Avrà luogo sabato prossimo 14 novembre alle ore 14 presso lo stadio ‘Gavini Lionello’ di Rocca di Papa “Il Volo dell’Aquila“, manifestazione nata in seguito al restauro del monumento dedicato agli sportivi locali e all’allenatore della Lazio Campione d’Italia ’74 Tommaso Maestrelli. Censita, l’opera si trova all’ingresso dell’impianto, anch’esso sottoposto a restauro, e l’evento a essa dedicato nasce con l’intento di far conoscere alle giovani generazioni la figura dell’allenatore pisano. Alla ‘nuova inaugurazione’ interverrà la famiglia di Maestrelli, oltre alle autorità cittadine. Alle 14.30, inoltre, si terranno un torneo per i bambini e una sfida tra vecchie glorie laziali, che vedrà la partecipazione di giocatori come Giannichedda, Fiore, Liverani, Piscedda e di alcuni componenti della squadra tricolore ’74 come Wilson, Oddi e D’Amico.
Maurizio Insidioso a ILSQ: “Preoccupato per il domani di Chiara”. Il 9 dicembre ‘Runnig for Chiara’
Il 4 novembre la sentenza shock della Corte d’Appello di Roma il secondo grado di giudizio per la “bestia” che ha ridotto a vegetale la povera Chiara Insidioso Monda. La rabbia della famiglia è stata tanta. Il padre di Chiara Maurizio Insidioso, a pochi giorni di distanza, nella data che tutti i tifosi della Lazio ricordano Gabriele Sandri è tornato a parlare alla trasmissione radiofonica I Laziali Sono Qua di Danilo Galdino, in onda tutte le mattine dalle 10 alle 13 sugli 88.100 fm di Elle Radio.
GABRIELE E CHIARA – Le sue prime parole sono in ricordo di Gabriele: “Ringrazio le parole di Cristiano (Cristiano Sandri in collegamento con Maurizio in trasmissione, leggi QUI il suo intervento), stamattina la canzone di Gianna Nannini, Meravigliosa Creatura in radio l’ho sentita in macchina e piangevo da solo ricordando Gabriele. Sento quella canzone e penso a lui. Per quanto riguarda Chiara la sentenza dall’altro giorno è negativa, ma io nel negativo ho visto anche qualcosa di positivo. Tutta Italia conosce, io sto cercando di muovere qualcosa per il dopo di Chiara, ora è in ospedale ma il suo domani non lo conosce nessuno, siamo abbandonatati da tutti. L’opinione pubblica prima conosce la situazione ma ora questa sentenza, una vergogna italiana, ha portato ad un clamore maggiore. Tante trasmissioni non è che mi stanno aiutando ma stanno cercando di capire anche loro qual’è il domani di Chiara. Purtroppo a dicembre, quello che è sicuro, che finirà in una casa di riposo. La casa non ce l’abbiamo perchè siamo in affitto per problemi architettonici ed il Comune fino ad ora ha fatto solo parole e forse non siamo neanche la primo giorno che io ho parlato con l’Assessore. Non è stato fatto niente di niente, si sta cercando di trovare una soluzione per certo finirà in una casa di riposo, paradossalmente la cosa minore che gli è successo fino ad ora”. La storia di Chiara a livello nazionale staserà sarà al centro di un reportage su La 7, nella trasmissione La Gabbia condotta da Gianluigi Paragone.
RUNNING FOR CHIARA – Il 9 dicembre a Roma si svolgerà una grande iniziativa benefica a favore di Chiara: Running for Chiara, evento molto importante lanciata da Fabio Capelletti, grande tifoso giallorosso. Sarà una maratona non competitiva aperta a tutti e servirà per raccogliere fondi per Chiara. Tutti sono invitati, già alcune sezioni della Polisportiva della Lazio, che si sono messe in contatto con l’organizzazione, hanno confermato la loro partecipazione. L’iscrizione è di 10 Euro per tutti i partecipanti, tutto il ricavato della maratona poi sarà devoluto completamente in beneficenza per Chiara Insidioso, sulla PostePay già ora attiva dove tutti possono versare anche un solo euro per Chiara (riferimenti sui social). In particolare Cristiano Sandri e la Fondazione Sandri, a favore di Chiara donano due maglie di un derby nel quale le squadre entrarono in campo indossando il n.81, il numero che identificava il giorno di nascita di Gabriele. “Ringrazio Cristiano per il gesto delle due magliette – continua Maurizio – un onore averle per questa iniziativa. Mi emoziona solo il pensiero. Tutti questi gesti di affetto che dico… mi emozionano tanto, internamente mi danno tanta gioia, dentro di me ho una felicità che però non riescono a tirare fuori. Mi piacerebbe che un giorno Chiara sapesse tutto ciò – conclude – io tante volte gli racconto queste dimostrazioni di affetto e lei mi guarda con gli occhi sgranati come per dirmi se stessi scherzando. spero un giorno di poterglielo dire”.
CRISTIANO SANDRI in contemporanea ai ILSQ, leggi QUI
Marco Savo
A Cataldi il premio Scopigno come “Promessa Mantenuta”
Si arricchisce la bacheca di Danilo Cataldi: il centrocampista biancoceleste sarà infatti presente il prossimo 30 novembre a Rieti per ricevere il premio ‘Manlio Scopigno‘. Di seguito il comunicato ufficiale, riportato da ‘calciomercato.com’: “L’A.S.D ‘Scopigno Cup’ e il Comune di Rieti saranno lieti di accogliere il Presidente del Frosinone Calcio Maurizio Stirpe e il talentuoso centrocampista della S.S. Lazio Danilo Cataldi“. Che “nel 2011 ha preso parte alla ‘Scopigno Cup’ con gli Allievi della S.S. Lazio” e “ritirerà il premio ‘Promessa Mantenuta 2015‘, vinto a pari merito con il cagliaritano Nicolò Barella“. Il giocatore biancoceleste verrà premiato per “aver dimostrato di possedere tutte quelle qualità umane e calcistiche indispensabili per imporsi in serie A nel delicato ruolo del centrocampista. Non è un caso che sia riuscito a esordire nella massima serie a soli venti anni e soprattutto sia il più giovane calciatore biancoceleste ad aver indossato la fascia di capitano della sua squadra in occasione della vittoria con la Fiorentina dello scorso 9 marzo 2015“.
Cristiano Sandri: “In 8 anni il popolo laziale non ha mai lasciato solo Gabriele”
Un filo di lazialità lega due storie tristissime ma che hanno scatenato la solidarietà del popolo laziale. Oggi ricorre l’anniversario della scomparsa di Gabriele Sandri, ed il fratello Cristiano è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“. Con lui in collegamento anche Maurizio Insidioso, il papà di Chiara, la ragazza selvaggiamente picchiata e al momento ancora ricoverata, a un anno e mezzo di distanza dai fatti, in gravissime condizioni (leggi QUI il suo intervento) .
“Voglio stringere in un abbraccio ideale Maurizio,” spiega Cristiano, “in quanto padre di una bambina il suo dramma mi tocca profondamente. Oggi, a otto anni di distanza dalla scomparsa di Gabriele, i manifesti con su scritto “Roma ti piange” e le migliaia di testimonianze di solidarietà che ho già ricevuto ricordano come la gente non ci ha mai lasciato soli, col popolo laziale che è sempre stato alle spalle della nostra famiglia per cercare di ottenere giustizia per Gabriele. Il lavoro della fondazione a lui dedicata prosegue, non solo attraverso iniziative sterili ma attraverso un insegnamento che possa insegnare il valore dello sport, del gioco del calcio e della passione sana e genuina per una squadra.“
Prosegue Cristiano Sandri: “La vicinanza della gente è fondamentale e mi auguro che anche Maurizio Insidioso, nella sua battaglia per Chiara, possa non essere lasciato solo. La vicenda di Gabriele andava maneggiata con cura, c’erano parole che potevano essere strumentalizzate così come alcuni comportamenti. Eppure abbiamo sempre mantenuto un equilibrio, tenuto uniti testa e cuore e ce l’abbiamo fatta ad ottenere questo risultato minimo. Minimo perché la vita di Gabriele non ce la restituirà nessuno, ma mi sento di ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato a mantenere questo equilibrio.“
La fondazione Gabriele Sandri donerà due maglie utilizzate nel derby in cui le squadre entrarono col nome di Gabriele e il numero 81 sulle maglie per la “Running for Chiara” il prossimo 9 dicembre, la corsa organizzata in beneficenza per sostenere la causa della famiglia Insidioso. “Queste iniziative sono fondamentali, ricordo quelle che ci hanno accompagnato ed aiutato nel corso del nostro calvario giudiziario. Queste due maglie sono il gesto che con tutto il cuore compiamo per manifestare la nostra vicinanza a Maurizio.“
MAURIZIO INSIDIOSO in contemporanea ai ILSQ, leggi QUI
Fabio Belli
La Lazio ricorda Gabbo
Oggi 11 novembre, non un giorno qualsiasi, l’ottavo anniversario triste dell’assassinio di Gabriele Sandri. La Lazio, sul proprio sito, ricorda così il tifoso morto per mano di un uomo della Polstrada: “La S.S. Lazio, nell’ ottavo anniversario della scomparsa, ricorda Gabriele Sandri, scomparso tragicamente l’11 novembre del 2007. La S.S. Lazio rinnova al papà Giorgio, al fratello Cristiano ed a tutta la famiglia Sandri il proprio cordoglio”.
RASSEGNA STAMPA – Lazio, il sogno è Douglas
Douglas, brasiliano, classe ‘90, difensore centrale del Dnipro. Il suo nome era stato accostato alla Lazio già in estate e prima del sorteggio di Montecarlo. Il ds Tare lo seguiva da tempo, Pioli se l’è ritrovato davanti a metà settembre nell’esordio del girone di Europa League in Ucraina. Partita a porte chiuse, finita 1-1. Giocò mica bene (5 il voto del Corriere dello Sport-Stadio): grande struttura fisica, piedi discreti, velocità non di punta. E’ un altro difensore alto un metro e 90, forte nel gioco aereo, molto meno se puntato palla al piede. In estate era a scadenza. Ha prolungato di un anno, è sotto contratto sino al 2017 con il Dnipro e da quelle parti non hanno bisogno di soldi. Il proprietario del club finanzia un esercito e possiede la banca più ricca dell’Ucraina, è stato anche il governatore di un territorio che sinora si è tenuta fuori dal conflitto per l’annessione al Cremlino. E’ così potente che se volesse si comprerebbe la Lazio. Per convincerlo a cedere Douglas, ci sarebbe bisogno di un’offerta importante. Douglas è nato a San Paolo, è sbocciato nel Vasco de Gama, si è fatto apprezzare in Europa con il Dnipro. E chissà che la prossima sfida dell’Olimpico, in calendario il 26 novembre, non si trasformi nell’occasione per imbastire un affare di mercato a gennaio.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Gennaio arriva, ecco il mercato delle big
Un mese e mezzo al mercato d’inverno, le società cominciano a muoversi. Lo fanno anche le grandi che negli ultimi mercati invernali si sono manifestate attive almeno quanto in quello estivo. Siamo ancora ai sondaggi, ma più di qualcosa si muove. Tiene banco il possibile ritorno di Andrea Pirlo in Italia, con il ct Conte che tifa, l’Inter che spera e l’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta che soffia sul fuoco delle speranze nerazzurro escludendo ritorni a Milano per l’ex bianconero.
È proprio il mercato dell’Inter ad accendere per ora le maggiori fantasie con i nomi di Bellarabi e Feghouli per l’attacco, le missioni slave e inglesi del ds Ausilio: da un lato per Pjaca, il trequartista della Dinamo Zagabria, dall’altro per verificare ancora Lamela. Fra gli obiettivi per la fascia c’è anche Van der Wiel.
La Juventus guarda in Italia e il canale aperto con l’Empoli porta a Riccardo Saponara che vuole riscattare la prima missione personale tra le grandi fallita al Milan. Milan che oltre a (ri)tesserareBoateng, già a Milanello – e mettendo in soffitta in questo modo, così pare, il sogno Witsel – potrebbe pensare a Vazquez del Palermo per l’attacco e Sebastian De Maio per puntellare la difesa. Per i rossoneri è circolato anche qualche contatto sudamericano, esattamente con il River Plate, per il difensore diciannovennaEmanuel Mammana, ma il passaporto extracomunitario rinvia almeno operazioni di questo genere a giugno prossimo.
FIORENTINA – E veniamo alla Fiorentina, che non si fermerà al ventunenne centrocampista uruguaiano del Fenix Andres Schetino, destinato in prestito tra A (Empoli) e B (Crotone, Modena): serve un difensore centrale, potrebbe essere uno tra Lisandro Lopez del Benfica o Oikonomou del Bologna. Attenzione perché sul greco potrebbe tornare anche il Napoli che lo aveva quasi preso l’estate scorsa. In questo intreccio non bisogna neanche sottovalutare la possibilità che la Fiorentina proprio dal Napoli prenda Zuniga.
NAPOLI, OBIETTIVO DIFESA – A Sarri servirà un difensore (oltre a Oikonomou potrebbe riaprirsi la pista Tonelli con l’Empoli) e anche un centrocampista centrale rispetto al quale le tracce sono tante tra Europa e Sudamerica (non scordiamoci che il club partenopeo nel ruolo aveva cercato anche William Vainqueur poi andato alla Roma), nessuna ancora percettibile.
LE ROMANE – E le due romane? Il derby ha sicuramente rimarcato la necessità della Lazio di dover prendere, molto più della Roma, uno, anzi due centrali difensivi: nel mirino c’è Vlaar, svincolato, una delle tracce porta proprio a Tonelli, obiettivo anche per il Napoli. La Roma aspetta. Se tutto continuerà ad andare come sembra il grande riforzo post-mercato invernale, per l’ultima parte della stagione, sarà Kevin Strootman. In difesa Walter Sabatini, il grande e unico tessitore delle strategie giallorosse in chiave mercato, non vuole toccare gli equilibri e alterarli. Rüdiger sta crescendo come il ds giallorosso sapeva, Castan scalpita, Manolas è una certezza. Normale ascoltare tutti, recepire sollecitazioni e appelli (a vario titolo Benatia di ritorno – difficilissimo – e Juan Jesus o Ranocchia, che rispondono più ad esigenze dell’Inter in uscita che a convinzioni tecniche maturate nelle mura di Trigoria) ma la logica è che qualsasi tipo di intervento, in ogni reparto, andrà ponderato. Dovrebbe rientrare Verde da Frosinone e prendere la strada di Empoli. E con il club ciociaro del presidente Stirpe prenderà la corpo la sinergia sul fronte extracomunitari: due tra il portiere Alisson, l’attaccante Sergio Diaz e il centrocampista Gerson, transiteranno sei mesi dalla squadra allenata da Roberto Stellone. Ecco, molto più facile pensare ad operazioni in prospettiva per la Roma: cogliendo semmai, per il resto, l’occasione del momento, rispettando esigenze di budget e fair play finanziario, chiodo fisso anche dell’Inter.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Tare: ”Parlerò con Pioli”
Si lecca ancora le ferite, la Lazio, dopo il derby perso nell’ultima partita prima della sosta per le nazionali. Nell’occasione, ha fatto molto discutere l’arbitraggio di Tagliavento, che al triplice fischio è stato avvicinato dal direttore sportivo Igli Tare, in cerca di spiegazioni.
TARE SU TAGLIAVENTO: “DA PARTE SUA NESSUNA SCUSA” – Ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste, il dirigente è tornato sull’argomento: “È vero, ho incontrato Tagliavento nel post gara. Ero molto rammaricato per l’episodio del rigore concesso, che ha inciso nell’economia della partita. Ho solamente esternato all’arbitro la mia delusione per l’andamento dell’incontro e alla fine gli ho solo chiesto di rivedere in serata ed in serenità gli episodi incriminati. Da parte sua non c’è stato alcun gesto di scuse, anzi la convinzione di esser nel giusto”. Tare poi è andato oltre l’episodio, analizzando la difficile situazione attuale della Lazio: “In questi momenti negativi è ovvio che vada fatta un’analisi a 360 gradi. Ora si parla di catastrofe, ma solo 3 settimane fa si parlava di una Lazio in lotta per lo scudetto. Non mi esaltavo prima, non mi butto giù adesso. Mancano la grinta e la determinazione di vincere le gare a tutti costi, ma c’è tanta qualità. Il derby è stato deciso da episodi sfavorevoli, la Roma ha avuto subito l’occasione di impostare la gara a suo piacimento, giocando in contropiede”.
MERCOLEDÌ CONFRONTO CON PIOLI: “C’È TANTA STRADA DA FARE” –In programma un colloquio con Pioli alla ripresa degli allenamenti di mercoledì: “Parlerò bene con Pioli, c’è tanta strada da fare, purtroppo siamo nella posizione di chi rincorre. Ma se remiamo tutti dalla stessa parte, possiamo tornare agli standard della scorsa stagione”. Infine, ha affrontato anche il tema dell’assenza dei tifosi nel derby: “Dispiace, l’Olimpico semivuoto mi ha fatto tristezza. Ora cercheremo di concentrarci sulla questione sperando che si possa prendere una decisione che accontenti tutti”.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Lazio sparita. Inizia il processo
La terza sconfitta consecutiva, la sesta in campionato, il tracollo nel derby. Tutti colpevoli, non si salva nessuno: Pioli, giocatori e società. A Formello scatta la settimana dei confronti, inizieranno oggi pomeriggio, Lotito e Tare parleranno attentamente con l’allenatore. Il direttore sportivo sogna il riscatto, crede nella rosa costruita in estate, ha analizzato il momento attraverso le frequenze di Lazio Style Radio: «Il momento è negativo, non ci sono dubbi. Bisogna fare delle valutazioni a 360 gradi: ora si parla di catastrofe, ma solo 3 settimane fa si parlava di una squadra in lotta per lo scudetto. Non mi esaltavo prima e non mi butto giù adesso».
Atteggiamento sbagliato e calciatori scontenti, serve una reazione immediata, non c’è più tempo da perdere. Alla ripresa del campionato all’Olimpico si presenterà il Palermo del neo allenatore Ballardini, la Lazio non può più sbagliare: «Mancano grinta e determinazione – ha spiegato Tare – non vedo la voglia di vincere le partite a tutti i costi, ma comunque c’è tanta qualità. Il derby è stato deciso purtroppo da episodi sfavorevoli, la Roma ha avuto subito l’occasione di impostare la gara a suo piacimento, giocando esclusivamente in contropiede».
Sul banco degli imputati anche Stefano Pioli, la situazione è delicata. Il tecnico non è in bilico, resta aggrappato alla panchina, ma saranno decisive le prossime tappe: «Parlerò bene con Pioli – ha confermato il diesse – c’è ancora tanta strada da fare, attualmente siamo nella posizione di chi rincorre. Ma se remiamo tutti dalla stessa parte, possiamo tornare agli standard della scorsa stagione».
Tare ha poi commentato lo sciopero delle curve durante la stracittadina: «Dispiace molto, l’Olimpico semivuoto mi ha trasmesso tristezza. Ora cercheremo di concentrarci sulla questione sperando che si possa prendere una decisione che accontenti tutti». Inevitabile un commento sulla direzione arbitrale di Tagliavento, le polemiche continuano: «È vero, l’ho incontrato nel post gara. Ero decisamente rammaricato per l’episodio del rigore concesso, che ha inciso nell’economia della gara. Ho solamente esternato all’arbitro la mia delusione per l’andamento del match e alla fine gli ho solo chiesto di rivedere in serata ed in serenità gli episodi incriminati. Da parte sua non c’è stato alcun gesto di scuse, anzi la convinzione di essere nel giusto».
La Lazio è stata sanzionata con un’ammenda di 3 mila euro «per avere – si legge nel comunicato ufficiale – i suoi sostenitori, nel corso della gara, indirizzato all’arbitro cori ingiuriosi» (singolare però come non siano stati puniti anche i cori contro De Rossi e Radu). Ora l’obiettivo è quello di ripartire al più presto, mister Pioli ritroverà tutto il gruppo a partire dalla prossima settimana, in questi giorni lavorerà a ranghi ridotti: circa 12 giocatori hanno risposto alla chiamata delle rispettive selezioni, rientreranno in extremis per la ripresa del campionato. Si alleneranno regolarmente invece Marchetti, Radu, Mauri, Keita e Klose (ieri in Paideia per un fastidio alla caviglia), gli unici big rimasti a Roma.
Non ci sarà Milinkovic, è stato convocato dalla Serbia Under 21: «Sono amareggiato per il derby perso – ha svelato il centrocampista – ma fortunatamente ho firmato un contratto di 5 anni con la Lazio e quindi avrò l’opportunità di giocarne altri. Noi vogliamo ripetere la scorsa stagione, il nostro obiettivo resta arrivare tra le prime tre. Il leader nello spogliatoio? L’ultima parola spetta sempre a Radu».
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Lazio, Tare all’attacco
Vis-a-vis acceso. Il diesse Tare chiarisce ai microfoni di Lazio Style il confronto con l’arbitro Tagliavento, subito dopo il derby: “E’ vero di questo incontro nel post-gara – spiega – perché c’era tanto rammarico da parte nostra per quell’episodio del rigore. Tutti possono dire che non è stato così, ma ho avuto modo di parlare con Tagliavento e ho avuto solo modo di mostrare le mie rimostranze per questa decisione. Da parte sua c’era la convinzione di aver fischiato un calcio di rigore corretto, dopodiché gli ho chiesto di rivederlo in serata con tutta calma. Lui mi ha detto che lo avrebbe rivisto ma che comunque ha preso questa decisione in buona fede. Non si è mai scusato per questo fatto”.
CONFRONTO CON PIOLI
Il dirigente albanese domani si confronterà anche con la squadra a Formello. Atteso anche il presidente Lotito: “Quando ci sono questi momenti negativi, è ovvio che va fatta una analisi a 360°. La frenata è arrivata in un momento positivo: fino a tre settimane fa si parlava di una Lazio in lotta per lo scudetto. Non mi sono mai esaltato nei momento positivi, non mi abbatto in quelli negativi”. Bisogna solo ricompattarsi e lottare l’uno per l’altro: “La voglia, la grinta e la cattiveria. Il derby è stato condizionato dagli episodi. Giocando la partita partendo subito con lo svantaggio non era facile: ha permesso alla Roma di impostare la gara come voleva, ossia chiudendosi e ripartendo in contropiede. Ora dobbiamo ripartire, parleremo con l’allenatore per chiarire queste tematiche, cosa va e cosa no. C’è ancora tanto tempo e mettendo la stessa determinazione dello scorso anno possiamo ripetere un campionato come quello dello scorso anno”.
RITORNO AL PASSATO
E’ mancata anche la spinta del pubblico domenica, con la Nord completamente vuota: “Il messaggio è chiaro: nei momenti di difficoltà bisogna fare quadrato e stringerci tutti insieme. Dobbiamo tornare la squadra della scorsa stagione. Purtroppo vedere le curve vuote è molto triste, ora cercheremo di concentrarci sulla questione sperando che si possa prendere una decisione che accontenti tutti”.
Fonte : Il Messaggero
Ballardini esordio contro la Lazio: “A Roma l’uomo giusto nel momento sbagliato”
AGGIORNAMENTO 11/11 – Il nuovo tecnico dei rosanero esordirà proprio contro i biancocelesti e durante la conferenza stampa di presentazione ha ricordato quel periodo, poco felice, a Roma: “Mi hanno sempre detto che ero l’uomo giusto ma al momento sbagliato. C’erano 18 calciatori fuori rosa, tra cui Pandev, Ledesma e tanti altri che l’anno dopo hanno smesso di giocare. Ora hanno una realtà tra le migliori d’Italia, sarà una gara dura quella di domenica ma andremo li per fare bene con le qualità che abbiamo”.
L’esonero di Beppe Iachini dalla panchina del Palermo ha sorpreso sia gli addetti al lavori che i tifosi che, dopo il successo contro il Chievo, non si aspettavano una decisione così drastica da parte del presidente Zamparini. Per Davide Ballardini si tratta della seconda avventura sulla panchina dei rosanero; la prima volta fu nel 2008-09 quando terminò il campionato conquistando un buon ottavo posto. Il ritorno in panca del tecnico di Ravenna si prospetta piuttosto difficoltoso; dopo la sosta del campionato la squadra palermitana sarà chiamata ad affrontare all’Olimpico una Lazio alla ricerca della vittoria scaccia crisi dopo tre sconfitte consecutive. Tra l’altro quella biancoceleste è una delle squadre allenate dal tecnico durante la carriera. Infatti, nel 2009-10 Ballardini prese il posto a Roma dell’esonerato Delio Rossi e, appena arrivato, conquistò la Supercoppa Italiana contro l’Inter a Pechino grazie alle reti di Matuzalem e Rocchi, ma, all’inizio del girone di ritorno, in seguito a diversi risultati negativi, venne a sua volta sollevato dall’incarico ed al suo posto subentrò Edy Reja.
Ecco quando la truffa si espande a macchia d’olio (d’oliva)
Una bufera sta coinvolgendo diverse aziende produttrici di Olio. Molte aziende sono coinvolte nell’inchiesta di Raffaele Guariniello. Aziende storiche che molti consumatori stimano e acquistano da anni. Carapelli, Santa Sabina, Bertolli, Coricelli, Sasso, Primadonna (confezionato per la Lidl) e Antica Badia (perEurospin) prodotti in Toscana, Abruzzo e Liguria: olio che sarebbe stato spacciato per extravergine mentre invece era di “categoria 2″, di qualità inferiore e meno caro. Il procuratore aggiunto di TorinoRaffaele Guariniello ha deciso di inviare i Nas di Torino per un controllo sui campioni nei supermercati torinesi dopo una segnalazione da parte di un periodico specializzato. Sette rappresentanti legali delle aziende olearie coinvolte sono indagati: dovranno rispondere di frode in commercio. Guariniello ha informato il ministero delle Politiche agricole anche alla luce di un report dedicato stilato dall’agenzia delle dogane. Il procuratore capo Armando Spataro “ha richiesto in visione il relativo procedimento al fine di valutare l’opportunità di co-assegnazione a se stesso, di accertare le modalità di diffusione della informazione e di verificare la competenza territoriale in ordine alle ipotesi di reato per cui si procede”.
Solo una settimana fa ilfattoquotidiano.it aveva dato conto di un presunto cartello dell’olio italospagnolo per tenere bassi i prezzi bypassare la qualità del prodotto ed eludere le regole sulla concorrenza, ottenendo il marchio made in Italy pur avendo solo il16% di olio italiano. Ovvero lo stesso soggetto, che faceva capo alla società iberica Deoleo, a sua volta controllata dal fondo di private equity Cvc (che ha acquisito marchi italiani come Carapelli, Bertolli e Sasso coinvolti nell’inchiesta di Guariniello) vendeva e comprava olio ottenendo il marchio made in Italy nonostante la provenienza non fosse italiana, bensì Ue ed anche extra Ue (greco, spagnolo, tunisino, marocchino). Così denunciava il nucleo di intelligence anti frode dell’Agenzia delle Dogane, che dal 2009 al 2013 ha redatto una serie di report che sono stati tutti secretati dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulle contraffazioni per via della presenza di profili giudiziari penalmente rilevanti anche perché coinvolgono stati esteri. Il procuratore capo di Torino Armando Spataro “ha richiesto in visione il relativo procedimento al fine di valutare l’opportunità di co-assegnazione a se stesso, di accertare le modalità di diffusione della informazione e di verificare la competenza territoriale in ordine alle ipotesi di reato per cui si procede”. Lo precisa lo stesso Spataro in una nota in relazione all’inchiesta per frode in commercio del pm Raffaele Guariniello sull’olio extravergine di oliva.
I report sono però stati visionati dal deputato del M5S Francesco Cariello, che per legge ha diritto di leggerli in quanto vicepresidente della commissione sulle contraffazioni. Un vero e proprio polverone, sollevato il quale, è partita una petizione sul sito di petizioni italianeChange.org, che al momento ha raggiunto le 48.983 firme su 50.000 richieste. Non bastava la Xylella fastidiosa, che sta martoriando i produttori salentini, ora anche lo spettro delle frodi a tutto svantaggio di chi come l’Italia ha 350 cultivar sul proprio territorio e non due decine come la Spagna.
“Colgo la notizia con estrema soddisfazione soprattutto al fine di valorizzare al meglio l’olio extravergine italiano per le sue qualità salutistiche e per la variegata biodiversità certificata e riconosciuta a livello mondiale. Sulla base delle dichiarazioni lette sulle agenzie di stampa vedo che il magistrato ha subito informato il ministero – ha commentato Cariello – sono curioso di conoscere la reazione del ministro Martina il quale dovrebbe già conoscere il fenomeno, viste le tante informative già inviate (fonte certa e verificata) alla sua attenzione da parte del nucleo di indagine dell’agenzia delle dogane”.
Proprio il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ha detto di seguire con attenzione le indagini “perché è fondamentale tutelare un settore strategico come quello dell’olio d’oliva italiano”. “Da mesi – aggiunge – abbiamo rafforzato i controlli soprattutto in considerazione della scorsa annata olearia che è stata tra le più complicate degli ultimi anni. Nel 2014, il nostro Ispettorato repressione frodi ha portato avanti oltre 6 mila controlli sul comparto, con sequestri per 10 milioni di euro. È importante ora fare chiarezza per tutelare i consumatori e migliaia di aziende oneste impegnate oggi nella nuova campagna di produzione”.
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
STATISTICHE – Confronto tra la passata stagione e l’attuale alla dodicesima giornata. Numeri in rosso per la Lazio, ma c’è una speranza…
La dodicesima giornata di campionato ha visto la Lazio perdere il derby. Vuoi gli errori arbitrali, vuoi la sfortuna, vuoi anche e soprattutto una prestazione non all’altezza, i biancocelesti hanno visto allontanarsi la parte alta della classifica. Ora i capitolini occupano la nona posizione a -9 dalla vetta. In confronto alla scorsa stagione, alla dodicesima giornata, la differenza punti è praticamente insignificante (19 punti la scorsa stagione vs 18 punti stagione attuale). A preoccupare sono altri fattori. Innanzitutto il gioco espresso dalla compagine biancoceleste. Lo scorso anno Pioli aveva architettato schemi e fraseggi degni da far meritare alla Lazio l’elogio del miglior calcio espresso in Italia. Quest’anno è tutto il contrario. I problemi nascono principalmente dalla difesa. Robusta, di ferro, grintosa lo scorso anno, grazie alla presenza di De Vrij, lenta, poco reattiva e “di burro” quest’anno (16 gol subiti la scorsa stagione vs 20 gol subiti nella stagione attuale). A questo si va ad aggiungere la vena poco prolifica degli attaccanti, che non sanno essere concreti e cinici sotto porta (21 gol siglati la scorsa stagione vs 16 gol siglati nella stagione attuale). Tutto ciò ha portato ad avere si, solo un punto in meno allo scorso anno, ma in ottica futura i numeri racimolati fin qui non fanno, al momento, sperare ad un futuro roseo.
MA C’E’ UNA SPERANZA: Il campionato però è ancora molto lungo, e siam fiduciosi che i nostri eroi, i nostri beniamini, sapranno reagire prontamente per regalarci vittorie e nuove emozioni. Di seguito i dati statistici in confronto tra la passata stagione e quella attuale in riferimento alle prime dodici giornate.
Confronto stagione Lazio 2014/2015 vs 2015/2016 alla 12ma giornata
5 sconfitte vs 6 sconfitte
6 vittorie vs 6 vittorie
1 pareggio vs 0 pareggi
4 vittorie casalinghe vs 5 vittorie casalinghe
2 vittorie esterne vs 1 vittoria esterna
media gol siglati 1.75 vs media gol siglati 1.33
media gol subiti 1.33 vs media gol subiti 1.66
Zenga esonerato dalla Sampdoria. In arrivo l’aeroplanino?
E’ durata pochi mesi l’avventura di Walter Zenga alla guida della Sampdoria. All’indomani della sconfitta casalinga contro la Fiorentina, Ferrero, esuberante presidente dei blucerchiati, ha deciso di dare il ben servito all’Uomo Ragno. Un rapporto complicato quello tra Zenga e la Samp. Già questa estate, alla prima ufficiale sulla panchina doriana, ci fu la clamorosa sconfitta nei preliminari di Europa League. Ora Ferrero sta trattando l’aeroplanino Montella, ex Viola, ed ex calciatore dei blucerchiati. Sarebbe un gran colpo in ottica futura per la squadra di Ferrero.
Attacco verbale a Kishna dall’Olanda
Continua la diatriba fra Ricardo Kishna e Frank de Boer. Da quando ha lasciato l’Ajax il giovane olandese ha spesso dichiarato di aver lasciato la sua ex squadra a causa del cattivo rapporto avuto con il tecnico. Un rapporto venuto meno, a quanto pare, non solo per motivi tecnici ma anche per questioni fuori dal campo. Questa volta è stato l’allenatore dei “lancieri”, intervistato da Het Parool, a tirare una stilettata al suo ex giocatore: “I tempi sono cambiati ma nella nostra società si segue ancora una certa disciplina. Tempo fa un giocatore con i capelli neri si è presentato al campo di allenamento con la barba tinta di rosso e, coincidenza, due settimane prima avevo fatto un discorsetto con i miei calciatori. Sono stati loro a fare in modo che questa persona si radesse la barba. Mi ha fatto piacere la reazione dei miei uomini. Non bisogna puntare sull’aspetto fisico, qui da noi un giocatore deve far vedere ciò che sa fare sul campo non fuori”. Un attacco, neanche velato, proprio al giovane biancoceleste, che decise di festeggiare l’inizio della stagione 2013/2014 in quella maniera consigliato dal suo barbiere di fiducia Hanni Hanna.
Il Giudice Sportivo punisce la Lazio
Il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, ha diramato le decisioni relative al derby di domenica scorsa. A causa del cartellino giallo ricevuto, per il fallo su Dzeko in occasione del rigore concesso da Tagliavento alla squadra giallorossa, Gentiletti è entrato in diffida. La società biancoceleste inoltre è stata multata per dei cori rivolti al direttore di gara e dovrà pagare 3mila euro. Dopo l’assegnazione del calcio di rigore infatti i tifosi biancocelesti hanno intonato dei cori di scherno nei confronti dell’arbitro.
IL FILM DI ROMA LAZIO – La Nord vuota e il rigore che non c’era
Roma Lazio non sarà di certo ricordato come uno dei derby più belli della storia: una stracittadina brutta per i laziali per la sconfitta che ha decretato il terzo ko consecutivo in campionato, ma più in generale per l’assenza delle curve e quindi delle coreografie. Un derby “silenzioso” rispetto ai precedenti, oltretutto condizionato dall’errore madornale dell’arbitro Tagliavento. Rivivi i momenti più emozionanti attraverso gli scatti del nostro fotografo Gianni Barberi.
Keita e quel primo bacio che non si scorda mai!
“Oh questo deve essere forte, viene dal Barcellona” si diceva di lui nel giorno del suo arrivo a Roma. Si ma poi non giocava, per problemi di burocrazia, ed allora solo chi lo vedeva allenarsi poteva confermare ciò che si diceva. Poi arriva il torneo Wojtyla, dove possono giocare anche i non tesserati. Arriva il suo momento insomma, può sfogare sul campo quella voglia matta di giocare che per mesi ha accumulato. Dribbling, gol e assist. Ne sforna come se nulla fosse. Risultato? Lazio campione e Keita Balde Diao miglior giocatore del torneo, neanche a dirlo…Poi arrivano i documenti di quelle giocate mostrate in un torneo amichevole ne ripete a raffica anche nel campionato primavera. Il risultato è lo stesso, trascina la Lazio al titolo. Le voci sussurrate al suo arrivo diventano titoli sui giornali, ormai il mondo del calcio si è accorto di lui. L’anno dopo arrivano le convocazioni con la prima squadra, in campionato ed in Europa League. Il 10 Novembre del 2013, al Tardini di Parma, arriva il suo momento nel calcio dei grandi. La Lazio ha bisogno di punti, ma non solo, ha bisogno di un qualcosa a cui aggrapparsi in un momento difficile, o meglio qualcuno. E allora quel ragazzo ex blaugrana, con il numero 14 è l’uomo giusto. Ha le giocate ed il fisico, la personalità non gli manca ed il talento bè, quello è cristallino! La palla arriva in area di rigore, lui è il più lesto, salta un difensore, supera Mirante e deposita in rete il suo primo gol in serie A. Esplode e bacia la maglia. Due anni sono passati da quella domenica pomeriggio, ma il ricordo in lui, come nei laziali, è indelebile. Dopo un anno tra alti e bassi questo sembra essere davvero l’anno della sua definitiva esplosione. Dal ruggito contro il Leverkusen alla corsa sotto la nord contro il Frosinone la stagione è stata costellata di prestazioni sempre degne di nota. Due anni dopo il tuo primo gol ti facciamo rivivere quel momento Keita, che avrai stampato in mente e difficilmente scorderai perché si sa, il primo bacio non si scorda mai…
Milinkovic-Savic: “Mi trovo bene a Roma. Il nostro obiettivo è…”
Nonostante il brutto periodo che sta attraversando la Lazio, Milinkovic-Savic, forse il miglior acquisto estivo dei biancocelesti, è riuscito a mettere in mostra le sue capacità, incuriosendo positivamente sia il tecnico che i tifosi. Il giovane serbo ha stupito tutti per la maturità ed il temperamento sul terreno di gioco. Oltre alla grande quantità di lavoro che svolge ha mostrato anche di essere bravo con i piedi. Il giocatore biancoceleste ha concesso una lunga intervista ai media del suo paese, nel quale ha parlato del suo rapporto con Roma e di quello con i compagni di squadra, speranze ed obiettivi compresi. Queste le sue parole.
Il rapporto con la piazza romana: “Nel primo periodo ho abitato per un po’ in un albergo ma poi è arrivata anche la mia ragazza e ci siamo trasferiti in una casa vicino Formello. Quando giro per Roma cerco sempre di non farmi notare per evitare incontri con i tifosi della squadra giallorossa. Indosso sempre occhiali e cappello (ride, ndr). Quando però incontro i tifosi biancocelesti sono felice, allora divento disponibile e gentile. Per ora parlo poco la lingua italiana, conosco solo qualche parola ma adesso sto frequentando un corso”.
Il rapporto con i compagni sta sempre più migliorando: “Radu è il giocatore più “anziano” in squadra (nel senso di appartenenza, ndr), nello spogliatoio viene rispettato ed ascoltato molto, è lui a dire sempre l’ultima parola. Vado spesso a cena fuori con Djordjevic e Lulic, mi piace molto mangiare fuori casa. Qui si mangia molta pasta, è difficile da spiegare, meglio mangiarla. Tra la cucina italiana e quella serba c’è una grande differenza”.
Sul primo derby romano e sul campionato: “Avrò altre occasioni per poterlo giocare, ho un contratto di cinque anni. Per lo scudetto vedo il Napoli favorito ma il campionato è lungo può succedere di tutto. Noi vogliamo ripetere quanto di buono fatto l’anno scorso, il nostro obiettivo è arrivare tra le prime tre“.
Europa League – Infortunio grave al Saint Etienne
Stagione finita per Robert Beric del Saint Etienne. Come confermato dagli esami strumentali, ai quali è stato sottoposto nella giornata di ieri, l’attaccante sloveno ha riportato la lesione al legamento crociato del ginocchio destro. Infortunio subito nel corso dell’incontro con il Lione a causa della dura entrata ai suoi danni di Ferri. Per il giocatore si prevede uno stop di 5-6 mesi.