Secondo appuntamento con la rubrica sul fantacalcio in collaborazione con Fantaclub.it. A poco più di 48 ore dalla sfida dell’Olimpico tra Lazio e Milan, fantaclub consiglia chi schierare e chi no. Dei biancocelesti consiglia di puntare su capitano e vice capitano, ovvero Biglia e Klose. Mentre dei rossoneri il noto sito di fantacalcio consiglia due romani: Cerci e Romagnoli. Tra i giocatori da evitare di schierare ci sono Onazi della Lazio e Kucka del Milan. Per vedere gli altri consigli e gli indisponibili dell’11 giornata clicca qui.
Crudeli “Temo molto la Lazio, soprattutto gli esterni e Klose”
Giornalista e grande tifoso rossonero, Tiziano Crudeli è entrato nelle simpatie dei tifosi italiani per le sue esultanze a squarciagola.
Intervistato da I Laziali Sono Qua su Elle Radio 88.100, Crudeli ha parlato del Milan di ieri e di oggi: “Purtroppo non si vive di glorie passate, bisogna capire i tempi. E’ facile salire sul carro dei vincitori quando si vince, ma la squadra va seguita e sostenuta sempre pur criticandola. Abbiamo passato tempi bui negli ultimi anni, ora la società è tornata a spendere per attirare qualche investitore straniero. Forse si può risalire ma si parte dalle macerie di un organico non competitivo come dimostrato dalla posizione in classifica nella scorsa stagione. La strada è ancora lunga perché finora ho visto un bel Milan solo nel secondo tempo contro il Chievo. Ora la squadra va testata contro squadre più importanti a partire dalla gara contro la Lazio”.
Il giornalista di 7 gold racconta Mihajlovic: “L’ho conosciuto bene avendo passato con lui una settimana in Sardegna prima dell’inizio del campionato. In quelle serate lui mi ha parlato del suo modo di essere, mi ha detto che lui è maturato attraverso due guerre e che ha una corazza che gli fa superare tutto. Mi disse che se avesse conosciuto un Mihajlovic da giovane non avrebbe fatto tante sciocchezze. Mi ha assicurato che non si fa condizionare dalla società in nessun modo. Mi piace perché è diretto, dice le cose come stanno anche se nell’ultimo periodo ha corretto il tiro, è un po’ più diplomatico anche quando le prestazioni della squadra non sono esaltanti. Ha assimilato la filosofia rossonera. Se in una squadra come il Milan tu parti subito col bastone senza la carota aumenti i problemi di spogliatoio. Molti allenatori in passato hanno fallito perché non hanno saputo gestire il gruppo”.
Sula Lazio Crudeli afferma: “Non lo dico per piaggeria, la Lazio mi piace ma mi lascia perplesso il suo rendimento: ha fatto 15 gol e ne ha subiti altrettanti. E’ una squadra con un potenziale offensivo enorme, ma spesso si sbilancia e prende tanti gol. Ha un organico di valore ed ha un ottimo allenatore. Ha giocatori interessanti: su tutti Felipe Anderson ha potenzialità entusiasmanti. Ha pagato l’assenza di Djordjevic anche se Matri qualcosa l’ha combinata. In casa è un’ottima squadra con 5 vittorie su 5, ma c’è l’altra faccia della medaglia che in trasferta ha vinto solo una gara. Da milanista temo molto questa Lazio perché ha tutte le caratteristiche per mettere in difficoltà il Milan. Quei due esterni possono fare davvero male e poi in avanti ha Klose che se gira è un terminale temibile. Sarà un test importante per il Milan contro un’ottima squadra da cui però mi aspettavo di più. Ad esempio non credevo perdesse l’ultima gara che aveva in pugno. Ha degli alti e bassi che sono sconcertanti, paga tantissimo queste pause. Io da rossonero spero che ciò accada anche domenica”.
Crudeli elenca i punti deboli dei rossoneri: “Il centrocampo e la fase difensiva. Alex e Romagnoli sono ottimi difensori ma se lasciati soli e non coperti adeguatamente dal centrocampo, soprattutto nelle ripartenze, accusano dei grossi problemi. Romagnoli sta crescendo ed è molto bravo nell’anticipo, soprattutto nell’impostazione e nelle ripartenze. E’ molto forte tecnicamente ma paga lo scotto dei suoi 20 anni. Alex è macchinoso,è bravo nel gioco aereo ma va in difficoltà negli spazi. I terzini sono bravi ma lasciano tanti spazi agli avversari. Il centrocampo deve trovare il giusto equilibrio perché nell’aiutare la difesa rischia poi di non riuscire a impostare. Non è un caso che il Milan ha preso 15 gol, sono troppi per una squadra che vuole essere competitiva. I gol che ricordo con più piacere? Sono romagnolo, sono un passionale e non so controllarmi. Quando esulto non penso alle conseguenze. Io ne ho vissute tante, soprattutto i successi a livello internazionale. Certo ricordo dei rigori che hanno consentito al Milan di eliminare squadre, come anche la Juve, che mi hanno dato gioie infinite. Poi i successi a livello internazionale, soprattutto quelli in trasferta. Fiero di tifare una squadra italiana perché io sono molto nazionalista. Ciò non mi impedisce però di essere critico quando ce n’è bisogno”.
In chiusura Crudeli racconta una sua pazzia giovanile e il rapporto col nemico/amico Elio Corno: “La più grande pazzia? Da giovane ero dipendente della Polaroid tanto che vinsi un viaggio come miglior venditore negli Stati Uniti. Diedi le dimissioni per dedicarmi al calcio come collaboratore. Fu un’incoscienza ma quella scelta mi ha dato tante soddisfazioni e anche a livello economico non ci ho perso tanto. Elio Corno? E’ un mio fratello. Abbiamo un’accesa rivalità sportiva, ma lui è un grande giornalista che ha lavorato nelle maggiori testate giornalistiche. Però ha uno spiccato senso delle provocazioni che in diretta mi fanno imbestialire, ma poi a fine trasmissione ci abbracciamo. Io non concepisco l’odio, lo sfottò ci sta però quando mi insultano pesantemente ci rimango male”.
Fabrizio Piepoli
Lazio-Milan a Damato: bilancio positivo, ma non troppo…
Sarà Antonio Damato a dirigere Lazio-Milan, match dell’11/a giornata d’andata di Serie A in programma domenica alle 20.45 allo stadio Olimpico. Il fischietto, della sezione AIA di Barletta, sarà coadiuvato dagli assistenti Vuoto e Padovan, dagli addizionali Orsato e Celi e dal IV uomo La Rocca. Positivo il bilancio con i biancocelesti, che, in 18 gare sotto la sua direzione, hanno collezionato 9 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte. I tifosi laziali non possono tuttavia dormire sonni tranquilli, visto che, nello 0-5 rimediato lo scorso settembre al San Paolo contro il Napoli, l’arbitraggio era affidata proprio a D’Amato. È stata quella l’ultima volta che i destini del fischietto pugliese e del sodalizio capitolino si sono incrociati.
Giudice Sportivo: tre i laziali a rischio per il derby
Milinkovic-Savic e Lulic: sono questi i giocatori della Lazio entrati in diffida per la gara con il Milan di domenica sera. A comunicarlo il Giudice Sportivo Giampaolo Tosel, che, con la nota ufficiale numero 74, relativo all’ultimo turno disputato in serie A, ha diramato le sanzioni per le gare in programma nel prossimo weekend. E si tratta di sanzioni non da poco per i due biancocelesti, ammoniti nel corso della trasferta di Bergamo e che, qualora contro i rossoneri incappassero in un nuovo ‘giallo’, sarebbero costretti a saltare il derby dell’8 novembre. Oltre a loro, in pericolo c’è anche Mauricio, diffidato già dall’ultima giornata.
Cana: “Via dalla Lazio perché si era già organizzata in base alla mia partenza”
L’ex difensore della Lazio, ora al Nantes, Lorik Cana torna a parlare del suo addio alla Capitale: “Avevo avvertito già la dirigenza biancoceleste del mio progetto di tornare all’OM che poi però non si è concretizzato. – le sue parole a ‘La Provence’ – A Roma non sono potuto rimanere perché il club aveva già organizzato la squadra contando sulla mia partenza. Il mio entourage ha parlato con i dirigenti del Marsiglia, ma l’opzione non si è concretizzata, così a fine agosto ho ringraziato Vincent Lebrune (presidente del club ndr) per l’interesse che avevano mostrato verso di me. Quel club ce l’ho nel cuore“. Parole d’amore quelle dell’albanese verso il sodalizio transalpino, che arrivano a poche ore dalla sfida di campionato che li metterà di fronte uno contro l’altro e pochi giorni dopo le rivelazioni dello stesso quotidiano, secondo cui sarebbe stato l’ex tecnico dei biancazzurri Marcelo Bielsa ad opporsi quest’estate al ritorno del giocatore in riva al Mediterraneo.
Lombardo ricorda: “Che momenti alla Lazio…”
L’ex giocatore della Lazio Attilio Lombardo, nel presentare la sfida di domenica sera, ricorda con affetto i suoi anni a Roma in biancoceleste, vincendo tra l’altro anche uno scudetto nella Lazio di Eriksson: “Ho bellissimi ricordi degli anni alla Lazio – le sue parole a Milan Channel – abbiamo raggiunto risultati importanti in quei due anni. C’erano grandi giocatori come Nesta, Vieri, Salas e Mihajlovic. A Roma non è mai facile vincere, il Milan non troverà un ambiente facile, nonostante le ultime vittorie abbiamo dato morale alla squadra”.
Stirpe-Frosinone ci ripensa: “Con la Lazio non dovevamo perdere”
Il Frosinone traccia un bilancio delle sue prime partite in Serie A ed ancora recrimina della sconfitta subita dalla Lazio all’Olimpico. “Fuori casa avremmo meritato di più – ripensa il presidente Stirpe, le sue dichiarazioni riportate dal Corriere dello Sport – non dovevamo perdere a Roma contro la Lazio”.
Dzeko attacca: “Lulic impaurito di me alla Roma”
Aria di derby a Roma, Edin Dzeko e Senad Lulic grandi amici in nazionale e rivali nella Capitale, Il centravanti della Roma, a proposito del suo passaggio in giallorosso di quest’estate, rivela un clamoroso retroscena: “Lulic non voleva che andassi alla Roma – scrive la Gazzetta dello Sport – forse aveva paura, per fortuna non l’ho ascoltato e ora voglio batterlo. Fuori sì, ma in campo non siamo amici”.
La lettera del Sindaco Marino
Io sottoscritto Ignazio Roberto M. Marino con la presente comunico formalmente alle SS. LL. che le mie dimissioni dalla carica di Sindaco di Roma Capitale, ricevute con nota prot. 20166 del 12 ottobre 2015 di codesta Presidenza, sono da intendersi con la presente annullate e revocate: da ciò consegue la loro assoluta e totale inefficacia, come prescritto dall’art. 53 comma 3 del D.L.vo n. 267 del 2000.
Sono stato eletto con il voto favorevole del 64 per cento delle romane e dei romani partecipanti al voto con un programma da me scritto e sostenuto dalle forze politiche dell’attuale maggioranza.
Un programma riassumibile in alcuni principi di netta discontinuità con il passato. Un programma che ha fermato il consociativismo, ha fortemente voluto il risanamento dei debiti miliardari nel Comune e nelle Aziende municipalizzate, che disegna una Città consolidata e non realizza nuovi quartieri di disagio, che riconosce a tutti gli stessi diritti e che ha riportato la legalità contabile e sbarrato la porta alle mafie perseguite da una attenta ed intelligente Magistratura.
Oggi la Città può riprendere ad investire in trasporti, illuminazione, strade, decoro, un nuovo ciclo dei rifiuti ecosostenibile (dopo aver chiuso la discarica più grande del pianeta), nuovi alloggi sociali per le persone più deboli oltre ad attrarre ingenti capitali internazionali per progetti che creano lavoro e benessere.
Ma sento il dovere di non eludere le altre riflessioni e questioni che sono state sollevate dalle forze politiche in merito alla qualità dell’azione di governo fin qui svolta.
Mentre sono certo che il nostro operato abbia con fatica raggiunto l’obiettivo di ripristinare legalità e trasparenza dell’agire amministrativo, mi è chiaro che questo sforzo non è stato da solo sufficiente a garantire i necessari risultati di buon governo della Città.
Come spesso accade nei momenti di crisi si riesce a vedere con maggiore lucidità il percorso che ciascuno ha compiuto.
Pur rivendicando ogni atto e ogni scelta fatta in questi due anni e mezzo per cambiare Roma, non ho difficoltà ad ammettere alcuni errori.
Costretto dalle difficoltà e dalla resistenza dei poteri che stavamo sfidando a lavorare giorno e notte per portare a risultato ognuna delle nostre scelte, ho dato l’impressione di non voler dialogare e di non voler condividere queste scelte con la Città, che talvolta ha così ha percepito di subirle.
Mi spiace, perché non è questo il segno che volevo dare, a partire da un dialogo più aperto e costruttivo che avrei voluto avere con l’Assemblea capitolina, a partire dal gruppo del PD, il partito di cui sono espressione e che ha saputo più volte – insieme a tutta la maggioranza – dare prova di coraggio e determinazione con voti che resteranno storici per la nostra Capitale.
Per tutto questo ritengo non sia giusto eludere il dibattito pubblico, con un confronto chiaro per spiegare alla Città cosa sta accadendo e come vorremo andare avanti.
Questi sono i principali punti di confronto sui quali verificare l’esistenza di una visione comune con i partiti che sostengono in Consiglio comunale l’organo di governo del Campidoglio.
Per il sacrale rispetto che si deve alla stessa Assemblea ed alle sue prerogative, espressioni della sovrana volontà popolare, ritengo di dover sospendere – nelle more della convocazione richiesta – le riunioni dell’organo di governo capitolino, e di conseguenza di inibire momentaneamente gli effetti degli atti di conferimento delle deleghe assessorili, in attesa di verificare la sussistenza delle condizioni politico-amministrative che permettano la prosecuzione del mandato.
Prof. Ignazio R. Marino
Milan sfida alla Lazio: “A Roma per vincere”. Bertolacci: “Per me un derby”
Si dice che l’appetito vien mangiando e dopo aver raccolto 6 punti in 2 partite, seppur facendo fatica, il Milan non ha intenzione di fermarsi e ha tutte le intenzioni di venire a Roma per conquistare la terza vittoria consecutiva in una settimana. A quel punto un eventuale vittoria in trasferta su un terreno fino ad ora inespugnabile come quello dello Stadio Olimpico darebbe una grande svolta al cammino dei rossoneri. Proprio della delicata sfida di domenica hanno parlato dirigenti, allenatore e giocatori, lanciando ufficialmente il guanto di sfida nei confronti dei ragazzi di Pioli.
Queste le parole rilasciate a Mediaset Premium dall’allenatore rossonero Sinisa Mihajlovic: “Domenica sarà una partita difficile e dura contro la Lazio, ma ce la giocheremo. ” Poi ha ribadito su Sky: “Contro Lazio e Atalanta non sarà facile ma dobbiamo fare punti. Poi ci sarà la sosta. Speriamo di recuperare qualche attaccante perché sono loro che fanno la differenza”.
Gli fa eco l’autore del gol-vittoria contro il Chievo, Luca Antonelli a Milan Channel: “Non abbiamo ancora fatto nulla ma ora siamo contenti e prepariamo la trasferta a Roma. Noi siamo il Milan e dobbiamo cercare di vincere tutte le partite. Domenica cercheremo di mettercela tutta e fare 9 punti in tre partite.”
Anche il difensore Alex e Adriano Galliani sono intervenuti nella tv ufficiale spendendo parole di sfida nei confronti dei biancocelesti. Queste le parole del difensore brasiliano: “Dobbiamo andare a Roma con l’obiettivo di vincere e fare una bella partita, dovremo stare attenti e non subire contro la Lazio perché poi diventa difficile.” Poi è la volta dell’amministratore delegato rossonero: “Adesso avanti ora abbiamo uno scontro difficile domenica contro la Lazio, comunque bene. Non c’è da esaltarsi con 16 punti ma comincia ad essere una classifica più interessante, ma non parliamo di classifica domenica abbiamo una partita importante e dobbiamo cercare di far bene a Roma e poi sfruttare bene il turno casalingo contro l’Atalanta.“
Infine l’ex giallorosso Bertolacci che dichiara di vivere le sfide con la Lazio come se fossero un derby: “La Lazio per me è un derby, anche se oramai il derby è quello di Milano. Stiamo attraversando un momento importante, stiamo giocando e dimostrando di essere una squadra forte. Anche la Lazio sta dicendo la sua, dovremo giocare con la giusta mentalità”.
«Keita brucia le tappe: Parolo out per il Milan»
Roberto Bianchini, medico sociale della Lazio: «Se continua così, tornerà presto con il resto della squadra»
Parolo fuori contro il Milan, mentre Keita viaggia spedito verso il rientro in gruppo. Punto infermeria a Formello. A farlo è Roberto Bianchini, medico sociale biancoceleste, ai microfoni di Lazio Style Radio: “Coloro che hanno giocato ieri non hanno evidenziato particolari problemi. Marco Parolo ha una problematica sul muscolo che, ad oggi, non è completamente riassorbita. Lavoreremo su di lui fino a quando avremo la tranquillità per farlo tornare in campo con il resto della squadra. Tuttavia non penso che potrà essere disponibile per la gara di domenica. Keita Balde Diao sta bene, è migliorato, ha bruciato i tempi e le tappe e se continua così, tornerà presto con il resto della squadra”.
Fonte : Il Corriere dello Sport
Domenica c’è il Milan
Niente Milan per Parolo: non è recuperabile per domenica, è alle prese con una lesione muscolare rimediata con l’Italia, verrà risparmiato in vista del derby. Pioli ritroverà Mauricio e Radu, dovrà valutare invece Lulic e Hoedt: entrambi sono scesi in campo contro l’Atalanta non al meglio. A centrocampo titolare Cataldi ma molto dipenderà anche dal modulo, non è escluso il ritorno al 4-3-3. In attacco il titolare sarà Klose, sulla trequarti scalpita Kishna ma difficilmente troverà spazio. Out De Vrij e Keita: l’olandese deciderà a breve se operarsi o tornare in campo al termine della terapia conservativa. Mentre il giovane spagnolo potrebbe clamorosamente rientrare in gruppo la prossima settimana.
Fonte : Il Tempo
Lazio, contro il Milan assenti Keita, de Vrij e Parolo
Lazio subito in campo dopo il ko rimediato ieri con l’Atalanta. Lavoro di scarico per chi ha disputato l’intero match contro gli orobici, sessione completa per il resto dei giocatori. Tra questi non c’era Parolo: il centrocampista, alle prese con uno stiramento muscolare, dovrebbe rimandare il suo rientro al derby con la Roma. Da valutare Mauricio, che oggi ha svolto un lavoro differenziato, ma che già domani dovrebbe tornare a lavorare con la squadra. Abile Radu, restano indisponibili Keita (torna la prossima settimana) e de Vrij, che in questi giorni deciderà se sottoporsi a un intervento chirurgico per risolvere il fastidio al ginocchio sinistro.
Il Milan recupera un terzo attaccante, condizione considerata essenziale da Mihajlovic per passare dal 4-3-3 al 4-4-2. Dopo tre mesi di stop Niang è pronto per la trasferta di domenica con la Lazio ma ha pochi minuti nelle gambe e probabilmente Mihajlovic aspetterà la gara successiva per cambiare modulo. Al centro del tridente dovrebbe giocare uno fra Bacca e Luiz Adriano, con Cerci e Bonaventura esterni. In mediana la novità può essere De Jong al posto di Montolivo, mentre in difesa De Sciglio sostituirà Abate, il cui infortunio alla coscia verrà valutato nei prossimi giorni. Donnarumma assapora la terza da titolare di fila in porta ma non è escluso che Diego Lopez torni a breve in testa alle gerarchie.
Stam: “I tifosi della Lazio sono speciali, con il loro supporto la squadra si rialzerà”
Jaap Stam è un nome che ancora oggi fa brillare gli occhi ai tifosi biancocelesti e a poco più di 3 giorni dalla delicata sfida tra la sua Lazio e il suo Milan non si poteva non pensare a lui…
E’ stato uno dei difensori più forti che ha vestito la maglia della Lazio e possiamo dire, con scarso rischio di smentita, che insieme ad Alessandro Nesta (alla Lazio prima e al Milan poi) ha formato la coppia di difensori più forte del Mondo…coppia che purtroppo i tifosi hanno potuto ammirare soltanto per pochissimo tempo. Jaap era un difensore straordinario, un colosso di 1,91 m che riusciva ad abbinare con estrema facilità potenza ed eleganza…e al tempo stesso aveva una grande rapidità e corsa…cosa impensabile per un giocatore così possente. E, a dispetto della sua statura, riuscì a ricoprire con grande bravura il ruolo di terzino. Non è un caso se è stato considerato uno dei difensori più forti nel panorama europeo per molto tempo. L’ex giocatore di Lazio e Milan ha rilasciato una bellissima intervista ai microfoni del portale Lalaziosiamonoi.it, queste le sua parole:
L’ESPERIENZA DA ALLENATORE DELLE RISERVE DELL’AJAX – “È un’ottima scuola di apprendimento, bisogna prevenire perché la situazione è sempre differente! I giocatori provengono dalle giovanili e dalla prima squadra, la squadra è quasi sempre diversa”.
L’ACADEMY DELLA LAZIO – “Penso che sia importante che la Lazio costruisca un’accademia giovanile di livello. Tutto ciò che si basa sul modello olandese non può che essere positivo. Questo significa che vogliono praticare un calcio attraente”.
LA LAZIO DI PIOLI – “Seguo ancora la Lazio, è un club in cui mi è piaciuto giocare. Avevamo una grande squadra, un grande staff e tifosi speciali. Sono stato molto felice a Roma. Penso che farà molto bene e spero che possa raggiungere le prime tre posizioni. Per vincere lo Scudetto serve anche un pizzico di fortuna, non si sa mai…”.
DE VRIJ EMBLEMA DI UNA LAZIO ORANGE – “È vero, ci sono tanti giocatori olandesi alla Lazio. Credo che sia molto attiva in Olanda a livello di scouting ed è positivo se vuole giocatori bravi tecnicamente. Stefan sta facendo bene con la maglia della Lazio, non so se necessiti di un intervento chirurgico. Non è un giocatore simile a me, abbiamo qualità differenti”.
WESLEY HOEDT – “È un difensore talentuoso e ha bisogno di giocare tante partite per abituarsi ad affrontare grandi attaccanti ed imparare come si gioca. In questo modo potrà leggere meglio la partita ed anticipare le situazioni”.
KISHNA – “Per Ricardo vale lo stesso discorso, deve giocare tante partite e tenersi in forma. In questo modo può migliorare nel tipo di calcio che si gioca in Italia”.
RICORDI DI LAZIO – “Ho tanti bei ricordi della Lazio, in particolar modo il team manager Maurizio Manzini. Ha fatto tanto lavoro per me quando sono arrivato alla Lazio“.
QUEL MANCHESTER U. – LAZIO – “In quel momento avevano una squadra grandiosa e meritarono di vincere. Ma ad essere sincero, non posso dire che fosse la squadra più forte del mondo”.
IN BIANCOCELESTE SOLO UNA COPPA ITALIA NEL 2004 – “Vincere la coppa è stato grandioso. Ma il club aveva molti problemi in quel periodo, diversi giocatori furono venduti. Naturalmente avremmo voluto vincere di più ma penso che in quelle circostanze ci siamo comportati bene. Ci furono anche diversi avvicendamenti in panchina”.
LA NOMEA DI DURO – “Talvolta queste cose succedono durante una partita. Non sono il tipo di giocatore che fa male ad un avversario di proposito. Sono un giocatore che ha sempre voluto vincere partite e premi, entro i limiti delle regole”.
TORNARE IN ITALIA DA ALLENATORE? – “Sì, mi è piaciuto molto giocare in Italia e se ci sarà la possibilità di allenare lì, la prenderò sicuramente in considerazione”.
MESSAGGIO AI LAZIALI – “Ho amato il modo in cui cantavano il mio nome e mi supportavano. È difficile trovare tifosi come questi. Posso solo dir loro di continuare a supportare la squadra, in questo modo daranno una spinta importante ai giocatori in campo”.
Bollini: “Alla Lazio è mancata la cattiveria, ma può ambire ad un posto in Champions”
Dopo anni in cui ha regalato molte gioie alla Lazio (da allenatore della primavera prima e in prima squadra con Edy Reja dopo), ieri per la prima volta Alberto Bollini è stato coautore di forti dispiaceri nei confronti della sua ex-squadra, grazie alla rimonta fatta dalla sua Atalanta nel turno infrasettimanale di campionato proprio contro la Lazio. Proprio in merito alla sfida di ieri l’ex tecnico della primavera ha parlato ai mi di Radio Sei 98.100 senza nascondere ancora una volta quell’ammirazione e quell’affetto che per il club laziale non se ne andrà mai. Queste le parole del vice di Reja, parole che somigliano tanto a quelle di un padre che rimprovera con parole severe, ma giuste, il figlio che ha appena commesso un errore…per poi abbracciarlo dolcemente promettendogli che andrà tutto bene:
“Ieri ho salutato con piacere tutti, dai giocatori agli addetti ai lavori. Ho un bellissimo messaggio di Keita due giorni prima della partita. Ho un rapporto bello con Candreva, oltre che con Klose e Biglia. Sono tutti uomini e sportivi superiori alla media. Mi ha fatto un gran piacere rivedere tutti. Il rapporto umano va al di fuori dell’aspetto calcistico. Cataldi mi ha regalato la maglia a fine partita, gli ho chiesto come procedeva, abbiamo parlato dell’esperienza in Under 21, chi meglio di Pioli può gestire le sue presenze e il suo minutaggio”.
Poi l’analisi del match e del momento biancoceleste: “La Lazio per un’ora non mi è sembrata diversa rispetto a quella vista all’Olimpico, i numeri portano a una riflessione. E’ un po’ la fotografia di questo campionato senza regolarità, la Lazio ha bisogno di personalità per ambire ai posti che gli competono. Al dì là delle prestazioni in casa o fuori. Da professionisti quali siamo dovevamo preparare la meglio questa partita contro una Lazio forte e qualitativa. Veniva da un paio di partite dove aveva ritrovato il piglio giusto. Non era semplice dopo una sconfitta contro la Juventus. Siamo stati bravi sotto l’aspetto caratteriale. L’analisi a posteriori va fatta sulla nostra squadra, la Lazio è difficile da affrontare perché se perdi palla a centrocampo ripartono con interpreti incredibili. Dovevamo fare gioco, attaccare sulle corsie e non subire ripartenze. La partita per noi si era messa in maniera difficile, quando la Lazio contrattaccava faceva paura, poi però si è dimostrata sciupona negli ultimi venti metri. La nostra difesa comunque è stata molto attenta, Raimondi è stato bravissimo a livello tattico. Una vittoria che ha meriti nostri più che i demeriti dell’avversario. Abbiamo avuto pazienza tattica e agonistica, poi il calcio è fatto così: in maniera rocambolesca siamo arrivati al pareggio. Alla Lazio è mancata cattiveria negli smarcamenti e negli ultimi metri. Bisogna saper tenere palla e sfruttare ogni traversone, sui cambi mi soffermo su quello che ha fatto l’Atalanta”.
Poi sugli obiettivi della squadra di Pioli: “La Lazio ha diposizione una grande rosa in termini numerici e quantitativi, bisognerà aspettare l’inizio del girone di ritorno per avere un’idea più chiara, ma credo che la Lazio possa ambiare alle zone alte e in particolare a un posto Champions“. La sua Atalanta invece: “Vivo con grande professionalità e passione il campo, Reja mi ha abituato a guardare il domani sempre con i piedi per terra. Questa è una squadra che l’anno scorso si è salvata, vogliamo migliorare l’espressione di gioco. L’obiettivo di questa squadra è certamente la salvezza“.
STATISTICHE – Mai un pareggio, difesa fragile e attacco sterile. I numeri dopo 10 giornate
La corsa della Lazio ai primi posti si è fermata a Bergamo. La sconfitta per 2-1 contro l’Atalanta ha allontanato i biancocelesti a 5 punti dalla vetta. Il dato che incuriosisce è la mancanza di pareggi. Infatti la casella segna ancora il numero zero, così come per la Fiorentina. Ecco i numeri della Lazio dopo 10 giornate:
PUNTI: 18 (-1 rispetto allo scorso anno)
VITTORIE: 6
PAREGGI: 0
SCONFITTE: 4
GOL SEGNATI: 15 (-5 rispetto allo scorso anno)
GOL SUBITI: 15 (+4 rispetto allo scorso anno)
MEDIA GOL SEGNATI: 1,5
MEDIA GOL SUBITI: 1,5
3 i gol realizzati da Biglia fino ad ora: un tiro dal limite, un calcio di rigore e una punizione
Primo autogoal stagionale per i biancocelesti. Autore lo sfortunato Basta.
14 i gol subiti in trasferta1 gol subito all’Olimpico
4 sconfitte esterne su 5 giocate
Ancora a secco gli attaccanti. Ultimo gol di una punta è stato quello di Djordjevic in Lazio – Frosinone 2-0
Buone notizie dall’infermeria
Il medico sociale biancoceleste Roberto Bianchini è intervenuto a Lazio Style Radio 89.3 per fare il punto sulla situazione degli infortunati. Notizie confortanti dall’infermeria anche se i biancocelesti dovranno rinunciare ancora una volta a Marco Parolo.
Queste le parole del dottore sul centrocampista biancoceleste: “Parolo continua il lavoro di recupero. La parte infortunata – il muscolo – sta rispondendo bene alla terapia ma la botta non è stata riassorbita ancora del tutto. Bisogna stare attenti, non bisogna forzare. Dobbiamo evitare di accelerare i tempi del rientro in squadra altrimenti si rischia di avere una ricaduta, che potrebbe prolungare di altre 3-4 partite i tempi di recupero del giocatore. Vedremo come svilupperà la situazione. Quando saremo certi del recupero totale del calciatore azzarderemo una ripresa totale. Le cose sono migliorate molto ma domenica difficilmente sarà a disposizione”.
Radu e Mauricio: “Il rumeno ha smaltito la forma influenzale che lo aveva colpito. Anche per il brasiliano non dovrebbero esserci problemi, superato l’affaticamento muscolare domani dovrebbe rientrare con la squadra. E’ stato portato in panchina solo per evitare ricadute per un banale affaticamento”.
Keita: “Sta facendo passi da gigante. La settimana prossima, per l’Europa League o per il derby, probabilmente tornerà a disposizione”.
Gli altri: “Nessun problema particolare per chi è sceso in campo ieri. A parte qualche piccolo affaticamento o qualche contusione, tutti sono disponibili per domenica”.
Perea: “Lazio grande squadra, ho imparato molto anche se…”
Arrivato nel 2013 a Roma dal Deportivo Calì, l’attaccante biancoceleste Bryan Perea, si trova ora in prestito in Francia al Troyes. Per lui una nuova esperienza in un ambiente diverso per poter continuare a crescere. Dopo un breve periodo di ambientamento il rendimento di “El Coco” in questa nuova avventura sta dando i primi frutti. Ieri sera Brayan è riuscito a segnare la sua prima rete in Coppa di Lega con la maglia della sua nuova squadra, rete importante a livello personale ma inutile ai fini del risultato finale. Infatti, il Troyes, ha perso 2-1 contro il Lille. El Coco, intercettato ai microfoni di Canal 32, ha ricordato i primi tempi vissuti nella capitale: “Quando ho firmato per i biancocelesti già conoscevo il valore della Lazio. In Italia è un grande club, con giocatori importanti. Saputa la notizia ufficiale di venire a Roma ero felicissimo per il mio trasferimento, avevo solo voglia di fare bene e vincere. Al mio arrivo ho avuto diverse difficoltà per il modo diverso di giocare, però posso dire che è stato un periodo molto importante per la mia crescita. Sono riuscito ad adattarmi al nuovo ambiente ed ho imparato molto. Per me che arrivavo da un altro calcio in serie A non era facile confrontarmi ma penso di aver fatto bene, sono riuscito a segnare ed ho fatto segnare i compagni”.
Gascoigne: “Ho rischiato troppe volte di morire ma ora…”
Paul Gascoigne, il giocatore inglese ed ex biancoceleste, croce e delizia di chi ama il calcio, è intervenuto ai microfoni di ITV per parlare ancora una volta della sua vita dissoluta, spesa fra alcol e droga, fino a correre il rischio di mettere fine ad una vita vissuta sempre al limite. Lo stesso Paul ha confessato: “Per 19 volte ho corso il rischio di morire. Ora è più di un anno che non tocco un goccio di alcol. Sono dispiaciuto nel dirlo ma miei genitori si erano ormai abituati e rassegnati nel vedermi in quelle condizioni”.
Pellegatti: “Il Milan a Roma senza Abate e forse con Donnarumma tra i pali”
Il Milan dopo la vittoria di ieri a San Siro contro il Chievo si è portata a 16 punti in classifica. Due i punti di ritardo nei confronti della squadra biancoceleste, prossimo avversario dei rossoneri. Domenica alle 20,45 gli uomini di Mihajlovic scenderanno in campo all’Olimpico per affrontare la Lazio con la ferma intenzione di fare punti; necessari per risalire in classifica visto l’attuale ritardo sulle prime. Come dichiarato da Carlo Pellegatti a Sportmediaset, mattinata di allenamento a Milanello, dove i rossoneri hanno iniziato a lavorare in vista della difficoltosa trasferta romana: “Clima disteso durante la seduta. Niang sembra essere recuperato, questa mattina ha svolto tutto l’allenamento con il gruppo. Sicuramente sarà disponibile, almeno in panchina, con la Lazio. Problemi fisici per Abate, il terzino ieri è uscito dal campo per un problema muscolare alla coscia. Contro i biancocelesti non ci sarà. Probabile la conferma di Donnarumma tra i pali”.