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Lazio vicina a un difensore del Corinthias e il club brasiliano conferma

L’infortunio di de Vrij cambia le carte in tavola in casa Lazio. Il rientro dell’olandese è rinviato a data da destinarsi e dato che Hoedt e Mauricio non danno le garanzie neessarie, la società sta ponderando di tornare sul mercato a gennaio per acquistare un centrale. Il nome principale sul taccuino di Tare è quello di Felipe, difensore del Corinthias fresco di rinnovo. Per poterlo prendere servono almeno 5 mln. Tuttavia, l’interesse della Lazio potrebbe essere reale, come confermato dal direttore generale brasiliano: “Abbiamo ricevuto un primo sondaggio da parte di una squadra italiana riguardo la situazione di Felipe”. In Brasile sono sicuri che si tratti del club capitolino. Intanto il difensore in patria ha glissato sull’argomento: “Pare ci siano dei sondaggi ma non ci penso, voglio concentrarmi su questo finale di stagione. Poi col mio manager e il club valuteremo il da farsi”.

Lazio, Klose-Mauricio titolari col Milan

Seduta di allenamento per i biancocelesti: Parolo verso il forfait.

Lazio in campo: i biancocelesti proseguono la marcia di avvicinamento al prossimo incontro di campionato, contro il Milan. Appare recuperato Mauricio, dopo l’affaticamento muscolare che lo aveva messo in dubbio: oggi tutto l’allenamento con il gruppo. In vista della prossima gara, lui e Klose tornano dal primo minuto. Hoedt ha saltato la partitella finale. Parolo, invece, va verso il forfait. Dubbi a centrocampo, possibile l’ingresso di Cataldi. Kishna insidia Candreva.

Fonte : Il Corriere dello Sport

Lazio nei guai

De Vrij si opera.

L’intervento chirurgico al ginocchio la prossima settimana all’estero Il dottor Salvatori: solo dopo conosceremo i reali tempi di recupero

Stagione a rischio per De Vrij. Il difensore della Lazio la settimana prossima verrà operato al ginocchio sinistro per risolvere la patologia infiammatoria all’articolazione. La terapia conservativa coi fattori di crescita non ha dato i risultati sperati, ieri lo staff medico biancoceleste ha comunicato la scelta, presa in accordo col giocatore: «Operazione necessaria, solo dopo i tempi di recupero saranno chiari» ha detto il dottor Salvatori. L’intervento al ginocchio verrà effettuato all’estero, probabilmente a Barcellona nella clinica del professor Cugat, ma non sono da scartare altre ipotesi.

Difficile ipotizzare i tempi di recupero, perché non è stata resa nota alcuna diagnosi ufficiale: si può procedere sul piano delle ipotesi per cercare di fotografare meglio la situazione. Cosa può essere successo? Nel 2010 il giocatore era già stato operato per un problema al menisco esterno del ginocchio sinistro. È possibile che si sia generato un flap meniscale (un piccolo lembo rialzato) che dà sofferenza a tutta l’articolazione. Questa sarebbe la migliore delle ipotesi, una patologia risolvibile nel giro di tre mesi. Qualora invece la spina irritativa avesse danneggiato la cartilagine del ginocchio la situazione sarebbe molto più grave. A quel punto la tempistica del recupero completo potrebbe essere quantizzata anche in sei-otto mesi, stagione praticamente finita. Fin quando il chirurgo non interverrà, non si potrà conoscere la situazione.

In questa stagione De Vrij è sceso in campo per l’ultima volta il 6 settembre, in occasione della sfida tra Olanda e Turchia valevole per la qualificazione ai prossimi Europei di Francia. Il difensore era rimasto in campo solo un tempo, nell’intervallo di quella partita fu costretto ad alzare bandiera bianca per il problema al ginocchio che – già successivamente alla sfida contro l’Islanda – aveva dato cenni di cedimento. Tra la due partite, i medici olandesi avevano aspirato il liquido sinoviale del ginocchio sinistro del giocatore pur di mandarlo in campo contro i turchi. Ed è qui che la Lazio potrebbe intervenire qualora volesse esigere un risarcimento. Il club sta valutando. «Al momento non ho avuto alcun input – afferma l’avvocato Gianmichele Gentile – il presidente Lotito attende un’analisi più completa prima di fare una valutazione. Il rischio fa parte del gioco, e da questo punto di vista ci sono già accordi tra club e federazioni che fanno capo alla Fifa per quanto riguarda gli infortuni che avvengono in campo internazionale.De Vrij non si è infortunato in campo, il giocatore aveva evidenziato un problema fisico al termine della partita contro l’Islanda, e nonostante ciò è stato mandato in campo nella gara successiva. Nel caso in cui il presidente Lotito decidesse di agire, bisognerebbe valutare l’eventuale negligenza dei medici olandesi».

Qualora i tempi di recupero fossero superiori ai tre mesi, la Lazio tornerebbe sul mercato: Felipe, Caldirola e Ranocchia sono i nomi più papabili, sotto osservazione anche il difensore olandese del Southampton Virgil Van Dijk.

Fonte : Il Tempo

Lazio, tegola de Vrji

Si opera al ginocchio.  Il club: «L’ intervento è necessario»

La conferma arriva da Stefano Salvatori, medico sociale della Lazio. «Il difensore olandese la prossima settimana sarà sottoposto a un intervento chirurgico, prossimamente comunicheremo dove avverrà l’intervento e tutta la relativa logistica. Purtroppo la decisione è stata necessaria, i tempi di recupero saranno quindi un pò più lunghi», ha spiegato Salvatori ai microfoni di Lazio Style Radio.

Non è bastata la terapia conservativa e neppure i fattori di crescita. De Vrij, dopo avere consultato anche alcuni luminari europei (tra cui lo spagnolo Cugat e il belga Martens), ha optato per l’operazione chirurgica per risolvere il problema al ginocchio sinistro emerso a settembre, nel match perso dalla ‘suà Olanda contro la Turchia. Il tecnico Pioli dovrà fare a meno del suo difensore più importante almeno fino a gennaio, potendo contare in quel reparto soltanto sui tre difensori centrali Hoedt, Gentiletti e Mauricio. Oltre a Radu che, all’occorrenza, può essere impiegato anche al centro della difesa. Confermate, inoltre, le assenze di Marco Parolo e Keita per il match di domenica contro il Milan.

Fonte : Il Messaggero

L’AVVERSARIO DI TURNO – Il Milan: Mihajlovic punta su Bacca per sfatare il tabù Lazio

Quando avere tante partite ravvicinate a volte può essere una benedizione…la Lazio dopo aver praticamente gettato via la vittoria contro l’Atalanta dell’ex Reja torna all’Olimpico per riprendere la retta via in campionato, sperando che domenica sera contro il Milan il campo di casa continui ad essere ancora una volta fonte di grandi soddisfazioni (cercando nel frattempo di migliorare anche il proprio rendimento in trasferta). Quella rossonera non è una squadra imbattibile, anzi…e sicuramente la difficoltà che stanno vivendo i ragazzi di Mihajlovic può essere un ulteriore risorsa per i biancocelesti, i rossoneri si stanno dimostrando una squadra ancora molto timorosa e insicura. Una volta andati in svantaggio i rossoneri infatti, non sono quasi mai riusciti a ribaltare il risultato a loro favore. Il Milan ha subito cinque gol da fuori area finora, più di ogni altra squadra – segue proprio la Lazio con quattro. Uomini come Candreva (se verra schierato negli 11 titolari), Felipe Anderson e Biglia, dotati di un gran tiro da fuori area , potrebbero risultare molto pericolosi. I rossoneri restano comunque una squadra di tutto rispetto, e come dichiarato dagli stessi protagonisti, vogliono venire a Roma per conquistare la terza vittoria consecutiva e superare così proprio i biancocelesti in classifica (sono distanti solo 2 punti).

IL CAMMINO DEI ROSSONERI – La squadra sta decisamente deludendo le aspettative dei tifosi, non solo a livello di risultati ma sopratutto a livello di gioco: con Sassuolo e Chievo infatti il milan si ha ripreso a fare punti ma ha vinto facendo moltissima fatica (senza avere il peso delle coppe). Se guardiamo infatti alle prime sette giornate di campionato il Milan ha collezionato soltanto 9 punti, frutto delle tre vittorie contro Empoli, Palermo e Udinese, mentre è stata sconfitta da: Fiorentina, Inter, Genoa e NapoliDopo la sosta invece, complice anche l’abbandono del 4-2-3-1 (impossibile in assenza di un vero trequartista) la formazione di Mihajlovic sembrerebbe aver cambiato marcia, per lo meno sotto l’aspetto dei risultati. Così, dopo il pareggio in casa del Torino (1-1), ha conquistato 6 punti, contro Sassuolo e Chievo. La gara contro la Lazio, quindi, rappresenta uno spartiacque, visto che i rossoneri si trovano soltanto a due lunghezze dai biancocelesti. Due vittorie per scacciare la crisi. Due vittorie che danno un po’ di respiro a Sinisa Mihajlovic, ma che ora impongono una prestazione di livello domenica sera all’Olimpico. La Lazio proverà a mettere i bastoni tra le ruote alla rinascita del Diavolo rossonero. Milan che come la Lazio ha un ottimo rendimento in casa (dei 16 punti in classifica 12 arrivano da gare disputate tra le mura amiche) mentre fa tantissima fatica in trasferta. La gara di Roma rappresenta quindi un grande banco di prova visto che fino ad ora i biancocelesti allo Stadio Olimpico hanno fatto numeri ad oggi emulati solo da big europee come il Bayern di Guardiola. Per tornare a competere per il vertice Mihajlovic deve vincere anche in trasferta, altrimenti il cammino si farà assai più duro. 

VOGLIA DI BATTERE UNA BIG IN TRASFERTA – L’ultima vittoria esterna del Milan contro una big risale al 2-0 contro la Fiorentina il 26 marzo del 2014. Da quel momento nessuna vittoria in trasferta, solo in casa. E a proposito di big, ormai si può dire che la Lazio per Mihajlovic sta diventando un vero e proprio tabù visto che da quando allena in Serie A il tecnico serbo ha un bilancio assai negativo: 1 vittoria (proprio allo Stadio Olimpico quando era allenatore del Catania) 2 pareggi e 7 sconfitte (l’ultima la scorsa stagione quando era allenatore della Sampdoria), numeri da incubo. Naturalmente i tifosi biancocelesti si augurano che questo suo trend negativo con la sua ex squadra continui anche domenica.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Mihajlovic non dovrebbe cambiare molto rispetto all’ultima gara vinta contro il Chievo. Il modulo scelto dovrebbe essere ancora il 4-3-3 che sembra stia dando maggiori garanzie al tecnico serbo (abbandonato quindi il 4-2-3-1 molto caro al presidente Silvio Berlusconi).
In porta dovrebbe esserci per la terza partita consecutiva il giovane Donnarumma, che sembra aver tolto definitivamente il posto all’esperto Diego Lopez. Davanti al giovane portiere, il quartetto difensivo sarà costituto da Mattia De Sciglio, che sostituirà nel ruolo di terzino destro l’infortunato Abate (infortunio muscolare rimediato mercoledì sera contro il Chievo), mentre sul lato sinistro sarà confermato Luca Antonelli. Al centro invece Sinisa Mihajlovic è indeciso se concedere o meno un turno di riposo ad Alex (entrato in ballottaggio con Philipe Mexes): l’esperto centrale brasiliano ha già giocato tre partite di fila negli ultimi dieci giorni, ma l’abbinamento con il giovane Romagnoli sta dando finalmente i suoi frutti perciò il tecnico serbo vorrebbe evitare di dividere questa coppia proprio in un match delicato come quello di domenica sera. La solidità di Alex, condita da una preziosa condizione fisica unita alla freschezza di Romagnoli trasmettono fiducia a Mihajlovic, pertanto dovrà riflettere attentamente il da farsi. Per il resto Montolivo agirà da mediano, mentre Bertolacci e Kucka saranno gli intermedi. Gli esterni d’attacco dovrebbero essere Alessio Cerci e Jack Bonaventura, mentre a guidare l’attacco ci sarà ancora una volta il bomber colombiano Bacca, è lui il trascinatore del Milan in questo momento. Ancora indisponibile invece Super Mario Balotelli (il problema con la pubalgia sembra più grave del previsto e il rientro di Super Mario non sembra così vicino, di conseguenza è altamente improbabile che risulti anche solo disponibile per la panchina domenica, contro la Lazio).

PROBABILE FORMAZIONE – Donnarumma; De Sciglio, Alex (Mexes), Romagnoli, Antonelli; Montolivo, Bertolacci, Kucka; Cerci, Bacca, Bonaventura.  All. Mihajlovic

Indisponibili: Balotelli, Menez, Abate
Squalificati: – 

Ballottaggi: Alex 60% – Mexes 40%; Montolivo 65% – de Jong 35%; Kucka 60% – Poli 40%

Marco Lanari

Formello – Rischio panchina per un big contro il Milan

Seduta pomeridiana a Formello per gli uomini di Pioli. I giocatori biancocelesti si sono ritrovati sul campo di allenamento per preparare la sfida di domenica sera con il Milan. Nell’incontro con i rossoneri Pioli sembra orientato a confermare il 4-2-3-1 anche se durante la seduta ha provato il 4-4-2. Mauricio, superato l’affaticamento muscolare, tornerà al centro della difesa al fianco di Gentiletti, Basta e Lulic saranno i terzini. A centrocampo ballottaggio CataldiOnazi, con il primo avvantaggiato per scendere in campo al fianco dell’argentino Lucas Biglia. Sulla trequarti potrebbe esserci qualche novità. Il tecnico bianceleste ha provato Felipe Anderson a destra e Kishna sulla sinistra, con Mauri a completare il reparto. Questo, dopo la non soddisfacente prestazione del numero 87 biancoceleste contro l’Atalanta, potrebbe portare Pioli a dare un turno di riposo – anche in vista del derby – a Candreva. La presenza di Mauri nel terzetto sulla trequarti apre un altro ballottaggio tra lui e Milinkovic-Savic. Il giocatore serbo nella prima parte dell’allenamento ha svolto lavoro differenziato per poi riunirsi ai compagni. Il giovane centrocampista è molto affaticato ed è anche in diffida (gli altri diffidati sono Lulic e Mauricio, per loro il rischio di saltare la stracittadina) quindi Mauri potrebbe tornare titolare. Terminale offensivo dovrebbe essere Klose, quasi sempre presente nelle sfide contro le grandi ed il Milan, inoltre, è una delle sue vittime preferite.

Infermeria – Brutte notizie in casa Lazio

Pessime notizie in casa biancoceleste. Il medico sociale Stefano Salvatori è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per il consueto punto sugli infortunati: “Nessuna novità rispetto al bollettino di ieri. Restano indisponibili Parolo e Keita. L’unica novità riguarda Stefan De Vrij. La prossima settimana il giocatore sarà sottoposto ad intervento chirurgico, presto comunicheremo dove verrà eseguito ed i tempi di recupero. Purtroppo l’intervento si è reso necessario, quindi i tempi di recupero del difensore olandese saranno un po’ più lunghi”.

Milan senza Abate e Balotelli

Allenamento pomeridiano per gli uomini di mister Mihajlovic nel centro di Milanello. La squadra rossonera ha iniziato la seduta alle 15.00. Prima fase di riscaldamento atletico a secco basato sulla corsa, dopo di chè i giocatori divisi in due gruppi hanno svolto due distinti torelli. L’allenamento è proseguito con diverse partitelle tattiche. Jack Bonaventura e Alessio Cerci hanno svolto lavoro personalizzato come da programma, mentre tra i giocatori scesi in campo assenti Ignazio Abate e Mario Balotelli. Assenze importanti per i rossoneri. Sia il terzino che l’attaccante non saranno a disposizione per la sfida di domenica sera. I due giocatori si sono sottoposti a delle cure per risolvere rispettivamente il problema muscolare alla coscia e la pubalgia.

L’arbitro Damato e i biancocelesti

Antonio Damato, fischietto della sezione di Barletta, è stato designato a dirigere la prossima sfida di campionato in programma domenica alle ore 20.45 all’Olimpico tra Lazio e Milan. L’arbitro pugliese ha già diretto in campionato i biancocelesti 18 volte: 9 le vittorie (di cui le ultime 4 in casa), 3 i pareggi e 6 le sconfitte. L’ultima volta che la Lazio ha incontrato Damato risale allo scorso settembre: serata da dimenticare, con gli uomini di Pioli travolti dal Napoli (5-0). I pareggi sono arrivati tutti in campionato ed in trasferta. L’ultimo successo esterno risale al 2011, quando i biancocelesti espugnarono il Dall’Ara di Bologna grazie ad un’autorete di Acquafresca e ad un gol di Lulic. Nel corso dei 18 incontri arbitrati un solo rigore accordato ai biancocelesti, mentre 4 sono le espulsioni. L’arbitro sarà coadiuvato dagli assistenti Vuoto e Padovan, il IV uomo La Rocca e gli addizionali Orsato e Celi.

 

Serena boccia le due punte: “La forza della Lazio è negli esterni”

Ex giocatore e oggi commentatore Mediaset, Aldo Serena ai microfoni di Lazio Style Radio ha parlato della sconfitta dei biancocelesti contro l’Atalanta all’Atleti Azzurri.

“Bergamo è un campo difficile, la Lazio ha fatto un buon primo tempo ma non ha chiuso la partita – ha spiegato Serena -. L’Atalanta ha rinforzato l’attacco ed è riuscita a ribaltare la gara. Apprezzo l’atteggiamento della Lazio che cerca di essere sempre propositiva e di vincere. Però c’è un divario enorme tra i risultati in casa e quelli in trasferta. Bisogna capire la ragione”.

Ha suscitato polemiche la scelta di Pioli di togliere Onazi per Klose, passando alle due punte: Candreva e Anderson sono punti di forza. In certe frazioni di gara ci sta di giocare con le due punte per cercare di recuperare il risultato ma la forza della Lazio è negli esterni, utili soprattutto nelle ripartenze. Pioli? Ci dividevo la camera ai tempi della Juventus. A 19 anni era già un professionista navigato, si vedeva che aveva la stoffa dell’allenatore. E’ un ottimo allenatore e una splendida persona”.

Fabrizio Piepoli

Carraro: “Lotito ha sbagliato la forma ma ha detto la verità”

Franco Carraro è intervenuto ad un convegno al Circolo Canottieri Aniene per la presentazione del libro «Il calcio italiano 1898-1981. Economia e potere», scritto dal professore Nicola De Ianni. L’ex Presidente del Coni e della Figc ha espresso la sua opinione sulla ormai famosa telefonata nel corso della quale il presidente biancoceleste si augurava che Frosinone e Carpi non raggiungessero la Serie A: Lotito ha espresso un’opinione cruenta e forse anti-sportiva ma reale. E’ sbagliato dire una cosa del genere però, anche se in forma errata, ha detto la verità. Roma è Roma, Frosinone è un’altra dimensione. Sarà brutto da dire ma è solo la reatà. Roma è conosciuta dappertutto. Se dici a un inglese Frosinone, ti serve la carta geografica”.

 

FANTACALCIO – Lazio Milan: ecco su chi puntare e su chi no

Secondo appuntamento con la rubrica sul fantacalcio in collaborazione con Fantaclub.it. A poco più di 48 ore dalla sfida dell’Olimpico tra Lazio e Milan, fantaclub consiglia chi schierare e chi no. Dei biancocelesti consiglia di puntare su capitano e vice capitano, ovvero Biglia e Klose. Mentre dei rossoneri il noto sito di fantacalcio consiglia due romani: Cerci e Romagnoli. Tra i giocatori da evitare di schierare ci sono Onazi della Lazio e Kucka del Milan. Per vedere gli altri consigli e gli indisponibili dell’11 giornata clicca qui.

Crudeli “Temo molto la Lazio, soprattutto gli esterni e Klose”

Giornalista e grande tifoso rossonero, Tiziano Crudeli è entrato nelle simpatie dei tifosi italiani per le sue esultanze a squarciagola.

Intervistato da I Laziali Sono Qua su Elle Radio 88.100, Crudeli ha parlato del Milan di ieri e di oggi: “Purtroppo non si vive di glorie passate, bisogna capire i tempi. E’ facile salire sul carro dei vincitori quando si vince, ma la squadra va seguita e sostenuta sempre pur criticandola. Abbiamo passato tempi bui negli ultimi anni, ora la società è tornata a spendere per attirare qualche investitore straniero. Forse si può risalire ma si parte dalle macerie di un organico non competitivo come dimostrato dalla posizione in classifica nella scorsa stagione. La strada è ancora lunga perché finora ho visto un bel Milan solo nel secondo tempo contro il Chievo. Ora la squadra va testata contro squadre più importanti a partire dalla gara contro la Lazio”. 

Il giornalista di 7 gold racconta Mihajlovic: “L’ho conosciuto bene avendo passato con lui una settimana in Sardegna prima dell’inizio del campionato. In quelle serate lui mi ha parlato del suo modo di essere, mi ha detto che lui è maturato attraverso due guerre e che ha una corazza che gli fa superare tutto. Mi disse che se avesse conosciuto un Mihajlovic da giovane non avrebbe fatto tante sciocchezze. Mi ha assicurato che non si fa condizionare dalla società in nessun modo. Mi piace perché è diretto, dice le cose come stanno anche se nell’ultimo periodo ha corretto il tiro, è un po’ più diplomatico anche quando le prestazioni della squadra non sono esaltanti. Ha assimilato la filosofia rossonera. Se in una squadra come il Milan tu parti subito col bastone senza la carota aumenti i problemi di spogliatoio. Molti allenatori in passato hanno fallito perché non hanno saputo gestire il gruppo”. 

Sula Lazio Crudeli afferma: “Non lo dico per piaggeria, la Lazio mi piace ma mi lascia perplesso il suo rendimento: ha fatto 15 gol e ne ha subiti altrettanti. E’ una squadra con un potenziale offensivo enorme, ma spesso si sbilancia e prende tanti gol. Ha un organico di valore ed ha un ottimo allenatore. Ha giocatori interessanti: su tutti Felipe Anderson ha potenzialità entusiasmanti. Ha pagato l’assenza di Djordjevic anche se Matri qualcosa l’ha combinata. In casa è un’ottima squadra con 5 vittorie su 5, ma c’è l’altra faccia della medaglia che in trasferta ha vinto solo una gara. Da milanista temo molto questa Lazio perché ha tutte le caratteristiche per mettere in difficoltà il Milan. Quei due esterni possono fare davvero male e poi in avanti ha Klose che se gira è un terminale temibile. Sarà un test importante per il Milan contro un’ottima squadra da cui però mi aspettavo di più. Ad esempio non credevo perdesse l’ultima gara che aveva in pugno. Ha degli alti e bassi che sono sconcertanti, paga tantissimo queste pause. Io da rossonero spero che ciò accada anche domenica”.

Crudeli elenca i punti deboli dei rossoneri: “Il centrocampo e la fase difensiva. Alex e Romagnoli sono ottimi difensori ma se lasciati soli e non coperti adeguatamente dal centrocampo, soprattutto nelle ripartenze, accusano dei grossi problemi. Romagnoli sta crescendo ed è molto bravo nell’anticipo, soprattutto nell’impostazione e nelle ripartenze. E’ molto forte tecnicamente ma paga lo scotto dei suoi 20 anni. Alex è macchinoso,è bravo nel gioco aereo ma va in difficoltà negli spazi. I terzini sono bravi ma lasciano tanti spazi agli avversari. Il centrocampo deve trovare il giusto equilibrio perché nell’aiutare la difesa rischia poi di non riuscire a impostare. Non è un caso che il Milan ha preso 15 gol, sono troppi per una squadra che vuole essere competitiva. I gol che ricordo con più piacere? Sono romagnolo, sono un passionale e non so controllarmi. Quando esulto non penso alle conseguenze. Io ne ho vissute tante, soprattutto i successi a livello internazionale. Certo ricordo dei rigori che hanno consentito al Milan di eliminare squadre, come anche la Juve, che mi hanno dato gioie infinite. Poi i successi a livello internazionale, soprattutto quelli in trasferta. Fiero di tifare una squadra italiana perché io sono molto nazionalista. Ciò non mi impedisce però di essere critico quando ce n’è bisogno”.

In chiusura Crudeli racconta una sua pazzia giovanile e il rapporto col nemico/amico Elio Corno: “La più grande pazzia? Da giovane ero dipendente della Polaroid tanto che vinsi un viaggio come miglior venditore negli Stati Uniti. Diedi le dimissioni per dedicarmi al calcio come collaboratore. Fu un’incoscienza ma quella scelta mi ha dato tante soddisfazioni e anche a livello economico non ci ho perso tanto. Elio Corno? E’ un mio fratello. Abbiamo un’accesa rivalità sportiva, ma lui è un grande giornalista che ha lavorato nelle maggiori testate giornalistiche. Però ha uno spiccato senso delle provocazioni che in diretta mi fanno imbestialire, ma poi a fine trasmissione ci abbracciamo. Io non concepisco l’odio, lo sfottò ci sta però quando mi insultano pesantemente ci rimango male”.

Fabrizio Piepoli

Lazio-Milan a Damato: bilancio positivo, ma non troppo…

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Sarà Antonio Damato a dirigere Lazio-Milan, match dell’11/a giornata d’andata di Serie A in programma domenica alle 20.45 allo stadio Olimpico. Il fischietto, della sezione AIA di Barletta, sarà coadiuvato dagli assistenti Vuoto Padovan, dagli addizionali Orsato Celi e dal IV uomo La Rocca. Positivo il bilancio con i biancocelesti, che, in 18 gare sotto la sua direzione, hanno collezionato 9 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte. I tifosi laziali non possono tuttavia dormire sonni tranquilli, visto che, nello 0-5 rimediato lo scorso settembre al San Paolo contro il Napoli, l’arbitraggio era affidata proprio a D’Amato. È stata quella l’ultima volta che i destini del fischietto pugliese e del sodalizio capitolino si sono incrociati.

Giudice Sportivo: tre i laziali a rischio per il derby

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Milinkovic-Savic Lulic: sono questi i giocatori della Lazio entrati in diffida per la gara con il Milan di domenica sera. A comunicarlo il Giudice Sportivo Giampaolo Tosel, che, con la nota ufficiale numero 74, relativo all’ultimo turno disputato in serie A, ha diramato le sanzioni per le gare in programma nel prossimo weekend. E si tratta di sanzioni non da poco per i due biancocelesti, ammoniti nel corso della trasferta di Bergamo e che, qualora contro i rossoneri incappassero in un nuovo ‘giallo’, sarebbero costretti a saltare il derby dell’8 novembre. Oltre a loro, in pericolo c’è anche Mauricio, diffidato già dall’ultima giornata.

Cana: “Via dalla Lazio perché si era già organizzata in base alla mia partenza”

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L’ex difensore della Lazio, ora al Nantes, Lorik Cana torna a parlare del suo addio alla Capitale: “Avevo avvertito già la dirigenza biancoceleste del mio progetto di tornare all’OM che poi però non si è concretizzato. – le sue parole a ‘La Provence’ – A Roma non sono potuto rimanere perché il club aveva già organizzato la squadra contando sulla mia partenza. Il mio entourage ha parlato con i dirigenti del Marsiglia, ma l’opzione non si è concretizzata, così a fine agosto ho ringraziato Vincent Lebrune (presidente del club ndr) per l’interesse che avevano mostrato verso di me. Quel club ce l’ho nel cuore“. Parole d’amore quelle dell’albanese verso il sodalizio transalpino, che arrivano a poche ore dalla sfida di campionato che li metterà di fronte uno contro l’altro e pochi giorni dopo le rivelazioni dello stesso quotidiano, secondo cui sarebbe stato l’ex tecnico dei biancazzurri Marcelo Bielsa ad opporsi quest’estate al ritorno del giocatore in riva al Mediterraneo.

Lombardo ricorda: “Che momenti alla Lazio…”

L’ex giocatore della Lazio Attilio Lombardo, nel presentare la sfida di domenica sera, ricorda con affetto i suoi anni a Roma in biancoceleste, vincendo tra l’altro anche uno scudetto nella Lazio di Eriksson: “Ho bellissimi ricordi degli anni alla Lazio – le sue parole a Milan Channel – abbiamo raggiunto risultati importanti in quei due anni. C’erano grandi giocatori come Nesta, Vieri, Salas e Mihajlovic. A Roma non è mai facile vincere, il Milan non troverà un ambiente facile, nonostante le ultime vittorie abbiamo dato morale alla squadra”.

Stirpe-Frosinone ci ripensa: “Con la Lazio non dovevamo perdere”

Il Frosinone traccia un bilancio delle sue prime partite in Serie A ed ancora recrimina della sconfitta subita dalla Lazio all’Olimpico. “Fuori casa avremmo meritato di più – ripensa il presidente Stirpe, le sue dichiarazioni riportate dal Corriere dello Sport – non dovevamo perdere a Roma contro la Lazio”. 

Dzeko attacca: “Lulic impaurito di me alla Roma”

Aria di derby a Roma, Edin Dzeko e Senad Lulic grandi amici in nazionale e rivali nella Capitale, Il centravanti della Roma, a proposito del suo passaggio in giallorosso di quest’estate, rivela un clamoroso retroscena: “Lulic non voleva che andassi alla Roma – scrive la Gazzetta dello Sport – forse aveva paura, per fortuna non l’ho ascoltato e ora voglio batterlo. Fuori sì, ma in campo non siamo amici”.

La lettera del Sindaco Marino

Io sottoscritto Ignazio Roberto M. Marino con la presente comunico formalmente alle SS. LL. che le mie dimissioni dalla carica di Sindaco di Roma Capitale, ricevute con nota prot. 20166 del 12 ottobre 2015 di codesta Presidenza, sono da intendersi con la presente annullate e revocate: da ciò consegue la loro assoluta e totale inefficacia, come prescritto dall’art. 53 comma 3 del D.L.vo n. 267 del 2000.

Sono stato eletto con il voto favorevole del 64 per cento delle romane e dei romani partecipanti al voto con un programma da me scritto e sostenuto dalle forze politiche dell’attuale maggioranza.

Un programma riassumibile in alcuni principi di netta discontinuità con il passato. Un programma che ha fermato il consociativismo, ha fortemente voluto il risanamento dei debiti miliardari nel Comune e nelle Aziende municipalizzate, che disegna una Città consolidata e non realizza nuovi quartieri di disagio, che riconosce a tutti gli stessi diritti e che ha riportato la legalità contabile e sbarrato la porta alle mafie perseguite da una attenta ed intelligente Magistratura.

Oggi la Città può riprendere ad investire in trasporti, illuminazione, strade, decoro, un nuovo ciclo dei rifiuti ecosostenibile (dopo aver chiuso la discarica più grande del pianeta), nuovi alloggi sociali per le persone più deboli oltre ad attrarre ingenti capitali internazionali per progetti che creano lavoro e benessere.

Ma sento il dovere di non eludere le altre riflessioni e questioni che sono state sollevate dalle forze politiche in merito alla qualità dell’azione di governo fin qui svolta.

Mentre sono certo che il nostro operato abbia con fatica raggiunto l’obiettivo di ripristinare legalità e trasparenza dell’agire amministrativo, mi è chiaro che questo sforzo non è stato da solo sufficiente a garantire i necessari risultati di buon governo della Città.

Come spesso accade nei momenti di crisi si riesce a vedere con maggiore lucidità il percorso che ciascuno ha compiuto.

Pur rivendicando ogni atto e ogni scelta fatta in questi due anni e mezzo per cambiare Roma, non ho difficoltà ad ammettere alcuni errori.

Costretto dalle difficoltà e dalla resistenza dei poteri che stavamo sfidando a lavorare giorno e notte per portare a risultato ognuna delle nostre scelte, ho dato l’impressione di non voler dialogare e di non voler condividere queste scelte con la Città, che talvolta ha così ha percepito di subirle.

Mi spiace, perché non è questo il segno che volevo dare, a partire da un dialogo più aperto e costruttivo che avrei voluto avere con l’Assemblea capitolina, a partire dal gruppo del PD, il partito di cui sono espressione e che ha saputo più volte – insieme a tutta la maggioranza – dare prova di coraggio e determinazione con voti che resteranno storici per la nostra Capitale.

Per tutto questo ritengo non sia giusto eludere il dibattito pubblico, con un confronto chiaro per spiegare alla Città cosa sta accadendo e come vorremo andare avanti.

Questi sono i principali punti di confronto sui quali verificare l’esistenza di una visione comune con i partiti che sostengono in Consiglio comunale l’organo di governo del Campidoglio.

Per il sacrale rispetto che si deve alla stessa Assemblea ed alle sue prerogative, espressioni della sovrana volontà popolare, ritengo di dover sospendere – nelle more della convocazione richiesta – le riunioni dell’organo di governo capitolino, e di conseguenza di inibire momentaneamente gli effetti degli atti di conferimento delle deleghe assessorili, in attesa di verificare la sussistenza delle condizioni politico-amministrative che permettano la prosecuzione del mandato.

Prof. Ignazio R. Marino