Raggiunto telefonicamente dalla redazione di Lazio Style Radio, Stefano Re Cecconi, figlio dell’indimenticato Luciano centrocampista della Lazio scudettata del ‘74, ha analizzato il momento della Lazio, concentrandosi sul prossimo impegno di Sassuolo e sul capitolo infortuni. Queste le sue parole: “Spero che chi scenderà in campo non faccia sentire la mancanza degli infortunati. Sassuolo–Lazio della scorsa stagione fu una grande festa, spero lo sarà anche domenica, nonostante la Lazio si presenti un po’ incerottata”. Quindi una battuta sui probabili sostituti di Biglia e Parolo, il giovane Cataldi ed il nigeriano Onazi: “Non sono i titolari, ma sicuramente non si lasceranno scappare la chance: è una buona possibilità per farsi vedere e cercare di mettere in difficoltà Pioli nelle sue scelte. Il romano è molto giovane, bisogna anche avere pazienza. Infine una chiosa su Miroslav Klose: “Quando è in forma lo preferisco a chiunque altro. Anche Matri è un giocatore importante, ma il tedesco è un leader.”
Festa per Matri e Cataldi al LazioStyle di Fiumicino
Una piccola folla di tifosi (oltre 200) ha atteso dalle prime ore del pomeriggio l’arrivo di Alessandro Matri e Danilo Cataldi al LazioStyle di Parco Leonardo a Fiumicino: i due biancocelesti hanno dispensato autografi, foto e sorrisi al gruppo di fans scatenati per i propri beniamini. Il primo ad arrivare è stato Matri, alle 15 circa, accolto da una pioggia di applausi; poco dopo è stato il turno di Cataldi per il quale sono partiti cori di incitamento oltre ad un’immancabile standing ovation.
Alessandro Matri ha successivamente risposto alle domande dei cronisti presenti: “Col Sassuolo ci aspetta una partita difficile. Non è stato semplice preparare la gara senza tanti nazionali, solo oggi eravamo al completo. In ogni caso ci faremo trovare pronti.” Interrogato poi sugli infortuni occorsi a Biglia e Parolo: “Sono cose che capitano, chi giocherà si farà trovare pronto, per questo servirà il sacrificio di tutti, dobbiamo continuare su questa strada perché ne abbiamo le qualità. Dopo la sconfitta di Napoli, abbiamo dato un grande segnale in campionato e in Europa League. La stagione non è iniziata bene, la sconfitta nel preliminare si è fatta sentire. Adesso abbiamo una buona classifica che aiuta a preparare meglio le partite”. Sul ballottaggio con Klose: “Decide il mister, io e Miro siamo a disposizione. Ovviamente cercherò di metterlo in difficoltà per giocare.”
Successivamente è intervenuto ai microfoni il Responsabile della comunicazione biancoceleste Stefano de Martino; queste le sue parole: “Questi eventi servono ad avere un contatto con i tifosi biancocelesti. Sono momenti importanti per la vita del club. Matri è emozionato, ha visto il calore dei suoi nuovi tifosi. Anche Danilo è emozionato, accolto tra tanti i cori, soprattutto dei più giovani. Questi sono eventi da ripetere, ma a causa dei tanti impegni è difficile strappare gli atleti all’area tecnica”. De Martino ha poi voluto ricordare che domani a Monterotondo si terrà la quarta edizione del ‘Memorial Pesciarelli‘, e che in occasione di Lazio-Torino la Lazio scenderà in campo con il lutto al braccio per ricordare Arrigo Dolso, recentemente scomparso.
Pancaro: “Mancini era un trascinatore, portò lui la mentalità vincente”
Giuseppe Pancaro e Roberto Mancini, per loro un passato felice e vincente in comune ai tempi della Lazio di Cragnotti, quando i biancocelesti stupivano e calcavano i grandi campi da calcio europei con la voglia e la forza di sbranare il mondo intero alla ricerca di successi importanti da consegnare alla storia. A pochi giorni da Inter-Juventus, l’ex terzino biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di tuttosport. Parole di elogio quelle rivolte all’ex compagno di squadra: “Mancio portò la mentalità vincente in quella Lazio. Mi ha insegnato molto, era un trascinatore, fortissimo in campo quanto importante all’interno dello spogliatoio“.
Formello – Matri probabile titolare, Milinkovic sulla tre quarti
Questa mattina a Formello si sono svolte le prime prove tattiche degli uomini di Stefano Pioli per la trasferta di domenica prossima. Per l’incontro con il Sassuolo i dubbi del tecnico laziale sono ancora tanti. L’intenzione è quella di proseguire con il 4-2-3-1 nonostante le assenze di Biglia e Parolo. Marchetti guiderà la difesa tra i pali biancocelesti. La difesa dovrebbe essere composta da Basta e Lulic sulle corsie laterali, mentre al centro, il primo dubbio del tecnico: la coppia Mauricio-Gentiletti sembra favorita, anche se l’olandese Hoedt tenterà di conquistare una maglia sino alla fine. Onazi e Cataldi si muoveranno nel settore centrale del centrocampo con Candreva e Milinkovic sulla trequarti. L’altro dubbio dell’allenatore riguarda colui che completerà la trequarti sulla sinistra, dove sono in corsa tre giocatori per una maglia. Keita sembra essere il favorito su Anderson e Kishna. Il giovane spagnolo sta attraversando un ottimo momento e inoltre con il Sassuolo ha un conto aperto dopo che nella scorsa stagione non riuscì a segnare nella goleada del girone di ritorno. In attacco Matri sembra in vantaggio nei confronti di Klose.
Comunicato Ufficiale – Risolti i problemi per avere la Fidelity Card
AGGIORNAMENTO – Risolti i problemi sulla Fidelity Card al Lazio Style di Via Prenestina 200. Questo il comunicato della società biancoceleste: “Si comunica che, è stato ripristinato il servizio di biglietteria e di rilascio della nuova Fidelity Card del punto vendita Lazio Style 1900 di Via Prenestina 200“.
Nata per sostituire la tessera del tifoso, la Fidelity Card, sta incontrando molte difficoltà per quanto concerne la sua diffusione. Proprio per via di tale situazione sul sito ufficiale della Lazio è apparso il seguente comunicato: “Si comunica che, al momento presso il punto vendita Lazio Style 1900 di Via Prenestina 200 il sistema di biglietteria e di rilascio delle nuove Fidelity Card è sospeso”. Ed ancora: “Sabato 17 ottobre il Lazio Style 1900 di via Prenestina non effettuerà le operazioni di biglietteria a partire dalle ore 15 fino a chiusura”.
Pioli per “Save the children”: “Salvare un bambino si può, aiutatemi a farlo”
Ieri sul profilo Facebook della Lazio, Stefano Pioli, tramite un video ha lanciato un appello in aiuto di Save the Children. Queste le sue parole: “Non si può accettare che ogni cinque secondi un bambino muoia per cause prevenibili e curabili prima di aver compiuto i cinque anni di età. Da diversi anni, Save the Children, salva migliaia di bambini. La partita non è finita e solo insieme possiamo farcela. Aiutaci anche tu, non ci vuole poi molto per acquistare un antibiotico, una zanzariera, un vaccino. Dai un calcio alla mortalità infantile, manda un SMS al 45505. Con il tuo aiuto è facile salvare la vita ad un bambino”.
INFERMERIA – Dott. Salvatori: “De Vrij è d’accordo con le nostre scelte”
Il medico sociale della Lazio dott. Salvatori è intervenuto sulle frequenze di ‘Lazio Style Radio’ per fare il punto sull’infermeria a pochi giorni dalla sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo: “Per gli atleti che si stanno regolarmente allenando non ci sono novità. Quanto invece agli altri quattro noti, Biglia, Djordjevic e Parolo all’inizio della prossima settimana si sottoporranno a controlli per stabilire i tempi di recupero. De Vrij? Se ne è parlato tanto in questi giorni e non aggiungo altro a ciò che è stato detto, se non che tutto è stato deciso in accordo con l’atleta. L’unica nota positiva è che l’atleta condivide i nostri stessi dubbi, le nostre perplessità e i nostri consigli. Non vogliamo risolvere il problema il più rapidamente possibile, ma in maniera definitiva. Faremo un ulteriore tentativo con questa tecnica molto conosciuta“.
Pin a ILSQ: “Nell’87 vivemmo una favola. Fascetti? Per difendere i suoi giocatori sfidava il mondo”
Ha giocato nella Lazio per 6 stagioni collezionando 225 presenze complessive e indossando anche la fascia da capitano. Parliamo di Gabriele Pin, che con la maglia biancoceleste ne ha vissute tante, dalla Lazio dei meno nove all’ultima del presidente Calleri. Intervistato da I Laziali Sono Qua sugli 88.100 di Elle Radio, Pin ha parlato della squadra di Pioli: “Il centrocampo biancoceleste quando è al completo è tra i più forti in Italia perché ha un mix di giocatori diversi: Biglia è un metronomo eccezionale di livello internazionale con caratteristiche uniche; Parolo può fare tutti i ruoli del centrocampo e ha un ottimo tiro e capacità di inserimento, qualità difficili da trovare. E’ un centrocampista completo; Cataldi è giovane interessante. Finora è stato adattato per emergenza ma sicuramente un allenatore bravo come Pioli gli troverà la giusta collocazione e lo allenerà in quel ruolo con continuità. Questi sono i 3 centrocampisti più forti, sono giocatori imprescindibili. Anche Onazi è una buonissima alternativa. Mauri? Lo considero un giocatore offensivo che, come Parolo, ha la capacità di inserimento in area. In emergenza può fare il regista perché è un giocatore intelligente, però ha le qualità del centrocampista offensivo”.
L’ex centrocampista biancoceleste analizza la condizione fisica di Candreva e compagni: “I preliminari di Champions sono un handicap a livello fisico, anche perché i giocatori hanno pure gli impegni in nazionale. Quando tornerà in condizione sarà di nuovo un giocatore importante. Falsa partenza della Lazio dovuta alla Supercoppa e al preliminare di Champions? E’ incredibile che i vertici del nostro calcio organizzino la Supercoppa italiana dall’altra parte del mondo per poi lamentarsi che le squadre italiane non passano i preliminari”.
Un tutto nel passato con la Lazio dei “meno 9“: “Mi ha fatto piacere l’intervista di Acerbis, perché è giusto far conoscere il personaggio. Lui è una delle poche persone coerenti del calcio. Dopo le visite mediche alla Lazio disse ai giornalisti che non avrebbe più parlato e per 30 anni non ha rilasciato interviste. Quell’anno si creò un’alchimia tra giocatori, società e tifosi e si creò una favola”. Non può mancare un riferimento al grande Eugenio Fascetti: “E’ stato fuori dal campo l’artefice principale di quella salvezza perché ha dato motivazioni a noi giocatori. E’ una persona sincera e andava sostenuta. Io ho lavorato con altri allenatori, ma come Fascetti non ne ho trovati. Il mister è unico, una persona per bene, diretta, pareva burbero ma era solo una maschera per difendere la squadra: lui per i suoi giocatori andava contro il mondo intero e per questo lo apprezzavamo tanto”.
Una breve analisi sulla sorprendente Fiorentina di Sousa: “Non me l’aspettavo che in poco tempo diventasse una squadra vera. Mi intrigava la campagna acquisti, i singoli. Paulo Sousa già ai tempi del Basilea si capiva che era un buon allenatore, è stato bravo a dare un’organizzazione. La sua Fiorentina rispetto a quella di Montella ha più profondità, è più veloce e molto prestante. E’ una squadra moderna. Se la coppa non darà troppo fastidio farà un campionato importante”.
La Lazio è comunque a tre punti dai viola (prima in classifica) grazie anche al suo mister: “Pioli è una persona straordinaria. E’ difficile ridare entusiasmo a una piazza come la Lazio, ha fatto ottimi acquisti, ottimo gioco, l’allenatore ha ottime conoscenze ed è cresciuto molto a livello caratteriale grazie alla gavetta, era giusto che si confrontasse in una piazza importante. Quest’anno è stato condizionato dai preliminari e dagli infortuni, tuttavia la Lazio ha un’ottima posizione di classifica e può migliorare. L’ossatura è rimasta la stessa e quindi prevedo che possa crescere a livello esponenziale. L’Europa League è molto faticosa perché ti costringe a viaggiare e a tornare a notte fonda”.
Le milanesi e il vantaggio di non dover disputare le coppe: “L’Inter è una squadra può approfittare dell’assenza di coppe, il Milan è partito male ed evidentemente ci sono altri problemi. Giocare in Europa può togliere molte energie, però se hai alternative valide e vai avanti ti dà stima e prestigio. Più vai avanti più cresce l’adrenalina e può essere un vantaggio. I gironi sono molto faticosi anche perché le squadre non sono in condizione e i viaggi pesano, però successivamente il cammino europeo può dare solo entusiasmo”. Chiude con un dolce messaggio ai tifosi: “Un abbraccio a tutti i laziali, la Lazio è stato un capitolo di vita indimenticabile, mio figlio è nato a Roma”.
Fabrizio Piepoli
J Ax choc: “Lo scudetto della Lazio una tragedia per Roma”
Hanno fatto infuriare non poco i tifosi della Lazio le ultime dichiarazioni del rapper Alessandro Aleotti, in arte J Ax: “Non conosco bene la situazione di Roma, ma ho visto che Marino è stato attaccato da chiunque. – ha detto nel corso del programma ‘Piazza Pulita’, in onda ieri sera su La7, commentando il difficile momento vissuto dalla Capitale dopo le dimissioni dell’ex sindaco – Ha fatto arrabbiare persino i due poteri forti della città, il Papa e i vigili urbani. Sono state davvero le buche a rendere invivibile Roma? Nel ‘500 è stata infestata dal vaiolo, dalla peste, dalla lebbra, dai topi, eppure Michelangelo è riuscito comunque ad affrescare la Cappella Sistina e Raffaello a realizzare i suoi capolavori. Se prima la vita dei romani faceva schifo, adesso non migliorerà all’improvviso. Ma hanno avuto grandi tragedie in passato, come il rogo di Nerone, le due guerre mondiali o lo scudetto della Lazio, e sono sicuro che supereranno anche il sindaco Marino“. Una gaffe incredibile, che ha immediatamente generato un vespaio di polemiche, dai social network, dove è scattata spasmodica la ricerca di chiarimenti (“Mi spieghi la frase sullo scudetto della Lazio? Penso di meritarlo dopo anni di cd e concerti“, la domanda di un tifoso-fan all’artista milanese), al mondo della politica (“J Ax non si permetta di tirare in ballo la Lazio“, la reazione di Claudia Bellocchi, coordinatrice della Lega Nord di Roma).
Polemiche cui il rapper ha risposto dapprima in maniera piccata su Twitter (“Faccio un discorso su politici e corruzione e la gente pensa al calcio. La perfetta rappresentazione dell’Italia…“) e infine chiedendo scusa con un video postato su Facebook: “Con quell’analogia non volevo colpire qualcuno, ma solo sottolineare l’assurdità di dare colpe a cose e persone senza senso. Anche perché non sono tifoso e non capisco niente di calcio. Ho nominato la Lazio perché si parlava della città, ma avrebbe potuto essere qualsiasi altra squadra. Se dovete arrabbiarvi con me per il calcio, fatelo quando vi passo davanti durante una partita o quando vi chiedo di spiegarmi il fuorigioco. Comunque chiedo scusa per il malinteso“. Basterà per riappacificarlo con i tifosi della prima squadra della Capitale, nonché Ente Morale? Staremo a vedere…
Lazio, senti Corino: “Puntare sui giovani per gestire l’emergenza”
Luigi Corino, ex difensore della Lazio e attuale vice allenatore delle rappresentative di Lega Pro, è intervenuto ai microfoni di TMW per parlare del momento della squadra biancoceleste, in particolare dell’impegno che la attende domenica pomeriggio al Mapei Stadium contro il Sassuolo: “La squadra arriverà a questa gara con tante defezioni, non solo in difesa ma anche a centrocampo, dove mancheranno due pedine fondamentali per la causa come Biglia e Parolo“. E di fronte si troverà un avversario non certamente da sottovalutare: “Il Sassuolo gioca benissimo e Di Francesco è un grande allenatore, che certamente prima o poi approderà in una grande. Anche la Lazio però potrà dire la sua grazie al suo gioco. E ai tanti giovani che ha in rosa, che Pioli dovrà essere bravo a lanciare in questo momento di emergenza“. Infine, sulle prospettive future: “Per ora non vedo una squadra da primi tre posti, ma in fondo anche l’anno scorso era così e poi alla fine le previsioni furono smentite. Certo, molto dipenderà dalle offerte: se si dovessero recuperare i giocatori più bravi, sono sicuro che si riuscirebbe a mettere in difficoltà chiunque“.
Mercato, diversi profili sul taccuino di Tare
La Lazio nel caso in cui de Vrij dovrà sottoporsi all’intervento chirurgico, per superare definitivamente il problema al ginocchio, è pronta a gennaio a tornare sul mercato. I nomi che già circolano – come riporta il Corriere dello Sport – in particolare da tenere sotto mano quello del bulgaro Georgi Terziev, difensore del Ludogorets. Il calciatore, con il contratto in scadenza nel 2016, non è un profilo nuovo per la Lazio perchè già lo scorso dicembre ci fu interessamento, ma i capitolini rinunciarono difronte alle richiesta di 5 milioni da parte del Ludogorest. Gli altri nomi caldi sono quelli dei brasiliano del Dnipro Douglas e del connazionale Xandao. Poi del camerunese, in forza allo Shalke 04, Joel Matip e dell’argentino del River Palte Eder Balanta. In più sul taccuino di Tare figurano quelli di Ascues, Vlaar, e di D’Ambrosio.
Rinnovi, vicina la firma di Marchetti
Sul fronte rinnovi qualcosa mi muove, Marchetti è ad un passo dal prolungamento fino al 2019 – come scrive quest’oggi la Gazzetta dello Sport – superate le difficoltà l’accordo è stato raggiunto. Alla fine la Lazio ha accettato le richieste del giocatore ha detto, cioè un triennale con uno stipendio che passerà dall’1,1 attuale all’1,5. sulla base di 1,1 milioni a stagione per tre anni. La firma per sancire l’accordo dovrebbe arrivare entro una decina di giorni. Ancora in altro mare l’accordo fra la Lazio e Lulic.
Protesta DERBY, la Roma invita i propri tifosi a ripensarci
Quello che andrà in scena l’8 novembre sarà un derby che per sicuramente non passerà inosservato negli annali del calcio perchè il primo senza i settori più importanti del tifo capitolino. Dunque una stracittadina atipica destinata a far rumore, una decisione sofferta quella della Curva Nord, imitata dai ragazzi della Sud, per protestare contro le famigerate barriere divisorie all’interno delle due Curve. Una decisione, quella dell Prefetto Gabrielli, particolare che lascia perplessi: punire i tifosi all’interno dello stadio quando gli incidenti avvengono fuori…
E poi ancora, una decisione che non trova il consenso dell’Uefa, che infatti impone a Lazio e Roma di eliminarle nelle gare europee. Un provvedimento in contrasto con le governance del calcio mondiale, che viaggia verso stadi senza barriere. Ma a Roma invece si ragiona diversamente ed i tifosi hanno detto basta, rinunciando ad assistere alla partita più sentita della stagione.
Per quanto le società, la Lazio ancora non ha espresso la propria posizione mentre la Roma, attraverso il presidente Pallotta, invita i propri tifosi a ripensare su quanto deciso in occasione del derby dell’otto novembre.“Sarebbe un qualcosa di molto deludente – ha dichiarato in videochat con i supporter romanisti – con i nostri fan devono partecipare al derby. In quel caso non escludo l’ipotesi di essere seduto in curva con una bandiera e uno stemma. Ma noi non prendiamo alcuna decisione in merito alla sicurezza dello stadio”.
SOCIAL – Mauro Zarate culla dolci ricordi biancocelesti
Certi amori non finiscono. Il sentimento che lega Mauro Zarate alla Lazio è ancora molto forte. Prima che perdesse la retta via Maurito ha scritto pagine meravigliose con la maglia della Lazio, chi non ricorda il suo bellissimo gol nella finale di Coppa Italia con la Sampdoria (vinta poi ai rigori dalla Lazio), l’eurogoal nel derby (il 14 aprile 2009) e tante altre magie che nei pochi anni di militanza con la maglia biancoceleste Maurito è riuscito realizzare facendo letteralmente sognare i suoi tifosi? Non c’era FA10, non c’era Keita…c’era solo lui in quel periodo e le emozioni che solo lui sapeva regalare. La meteora di Mauro Zarate si accese a forza di gol, poi si affievolì all’improvviso diventando croce e delizia del mondo biancoceleste. Da quel momento si ricordano solo i dispiaceri e le difficoltà che Zarate, la Lazio e i tifosi hanno dovuto affrontare. Ma si sa…i dolori si dimenticano mentre i sentimenti d’amore rimangono…i tifosi non dimenticheranno mai quel talento cristallino e lui non dimenticherà mai l’incredibile affetto ricevuto. E proprio di questi magic moment parla Zarate nel corso di #AskMauro, un’iniziativa organizzata dal suo attuale club, il West Ham, che permetteva ai propri tifosi di porgli domande attraverso Twitter. Così tra le tante domande sulla sua esperienza con gli Hammers, sulla sua carriera, i sui gol più importanti, i compagni di reparto formidabili e gli avversari incredibilmente forti che ha affrontato, non poteva mancare un diretto riferimento alla sua Lazio:
“Sin da piccolo ho sempre pensato di giocare a calcio, mio padre e mio fratello erano calciatori, era impossibile che praticassi qualsiasi altro sport. Al West Ham sto bene, il mio momento migliore con questa maglia è stato quando ho segnato contro l’Arsenal: è stato magnifico segnare in quello stadio in un match così importante. Lo stadio più bello? Old Trafford“.
Poi è la volta dell’esperienza italiana e dei dolci ricordi biancocesti: “Il compagno d’attacco più forte con cui abbia mai giocato? Quelli con cui mi sono trovato meglio sono due, Goran Pandev alla Lazio e Lucas Pratto al Velez, in coppia con loro ho segnato molti gol. I più forti, invece, sono altri: sicuramente in Nazionale Messi o Aguero, mentre giocare con Diego Milito in quell’anno all’Inter è stato straordinario, lui è un attaccante fantastico. Il gol più importante della mia carriera? Quello che ho segnato nel derby di Roma quando vestivo la maglia della Lazio è davvero indimenticabile. E’ stato importantissimo sia per me che per il club. Il miglior giocatore che abbia mai incontrato? Penso che sia stato Zlatan Ibrahimovic. Quando giocava nell’Inter nessuno poteva fermarlo, faceva tutto quello che voleva“.
TAKEOVER! @mau_zeta will answer YOUR questions on Twitter after training on Thursday! Submit yours now! #AskMauropic.twitter.com/EHxa6ToLNW
— West Ham United FC (@whufc_official) 14 Ottobre 2015
COMUNICATO – Lotito: “Lazio premiata per maggior numero di giovani in rosa”
Il comunicato di Claudio Lotito sul primato biancoceleste per quanto riguarda i giovani in squadra.
“In questi giorni un’analisi condotta dal Guerin Sportivo ha premiato la S.S. Lazio tra i club che impiegano un numero più elevato di giovani in Campionato. Si tratta di una medaglia al valore, che a fronte dei risultati ottenuti sinora certifica la validità di un progetto che abbiamo avviato con convinzione e certezza. È con soddisfazione che sento di poter dire che oggi siamo un club modello in Italia e in Europa, anche per l’attenzione dedicata al fair play finanziario e alle regole di bilancio che ogni società dovrebbe saper rispettare. Ciononostante, siamo in corsa per raggiungere grandi traguardi, con un team qualificato e un gruppo finora contraddistintosi per competenza, forza e grande umiltà. Mi auguro che presto tutte le società italiane diano priorita’ a questi aspetti“
Lazio, scocca il momento dei gregari
La figura del gregario è stata sempre fondamentale in ogni frangente in ogni settore e ambito. dal settore della guerra a quello sportivo il gregario ha sempre contribuito al raggiungimento dell’obiettivo finale: ovvero la vittoria! Nelle guerre è definito gregario il soldato semplice pronto a lottare in prima fila per creare spazio all’avanzata dei compagni per l’offensiva finale e nel ciclcismo è colui che collabora al gioco di squadra favorendo il successo del capitano. Ora la Lazio ha bisogno di questi due tipi di gregari, in un momento in cui fioccano gli infortuni e penalizzano la squadra. I gregari biancocelesti pronti a lottare, a combattere per aiutare il gruppo saranno probabilmente Onazi, Mauricio Hoedt, Cataldi, Radu, Mauri e Morrison. Loro devono essere i soldati che dovranno poratre al successo la Lazio.
Mauricio – Hoedt – Radu: a loro è affidato il difficile compito di non far rimpiangere De Vrij. L’olandese probabilmente starà fermo per un mese e rischia di operarsi. mauricio e Hoedt hanno già dimostrato le loro doti battagliere in difesa e dovranno ora dare ancora di più per il tour de force che dovrà affrontare l’armata biancoceleste. Radu invece dovrà tornare ad essere il tignoso giocatore di qualche anno fa. Sopperire le mancanze tecniche con la grinta e la voglia di combattere come spesso ha fatto in passato. Potrà giocare anche al centro, suo ruolo originario, dare il 110% e combattere per la maglia come speso ha fatto in passato.
Onazi – Cataldi: saranno loro con ogni probabilità a sostituire il tandem Biglia – Parolo fermi ai box. L’under 21 italiano e l’aquila nigeriana hanno sepsso giocato insieme ed ora è arrivato per loro il momento di fare il definitivo salto di qualità. Proteggere la difesa e preparare l’offensiva biancoceleste presso la porta avversaria. dovranno essere i soldati semplici pronti a correre, coprtire, attaccare ogni parte del campo. Dal loro settore può partire la cavalcata della Lazio.
Mauri – Morrison: il brianzolo se scenderà in campo avrà l’onere di indossare la fascia di capitano e guidare la sua truppa verso la conquista dei tre punti in campionato. Potrà agire da trequartista o punta all’occorrenza. La sua voglia di riscatto è tanto e potrà essere determinante, come quella dell’inglese Morrison. Ravel è pronto a scendere in campo, caricarsi delle responsabilità della squadra come se fosse un veterano e voglioso di mettersi in mostra per portare ai successi l’aquila che indossa sul petto.
In questo momento di difficoltà, chiunque scenda in campo, dovrà meritarsi di indossare la maglia della Lazio. Nessuno che ceda un centimetro!
Marco Corsini
Formello – Onazi e Cataldi favoriti, dubbi sulle fasce
Con i ritorni dei giocatori impegnati con le rispettive nazionali il tecnico biancoceleste, Stefano Pioli, può iniziare a preparare la trasferta in terra emiliana di domenica prossima contro il Sassuolo. Al Mapei Stadium l’allenatore sembra intenzionato ad insistere sul 4-2-3-1. Marchetti sarà al suo posto tra i pali. Basta, recuperato, e Lulic saranno i terzini. Al centro della difesa due fra Mauricio, con la mascherina, Gentiletti e Hoedt. Per il reparto di centrocampo i favoriti sono Onazi e Cataldi, con i quali Pioli si è soffermato a parlare all’inizio della seduta. Anche Stefano Mauri è stato provato in cabina di regia come vertice basso in un centrocampo a tre, soluzione però assai azzardata quella di arretrare così tanto il giocatore abituato a altre zone di campo. Dubbi sulle fasce: Candreva spinge per tornare titolare, Felipe Anderson e Keita si giocheranno la maglia sulla corsia opposta. Nel reparto avanzato si prospetta una staffetta tra Klose e Matri, i due dovranno farsi trovare pronti perchè, oltre al Sassuolo, giovedì prossimo si dovrà scendere di nuovo in campo in Europa League con il Rosenborg. Solo prove tattiche per i nazionali sostituiti da molti elementi della Primavera di Inzaghi per la partitella finale. Domani mattina la ripresa dei lavori.
Mauri “cuore di capitano” porta la Lazio a cena
Grazie ai risultati conseguiti nelle ultime giornate la Lazio sembra essere una squadra ritrovata. Il periodo negativo sembra essere un ricordo. Juventus, Leverkusen e i passi falsi di Verona, sponda Chievo, e Napoli, sono ormai solo delle sventurate ombre del passato. Ora la squadra del tecnico emiliano sembra essersi compattata, l’armonia è tornata a regnare sovrana e i biancocelesti sono tornati quelli di un tempo. I ragazzi di Pioli devono ora confermare i progressi fatti, sulla loro strada il prossimo scoglio da superare sarà il Sassuolo, squadra giovane e ben guidata da Di Francesco. Come riportato da Lazionews.eu, a pochi giorni dalla trasferta emiliana, l’ex capitano biancoceleste, Stefano Mauri, ha invitato a cena, in un locale nei pressi di Torre Argentina, la squadra, come promesso ai tempi del suo ritorno a Formello. Una bella serata, trascorsa in modo simpatico per stare uniti e per rafforzare lo spirito di appartenenza e coesione al gruppo. Prima le parole di Matri (“dopo la batosta di Napoli ci siamo uniti ancora di più”) ora la cena di Mauri, finalmente dopo tanti giorni di nuvoloni neri un po’ di sereno nel cielo biancoceleste.
Gazzola, difensore di Di Francesco: “Sarà difficile, la Lazio è una squadra di livello”
La Lazio domenica prossima sarà impegnata a Sassuolo. I biancocelesti arrivano in Emilia rinfrancati dagli ultimi risultati conseguiti e forti della terza piazza in classifica. Gli uomini di Pioli sono alla ricerca dell’ennesimo risultato positivo per dimostrare che il peggio è ormai alle spalle. Ai microfoni di SassuoloChannel è intervenuto il difensore della squadra emiliana, Marcello Gazzola: “La Lazio è una squadra di livello europeo, sarà una partita difficile Questa sosta ci è servita per recuperare le forze e prepararci nel migliore dei modi alla sfida di domenica”.
Berisha miglior giocatore della Nazionale Albanese
L’Albania per la prima volta nella sua storia ha raggiunto la qualificazione agli Europei. A due giorni dall’impresa nel paese non terminano ancora le feste in onore della squadra di De Biasi. Un successo che nessuno si aspettava e quindi accolto con entusiasmo dal popolo albanese. Optasports, sito che si occupa di statistiche, ha analizzato la precisione del tiro, la velocità e la valutazione generale delle prestazioni tracciando un bilancio per scegliere il miglior giocatore della selezione albanese. Etrit Berisha è stato il giocatore più votato, alle sue spalle Emir Lenjani e Ansi Agolli. In queste qualificazioni il portiere biancoceleste ha ricoperto un ruolo da protagonista nella sua squadra dato che, come più volte sottolineato da tifosi e media albanesi, in molte gare con lui in porta la nazionale non ha subito reti.