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Milan sfida alla Lazio: “A Roma per vincere”. Bertolacci: “Per me un derby”

Si dice che l’appetito vien mangiando e dopo aver raccolto 6 punti in 2 partite, seppur facendo fatica, il Milan non ha intenzione di fermarsi e ha tutte le intenzioni di venire a Roma per conquistare la terza vittoria consecutiva in una settimana. A quel punto un eventuale vittoria in trasferta su un terreno fino ad ora inespugnabile come quello dello Stadio Olimpico darebbe una grande svolta al cammino dei rossoneri. Proprio della delicata sfida di domenica hanno parlato dirigenti, allenatore e giocatori, lanciando ufficialmente il guanto di sfida nei confronti dei ragazzi di Pioli.

Queste le parole rilasciate a Mediaset Premium dall’allenatore rossonero Sinisa Mihajlovic: “Domenica sarà una partita difficile e dura contro la Lazio, ma ce la giocheremo. ” Poi ha ribadito su Sky: “Contro Lazio e Atalanta non sarà facile ma dobbiamo fare punti. Poi ci sarà la sosta. Speriamo di recuperare qualche attaccante perché sono loro che fanno la differenza”.

Gli fa eco l’autore del gol-vittoria contro il Chievo, Luca Antonelli a Milan Channel: “Non abbiamo ancora fatto nulla ma ora siamo contenti e prepariamo la trasferta a Roma. Noi siamo il Milan e dobbiamo cercare di vincere tutte le partite. Domenica cercheremo di mettercela tutta e fare 9 punti in tre partite.”

Anche il difensore AlexAdriano Galliani sono intervenuti nella tv ufficiale spendendo parole di sfida nei confronti dei biancocelesti. Queste le parole del difensore brasiliano: “Dobbiamo andare a Roma con l’obiettivo di vincere e fare una bella partita, dovremo stare attenti e non subire contro la Lazio perché poi diventa difficile.” Poi è la volta dell’amministratore delegato rossonero: “Adesso avanti ora abbiamo uno scontro difficile domenica contro la Lazio, comunque bene. Non c’è da esaltarsi con 16 punti ma comincia ad essere una classifica più interessante, ma non parliamo di classifica domenica abbiamo una partita importante e dobbiamo cercare di far bene a Roma e poi sfruttare bene il turno casalingo contro l’Atalanta.

Infine l’ex giallorosso Bertolacci che dichiara di vivere le sfide con la Lazio come se fossero un derby: “La Lazio per me è un derby, anche se oramai il derby è quello di Milano. Stiamo attraversando un momento importante, stiamo giocando e dimostrando di essere una squadra forte. Anche la Lazio sta dicendo la sua, dovremo giocare con la giusta mentalità”.

«Keita brucia le tappe: Parolo out per il Milan»

Roberto Bianchini, medico sociale della Lazio: «Se continua così, tornerà presto con il resto della squadra»

Parolo fuori contro il Milan, mentre Keita viaggia spedito verso il rientro in gruppo. Punto infermeria a Formello. A farlo è Roberto Bianchini, medico sociale biancoceleste, ai microfoni di Lazio Style Radio: “Coloro che hanno giocato ieri non hanno evidenziato particolari problemi. Marco Parolo ha una problematica sul muscolo che, ad oggi, non è completamente riassorbita. Lavoreremo su di lui fino a quando avremo la tranquillità per farlo tornare in campo con il resto della squadra. Tuttavia non penso che potrà essere disponibile per la gara di domenica. Keita Balde Diao sta bene, è migliorato, ha bruciato i tempi e le tappe e se continua così, tornerà presto con il resto della squadra”.

Fonte : Il Corriere dello Sport

 

Domenica c’è il Milan

Niente Milan per Parolo: non è recuperabile per domenica, è alle prese con una lesione muscolare rimediata con l’Italia, verrà risparmiato in vista del derby. Pioli ritroverà Mauricio e Radu, dovrà valutare invece Lulic e Hoedt: entrambi sono scesi in campo contro l’Atalanta non al meglio. A centrocampo titolare Cataldi ma molto dipenderà anche dal modulo, non è escluso il ritorno al 4-3-3. In attacco il titolare sarà Klose, sulla trequarti scalpita Kishna ma difficilmente troverà spazio. Out De Vrij e Keita: l’olandese deciderà a breve se operarsi o tornare in campo al termine della terapia conservativa. Mentre il giovane spagnolo potrebbe clamorosamente rientrare in gruppo la prossima settimana.

Fonte : Il Tempo

Lazio, contro il Milan assenti Keita, de Vrij e Parolo

Lazio subito in campo dopo il ko rimediato ieri con l’Atalanta. Lavoro di scarico per chi ha disputato l’intero match contro gli orobici, sessione completa per il resto dei giocatori. Tra questi non c’era Parolo: il centrocampista, alle prese con uno stiramento muscolare, dovrebbe rimandare il suo rientro al derby con la Roma. Da valutare Mauricio, che oggi ha svolto un lavoro differenziato, ma che già domani dovrebbe tornare a lavorare con la squadra. Abile Radu, restano indisponibili Keita (torna la prossima settimana) e de Vrij, che in questi giorni deciderà se sottoporsi a un intervento chirurgico per risolvere il fastidio al ginocchio sinistro.

Il Milan recupera un terzo attaccante, condizione considerata essenziale da Mihajlovic per passare dal 4-3-3 al 4-4-2. Dopo tre mesi di stop Niang è pronto per la trasferta di domenica con la Lazio ma ha pochi minuti nelle gambe e probabilmente Mihajlovic aspetterà la gara successiva per cambiare modulo. Al centro del tridente dovrebbe giocare uno fra Bacca e Luiz Adriano, con Cerci e Bonaventura esterni. In mediana la novità può essere De Jong al posto di Montolivo, mentre in difesa De Sciglio sostituirà Abate, il cui infortunio alla coscia verrà valutato nei prossimi giorni. Donnarumma assapora la terza da titolare di fila in porta ma non è escluso che Diego Lopez torni a breve in testa alle gerarchie.

Fonte : Il Messaggero

Stam: “I tifosi della Lazio sono speciali, con il loro supporto la squadra si rialzerà”

Jaap Stam è un nome che ancora oggi fa brillare gli occhi ai tifosi biancocelesti e a poco più di 3 giorni dalla delicata sfida tra la sua Lazio e il suo Milan non si poteva non pensare a lui…
E’ stato uno dei difensori più forti che ha vestito la maglia della Lazio e possiamo dire, con scarso rischio di smentita, che insieme ad Alessandro Nesta (alla Lazio prima e al Milan poi) ha formato la coppia di difensori  più forte del Mondo…coppia che purtroppo i tifosi hanno potuto ammirare soltanto per pochissimo tempo. Jaap era un difensore straordinario, un colosso di 1,91 m che riusciva ad abbinare con estrema facilità potenza ed eleganza…e al tempo stesso aveva una grande rapidità e corsa…cosa impensabile per un giocatore così possente. E, a dispetto della sua statura, riuscì a ricoprire con grande bravura il ruolo di terzino. Non è un caso se è stato considerato uno dei difensori più forti nel panorama europeo per molto tempo. L’ex giocatore di Lazio e Milan ha rilasciato una bellissima intervista ai microfoni del portale Lalaziosiamonoi.it, queste le sua parole:

L’ESPERIENZA DA ALLENATORE DELLE RISERVE DELL’AJAX –  “È un’ottima scuola di apprendimento, bisogna prevenire perché la situazione è sempre differente! I giocatori provengono dalle giovanili e dalla prima squadra, la squadra è quasi sempre diversa”.

L’ACADEMY DELLA LAZIO – “Penso che sia importante che la Lazio costruisca un’accademia giovanile di livello. Tutto ciò che si basa sul modello olandese non può che essere positivo. Questo significa che vogliono praticare un calcio attraente”.

LA LAZIO DI PIOLI – “Seguo ancora la Lazio, è un club in cui mi è piaciuto giocare. Avevamo una grande squadra, un grande staff e tifosi speciali. Sono stato molto felice a Roma. Penso che farà molto bene e spero che possa raggiungere le prime tre posizioni. Per vincere lo Scudetto serve anche un pizzico di fortuna, non si sa mai…”.

DE VRIJ EMBLEMA DI UNA LAZIO ORANGE – “È vero, ci sono tanti giocatori olandesi alla Lazio. Credo che sia molto attiva in Olanda a livello di scouting ed è positivo se vuole giocatori bravi tecnicamente. Stefan sta facendo bene con la maglia della Lazio, non so se necessiti di un intervento chirurgico. Non è un giocatore simile a me, abbiamo qualità differenti”.

WESLEY HOEDT – “È un difensore talentuoso e ha bisogno di giocare tante partite per abituarsi ad affrontare grandi attaccanti ed imparare come si gioca. In questo modo potrà leggere meglio la partita ed anticipare le situazioni”.

KISHNA – “Per Ricardo vale lo stesso discorso, deve giocare tante partite e tenersi in forma. In questo modo può migliorare nel tipo di calcio che si gioca in Italia”.

RICORDI DI LAZIO  – “Ho tanti bei ricordi della Lazio, in particolar modo il team manager Maurizio Manzini. Ha fatto tanto lavoro per me quando sono arrivato alla Lazio.

QUEL MANCHESTER U. – LAZIO – “In quel momento avevano una squadra grandiosa e meritarono di vincere. Ma ad essere sincero, non posso dire che fosse la squadra più forte del mondo”.

IN BIANCOCELESTE SOLO UNA COPPA ITALIA NEL 2004  – “Vincere la coppa è stato grandioso. Ma il club aveva molti problemi in quel periodo, diversi giocatori furono venduti. Naturalmente avremmo voluto vincere di più ma penso che in quelle circostanze ci siamo comportati bene. Ci furono anche diversi avvicendamenti in panchina”.

LA NOMEA DI DURO – “Talvolta queste cose succedono durante una partita. Non sono il tipo di giocatore che fa male ad un avversario di proposito. Sono un giocatore che ha sempre voluto vincere partite e premi, entro i limiti delle regole”.

TORNARE IN ITALIA DA ALLENATORE? – Sì, mi è piaciuto molto giocare in Italia e se ci sarà la possibilità di allenare lì, la prenderò sicuramente in considerazione”.

MESSAGGIO AI LAZIALI – “Ho amato il modo in cui cantavano il mio nome e mi supportavano. È difficile trovare tifosi come questi. Posso solo dir loro di continuare a supportare la squadra, in questo modo daranno una spinta importante ai giocatori in campo”.

Bollini: “Alla Lazio è mancata la cattiveria, ma può ambire ad un posto in Champions”

Dopo anni in cui ha regalato molte gioie alla Lazio (da allenatore della primavera prima e in prima squadra con Edy Reja dopo), ieri per la prima volta Alberto Bollini è stato coautore di forti dispiaceri nei confronti della sua ex-squadra, grazie alla rimonta fatta dalla sua Atalanta nel turno infrasettimanale di campionato proprio contro la Lazio. Proprio in merito alla sfida di ieri l’ex tecnico della primavera ha parlato ai mi di Radio Sei 98.100 senza nascondere ancora una volta quell’ammirazione e quell’affetto che per il club laziale non se ne andrà mai. Queste le parole del vice di Reja, parole che somigliano tanto a quelle di un padre che rimprovera con parole severe, ma giuste, il figlio che ha appena commesso un errore…per poi abbracciarlo dolcemente promettendogli che andrà tutto bene:
“Ieri ho salutato con piacere tutti, dai giocatori agli addetti ai lavori. Ho un bellissimo messaggio di Keita due giorni prima della partita. Ho un rapporto bello con Candreva, oltre che con Klose e Biglia. Sono tutti uomini e sportivi superiori alla media. Mi ha fatto un gran piacere rivedere tutti. Il rapporto umano va al di fuori dell’aspetto calcistico. Cataldi mi ha regalato la maglia a fine partita, gli ho chiesto come procedeva, abbiamo parlato dell’esperienza in Under 21, chi meglio di Pioli può gestire le sue presenze e il suo minutaggio”.

Poi l’analisi del match e del momento biancoceleste“La Lazio per un’ora non mi è sembrata diversa rispetto a quella vista all’Olimpico, i numeri portano a una riflessione. E’ un po’ la fotografia di questo campionato senza regolarità, la Lazio ha bisogno di personalità per ambire ai posti che gli competono. Al dì là delle prestazioni in casa o fuori. Da professionisti quali siamo dovevamo preparare la meglio questa partita contro una Lazio forte e qualitativa. Veniva da un paio di partite dove aveva ritrovato il piglio giusto. Non era semplice dopo una sconfitta contro la Juventus. Siamo stati bravi sotto l’aspetto caratteriale. L’analisi a posteriori va fatta sulla nostra squadra, la Lazio è difficile da affrontare perché se perdi palla a centrocampo ripartono con interpreti incredibili. Dovevamo fare gioco, attaccare sulle corsie e non subire ripartenze. La partita per noi si era messa in maniera difficile, quando la Lazio contrattaccava faceva paura, poi però si è dimostrata sciupona negli ultimi venti metri. La nostra difesa comunque è stata molto attenta, Raimondi è stato bravissimo a livello tattico. Una vittoria che ha meriti nostri più che i demeriti dell’avversario. Abbiamo avuto pazienza tattica e agonistica, poi il calcio è fatto così: in maniera rocambolesca siamo arrivati al pareggio. Alla Lazio è mancata cattiveria negli smarcamenti e negli ultimi metri. Bisogna saper tenere palla e sfruttare ogni traversone, sui cambi mi soffermo su quello che ha fatto l’Atalanta”.

Poi sugli obiettivi della squadra di Pioli: “La Lazio ha diposizione una grande rosa in termini numerici e quantitativi, bisognerà aspettare l’inizio del girone di ritorno per avere un’idea più chiara, ma credo che la Lazio possa ambiare alle zone alte e in particolare a un posto Champions“. La sua Atalanta invece: “Vivo con grande professionalità e passione il campo, Reja mi ha abituato a guardare il domani sempre con i piedi per terra. Questa è una squadra che l’anno scorso si è salvata, vogliamo migliorare l’espressione di gioco. L’obiettivo di questa squadra è certamente la salvezza“.

STATISTICHE – Mai un pareggio, difesa fragile e attacco sterile. I numeri dopo 10 giornate

La corsa della Lazio ai primi posti si è fermata a Bergamo. La sconfitta per 2-1 contro l’Atalanta ha allontanato i biancocelesti a 5 punti dalla vetta. Il dato che incuriosisce è la mancanza di pareggi. Infatti la casella segna ancora il numero zero, così come per la Fiorentina. Ecco i numeri della Lazio dopo 10 giornate:

PUNTI: 18 (-1 rispetto allo scorso anno)
VITTORIE: 6
PAREGGI: 0
SCONFITTE: 4
GOL SEGNATI: 15 (-5 rispetto allo scorso anno)
GOL SUBITI: 15 (+4 rispetto allo scorso anno)
MEDIA GOL SEGNATI: 1,5
MEDIA GOL SUBITI: 1,5

3 i gol realizzati da Biglia fino ad ora: un tiro dal limite, un calcio di rigore e una punizione
Primo autogoal stagionale per i biancocelesti. Autore lo sfortunato Basta.
14 i gol subiti in trasferta1 gol subito all’Olimpico
4 sconfitte esterne su 5 giocate
Ancora a secco gli attaccanti. Ultimo gol di una punta è stato quello di Djordjevic in Lazio – Frosinone 2-0

Buone notizie dall’infermeria

Il medico sociale biancoceleste Roberto Bianchini è intervenuto a Lazio Style Radio 89.3 per fare il punto sulla situazione degli infortunati. Notizie confortanti dall’infermeria anche se i biancocelesti dovranno rinunciare ancora una volta a Marco Parolo.

Queste le parole del dottore sul centrocampista biancoceleste: “Parolo continua il lavoro di recupero. La parte infortunata – il muscolo – sta rispondendo bene alla terapia ma la botta non è stata riassorbita ancora del tutto. Bisogna stare attenti, non bisogna forzare. Dobbiamo evitare di accelerare i tempi del rientro in squadra altrimenti si rischia di avere una ricaduta, che potrebbe prolungare di altre 3-4 partite i tempi di recupero del giocatore. Vedremo come svilupperà la situazione. Quando saremo certi del recupero totale del calciatore azzarderemo una ripresa totale. Le cose sono migliorate molto ma domenica difficilmente sarà a disposizione”.

Radu e Mauricio: “Il rumeno ha smaltito la forma influenzale che lo aveva colpito. Anche per il brasiliano non dovrebbero esserci problemi, superato l’affaticamento muscolare domani dovrebbe rientrare con la squadra. E’ stato portato in panchina solo per evitare ricadute per un banale affaticamento”.

Keita: “Sta facendo passi da gigante. La settimana prossima, per l’Europa League o per il derby, probabilmente tornerà a disposizione”.

Gli altri: “Nessun problema particolare per chi è sceso in campo ieri. A parte qualche piccolo affaticamento o qualche contusione, tutti sono disponibili per domenica”.

Perea: “Lazio grande squadra, ho imparato molto anche se…”

Arrivato nel 2013 a Roma dal Deportivo Calì, l’attaccante biancoceleste Bryan Perea, si trova ora in prestito in Francia al Troyes. Per lui una nuova esperienza in un ambiente diverso per poter continuare a crescere. Dopo un breve periodo di ambientamento il rendimento di “El Coco” in questa nuova avventura sta dando i primi frutti. Ieri sera Brayan è riuscito a segnare la sua prima rete in Coppa di Lega con la maglia della sua nuova squadra, rete importante a livello personale ma inutile ai fini del risultato finale. Infatti, il Troyes, ha perso 2-1 contro il Lille. El Coco, intercettato ai microfoni di Canal 32, ha ricordato i primi tempi vissuti nella capitale: “Quando ho firmato per i biancocelesti già conoscevo il valore della Lazio. In Italia è un grande club, con giocatori importanti. Saputa la notizia ufficiale di venire a Roma ero felicissimo per il mio trasferimento, avevo solo voglia di fare bene e vincere. Al mio arrivo ho avuto diverse difficoltà per il modo diverso di giocare, però posso dire che è stato un periodo molto importante per la mia crescita. Sono riuscito ad adattarmi al nuovo ambiente ed ho imparato molto. Per me che arrivavo da un altro calcio in serie A non era facile confrontarmi ma penso di aver fatto bene, sono riuscito a segnare ed ho fatto segnare i compagni”. 

Gascoigne: “Ho rischiato troppe volte di morire ma ora…”

Paul Gascoigne, il giocatore inglese ed ex biancoceleste, croce e delizia di chi ama il calcio, è intervenuto ai microfoni di ITV per parlare ancora una volta della sua vita dissoluta, spesa fra alcol e droga, fino a correre il rischio di mettere fine ad una vita vissuta sempre al limite. Lo stesso Paul ha confessato: Per 19 volte ho corso il rischio di morire. Ora è più di un anno che non tocco un goccio di alcol. Sono dispiaciuto nel dirlo ma miei genitori si erano ormai abituati e rassegnati nel vedermi in quelle condizioni”.

Pellegatti: “Il Milan a Roma senza Abate e forse con Donnarumma tra i pali”

Il Milan dopo la vittoria di ieri a San Siro contro il Chievo si è portata a 16 punti in classifica. Due  i punti di ritardo nei confronti della squadra biancoceleste, prossimo avversario dei rossoneri. Domenica alle 20,45 gli uomini di Mihajlovic scenderanno in campo all’Olimpico per affrontare la Lazio con la ferma intenzione di fare punti; necessari per risalire in classifica visto l’attuale ritardo sulle prime. Come dichiarato da Carlo Pellegatti a Sportmediaset, mattinata di allenamento a Milanello, dove i rossoneri hanno iniziato a lavorare in vista della difficoltosa trasferta romana: “Clima disteso durante la seduta. Niang sembra essere recuperato, questa mattina ha svolto tutto l’allenamento con il gruppo. Sicuramente sarà disponibile, almeno in panchina, con la Lazio. Problemi fisici per Abate, il terzino ieri è uscito dal campo per un problema muscolare alla coscia. Contro i biancocelesti non ci sarà. Probabile la conferma di Donnarumma tra i pali”.

Andujar, Napoli: “Se Higuain non avesse fallito quel rigore…”

Qualche giocatore del Napoli non ha ancora digerito la sconfitta contro la Lazio subita nello scorso campionato all’ultima giornata. Vittoria che consentì agli uomini di Pioli di garantirsi il preliminare di Champions League. A distanza di mesi Mariano Andujar, ora all’Estudiantes, è tornato a parlare di quella partita ai microfoni di Radio Crc: “Siamo stati sfortunati contro la Lazio e in Coppa Italia, sono stati degli episodi a penalizzarci. Se Higuain avesse realizzato quel rigore tutto sarebbe andato dversamente. Nel campionato scorso qualcosa è venuta meno ma non credo sia stata una stagione da buttare. L’aggressione che Higuain ed io abbiamo subito dopo quell’incontro non mi ha fatto cambiare l’opinione che serbo di Napoli, e anche Higuain la pensa come me”.

 

Eurorivali – Il Dnipro ai quarti di finale della coppa nazionale

Il Dnipro, grazie al 3-2 con il quale ha sconfitto l’Olimpik Donetsk, ha passato il turno in Coppa d’Ucraina. La partita di andata si era chiusa sul 2-0 per la rivale dei biancocelesti in Europa League. Nell’incontro di ritorno gli uomini di Myron Markevyč hanno bissato il successo dell’andata garantendosi il passaggio del turno grazie alle reti di Gama, Babatunde e Zozulya. Per gli ospiti a segno Lysenko e Shestakov.

 

Felipe Anderson al Manchester United? L’agente smentisce

E’ circolata in mattinata la solita notizia bufala di un presunto accordo tra Felipe Anderson e il Manchester United. Ecco la pronta smentita del suo agente su espnfc.com: “Non esiste nessun accordo, Felipe resterà alla Lazio. Vuole dare il massimo per aiutare la squadra”.

 

 

Il diario di bordo del direttore

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ultras laziali a bergamo
lo spicchio dei tifosi laziali
Ieri a Bergamo erano presenti circa 300 tifosi a sostenere la Lazio sotto una pioggia fitta e intensa. A fine gara nessuno dei giocatori è venuto a salutare quelle 300 persone che, partite con i pullman da Roma alle ore 11 del mattino, sono tornate alle 9 di questa mattina, con i vestiti bagnati sino all’inverosimile.
 
Fra tosse, starnuti, e reumatismi, gli impavidi sostenitori della Lazio non si sono meritati nemmeno un saluto da parte dei giocatori, nonostante – durante un giorno feriale – hanno deciso di essere al fianco della Lazio nell’uggiosa Bergamo, dove la pioggia scendeva copiosa. Non dico la maglia da gioco, che sarebbe stato “troppo” anche per questioni di bilancio[!], ma una normale considerazione, verso chi, veramente, dà senso a quel che è scritto nell’inno “Lazio, tu non sarai mai sola”.
 
Il calcio senza i tifosi è nulla, e nessuno fra gli uomini di Pioli ha pensato bene di volgere un saluto al termine del match. Nessuno si è degnato di riconoscere, quello che senza troppi fronzoli, è semplicemente un gesto d’amore. Il mister, durante una conferenza, disse che i laziali sono un popolo. Beh, se è veramente così, si ricordi allora di venire a salutare il suo popolo anche quando si perde, perchè al tifoso, soprattutto quello animato da più passione, non interessa solo vincere, ma anche avere un minimo di rispetto e una sana considerazione fra le parti in causa. E ieri – secondo il mio modesto punto di vista – questo “contratto” è venuto meno. I giocatori, considerate le condizioni avverse e la cocente sconfitta subita, avrebbero dovuto lanciare le magliette a quei ragazzi guerrieri, bagnati come pochi e presenti soltanto per l’amore della maglia. Tornare a casa con le casacche della Lazio, vale quasi quanto una vittoria, ma forse i giocatori non lo sanno, oppure lo sanno ma non ci pensano, o peggio ancora, vorrebbero andare ma sono impossibilitati a farlo (ipotesi davvero remota…). Sarebbe utile capire il perchè di tanta freddezza nei confronti dei primi sostenitori del club capitolino e, una volta stabilito ciò, sarebbe cosa gradita correggere lo sbaglio.
 
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Durante il viaggio di ritorno, i tifosi asciugavano i loro abiti

Anche in tribuna stampa, provenienti da Roma, c’eravamo solo noi di laziochannel.it e un altro collega a cui va il mio saluto. La trasferta è stata davvero molto bella, peccato solo per il risultato. Vorrei salutare tutti gli amici incontrati ieri, con cui sono stato davvero a mio agio durante un viaggio lungo e tempestoso. 

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uno dei pullman presenti ieri a Bergamo

 

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La Lazio all’attacco!

 

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Certificato in Tribuna Stampa :)

Stendardo: “La punizione del gol non c’era, ma la Lazio ha grandi individualità e un Biglia super”

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Dopo la vittoria di ieri sulla Lazio, il difensore dell’Atalanta (ex della gara) Guglielmo Stendardo ha parlato in sala stampa del match. Queste le sue parole, riportate da ‘Tmw’: “Dopo Torino, dovevano a tutti i costi dare un segnale positivo, giocando da Atalanta. Abbiamo affrontato una grande squadra, sopratutto nel primo tempo ho visto grandi individualità, oltre a un Biglia che faceva la differenza. Noi siamo stati bravi e anche un po’ fortunati: nella ripresa siamo partiti meglio di loro e alla fine abbiamo vinto. Adesso siamo più sereni, ma, anche se la classifica è buona, non dobbiamo abbassare il livello della concentrazione. La partita di ieri è passata, domenica abbiamo il Bologna, che ha appena cambiato allenatore e quindi è il peggiore avversario che ci potesse capitare. Dovessimo sbagliare l’approccio, rischieremmo una brutta figura. Ieri nell’intervallo il mister era soddisfatto della prestazione: la punizione del gol non c’era e poi nel secondo tempo la Lazio è calata vistosamente. Con le due ammonizioni di Biglia e Onazi, spostando Moralez la gara è cambiata completamente. Credo che sia un match da dividere in due parti: la prima, in cui la Lazio ha meritato il vantaggio, e la seconda, dove invece noi l’abbiamo superata di gran lunga come intensità di gioco“.

Scaloni a “I Laziali Sono Qua”: “Sbagliato gettare la croce addosso a Basta”

Giocatore di grandissimo carisma in campo ma anche e soprattutto all’interno dello spogliatoio, Lionel Scaloni ha lasciato un eccellente ricordo nell’ambiente laziale. L’ex terzino argentino è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione di riferimento per tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per parlare dell’ultima sconfitta degli uomini di Pioli in campionato contro quella che è un’altra sua ex squadra, l’Atalanta.

Ieri ero allo stadio,” racconta Scaloni, “e il primo tempo è stato tutto della Lazio. Ma all’amico che mi aveva accompagnato ho detto: se la Lazio non raddoppia, finisce per perderla. La pressione dell’Atalanta nella ripresa era aumentata e la partita è finita come è finita. La Lazio ha peccato di scarsa concretezza, non ha chiuso la partita e gli episodi hanno finito per punirla. In questo sposo al cento per cento il ragionamento di mister Pioli: una grande squadra deve essere in grado di fare male ai momenti giusti, gli spazi per le ripartenze c’erano ma la Lazio non ha avuto la cattiveria per sfruttarli al meglio.

Da terzino destro, Scaloni parla dello sfortunato protagonista del match dell’Atleti Azzurri d’Italia, Dusan Basta: “Giudicare una partita per l’episodio di un autogol è troppo superficiale: aveva di fronte un giocatore molto difficile da marcare come Gomez ed ha fatto sicuramente una buona partita in fase difensiva. Purtroppo l’autogol è stato un infortunio, può capitare: non si può buttare la croce su un giocatore che peraltro anche ieri ha offerto una buona prestazione nell’interpretazione del suo ruolo.

Scaloni nel 1997 ha vinto un Mondiale Under 20, così come quest’estate lo ha vinto Milinkovic-Savic: “Sul giovane serbo penso che giocare in Italia non è mai facile per nessuno, ed un giovane come lui ha bisogno di almeno un anno di ambientamento. E’ un buon giocatore che adesso come adesso deve forse cercare più la porta per diventare un giocatore completo: ha sicuramente ancora da imparare, ma ha anche i mezzi per fare grandissime cose, si vede chiaramente.

Sul connazionale Biglia: “Quando è arrivato qui alla Lazio non era conosciuto da tutti, ma all’Anderlecht era già un calciatore di caratura internazionale, con una maturità straordinaria. Ha bisogno di altri giocatori al suo fianco in grado di giocare la palla e di supportarlo, ma stiamo parlando di un giocatore di livello altissimo, come ha dimostrato anche vestendo la maglia della Nazionale argentina.

Ma dove potrà arrivare la Lazio quest’anno? Secondo Scaloni: “Le potenzialità per arrivare ai primi posti ci sono: manca purtroppo un pizzico di cattiveria. Se non migliora in situazioni come il secondo tempo di ieri potrà fare fatica a centrare gli obiettivi più prestigiosi. Manca un pizzico di mentalità: deve acquisirla per arrivare a fine stagione e lottare per le primissime posizioni. Nel calcio di adesso serve equilibrio: il Napoli è una squadra offensiva ma sa anche come difendersi. La Lazio deve migliorare questo aspetto, capire che oltre al primo tempo dominato, deve saper gestire e chiudere i match come non è riuscito a fare nella ripresa.

La realtà del campionato dice che ancora è tutto aperto. Scaloni analizza il quadro attuale della Serie A: “Secondo me la gerarchia attuale è quella delle prime posizioni, ci sono cinque squadre che difficilmente avranno tracolli. La Juventus ha abdicato, le attuali prime cinque si giocheranno il titolo con grandissima concorrenza, ci sono squadre che possono pensare di vincere lo scudetto, ma che se il Milan rientrasse nel gruppo di testa potrebbero ritrovarsi a fine stagione anche fuori dall’Europa League. Al momento non si può pronosticare quale sarà la squadra che metterà le mani sul titolo.

Infine, un messaggio per i tanti laziali all’ascolto: “Mi sento sempre di ringraziare il popolo biancoceleste: a Roma ho lasciato tanti amici e tanti ricordi eccezionali. Ho dato sempre il massimo ed è stato un onore e un piacere vestire la maglia della Lazio.

Fabio Belli

FORMELLO – Le ultime novità su Parolo, Mauricio e Hoedt

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A poche da ore dal ko di Bergamo, la Lazio ritorna in campo per iniziare a preparare la sfida di domenica sera all’Olimpico contro il Milan. Sul terreno del ‘Fersini’ lavorano i giocatori non schierati ieri sera con l’Atalanta: tra essi Radu, rimasto in panchina per il recupero sul filo di Lulic. Assente invece Parolo, che a questo punto vede sempre più improbabile la possibilità di giocare con i rossoneri: il  recupero dallo stiramento muscolare sta comunque procedendo, per cui il suo rientro dovrebbe avvenire nel derby di domenica prossima. Ancora seduta a parte per Mauricio, che verrà valutato nel corso della rifinitura di domani per capire se potrà riprendersi o meno il suo posto al centro della difesa: dovesse farcela, sarà schierato sulla destra accanto a Gentiletti. Infine, Hoedt, già in dubbio prima della sfida alla banda Reja per un problema alla caviglia, ieri ha subito un altro colpo e si spera, vista l’emergenza difensiva, che riesca a rientrare in gruppo nella giornata di domani.

Scudetto 1915, l’avv. Mignogna chiarisce i casi Torino e Udinese

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La Lazio un simbolo. La petizione avviata dai biancocelesti per ottenere l’assegnazione dello scudetto 1914-15 ha costituito un esempio anche per altri club, come ad esempio Torino Udinese, che in queste ore si sono mossi per rivendicare titoli passati. Per chiarire la loro vicenda, è intervenuto, ai microfoni de ‘Lalaziosiamonoi’, l’avvocato Gianluca Mignogna: “Sono orgoglioso che anche Torino e Udinese si stiano muovendo per le loro recriminazioni, significa che noi laziali siamo come sempre pionieri e esempi da seguire. Le tre storie però sono completamente diverse: i friulani rivendicano uno scudetto del 1896, dunque antecedente anche alla fondazione della Figc, mentre per i piemontesi si tratta di un presunto tentativo di combine verificatosi nella stagione 1926-27. Lungi dal voler giudicare questioni altrui, credo sia evidente come il caso Lazio 1915 sia quello più pregnante sotto il profilo giuridico-sportivo e riguardi una grave irregolarità verificatasi a causa di un conflitto mondiale, in cui tra l’altro i biancocelesti versarono alla patria un enorme contributo in termini di sangue. Sulla petizione, infine, posso dire che la questione è caldissima: siamo molto vicini a quota 30mila firme e a breve ci saranno grosse novità. Quel che è certo però è che il ricorso verrà presentato e i firmatari resteranno scolpiti nella storia“.

Infortunio de Vrij, nel weekend la decisione

Stefan de Vrij al bivio, il tempo stringe e entro il week end la decisione se operarsi on meno – come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – la terapia infiltrativa di fattori di crescita infatti volge al termine. Dunque testare il ginocchio in campo oppure operazione, la speranza dello staff medico era addirittura di riportarlo in campo per il derby dell’otto novembre ma i rischi sono troppo alti e si tratta di un ipotesi quasi impossibile. Sia il giocatore che la società non vogliono prendere più rischi e quindi de Vrij tornerà a disposizione di Pioli solo quando sarà al 100% e quindi la possibilità più realistica ad oggi – come sostiene il giornale romano – è quella dell’intervento in artroscopia l’olandese starebbe soltanto decidendo in quale Paese operarsi (opzioni Belgio, Germania, Italia ed Olanda) e con chi.