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Europa League – Ancora Lazio in chiaro, Napoli e Fiorentina solo su Sky

Ancora buone notizie in ambito europeo per la Lazio.
Per la seconda volta consecutiva infatti, i tifosi biancocelesti avranno la possibilità di seguire “in chiaro” il match di Europa League della propria squadra del cuore: il canale Mtv (canale 8 del digitale terrestre e 121 del bouquet di Sky) infatti, dopo aver trasmesso in chiaro la gara di andata tra Lazio e Rosenborg, valida per il terzo turno di Europa League, ha di deciso di trasmettere anche la gara di ritorno (4° giornata del girone G) giovedì 5 novembre alle ore 21.05.
Fiorentina e Napoli invece, impegnate nelle rispettive gare di ritorno con Lech Poznan (ore 21.05) e Midtjylland (ore 19.00), non saranno visibili se non con abbonamento a Sky.
Pertanto, dopo che per due volte consecutive il privilegio della doppia visibilità (Sky-Digitale terrestre) è toccato alla Fiorentina, questa volta saranno i ragazzi di Pioli a godere anche della visibilità in chiaro.

Frizzi: “Il derby è una partita straordinaria ma senza tifosi…”

Ai microfoni di Gold TV, durante la trasmissione 1900 TV, è intervenuto Fabrizio Frizzi. Il conduttore televisivo ha espresso la propria opinione sui biancocelesti puntando il dito sulla scarsa furbizia della squadra di Pioli: “I problemi della Lazio sono dovuti all’inesperienza, i biancocelesti sono poco furbi e smaliziati sul terreno di gioco”. Poi sul derby: “La stracittadina è una partita fantastica, deve essere una festa del rispetto reciproco. In campo mi aspetto una sfida entusiasmante. I biancocelesti vorranno vincere per recuperare punti sui rivali. Mi auguro che i tifosi trovino un altro modo per protestare, la loro assenza non può far venir meno lo spettacolo che questa partita garantisce da sempre sugli spalti. Non voglio commentare la protesta, le strutture lasciano alquanto a desiderare ma ci sono delle regole che vanno accettate anche se contro voglia”.

 

Il Brasile Under 23 convoca Felipe Anderson

Felipe Anderson si sta confermando sempre più punto fermo della selezione brasiliana. Il ct Dunga, coadiuvato dal selezionatore dell’Under 20, Roger Micale, ha convocato il giocatore biancoceleste per le prossime due amichevoli contro gli Stati Uniti. Le sfide si giocheranno i prossimi 11 e 15 novembre, rispettivamente, all’Ilha do Retiro di Recife (ore 20 locali) e all’Estádio Mangueirão di Belém (ore 17 locali). Obiettivo dei giovani verdeoro raggiungere le Olimpiadi 2016 che si disputeranno a Rio de Janeiro a partire dal prossimo 5 agosto.

Il calciatore biancoceleste, subito dopo aver ricevuto la conferma della convocazione, ha espresso tramite Twitter tutta la propria soddisfazione: “Felice per un’altra convocazione, grazie Signore. Forza Brasile”.

 

Keita quarto nella Classifica Migliori Giovani 2015-2016

Stagione importante per Balde Diao Keita. Pioli conta molto sul giocatore e il giovane spagnolo sta ripagando e meritando sul campo la fiducia del tecnico. Per lui finora in stagione 12 presenze, 2 gol e 5 assist. Ma al di la dei numeri il calciatore sembra aver superato le incomprensioni tattiche della scorsa stagione ed ora si è inserito perfettamente negli schemi del tecnico. Di conseguenza il suo rendimento in campo è notevolmente cresciuto. Il giocatore – attualmente fermo a causa di una lesione al collaterale – è stato inserito nella classifica dei migliori giovani della Serie A stilata da La Gazzetta dello Sport: sul podio c’è il terzetto Benassi (6,50), Berardi (6,33) e Bruno Fernandes (6,31), ma subito dopo si piazza il giovane talento biancoceleste che per pochi punti (6,29 di media) si assesta al quarto posto.

Vicenda Eurolat: ancora guai per Sergio Cragnotti

Sergio Cragnotti torna ancora una volta tra le cronache giudiziarie. Come riportato da Repubblica l’ex presidente biancoceleste è stato condannato a 5 anni e mezzo con la seguente motivazione: “Il collegio ha ritenuto non provate le accuse, contestate dalla Procura, di concorso in estorsione e bancarotta ma ha considerato l’ex presidente della SS Lazio responsabile di un solo episodio: la distrazione di 64 miliardi di lire legati al cosiddetto ‘patto di non concorrenza’ stipulato con Bombril Cirio International, somma compresa negli 829 miliardi pattuiti per portare a termine l’operazione finanziaria”.

 

Mihajlovic: “Contro la Lazio serve il miglior Milan”

AGGIORNAMENTO ORE 17.57: diramata la lista dei convocati in casa rossonera. Rientra Niang:

Portieri: Abbiati, Donnarumma, Diego Lopez.
Difensori: Alex, Antonelli, Calabria, De Sciglio, Rodrigo Ely, Mexes, Romagnoli, Zapata.
Centrocampisti: Bertolacci, Bonaventura, De Jong, Josè Mauri, Kucka, Montolivo, Poli, Suso.
Attaccanti: Bacca, Cerci, Honda, Luiz Adriano, Niang.

Al centro sportivo di Milanello è intervenuto il tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic. L’allenatore ha parlato del momento che sta vivendo la sua squadra e dell’incontro di domani sera con la Lazio.

Ieri al campo di allenamento si è visto Silvio Berlusconi. Il presidente rossonero si è soffermato a parlare con l’allenatore, al quale ha fatto presente che il raggiungimento della Champions League è un obiettivo da centrare ad ogni costo:

“Il nostro obiettivo come dichiarato ad inizio stagione è questo. Ora ci sono squadre che stanno meglio di noi ma bisogna vedere se terranno fino alla fine o se anche loro avranno dei problemi. In questo momento, a causa dei tanti infortunati dobbiamo vincere le partite con il cuore e con il carattere, poi quando rientreranno i giocatori che sono fuori, soprattutto in attacco, ci divertiremo di più. Saremo in grado di usare più moduli e avere più soluzioni durante la partita. Per le altre squadre si parla molto delle loro assenze ma vorrei rcordare che noi Niang e Menez – capocannoniere del Milan l’anno scorso – non li abbiamo mai avuti. Anche Balotelli ha giocato solo due partite e basta. Dei cinque attaccanti solo due li abbiamo avuti a disposizione. Ora abbiamo recuperato Niang ma il giocatore non ha i novanta minuti nelle gambe, può giocare al massimo 15-20 minuti. Questo è il momento di tenere duro, se riusciremo a superare questo momento poi le cose miglioreranno”.

Dopo la partita con il Chievo sono arrivate molte critiche:

“Ho letto diversi giudizi negativi e pesanti e questo è sbagliato. Sono stato il primo a dire che possiamo fare meglio ma se si passa alle offese non ci sto. Io porto rispetto e lo pretendo dagli altri. Non sono qui per fare offendere i giocatori o me stesso, specialmente se chi lo fa non capisce niente di calcio o è in malafede”.

Sei sorpreso dalla crisi della Juventus, che ha 4 punti di ritardo da voi:

“Preferisco concentrarmi sui miei di problemi. Se devo mettermi a pensare a chi sta dietro, cosa dovrei fare per chi sta avanti”.

Che partita ti aspetti contro la Lazio:

“Il Milan, secondo me, è più forte di almeno 13 squadre. Con 5-6 siamo alla pari e ce la giochiamo. Tra queste c’è anche la Lazio. Quella con i biancocelesti è una partita aperta ad ogni risultato ma noi scendiamo in campo sempre per vincere. Anche a Roma cercheremo di ottenere i tre punti, anche se siamo consapevoli che in casa la squadra di Pioli ha vinto 8 partite su 8. Per vincere dovremo essere fare la partita migliore della stagione ma sono fiducioso. La squadra sta bene ed abbiamo preparato bene la partita. Sappiamo che i biancocelesti sono forti ma abbiamo le qualità per batterli. Se dovessimo farcela sarebbe una grande iniezione di fiducia per il futuro. L’Olimpico è casa mia, è sempre bello tornarci. Ho la possibilità di incontrare vecchi amici, rivedere lo stadio ed i tifosi. Sono emozioni grandi ed è sempre un piacere essere qui ma sarebbe ancora più bello se si riesce a vincere”.

Nelle ultime due partite due vittorie consecutive, si dice che non c’è due senza tre:

“Sarà difficile raggiungere il terzo successo consecutivo. La Lazio è una squadra di livello con la quale è più facile perdere ma non abbiamo paura. Abbiamo tutte le qualità per batterli, loro sono forti ma come tutte le squadre anche loro hanno dei punti deboli. Psicologicamente stiamo bene e cercheremo di prolungare i risultati positivi ottenuti. Siamo convinti dei nostri mezzi e sappiamo quello che dobbiamo fare. È la terza gara in una settimana ma anche per loro vale lo stesso discorso”.

Ancora panchina per Diego Lopez:

“Lo stimo molto, è un grande portiere anche se in questo momento gli preferisco Donnarumma“.

CONFERENZA- Pioli: “Lazio, chi vuoi essere da grande? Il derby è lontano”

Si ritorna allo stadio Olimpico…e per fortuna verrebbe da dire visto il ruolino di marcia in casa (ed in trasferta) offerto dai biancocelesti. Lazio Milan è una partita che vorrà dire tanto per la Lazio di Pioli. I rossoneri, che vengono da due vittorie consecutive, vogliono diventare grandi anche in trasferta, la Lazio invece vuole tornare a vincere….Queste le parole di Pioli in conferenza stampa.

Volendo fare una battuta si potrebbe dire “menomale che giochiamo in casa?”

La battuta ci può stare, ma niente accade per caso. Credo che le prossime due partite arrivano nel momento giusto. Vogliamo capire chi vogliamo diventare da grandi. Mi aspetto di vedere qualità ed atteggiamento. Dopo Bergamo si è parlato di mancato salto di qualità.

Ma non è che 24 anni di media sono troppi per chiedere esperienza? Abbiamo una squadra si giovane, ma anche con dei giocatori esperti. Tra noi e le grandi squadra manca un piccolo gap, che è poco ma anche tanto…

De Vrij si opera….ha già parlato con la società per un eventuale acquisto?

Innanzitutto mi dispiace molto per De Vrij, gli siamo tutti molto vicini. Oltre ad essere un difensore fondamentale per noi è un ragazzo d’oro. I tempi di recupero saranno lunghi, ma l’importante è che torni come prima. Sicuramente sappiamo che è fondamentale per noi, quindi non ci faremo trovare spiazzati

Manca più cattiveria o esperienza?

Abbiamo fatto tanto, ma continuiamo a sprecare troppe occasioni. La partita di mercoledì era una partita da sfruttare. Non ero deluso per la prestazione, ma incazzato per il risultato…e loro come me. Fa parte della nostra crescita, ma quello che diventeremo lo decideremo noi. Se vogliamo diventare grandi dobbiamo avere un atteggiamento da grandi. Quando si può chiudere la partita va chiusa, quando si deve soffrire si deve resistere….

La Lazio difetta nei momenti importanti…? Candreva spesso sostituito…

Per diventare vincenti dobbiamo avere pazienza. Siamo sulla strada giusta, però ora dobbiamo forzare la situazione se vogliamo vincere qualcosa, ed io sono qui per questo. Ho fatto i cambi a Bergamo per far capire alla squadra che si poteva ancora vincere. Ho messo dentro un campione del mondo, è andata male perché abbiamo perso una brutta palla. Quando si perde per voi le scelte sono state sbagliate…ma a me non interessa. Rifarei le stesse scelte! Candreva è un nazionale, fortissimo. Ma può dare di più!

Questa Lazio ha dei limiti? Tutte le squadre hanno dei limiti, noi come i top Europei. Credo però che abbiamo capito

Farà ragionamenti in vista del derby?

No domani farò la formazione migliore per domani….il derby è vicino ma di mezzo c’è una partita dove dobbiamo ripartire.

Dopo Bergamo lei era arrabbiato, ed i suoi giocatori? I giocatori sono delusi quando si perde, almeno quanto i tifosi. Abbiamo tifosi passionali, ma è sbagliato pensare che siano solo loro a soffrire.

Klose come lo ha visto?

Bene, sta molto bene. Ha sempre detto che gli mancava un po di ritmo gara, ora sta per raggiungere il massimo della sua forma…

Che partita sarà con il Milan?

Il Milan c’è ed è vivo. Ma penso più alla mia squadra che agli avversari, qualunque essi siano.

E una squadra in ripresa, ma soffre il pressing….

Il pressing è una delle nostre chiavi tattiche. Non si può andare a mille per 95′ ma scegliendo il momento in cui farlo, potremo essere pericolosi

Davvero i giocatori della Lazio hanno appeso la foto di Szczęsny che esulta al 2-1 dell’Atalanta?

Conosciamo e sappiamo tutto, saremo pronti a dare il massimo quando arriverà il momento….

 

Primavera, Empoli-Lazio 3-1: la crisi continua, Tchanturia affonda Inzaghi

PRIMAVERA: EMPOLI-LAZIO 3-1

Marcatori: 30′ Tchanturia (E), 33′ Rossi (L), 45′ Tchanturia (E), 63′ Tchanturia (E)

EMPOLI (4-3-2-1) :Giacomel; Borghini, Bruni, Damiani, Seminara; Meroni, Bellini (81′ Mestre), Di Leo; Mosti (90′ Zappella) , Picchi; Tchanturia. A disp: Pellegrini, Barsoni, Gemignani, Giampà, Carradori, Buglio, Manicone. All. Mutarelli.

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Cardelli, Germoni; Murgia, Borecki (78′ Calì), Folorunsho (54′ Cardoselli); Palombi, Rossi, Manoni.  A disp.: Lazzari, Cinti, Quaglia, Pedrazzini, Cotani, Nolano. All. Inzaghi.

ARBITRO: Andreini (sez. Forlì).

ASS.: Cecchi-Rugini.

NOTE. Ammoniti: 71′ Murgia (L) Recupero: 2′ pt; 4′ st.

Dopo la sconfitta in casa contro il Frosinone, ci si attendeva uno squillo, una reazione dalla Lazio Primavera: è arrivata una nuova sconfitta che rende ora difficile il cammino in campionato dei ragazzi di Simone Inzaghi ed apre di fatto una crisi di risultati assolutamente innegabile. La prestazione dei biancocelesti ad Empoli è stata generosa, ma le tante imprecisioni in attacco e in difesa sono costate care, ed hanno permesso al talento di casa Tchanturia di realizzare una magnifica tripletta che ha chiuso i giochi già a metà del secondo tempo.

Per l’occasione Simone Inzaghi è tornato al 4-3-3 con Palombi, Rossi e Manoni a formare il tridente, e Calì seduto in panchina. Pronti via e la Lazio ha immediatamente l’opportunità per passare in vantaggio con Palombi perfettamente imbeccato da Murgia, ma la conclusione del bomber biancoceleste viene respinta dal portiere di casa Giacomei, letteralmente graziato in questa occasione. Al quarto d’ora anche Manoni scalda i guantoni dell’estremo difensore avversario, quindi il gioco subisce uno stop di diversi minuti: il portiere laziale Matosevic si scontra violentemente con Tchanturia: attimi di paura, ma il numero uno croato è in grado di proseguire il match senza conseguenze.

La partita si accende improvvisamente alla mezz’ora, con un Empoli inizialmente evanescente che colpisce alla prima vera occasione: Tchanturia si inflila nel mezzo della retroguardia biancoceleste e per il georgiano è un gioco da ragazzi siglare il pareggio. La reazione della Lazio è veemente e si concretizza tre minuti dopo. Prima Palombi non arriva d’un soffio alla deviazione vincente, quindi si vede respinta una conclusione ravvicinata da Giacomei, sulla quale si avventa Alessandro Rossi per il gol dell’uno a uno. La Lazio sembra rientrata di prepotenza in partita, invece all’ultimo minuto del primo tempo è ancora Tchanturia a beffare il fuorigioco della squadra di casa, sfruttando un errore di lettura di Cardelli. Poco prima era stata la Lazio ad andare di nuovo vicina al gol con lo stesso Cardelli, che di testa aveva esaltato i riflessi di Giacomei.

Nella ripresa la Lazio riparte a testa bassa a caccia del pareggio, ma gli spazi per i toscani si moltiplicano: al 18′ Tchanturia realizza la sua terza prodezza, un vero capolavoro. Dribbling secco a rientrare e conclusione a girare che lascia senza possibilità di intervenire Matosevic. E’ la mazzata finale con i cambi che non sortiscono gli effetti sperati per Inzaghi: quattro punte in campo con l’ingresso di Calì e Palombi ancora vicino al gol a 7′ dalla fine in una partita per lui stregata, ma la sostanza non cambia. I biancocelesti incassano una nuova sconfitta e vedono farsi importante il distacco dai toscani e in generale dalle prime due posizioni in classifica, che portano direttamente alla final eight scudetto. Sarà fondamentale ora rientrare in zona play off, ma anche ritrovare precisione: oltre al campionato, anche la Supercoppa contro il Torino ormai incombe.

Fabio Belli

Nesta, a New York per la maratona, visita sei corridori italiani

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Domani sera all’Olimpico ci sarà Lazio-Milan, ma Alessandro Nesta è affaccendato in tutt’altre faccende per pensare alla sfida tra le sue due ex squadre: l’ex capitano biancoceleste si trova infatti a New York, dove domani assisterà alla celebre maratona della città. A poche ore dalla partenza, il numero 13 ha fatto visita a sei corridori italiani, provenienti da San Patrignano e ai quali la corsa ha restituito la dignità dopo un passato di droga e emarginazione. “Anch’io sono cresciuto in un quartiere pieno di rischi. – ha raccontato loro per incoraggiarli, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ – Ma, a differenza dei miei amici d’infanzia, non avevo tempo per commettere sciocchezze: pensavo solo a giocare a calcio e così mi sono salvato“. Nesta è volato nella Grande Mela da Miami, dove, in attesa di tempi migliori, si dedica ad allenare la squadra della città. Ma probabilmente domani sera un occhio lo darà anche alla tv, rigorosamente sintonizzata su Lazio-Milan.

Lazio-Milan: statistiche e precedenti

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È una Lazio dalla doppia faccia in casa e in trasferta quella che domani sera affronterà il Milan all’Olimpico nel posticipo dell’11^ giornata di serie A. Una gara non semplice per i biancocelesti, che, al cospetto di un team Mihajlovic deciso, dopo i successi su Chievo e Sassuolo, a tener fede al detto “non c’è due senza tre”, saranno chiamati a una triplice missione: in primis, la ricerca della 9^ vittoria interna consecutiva tra campionato (e del record della squadra di Piola targato 1936-37); poi il prolungamento dell’inviolabilità della porta (bucata l’ultima volta 407 minuti fa, dalla rete di Mancosu nella sfida con il Bologna) e, in ultimo, il miglioramento di una tradizione che vede le squadre di Pioli mai troppo incisive a novembre (in 48 partite, infatti, il tecnico parmense ha collezionato solo 9 vittorie, a fronte di 18 pareggi e ben 21 sconfitte, con una media di 0,93 punti a partita). Per fortuna, dalla loro parte ci sono i numeri, almeno per quanto concerne il recente passato.

Nonostante infatti nei 72 incroci all’Olimpico a prevalere sia il segno X, uscito 34 volte, contro le 18 della vittoria dei padroni di casa e le 20 di quella degli ospiti, i biancocelesti sono in serie positiva da cinque stagioni, in cui hanno collezionato tre vittorie e due pareggi, mentre in precedenza, erano stati i rossoneri a fare dell’Olimpico una terra di conquista, ottenendovi 3 successi di fila (ultimo nel 2009-10, 2-1 con reti di Thiago Silva, che firmò anche un’autorete, e Pato).

A livello di tecnici, sarà invece il quinto incrocio e il bilancio è in parità con due successi a testa. Pioli ha vinto il doppio confronto della passata stagione ed è imbattuto nelle sfide con Mihajlovic dal 2010-11, quando il suo Chievo fu steso sia all’andata che al ritorno dalla Fiorentina del serbo. Serbo che soffre le sfide contro la Lazio, battuta in 9 confronti diretti una sola volta (con il Catania, nel 2010), ottenendo poi 1 pareggio e ben 7 ko. Discorso ancora più negativo per il parmense, di cui il Milan è una vera e propria bestia nera: ci sono voluti infatti i due successi della scorsa stagione in campionato e in Coppa Italia per porre fine ad una tradizione che lo aveva visto mai vittorioso in 10 confronti, con un bilancio di 3 pareggi e ben 7 sconfitte.

E passiamo agli uomini gol: in casa rossonera troviamo Menez, che con la maglia della Roma ha battuto i biancocelesti 5 volte su 6 (anzi, 6 su 7, se consideriamo anche la Coppa Italia), perdendo solo il derby del 2009, mentre con il diavolo è andato a segno in entrambi gli incroci di campionato della scorsa stagione. Attenzione inoltre a Kucka, che ha vinto 7 sfide contro i capitolini su 8 segnando 2 gol, e a Abate, Cerci, De Jong, Bertolacci, Nocerino Honda, fermi a quota 1 sigillo. Sul fronte biancoceleste, invece, sono Parolo Klose i più temuti, con le loro rispettive 4 e 3 volte in cui hanno punito i rossoneri, mentre a quota 1 troviamo Candreva, Biglia Mauri, con quest’ultimo che ha battuto il Milan in carriera solo due volte, pareggiando in 8 occasioni e perdendo in ben 11. Menzione speciale infine per l’unico ex della gara, Matri: cresciuto nel Milan, con cui ha esordito in A ad appena 19 anni (e dove poi è tornato nel 2013, collezionando 16 presenze e 1 gol), da avversario ha sfidato i rossoneri 12 volte, segnando 3 gol ma ottenendo solo due vittorie, altrettanti pareggi e ben 8 sconfitte.

MIGLIORI GIOVANI SERIE A – Ben due laziali nella top 10

La linea verde adottata dalla Lazio sta ripagando, almeno stando alla Gazzetta dello Sport, che basandosi sulle medie voto delle prime 10 giornate di serie A ha stilato la top 10 dei giovani (nati dal ’94 in poi) più promettenti. Al primo posto c’è Marco Benassi del Torino, seguito dall’attaccante del Sassuolo Domenico Berardi e da Bruno Fernandes dell’Udinese. Non ce la fa a salire sul podio per pochissimo il nostro Keita Balde Diao (in lizza anche per il premio come miglior giovane della Catalogna) con una media di 6,29 in 8 gare. Qualche posizione più giù, al settimo posto compare Milinkovis-Savic con una media di 6,14. L’investimento più oneroso del mercato biancoceleste sta già dimostrando le sue qualità e potrebbe ben presto salire sul podio.

Manfredonia si racconta: “La Lazio ha significato tanto nella mia vita”

Sicuramente è stato uno dei giocatori più amati e al tempo stesso contestati che abbia vestito la casacca biancoceleste. Parliamo di Lionello Manfredonia, cresciuto con l’aquila sul petto ma consacratosi con la maglia giallorossa.

In una lunga intervista al Corriere dello Sport, l’ex difensore romano ha raccontato la sua storia. Ecco qui uno stralcio di quell’intervista di Manfredonia: Era destino. Sono nato in Piazza della Libertà, dove fu fondata la Lazio. Ho iniziato a giocare tirando calci al pallone in cortile. Come in un film, o in una favola, la mia vita cambiò perché un condomino mi guardava giocare dalla finestra, pensò che fossi bravo e mi convinse a fare un provino al Don Orione. Avevo dodici anni. Era la prima volta che giocavo con la formazione a undici. Me la cavai e indossai la mia prima maglietta, tutta bianca con una croce nera. Me la cavavo e allora l’allenatore che aveva un cognome adatto per lavorare al Don Orione, si chiamava Paradiso, mi portò a fare provini con Juve, Inter, Fiorentina. Mi bocciarono tutti. Ma tanto io sapevo che se anche mi avessero preso mio padre non mi avrebbe fatto andare via di casa così presto. Avevo 14 anni. Mio padre aveva insistito perché tentassi con la sua squadra del cuore. Mi avevano già visto in una partita al Flaminio nella Coppa Berti e “Flacco” Flamini mi aveva segnalato. Giocavo centrocampista, ero buono con i piedi ma, sinceramente, non avevo molto grinta. Sì, ero un po’ signorino. Mi misero negli Allievi B. Io ci restai male perché ero abituato a giocare con i ragazzi più grandi e invece mi avevano messo con i miei coetanei. Dopo un mese mi promossero con gli Allievi A e io mi tranquillizzai. Ci allenava Guenza che abbiamo recentemente festeggiato per i suoi ottanta anni. Era un bel gruppo. Di Chiara, Agostinelli. Giordano… Vincemmo il campionato primavera proprio nell’anno in cui la Lazio vinse lo scudetto con Maestrelli”.

Famiglia biancoceleste ma cuore rossonero: “Io tifavo Milan. Con grande dispiacere di mio padre, che pure non era un fanatico. Avevo la stanza tappezzata di poster di Rivera e Prati. Mia madre non era tifosa ma mi seguiva ovunque. Ero l’unico maschio e stravedeva per me. Un po’ mi ha viziato. Ma sono felice di averla resa orgogliosa di me”. Manfredonia racconta il suo esordio in serie A con la maglia della Lazio nel 1975: “Era il coronamento di un sogno e di tanta fatica. L’Olimpico pieno, la maglia della prima squadra. Il futuro squadernato davanti. L’allenatore era Giulio Corsini. Che poi fu sostituito da Tommaso Maestrelli. Me lo ricordo, anche se stette per poche partite. Ci salvammo all’ultima giornata. Era malato, faceva fatica. Era un padre di famiglia, comprensivo, solo lui poteva tenere insieme personaggi non semplici come Wilson o Chinaglia. Sembrava impossibile ma lui ci riusciva. La Lazio di quegli anni? Sono sincero. Era, dal punto di vista tecnico una squadra fortissima. Ma dal punto di vista disciplinare un gruppo un po’ pazzo. Il sabato mattina prima della partita Re Cecconi e Martini andavano a fare i lanci col paracadute. Se lo immagina oggi Pjanic o Felipe Anderson che il sabato fanno la stessa cosa? Oppure andavano a sparare a Tor di Quinto. Non c’era disciplina, E noi siamo cresciuti in quel contesto. Lo vedevamo fare ai campioni e credevamo si potesse fare qualsiasi cosa, che funzionasse così. Ricordo una partita in cui avevamo preso un gol evitabile. Dissi a Martini “però cerchiamo di coprire…”. Lui reagì in modo stranissimo, voleva spaccarmi una bottiglia in testa. Non ho mai capito il perché. Forse la causa era la mia giovanile irriverenza ma fu strano”.

Dopo 10 anni alla Lazio, Manfredonia nel 1975 passa alla Juventus e due anni dopo alla Roma: “Il Presidente Viola mi chiamava spesso e mi offriva un contratto lungo. Alla fine accettai. Il risultato fu che la tifoseria della Roma andò in subbuglio perché arrivava un laziale e quella della Lazio si sentì tradita. Un bel capolavoro. Si formò persino, in curva, un Gruppo Anti Manfredonia. Io andai da Viola e gli dissi che altre squadre mi cercavano e che era meglio andassi via. Lui mi rispose: “Non ti preoccupare, andiamo avanti”. Gli obiettai: “Sì, ma in campo ci vado io”. Continuai e dopo un po’ la situazione migliorò. Ma è stata complicata, sono specialista nel complicare le cose, in primo luogo a me stesso. Dovevo rispettare i sentimenti della gente. Ma ho un ottimo ricordo della Roma. E dei dieci anni nella Lazio”.

Manfredonia racconta la sua amicizia con Giordano:Ci siamo conosciuti che eravamo ragazzini. A quattordici anni ci abbracciavamo dopo un gol. Io di Roma Nord, lui di Trastevere. Lui con la faccia da scugnizzo e io con l’aria da figlio dell’avvocato. Una coppia improbabile ma perfetta. Un anno litigammo. Chinaglia volle, come allenatore, Lorenzo. Che era un tipo strano, amante della scaramanzia. Insomma tolse la fascia di capitano a Giordano e la mise a me. Bruno se la prese. Si crearono due fazioni, cosa ancora più odiosa perché eravamo amici. Il gruppo si sfaldò e retrocedemmo. Poi morì la mamma di Bruno e io andai ai suoi funerali. Da allora siamo tornati amici e non smetteremo di esserlo. Cosa ricordo della Lazio? I miei primi dieci anni nel calcio. E’ la maglia con la quale ho esordito. La Lazio, nella mia vita, è stata tantissimo. Ho fatto, tra squalifica e arresto cardiaco, una carriera più breve delle altre. Ma piena della pasta della vita: le vittorie, la fatica, la sfortuna, gli errori, le discese ardite e le risalite”.

Fabrizio Piepoli

De Biasi: “Berisha paga il fatto di avere davanti Marchetti…”

Intervistato dal Corriere dello Sport, Gianni De Biasi c.t. della nazionale albanese ha speso parole d’elogio per il portierone biancoceleste: “Etrit paga il fatto di avere davanti Marchetti, ma questa esperienza lo formerà. Lui è tutto istinto e qualità naturali, non ha avuto una scuola di portieri. Sta migliorando e spero che possa giocare con maggiore continuità: sarebbe un bene per noi è per la Lazio”.

Lazio vicina a un difensore del Corinthias e il club brasiliano conferma

L’infortunio di de Vrij cambia le carte in tavola in casa Lazio. Il rientro dell’olandese è rinviato a data da destinarsi e dato che Hoedt e Mauricio non danno le garanzie neessarie, la società sta ponderando di tornare sul mercato a gennaio per acquistare un centrale. Il nome principale sul taccuino di Tare è quello di Felipe, difensore del Corinthias fresco di rinnovo. Per poterlo prendere servono almeno 5 mln. Tuttavia, l’interesse della Lazio potrebbe essere reale, come confermato dal direttore generale brasiliano: “Abbiamo ricevuto un primo sondaggio da parte di una squadra italiana riguardo la situazione di Felipe”. In Brasile sono sicuri che si tratti del club capitolino. Intanto il difensore in patria ha glissato sull’argomento: “Pare ci siano dei sondaggi ma non ci penso, voglio concentrarmi su questo finale di stagione. Poi col mio manager e il club valuteremo il da farsi”.

Lazio, Klose-Mauricio titolari col Milan

Seduta di allenamento per i biancocelesti: Parolo verso il forfait.

Lazio in campo: i biancocelesti proseguono la marcia di avvicinamento al prossimo incontro di campionato, contro il Milan. Appare recuperato Mauricio, dopo l’affaticamento muscolare che lo aveva messo in dubbio: oggi tutto l’allenamento con il gruppo. In vista della prossima gara, lui e Klose tornano dal primo minuto. Hoedt ha saltato la partitella finale. Parolo, invece, va verso il forfait. Dubbi a centrocampo, possibile l’ingresso di Cataldi. Kishna insidia Candreva.

Fonte : Il Corriere dello Sport

Lazio nei guai

De Vrij si opera.

L’intervento chirurgico al ginocchio la prossima settimana all’estero Il dottor Salvatori: solo dopo conosceremo i reali tempi di recupero

Stagione a rischio per De Vrij. Il difensore della Lazio la settimana prossima verrà operato al ginocchio sinistro per risolvere la patologia infiammatoria all’articolazione. La terapia conservativa coi fattori di crescita non ha dato i risultati sperati, ieri lo staff medico biancoceleste ha comunicato la scelta, presa in accordo col giocatore: «Operazione necessaria, solo dopo i tempi di recupero saranno chiari» ha detto il dottor Salvatori. L’intervento al ginocchio verrà effettuato all’estero, probabilmente a Barcellona nella clinica del professor Cugat, ma non sono da scartare altre ipotesi.

Difficile ipotizzare i tempi di recupero, perché non è stata resa nota alcuna diagnosi ufficiale: si può procedere sul piano delle ipotesi per cercare di fotografare meglio la situazione. Cosa può essere successo? Nel 2010 il giocatore era già stato operato per un problema al menisco esterno del ginocchio sinistro. È possibile che si sia generato un flap meniscale (un piccolo lembo rialzato) che dà sofferenza a tutta l’articolazione. Questa sarebbe la migliore delle ipotesi, una patologia risolvibile nel giro di tre mesi. Qualora invece la spina irritativa avesse danneggiato la cartilagine del ginocchio la situazione sarebbe molto più grave. A quel punto la tempistica del recupero completo potrebbe essere quantizzata anche in sei-otto mesi, stagione praticamente finita. Fin quando il chirurgo non interverrà, non si potrà conoscere la situazione.

In questa stagione De Vrij è sceso in campo per l’ultima volta il 6 settembre, in occasione della sfida tra Olanda e Turchia valevole per la qualificazione ai prossimi Europei di Francia. Il difensore era rimasto in campo solo un tempo, nell’intervallo di quella partita fu costretto ad alzare bandiera bianca per il problema al ginocchio che – già successivamente alla sfida contro l’Islanda – aveva dato cenni di cedimento. Tra la due partite, i medici olandesi avevano aspirato il liquido sinoviale del ginocchio sinistro del giocatore pur di mandarlo in campo contro i turchi. Ed è qui che la Lazio potrebbe intervenire qualora volesse esigere un risarcimento. Il club sta valutando. «Al momento non ho avuto alcun input – afferma l’avvocato Gianmichele Gentile – il presidente Lotito attende un’analisi più completa prima di fare una valutazione. Il rischio fa parte del gioco, e da questo punto di vista ci sono già accordi tra club e federazioni che fanno capo alla Fifa per quanto riguarda gli infortuni che avvengono in campo internazionale.De Vrij non si è infortunato in campo, il giocatore aveva evidenziato un problema fisico al termine della partita contro l’Islanda, e nonostante ciò è stato mandato in campo nella gara successiva. Nel caso in cui il presidente Lotito decidesse di agire, bisognerebbe valutare l’eventuale negligenza dei medici olandesi».

Qualora i tempi di recupero fossero superiori ai tre mesi, la Lazio tornerebbe sul mercato: Felipe, Caldirola e Ranocchia sono i nomi più papabili, sotto osservazione anche il difensore olandese del Southampton Virgil Van Dijk.

Fonte : Il Tempo

Lazio, tegola de Vrji

Si opera al ginocchio.  Il club: «L’ intervento è necessario»

La conferma arriva da Stefano Salvatori, medico sociale della Lazio. «Il difensore olandese la prossima settimana sarà sottoposto a un intervento chirurgico, prossimamente comunicheremo dove avverrà l’intervento e tutta la relativa logistica. Purtroppo la decisione è stata necessaria, i tempi di recupero saranno quindi un pò più lunghi», ha spiegato Salvatori ai microfoni di Lazio Style Radio.

Non è bastata la terapia conservativa e neppure i fattori di crescita. De Vrij, dopo avere consultato anche alcuni luminari europei (tra cui lo spagnolo Cugat e il belga Martens), ha optato per l’operazione chirurgica per risolvere il problema al ginocchio sinistro emerso a settembre, nel match perso dalla ‘suà Olanda contro la Turchia. Il tecnico Pioli dovrà fare a meno del suo difensore più importante almeno fino a gennaio, potendo contare in quel reparto soltanto sui tre difensori centrali Hoedt, Gentiletti e Mauricio. Oltre a Radu che, all’occorrenza, può essere impiegato anche al centro della difesa. Confermate, inoltre, le assenze di Marco Parolo e Keita per il match di domenica contro il Milan.

Fonte : Il Messaggero

L’AVVERSARIO DI TURNO – Il Milan: Mihajlovic punta su Bacca per sfatare il tabù Lazio

Quando avere tante partite ravvicinate a volte può essere una benedizione…la Lazio dopo aver praticamente gettato via la vittoria contro l’Atalanta dell’ex Reja torna all’Olimpico per riprendere la retta via in campionato, sperando che domenica sera contro il Milan il campo di casa continui ad essere ancora una volta fonte di grandi soddisfazioni (cercando nel frattempo di migliorare anche il proprio rendimento in trasferta). Quella rossonera non è una squadra imbattibile, anzi…e sicuramente la difficoltà che stanno vivendo i ragazzi di Mihajlovic può essere un ulteriore risorsa per i biancocelesti, i rossoneri si stanno dimostrando una squadra ancora molto timorosa e insicura. Una volta andati in svantaggio i rossoneri infatti, non sono quasi mai riusciti a ribaltare il risultato a loro favore. Il Milan ha subito cinque gol da fuori area finora, più di ogni altra squadra – segue proprio la Lazio con quattro. Uomini come Candreva (se verra schierato negli 11 titolari), Felipe Anderson e Biglia, dotati di un gran tiro da fuori area , potrebbero risultare molto pericolosi. I rossoneri restano comunque una squadra di tutto rispetto, e come dichiarato dagli stessi protagonisti, vogliono venire a Roma per conquistare la terza vittoria consecutiva e superare così proprio i biancocelesti in classifica (sono distanti solo 2 punti).

IL CAMMINO DEI ROSSONERI – La squadra sta decisamente deludendo le aspettative dei tifosi, non solo a livello di risultati ma sopratutto a livello di gioco: con Sassuolo e Chievo infatti il milan si ha ripreso a fare punti ma ha vinto facendo moltissima fatica (senza avere il peso delle coppe). Se guardiamo infatti alle prime sette giornate di campionato il Milan ha collezionato soltanto 9 punti, frutto delle tre vittorie contro Empoli, Palermo e Udinese, mentre è stata sconfitta da: Fiorentina, Inter, Genoa e NapoliDopo la sosta invece, complice anche l’abbandono del 4-2-3-1 (impossibile in assenza di un vero trequartista) la formazione di Mihajlovic sembrerebbe aver cambiato marcia, per lo meno sotto l’aspetto dei risultati. Così, dopo il pareggio in casa del Torino (1-1), ha conquistato 6 punti, contro Sassuolo e Chievo. La gara contro la Lazio, quindi, rappresenta uno spartiacque, visto che i rossoneri si trovano soltanto a due lunghezze dai biancocelesti. Due vittorie per scacciare la crisi. Due vittorie che danno un po’ di respiro a Sinisa Mihajlovic, ma che ora impongono una prestazione di livello domenica sera all’Olimpico. La Lazio proverà a mettere i bastoni tra le ruote alla rinascita del Diavolo rossonero. Milan che come la Lazio ha un ottimo rendimento in casa (dei 16 punti in classifica 12 arrivano da gare disputate tra le mura amiche) mentre fa tantissima fatica in trasferta. La gara di Roma rappresenta quindi un grande banco di prova visto che fino ad ora i biancocelesti allo Stadio Olimpico hanno fatto numeri ad oggi emulati solo da big europee come il Bayern di Guardiola. Per tornare a competere per il vertice Mihajlovic deve vincere anche in trasferta, altrimenti il cammino si farà assai più duro. 

VOGLIA DI BATTERE UNA BIG IN TRASFERTA – L’ultima vittoria esterna del Milan contro una big risale al 2-0 contro la Fiorentina il 26 marzo del 2014. Da quel momento nessuna vittoria in trasferta, solo in casa. E a proposito di big, ormai si può dire che la Lazio per Mihajlovic sta diventando un vero e proprio tabù visto che da quando allena in Serie A il tecnico serbo ha un bilancio assai negativo: 1 vittoria (proprio allo Stadio Olimpico quando era allenatore del Catania) 2 pareggi e 7 sconfitte (l’ultima la scorsa stagione quando era allenatore della Sampdoria), numeri da incubo. Naturalmente i tifosi biancocelesti si augurano che questo suo trend negativo con la sua ex squadra continui anche domenica.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Mihajlovic non dovrebbe cambiare molto rispetto all’ultima gara vinta contro il Chievo. Il modulo scelto dovrebbe essere ancora il 4-3-3 che sembra stia dando maggiori garanzie al tecnico serbo (abbandonato quindi il 4-2-3-1 molto caro al presidente Silvio Berlusconi).
In porta dovrebbe esserci per la terza partita consecutiva il giovane Donnarumma, che sembra aver tolto definitivamente il posto all’esperto Diego Lopez. Davanti al giovane portiere, il quartetto difensivo sarà costituto da Mattia De Sciglio, che sostituirà nel ruolo di terzino destro l’infortunato Abate (infortunio muscolare rimediato mercoledì sera contro il Chievo), mentre sul lato sinistro sarà confermato Luca Antonelli. Al centro invece Sinisa Mihajlovic è indeciso se concedere o meno un turno di riposo ad Alex (entrato in ballottaggio con Philipe Mexes): l’esperto centrale brasiliano ha già giocato tre partite di fila negli ultimi dieci giorni, ma l’abbinamento con il giovane Romagnoli sta dando finalmente i suoi frutti perciò il tecnico serbo vorrebbe evitare di dividere questa coppia proprio in un match delicato come quello di domenica sera. La solidità di Alex, condita da una preziosa condizione fisica unita alla freschezza di Romagnoli trasmettono fiducia a Mihajlovic, pertanto dovrà riflettere attentamente il da farsi. Per il resto Montolivo agirà da mediano, mentre Bertolacci e Kucka saranno gli intermedi. Gli esterni d’attacco dovrebbero essere Alessio Cerci e Jack Bonaventura, mentre a guidare l’attacco ci sarà ancora una volta il bomber colombiano Bacca, è lui il trascinatore del Milan in questo momento. Ancora indisponibile invece Super Mario Balotelli (il problema con la pubalgia sembra più grave del previsto e il rientro di Super Mario non sembra così vicino, di conseguenza è altamente improbabile che risulti anche solo disponibile per la panchina domenica, contro la Lazio).

PROBABILE FORMAZIONE – Donnarumma; De Sciglio, Alex (Mexes), Romagnoli, Antonelli; Montolivo, Bertolacci, Kucka; Cerci, Bacca, Bonaventura.  All. Mihajlovic

Indisponibili: Balotelli, Menez, Abate
Squalificati: – 

Ballottaggi: Alex 60% – Mexes 40%; Montolivo 65% – de Jong 35%; Kucka 60% – Poli 40%

Marco Lanari

Formello – Rischio panchina per un big contro il Milan

Seduta pomeridiana a Formello per gli uomini di Pioli. I giocatori biancocelesti si sono ritrovati sul campo di allenamento per preparare la sfida di domenica sera con il Milan. Nell’incontro con i rossoneri Pioli sembra orientato a confermare il 4-2-3-1 anche se durante la seduta ha provato il 4-4-2. Mauricio, superato l’affaticamento muscolare, tornerà al centro della difesa al fianco di Gentiletti, Basta e Lulic saranno i terzini. A centrocampo ballottaggio CataldiOnazi, con il primo avvantaggiato per scendere in campo al fianco dell’argentino Lucas Biglia. Sulla trequarti potrebbe esserci qualche novità. Il tecnico bianceleste ha provato Felipe Anderson a destra e Kishna sulla sinistra, con Mauri a completare il reparto. Questo, dopo la non soddisfacente prestazione del numero 87 biancoceleste contro l’Atalanta, potrebbe portare Pioli a dare un turno di riposo – anche in vista del derby – a Candreva. La presenza di Mauri nel terzetto sulla trequarti apre un altro ballottaggio tra lui e Milinkovic-Savic. Il giocatore serbo nella prima parte dell’allenamento ha svolto lavoro differenziato per poi riunirsi ai compagni. Il giovane centrocampista è molto affaticato ed è anche in diffida (gli altri diffidati sono Lulic e Mauricio, per loro il rischio di saltare la stracittadina) quindi Mauri potrebbe tornare titolare. Terminale offensivo dovrebbe essere Klose, quasi sempre presente nelle sfide contro le grandi ed il Milan, inoltre, è una delle sue vittime preferite.

Infermeria – Brutte notizie in casa Lazio

Pessime notizie in casa biancoceleste. Il medico sociale Stefano Salvatori è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per il consueto punto sugli infortunati: “Nessuna novità rispetto al bollettino di ieri. Restano indisponibili Parolo e Keita. L’unica novità riguarda Stefan De Vrij. La prossima settimana il giocatore sarà sottoposto ad intervento chirurgico, presto comunicheremo dove verrà eseguito ed i tempi di recupero. Purtroppo l’intervento si è reso necessario, quindi i tempi di recupero del difensore olandese saranno un po’ più lunghi”.