Incalzato dai microfoni di Mediaset Premium Alessandro Matri ha commentato la prima frazione di gara: “E’ una gara difficile, c’è da giocare compatti e sfruttare le occasioni che arriveranno. Dobbiamo giocare da squadra. Gol? Speriamo arriva”.
Kurtic: “La Lazio è forte ma…”
A pochi minuti dall’inizio di Atalanta-Lazio è intervenuto il nerazzurro Kurtic ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3. Queste le sue parole: “La Lazio è una squadra forte, merita rispetto ma noi in casa giochiamo bene e siamo in grado di fare la nostra partita. Dobbiamo migliorare quando giochiamo in trasferta”.
Il giocatore è poi intervenuto a Sky Sport: “Siamo consapevoli di dover affrontare una squadra forte, negli ultimi tempi stanno facendo molto bene. Ma noi in casa non abbiamo paura di nessuno”.
Candreva determinato: “Stimiamo Reja e Bollini ma stasera sono nemici. Vogliamo vincere”
Manca mezzora al fischio d’inizio di Atalanta Lazio. Incalzato da Lazio Style Radio, l’ala biancoceleste Antonio Candreva ha dato la carica ai suoi: “Gara importante per la continuità, ma tutte le partite sono fondamentali. E’ un campo difficile ma siamo qui per fare la nostra partita. Stimiamo Reja e Bollini ma oggi sono avversari, dovremo stare attenti perché ci conoscono bene. Da qui alla sosta ci attende uno sforzo importante ma vogliamo restare in alto in classifica e daremo il massimo già da stasera”.
Atalanta-Lazio: Formazioni Ufficiali
ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Masiello, Paletta, Stendardo, Dramé; Carmona, De Roon, Kurtic; Moralez, Pinilla, Gomez. All. Reja. A disp. Bassi, Radunovic, Brivio, Cherubin, Conti, Raimondi, Bellini, Migliaccio, Grassi, D’Alessandro, Monachello, Denis.
Indisponibili: Estigarribia, Suagher
Squalificati: Toloi
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Hoedt, Gentiletti, Lulic; Onazi, Biglia; Candreva, Milinkovic-Savic, Felipe Anderson; Matri. All. Pioli. A disp. Berisha, Guerrieri, Konko, Mauricio, Patric, Braafheid, Radu, Cataldi, Mauri, Morrison, Kishna, Djordjevic, Klose.
Indisponibili: de Vrij, Parolo, Keita.
Squalificati: –
Diffidati: Mauricio
Arbitro: Irrati di Pistoia
LAZIALI FUORI PORTA – Turno di campionato grigio per gli ex-aquilotti, brilla solo Minala
Appuntamento infrasettimanale con la consueta rubrica che aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere; in questo martedì calcistico sono scesi in campo i giovani in prestito in squadre di Serie B ma hanno trovato spazio negli 11 titolari soltanto Thomas Strakosha (Salernitana) e Joseph Minala (Latina)
TOUNKARA – Pareggio casalingo per 1-1 tra Crotone e Brescia. Mamadou entra in campo nel corso della ripresa (al 55′) ma non è riuscito a sovvertire le sorti del match, purtroppo non è al top della condizione fisica a causa dell’infortunio che lo ha tenuto per un bel po’ lontano dai campi di gioco, deve ancora ritrovare la forma migliore. L’ex canterano del Barcellona ha collezionato fin qui sette presenze (446′) e un gol, il Crotone lo aspetta con gioia, sa che può essere un arma letale e sicuramente darà presto il suo contributo per la promozione in A, nel frattempo i calabresi (noostante il pareggio) si godono la testa della Serie B.
STRAKOSHA E POLLACE – Dopo la bella prestazione contro il Cesena il portiere albanese viene confermato nuovamente come titolare. La sua Salernitana termina il match ancora imbattuta ma anche questa volta si fa rimontare dopo essere andata in vantaggio. Nella insidiosa trasferta di Lanciano, infatti, i granata dopo il doppio vantaggio siglato dalla doppietta di Coda si sono fatti rimontare 2-2 e la squadra si colloca al terzultimo posto. Incolpevole Thomas Strakosha su entrambe le reti di Piccolo. Fino adesso il l’ex portiere della primavera biancoceleste ha totalizzato sette le presenze in Serie B (660′) con altrettanti gol subiti. Ennesima invece panchina l’ex capitano della primavera biancoceleste Gianluca Pollace.
MINALA – Stop casalingo per il Latina di Iuliano: i pontini cadono davanti alla Ternana per 2-1. I nerazzurri sono riusciti a raggiungere il momentaneo pareggio grazie al primo gol di Minala con la maglia del Latina servito da un assist al bacio di Ammari. Neanche il tempo però di godersi la prima gioia che subito dopo 2 minuti la Ternana si riporta nuovamente in vantaggio con Furlan, regalando agli umbri una preziosa vittoria in chiave salvezza. Il Camerunense (autore di una prestazione maiuscola) lascia il campo a dieci minuti dalla fine, ma il forcing pontino non porta risultati. I padroni di casa, fermi ora al 10° posto con 13 punti. Queste le dichiarazioni del camerunense al termine del match in conferenza stampa: “Siamo molto delusi per come è andata la partita, bisogna subito voltare pagina e pensare al Brescia. Dispiace per la società e per i tifosi, ci tenevamo a regalargli una soddisfazione”. L’attaccante ha poi aggiunto: “Sono certo che ci rialzeremo presto, ci metteremo subito al lavoro riflettendo sugli errori commessi stasera. Oggi abbiamo perso, il vero Latina è quello che sa di avere sbagliato, di essere in debito e di aver sprecato un’occasione importante. Abbiamo voglia di scendere in campo già da domani per preparare la partita con il Brescia”.
FILIPPINI – Ancora panchina per l’ex terzino della primavera biancoceleste, nella sconfitta per 1-0 della Pro Vercelli in casa con il Bari. E’ la sesta sconfitta in dieci partite, si fa sempre più complicata la situazione dei piemontesi: penultimo posto in classifica, peggio ha fatto solo il Como (ora sono a 2 punti dalla Salernitana di Strakosha terzultima). Il dato delle rpesenza rimane così fermo a solo tre le apparizioni in Serie B, per un totale di 213 minuti giocati.
CRECCO E ROZZI – Dopo il match da titolare, l’ex jolly della Primavera Luca Crecco si riaccomoda in panchina e assiste alla rimonta dei suoi compagni del Lanciano in casa contro la Salernitana. L’ex esterno della Ternana si ferma a quota sette prestazioni, con 256 minuti messi nel contachilometri. Neanche convocato Antonio Rozzi continua il periodo No per l’ex bomber della primavera.
Novità sul DASPO di Roma-Sassuolo…
In merito alla decisione del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma che, come riportato da alcuni quotidiani stamattina, avrebbe annullato il DASPO emesso dal Questore di Roma nei confronti di un tifoso giallorosso, responsabile di comportamenti illegali all’esterno dello Stadio Olimpico in occasione della gara Roma-Sassuolo, si precisa che tale disposizione, già notificata all’avente diritto, ha riguardato solamente la parte del provvedimento relativa all’obbligo di firma e non il divieto di recarsi allo stadio, dove l’interessato non potrà accedere per cinque anni.
Peraltro, il modello organizzativo dello stadio, voluto dal Questore D’Angelo e condiviso in Prefettura in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sta ottenendo i primi risultati, tanto che in questo campionato non sono state rilevate criticità inerenti l’ordine pubblico, la sicurezza degli spettatori o altri comportamenti illeciti che, nel passato, avevano causato pericoli per l’incolumità delle persona.
Rambaudi: “La Lazio al completo non deve aver paura di nessuno”
Stasera a Bergamo si troveranno una di fronte all’altra Atalanta e Lazio. Partita impegnativa per tutte e due le squadre. Gli uomini di Reja fino ad ora non hanno mai perso nel proprio stadio, mentre i biancocelesti lontano dall’Olimpico hanno dimostrato di avere non poche difficoltà. Per parlare del match di stasera ai microfoni di TuttoAtalanta.Com è intervenuto l’ex attaccante biancoceleste Roberto Rambaudi. Queste le sue parole sulla squadra biancoceleste:
“La Lazio con tutti i titolari in campo non deve temere nessuno. Il problema continuano ad essere i ricambi che non sono all’altezza dei compagni più titolati. Non è un caso che se manca Biglia, ad esempio, la squadra perde molto del suo potenziale. Se l’obiettivo della società capitolina è quello di competere per i primi tre posti non solo serve un giocatore in grado di sostituire l’argentino, ma anche qualcuno pronto per la difesa dove De Vrij è mancato spesso a causa dei suoi problemi fisici”.
Sull’Atalanta Rambaudi ha detto:“La squadra di Reja è solida e ben organizzata, inoltre il tecnico conosce bene i giocatori biancocelesti e quindi saprà mettere in campo i suoi uomini per fare in modo che la formazione romana non possa esprimersi al meglio. Attenzione al Papu Gomez e a Mauricio Pinilla, un attaccante che meriterebbe ben altri palcoscenici. Chi deve temere la Lazio? Più di tutti deve temere se stessa. Deve andare avanti per la propria strada cercando di non perdere troppi punti in questo periodo dove diversi elementi sono fuori per infortunio. Ma ripeto, con tutti i titolari a disposizione questa squadra può giocare alla pari con chiunque”.
Bologna, ufficiale l’esonero di Delio Rossi. Donadoni in pole position
E’ ufficiale: il Bologna ha esonerato Delio Rossi. In mattinata la società aveva comunicato lo spostamento dell’allenamento del Bologna, inizialmente fissato alle 11.30 e rinviato alle 14.30. In pole position c’è l’ex allenatore del Parma Roberto Donadoni.
La Lucchese a Lopez, ex di Napoli e Lazio
Prende il posto di Baldini sulla panchina dei toscani Giovanni Lopez ex vice di Reja sulla panchina biancoceleste. Questo il comunicato della società: “L’AS Lucchese Libertas comunica di aver affidato l’incarico di allenatore della prima squadra al Sig. Giovanni Lopez. Ex giocatore professionista e con trascorsi sulle panchine di Cisco Roma, Lazio in qualità di vice e Vicenza, il tecnico è già in campo per dirigere il primo allenamento”.
Colomba: “Bergamo campo insidioso ma tutto dipende dalla Lazio”
Per parlare dell’incontro di stasera tra Atalanta e Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’allenatore Franco Colomba. Queste le sue parole: “L’Atalanta è un avversario difficile da affrontare. E’ una squadra ostica, molto pericolosa davanti. Dipende tutto dallo spirito con cui la Lazio affronterà l’incontro. I biancocelesti hanno tre attaccanti del calibro di Klose, Matri e Djordjevic, giocatori che possono fare la differenza in qualsiasi gara. La truppa di Pioli deve ancora dimostrare il proprio valore. Sono rimasto sorpreso da Milinkovic, è veramente un buon calciatore. Tutte le gare sono importanti non solo questa di Bergamo, ma è ancora presto per tirare le somme. Conquistare i tre punti per la compagine di Pioli vorrebbe dire restare attaccati al primi posti. Per vincere serve continuità, come ha fatto la Juve nelle ultime stagioni. Ci sono ancora tanti impegni da qui alla fine, l’Inter potrebbe essere avvantaggiata visto che ha solo il campionato”.
Belleri: “Roma e i tifosi biancocelesti sono unici”
Dopo aver conquistato ancora una volta i tre punti tra le mura amiche, la Lazio, come sottolineato anche dal tecnico biancoceleste Stefano Pioli deve cambiare marcia anche fuori casa. Questa sera i biancocelesti sono chiamati a dimostrare i progressi fatti dalle prime pessime trasferte stagionali di Verona, con il Chievo, e di Napoli. Anche con il Sassuolo, nell’ultima partita giocata fuori casa, gli uomini di Pioli sono usciti sconfitti dal campo ma, a detta del tecnico, è stata una sconfitta diversa da quelle precedenti. Da Tokyo, dove sta gestendo una Scuola Calcio in Giappone per il Milan, ai microfoni di Atalantini.com, per parlare della gara di Bergamo è intervenuto il doppio ex Manuel Belleri.
Stasera Atalanta-Lazio, che partita ti aspetti?
“Gara difficile. Anche qui in Giappone ho avuto modo di seguire alcune partite. La Lazio dovrà stare attenta, l’Atalanta è una formazione ostica e ben preparata. La Lazio è superiore alla squadra di Reja, se i biancocelesti riusciranno a mantenere alta la concentrazione potranno disputare un buon incontro e portare a casa la vittoria”.
Lazio però si presenta a Bergamo con diverse defezioni:
“Durante la stagione, a causa di infortuni e squalifiche, si va incontro a periodi del genere. In quei momenti c’è bisogno di tutti i giocatori a disposizione ma la Lazio già ha fatto fronte a situazioni simili. Devono essere bravi i giocatori a farsi trovare pronti quando chiamati in causa, alla lunga la differenza possono farla proprio quelli meno impegnati. Grazie al loro contributo il gruppo deve essere in grado di mantenere un rendimento costante senza accusare più di tanto l’assenza dei titolari”.
L’Atalanta potrebbe essere avvantaggiata dal fatto di avere in panchina il duo Reja-Bollini, i due conoscono bene i biancocelesti:
“Sono persone di valore e lavorano in un ambiente ben organizzato. Di certo conoscere bene l’avversario non può rivelarsi che un vantaggio. Sicuramente avranno spiegato ai propri giocatori come affrontare i biancocelesti, svelando i loro punti deboli ed anche come poterli contenere”.
In che modo i biancocelesti possono far male ai bergamaschi:
“Se la Lazio scende in campo concentrata e consapevole delle proprie possibilità può disputare un’ottima partita. Pioli, come dimostrato in queste ultime settimane, ha diverse frecce al suo arco. La squadra romana è superiore a quella di Reja, se giocherà con sacrificio e “sportiva” cattiveria potrebbe facilmente conquistare i tre punti”.
Hai giocato in tutte e due le squadre, quali sono i tuoi ricordi:
“Di Roma ho un ricordo fantastico. Quella nella capitale è stata un’esperienza meravgliosa, i tifosi biancocelesti sono stupendi. La squadra in quel periodo fece bene ed anche io a livello personale mi comportatai altrettanto. Come sono arrivato, nel luglio 2005, sono andato a segno in Intertoto contro il Tampere United e sono certo che i tifosi abbiano apprezzato il mio impegno sul terreno di gioco. Dopo l’esperienza romana arrivai a Bergamo, anche quella fu una buona stagione. Ho ricordi piacevoli di entrambe le squadre ma il periodo biancoceleste è stato qualcosa di strepitoso. Roma ed i tifosi biancocelesti sono a dir poco fantastici“.
Frezzolini: “Atalanta-Lazio in equilibrio”
Atalanta-Lazio, Pioli contro il passato biancoceleste ovvero Edy Reja, uno che conosce molto bene la Lazio: “Sarà una bella partita – l’opinione di Giorgio Frezzolini, ex portiere bergamasco e con un passato nella Capitale, ai taccuini de lalaziosiamonoi.it – perché sono due squadre che giocano bene e interpretano alla perfezione le idee dei propri allenatori. Sarà una gara giocata a viso aperto, nessuna delle due si chiuderà”. Pioli vs Reja: “La Lazio è al secondo anno con Pioli, la mentalità cambia da allenatore ad allenatore. Non so quanto la Lazio possa conservare della mentalità di Reja, sicuramente un bellissimo ricordo. Su altri aspetti penso che dopo due anni, cambi un po’ tutto dal punto di vista tecnico-tattico”. Ognuna delle squadre per vincere punterà sui propri punti di forza: “L’Atalanta ha una buona fase difensiva, è difficile da scardinare. In attacco ha giocatori come Pinilla, Moralez e Denis che stanno bene. Non so chi sceglierà il mister visto che ci sono tre partite in una settimana. La Lazio potrà sfruttare la velocità dei suoi giocatori offensivi, è la sua dote migliore”.
Parlando di portiere, Marchetti vs Berisha: “Non parlerei di dualismo perché secondo me Marchetti è di un altro pianeta. Ha avuto momenti difficili come tutti, ma è un portiere di assoluto valore. Lo è anche Berisha, è un buonissimo secondo. In una grande squadra è giusto che ci siano ruoli ben distinti, nonostante siano due ottimi portieri”. Pioli dalla provincia a una piazza così importante come quella della Capitale: “Ha gestito e sta gestendo i ragazzi in modo esemplare. Nella scorsa stagione ha ricostruito un po’ tutto, quest’anno nonostante tante difficoltà sta facendo un buon lavoro. Secondo me non può ambire allo Scudetto perché non ha una rosa completa, ci sono squadre più attrezzate che hanno qualcosa in più”.
Il prossimo derby di Roma per la prima volta con le due curve vuote: “Se i tifosi hanno fatto una scelta così drastica in una partita così sentita vuol dire che hanno ragioni veramente importanti. Dividere e smembrare le curve non è una cosa giusta, è una violenza che non serviva. Sono anni – conclude Frezzolini – che non succede nulla di grave all’interno dello stadio. Il bello dei derby è sempre stato lo spettacolo delle curve e gli sfottò, che ci sono da sempre”.
PROBABILI FORMAZIONI – Atalanta-Lazio
Stasera la Lazio impegnata a Bergamo contro l’ex Reja. Una sfida importante in trasferta per dare continuità al percorso netto dei capitolini all’Olimpico. Rispetto alla gara contro il Torino Pioli ha qualche problemino in difesa, visto l’affaticamento muscolare rimediato da Mauricio. Al suo posto è stato giocherà Hoedt, sull’out di sinistra spazio a Radu. In casa bergamasca Reja deve fare a meno di Bellini infortunato e Toloi squalificato, l’ex tecnico laziale li sostituirà con Masiello e Stendardo.
Atalanta-Lazio PROBABILI FORMAZIONI
ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Dramé, Paletta, Stendardo, Masiello; Kurtic, De Roon, Carmona; Gomez, Pinilla, Moralez. All. Reja. A disp. Bassi, Radunovic, Bellini, Brivio, Cherubin, Grassi, Conti, Raimondi, Cigarini, Migliaccio, D’Alessandro, Denis, Monachello.
Indisponibili: Estigarribia
Squalificati: Toloi
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Hoedt, Gentiletti, Radu; Onazi, Biglia; Candreva, Milinkovic, Felipe Anderson; Matri. All. Pioli. A disp. Berisha, Guerrieri, Konko, Mauricio, Patric, Braafheid, Lulic, Morrison, Cataldi, Kishna, Mauri, Klose, Djordjevic.
Indisponibili: De Vrij, Parolo, Keita
Squalificati: nessuno
Diffidati: Mauricio
Arbitro: Irrati di Pistoia
FANTACALCIO – Ben due laziali nella top 11 della 9^ giornata di serie A
Da oggi Laziochannel.it inizia una nuova rubrica per gli amanti del fantacalcio in collaborazione col noto sito fantaclub.it (clicca qui per visitarlo). Queste la top 11 e la flop 11 della nona giornata. Ben due laziali compaiono nella top a centrocampo: Felipe Anderson autore di una doppietta e Senad Lulic autore di un gol e di un assist contro i granata. Il 3 a 0 è sicuramente il risultato di una grande prestazione collettiva e pertanto nessun biancoceleste è stato inserito nei flop. Al contrario del Torino che invece vede Vives tra i peggiori della giornata con un voto di 4,5.
Il centrocampo biancoceleste domina anche nella top 11 generale che prende in considerazione le ultime 5 gare di serie A. Infatti, ritroviamo Felipe con una media di 8,9 accanto a capitan Biglia che ha una media di 7,88. Nei flop 11 generale compare invece Mauricio, sicuramente penalizzato dall’espulsione rimediata contro il Frosinone e dai tanti gialli (ben 5 in 6 partite). Potete vedere gli altri top e flop sul sito www.fantaclub.it, oltre ai consigli utili per il fantacalcio.
Gabriele Paparelli a “I Laziali Sono Qua”: “La curva divisa? E’ come vedere il mio cuore spaccato a metà”
Il 28 ottobre è un giorno particolare per tutti i tifosi laziali. L’anniversario della morte di Vincenzo Paparelli riapre una ferita dolorisissima, la pagina più nera per la storia del tifo biancoceleste. Ma ogni anno le manifestazioni di solidarietà e affetto, i ricordi e l’amore del popolo laziale rendono meno amara questa giornata per la famiglia Paparelli. Il figlio di Vincenzo, Gabriele, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, per parlare con i conduttori Danilo Galdino e Vincenzo Oliva di questo triste giorno ma anche per aprirsi a ricordi lieti riguardanti il papà Vincenzo e lo sconfinato amore per la sua Lazio.
“L’affetto della gente che si rinnova anno dopo anno.” Spiega Gabriele Paparelli: “Anche questa mattina ho dovuto ringraziare per la valanga di messaggi e di ricordi che ho trovato e che mi hanno recapitato tramite telefono, internet, con ogni mezzo. Io ricordo sempre lo spirito di papà: la domenica andavamo a Valmontone dai miei nonni, ma lui preferiva sempre essere presente allo stadio, diceva che non poteva farne a meno ed era effettivamente così.“
Gabriele Paparelli parla di ricordi di un tempo in cui la partita veniva vissuta diversamente, con un chiaro riferimento a quanto sta accadendo in questi giorni nelle curve romane: “Mi ricordo benissimo di un Lazio-Juventus di quando avevo sette anni in cui andammo a vedere la partita: la spensieratezza di ritrovarsi e partire tutti quanti insieme, per noi ragazzi era un mondo nuovo che si poteva scoprire. Per questo vedere quella curva spaccata a metà è come vedere il mio cuore spezzato. Questo derby che si approssima lo vivrò con tristezza immane, pensare allo stadio spoglio dei tifosi è un qualcosa di cui non mi capacito e non capisco perché ci stanno portando a questo: il tifoso è cambiato, certe tragedie oggi non sarebbero più possibili, sono anni che i gravi scontri allo stadio sono solo un brutto ricordo.”
Sul cammino della squadra di Stefano Pioli: “Alla Lazio in questo inizio di stagione è mancata sicuramente un pizzico di fortuna, ma è questo il gusto di essere laziali: arrivare a grandi livelli attraverso mille difficoltà. Speriamo che una squadra così forte e bella da vedere possa avere i giusti innesti a gennaio per volare ancora più in alto.“
Sono tanti i giovani che si stanno mettendo in luce con la maglia biancoceleste. Gabriele Paparelli racconta: “Quando vedo giocare Cataldi vedo un fratello in campo, uno che può dare il cento per cento in campo perché è uno di noi. Questa deve essere la sua forza per diventare un grande campione. Parlando di un altro tra i miei giocatori preferiti impazzisco per “Filippo“, come lo chiama Vincenzo D’Amico, Felipe Anderson. Quando si accende è un marziano, un giocatore fuori dal comune.“
Due parole anche sull’impegno che vedrà la Lazio scendere in campo stasera in casa dell’Atalanta: “Per la partita di stasera non mi piace fare pronostici ma sono sempre positivo, la Lazio deve esprimersi in trasferta nello stesso modo in cui riesce a giocare in casa ed arriveranno i giusti risultati.“
Un’ultima domanda dedicata ad un ricordo di pura felicità: “Il mio giorno più bello da laziale? Il giorno dello scudetto del 2000, ma ce ne sono stati tanti che mi hanno emozionato, come quando venne apposta la targa sotto la Curva Nord per il venticinquesimo anniversario della morte di mio padre.“
Fabio Belli
Lazio, Pioli: “E’ il momento di vincere qualcosa”
La marcia da urlo in casa non può più bastare. Ora la Lazio deve imparare a vincere anche in trasferta, a partire dalla sfida a Bergamo con l’Atalanta di Edy Reja:
“Vogliamo migliorare – spiega Pioli – anche se le ultime prestazioni lontano dall’Olimpico non hanno niente a che vedere con quelle di inizio stagione. Abbiamo perso per degli episodi, ma sempre provando a fare noi la partita. Con questo atteggiamento possiamo vincere”.
PIOLI: “È ARRIVATO IL MOMENTO DI VINCERE” –
Difficile spiegare l’andamento altalenante di questo inizio stagione:
“Non è così semplice spiegare questi numeri. Senza nulla togliere ai tifosi, di cui sottolineo sempre l’importanza, in campo si scende sempre in undici contro undici. Noi sappiamo che anche fuori casa siamo fatti per attaccare e nelle prime gare in trasferta è mancato questo tipo di atteggiamento. Forse ci è mancata la serenità. Adesso c’è più attenzione e consapevolezza delle nostre qualità. Con queste convinzioni possiamo dire la nostra”.
Se arrivassero anche i risultati in trasferta, allora sognare sarebbe davvero possibile:
“I 60 punti nell’anno solare sono un indicatore di ciò che stiamo facendo. Ma adesso non ha senso guardare questi numeri, perché il 2015 non è ancora finito e comunque non garantiscono alcun titolo. Noi saremo soddisfatti solo quando vinceremo qualcosa e credo sia arrivato il momento di riuscirci”.
Almeno per ora, però, senza parlare di scudetto:
“Io sono un po’ miope, non vedo mai troppo in là. Preferisco concentrarmi solo sulla prossima partita. Forse a febbraio-marzo potrò dare una risposta diversa a questa domanda, ma ora dobbiamo solo pensare a migliorare la classifica giocando da Lazio. Vogliamo spingere, abbiamo sofferto e stretto i denti, ci siamo messi un un angolo come fa un pugile quando deve incassare, cercando di rimanere in piedi aspettando il momento giusto per sferrare il gancio”.
“CON L’ATALANTA CON GRANDE CONVINZIONE” –
Pioli, inoltre, non pensa che la gara con l’Atalanta sia già quella della svolta:
“Tutte le vittorie possono rappresentarla. Certo, la gara a Bergamo ci dà una grande opportunità, ma mancano davvero tante partite. Non sarà semplice”.
Anche perché di fronte c’è un ex come Edy Reja:
“È una squadra ostica e ben allenata. ma sappiamo cosa fare. Loro cercheranno di soffocare il nostro possesso palla, sono molto pericolosi sulle palle inattive e bravissimi sugli esterni con Moralez e Gomez. Gli attaccanti sono forti nel gioco aereo, noi dovremo fare la nostra partita con il giusto atteggiamento per vincere tanti contrasti. Affronteremo la partita con grande convinzione”.
E, tanto per cambiare, con qualche dubbio legato all’infermeria. Nell’ultimo allenamento Mauricio ha svolto lavoro differenziato e anche Lulic ha avvertito un problema muscolare:
“L’ultima rifinitura mi darà le risposte. Spero si avere tutti a disposizione, poi farò le mie scelte. Intanto è tornato Radu: non sta benissimo, ma ha recuperato dalla febbre”.
Almeno in attacco, tra Klose, Djordjevic e Matri, Pioli ha l’imbarazzo della scelta:
“Sono soddisfatto di avere tre giocatori così forti. Per me non ci sono gerarchie fisse, la condizione non può essere sempre massimale. Sceglierò chi starà meglio di volta in volta e sto pensando anche di giocare con due punte in futuro: credo sia possibile per le loro caratteristiche”.
Fonte: La Repubblica
L’ex Mancini fra i grandi del nostro calcio
L’ex fantasista dello scudetto e allenatore della Lazio Roberto Mancini nella Hall o Fame del calcio Italiano, istituita dalla Figc e della Fondazione Museo del Calcio di Coverciano nel 2011. Mancio – come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport – fra i grandi del nostro calcio. La Hall of Fame del calcio italiano è un’iniziativa natat per a valorizzare il patrimonio, la storia, la cultura e i valori del nostro calcio. Ogni anno vengono aggiunti nuovi calciatori, allenatori e dirigenti viventi, nelle categorie: Giocatore italiano, Allenatore italiano, Veterano italiano, Giocatore straniero, Arbitro italiano, Dirigente italiano, più riconoscimenti speciali alla memoria. Dal 2014 è stato inserito il movimento femminile.
HALL OF FAME RICONOSCIMENTI 2015 – Quest’anno, oltre a Mancini come allenatore italiano, la giuria presieduta dal dg della Figc Michele Uva, dal presidente dell’Ussi Luigi Ferrajolo e dai direttori delle testate giornalistiche sportive nazionali, hanno aggiunto Gianluca Vialli (Giocatore italiano), Marco Tardelli (Veterano italiano), Roberto Rosetti (Arbitro italiano) Corrado Ferlaino (Dirigente italiano) e Ronaldo (Giocatore straniero) e patrizia panico (calcio femminile). Umberto Agnelli, Giacinto Facchetti, Helenio Herrera per quanto riguarda i riconoscimenti alla memoria.
Crespo: “Io bomber grazie a Zoff”
Ieri sera nel match tra Bologna e Inter si è sbloccato Mauro Icardi dopo esattamente un mese d’astinenza. Tuttavia il giocatore non sta rendendo come dovrebbe e potrebbe. Stessa situazione che un decennio fa visse un altro argentino Hernan Crespo al suo trasferimento alla Lazio. Interpellato da Sky in merito a un parallelismo tra lui e Icardi, Crespo ha così risposto: “Mi sbloccai dopo il cambio d’allenatore: andò via Eriksson e arrivò Zoff che mi mise Salas vicino e le cose cambiarono”. Un tuffo nel passato, ma che appare anche come una frecciatina al tecnico nerazzurro Roberto Mancini.
Federica Nargi racconta Matri: “Felice di vivere a Roma. Qui mi posso godere la famiglia”
In una lunga intervista al Corriere dello sport, Federica Nargi ha raccontato il suo fidanzato Alessandro Matri nella vita privata. Ecco le parti più importanti:
Se dovesse descrivere il carattere di Alessandro in poche parole cosa direbbe?
“Direi che è una persona estremamente buona. Per le persone che ama darebbe cuore ed anima. Ne potrei dire tante altre: volenteroso, professionale, determinato. Tanto forte quanto sensibile. Ama la tranquillità, non è un grandissimo chiacchierone, ma posso garantire che è davvero comico. I nostri amici ci chiamano Sandra e Raimondo!”.
Lei è nata a Roma. Quanto è stato importante questo aspetto nella scelta di Alessandro per accettare il trasferimento alla Lazio?
“Sono nata e cresciuta a Roma, ma per lavoro da tanti anni vivo a Milano. Il fatto di essere romana ha influito relativamente sulla scelta di Alessandro. Come gli ho sempre detto: questo è il tuo lavoro, prendi la decisione migliore per te, che ti faccia stare bene e sereno. Sei felice tu, sono felice anche io. E ora lo ammetto: sono felicissima, finalmente mi godo i miei familiari”.
Quando Federica è all’Olimpico, Alessandro segna. Porta fortuna? Andava allo stadio anche quando Alessandro giocava in altre squadre?
“Vorrei seguirlo di più, andando ogni volta allo stadio, perché a lui fa molto piacere. Appena possibile e quando non ho impegni di lavoro sono presente, come facevo anche quando giocava in altre squadre. E’ importante per lui il mio sostegno e quello della famiglia. Anche il fratello, la mamma e il papà cercano di seguirlo il più possibile”.
Federica al calcio si è avvicinata per Alessandro o lo seguiva anche prima? Era tifosa di qualche squadra?
“Al calcio mi sono avvicinata per Alessandro. Dopo anni ancora non capisco molto, ma quando guardo le partite sono una vera tifosa, super concentrata con tutti i miei riti scaramantici. Prima di fidanzarmi con Ale non seguivo assolutamente il calcio e non tifavo assolutamente per nessuna squadra. Ora tifo per il mio Ale”.
Federica dove è cresciuta a Roma? Con Alessandro in quale zona della città avete scelto di stare?
“Sono cresciuta nella periferia di Roma, a Tor Bella Monaca, e quando lo dico le persone mi guardano incredule. Ma io non rinnego le mie origini. Purtroppo parliamo di un quartiere popolare, molto spesso al centro del dibattito pubblico per tematiche connesse alla criminalità locale. Poi ci siamo trasferiti a Tor Vergata, dove i miei vivono tuttora. Da quando Alessandro gioca nella Lazio, sono tornata a Roma e abbiamo preso casa in zona Fleming, per lui più vicina per raggiungere Formello e andare ad allenarsi”.
Soddisfazioni, delusioni, momenti complicati, successo: quanto porta Alessandro della sua vita sportiva in famiglia?
“Anche Alessandro ha vissuto periodi difficili, dove il suo umore era veramente giù. Tende a tenersi tutto dentro. In quei casi io, la sua famiglia e i suoi amici cerchiamo di stargli il più vicino possibile. Le persone che ama sono la sua più grande forza”.
Le capita mai di criticare Alessandro per una partita oppure è lui che si sfoga e racconta?
“Non mi capita mai di criticarlo per come ha giocato. Anche perché una critica da parte mia, che capisco poco di calcio, farebbe veramente ridere”.
Il sogno di Federica è che la Lazio riscatti Alessandro in modo da restare a Roma?
“Diciamo che non mi piace influenzare Alessandro con ciò che farebbe piacere a me. Qualsiasi scelta lui prenda, io sono pronta a seguirlo e sostenerlo”.
Qual è la differenza tra Milano e Roma per una coppia piena di visibilità come la vostra?
“Nessuna differenza tra Roma e Milano, perché conduciamo sempre una vita molto tranquilla. E quando usciamo l’affetto della gente fa sempre piacere. Amo tutto di Roma. Una città veramente incredibile, magica e piena di energia. Non si finisce mai di conoscerla. Mi piace viverla, quando vado in giro rimango sempre estasiata da tanta bellezza, non ci si abitua mai a Roma”.