“Sarà dura, perché in questo campionato non ci sono squadre grandi e piccole. Per vincere servirà attenzione e concentrazione. All’Olimpico di solito facciamo bene, ma, se vogliamo arrivare il più in alto possibile, dobbiamo migliorare in trasferta. Giocare ogni 3 giorni non è facile, ma grazie a Dio la nostra forza ci permette di andare avanti e anche il turnover ci dà una mano“. Così Eddy Onazi ai microfoni di ‘Lazio Style Radio’, a pochi minuti dal fischio di inizio di Lazio-Torino.
Lazio-Torino, le formazioni ufficiali
LAZIO (4-2-3-1) – Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Onazi, Biglia; Candreva, Milinkovic-Savic, Felipe Anderson; Klose. All. Pioli. A disp. Berisha, Guerrieri, Konko, Patric, Braafheid, Oikonomidis, Morrison, Mauri, Kishna, Matri, Djordjevic.
Indisponibili: de Vrij, Parolo, Radu, Keita
Squalificati: Cataldi
Diffidati: nessuno
TORINO (3-5-2) – Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Baselli, Vives, Acquah; Molinaro, Quagliarella, Belotti. All. Ventura. A disp. Castellazzi, Ichazo, Gabriel Silva, Pryyma, Zappacosta, Prcic, Benassi, Amauri, Maxi Lopez, Martinez.
Indisponibili: Farnerud, Maksimovic, Jansson, Avelar, Obi, Gazzi
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno
D’Amico: “Improbabile lo 0 a 0. Lazio favorita sul Torino”
Intervistato da torinogranata.it, il grande ex della sfida Vincenzo D’Amico ha parlato del momento altalenante dei biancocelesti: “Prima di tutto c’è da fare una distinzione fra Sassuolo, Torino e Rosenborg: le due squadre italiane hanno un gioco più organizzato e calciatori più importanti di quella norvegese. Per questo motivo la Lazio con il Sassuolo ha perso e con il Rosenborg ha vinto anche se dal sesto minuto è rimasta in dieci, quindi gli emiliani sono stati e il Torino sarà più difficile da affrontare. La partita con il Toro sarà tosta perché i granata sono una delle squadre più in forma o, vogliamo dire, abbastanza regolari e con delle individualità importanti, ma Lazio in casa in questa stagione non ha mai perso. Quando dico che sarà partita tosta penso a entrambe le squadre. La Lazio è favorita perché gioca in casa e ha un tale ruolino di marcia, quindi ha un po’ di vantaggio per quel che riguarda questo scontro diretto”.
La difesa sembra il tallone d’achille del club capitolino, ma D’Amico non è dello stesso avviso: “Quattro gol li ha presi dal Chievo e cinque dal Napoli, nove reti in due partite hanno alzato la media. Bisogna anche considerare che in questo periodo mancano per infortunio i tre giocatori più importanti De Vrij, Parolo e Biglia, solo quest’ultimo ha recuperato ed è a disposizione per la partita di oggi, senza dimenticare che si è fatto male anche Keita e De Vrij è il centrale difensivo più forte che c’è e non è a disposizione da inizio stagione. Per questo ci si deve adattare. Gentiletti era arrivato lo scorso anno e sembrava un fenomeno e poi si è fatto male, un brutto infortunio, e deve ancora recuperare la forma migliore. Gli altri, Hoedt è un ragazzino, Mauricio c’è e non c’è, nel senso che non si sa mai se termina la partita. E’ chiaro che ci sono dei problemi per quel che riguarda i centrali difensivi, mentre sugli esterni Basta sta facendo molto bene e Lulic o Radu, quando c’è, sono affidabilissimi, mentre i due centrali lasciano molto a desiderare”.
Le tante assenze non minano allo spettacolo: “Il Torino anche con l’infermeria affollata ha sempre qualche alternativa e ha una sua fisionomia, quindi riesce a sopperire, un po’ come la Lazio, e gli allenatori sono bravi a gestire i sani, quelli che rimangono. Non credo sia un grosso problema, anche se in quest’occasione a centrocampo il Torino ha gli uomini quasi contati visto che ci sono Vives e Prcic, ma venerdì non stavano bene. Cosa serve alla Lazio per vincere? Fare un gol più degli avversari! La Lazio deve stare molto attenta perché in attacco il Toro è forte e ha giocatori che possono decidere la partita, mentre la Lazio in difesa non ha i titolari del ruolo. Questo può essere una difficoltà per la Lazio. Anche il Toro deve stare attento perché i biancocelesti hanno sempre in attacco giocatori di qualità che possono fare male. Non so quale potrebbe essere la chiave di volta per Pioli, ma è sicuro che la partita non finirà zero a zero”.
La classifica parla di Lazio e Torino rispettivamente al quarto e settimo posto con i biancocelesti a +1 punto dai granata: “Hanno quello che maritano rispetto a quello che hanno fatto vedere finora. La Lazio dovrebbe fare qualche punto di più in trasferta per mantenere la posizione e il Toro deve continuare così. Entrambe non hanno l’obiettivo di vincere lo scudetto, ma di piazzarsi in un posto utile per l’Europa League, quindi sono in perfetta media”.
D’Amico elogia due giocatori granata: “Del Torino Baselli, ma più che colpito sono contento per lui perché già nell’Atalanta, pur giovanissimo, era un giocatore fatto e si sta confermando e questa è la cosa più difficile, per cui ha tutte le qualità per diventare un grande calciatore. E poi il solito Quagliarella che sicuramente potrà arrivare in doppia cifra, glielo auguro per la stima che ho per lui. Della Lazio non c’è uno o due giocatori che mi hanno colpito particolarmente. Anderson ha iniziato male la stagione, Keita prima dell’infortunio era quello che era più in forma e di conseguenza questa sera dovremo aspettare le giocate di Anderson e Candreva. Matri e Klose? Matri è una punta e deve stare lì davanti e segnare. Klose dipende in quali condizioni fisiche è e se giocherà, lasciare fuori Matri che ha segnato e fatto un assist con il Rosenborg non è facile, ma Pioli saprà gestirli e magari li alternerà”. Pronostico finale: “Io sono biancoazzurro, ma ho una grossa grossa sfumatura granata … dico Lazio perché gioca in casa”.
PROBABILI FORMAZIONI – Lazio tornano i big, Torino si ferma anche Vives
La Lazio riparte dopo la sconfitta di domenica scorsa contro il Sassuolo, ma al tempo stesso caricata dalla roboante vittoria e dalla grande prestazione europea contro il Rosenborg. Può sorridere Pioli che ritrova in extremis Marchetti e Biglia. L’altra novità rispetto a giovedì è il ritorno di Lulic a terzino sinistro, ormai titolare di campionato, e l’impiego dal 1′ di Milinkovic-Savic che a Reggio Emilia era stato uno dei migliori. In attacco Klose è in vantaggio su Matri.
Ventura perde nell’allenamento di rifinitura Vives ma spera di recuperare Prcic alle prese con un attacco influenzale. Molto probabilmente tornerà titolare Bruno Peres mentre in avanti Belotti è favorito su Maxi Lopez.
LAZIO (4-2-3-1) – Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Onazi, Biglia; Candreva, Milinkovic-Savic, Felipe Anderson; Klose
TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Benassi, Prcic, Baselli, Molinaro; Quagliarella, Belotti.
Mondonico: “Lazio favorita sul Torino” e poi elogia Pioli
E’ stato l’ultimo allenatore granata ad aver vinto all’Olimpico contro la Lazio. Parliamo di Emiliano Mondonico e la vittoria del Toro risale niente meno che al 1992. Intervistato dal portale lalaziosiamonoi.it, il tecnico cremonese ha parlato della gara di stasera: “Il Torino ultimamente non ha fatto bene. Ha perso col Carpi, ha pareggiato con l’Inter. Non è nel miglior momento di forma. La fase difensiva sarà sempre molto buona, ma in quella offensiva potrebbe avere delle difficoltà. La Lazio potrebbe essere favorita. Infortuni? Gli infortuni in questo momento li hanno tutti, l’importante è che chi va in campo non faccia rimpiangere chi non c’è. Ma questo Pioli lo sa bene e saprà chi schierare per non far sentire troppo le assenze”.
Era il 21 novembre di 22 anni fa quando la Lazio perse per 2 reti a uno contro il Toro con rete del grande ex Gregucci: “Ho un ricordo bellissimo, è una grande soddisfazione vincere contro la Lazio. Ricordo il bel rapporto che avevo con i miei giocatori e questo è importante per farli rendere al meglio. A volte la condizione morale conta più di quella tattica e trovare le parole giuste nello spogliatoio poi aiuta anche in campo. Sergio, Gregucci e Venturin erano buonissimi elementi anche se poi la loro strada è stata altrove. In quel momento il Toro era abbastanza in difficoltà e le cessioni erano l’unico modo per risollevare un po’ la situazione. C’era anche Marchegiani nella Lazio che poi ho avuto il piacere di allenare anche io e che è stato uno dei portieri più bravi”.
Mondinico elogia Pioli: “Ѐ un ottimo allenatore e lo ha dimostrato anche giovedì sera quando è stato espulso Mauricio. Il tecnico ha avuto il coraggio di dare alla squadra un assetto molto offensivo, nonostante giocassero in dieci. Pioli sa benissimo che questa Lazio esprime il meglio di sé nella fase offensiva e il rischio poi è stato premiato perché hanno vinto. Penso che farà bene anche domani. Olimpico? Ci sono degli stadi in cui il fattore campo è determinante e penso che l’Olimpico sia tra questi. Saranno importanti anche i tifosi”.
L’AVVERSARIO DI TURNO – Il Torino: Tentazione Peres per Ventura. Baselli torna alle origini
Neanche il tempo di godersi la bella vittoria in 10 contro il Rosenborg in Europa League ed è già tempo di campionato per i ragazzi di Pioli. I biancocelesti (domenica alle ore 18) hanno intenzione di confermarsi sia a livello di gioco che di risultati, per avvicinarsi sempre di più alla vetta della classifica (la Fiorentina capolista dista solo 3 punti), ma di fronte avrà un avversario che, seppur anch’esso incerottato, è molto pericoloso e che in questi anni sta facendo sognare i suoi tifosi grazie all’ottimo calcio espresso: stiamo parlando del Torino di Gampiero Ventura. I granata grazie al suo tecnico (nonostante in estate il presidente Cairo abbia venduto i pezzi pregiati) sta mettendo in difficoltà tutti gli avversari incontrati fino ad ora, infatti sotto i colpi dei ragazzi di Ventura sono cadute Fiorentina e Sampdoria mentre il Milan è riuscito a strappare soltanto un pareggio. Insomma quando giocano i granata la noia è lontana anni luce ma come già detto in più occasioni, se la Lazio gioca come sa (cioè Brutta, Sporca e Cattiva) anche il Torino può essere messo in seria difficoltà. Sarà una bella partita tra 2 squadre che nela scorsa stagione giocavano e giocano ancora oggi (nonostante qualche difficoltà iniziale) un ottimo calcio…si prospetta quindi una partita tosta per entrambe le squadre, aggravata dal fatto che entrambi presentano rilevanti problemi di infermeria.
IL CAMMINO DEI GRANATA – I ragazzi di Ventura, grazie all’ottimo gioco espresso in campo, stanno disputando un ottimo inizio di stagione con 14 punti conquistati in 8 partite (4 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte) che hanno proiettato i granata al 7° posto in classifica a un solo punto proprio dalla Lazio e non hanno intenzione di fermarsi, anche se affrontare i ragazzi di Pioli all’Olimpico di Roma non fa dormire sonni tranquilli. La vittoria, però, in casa granata manca da circa un mese, dal 2-1 rifilato al Palermo il 27 Settembre. Dopo i tre punti contro i siciliani, Quagliarella e compagni hanno regalato al Carpi la prima storica vittoria in Serie A e hanno pareggiato, al rientro dalla sosta, contro il Milan del precario Mihajlovic. Non è tutto oro però ciò che luccica, perchè se da un lato i 13 gol all’attivo mostrano la grande abilità realizzativa dei granata…dall’altro lato il fatto che Padelli non ha dovuto raccogliere il pallone in fondo alla rete soltanto in un’occasione dimostra una certa fragilità difensiva che la Lazio ha il dovere di sfruttare. Certo la difesa di Pioli non sta vivendo un bel momento…però il fattore Olimpico può essere un ulteriore fonte di sicurezza per la retroguardia biancoceleste.
LA MINACCIA – Osservato speciale per la delicata sfida di domenica sarà Daniele Baselli. L’ex giocatore dell’Atalanta sotto la guida di Giampero Ventura, che lo sta schierando nel ruolo di mezz’ala sinistra, sta vivedo un momento a dir poco magico, sopratutto dal punto di vista realizzativo: la nuova collocazione tattica infatti gli ha permesso di diventare il capocannoniere del Toro con 4 reti (insieme a Quagliarella). Mezzala e non regista quindi, com’era agli inizi, ispirandosi ad Andrea Pirlo. Adesso è un giocatore che si insersce, segna, copre e riparte, con la velocità. Lo stesso giocatore ha confessato di essere sorpreso per il numero di gol realizzati: del resto in 55 presenze con l’Atalanta sono arrivate appena 2 reti. Poi il trasferimento al Torino e l’esplosione sottoporta: 8 presenze stagionali e 5 marcature. Si può dire che il ragazzo è sulla buona strada per diventare un fuoriclasse e con un Maestro come Ventura non può che continuare a migliorare, sicuramente ad oggi vale molto di più dei 4 milioni spesi dai granata per portarlo via da Bergamo. Ormai è un pezzo pregiato.
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Ventura (nonostante le assenza) non abbandona il 3-5-2. Davanti al portiere Padelli, il terzetto di centrali (vista l’assenza di Maksimovic) sarà costituito da: Moretti, Bovo e Glik. Sulle fasce invece ci sarà la spinta costante di Molinaro a sinistra e Zappacosta a destra, in netto vantaggio su Peres: Il brasiliano ha recuperato dalla lesione di primo grado all’adduttore della coscia sinistra e potrebbe essere la grande sorpresa di domenica…ma Ventura, seppur tentato, vorrebbe evitare di farlo partire dal primo minuto contro i biancocelesti (per tenere testa a Felipe Anderson e/o Candreva bisogna essere al 100%) e visto il tour de force che vedrà di scena la squadra granata 3 volte in 6 giorni è giusto ponderare adeguatamente. Viste le condizioni non ottimali di Gazzi (alle prese con una distorsione alla caviglia) e Vives (lombalgia) il centrocampo sarà composto dal trio Benassi, Baselli e Acquah. Per il ruolo di regista quindi, vista l’assenza contemporanea di Gazzi, Vives e Prcic (il giovane francese di origini bosniache, ovvero il terzo regista granata è alle prese con una forte influenza), cala la propria candidatura Daniele Baselli: un ritorno alle origini per l’uomo in più del Toro di inizio stagione, Baselli è pronto a lasciare il ruolo di mezzala sinistra per cimentarsi nel compito di costruttore di gioco. Per Ventura dunque si profila una forzata e inevitabile rivoluzione a centrocampo visto che nessuno dei tre registi potrà essere disponibile. Imbarazzo della scelta invece ni attacco: Amauri, Belotti, Martinez, Maxi Lopez e Quagliarella sono tutti in forma: molto probabilmente però la coppia d’attacco sarà costituita da Maxi Lopez e Quagliarella, con Belotti pronto a subentrare.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Padelli; Moretti, Bovo, Glik; Zappacosta, Benassi, Baselli, Acquah, Molinaro; Maxi Lopez, Quagliarella All. Ventura
In dubbio: Gazzi, Vives, Prcic.
Squalificati: –
Indisponibili: Farnerud, Maksimovic, Avelar, Jansson, Obi
Marco Lanari
Sergio: “Grazie alla Lazio sono arrivato dalla serie C alla Nazionale”
Raffaele Sergio è intervenuto ai microfoni di Toronews.net per commentare, da doppio ex della gara, l’incontro di domani tra Lazio e Torino.
Per la carriera dell’ex difensore la Lazio è stata una tappa importantissima, infatti, fece il suo esordio in serie A proprio tra le fila biancocelesti: “Ero giovane venivo dalla serie C, mi sono ritrovato in una piazza tanto grande e importante e ciò mi fece crescere. Mi resi conto che anche io potevo giocare a certi livelli, arrivai addirittura in Nazionale, due convocazioni con Arrigo Sacchi in panchina. La Lazio come il Torino mi ha dato la possibilità di entrare nel calcio dei grandi”.
Al termine dell’avventura biancoceleste una nuova esperienza al Toro, dove riuscì a vincere l’ultimo trofeo alzato dai granata: “Quello era un Torino molto forte, all’epoca il direttore era Luciano Moggi. Ci sapevamo far rispettare, facevamo bene sia in Italia che in Europa, sono orgoglioso di essere entrato nella storia del Toro grazie alla Coppa Italia conquistata”.
Domani si incontrano le sue due vecchie squadre, che partita si aspetta? “Entrambe stanno facendo un buon campionato, hanno ampi margini di miglioramento e sono in grado di crescere ancora molto. Quello di domani sarà un incontro importante per tutte e due le squadre”.
Qual è la squadra favorita per lo scudetto? “E’ un campionato equilibrato, tutto è ancora possibile. Secondo me le due squadre che giocano il miglior calcio sono Fiorentina e Napoli. Mi auguro comunque che Lazio e Torino possano essere fino all’ultima giornata in corsa per i loro obiettivi”.
Di Stefano, Tuttosport: “La squadra di Ventura è in emergenza, vinceranno i biancocelesti 2-1”
Al termine della conferenza stampa dell’allenatore della Lazio, Stefano Pioli, ai microfoni di Calciomercato.it è intervenuto Simone Di Stefano, giornalista di Tuttosport. Queste le sue parole sulla gara di domani: “Il Torino è in emergenza, oltre ai soliti infortunati non saranno disponibili ne’ Gazzi ne’ Vives, mentre i biancocelesti in casa hanno sempre vinto ed inoltre recuperano Biglia. In attacco Pioli può contare sia su Klose che su Matri. Il tedesco è leggermente favorito per scendere in campo dal primo minuto, ma probabilmente i due si alterneranno durante l’incontro. Vedo i biancocelesti leggermente favoriti, quindi il mio pronostico è 2-1 per i padroni di casa ma sarà una partita difficile per tutte e due le squadre”.
Lazio-Frosinone Primavera, il dopogara. Le parole di Palombi, Germoni e Farris
Ai microfoni di Lazio Style Radio, i protagonisti della Lazio Primavera hanno commentato a caldo la sorprendente sconfitta interna dei biancocelesti contro il Frosinone di Federico Coppitelli, passato a Formello grazie alla doppietta di Volpe.
Simone Palombi, capitano nella sfida di oggi, si lancia in un’analisi impietosa: “La sconfitta non ci sta ma dobbiamo lavorare in settimana, perché così non andiamo da nessuna parte. Mancano forse un po’ di cattiveria e di amor proprio, perché so che questa squadra ce l’ha ma fatica a volte a metterlo fuori. Nell’azione del gol del Frosinone c’era probabilmente un blocco, ma noi non riusciamo a mettere in campo la cattiveria agonistica delle passate annate. Ora l’Empoli secondo è lontano cinque punti: quando arrivano i risultati negativi bisogna lavorare per rialzarsi in settimana. Loro sono una Primavera che ha rinnovato molto la rosa come noi, nello scontro diretto di sabato dovremo accorciare le distanze. I toscani sono una squadra molto tecnica, fanno del possesso palla la loro arma migliore, servirà un’altra Lazio per fare bottino pieno su un campo così difficile.”
Luca Germoni è d’accordo: “Non siamo stati bravi a gestire il vantaggio, ci siamo fatti recuperare e sorpassare. Fa male una sconfitta così soprattutto perché è arrivata davanti al nostro pubblico. Noi diamo il cento per cento ogni giorno in allenamento, è solo attraverso il lavoro che possiamo riuscire ad uscire da questa situazione. Tornando a sinistra mi sono trovato più a mio agio, ma è ovvio che dopo una sconfitta la prestazione del collettivo non può essere giudicata positivamente. Oggi è stata una partita strana, ci siamo adeguati al loro gioco ed è stata una cosa sbagliatissima: dobbiamo giocare palla a terra senza affidarsi ai lanci lunghi in avanti: dopo il primo tempo eravamo sicuri di portarla a casa, e invece ci siamo ritrovati sotto. Dimostrando di essere una grande squadra ci rialzeremo: ora siamo attesi da una trasferta estremamente complicata, anche l’anno scorso abbiamo faticato contro l’Empoli: dobbiamo evitare l’errore di oggi, andando a giocare come sappiamo fare noi ed imporre il nostro gioco, non adeguarci a quello degli altri, e soprattutto dobbiamo fare più attenzione in difesa, molta più attenzione.”
Il vice di Simone Inzaghi, Massimiliano Farris, era seduto oggi in panchina per la squalifica del tecnico. Questo il suo commento all’inaspettata sconfitta degli aquilotti: “Sinceramente non ci aspettavamo un secondo tempo di questo genere, visto quanto prodotto dalla nostra squadra nel primo tempo. Eravamo preoccupati di non riuscire a sbloccare il risultato, una volta riusciti in questo eravamo più sereni e tranquilli. Invece non siamo ripartiti bene ed abbiamo accusato dal punto di vista mentale il pareggio. Ci siamo disuniti e allungati gettandoci con poca lucidità alla ricerca di un nuovo vantaggio. Dal punto di vista del gioco espresso non meritavamo la sconfitta. Abbiamo dimostrato nelle ultime partite di non essere prontissimi ma i nostri problemi non derivano dai singoli: una partita come quella di oggi, che sembrava in chiaro controllo, ci è sfuggita di mano al primo episodio sfavorevole. Forse ci manca un po’ di continuità, a causa di infortuni e squalifiche non siamo mai riusciti a schierare una formazione tipo: tatticamente la nostra certezza è la difesa a quattro e il centrocampo a tre, poi possiamo utilizzare il trequartista oppure il tridente, ma dal punto di vista delle risposte in campo dei ragazzi è evidente che non siamo ancora convinti sul modulo da utilizzare. Siamo amareggiati per la sconfitta, ma abbiamo dei punti fermi dai quali ripartire. Sui singoli possiamo stare tranquilli: Rossi oggi si è messo al servizio dei compagni, Rokavec è stato costretto a uscire a fine primo tempo per un piccolo problema ma ha giocato forse la sua stagione migliore e Matosevic, al di là dell’errore sul gol del pareggio, sta lavorando bene ed è in crescita.”
Fabio Belli
Felipe Anderson ringrazia i tifosi e promette…
Felipe Anderson torna a parlare della vittoria contro il Rosenborg ai microfoni di globoesporte: “Sono contento per il gol e ancora di più per il risultato, che ci ha posizionato in una situazione molto buona nel nostro gruppo. Abbiamo dovuto superare la difficoltà di giocare con uno in meno per tutta la partita e la squadra merita le congratulazioni per l’ impegno, così come i tifosi che sono venuti allo stadio e ci hanno sostenuto dall’inizio alla fine. Sono soddisfatto della mia stagione e di quello che stiamo facendo con la squadra nel campionato italiano e in Europa League. Lavorerò ancora di più per mantenere questa continuità per tutta la stagione”.
FOTO – Dabo cuore d’oro. Scuola calcio in Senegal a tinte biancocelesti
Ousmane Dabo è rimasto legato al mondo biancoceleste. Il mediano francese, rimasto nel cuore dei tifosi anche in virtù di quel rigore che regalò la Coppa Italia alla Lazio ai danni della Sampdoria, è un autentico ambasciatore della Lazio nel Mondo. Spesso è stato in prima fila a difendere i tifosi e la società dalle accuse di razzismo, fronteggiando gli attacchi della sua patria, la Francia. Appesi gli scarpini al chiodo da alcuni anni, Dabo ha iniziato a dedicarsi ai bambini meno dortunati dell’Africa. In questo periodo è in Senegal, precisamente a Ziguinchor, sta portando avanti una scuola calcio. Non dimenticando i colori biancocelesti. Infatti su Facebook, tramite il suo profilo ufficiale, ci sono molte foto dei ragazzi che indossano le maglie ufficiali della Lazio con la scritta ecole de football Ousmane Dabo. Una grande iniziativa quella di Dabo unita al riconoscimento e all’amore verso la sua Lazio e i suoi ex tifosi.
Quelques jeunes de mon école de football à Ziguinchor ⚽️ #football #passion #ziguinchor #team221 #senegal #africa #lazio
Posted by Ousmane Dabo on Sabato 1 agosto 2015
Posted by Ousmane Dabo on Venerdì 15 maggio 2015
#ecoledefootball #ziguinchor #senegal
Posted by Ousmane Dabo on Sabato 16 maggio 2015
Avec les jeunes de mon école de football à Ziguinchor. #passion #football #ziguinchor #senegal #team221 #africa #lazio
Posted by Ousmane Dabo on Venerdì 31 luglio 2015
#ecoledefootball #football #passion #lazio #ziguinchor #senegal
Posted by Ousmane Dabo on Domenica 17 maggio 2015
Primavera: Lazio-Frosinone 1-2, doppio Volpe e doccia gelata per i biancocelesti
LAZIO-FROSINONE 1-2
Marcatori: 45’+1′ Murgia (L), 52′ Volpe (F), 69′ Volpe (F)
LAZIO (4-3-1-2): Matosevic; Dovidio (64′ Folorunsho), Germoni, Borecki (74′ Bezziccheri), Prce; Cardelli, Palombi, Rokavec (46′ Manoni); Murgia; Rossi, Calì. A disp. Lazzari, Quaglia, Cinti, Pedrazzini, Cardoselli, Nolano, Beqiri, Cotani. All. Farris.
FROSINONE (4-4-2): Faiella; Belvisi, Iafrate, Gargiulo, Tomassetti; Ranelli, Toti, De Santis (80′ Tribelli), Preti (76′ Trani); Trillò, Volpe. A disp. Kucich, Contucci, Antonini, Pugliese, D’Aguanno, Modesti. All. Coppitelli.
ARBITRO: Camplone (sez. Pescara).
ASS.: Ruggieri -Campitelli.
NOTE. Ammoniti: 9′ Germoni (L), 14′ Iafrate (F), 43′ Cardelli (L), 72′ Folorunsho (L), 74′ Ranelli (L) Recupero: 1′ pt, 5’st
E alla fine, arrivò lo scherzetto di Federico Coppitelli a Simone Inzaghi. Il Frosinone infligge la seconda sconfitta in campionato ai biancocelesti, la prima tra le mura amiche. E’ presto per parlare di Lazio in crisi d’identità, ma qualcosa dovrà cambiare per non vivere una stagione lontana dagli straordinari standard di rendimento degli ultimi anni.
Inzaghi squalificato, in panchina c’è Farris e in campo torna Prce al centro della difesa mentre Palombi viene confermato arretrato alle spalle della coppia Rossi-Calì. La prima occasione della partita dopo 5′ è di Prce che scalda i guanti di Faiella. La Lazio domina letteralmente la prima mezz’ora di gioco e al 20′ e al 25′ Rokavec va molto vicino al vantaggio. Prima è Faiella a superarsi sulla conclusione dello sloveno, quindi su assist di Rossi la conclusione finisce fuori d’un soffio. Tanti errori che rischiano di costare cari alla Lazio quando dopo la mezz’ora il Frosinone va vicinissimo al vantaggio con De Santis su un repentino capovolgimento di fronte.
Le ripartenze sono il punto di forza dei ciociari, ma il finale di primo tempo della Lazio è veemente quanto l’inizio e alla fine arriva il gol. La rete si gonfia in realtà a cinque minuti dall’intervallo, con Palombi che risolve una mischia in area ma a gioco già fermo. Quindi è Rossi, oggi particolarmente vivace da rifinitore, a imbeccare alla perfezione Murgia: l’inserimento del centrocampista è perfetto, ed arriva un vantaggio obiettivamente meritatissimo.
Le nubi scure addensatesi dopo il pari contro il Latina sembrano diradarsi, e invece la Lazio si ritrova gelata in apertura di ripresa. Farris inserisce Manoni al posto di Rokavec, ma al 7′ Matosevic sbaglia i tempi dell’uscita e consente a Volpe di appoggiare comodamente in rete per l’uno a uno. Il vantaggio tanto faticosamente costruito nella prima frazione di gioco sfuma, e gli aquilotti iniziano a farsi prendere dal nervosismo. Il Frosinone dalla sua guadagna metri e rispetto ai primi 45′ inizia a farsi vedere con maggiore insistenza dalle parti della porta laziale. Eppure è Calì a sfiorare di nuovo il vantaggio al 20′, con un’insidiosa conclusione che si stampa sul palo.
5′ dopo, punizione per il Frosinone: si incarica della battuta Preti che scodella un pallone perfettamente controllato da Volpe, che realizza la doppietta personale scaricando in rete un pallone dal sapore storico per il Frosinone. Mai infatti la Primavera gialloazzurra ha battuto quella biancoceleste: e se a Latina la Lazio era riuscita ad evitare la sconfitta con un finale veemente, stavolta la reazione è confusa e disordinata. A 10′ dalla fine l’invenzione giusta è di Palombi, che mettere Manoni in perfette condizioni per battere a rete, ma il pallone finisce fuori di un niente. Segno che non è giornata: e mentre il Frosinone festeggia una vittoria straordinaria, la Lazio resta inchiodata a quota otto punti, bottino troppo magro col secondo posto ora lontano cinque lunghezze.
Fabio Belli
I precedenti di Lazio e Torino con Mazzoleni
L’arbitro designato a dirigere domenica prossima l’incontro Lazio-Torino è Paolo Mazzoleni. La Lazio è un punto di “partenza” importante per la carriera dell’arbitro della sezione di Bergamo, infatti, il direttore di gara fece il suo esordio in serie A nel 2005 proprio in un Lazio-Treviso, terminato 3-1 per i padroni di casa.
I risultati con l’arbitro lombardo sono abbastanza positivi per i biancocelesti. Su 19 incontri diretti la Lazio ha conquistato 10 vittorie, pareggiato 5 volte e perso 4. L’ultima vittoria risale al 16 maggio scorso, quando i biancocelesti si imposero 1-0 a Genova nei confronti della Sampdoria, grazie ad un gol di Gentiletti. Per l’ultimo pareggio bisogna tornare a maggio del 2014: un rocambolesco 3-3 all’Olimpico con l’Hellas Verona. L’ultima sconfitta, invece, risale ad Empoli–Lazio 2-1 del 9 novembre 2014.
Curioso il ruolino di marcia del Torino con Mazzoleni. Nei 12 incroci arbitrati dal direttore di gara infatti i granata non hanno mai pareggiato: 7 sono state le vittorie e 5 le sconfitte (con appena 2 successi e 4 sconfitte da quando il Toro è in serie A). L’ultima vittoria del Torino risale al campionato 2012-13, quando i torinesi sbancarono Pescara, mentre l’ultima sconfitta è il 2-0 subito con la Sampdoria nella stagione scorsa.
Lazio per la conferma, Torino per stupire
Archiviata la questione Rosenborg la Lazio si rigetta sul campionato caricata a mille. Avversario dei biancocelesti, domenica prossima alle 18 all’Olimpico, il Torino di Ventura. Squadra tosta ed impegnativa quella granata, in classifica staccata di un solo punto dai rivali di giornata. Ma anche per gli uomini di Ventura non sarà una scampagnata, i biancocelesti in questa stagione finora hanno conquistato quattro vittorie su quattro davanti ai propri sostenitori sul terreno amico. Per il Torino quindi un compito davvero ostico, i granata dovranno tentare di imbrigliare i biancocelesti, bloccando e riducendo al minimo le folate dei loro uomini migliori, e provare contemporaneamente a ripartire nel tentativo di sorprendere il reparto arretrato di Pioli. La squadra biancoceleste fa del reparto offensivo il proprio punto di forza, quello che attende i torinesi non sarà certo un compito facile: l’attacco della Lazio è molto pericoloso ed imprevedibile mentre il reparto arretrato, almeno tra le mura amiche, è difficile da sorprendere, tanto che i biancocelesti hanno subito in casa un solo gol alla prima giornata contro il Bologna. Gli uomini di Pioli, dal canto loro, scenderanno in campo per imporre il proprio gioco e vincere. Il tecnico emiliano recupera Biglia e di Djordjevic. L’argentino ed il serbo domenica saranno a disposizione dell’allenatore, mentre saranno ancora out De Vrij, Parolo e Keita. Fuori dai giochi anche Danilo Cataldi, che dovrà scontare un turno di squalifica a causa del’espulsione rimediata domenica scorsa contro il Sassuolo. Anche per il tecnico torinese parecchie defezioni alle quali far fronte: oltre alle assenze dei lungodegenti Maksimovic, Jansson, Avelar, Obi e Farnerud, anche Gazzi è rimasto fuori dalle convocazioni. L’unica buona notizia per il tecnico granata il recupero di Peres che, superato l’infortunio, si candida al rientro in campo sin da domenica prossima.
TORINO – Bruno Peres tra i convocati. Molte assenze a centrocampo
Il tecnico dei granata Giampiero Ventura, ha diramato la lista dei convocati per il match contro la Lazio. Il Torino recupera il laterale Bruno Peres ma perde molti pezzi a centrocampo. gazzi non ce la fa cosi come Avelar, Obi e Farnerud. Chiamato il primavera Pryyma.
PORTIERI: Luca CASTELLAZZI, Salvador ICHAZO, Daniele PADELLI
DIFENSORI: Cesare BOVO, Kamil GLIK, Cristian MOLINARO, Emiliano MORETTI, Bruno PERES, Vasyl PRYYMA, Gaston SILVA, Davide ZAPPACOSTA
CENTROCAMPISTI: Afriyie ACQUAH, Daniele BASELLI, Marco BENASSI, Sanjin PRCIC, Giuseppe VIVES
ATTACCANTI: AMAURI, Andrea BELOTTI, Maximiliano LOPEZ, Josef MARTINEZ, Fabio QUAGLIARELLA
Zucconi: “La Lazio ha un grande seguito in Canada”
Nel corso della trasmissione 1900 tv in onda su Gold tv è intervenuto in collegamento dagli Usa il giornalista Vittorio Zucconi, da sempre appassionato di calcio: “Sono nato milanista ma le vicende societarie mi hanno fatto allontanare. Mihajlovic sta ripercorrendo la strada del suo precedessore, io lo chiamo Inzagovic. La squadra è messa male in campo, penso che rischi la panchina, se non dovesse vincere dovrebbe cambiare mestiere. In America il calcio italiano non è molto seguito, alla serie A vengono preferite Liga e Premier, campionati dove il gioco è più divertente e si fanno più reti. Tempo fa sono stato in Canada, a Toronto ci sono tanti tifosi biancocelesti, la squadra romana è molto seguita. Mi ritrovai in un club di sostenitori laziali che grazie ad un’antenna presa chissà dove assistevano a tutte le partite della Lazio. Tornando alla corsa scudetto mi auguro possa vincerlo il Napoli, mi sembra la squadra che pratichi il calcio migliore. Senza la Juventus ammazza campionato mi aspetto di assistere ad una stagione con squadre agguerrite che si daranno battaglia fino al termine”.
Sormani: “Troppi problemi fisici per la Lazio”
Nella trasmissione 1900 Tv in onda su Gold tv è intervenuto Angelo Benedicto Sormani. L’ex attaccante brasiliano ha parlato dell’inizio di stagione dei biancocelesti: “Molte cause hanno frenato la crescita della Lazio, a cominciare dai troppi infortuni. La squadra ancora non riesce ad esprimersi ai livelli della stagione scorsa, finora è stata troppo discontinua, troppi alti e bassi, c’è qualcosa che ancora non va. Quella con il Sassuolo non era una partita facile da affrontare, la squadra di Di Francesco è competitiva, va sempre oltre le aspettative. Mauricio? Tutti questi cartellini dimostrano mancanza di lucidità e insicurezza, il calciatore così è nervoso e gioca condizionato. Domenica prossima con il Torino sarà un’altra partita difficile per i biancocelesti, la squadra di Ventura è un avversario ostico, un gruppo che fa del collettivo la sua forza. Questo è un campionato aperto, per tenere il passo delle prime la Lazio deve riuscire ad essere meno altalenante. Le squadre che giocano meglio sono Roma e Napoli, la Juventus è troppo attardata, la Fiorentina è una bella realtà ma non c’è una squadra che possa dominare il campionato”.
CONFERENZA – Pioli: “Costruiti per fare un gol più degli avversari”
Dopo la sconfitta del Mapei Stadium, la Lazio vuole riprendere il cammino interrotto. La squadra biancoceleste, carica dalla vittoria in Europa contro il Rosenborg (rivedi le foto più belle cliccando qui) affronterà un Torino in splendida forma, come testimonia l’ottima prestazione di domenica scorsa a Milano. Tanti assenti in casa Lazio, anche se qualcuno potrebbe recuperare in extremis (leggi il bollettino medico qui), ma anche i granata dovranno fare a meno di molti giocatori. Non sarà una partita semplice e attenzione a prestare il fianco, come ha giustamente consigliato il tifosissimo granata Piero Chiambretti nella simpatica intervista di ieri (leggila qui). Mister Pioli in conferenza stampa ha presentato l’incontro. Di seguito l’intervista completa:
In casa la Lazio è quasi una sicurezza?
“I risultati dicono così. E’ chiaro che vogliamo continuare a fare bene all’Olimpico. Ma non pensiamo ai record, solo alla classifica ed alla prossima partita”.
Cosa cambia tra casa e trasferta?
“Credo che errori ce ne siano stati più che altro nelle prime partite. Le prestazioni e gli atteggiamenti sono però in crescita. Sono fiducioso”.
Mauricio come intende gestirlo? E Morrison che a fine partita su Twitter scrive “Gennaio…”
“Mauricio deve stare sereno. Gli ho consigliato di stare tranquillo, ma capita di sbagliare a chi gioca. Dobbiamo ragionare da squadra, se un compagno sbaglia dobbiamo essere pronti a recuperare. Morrison lo valuto come gli altri. Ho tante scelte da fare e scelgo sempre per il bene della squadra senza corsie preferenziali”.
Matri ha giocato bene, lui o Klose? Marchetti?
“Tutte le prestazioni buone mi mettono in difficoltà, ma abbiamo giocato solo due giorni fa e di questo ne terrò conto. Marchetti ha avuto la febbre, ma oggi sta bene e si è allenato”.
De Vrij ha un problema come l’ha avuto lei, vi confrontate?
“Io come lui ho avuto problemi al ginocchio da calciatore. Mi confronto spesso con lui. Al momento è confuso ma vuole tornare più forte di prima”.
Il Torino?
“È una squadra che aspetta e vuole gestire la palla dal basso. Dovremo fare una partita importante tecnicamente e tatticamente. Ventura è un ottimo allenatore, i suoi principi sono molto riconoscibili nelle squadra che allena”.
Cosa pensa dello sciopero dei tifosi?
“Non giudico, i tifosi sanno bene la differenza tra uno stadio pieno ed uno vuoto, insieme siamo più forti”.
In questa Lazio in crescita c è un dato preoccupante, 23 gol subiti, quasi sempre fuori casa…
“Credo che il numero dei gol sia influenzato da due partite storte. Sicuramente dobbiamo migliorare in difesa, ma siamo costruiti per vincere facendo un gol più degli altri”.
Stefano Gaudino
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Lazio-Torino, precedenti e statistiche
Lazio alla riscossa. Dopo la vittoria (netta) sul Rosenborg, la squadra biancoceleste è chiamata a mettersi definitivamente alle spalle il ko di Sassuolo con un altro successo, domani pomeriggio all’Olimpico contro il Torino. Sfida tutt’altro che semplice, dal momento che i Ventura boys hanno iniziato alla grande questa stagione e puntano a essere la sorpresa del torneo. Come se non bastasse, ci si mettono anche i numeri a non far dormire i tifosi sonni tranquilli.
Finora infatti i due club si sono sfidati 120 volte in serie A e il bilancio vede in vantaggio i granata per 37 vittorie a 32 più 51 pareggi. All’Olimpico a prevalere sono invece i biancocelesti con 20 successi contro 10 e 30 pareggi (e 75 gol fatti contro 52). Prima del 2-1 della scorsa stagione, l’X era il segno più ricorrente: in quell’occasione, la Lazio interruppe un digiuno di vittorie che durava dal 2007, 2-0 con doppietta di Pandev. Il Torino invece non viola il campo ‘straniero’ addirittura dal 1993, quando Silenzi e l’ex Gregucci resero vano il gol iniziale di Boksic.
I due allenatori invece si sono incrociati 9 volte e il bilancio vede in vantaggio Pioli con 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. La prima sfida risale al 2007, con successo del Grosseto del parmense sul Pisa di Ventura. Ventura che non batte il collega dal 2013, dal 2-1 del suo Torino sul Bologna al Dall’Ara. Pioli risulta avanti anche nel conto dei gol fatti, 8 contro 6 del tecnico genovese. 18 inoltre le sfide ai piemontesi dell’ex Bologna, con un bilancio di 8 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. Ex Bologna che, con il doppio successo dell’anno scorso, ha interrotto un’astinenza di successi che durava dal 2009, da quello ottenuto all’Olimpico con il Sassuolo. Numeri poco confortanti invece per l’ex Napoli contro la Lazio, che in 12 precedenti si è imposta 5 volte, con 3 pareggi e 4 sconfitte. Da segnalare per l’anno scorso, oltre al doppio confronto in campionato, la sfida valida per gli ottavi di Coppa Italia, giocata in Piemonte e vinta dai biancocelesti per 3-1, con reti di Keita, Klose e Ledesma su rigore.
Quanto agli uomini gol, da tenere d’occhio in casa Lazio Matri, alla ricerca della prima marcatura in quello che è il suo ottavo incrocio con il Torino: i granata, insieme a Sassuolo, Empoli, Carpi e Frosinone, non sono mai stati puniti dal numero 17 biancoceleste. Tutto l’opposto di Mauri, che ha nella squadra piemontese la sua ‘vittima preferita: 10 volte l’ha infatti affrontata, collezionando 5 vittorie, altrettante e 3 reti. Buoni numeri anche per Anderson, Klose e Candreva, autori di 2 sigilli, e per Keita e Biglia, fermi a quota 1. Nel Torino, invece, attenzione sopratutto a Glik, che ha già segnato 2 volte ai biancocelesti (la prima nel 2012, in occasione della sua prima rete in serie A). Meglio di lui hanno fatto però Quagliarella e Amauri, che hanno violato 3 volte la porta capitolina, mentre a quota 1 ci sono Maxi Lopez e Farnerud.
Torna l’ora solare, occhio alle lancette
Eccoci qua, come ogni anno, nella notte tra sabato 24 ottobre e domenica 25 le “lancette” andranno spostate un’ora indietro per l‘ora solare.
Come di consueto il cambio avverrà alle ore 3:00 – sugli smartphone avverrà in automatico – e quindi diventeranno le ore 2:00. La bella stagione è ormai passata, il caldo torrido d’agosto è oramai un lontano ricordo. Ora è tempo di Castagne, vino rosso e con le temperature in ribasso, sarà anche il tempo di tornare ai maglioni di lana. Quindi torneranno utili le sciarpe e i zuccotti della Lazio per ripararci dal freddo.