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Nainggolan nel break: “Vantaggio meritato”

Incalzato da Mediaset Premium a fine primo tempo, Nainggolan, oggi capitano giallorosso ha commentato la prima frazione di gara: “In certe gare conta solo il risultato. Meritiamo il vantaggio viste le tante occasioni create. Speriamo di non rifare gli errori di mercoledì”.

Capitan Biglia: “Il Derby è una partita diversa dalle altre, siamo pronti!”

Lucas Biglia, capitano biancoceleste, è intervenuto ai microfoni dei cronisti nel prepartita del match più atteso dell’anno, il Derby capitolino. Queste le sue dichiarazioni: “Il Derby è una partita diversa dalle altre, veniamo da due brutte sconfitte e oggi è la partita che può darci fiducia. Dobbiamo dimostrare che non siamo la Lazio delle ultime due sconfitte in campionato.” Entrambe le formazioni in settimana hanno vinto in Europa: “Vincere dà sempre fiducia, ma non cambia niente, il Derby è una partita diversa, dobbiamo dare il massimo, per noi è una guerra. Abbiamo dimostrato di essere pronti, oggi dobbiamo confermarlo. Può essere la partita della svolta, può migliorare la nostra classifica e darci fiducia, prendere 3 punti oggi sarebbe troppo importante.”

Chiusura sul capitolo tifosi: “I tifosi sono il nostro uomo in più, capiamo la loro situazione, ma per noi non deve cambiare nulla, dobbiamo prendere i 3 punti. Tutto ciò non è bello per lo spettacolo del calcio, ma noi dobbiamo entrare e fare ciò che sappiamo fare.”

 

 

Nainggolan: “Dispiace per i tifosi ma concentrati sulla partita”

Radja Nainggolan è intervenuto in zona mista nel prepartita del Derby capitolino. Queste le sue brevi dichiarazioni: “Oggi è una partita da vincere, il derby è sempre una partita da vincere! La Lazio è una buona squadra, abituata alle zone alte della classifica, chi vincerà potrà rimanere in alto e giocarsi le sue carte.

Immancabile una battuta sull’assenza dei tifosi: “Sono molto dispiaciuto, ovviamente. Con lo stadio pieno sarebbe stata tutta un’altra cosa, ma noi dobbiamo solo pensare a vincere la partita.”

FORMAZIONI UFFICIALI: Djordjevic prima punta, fuori De Rossi

FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (4-2-3-1) – Sczeszny, Torosidis, Manolas, Rudiger, Digne, Vainqueur, Nainggolan, Gervinho, Iago Falque, Salah, Dzeko A disp. De Sanctis, Lobont, Castan, Iturbe, Maicon, Ponce, Keita, Ucan, Emerson, Gyomber, Florenzi All. Garcia

LAZIO (4-3-3) – Marchetti, Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu, Parolo, Biglia, Lulic, Candreva, Djordjevic, Felipe Anderson A disp. Berisha, Hoedt, Mauri, Morrison, Keita, Milinkovic-Savic, Konko, Kishna, Onazi, Matri, Klose, Cataldi All. Pioli

ARBITRO: Tagliavento (sez. Terni)
ASSISTENTI: Tonolini e Manganelli
IV UOMO: Passeri
ADDIZIONALI: Banti e Mazzoleni

 

DERBY – I convocati di Pioli

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Basta, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric, Radu;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Mauri, Milinkovic-Savic, Morrison,  Onazi, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Kishna, Klose, Matri.

Doll: “Ho vissuto tanti derby in Germania ma quello romano è unico”

L’ex centrocampista biancoceleste Thomas Doll, intervistato da lalaziosiamonoi.it ha analizzato la stracittadina: “Un derby senza tifosi non è la stessa cosa rispetto ad uno stadio pieno. Mancano le emozioni, il vero significato del derby che va oltre la partita. Tutte le cose in campo saranno diverse, dai contrasti agli uno contro uno, i giocatori hanno bisogno del supporto dei tifosi e sentiranno la loro assenza. Anche noi del Ferencvaros abbiamo giocato una partita di qualificazione europea nel nostro stadio senza tifosi ed è noioso (era una situazione di porte chiuse, ndr). Il derby di Roma è uno dei più affascinanti del mondo. In Germania ci sono tanti derby importanti contro Schalke 04-Borussia Dortmund, io ho allenato il Borussia ed erano sempre delle belle partite. Anche il derby di Amburgo con il St.Pauli è importante, però Lazio-Roma ha qualcosa di speciale, è unico. Speriamo che sia un gran derby anche se senza tifo sarà tutto diverso”. 

PROBABILI FORMAZIONI – Lazio, rebus in attacco. Roma, dubbi a centrocampo

Oggi alle ore 15 inizierà finalmente il derby. Verranno spazzate tutte le ansie di queste ore e si spera che la partita abbia un finale dolce per i tifosi biancocelesti. Pioli e Garcia sono alle prese con dubbi di formazione. Il tecnico della Lazio potrà contare sul ritorno di Parolo e con lui si dovrebbe tornare al 4-3-3 con l’innesto di Radu nel quartetto difensivo. Ma i dubbi sono in attacco. Ballottaggio Djordjevic – Klose, con il serbo che appare favorito. Di contro Garcia dovrà inventare il centrocampo della sua squadra. Out Pjanic, in dubbio De Rossi. Dovrebbero recuperare però Maicon e Florenzi. Di seguito le probabili formazioni delle due compagini:

ROMA: Szczesny; Maicon (Torosidis) – Manolas – Rudiger – Digne; Florenzi – Keita – Nainngolan; Salah, Dzeko, Iago Falque (Gervinho)

LAZIO: Marchetti; Basta – Mauricio – Gentiletti – Radu; Parolo – Biglia – Lulic; Candreva (Kishna) – Djordjevic (Klose), Anderson

Il messaggio di de Vrij ai laziali

Non ha ancora avuto il piacere di vincere un derby e oggi dovrà tifare i suoi compagni davanti alla tv. Stefan de Vrij sarebbe stata una pedina fondamentale per la difesa biancoceleste, ma oggi pomeriggio e in generale in questa stagione Pioli dovrà purtroppo rinunciare a lui. Tuttavia l’olandese non ha voluto far mancare il suo apporto a squadra e tifosi con un tweet: “In becco all’aquila e tutti i Laziali! Forza Lazio”. A questo punto non resta che rispondere “Crepi il lupo”.

Roma-Lazio, da Chinaglia e Di Canio a Totti e Paolo Negro, gli sfottò del derby

Archiviata con due vittorie la parentesi Europa, a Roma è già tempo di derby. L’ultimo, alla penultima della scorsa stagione, deciso dal colpo di testa di Yanga-Mbiwa, valeva l’accesso diretto alla Champions; altre volte in palio c’era solo la supremazia cittadina, ma polemiche e sfottò non sono mai mancati. Dal lontano ‘74 quando Giorgio Chinaglia puntando l’indice verso la Sud diventa simbolo della rinascita laziale dopo i difficili anni ’60, fino all’ultimo derby quando Totti e Florenzi con le magliette “game over”, stai sempre a parla’, ora che te voi inventa’ ” e “rigiochiamo anche domani”, si fanno beffa di Claudio Lotito che tanto si è adoperato per lo spostamento del match. E come dimenticare il dito medio di Paolo Di Canio nel gennaio ’89 rivolto alla curva giallorossa? Probabilmente Daniele De Rossi non l’ha fatto. Già, perché nel maggio 2015 decide di ricambiare il favore, destinataria stavolta la Nord. Geniali poi gli sfottò di Francesco Totti: dalla maglia del “Vi ho purgato ancora” dell’aprile ’99 (poi replicata da Osvaldo con “Vi ho purgato anch’io”, un boomerang perché la Lazio rimontò e vinse, e lui venne insultato persino dai suoi tifosi), al selfie sotto la Sud del gennaio 2015. Passando per il pollice verso dell’aprile 2010, per ricordare ai cugini il rischio retrocessione. Oppure ancora Chinaglia, che da solo sfida una curva intera, sporgendo in modo provocatorio il piedino dal tunnel degli spogliatoi nell’angolo tra la Sud e Monte Mario.
Negro e Lanna — Ma il derby può essere un’arma a doppio taglio. Può regalarti il Paradiso, vedi Lulic e Yanga-MBiwa, o l’Inferno (calcistico), bussare Paolo Negro o Marco Lanna, bandiere loro malgrado. Si, perché un errore nel derby è un marchio a vita. Negro resta tutt’ora un eroe nazional-popolare tra i tifosi romanisti, anche se sono passati ormai 15 anni dalla goffa autorete – in collaborazione con Nesta e Peruzzi – che decide il derby nell’anno dello scudetto della Roma. Marco Lanna nel febbraio ’96 diventa idolo biancoceleste con un inspiegabile fallo di mano che regala un rigore, poi trasformato da Beppe Signori in un Lazio-Roma 1-0. E se Paolo Negro deve ancora fare i conti con il celebre corocanteremo tutti insieme Paolo Negro gol!, la risposta biancoceleste è affidata ad un “agguanta la palla Marco Lanna”, sulle note della Macarena.
Esultanze sfrenate e gioie incontenibili. Il derby è questo e molto altro. Come non ricordare la corsa di Carlo Mazzone con le tre dita al cielo per le reti di Balbo, Cappioli e Fonseca in un Lazio-Roma 0-3 del novembre ’94? E l’espulsione di Reja per il gol di Klose nell’ottobre 2011? Francesco Totti in conferenza stampa punzecchia il tecnico biancoceleste definendolo “uomo derby” a causa dei 5 k.o. di fila. Una vigilia rovente, a cui la Lazio preferisce non replicare. Sul campo però il risultato di 2-1 (Hernanes e Klose) rompe la maledizione derby per Reja che, preso dall’entusiasmo, corre ad esultare sotto la Nord rimediando un’espulsione. E poi ancora il celebre tuffo nel Fontanone del Gianicolo di Delio Rossi per il derby vinto 3-0 dalla sua Lazio nel dicembre 2006, e lo show in conferenza stampa del testaccino Claudio Ranieri al termine di Lazio-Roma 0-2 nel novembre 2010, con il suo famoso: “Stamo a gode come ricci”.

LE TIFOSERIE — Non solo protagonisti sul campo. Il derby capitolino si gioca anche sugli spalti. E se dopo i 5 confronti vinti la sud stravolge lo slogan laziale “quelli che hanno portato il calcio a Roma” con “quelli che hanno portato il Bingo a Roma”, i biancocelesti dopo lo storico derby di Coppa Italia, hanno dato libero sfogo alla fantasia: dal t’ho alzato la Coppa in faccia” fino al “Lulic ‘71”. Il 22 settembre 2013 c’è il primo derby dopo la finale di Coppa Italia, i laziali lasciano la curva vuota con uno striscione per ricordare ai rivali la sconfitta: “Ah dimenticavo c’è il ‘memorial’ derby… finisco la birra e poi entro”; la risposta dei romanisti nel febbraio 2014: “Avete già finito la birra? Sbrigateve che Lotito ve se venne pure er pub”.

STAVOLTA SENZA?— E domenica sarà di nuovo derby. Forse diverso rispetto al solito, con le due curve che minacciano di disertare la sfida per proseguire la protesta contro le misure di sicurezza disposte dal prefetto Franco Gabrielli. I soli 5000 tagliandi venduti fino a questo momento testimoniano che il rischio di un derby (quasi) senza tifosi, stavolta è concreto.
Fonte : La Gazzetta dello Sport

Stadio vuoto e blindato La paura nelle strade

Poche decine di tifosi inglesi sono già arrivati a Roma. Gli altri spagnoli (meno di dieci) sono a spasso per la città. E i polacchi, quelli che sulla carta potrebbero mostrare l’umore più caldo, ancora non sarebbero stati visti gironzolare. Stanno con gli occhi sgranati e attenti gli oltre mille operatori delle forze dell’ordine che fanno parte del dispositivo messo in campo per il derby di calcio Roma-Lazio (ore 15 allo stadio Olimpico). Le operazioni di bonifica dell’area intorno sono iniziate già l’altra sera e stamattina andranno a regime con la rimozione dei veicoli nella zona rossa. Particolare attenzione ai vari ponti presenti vicino all’impianto. Controlli anche in centro e nelle stazioni. Vigilato il Tevere con la polizia fluviale.

La preoccupazione è aumentata per l’allarme della Questura sull’arrivo di hooligan stranieri. Tra le tifoserie monitorate, di estrema destra e gemellate soprattutto con i laziali, oltre a quella del West Ham (che sono andati a pernottare nella zona della stazione Termini), gli Ultrà Sur del Real Madrid e i polacchi del Wisla Cracovia. Questi ultimi autori di violenze assieme ai “colleghi” romani al derby di maggio. cancelli saranno aperti alle 13 di domani. Dalle 10 saranno rimossi i veicoli in sosta, i cassonetti e i cestini dei rifiuti. Stop al traffico, eccetto residenti, taxi e ambulanze, dalle 12 in alcune strade. Soppresse pure tre fermate dei mezzi pubblici. In vista del derby saranno schierati anche reparti mobili, pattuglie in abiti civili per evitare eventuali episodi di illegalità, squadre di artificieri e unità cinofile. A monitorare le operazioni elicotteri della polizia e dei carabinieri.

Oggi la giornata sembra particolare. Non solo per il confronto tra le squadre. Ma soprattutto per lo scontro tra tifoserie e prefetto Franco Gabrielli e questore Nicolò D’Angelo, contro la rivoluzione avviata delle curve dell’Olimpico per renderlo più sicuro (spalti divisi in settori da barriere e corridoi per consentire l’accesso dei eventuali soccorsi, e rispetto dall’assegnazione dei posti). I supporter hanno annunciato lo “sciopero delle curve”. I numeri degli spalti dicono molto sulla temperatura bassa (sotto zero) degli animi sportivi. Oltre alla presenza certa di circa 800 steward, secondo la previsione i paganti saranno 35 mila ma i presenti 30mila (24 mila abbonati di cui alcuni assenti per scelta più 11mila biglietti venduti tra cui i 2600 della Lazio divisi tra 300 in Nord, 100 in Monte Mario e il resto nei distinti). O forse meno.

Quanti andranno a stare nelle Curve Nord e Sud? Si dice che si vedrà solo una manciata di affezionati. Il resto dei romanisti si raduneranno di mattina fuori dall’hotel della squadra. Poi si divideranno tra un campo sulla Tiburtina oppure andranno a vedere la partita in tv.

Nei giorni scorsi Gabrielli era stato chiaro: «Lo stadio, per quanto qualcuno lo consideri una zona franca, è un luogo di pubblico spettacolo. Nulla di tutto questo ha carattere punitivo, ha il carattere precipuo di affermare, anche nelle curve, il rispetto delle regole. Ho condiviso – aveva proseguito il prefetto – e continuo a condividere queste misure, continuo a sostenere che solo se ci sarà un diverso modo di atteggiarsi del tifo potranno essere riviste, ma non si pensi che il gioco sia del tipo “non rientriamo finché non togliete le barriere”. Se questo è l’atteggiamento, di derby senza curve ne vedremo in maniera industriale».

Fonte : Il Tempo

Pioli ci crede: l’ora della svolta

«Questo derby conta tanto. Può essere la svolta per la Lazio». Stefano Pioli lo sa, stravolge la massima di Zdenek Zeman, quella contro la Roma non sarà mai una partita come tutte le altre. Ripete a memoria i tre motivi che obbligano alla vittoria, mentre vive con apparente calma la vigilia della stracittadina.

Motivo numero uno, comincia il tecnico biancoceleste, vincere per scalare la classifica. Il successo con il Rosenborg avrà anche ipotecato la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, ma le ultime due sconfitte in campionato contro Atalanta e Milan hanno fatto perdere terreno: «Non siamo soddisfatti della nostra classifica, ma siamo pronti per diventare grandi. E se lo vogliamo fare veramente, questi sono gli appuntamenti che non possiamo sbagliare».

Motivo numero due, continua l’emiliano, la scorsa stagione sulla panchina biancoceleste ha lasciato un forte rimpianto. Pioli non ha mai vinto il derby da quando è il tecnico della Lazio. Un pareggio per 2-2 nella sfida d’andata contro la Roma, poi l’amara sconfitta del 25 maggio che quasi costò la qualificazione in Champions League: «Ogni partita ti insegna qualcosa e certamente nei due precedenti abbiamo peccato in alcuni aspetti. Per giocare il derby devi starci dentro con la testa e con l’attenzione, sono gare che vengono decise dagli episodi. In tutte le stagioni ci sono partite delicate, questa potrebbe essere una di quelle. Se l’anno scorso non avesse segnato Yanga-Mbinwa saremmo arrivati al secondo posto? Come si dice, se mio nonno avesse avuto…». Scherza il tecnico emiliano, esorcizza la tensione. Questo è il suo terzo derby ed è fermamente convinto che sia arrivato il momento di vincerlo. In tutta la carriera da allenatore (sulle panchine di Parma, Chievo Verona, Bologna e Lazio) contro la Roma non ha mai avuto troppa fortuna: ha sfidato i giallorossi 13 volte ed è riuscito a vincere soltanto in un’occasione, collezionando 5 sconfitte e 7 pareggi. Era la stagione 2012/13 e il tecnico guidava i felsinei nel 2-3 all’Olimpico del 16 settembre 2012. Historia magistra vitae, Pioli ha imparato a conoscere la Roma, sa anche che a questo derby ci arriva da favorita: «È una squadra forte, ne sono consapevoli anche loro. Hanno investito molto, ma noi vogliamo vincere. La squadra di Garcia ha il dovere di vincere qualcosa quest’anno – sottolinea ancora Pioli – Ma sarà il campo a parlare, il derby esula sempre dai pronostici perché è una partita da giocare dall’inizio alla fine. Conosciamo bene i nostri avversari, sono pericolosi nelle ripartenze e hanno importanti qualità: abbiamo la nostra mentalità, sappiamo cosa dobbiamo fare».

C’è un ultimo motivo, ricorda il tecnico biancoceleste, vincere per i tifosi laziali che non saranno all’Olimpico per il derby. Nessun dietrofront per la protesta contro il prefetto Gabrielli, le curve saranno vuote: «È una situazione che va risolta e per farlo basterebbe lasciare a casa quelli che non sono tifosi. È un peccato perché una partita così merita una cornice diversa, è un dispiacere e non fa bene a nessuno – continua Pioli – Ma non credo che influirà sulla partita in campo, l’importanza del derby si percepisce lo stesso». Poi un calcio alle statistiche e alla cabala. I precedenti col fischietto di Tagliavento non lo spaventano affatto: «So che in passato ci sono state polemiche, ma lo ritengo uno dei migliori e farà bene». Ma chi deciderà Roma-Lazio? «Chiunque può essere l’uomo derby, l’importante è che sia un giocatore della Lazio».

Fonte : Il Tempo

Lazio, Pioli: «Vogliamo vincere, può essere la partita della svolta»

Dopo l’ottima vittoria in Europa League, la Lazio si tuffa nella gara più importante della stagione: il derby. I biancocelesti vogliono ritrovare il passo per restare nelle vette della classifica. Non sarà certo impresa facile contro una Roma accreditata per lo scudetto. Stefano Pioli vuole anche il suo primo successo nella stracittadina dopo che l’anno scorso ha rimediato un pareggio e una sconfitta.

«Conta tanto, non siamo soddisfatti della nostra classifica. Conta per la partita in sé e per il nostro momento attuale».

Diventare grandi. «E’ quello che credo io, i miei giocatori hanno dei valori e l’abbiamo dimostrato, ma non con la c ontinuità necessaria. E’ quello che ci manca, cerco di analizzare il mio lavoro in modo obiettivo. Io ci credo in questa squadra, se vogliamo crescere sono questi gli appuntamenti dove dobbiamo farci trovare pronti. La trasferta in Europa ci ha fatto bene, così come ritrovare la vittoria. La squadra sdta bene, c’è la giusta miscela di concentrazione, determinazione e voglia di vincere la partita».

Tagliavento. «So che in passato ci sono state delle polemiche e decisioni non foprtunate, ma lo reputo uno dei migliori italiane. Arbitrerà al meglio».

Un derby senza tifosi… «E’ un peccato, il ricordo dei derby dell’anno scorso sono di uno stadio di passione e coreografie. E’ una situazione che vada risolta, non so come, ma credo che sia molto più semplice di come stia andando. Basta lasciare a casa i tifosi che non sono tifosi».

Dubbi di formazione. «Credo che troppe volte mi prendete sul serio, sto facendo tutte le valutazioni per le formazione. Ci sono state delle prestazioni che mi sono piaciute, devo capure quanto hanno inciso sulla condizione».

La partita più delicata. «E’ delicata, ma anche la scorsa stagione ne abbiamo avute. Questa può essere una partita della svolta».

Radu terzino. «La Roma è forte, lo sanno tutti e anche loro sanno che possono vincere. Hanno speso tanto, ma noi vogliamo vincere».

La pretattica di Garcia. «A prescindere dai giocatori, la Roma ha il dovere di vincere per quello che ha speso. Loro pensano di poterlo fare, vedremo».

Differenza con la Roma. «Sarà il campo a parlare, il derby esula dai pronostici, non ci sono favoriti. Sono partite che vanno vissute dall’inizio alla fine con concentrazione».

Tattica. «Ci sono tanti modi per interpretare le gare e affrontare gli avversari. Sappiamo che sono pericolosi se possono ripartire, sono situazioni che terremo in conto. Ma abbiamo il nostro modo di fare la partita e su quello punteremo».

Una Lazio diversa dal solito. «Noi abbiamo delle caratteristiche, dobbiamo sfruttarle. Bassi o alti, dovremo lavorare da squadra, con compattezza e pressione sugli avversari. Se le squadre di qualità giocano con spazio diventa difficile, dovremo costringerli a giocate sporche».

Insegnamenti. «Ogni partita dà delle indicazioni. Il fatto di non aver ottenuto i risultati che meritavamo vuol dire che siamo mancatui in qualcosa. Dobbiamo stare dentro la partita per 95 minuti, dovremo essee molto precisi in questo. Le partite si decidono negli episodi, soprattutto i derby. Ogni pallone è quello decisivo».

Senza il gol di Yanga Mbiwa… «Se mio nonno avesse avuto… (ride, ndr). No, non ci pensiamo. L’anno scorso abbiamo portato a casa risultati importanti, siamo chiamati a pretendere il massimo per far diventare positiva anche questa stagione. Vincere il derby potrebbe essere molto positivo».

Scelte a centrocampo. «Giocheremo in 11 e da squadra, al di là delle posizioni in campo. E’ determinante l’interpretazione della gara».

Uomo derby e Parolo. «Lo possono essere tutti, l’importante è che sia una della Lazio. Parolo ha fatto una buona settimana, sarà a disposizione per domani».

Fonte : Il Messaggero

Forza Dottore, perchè domani VALE di più!

Che Valentino Rossi non abbia bisogno di presentazioni, è cosa tanto nota quanto ovvia….È un patrimonio dell’Italia, un vanto, un orgoglio. Un pó come la pasta e la pizza, o Colosseo e San Pietro se preferite, qualcosa che il mondo ci invidia e che, più di ogni cartellone o spot pubblicitario, nobilita l’Italia. È il classico ragazzo fortunato che con il talento riesce in ciò che fa e perde la testa? No, niente affatto. La sua grandezza sta proprio in questo, nell’essere rimasto sempre lo stesso ragazzo delle colline pesaresi: riccio scompigliato al punto giusto e sorriso stampato sulla faccia, con la battuta sempre pronta, sarcastico al punto giusto quando serve. Nove volte campione del mondo, maggior numero di podi ottenuti, maggior numero di GP corsi consecutivamente, maggior numero di pole position ottenute….insomma la sua fama lo precede. Vittorie su vittorie, record su record eppure….quella che si affronta a vivere è la più grossa sfida di sempre. Nel duello lungo mesi con Lorenzo si trova all’ultima gara con un vantaggio di sette punti sul rivale spagnolo, ma…No, non è così semplice. Cosa sia successo in Malesia lo sanno tutti, e allora per conquistare il decimo mondiale….Rossi partirà ultimo. Davanti a lui tutti i piloti, uno sciame di moto che vanno ad oltre 300km/h….Un’impresa incredibile, titanica….Una Mission Impossible? “Pe’ l’altri citando un lazialissimo De Sica in uno dei suoi film di Natale. Superarne uno ad uno, il più possibile fino a che non vede la bandiera a scacchi, e poi vedere come è andata…quanti ne ha superati e quanti ne sono rimasti davanti, ma soprattutto chi c’è davanti? Ci sarà il suo rivale Lorenzo? Negli ultimi quindici giorni, questo Mondiale è diventato uno scontro tra fazioni. Yamaha contro Honda, Lorenzo e Marquez contro Rossi…anche Italia contro Spagna. Ma la realtà è che domani sarà Rossi contro tutti, senza paura di rischiare, di lottare e di metterci la faccia, come sempre. Quella faccia con il sorriso stampato. Domani alle 14 Valentino Rossi aspetterà lo scoccare del verde dei semafori dietro a tutti i piloti. Dietro di lui però, ci sarà un’Italia intera che, incollata alla TV, cercherà di aggiungere cavalli al suo motore ed aderenza ai suoi pneumatici…Sarà uno di quegli eventi che fanno la storia dello sport. E allora domani “in piedi sul divano” tutta l’Italia soffrirà con Valentino Rossi che in Spagna, patria proprio di Lorenzo e Marquez, tenterà (l’ennesima) incredibile impresa di una carriera che già è passata alla storia. Non sarà il modo più rilassante per prepararsi al derby, vero, ma la voglia di esserci è davvero troppa….
La redazione di www.laziochannel.it fa un grosso in bocca al lupo a Valentino Rossi, che si presta a preparare la più difficile ed affascinante sfida di una carriera colma di successi.

FORZA DOTTORE, PERCHÉ DOMANI VALE DI PIÙ’!

Inzaghi a fine gara: buona vittoria, ora testa al Toro

Dopa la larghissima vittoria per 8-1 contro il malcapitato Avellino, l’allenatore della Primavera biancoceleste Simone Inzaghi si è presentato ai microfoni di LazioStyleChannel, per analizzare il successo casalingo in vista della difficile finale di Supercoppa in programma sabato a Torino contro i granata guidati da Moreno Longo. Queste le sue parole: “Abbiamo fatto una buona gara, Empoli e Frosinone non ci hanno reso giustizia. Oggi, sbloccando il risultato, abbiamo preso poi un buon distacco. Dobbiamo cercare di migliorare.” Poi sulla partita di Supercoppa: “Sabato abbiamo questo compito difficilissimo a Torino per la finale di Supercoppa. Conosciamo meglio il 4-3-3, partiamo da questo successo e non guardiamo la classifica per un po’. La botta dello scudetto perso ai rigori è stata forte. Siamo andati avanti con i nostri ragazzi, mi auguro che tutto possa andare per il meglio perché i miei ragazzi se lo meritano.” Chiosa finale per un’analisi generale del campionato Primavera, che vede la Roma favorita: “La Roma quest’anno farà un campionato a parte, ha due pedine molto forti, quando non le mettono in campo si vede la differenza. Al di là di quello che fanno o meno, noi dobbiamo pensare solo a noi. Un pizzico di fortuna girerà anche dalla nostra parte. Far sì che gli episodi tornino a nostro favore.”

In arrivo anche i fans del West Ham per sostenere la Lazio!

Sarà un derby atipico quello che andrà in scena domenica pomeriggio. Un derby senza coreografie, ma soprattutto un derby senza i TIFOSI. Questa è la decisione della Curva Nord e della Curva Sud in occasione del derby della Capitale.

I motivi ormai li conoscono tutti: la divisione delle curve e la militarizzazione dell’evento sportivo (con controlli ai limite della legalità e della libertà personale), non sono stati per nulla graditi dai tifosi che settimanalmente frequentano lo Stadio Olimpico di Roma. I supporters di Lazio e Roma hanno infatti deciso di comune accordo di disertare le partite casalinghe dei loro beniamini, affinchè non saranno rimosse le barriere divisorie installate all’interno dei settori più popolari.

Ciò nonostante, il derby di Roma è sempre una grande attrazione per i turisti che visitano la Capitale d’Italia e per i tifosi provenienti da tutte le parti di Europa. Per questa festa dello sport, i cittadini di Roma diserteranno in massa gli spalti dell’impianto sportivo, ma chi invece risiede fuori dalle mura cittadine, ha dovuto organizzarsi per tempo il viaggio.  Questo vale anche per i tifosi del West Ham, gemellati con i ragazzi della Curva Nord, che sono pronti a sbarcare in città già dalla giornata di domani, per godersi un weekend soleggiato, nella città più bella del mondo e vivere dal vivo lo spettacolo che solo il derby della capitale sa offrire.

I laziali si sa, sono una delle tifoserie più importanti del panorama europeo, ed è ormai una consuetudine ritrovarsi ad ogni derby, tifosi di altre squadre gemellate o in rapporti di amicizia, con i tifosi della prima squadra cittadina. Venuti da Londra con il solo scopo di divertirsi, al cospetto di tanti addetti ai lavori, colleghi poco informati sui fatti, queste manifestazioni – per la stragrande maggioranza dei casi – non sono altro che segnali di rispetto e amicizia verso gli originali tifosi della Lazio, da sempre contraddistinti da un animo sportivo e goliardico, unico e inimitabile. Un modo di fare tifo che ha fatto scuola in Italia e non solo.

Per garantire che tutto si svolgerà nel modo giusto da stasera inizierà la bonifica delle zone intorno allo Stadio e, augurandoci che non ci siano problemi di ordine pubblico e che la macchina organizzativa messa a punto dal prefetto Gabrielli funzioni a meraviglia, noi di laziochannel.it ci auguriamo che il derby della Capitale possa svolgersi in piena tranquilità per i pochi spettatori che saranno presenti allo stadio. Naturalmente il pensiero va anche agli amici anglosassoni, che si augurano di vedere una Lazio vittoriosa per potersi bere una (o forse più) pinte di birra insieme agli amici della Lazio.

Miro o Filip: una maglia per due

Domani alle ore 15 allo stadio Olimpico di Roma andrà in scena la partita più attesa della stagione, la partita che vale una stagione: il Derby della Capitale, Roma-Lazio. La stracittadina è una di quelle gare che può cambiare il volto di un’intera annata calcistica, in un senso o nell’altro: una vittoria ti può portare in paradiso, ma una sconfitta può farti scendere inesorabilmente verso l’inferno. Le due squadre arrivano a questa partita in maniera diametralmente opposta: la Roma, reduce dalla bella vittoria di Champions contro il Bayer Leverkusen è pronta a confermarsi e a riprendersi il primo posto in campionato, Inter e Fiorentina permettendo; la Lazio, nonostante la buona vittoria esterna sul campo del Rosenborg in Europa League, è reduce da due sconfitte consecutive in campionato, l’ultima delle quali con il Milan ha lasciato il segno sul morale di squadra e tifosi. La Roma è sicura delle proprie capacità, la Lazio è arrabbiata. Trasformare questa rabbia in qualcosa di positivo è il compito di mister Stefano Pioli. I due allenatori hanno tenuto coperte le ultime prove tattiche e per quanto concerne le formazioni c’è più di qualche dubbio. Uno su tutti in casa Lazio: chi sarà l’attaccante centrale, il terminale offensivo dei biancocelesti? Una maglia per due. Miroslav Klose, la leggenda, il kaiser biancoceleste, l’immortale tedesco capocannoniere della storia dei Mondiali di calcio. O Filip Djordjevic, il serbo ex Nantes che porta in dote la spaventosa media di un gol ogni 155 minuti, 13 gol in 34 presenze con l’aquila sul petto. A inizio settimana le scelte sembravano chiare: Klose era certo di una maglia, nonostante la prova più che opaca nella partita contro il Milan; il derby, come tutti i big match, sono roba sua. Ma la trasferta di Europa League sembra aver scombinato i piani di Pioli: con la doppietta al Rosenborg Djordjevic si è prepotentemente candidato a partire dal primo minuto. Dalla sua il serbo ha anche l’effetto cabala: con lui in campo dall’inizio la Lazio ha sempre vinto in questa stagione, 4 vittorie in altrettante presenze dal primo minuto. Matri sembra non avere chance, il ballottaggio è ridotto a Miro e Filip.

Pioli ha una bella gatta da pelare, ma sarà sicuramente felice di avere un problema del genere.

Giulio Piras

L’agente di Breno: “Difficile che possa trasferirsi in Italia”

Nelle ultime ore hanno iniziato a circolare voci su un probabile ritorno di fiamma di Tare per Breno. Il giocatore brasiliano, già un po’ di tempo fa, è stato vicino ai biancocelesti. Per smentire un’eventualità del genere è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it Alexandre Soares. L’agente del calciatore ha dichiarato: “Nessuna possibilità che da gennaio possa giocare nella Lazio. In Brasile si trova benissimo, ha tre anni di contratto con il San Paolo e la sua volontà è quella di rispettare l’accordo con il suo attuale club”.

Hoedt e Kishna convocati con l’Olanda Under 21

Buon periodo per Wesley Hoedt e Ricardo Kishna. I due giovani biancocelesti sono stati convocati dal tecnico Remy Reynierse per il doppio impegno dell’Under 21 Olandese. I giovani tulipani, il 12 ed il 17 novembre prossimi, scenderanno in campo per affrontare la Bielorussia e la Slovacchia, match valevoli per gli Europei Under 21 del 2017.

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Primavera, Lazio-Avellino 8-1. Inzaghi scaccia i fantasmi con una goleada, irpini in gol col portiere!

Latina, Frosinone, Empoli: un punto in tre partite, soprattutto tre sconfitte che avevano costretto la Lazio Primavera alla peggior partenza in campionato dal 2006. Serviva una vittoria straordinaria per ritrovare convinzione e morale, ed è arrivata al “Fersini” contro l’Avellino. Clamoroso 8-1, Palombi di nuovo implacabile in zona gol e sorriso ritrovato in casa Lazio. Ora servirà far fruttare queste nuove energie per il primo grande appuntamento dell’anno, la Supercoppa da giocare sabato prossimo in casa del Torino.

FORMAZIONI – Simone Inzaghi torna all’antico con un 4-3-3 con Manoni in posizione avanzata, Rossi e Palombi a completare il tridente, Folorunsho titolare a centrocampo e Calì e Rokavec in panchina, con la coppia centrale difensiva composta da Mattia e Quaglia. Modulo speculare per l’Avellino che si gioca la carta del tridente Trentin-Pizi-Ventola.

LAZIO ARREMBANTE – I biancocelesti partono a testa bassa desiderosi di dimenticare gli ultimi passi falsi. Palombi si avventa su ogni pallone, ma al 9′ è Folorunsho ad avere l’opportunità migliore con la sua deviazione che manca di poco il bersaglio. Sono proprio gli inserimenti di Folorunsho a creare i maggiori problemi agli irpini, che al 25′ rischiano di nuovo di capitolare, ma pur essendosi ben posizionato in area, la conclusione del centrocampista non trova il bersaglio.

FINALMENTE CONCRETI – E’ il preludio al gol e a sbloccare il risultato è Simone Palombi: al 29′ un cross di Manoni viene solo sfiorato da Bentivogli, e per il bomber laziale è un gioco da ragazzi ribadire in rete. La Lazio sembra sbloccarsi anche mentalmente, e Palombi è letteralmente inarrestabile. Dopo aver sfiorato il gol su punizione, al 36′ serve un pallone d’oro per Murgia, che sigla il raddoppio con un preciso colpo di testa. Paura prima dell’intervallo su un duro intervento su Folorunsho, ma il centrocampista laziale può continuare la sfida senza problemi.

GOLEADA NELLA RIPRESA – Stavolta non ci sono brutte sorprese, come nel match col Frosinone che ha visto la Lazio capitolare proprio quando sembrava in pieno controllo della partita. Nel giro di 7′ si scatena Alessandro Rossi, che realizza una doppietta prima su un assist perfetto di Manoni, poi capitalizzando una nuova iniziativa dell’infaticabile Palombi. Che al 22′ si ritaglia un nuovo, meritatissimo momento di gloria personale andando in gol su perfetto invito di Murgia. La Lazio gioca di nuovo ai livelli dell’anno scorso, un’orchestra che non sbaglia una nota, e al di là dei gol è questo il dato che deve far più ben sperare Inzaghi.

STRAVAGANZE FINALI – La Lazio però vuole sfogare la rabbia delle partite precedenti e si “mangia” l’Avellino anche nel finale. Calì subentrato nella ripresa timbra il cartellino con il gol al 35′, quindi Palombi al 37′ (l’attaccante chiude con una favolosa tripletta) e Collarino al 39′ portano la Lazio ad otto. Sbalorditivo, e così quando 3′ dopo l’Avellino può usufruire di un calcio di rigore, gli irpini regalano una passerella al portiere Bentivogli, che dal dischetto non sbaglia. 8-1, stravaganze e follie di una Lazio Primavera finalmente tornata alla vittoria. E ora la Supercoppa.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO-AVELLINO 8-1

Marcatori: 29′ Palombi (L), 36′ Murgia (L), 50′ Rossi (L), 52′ Rossi (L), 67′ Palombi (L), 80′ Calì (L), 82′ Palombi (L), 83′ Collarino (L), 87′ rig. Bentivogli (A)

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Germoni (60′ Collarino); Murgia, Borecki (53′ Cardoselli), Folorunsho; Palombi, Rossi (53′ Calì), Manoni. A disp.: Lazzari, Cardelli, Cinti, Cotani, Pedrazzini, Rokavec, Bezziccheri, Nolano, Borrelli. All. Inzaghi

AVELLINO (4-3-3): Bentivogli; Cozzolino, Rizzo, Alcorace, Cardellicchio; Guernera (51′ Caggiano), De Feo, Porro (60′ Asvestopoulos); Trentin, Pizi (51′ Garaffa) , Ventola. A disp. Colella, Cheikh Adama, De Luca, Scognamiglio, Giardino, Tufo, Meringolo, De Rosa. All. Iezzo.

ARBITRO: Boggi.

ASS.: Iovine- Capaldo.

NOTE. Ammoniti: 25′ Porro (A), 35′ Alcorace (A), 66′ Cardoselli (L). Recupero: 1′ pt

 

 

Vocalelli: “Le assenze dei giallorossi potrebbero favorire la Lazio”

Alessandro Vocalelli, direttore del Corriere dello Sport, è intervenuto alla trasmissione televisiva 1900tv per parlare del derby di domenica: “Fisicamente ci arriva meglio la Lazio, nel centrocampo della Roma non ci dovrebbero essere due dei tre elementi titolari (comunque convocati dal tecnico giallorosso, ndr). Però dal punto di vista psicologico è favorita la squadra di Garcia, perché i biancocelesti intorno hanno tante pressioni e potrebbero essere preoccupati. Il problema della Lazio è che è troppo discontinua quest’anno, anche per colpa dei tanti infortuni. Credo sia una questione psicologica. Le responsabilità non sono certo di Pioli, credo che la colpa sia soprattutto della società. Non è ammissibile che dovendo giocare i preliminari di Champions non si faccia un mercato vero, puntando solo sui giovani. Nella squadra manca sicuramente un vice Biglia“. Sullo sciopero delle due tifoserie:Un derby senza curve, e di conseguenza senza spettacolo, è impensabile e deprimente. Però è una protesta civile che bisogna accettare e rispettare”.