Giornata storica per l’Inter che passa ufficialmente al gruppo cinese Suning che ne ha acquistato il pacchetto di maggioranza, più precisamente il 68,55% per 700 mln (la maggior parte per coprire il debito pregresso). Thohir resta il presidente col 30% delle azioni. Questa notizia cambia del tutto le regole del mercato, ma soprattutto il calcio italiano saluta definitivamente Massimo Moratti. L’ex presidente nerazzurro, visibilmente emozionato, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: “Oggi è un giorno importante per l’Inter . Ho appena ricevuto una chiamata dalla nuova proprietà, sono tutte persone eccellenti. Questo cambio di società potrà aiutare anche a mediare con l’Uefa per il Fair Play finanziario. I tifosi possono sognare già quest’estate sul mercato? Credo di sì. Io non sarò consulente, ho letto tante cose ma ad oggi resto fuori. Mancini? Credo proprio che resti, assolutamente. Rinnovo? Non so, bisogna chiedere ai nuovi proprietari. Spero che nella dirigenza ci possano essere più italiani, magari interisti”.
A margine della conferenza stampa tenutasi a Nanchino, il vice presidente dei nerazzurri Javier Zanetti ha parlato ai microfoni di Inter Channel: “La cosa più importante è che si rispetti la storia dell’Inter, che è bellissima. Speriamo sia l’inizio di un grande futuro. Tutti vogliamo una grande Inter. Si tratta di un momento molto importante per la storia della nostra società. Ci metteremo tutti a disposizione per poter far sì che l’Inter torni grande. Abbiamo grandi valori, solo così possiamo aspirare al futuro che tutti i tifosi si aspettano, dobbiamo lavorare insieme per rendere felici i nostri tifosi”. Sul gruppo Suning: “Sono un gruppo molto serio e competente, hanno grande entusiasmo. Non sarà semplice, dobbiamo avere una linea comune e ci sono i presupposti per un grande futuro”. Javier Zanetti è stato presente al passaggio di consegne tra Massimo Moratti ed Erick Thohir: “Quello che rappresenta Moratti per gli interisti è il sentimento, il cuore. Thohir è consapevole che questa sia una grande opportunità”.
Si chiude la cerimonia a Nanchino. #InterSuning da oggi è realtà: https://t.co/qSEiRYyfLR #FCIM
— F.C. Internazionale (@Inter) 6 giugno 2016

Bjorn Rune Borg nasce a Stoccolma, in Svezia, il 6 giugno 1956. Grande campione di tennis, nella sua carriera ha vinto cinque volte il trofeo di Wimbledon (dal 1976 al 1980), sei volte il Roland Garros (1974-75, 1978-81) e i Masters gp nel biennio 1979-80.
Nella sua carriera uno dei peggiori momenti è stato quando nel 1981 perse contro John McEnroe la finale degli US Open, torneo mai vinto nonostante avesse disputato quattro finali. Nel 1983 si ritirò a soli ventisei anni perchè nauseato dai massacranti allenamenti quotidani. Nel 1989 sposò Loredana Bertè ma il matrimonio non durò a lungo. Nel 1991, dopo molti anni di inattività, tentò il rientro nel circuito tennistico mondiale al torneo di Montecarlo. Scese in campo contro Jordi Arrese ma alla fine si rivelò un match deludente… si trattò solo di un romantico lampo strappato al passato.
Mann nasce il 6 giugno 1875 a Lubecca, frequenta il ginnasio ma i risultati non sono brillanti. Nel 1894 si trasferisce a Monaco dove si iscrive all’Università. Nel 1905 sposa Katia Pringsheim, figlia di uno degli uomini più ricchi della capitale del regno della Baviera. Dalla loro unione nascono Erika, Klaus, Golo, Monika, Elisabeth e per ultimo Michael.
Nel 1912 viene pubblicato “La morte a Venezia”, un romanzo destinato a suscitare scalpore a causa dell’adombrata pedofilia del protagonista. Nel 1914 è la volta del saggio “Pensieri di guerra”, dove Mann sostiene la causa tedesca. Al termine della guerra escono le “Considerazioni di un apolitico”. Nel ’19 esce la novella “Cane e padrone” e nel ’24 esce il capolavoro “La montagna incantata”. Nel 1926 inizia la tetralogia biblica “Giuseppe e i suoi fratelli” a cui lavorerà per 15 anni, la storia biblica diventa una suggestiva narrazione che unisce mito e psicologia, ricerca ed epica. Nel 1929 riceve il Premio Nobel per il romanzo “I Buddenbrook”.
Gli anni successivi vengono sconvolti da diverse disgrazie: nel 1949 si suicida il figlio Klaus; l’anno dopo muore il fratello minore Viktor; nel 1950 muore anche l’altro fratello Heinrich. Nel 1951 pubblica il romanzo “L’eletto” e si stabilisce a Kilchberg, sul lago di Zurigo, dove continua a lavorare fino alla morte. Nel 1953 esce il racconto “L’inganno” e, infine, nel 1954 “Le confessioni del cavaliere d’industria Felix Krull”, l’ultimo suo grande successo. Il 12 agosto 1955 Thomas Mann muore per collasso.
Il 6 giugno 1906 nasceva a Roma il grande attore cinematografico e teatrale Paolo Stoppa. Nel 1927 fa il suo esordio in teatro come attore comprimario nella compagnia Capodaglio-Racca-Olivieri. In pochi anni passa dal ruolo di generico a quello di attore brillante recitando accanto a Dina Galli, Antonio Gandusio, Lamberto Picasso e
Paolo Stoppa si rivela come 