta capitolina, mentre a quota 1 ci sono Maxi Lopez Farnerud.

Torna l’ora solare, occhio alle lancette

Eccoci qua, come ogni anno, nella notte tra sabato 24 ottobre e domenica 25 le “lancette” andranno spostate un’ora indietro per l‘ora solare.
Come di consueto il cambio avverrà alle ore 3:00 – sugli smartphone avverrà in automatico – e quindi diventeranno le ore 2:00.
La bella stagione è ormai passata, il caldo torrido d’agosto è oramai un lontano ricordo. Ora è tempo di Castagne, vino rosso e con le temperature in ribasso, sarà anche il tempo di tornare ai maglioni di lana. Quindi torneranno utili le sciarpe e i zuccotti della Lazio per ripararci dal freddo.  

Crespo ci crede: “Scudetto, può farcela anche la Lazio”

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Hernan Crespo e il campionato. L’ex attaccante della Lazio e attuale tecnico del Modena dice la sua sul torneo in corso ai microfoni de ‘Il Corriere dello Sport’, inserendo anche i biancocelesti tra le pretendenti (numerose) allo Scudetto: “È un anno di grandi possibilità. Non ci sarà bisogno di fare novanta punti per vincere, ma essere più veloci degli altri a prendere consapevolezza di questo. A parte Inter, Milan e Juventus, che sono abituate a vincere, io direi che possono farcela anche Roma, Lazio, Napoli e Fiorentina“. A proposito poi del suo passaggio ai nerazzurri, avvenuto dopo le due stagioni trascorse all’ombra del Colosseo: “Lì io e la squadra abbiamo iniziato a vincere insieme. Prima invece arrivavamo entrambi sempre secondi. Il Milan? È stata una scelta di cuore, perché da piccolo ero tifoso della squadra degli olandesi“.

Reina: “Per lo scudetto occhio alla Lazio”

La classifica di serie A ad oggi recita la Fiorentina al primo posto in solitaria. Nessuno ci avrebbe scommesso un cent, come anche di vedere Lazio e Sassuolo a -3 punti dalla vetta. E’ evidente che la crisi della Juve ha spiazzato tutti e dopo anni di dominio bianconero si sta finalmente assistendo a un campionato equilibrato, con le prime della classe tutte allo stesso livello. Lo sa bene Pepe Reina, leader del Napoli, che sulle colonne del Corriere dello Sport ha detto una sacrosanta verità: “È un campionato senza padroni e possono vincerlo in 7, forse 8 squadre. La Juve, ovviamente; poi la Roma e l’Inter, la Fiorentina e il Napoli; ma anche la Lazio, il Milan e il Sassuolo del mio amico Paolo Cannavaro“. Reina non è l’unico a lanciare i biancocelesti tra i candidati allo scudetto, giovedì sera anche un grande ex portiere come Marchegiani si è detto possibilista sul tricolore alla Lazio (leggi qui).

Lopez: “Toro gara difficile, Mauricio deve moderare gli interventi”

Intervistato da LaLazioSiamoNoi, l’ex difensore di Lazio e Torino, nonchè vice di Reja nelle sue stagioni biancocelesti Giovanni Lopez, ha analizzato il momento Lazio, soffermandosi soprattutto sui difensori biancocelesti.

Sul periodo della Lazio e sulla sfida che attende i biancocelesti: “La Lazio è una squadra che sta facendo il massimo con una rosa dimezzata. Gli mancano i giocatori più importanti, come Biglia e de Vrij, ma si sta comportando bene. Con il Torino sarà una sfida per l’Europa, una gara difficilissima. Attendo una prova di maturità da parte della Lazio.”

Ha poi parlato della linea difensiva delle aquile, partendo da Mauricio: “Mauricio deve considerarsi un difensore e deve moderare gli interventi. Non è detto che tutte le volte debba prendere la palla o far fallo.”

Poi sulla crescita di Radu: “Quando c’eravamo io e Reja era uno dei migliori difensori in Italia. Ultimamente si è un po’ perso, ma è in ripresa.”

Chiusura sul lungodegente De Vrij: “Non conosco la situazione di de Vrij nello specifico, ma è un giocatore imprescindibile sotto tutti i punti di vista. De Vrij è talmente forte che riesce a dare sicurezza a tutto il reparto.”

Abbonamenti e derby: il punto di Cragnotti sulle vendite

E’ intervenuto poco fa su Lazio Style Radio, Angelo Cragnotti, responsabile biglietteria della lazio. Oggi si è chiusa la campagna abbonamenti, riaperta per incrementare il dato degli abbonati. Con un pizzico di rammarico Cragnotti ha commentato i 14000 abbonati finali: “Sinceramente ci asi aspettava una risposta migliore da parte dei tifosi. E’ un dato che ci spiazza in negativo anche perchè la squadra sta facendo bene e anche perchè le offerte abbonamenti erano molto competitive“. Poi sulle vendite in vista di Torino e derby: “Contro i granata per ora sono stati staccati 5000 tagliandi. Per il derby, complice anche la decisione della Nord, solo 500“. Ricordiamo che la Nord ha preso posizione decidendo di non entrare più allo Stadio Olimpico. Per leggere il comunicato della Nord CLICCA QUI.

QUI TORINO – Emergenza infortuni per Ventura

Il Torino, prossimo avversario della Lazio, si è ritrovata nel pomeriggio al Sisport, per preparare il match di domenica. Il Torino viene dal pareggio casalingo contro il Milan, pari avvenuto in rimonta. Mister Ventura però dovrà fare i conti con l’emergenza infortuni. Il mister granata deve ancora fare a meno di Gazzi, e la sua presenza per domenica è ancora incerta. Ma a lui si aggiungono anche Vives, Maksimovic, Farnerud e Avelar. L’allenamento odierno è andato in scena a suon di sessioni tecnico – tattiche. Domani pè previsto l’ultimo test a Torino e poi la partenza per Roma.

BIGLIETTERIA- Info e prezzi per Rosenborg-Lazio

La società biancoceleste ha reso note le modalità di acquisto dei biglietti per la trasferta di Europa League contro il Rosenborg in programma il 5 Novembre prossimo. Di seguito tutte le info biglietteria:

Rosenborg-Lazio

La S.S. Lazio comunica che dalle ore 12:00 di lunedi 26 ottobre, inizieranno le vendite dei tagliandi per la gara del girone di Europa League in Norvegia.

Questa sono i dettagli della vendita:

– Gara: Rosenborg – Lazio del 5 novembre ore 21:05;

– Prezzo:  – Settore Ospiti €. 28 più prevendita Listicket-Ticketone  per un totale di €. 32;

– Tagliando a pagamento: SOLO presso i punti vendita abilitati LISTICKET-TICKETONE verrà rilasciato un segna posto personalizzato;

– Periodo di vendita: dalle ore 12:00 di lunedi 26 ottobre fino alle ore 10:00 di martedi 3 novembre.

– Limite di vendita: fino a quattro biglietti presentando l’acquirente il documento in originale e le copie dei documenti degli altri tre titolari

Con il tagliando rilasciato dai punti vendita Listicket-Ticketone, si potrà ritirare il biglietto ingresso stadio, SOLO presso uno dei seguenti Lazio Style 1900 a vostra scelta (da comunicare al momento dell’acquisto del tagliando presso un punto vendita Listicket-Ticketone) dalle ore 10:00 di mercoledi 28 ottobre presentando sempre un documento e copia degli eventuali altri tre titolari:

– Lazio Style 1900 di Via G. Calderini 66/C

– Lazio Style 1900 di Parco Leonardo (lunedi 2/11 e martedi 3/11 sarà chiuso, ricordarsi di ritirare il tagliando entro domenica 1/11)

– Lazio Style 1900 di Via Prenestina, 200

IMPORTANTE:

La SS Lazio informa che in occasione della gara Rosenborg BK  – SS Lazio del prossimo 5 novembre 2015, saranno adottate le stesse misure di sicurezza valide in Italia e pertanto i destinatari di DASPO non avranno titolo per accedere al Lerkndal Stadium. E’ fondamentale presentare al ritiro dei tagliandi presso i Lazio Style, lo stesso documento che porterete in trasferta in Norvegia.

FONTE: S.S. Lazio

BIGLIETTERIA – Info e prezzi per Lazio – Milan

La società biancoceleste ha comunicato le modalità di acquisto dei tagliandi per il match tra Lazio e Milan. Il posticipo serale dell’1 novembre tra le due compagini sarà il big match di giornata. La vendita dei tagliandi partirà ufficialmente lunedì 26 ottobre alle ore 10:00.

I punti vendita sono i Lazio Style 1900 e le rivendite del circuito Listicket – Ticketone.

Di seguito la tabella prezzi

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Fonte S.S. Lazio

La solitudine dei numeri 1: Etrit Berisha

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Etrit Berisha, titolare indiscusso ed inamovibile della Nazionale albanese guidata da Gianni De Biasi, veniva e viene tuttora considerato un punto debole per la Lazio, sia dai tifosi che da qualche addetto ai lavori. La partita di ieri contro il Rosenborg ha messo a tacere anche i più scettici: Berisha, più che una riserva, può essere considerato a tutti gli effetti un secondo titolare. Una impercettibile quanto decisiva deviazione su tiro a botta sicura di  Skjelvik, terminato poi sul palo, sicurezza sui palloni alti e nel gioco con i piedi ed infine come ciliegina sulla torta il rigore parato allo scadere al norvegese Soderlund, inutile ai fini del risultato ma utilissimo in termini di autostima e morale. Anche nei periodi più difficili, anche quando, molto spesso, è stato messo in discussione, Berisha ha sempre continuato a lavorare duro e in silenzio agli ordini del sapiente e preparatissimo preparatore Grigioni, noncurante delle opinioni altrui nè del suo ruolo di subalterno al titolare Marchetti, consapevole delle proprie capacità e della fiducia che Pioli ha sempre mostrato nei suoi confronti. Spesso i tifosi in passato hanno fatto gli scongiuri quando scorrendo la formazione titolare della Lazio vedevano che tra i pali non figurava il nome dell’indiscutibile Federico Marchetti ma invece quello del numero 1 della Nazionale albanese; in molti adesso forse cominceranno a ricredersi: la porta biancoceleste con lui e Marchetti è in mani ben salde.

Giulio Piras