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Niente Roma-Lazio per Totti

Domenica prossima alle 15 allo Stadio Olimpico si disputerà il derby. Dopo le sconfitte rimediate nell’ultimo turno di campionato le due squadre romane sono chiamate ad un pronto riscatto –  almeno dal punto di vista emozionale – nella partita più complicata della stagione. Fondamentale sia per la Lazio che per la Roma rialzare la testa. Tante le assenze, a causa di infortuni e squalifiche, per entrambe le squadre. Pioli dovrà sicuramente rinunciare a De Vrij e, probabilmente, Parolo. Garcia dovrà fare a meno di Pjanic (squalificato), con De Rossi e Keita in dubbio, mentre sicuramente saranno assenti Strootman e Totti. Il 10 giallorosso, come riporta Il Messaggero, ha deciso di non rischiare e continuare tra palestra e piscina il suo programma di recupero.

Candreva sui biglietti Atac

L’Atac da domani 3 novembre, in tutte le biglietterie ufficiali presenti sul territorio comunale e regionale e nei punti vendita indiretti autorizzati – quindi edicole e tabaccai di Roma e del Lazio -, metterà in vendita una serie speciale di quattro biglietti integrati a tempo (Bit) per rendere omaggio al centrocampista della Lazio e della Nazionale, Antonio Candreva. Come accaduto altre volte in passato per iniziative simili parte del ricavato della vendita dei CandrevaBit andrà in beneficenza, attraverso una donazione a favore della Fondazione Onlus Casa di Ibrahima, verso i più piccoli. I CandrevaBit sono stati creati dalla Bit Regeneration Atac, il marchio che collega il Bit del tpl romano ad iniziative di cultura, solidarietà, sport e spettacolo della città, per il piacere dei tanti collezionisti che ne fanno incetta. A coronamento dell’iniziativa benefica il centrocampista biancoceleste ha dichiarato: “È un onore per me che un’azienda così importante per la città e i suoi abitanti abbia voluto dedicarmi dei biglietti da collezione. Ringrazio l’Atac perché grazie a questa iniziativa potremo sostenere e soprattutto far conoscere La casa di Ibrahima, una onlus italo-senegalese che si prende cura dei bambini del Senegal. È sempre importante aiutare chi ne ha bisogno, soprattutto quando si tratta di bambini.

EL, Rosenborg-Lazio all’inglese Marriner

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Sarà Andrew Marriner a dirigere giovedì sera Rosenborg-Lazio, match valido per la 4/a giornata dei gironi di Europa League. Il fischietto inglese sarà coadiuvato dagli assistenti Peter Kirkup Simon Bennett, dal quarto uomo Michael Salisbury e dagli addizionali d’area Robert Madley Lee Mason. Due i suoi precedenti, non proprio favorevoli, con le italiane: il primo, come arbitro, il 27 novembre 2014, in Sparta Praga-Napoli 0-0, e il secondo, come addizionale, nella sfida di Champions vinta dal Bate Borisov contro la Roma per 3-2.

FORMELLO – Le ultime dalla seduta di scarico in vista di Rosenborg e Roma

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A parte la sfuriata di Lotito, stamane al ‘Fersini’ la ripresa dei lavori si è aperta con una buona notizia: il rientro di Keita, che ha iniziato con un lavoro differenziato con il pallone e poi si è unito gradatamente ai compagni, svolgendo senza problemi la partitella finale. Risolta dunque la lesione al collaterale mediale del ginocchio destro, l’ex Barça sarà a disposizione già dalla trasferta con il Rosenborg di giovedì. Ancora assente invece Parolo, la cui presenza domenica nel derby resta dunque altamente improbabile.

Come al solito, Pioli ha fatto svolgere ai suoi ragazzi una seduta di scarico, con in campo chi non ha giocato ieri sera (compreso Matri, entrato a 20′ dalla fine) e gli altri a sudare in palestra. Da domani prenderanno il via le prove tecniche anti Rosenborg, contro il quale si prevede un turnover totale, dal momento che Pioli stesso ha ammesso che farà la formazione in considerazione della partitissima di domenica prossima.

Stroppa: “La Lazio contro il Milan ha smarrito il suo gioco”

Centrocampista della Lazio di Zoff che riconquistò l’Europa dopo una lunga attesa all’inizio degli anni novanta, Giovanni Stroppa è rimasto sempre vicino alle vicende biancoceleste. Ora allenatore con esperienze anche in Serie A come quella sulla panchina del Pescara, Stroppa è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per fare il punto sul difficile momento della formazione biancoceleste, essendo stato anche un ex del Milan corsaro all’Olimpico.

Il primo commento è relativo alla disfatta vissuta dai biancocelesti contro il Milan domenica sera: “La Lazio non è stata così ficcante come nelle precedenti partite. Stranamente si è visto un gioco poco fluido, col Milan che ha fatto invece una grande partita, si vedeva una squadra alla quale Mihajlovic ha saputo trasmettere positività ed autostima. La Lazio non ha fatto vedere il gioco al quale aveva abituato tutti, anche i giocatori di maggiore caratura tecnica faticavano a saltare l’uomo.

La mentalità della Lazio è forse cambiata? “Questo non lo so,” spiega Stroppa, “l’anno scorso i biancocelesti erano una delle squadre più belle da vedere. La delusione della mancata partecipazione alla Champions League può avere influito, ma credo che la Lazio sia nella stragrande maggioranza degli elementi quella dell’anno scorso. Credo sia giusto non fasciarsi la testa, anche perché il campionato esprime ancora un grande equilibrio. La Juventus fino all’anno scorso per continuità, qualità e gioco era distaccata da tutte le altre. Quest’anno non c’è una squadra ammazzacampionato, e dunque eventuali passi falsi delle squadre di vertice possono essere ammortizzati meglio.

Ma la vittoria ottenuta all’ultimo minuto nel derby potrebbe aver sbloccato i bianconeri? Stroppa spiega: “Senza il passo falso di Sassuolo forse parleremmo già di una Juventus alla rincorsa della vetta. E’ vero che la continuità è fondamentale per puntare al vertice: abbiamo visto anche il Milan, che dopo un momento difficile si è rilanciato con tre vittorie consecutive.

L’incrocio tra Pioli e Mihajlovic ha messo faccia a faccia i due allenatori più apprezzati della passata stagione: “Ho grandissima stima per entrambi,” racconta Stroppa, “bisogna andarci piano con le critiche visto che tutte e due le squadre rappresentano valori e livelli di gioco importanti. Così come Pioli ora è sulla graticola, Mihajlovic ha passato un mese difficile, ma la crescita costante del Milan dimostra come l’allenatore serbo sappia il fatto suo.

E domenica il derby: per la Lazio potrebbe essere un vero e proprio crocevia stagionale. La brutta caduta contro il Milan può essere una spinta per la voglia di riscatto dei biancocelesti, oppure potrebbe condizionare il modo di interpretare la partita della squadra? “Dipende da come reagirà la piazza: a Roma il derby non è mai una partita come le altre, ma per avere un approccio ottimale al match la squadra deve lavorare tranquillamente, senza pensare ai passi falsi precedenti. Sicuramente vincere il derby potrebbe cancellare i malumori recenti, ma dei veri professionisti non devono farsi destabilizzare neppure da un’eventuale sconfitta.”

Vivendo fuori Roma, Stroppa osserva da lontano quanto sta avvenendo nelle Curve romane, che non si presenteranno allo stadio domenica. “Non so il motivo in verità,” spiega Stroppa, “so che le Curve non ci saranno e da spettatore mi dispiace, senza voler ricorrere a frasi fatte, ma non conosco le situazioni che hanno portato a queste decisioni. Fuori Roma le motivazioni non sono arrivate.

Fabio Belli

Lotito furioso al ‘Fersini’: “Atteggiamento vergognoso, tirare fuori gli attributi”

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L’1-3 di ieri sera contro il Milan, primo ko interno stagionale dopo 8 affermazioni consecutive, non è andato giù proprio a nessuno in casa Lazio. Soprattutto a Claudio Lotito, che al ‘Fersini’, in occasione della ripresa degli allenamenti, si è scagliato duramente contro la squadra: “L’atteggiamento di ieri è stato una vergogna, non mi è piaciuto per niente. Le qualità tecniche non vi mancano, a nessuno, quello che non avete capito è che dovete aiutarvi l’uno con l’altro, perché non vince il singolo ma il collettivo. Non conta il nome scritto dietro la maglia, ma il simbolo che c’è davanti. Dovete cambiare completamente atteggiamento e tirare fuori gli attributi. Come sanno fare le squadre che abbiamo affrontato, che sono più deboli ma in campo tirano fuori tutto. Voi invece non ci siete riusciti“. Striglia per bene i suoi ragazzi dunque il presidente: l’auspicio è che, a tre giorni dalla trasferta di EL contro il Rosenborg e a sei dal derby, serva da scossa, per iniziare a fare (finalmente) le cose come si deve. Perché andare in barca praticamente senza lottare come accaduto ieri sera – e altre volte in questa stagione – non è e non può essere più ammesso per una squadra che punta in alto.

Le scuse di Marchetti

Nessuno avrebbe immaginato una disfatta come quella di ieri. Dopo le 5 vittorie consecutive casalinghe la Lazio cade contro il Milan e lo fa nel peggiore dei modi, una partita in cui i biancocelesti non sono mai scesi in campo. Al termine della gara, Federico Marchetti su twitter ha fatto mea culpa: “Mi dispiace per la brutta prestazione,mi assumo tutte le responsabilità di questa sconfitta. Ora testa a giovedì e poi al derby! Dai ragazzi”.

 

TEMPI BELLI – I due tipi di allenatori da derby: Pioli, a quale profilo appartieni?

Gli allenatori che sono passati o passeranno mai per Roma possono essere divisi fondamentalmente in due tipologie: quelli che hanno capito cos’è il derby e quelli che non lo hanno capito.

Ci sono poi varie sottocategorie, come in tutti gli insiemi di elementi: ci sono quelli che non avevano capito una mazza all’inizio ma poi sono diventati esperti in materia, oppure anche quelli che erano partiti bene ma poi si sono persi per strada. Ma il derby a Roma o capisci cos’è, oppure ne finirai travolto.

Badate bene, non è una questione strettamente legata al risultato. Spesso gli episodi, la forza dell’avversario, una giornata storta, gli infortuni, le cavallette o il cane che ti mangia i compiti (in questo caso, gli appunti) possono costringerti comunque alla sconfitta. Ne è un esempio lampante Delio Rossi, che forse meglio di tutti aveva capito cosa significasse la stracittadina nella Capitale per i tifosi, ma anche per i giocatori che in caso di successo potevano godersi una rendita di tranquillità ed entusiasmo importantissima in termini di morale della squadra. Ma anche il tecnico riminese, fra tante corse sotto la Nord rimaste nella leggenda, ha dovuto ingoiare qualche boccone amaro.

Poco male: perdere un derby quando si mette tutto quello che si ha in campo non fa meno male, ma lascia intatto l’orgoglio e il senso di appartenenza, oltre che la speranza per la partita che verrà. E Rossi il derby sapeva come si affrontava, cercando soprattutto di mettere a nudo i punti deboli dell’avversario e di nascondere i propri. Lo ha capito anche Reja cos’era il derby, dopo quattro sconfitte incassate tra mille errori ma sicuramente non per presunzione: e infatti il sole prima o poi uscì anche per lui, ultimo allenatore laziale a piazzare una doppietta andata-ritorno.

Troppo facile inserire poi in una tipologia Sven Goran Eriksson e in un’altra Zdenek Zeman: che pure in biancoceleste ha vinto più derby di quanti ne abbia persi, piccola nota che può far sorridere i sostenitori laziali, alla luce dei disastri poi combinati dal boemo sulla panchina giallorossa. E parlando di meteore ma per far capire meglio il ragionamento, anche se a qualcuno potrà sembrare un’eresia, sicuramente meglio capì come doveva affrontare il derby Davide Ballardini, beffato sul filo di lana da Cassetti dopo una clamorosa occasione Zarate-Mauri che avrebbe sicuramente consegnato la vittoria, invece di Alberto Zaccheroni, che si consegnò agli avversari per la più dura sconfitta dell’ultimo mezzo secolo e anche oltre. E lo capì alla grande cos’era il derby Papadopulo, che senza timori se lo fece spiegare da Di Canio, e lo stravinse con Giannichedda e Talamonti difensori centrali.

Tutto questo per dire che Stefano Pioli ora dovrà dimostrare da che parte sta: molto sfortunato all’andata, imprudente al ritorno, il tecnico parmense nella scorsa stagione è andato vicinissimo all’acuto, ma ha finito con lo steccare le partite più attese. E a Roma tutto possono perdonarti, ma non di essere un allenatore inefficace nel derby: Rossi nella Capitale durò anche per quello, per aver messo sempre in difficoltà i giallorossi che spesso in quelle stagioni vantavano un materiale umano in rosa ben più importante, alla luce di investimenti economici molto più onerosi. Il derby va giocato mettendo da parte convinzioni personali, beghe di spogliatoio, dogmi tattici e osservando gli avversari sul campo e non nelle foto appese nello spogliatoio.

Chi capisce il derby e chi no, la differenza è tutta qua: contro il Milan i punti deboli della Lazio sono risultati tutt’altro che nascosti. Speriamo che a peccare di presunzione, una volta tanto, sia qualcun altro.

Fabio Belli

L’odierna giornata di campionato

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Ecco il punto su quanto accaduto nell’undicesima giornata

Una giornata che ha cambiato di nuovo gli equilibri in testa alla classifica del nostro torneo.  Infatti grazie alla vittoria per 1-0 con rete di Medel, l’Inter di Roberto Mancini è passata di nuovo in testa alla classifica, proprio ai danni della Roma, che vuoi per imprecisione, vuoi per un pizzico di fortuna che è venuta meno, ora si ritrova terza. In coabitazione con la compagine nerazzurra troviamo la Fiorentina di Sousa che, grazie alla straripante vittoria contro il Frosinone (4-1, 24′ Rebic, 29′ Gonzalo, 31′ Babacar, 44′ Suarez, 88′ Frara), ora comanda la classifica a quota 24. Fra le big oltre,  alla Lazio, uscita malconcia dal posticipo serale (1-3 contro il Milan, 25′ Bertolacci, 53′ Mexes, 79′ Bacca, 84′ Kishna) che grazie questa vittoria scavalca in classifica la compagine biancoceleste, c’è anche il Napoli di Sarri che non riesce ad espugnare l’ostico campo del Genoa (0-0). Il Sassuolo grazie al pareggio ottenuto al Friuli (0-0) mantiene la quinta posizione a quota 19, mentre l’Udinese raggiunge 12 punti. Torna nella colonnna di sinistra anche la Juventus che, attraverso la vittoria ottenuta nel derby contro il Torino (2-1, Pogba, Bovo, Cuadrado), raggiunge quota 15 punti. In coda possiamo registrare l’importante vittoria del Bologna contro l’Atalanta (3-0, 52′ Giaccherini, 58′ Destro, 85′ Brienza) e il buon pareggio del Carpi contro il Verona (0-0) ancora in cerca della prima vittoria in questo campionato. In attesa dei posticipi che andranno in scena questa sera fra ChievoSampdoria e PalermoEmpoli, ecco la classifica della seria A:

FIORENTINA 24, INTER 24, ROMA 23, NAPOLI 22, SASSUOLO 19, MILAN 19, LAZIO 18, ATALANTA 17, SAMPDORIA 15, JUVENTUS 15, TORINO 15, CHIEVO 12, GENOA 12, UDINESE 12, EMPOLI 11, PALERMO 11, FROSINONE 10, BOLOGNA 9, HELLAS 6, CARPI 6.   

Mercato, in difesa idee Rugani e Tonelli, ma gli agenti frenano

AGGIORNAMENTO ore 12.03 – Dopo la smentita dell’agente di Rugani, arriva anche quella dell’agente di Tonelli: “Al momento non abbiamo avuto contatti con la Lazio. – le parole di Marco Sommella a Cittaceleste – Non so se i due club si siano parlati, ma credo che in questo momento la politica dell’Empoli resti quella di trattenere assolutamente Tonelli e Saponara, giocatori chiave per la salvezza. Mi sento dunque in questo istante di escludere l’operazione al 99%, salvo ovviamente che per un’offerta irrinunciabile“. Tonelli-Lazio, un matrimonio che non s’ha da fare. Almeno non a gennaio.

Con de Vrij out per diverso tempo, che alla fine si dovrà operare, la Lazio manca di un difensore. Nel mercato di Gennaio, come ripetuto più volte dalla Società, i biancocelesti non si faranno trovare impreparati. Oltre al mercato olandese in Italia Tare – come riporta l’edizione odierna di Repubblica – è sulle tracce di Daniele Rugani, difensore classe ’94 chiuso nella Juventus, di Lorenzo Tonelli dell’Empoli. La pista che porta al giocatore della Juve però è stata già smentita dal suo agenteSinceramente non ho avuto contatti né con Lotito né con Tare – le parole dell’agente Davide Torchia ai taccuini di Cittaceleste – nessuno di loro mi ha chiamato. Detto questo, dovessero contattarmi, io sono disponibile a parlarne”.

Lazio-Milan 1-3: i rossoneri calano il tris, biancocelesti surclassati

Chapeau Sinisa. Il Milan sbanca l’Olimpico e torna a casa con in mano tre punti pesantissimi. I rossoneri battono la Lazio 3-1 e salgono in quinta posizione scavalcando proprio i biancocelesti che fino ad ora non avevano mai perso tra le mura amiche. Davanti ai propri tifosi, infatti, gli uomini di Pioli oltre ad aver collezionato 8 vittorie di fila tra coppe e campionato, non subivano reti da quasi 500′. Il diavolo, invece, gliene fa addirittura tre conquistando la terza vittoria consecutiva in una settimana.

E’ LA VITTORIA DI SINISA – Festeggia il Milan, festeggia Mihajlovic, perchè al di là del risultato la squadra rossonera ha letteralmente surclassato la Lazio sul piano del gioco. Una prova esaltante che ha convinto, anzi stra-convinto, i tifosi più scettici. E’ la vittoria di Sinisa che ha cambiato modulo abbandonando definitivamente l’idea del trequartista, ha rilanciato Montolivo e Cerci e ha scommesso tutto su Donnarumma facendo fuori un “mammasantissima” come Diego Lopez. Una vittoria così serviva davvero all’ambiente rossonero dopo le vittorie stentate con Sassuolo e Chievo e dopo le tre sconfitte con altrettante squadre di alta classifica. Ora, però, Mihajlovic dovrà fare la conta degli infortunati, perchè dall’Olimpico il Milan è uscito letteralmente con le ossa rotte: Bertolacci si è stirato, Alex è svenuto e ha battuto forte la testa a terra e Montolivo ha giocato l’ultimo quarto d’ora con una contrattura alla coscia. In settimana ne sapremo di più. Per il brasiliano c’è stata un po’ di appresione: dopo l’impatto ha perso i sensi e poi è apparso in confusione, i compagni lo hanno sentito parlare in inglese. E’ stato portato in ospedale per accertamenti, ma sta bene come confermato dall’allenatore rossonero nel dopo partita.

LAZIO NON PERVENUTA – Notte fonda, invece, in casa Lazio con la squadra di Pioli che ha spento la luce da subito. Fino ad ora una Lazio così la si è vista solo fuori casa. Troppo confusa la manovra biancoceleste e fa discutere la scelta del tecnico di richiamare in panchina Candreva che fino a quel momento era stato l’unico a creare i maggiori pericoli alla difesa rossonera. Anche l’ingresso di Cataldi al posto di Onazi non ha sortito l’effetto sperato. Ora, però, i capitolini dovranno subito mettere da parte questa brutta sconfitta e pensare alla sfida di giovedì prossimo in casa del Rosenborg che potrebbe chiude con due turni d’anticipo il discorso qualificazione europea.

IL MATCH – Parte bene il Milan all’Olimpico dove prova subito a dettare il proprio ritmo alla gara. I rossoneri attaccano con più ordine rispetto ai biancocelesti e dopo alcuni tentativi da fuori passano in vantaggio grazie a Bertolacci. L’ex Genoa, costretto poi ad uscire per uno stiramento, raccoglie una respinta corta di Marchetti e infila in rete per i più facili dei tap-in. La Lazio accusa il colpo e rischia di subire il raddoppio quando Cerci, lanciato alla perfezione da Montolivo, fa fuori Lulic con uno stop a seguire e a tu per tu con Marchetti colpisce il palo. I padroni di casa si vedono nel finale senza, però, impensierire Donnarumma. Nella ripresa la musica non cambia e il Milan raddoppia con Mexes, subentrato pochi istanti prima ad Alex costretto a uscire dopo aver perso i sensi dentro la propria area di rigore. Il francese di testa raccoglie un cross su punizione di Bonaventura, anticipa Marchetti e firma il raddoppio. L’ex Atalanta è protagonista anche in occasione del tris rossonero con una bella verticalizzazione per Bacca. Il colombiano, scattato sul filo del fuorigioco, mette a sedere il portiere biancoceleste e infila a porta vuota. Al 40′ arriva il gol della bandiera per i padroni di casa con Kishna bravo a infilare di potenza sul primo palo il giovane Donnarumma.

LAZIO-MILAN 1-3 (0-1)
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 5; Basta 5.5, Mauricio 5, Gentiletti 5, Lulic 5.5; Onazi 5 (1’st Cataldi 5), Biglia 5.5; Candreva 5.5 (18’st Kishna 6), Milinkovic-Savic 5 (26’st Matri 5), Felipe Anderson 5; Klose 5 In panchina: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Radu, Hoedt, Konko, Mauri, Morrison, Djordjevic. Allenatore: Pioli
MILAN (4-3-3): Donnarumma 6.5; De Sciglio 5.5, Alex 6 (7’st Mexes 6.5), Romagnoli 6.5, Antonelli 6.5; Kucka 6.5, Montolivo 6.5, Bertolacci 6.5 (35’pt Poli 6.5); Cerci 6.5 (36’st Honda sv),Bacca 6.5, Bonaventura 7 In panchina: Abbiati, Diego Lopez, Calabria, Zapata, De Jong, Jose Mauri, Suso, Niang, Luiz Adriano. Allenatore: Mihajlovic
ARBITRO: Damato di Barletta
RETI: 25’pt Bertolacci; 8’st Mexes, 35’st Bacca, 40’st Kishna
NOTE: serata gradevole, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Basta, Romagnoli, Bonaventura, Gentiletti. Angoli: 6-3 per la Lazio. Recupero: 1′; 6′.

Fonte : La Repubblica

Il “cuore giallorosso” del Milan cancella la Lazio all’Olimpico

Alla partita più attesa dell’anno, al derby della Capitale, manca ancora una settimana. L’antipasto lo serve il Milan, alla Lazio. La partita la decidono i “romanisti” e Bacca, gol di Bertolacci e Mexes più un assist di Cerci, e la stracittadina è già su un vassoio d’argento. Sulla panchina rossonera c’è chi quella partita, in maglia biancoceleste, se la ricorda fin troppo bene. Mihajlovic abbraccia e scherza col figlio Dusan, raccattapalle della Lazio. Di fronte agli uomini di Pioli un po’ confusi in campo, i milanesi volano sulle fasce. E tutto nasce dalla corsia destra, il cross teso è dell’ex romanista Cerci, Marchetti respinge (e male) direttamente sui piedi di Bertolacci, e l’altro ex Roma sigla il vantaggio rossonero. Gol e infortunio, una decina di minuti dopo alza bandiera bianca per un guaio muscolare e lascia il posto a Poli. Ancora Milan, ancora Cerci che sul lancio millimetrico di Montolivo scuote il palo interno, con il portiere biancoceleste già battuto. La Lazio non ha idee e sbaglia troppo, Candreva e Felipe Anderson sembrano davvero poco ispirati, Klose in avanti predica nel deserto. E i 25 mila del’Olimpico, finora fortino biancoceleste, scoppiano nella contestazione: “Tirate fuori le palle”, cantano agli undici in campo quando scade il primo tempo. Attimi di panico, una gomitata in testa da parte di un compagno colpisce Alex che sviene per qualche minuto. Il difensore si riprende, ma viene sostituito da Mexes. È sempre derby, l’ex romanista si prende qualche coro poco carino dalla curva Nord poi si vendica. Punizione dalla trequarti di Bonaventura, il francese stacca di testa e firma il raddoppio del Milan, anche stavolta non impeccabile l’uscita di Marchetti. La Lazio assente ingiustificata, entrano Cataldi per Onazi e Kishna per Candreva, ma non cambia il registro della partita. Il tabellino biancoceleste registra quattro tiri in porta e due respinti da Donnarumma, mai pericolosi. Pioli decide di votarsi all’attacco per tentare il tutto per tutto, esce Milinkovic-Savic (oltretutto diffidato) ed entra Matri. L’attaccante preferisce non ferire la sua ex, a Bacca invece non interessa minimamente affondare la Lazio. Ancora lo zampino di Bonaventura con un’ottima verticalizzazione, il colombiano supera in velocità Marchetti ed ecco il tris rossonero. Kishna, che poco prima si era visto annullare un gol per posizione di fuorigioco al cross di Felipe Anderson, neanche esulta quando firma la rete della bandiera. Seconda sconfitta consecutiva per Lazio che s’inchioda al quinto posto e si fa superare dal Sassuolo. E arriva al derby a quota 18 punti, cinque in meno della Roma seconda, tra i fischi dei tifosi all’Olimpico. Altro che nona da suonare, i biancocelesti cadono anche nel loro fortino dopo otto vittorie consecutive in casa.

Fonte : Il Tempo

Mihajlovic: «Complimenti ai miei ragazzi. Con l’Atalanta la gara della svolta»

Nel corso del programma “Serie A Live” in onda su Premium Sport, l’allenatore del Milan Sinisa Mihajlovic dichiara: “Peccato per il gol preso, non dovevamo subirlo, ma i ragazzi hanno fatto molto bene. Sapevamo che sarebbe stato difficile ma abbiamo vinto: si è visto spirito di squadra, siamo stati compatti e penso abbiamo vinto meritatamente. Non posso che essere soddisfatto. Alex? Ha fatto una tac deve rimanere in ospedale per i controlli, ma non ha nulla. Non parliamo di svolta, noi obbiamo pensare partita dopo partita: siamo risaliti un po’, giochiamo con meno paura. Questa è la strada giusta, ma quella con l’Atalanta potrebbe essere la partita della svolta, perché le cose comincerebbero a mettersi bene. Da quando abbiamo cambiato sistema di gioco anche in difesa siamo più solidi, abbiamo subito solo un gol. I ragazzi sono stati bravi, devo fare a tutti i complimenti. La vittoria è importante: abbiamo fatto bene dal primo all’ultimo minuto, tolto il gol subito. Peccato anche per gli infortuni, ma nel calcio sono cose che succedono. Bacca? È un giocatore importante, d’altra parte lo abbiamo pagato 30 milioni. È un giocatore molto generoso, ma quando gli capita l’occasione spesso fa gol, se non fa la rabona… Balotelli? Domani dovrebbe fare una visita: sta meglio, ma non ha ancora ripreso con il gruppo. Speriamo di recuperarlo il prima possibile. Per il momento abbiamo recuperato Niang, che è anche lui un giocatore importante per noi.” Trauma cranico per Alex: la Tac (negativa) ha escluso complicazioni, ma il difensore del Milan è rimasto in ospedale per precauzione. Stamattina nuovi controlli, poi i medici decideranno se potrà tornare a Milano.

Fonte : Il Messaggero

Pioli: «E’ una sconfitta pesante e un momento delicato. Il derby capita nel momento giusto»

“Siamo stati in difficoltà, contro un avversario che ci ha chiuso gli spazi e per molte situazioni ci è stato superiore. Ci serviva più ritmo, più ampiezza e purtroppo abbiamo preso gol nei momenti topici della gara: abbiamo commesso ancora qualche errore. Manca la spinta dei nostri giocatori più importanti? Tutti i singoli risentono del collettivo, oggi abbiamo fatto fatica: l’avversario era più compatto. Sono stati più veloci di noi, hanno sfruttato i contropiedi. Non ci resta che pensare alla prossima partita, che per noi è importante: il derby capita nel momento giusto perché fare una grande prestazione significherebbe ridare positività a noi e all’ambiente. Prima c’è il Rosenborg: lo affronteremo con professionalità, ma il derby è prioritario. Stasera non eravamo nella nostra serata migliore, anche per merito degli avversari, ma noi possiamo fare meglio. Tornare a 4-3-3? Al di là del modulo, dovevamo muoverci molto di più: sono i movimenti e tempi di gioco che dovevano essere più veloci e precisi. È una brutta sconfitta, pesante: è un momento delicato, ma è in queste situazioni di difficiltà che si vede lo spessore della grande squadra. Dobbiamo reagire.”

Fonte : Il Messaggero

Biglia: “Dobbiamo reagire, solo così si esce da queste situazioni.”

Il capitano Lucas Biglia al termine della bruciante sconfitta con il Milan ha rilasciato le seguenti parole a Lazio Style Channel:

Penso che abbiamo sbagliato tanto, sopratutto a livello di gioco, i tifosi hanno ragione ma dobbiamo mettere la testa a posto e pensare a giovedì che è importante e domenica ci prenderemo la rivincita. Adesso le squadre sanno che sappiamo giocare un buon calcio quindi ti aspettano per fare le ripartenze e ci mettono in difficoltà. Noi dobbiamo sapere che se andiamo sotto dobbiamo avere personalità e qualità per riuscire. Non dobbiamo avere paura, possiamo sbagliare ma dobbiamo avere la forza di continuare a giocare, è così che si esce da queste situazioni adesso pensiamo a Rosenborg e dopo al derby. Dobbiamo fare di più, non abbiamo altra scelta che vincere. Abbiamo perso una partita importante mercoledì a Bergamo che non ci aspettavamo e non avendo tanto tempo per lavorare ne abbiamo risentito un po’, ma penso che dovevamo riuscire a capire che possiamo riprendere le partite quando andiamo sotto“.

Cerci: “Vittoria importante su un campo difficile. Sono rinato”

Alessio Cerci è stato uno dei migliori in campo nel match tra Lazio e Milan. Una perenne spina nel fianco sulla fascia sinistra laziale. Sembra essere tornato quel giocatore dirompente ammirato a Torino, ed ora sta riconquistando fiducia e posto da titolare. Intervistato da Sky ha lasciato queste dichiarazioni “Oggi è stata una vittoria fondamentale. Abbiamo preparato molto bene la gara e l’abbiamo affrontata in maniera perfetta. Vincere qui non è facile, ma è stata un’ottima prestazione che ci permette di tornare nelle zone di classifica che ci spettano. Un altro Cerci? Si è vero, ma l’importante è la ripresa della squadra. Il calcio è così, la fiducia è tutto. I fischi con le prestazioni e l’impegno si tramutano in applausi, sto lavorando anche per questo”.

Al termine della gara ai microfoni di Mediaset Premium è intervenuto Alessio Cerci. Queste le sue parole.

L’allenatore ti ha sempre difeso ma finalmente stai dimostrando tutto il tuo valore: “Ho passato un momento difficile ma  la voglia di vincere e lo spirito di sacrificio mi hanno aiutato a superare quel brutto periodo”.

State attraversando uno splendido periodo di forma: “Ora non vogliamo fermarci. Dobbiamo continuare in questo modo per dare continuità ai risultati. Tutti si aspettano qualcosa in più, siamo il Milan”.

Che partita è stata oggi? “Volevamo fare bene, veniamo da un periodo positivo. Eravamo sicuri di poter vincere. Abbiamo giocato da squadra, tutti ci siamo aiutati, è stata una grande vittoria”.

Le parole di Luca Antonelli in Mixed Zone: “Eravamo consapevoli che sarebbe stata una partita difficilissima, la Lazio in casa aveva sempre vinto. La squadra biancoceleste secondo il mio parere ha gli esterni più forti del campionato, stati bravi a non farli giocare e abbiamo fatto una grandissima partita. Non guardiamo troppo avanti, pensiamo ad una partita per volta, ora testa all’Atalanta”.

 

 

Pioli: “E’ un momento delicato. Vogliamo e dobbiamo fare di più…”

Queste le parole rilasciate da mister Pioli ai microfoni Mediaset premium dopo la pesantissima sconfitta interna contro i rossoneri:

Siamo stati in difficoltà, l’avversario ci ha chiuso gli spazi, da parte nostra serviva più ritmo e ampiezza e invece abbiamo fatto fatica, abbiamo preso gol nei momenti importanti della gara commettendo purtroppo qualche ingenuità“. Il momento No è mostrato dal fatto che anche i giocatori rappresentativi sono in difficoltà: “Tutti i giocatori singoli risentono della prestazione del collettivo, oggi abbiamo fatto fatica l’avversairo era compatto, era più veloce e ha giocato in contropiede.. il primo gol si poteva evitare, poi potevamo rimetterla in piedi ma…non è stata la nostra prestazione migliore. Ora dobbiamo pensare alla prossima partita e abbiamo bisogno di un grande risultato al derby“.
Prima del derby c’è una partita importante in Europa League: “L’europa è una competizione importante, abbiamo un turno dove se vinci hai possibilità di passare il turno ma la nostra priorità è il derby per l’importanza che ha per l’ambiente e per noi. Sono arrivate due sconfitte ma dobbiamo riprenderci, ora andiamo a Rosenborg e torneremo solo venerdì ma dobbiamo preparare bene il derby. Mini crisi? Stasera troppe difficoltà ci voleva più ritmo e anche uno spirito più forte perchè dovevamo ripartire i casa con i nostri tifosi. Bravi gli avversari che ci hanno chiuso gli spazi ma dobbiamo fare di piùDovevamo avere un ritmo più alto, quando già da dietro il giro palla non è veloce è chiaro che una squadra compatta e organizzata come il Milan ti fa male, oggi non eravamo nella serata migliore. Il modulo? Questa è stata una delle poche patite in cui non siamo stati pericolosi dovevamo muoverci di più e non facendolo abbiamo facilitato gli avversari, sono i movimenti e i tempi di gioco che questa sera non sono stati precisi. Purtroppo siamo stati in difficoltà in tutta la gara, non per mancanza di volontà…ma perchè la serata non è stata delle migliori, in tante situazioni il Milan è stato superiore, è un peccato perchè la mia squadra è superiore alla prestazione messa oggi in campo. Questa sconfitta è diventata un momento delicato, non siamo lontani in classifica ma vogliamo fare di più è una sconfitta pesante ma è in questi momenti che si vede la compattezza e la voglia di una squadra di uscire fuori

Intervistato anche da Sky ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Sono sicuro deluso della prestazione. Non è stata una bella partita. Siamo stati in difficoltà, dovevamo affrontare la gara diversamente. Il Milan ha vinto meritatamente. Il momento è delicato, ma ho fiducia e so che sapremo ripartire. Il derby sarà determinante per ritrovare la fiducia e l’ambiente che stiamo perdendo. La Lazio oggi è mancata nell’atteggiamento, che non vuol dire assolutamente non impegnarsi. Siamo andati sotto per un errore nostro, così come negli altri gol ci abbiamo messo del nostro. Ma c’era il tempo per rimediare, dovevamo avere più determinazione e più fiducia in noi stessi. È stata una serata difficile. Il Milan ha fatto la partita che ci aspettavamo, non siamo riusciti a fare ciò che abbiamo preparato. Abbiamo mosso palla in maniera lenta. Cosa manca per tornare quelli dello scorso anno? Non siamo riusciti a trovare continuità di risultati e abbiamo perso fiducia in noi stessi. L’entusiasmo e la serenità serve per fare un calcio aggressivo ed offensivo. I risultati sono arrivati grazie al lavoro svolto, e sono fondamentali per il nostro ambiente”

Aria di casa per Mihajlovic

Prima del fischio d’inizio del match in programma all’Olimpico tra Lazio e Milan, mentre i giocatori erano sul terreno di gioco per il riscaldamento, si è svolta una splendida scenetta familiare. Il tecnico rossonero, Sinisa Mihajlovic, si è fermato a parlare nei pressi della panchina rossonera con il figlio 13enne Dusan, questa sera raccattapalle, ma promettente terzino delle giovanili del club biancoceleste.

Il Milan sbanca l’Olimpico, Kishna salva solo la faccia!

Gara importante, “per capire chi siamo” ha detto Pioli. La partita inizia su ritmi blandi, e a dire il vero resta tale per tutto il primo tempo. I ventidue in campo si preoccupano prima di non prenderle, e poi di darle. Poche occasioni se non nessuna nel primi minuti di gioco. A metà primo tempo la svolta, cross di Cerci che Marchetti respinge corto, arriva Bertolacci e sigla il vantaggio milanista. La Lazio prova a cambiare marcia ma le gambe non ci sono e la precisione neanche. Troppi appoggi sballati, ed il primo tempo scivola via senza neanche una chance per i biancocelesti. All’intervallo il Milan è avanti 0-1. Fuori Onazi dentro Cataldi, Pioli prova ad inserire un centrocampista dai piedi buoni in più…ma la sostanza non cambi. Nei primi minuti la Lazio prova ad aggredire gli avversari ma senza mai creare palle gol. È invece il Milan a raddoppiare, con Mexes appena subentrato ad Alex, che stacca di testa su una punizione dalla trequarti di Bonaventura. Gli altri due cambi laziali sono Kishna per Candreva e Matri per Milinkovic Savic. Proprio l’olandese a 20′ dal termine ribadisce in rete su respinta del giovane portiere milanista, ma è in fuorigioco: gol annullato. A 10′ dal termine è ancora il Milan a pungere, Bacca lanciato da Bonaventura salta Marchetti e chiude la partita. In chiusura di Match c’è il tempo per il gol di Kishna, entrato bene in partita, che salva solo la faccia. Altra sconfitta sonora per la Lazio, la prima in casa. Tra sette giorni c’è il derby, prima la trasferta in Norvegia. Pioli deve tenere a rapporto i suoi, le sbandate di sono già troppe…

ECCO LE PAGELLE DI LAZIO-MILAN

ECCO LE PAGELLE DI LAZIO-MILAN

LAZIO

Marchetti 4,5 – Il peggiore. Sicuro nell’uscita del terzo minuto, altamente insicuro sulla conclusione di Cerci che respinge direttamente sui piedi di Bertolacci che ringrazia. Ancora in errore anche sul gol di Mexes, perchè sbaglia il tempo dell’uscita. Una partita storta può capitare a chiunque e stasera tocca a lui.

Basta 5,5 – Dopo gli episodi negativi capitatagli mercoledi sera a Bergamo, anche stasera soffre a più riprese la velocità di Bonaventura. Ammonito al 60′, giocherà comunque il derby.

Mauricio 5,5 – Una chiusura importante al 10′ e al 16′ su Cerci. Nella ripresa tempestivo l’intervento che evita la terza rete. Dopo il turno di squalifica patito contro l’Atalanta, nella gara dell’Olimpico appare più concentrato rispetto le precedenti apparizioni. Al 76′ di testa va vicino alla rete del 2-1. Qualche responsabilità sulla rete di Bacca.

Gentiletti 5 – Anche stasera svolge il suo lavoro con disciplina e senza mai perdere la concentrazione anche se in coabitazione col compagno di reparto, non chiude bene sulla terza rete rossonera. Da capire anche se sulla rete di Mexes, è lui a perdersi la marcatura. Nel finale commette un’ingenuità clamorosa che poteva costare il fallo da rigore.

Lulic 5,5 – Si fa rubare il tempo da Cerci nell’azione che poteva valere il doppio vantaggio rossonero e, a più riprese soffre la serata di grazia dell’esterno rossonero.

Biglia 6 – Un fallo tattico molto intelligente al 22′ e qualche recupero importante durante i primi quarantacinque minuti. Nella ripresa, vuoi per il nuovo compagno di reparto, vuoi per gli impegni così tanto ravvicinati,  cala di tono e conseguentemente ne risente tutta la fase d’impostazione della Lazio.

Onazi 6 – Confermatissimo al fianco dell’argentino, sbaglia sulla rete realizzata dagli ospiti perchè non segue la corsa di Bertolacci che ci crede sino all’ultimo, anche se bisogna dire che forse il nigeriano non si sarebbe aspettato una respinta del genere da parte di Marchetti. Comunque non andava sostituito perchè i suoi muscoli poteva contrastare quelli di Kucka e di Poli. Dal 46′ Cataldi 5 – Entra per dare qualità e profondità per gli esterni biancocelesti. Giochicchia, ma non riesce ad avere quella tranquillità che dovrebbe avere un giovane come lui. Emblematico il tiro al 78′ con una conclusione che non è nè carne nè pesce.

Anderson 5 – Tanta foga mai vista prima, il brasiliano gioca ai limiti del cartellino, soprattutto nel primo tempo. Ci mette di sicuro tanto impegno e la maglia è di sicuro bagnata ma, nell’azione del 42′ doveva metterla dentro. Nella ripresa sparisce dalla scena.

Milinkovic-Savic 6 – Non perde un pallone, è il migliore fra i trequartisti proposti dal mister Pioli. Nella ripresa viene tolto (prematuramente) dal mister per dare più incisività al reparto offensivo. Dal 70′ Matri 5 – Venti minuti per cercare, attraverso la doppia punta, il gol che riaprirebbe la gara. Non funziona l’intesa con Klose.

Candreva 5 – Ancora male, il giocatore, un po’ come successe lo scorso anno durante la prima fase del campionato, fatica a carburare. L’impegno c’è, la prestazione no. Dal 62′ Kishna 6,5 – Il migliore.  Pioli prova la carta dell’olandese per scardinare l’ermetica difesa avversaria. Buono l’impatto sulla gara, si rende pericoloso in diverse circostanze e alla fine trova anche il gol della bandiera.

Klose 4,5 – Non si fa notare in nessuna occasione della prima frazione e sul gol di Mexes sembra sia lui a prendere in consegna il giocatore francese. Gioca fino alla fine ma è praticamente fuori condizione. Chissà perchè tanta ostinazione a schierare il tedesco ancora fra gli undici iniziali.

All. Pioli 5 – Stavolta i sbagli non sono tanto suoi, ma quanto dell’estremo difensore Marchetti. Ok, il Milan è messo bene in campo, ma chissà senza gli errori del portiere capitolino, che piega avrebbe preso il match. Anche i cambi Onazi- Cataldi e Milinkovic-Matri sono opinabili. Forse quello attuale è il suo momento peggiore da quando è alla guida della Lazio, non tanto per i risultati quanto per gli esperimenti tattici non risuciti.

Milan

Donnaruma 6 – Giusto un brivido al 35′, quando di tacco si libera di Anderson rischiando non poco. Per il resto nessuna parata da annotare sul taccuino, se non l’intervento sul tocco morbido di Luic al 67′ e notare che il gol della Lazio arriva sul palo di sua competenza.

De sciglio 6 – Dopo il buon secondo tempo contro il Chievo, stasera il milanista contiene le giocate di Anderson e Candreva. Nel finale sbaglia la marcatura sul gol di Kishna.

Alex 6 – Insieme a Romagnoli forma una discreta coppia difensiva. Nel primo tempo gioca molto bene coprendo egregiamente la zona di sua competenza. A inizio ripresa viene toccato col ginocchio alla testa da Donnaruma che lo manda KO. Dal 50′ Mexes 7 – Entra e segna il 2-0. Il massimo per un giocatore.

Romagnoli 6 – Buon momento di forma per il giocatore di fede laziale che tiene sotto controllo le giocate di Klose e di chiunque si avvicina nella zona centrale. Ingenuo sull’ammonizione rimediata al 67′.

Antonelli 6 – Dopo il gol  realizzata contro il Chievo anche stasera gioca una gara di grande dinamismo annullando le giocate degli esterni laziali.

Kucka 7 – Solido supporto del centrocampo lato destro, gioca un calcio maschio contro i centrocampisti della Lazio. Tosto anche in difesa, l’ex Genoa gioca una buona partita di sostanza. Anche nella ripresa si dà molto da fare in fase d’interdizione.

Montolivo 6 – Spesso in marcatura su Biglia, al 20′ serve una gran palla in profondita per Cerci che però non concretizza. Ordinato e concentrato si fa valere nella zona mediana.

Bertolacci 6,5 – Inizia bene e infatti trova il primo gol stagionale al 24′ grazie a una corta respinta di Marchetti. Purtroppo esce per un infortunio alla mezz’ora.  Dal 34′ Poli 6 – Con il risultato di vantaggio il suo ingresso non è poi così male. Bene anche nella ripresa.

Cerci 7 – Pericolosissimo,  contro Lulic dà vita a un duello fra velocisti. E’ in palla e si vede già al 16′ ma non ce l’ha fa a liberarsi di due giocatori e calciare in porta. Poco dopo mette lo zampino nel gol di Bertolacci: il suo tiro, non potente, viene respinto male, consentendo al compagno di squadra di realizzare il vantaggio rossonero. Al 37′ grande azione personale con controllo al volo e conclusione di prima a girare sul secondo palo. Marchetti è fortunato perchè la palla coglie il legno alla sua destra. Cala un po’ nella ripresa esce nel finale. Dal 80′ Honda s.v.

Bacca 7 – Realizza la rete che chiude l’incontro e poi tanto movimento anche lontano dall’area di rigore. Il bravo attaccante rossonero non dà punti di riferimento e fa tanto spazio a favore dei compagni Bonaventura e Cerci. Nella ripresa,a dieci minuti dalla fine, metto a segno il punto che chiude i  conti.

Bonaventura 7 – Il migliore. Una bella botta al 10′ che termina di poco sopra la traversa e poi tanto movimento e precisione nei passaggi. Sul gol del tre a zero mette a segno il quarto assist di questo campionato. Una grande serata di gloria per il giocatore più intelligente della truppa rossonera. Ammonito nel finale, salterà il prossimo match.

All. Mihajlovic 7 – Terza vittoria consecutiva in campionato e Lazio scavalcata di una lunghezza. Fermo restando le gravi responsabilità del portiere della Lazio Marchetti, la formazione messa in campo stasera domina su tutti i reparti contro la rivale Lazio.

Arbitro: Damato 6,5 – Poteva ammonire Milinkovic al 39′ per un braccio alto ai danni di Kucka. Anche per i minuti di recupero  sbaglia perchè dà soltanto un minuto, mentre ne andava concesso, minimo, un altro aggiuntivo. Al 74′ giusta la decisione di annullare il gol a Kishna per un evidente posizione di offside.

TABELLINO

DI LAZIO-MILAN 1-3

LAZIO (4-2-3-1) – Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Onazi (dal 46′ Cataldi), Biglia; Candreva (dal 62′ Kishna), Milinkovic-Savic (dal 70′ Matri), Felipe Anderson; Klose.  A disp: Berisha, Guerrieri, Konko, Hoedt, Radu, Braafheid Morrison, Mauri, Djordjevic. All. Stefano Pioli

MILAN (4-3-3) – Donnarumma; De Sciglio, Alex (dal 50′ Mexes), Romagnoli, Antonelli; Kucka, Montolivo, Bertolacci (dal 34′ Poli); Cerci (dal 80′ Honda), Bacca, Bonaventura.  A disp: Diego Lopez, Abbiati, Calabria, Ely, Zapata, De Jong, Josè Mauri, Suso, Luiz Adriano, Niang. All. Sinisa Mihajlovic

ARBITRO: Antonio Damato della sezione di Barletta

MARCATORI: 24′ Bertolacci (M), 53′ Mexes (M), 79′ Bacca (M), 83′ Kishna (L)

AMMONITI: 59′ Basta (L), 65′ Romagnoli (M), 87′ Bonaventura (M), 92′ Gentiletti (L)

ESPULSI: