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FORMELLO – Si ricomincia senza i Nazionali, assente anche Klose

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La Lazio si è ritrovata oggi sotto il tiepido sole di Formello per la ripresa degli allenamenti dopo la sconfitta subita domenica nel Derby. Assenti i 12 Nazionali chiamati dalle rispettive rappresentative (Lulic, Biglia, Onazi, Berisha, Hoedt, Kishna, Parolo, Candreva, Cataldi, Milinkovic-Savic, Oikonomidis e Felipe Anderson), solo 13 gli uomini a disposizione del tecnico Stefano Pioli. Tra questi spicca l’assenza di Miroslav Klose, avvistato ieri mattina in Paideia per degli accertamenti alla caviglia, problema che comunque non desta preoccupazione nello staff medico biancoceleste. Presente al campo Fersini anche il DS Igli Tare, che probabilmente vorrà far sentire alla squadra la propria vicinanza e il proprio supporto. Assente invece il presidente Lotito. Dopo il riscaldamento atletico basato principalmente sugli scatti nel breve, il gruppo ha lavorato sul possesso palla: prima con le due squadre che si sono fronteggiate in un rettangolo delimitato dai cinesini, poi sul campo ridotto con l’ausilio dei portieri; infine, partitella a metà campo.

Domani è prevista una doppia seduta, la mattina alle ore 10 lavoro prettamente atletico, pomeriggio alle ore 15 seduta tecnico-tattica con il pallone.

Candreva e la Lazio, un amore sbocciato in quell’11 Novembre

11 Novembre, una data che, purtroppo, non è come le altre. Otto anni fa in una sciagurata domenica mattina Gabriele Sandri ci lasciava. Il destino però è strano, perché il calendario della stagione 2012-2013 in quella data fissa una partita particolare: il derby. La Lazio di Petkovic arriva in cerca di conferme, la Roma di Zeman vuole trovare continuità. Le lacrime si sa, non hanno colori, e allora prima della partita il commovente, e doveroso, saluto a Gabbo. Nord e Sud, Mauri e Totti, tutti insieme sotto la curva nord ad omaggiare il ragazzo romano tristemente scomparso. Il derby comincia, il cielo è cupo, come intristito anch’esso per l’anniversario di morte e, come non bastasse, la Lazio va sotto. Il cielo da cupo diventa nero, le rade gocce di pioggia che scendevano si intensificano fino a diventare un acquazzone come pochi se ne sono visti a Roma. Il campo regge (abbastanza) ma la partita diventa dura. Scivolate ed interventi al limite, senza però mai oltrepassarlo, come è giusto che sia in un derby. A metà del primo tempo la Lazio ha una punizione dai trenta metri. La visibilità è davvero ridotta, anche perché l’impianto di illuminazione non resiste al temporale e fa i capricci. A sistemare il pallone con cura va Antonio Candreva. Negli occhi dei tifosi c’è la speranza che, con il campo bagnato e la palla scivolosa possa succedere qualcosa di strano, una mischia una pozzanghera qualcosa del genere, perché per fare gol da quella distanza deve succedere qualcosa di veramente rocambolesco. L’arbitro fischia e Antonio comincia a correre verso la palla. Occhi puntati verso la porta, sguardo concentrato e personalità da vendere perché sì, per pensare di far gol da lì serve un po’ di strafottenza. Colpisce la palla di collo, che pesante per l’acqua si alza, va dritta, supera la barriera, piega le mani del portiere….ed è gol. Antonio Candreva ha pareggiato il derby. La gioia è immensa, sua e di tutti i tifosi. Esplode, si gira e comincia a correre verso la curva nord. Il campo è sempre più pesante ma no, non importa, lui pare veleggiare su quel prato verde intrinseco di fango che somiglia più ad un campo provinciale che all’Olimpico. Si lancia in una scivolata con le braccia larghe ed i pugni chiusi, verso la curva nord, verso la sua curva, la sua gente. È cambiato qualcosa, lo scetticismo del suo arrivo ormai è un lontano ricordo, sfocato. Quella presunta simpatia verso la Roma ed i malumori al suo sbarco sono acqua passata. Tre anni fa Candreva si è preso la Lazio. La Lazio vincerà quel derby 3-2 con i gol di Klose e Mauri, ma nessuno o quasi li ricorda. Quello è il derby di Candreva, quella è la partita che ha cambiato, per sempre, la storia tra Antonio e la gente laziale. Adesso non sta vivendo un momento brillante, ma dopo tre stagioni e mezzo in cui, spesso da solo, ha tirato la carretta, è normale. Antonio e la Lazio è un amore sbocciato esattamente tre anni fa, che va coltivato e conservato. Perché di questo matrimonio, le pagine più belle, sono ancora da scrivere!

Italia – Mister Conte punta su Candreva e Parolo

Prime prove tattiche per mister Conte in vista dell’amichevole di venerdì fra Italia e Belgio. Il commissario tecnico vuole evitare di fare brutte figure ed ha intenzione di testare il gruppo che probabilmente parteciperà al prossimo Europeo in Francia. Come riferito da Sky Sport il tecnico azzurro ha schierato la squadra con il 4-4-2: Buffon in porta, in difesa DarmianBonucci, Chiellini e De Sciglio. A centrocampo Parolo mediano al fianco di Marchisio (in ballottaggio con Montolivo), Candreva a sinistra e Florenzi sulla fascia opposta. In attacco spazio alla coppia PelléEder.

De Silvestri: “Campionato aperto. Se incontrerò Lotito…”

Dal ritiro della Nazionale l’ex terzino biancoceleste Lorenzo de Silvestri ha parlato del campionato e della questione Lotito.

Sul campionato: “Quello di quest’anno è un torneo particolare. Dopo tanti anni di dominio bianconero finalmente ci sono diverse squadre che possono puntare allo Scudetto. La Fiorentina mi ha fatto una grande impressione, sono forti e da temere. Lo stesso discorso vale per il Napoli. L’Inter ha tanti campioni, è una squadra massiccia che riesce a vincere incassando pochissimo. Poi ci sono Juventus, Roma e Milan che possono dire la loro”.

Sull’obiettivo Europeo 2017: “Tutti vorrebbero raggungere la Nazionale. Sono rientrato e l’Europeo è un obiettivo a cui voglio aspirare per tutta la stagione. Dopo i momenti difficili che ho vissuto è una grande soddisfazione essere qui, farò di tutto per convincere il mister a puntare su di me”.

Su Lotito: “Dopo il mio addio alla Lazio ci siamo già incontrati. Se lo rivedrò in Nazionale lo saluterò volentieri”.

Milinkovic-Savic: “Felicissimo di aver scelto la Lazio”

Milinkovic-Savic, il giovane serbo arrivato l’estate scorsa in biancoceleste, ha rilasciato nel suo paese una lunga intervista, nella quale ha parlato della sua Serbia ma nel corso della quale ha parlato anche della sua nuova avventura nella squadra capitolina. Di seguito l’intervista integrale.

Venerdì prossimo per le qualificazioni agli Europei 2017 di categoria si giocherà Serbia-Italia Under 21:  “A parte qualche giocatore che ho affrontato in Serie A non so chi giocherà nell’Italia. Sicuramente però a centrocampo ci sarà Danilo Cataldi, mio compagno di squadra, tra noi sarà un bel duello. L’allenatore ci spiegherà i punti di forza e quelli deboli degli azzurri, arriveremo pronti alla sfida. Abbiamo due impegni ravvicinati ma possiamo battere sia l’Italia che la Slovenia, abbiamo tanta qualità e vogliamo dimostrarlo. Le partite con Lituania e Nuova Zelanda ci sono servite per fare esperienza”.

Nel 2013 hai conquistato l’oro agli Europei Under 19, nel 2015 l’oro ai Mondiali Under 20. Successi conquistati ogni due anni. Buon segno in vista degli Europei del 2017? “Prima pensiamo a qualificarci poi punteremo a vincerli. Ora è il momento di stare attenti e concentrati perchè dovremo affrontare squadre forti e competitive. Dopo il cambio di allenatore sono arrivati molti giovani, ma finora abbiamo dimostrato che il gruppo non ha avuto grandi problemi. Stiamo acquistando fiducia nei nostri mezzi, penso che potremo ottenere grandi risultati”.

Sei uno dei candidati al Golden Boy, il premio istituito da Tuttosport, per i giovani che si sono messi in evidenza: “Sono in buona compagnia, oltre a me ci sono Andrija Zivkovic e Nemanja Maksimovic, non riesco a credere di essere stato inserito tra questi nomi. Per me è uno stimolo a lavorare sodo e a fare sempre meglio ma è anche un riconoscimento per tutto quello che ho fatto finora”.

Risultati ottenuti grazie alla Federcalcio che negli ultimi anni sta lavorando molto bene con le nazionali giovanili: “In Serbia ci sono tanti talenti e club con una grande storia alle spalle. Nelle nazionali giovanili gli allenatori sono molto preparati e stanno raggiungendo grandi risultati. Si lavora e si ragiona per il collettivo non si cerca solamente di far crescere il singolo”.

Quella di venerdì sarà la partita più importante del girone. Cosa significa per te che sei arrivato alla Lazio: “Non vedo l’ora di scendere in campo, sono molto emozionato. Giocheremo nella città dove sono cresciuto – a Novi Sad –, nello stadio del Vojvodina, dove ho iniziato la mia carriera. Spero solo che lo stadio sian pieno e che le persone siano felici al termine dell’incontro”.

Come ti trovi nella Lazio? “Posso solo dire che sono contento della mia scelta. Sono uno dei più giovani, cerco di dimostrare il mio valore giorno dopo giorno. Sono arrivato da poco ma l’esperienza che sto facendo mi sarà molto utile in futuro”.

Il ct della Serbia, Radovan Curcic, dopo averti convocato nella Nazionale maggiore ti sta tenendo sotto osservazione: “La convocazione in Nazionale maggiore è il punto più alto della carriera di un giocatore. Ho tanto tempo davanti, arriverà anche il mio momento. È importante crescere, devo fare bene con l’Under 21 e poi potrò coronare il mio sogno di entrare nella squadra dei grandi”.

 

 

 

 

 

 

 

La Spina, Anfp: “Fuori le mele marce dal mondo del calcio”

Il segretario nazionale dell’Anfp (Associazione Nazionale Funzionari Polizia) Lorena La Spina è intervenuta per commentare la strana situazione venutasi a creare nell’ambiente calcistico romano dopo le disposizioni sulla sicurezza del prefetto Gabrielli: “Alle due società sportive romane viene data l’occasione di rinnovare una tifoseria al cui interno si nascondono delle mele marce con le quali non è mai stato possibile affrontare nessun dialogo, sempre pronti a strumentalizzare gli altri tifosi ed a compiere atti non consoni all’ambiente calcistico e che creano discredito sulle stesse società e sulla città di Roma. Non si possono dimenticare le persone accoltellate, gli striscioni, i petardi, le bombe carta che hanno ferito numerosi tifosi, i cori vergognosi che hanno portato alla chiusura delle curve anche nel proscenio internazionale. Siamo sicuri che la legalità debba essere sempre rispettata e che non possa essere motivo di interessi poco chiari e protettivi di logiche pericolose. Strano però questo Paese: a Roma la legalità riceve indifferenza. Il percorso intrapreso in sintonia dal prefetto e dal questore  per  garantire la sicurezza anche all’interno dello stadio Olimpico è stato bollato come eccessivo e penalizzante per i gruppi ultras. Ma nessuno ha riconosciuto che sia stato l’unico derby degli ultimi 50 anni nel quale non si siano verificati ne’ incidenti ne’ disordini. In una città come Roma – dove il degrado amministrativo di cattive gestioni, certificato dagli esiti di un’indagine che si allarga a macchia d’olio – non si sa cogliere l’importanza di un percorso costruttivo, svolto all’interno delle regole e che appare destinato a ripercuotersi favorevolmente sui cittadini e su tutto l’indotto calcistico romano”.

Problemi sul rinnovo di Tonelli, Lazio alla finestra, ma Corsi smentisce…

AGGIORNAMENTO ORE 17:30 – Contattato dalla redazione de LaLazioSiamoNoi, il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi ha voluto chiarire la situazione riguardante il difensore dei toscani: “Non c’è nulla, sono idee giornalistiche. A gennaio non andrà via, è un giocatore importante e non ce ne priveremo. Vogliamo raggiungere la salvezza e lui è fondamentale per il nostro obbiettivo. Nessuno lascerà Empoli a gennaio. Giugno? Andrà via, ovviamente al miglior offerente. E’ un giocatore che piace.”

Gli fa eco il DS dei toscani, Marcello Carli: “Non ho sentito Tare, e non daremo via nessuno a gennaio. Tonelli a giugno può essere un uomo mercato, ha chiuso il suo percorso qui come giusto che sia.”

Incertezza sul futuro di Tonelli. Dopo essere rimasto ad Empoli questa estate, nonostante l’interessamento di altre squadre, ora sarebbero sorte delle difficoltà sul rinnovo del suo contratto. A quanto riportato da Sky Sport sul difensore si sono posate le attenzioni di Lazio, Napoli e Sampdoria e quindi il giocatore potrebbe lasciare la squadra toscana. La società biancoceleste lo segue da diverso tempo e vorrebbe averlo, per poter rimpiazzare l’olandese de Vrij, ma anche quella partenopea sta monitorando la situazione e nel caso dovesse saltare la trattativa con la Juventus per Rugani si potrebbe fare avanti.

Rinnovi, in bilico Marchetti e Lulic. Candreva, no al Chelsea

Sono ore calde in casa Lazio sul fronte dei rinnovi. Tralasciando la situazione di Biglia (di cui si riparlerà a fine stagione, vista la scadenza al 2018), i casi più spinosi restano quelli legati a Marchetti Lulic. Il portiere dovrebbe incontrare la società già nel weekend: l’agente Bozzo si sta dando parecchio da fare per trovare un accordo con Lotito, anche se il numero uno sembra ora meno convinto di restare rispetto a qualche settimana fa. La riflessione non potrà tuttavia durare ancora a lungo: gennaio è infatti vicino e, se la trattativa non dovesse concludersi prima di quel termine, l’ipotesi di una cessione si trasformerebbe in una certezza. Nel frattempo però la Lazio continuerà a lavorare per la riconferma di Marchetti, obiettivo primario dei biancocelesti: i quali, a tal proposito, hanno già migliorato sia l’offerta economica (che dovrebbe aggirarsi intorno agli 1,5 milioni) che quella relativa alla durata (fino al 2019) e sperano in questo modo di evitare un doloroso divorzio.

Stesso discorso del portiere veneto anche per l’esterno bosniaco, che, dopo aver evitato a più riprese in estate una cessione annunciata, la vedrà realizzata a gennaio in caso di mancato accordo. Nonostante il suo no sembri ormai definitivo, la Lazio farà comunque un ultimo tentativo per rinnovargli il contratto, in scadenza nel 2017, e, se dovesse trovare nuovamente la porta sbarrata, valuterà le offerte che arriveranno nel corso della sessione invernale.

Infine, sembra priva di fondamento la voce, riportata da ‘TMW’, di un interesse del Chelsea per Antonio Candreva: secondo infatti quanto rivela ‘Lalaziosiamonoi’, è vero che il centrocampista, che sta vivendo un periodo alquanto negativo, gode della stima di alcuni dei maggiori club europei (come ribadito appena pochi giorni fa dal suo agente Federico Pastorello), ma il suo desiderio è quello di restare e cercare la via del riscatto in maglia biancoceleste.

Sabato a Rocca di Papa un evento in ricordo di Tommaso Maestrelli

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Avrà luogo sabato prossimo 14 novembre alle ore 14 presso lo stadio ‘Gavini Lionello’ di Rocca di Papa “Il Volo dell’Aquila“, manifestazione nata in seguito al restauro del monumento dedicato agli sportivi locali e all’allenatore della Lazio Campione d’Italia ’74 Tommaso Maestrelli. Censita, l’opera si trova all’ingresso dell’impianto, anch’esso sottoposto a restauro, e l’evento a essa dedicato nasce con l’intento di far conoscere alle giovani generazioni la figura dell’allenatore pisano. Alla ‘nuova inaugurazione’ interverrà la famiglia di Maestrelli, oltre alle autorità cittadine. Alle 14.30, inoltre, si terranno un torneo per i bambini e una sfida tra vecchie glorie laziali, che vedrà la partecipazione di giocatori come Giannichedda, Fiore, Liverani, Piscedda e di alcuni componenti della squadra tricolore ’74 come Wilson, Oddi e D’Amico.

Maurizio Insidioso a ILSQ: “Preoccupato per il domani di Chiara”. Il 9 dicembre ‘Runnig for Chiara’

Il 4 novembre la sentenza shock della Corte d’Appello di Roma il secondo grado di giudizio per la “bestia” che ha ridotto a vegetale la povera Chiara Insidioso Monda. La rabbia della famiglia è stata tanta. Il padre di Chiara Maurizio Insidioso, a pochi giorni di distanza, nella data che tutti i tifosi della Lazio ricordano Gabriele Sandri è tornato a parlare alla trasmissione radiofonica I Laziali Sono Qua di Danilo Galdino, in onda tutte le mattine dalle 10 alle 13 sugli 88.100 fm di Elle Radio.

GABRIELE E CHIARA – Le sue prime parole sono in ricordo di Gabriele“Ringrazio le parole di Cristiano (Cristiano Sandri in collegamento con Maurizio in trasmissione, leggi QUI il suo intervento), stamattina la canzone di Gianna Nannini, Meravigliosa Creatura in radio l’ho sentita in macchina e piangevo da solo ricordando Gabriele. Sento quella canzone e penso a lui. Per quanto riguarda Chiara la sentenza dall’altro giorno è negativa, ma io nel negativo ho visto anche qualcosa di positivo. Tutta Italia conosce, io sto cercando di muovere qualcosa per il dopo di Chiara, ora è in ospedale ma il suo domani non lo conosce nessuno, siamo abbandonatati da tutti. L’opinione pubblica prima conosce la situazione ma ora questa sentenza, una vergogna italiana, ha portato ad un clamore maggiore. Tante trasmissioni non è che mi stanno aiutando ma stanno cercando di capire anche loro qual’è il domani di Chiara. Purtroppo a dicembre, quello che è sicuro, che finirà in una casa di riposo. La casa non ce l’abbiamo perchè siamo in affitto per problemi architettonici ed il Comune fino ad ora ha fatto solo parole e forse non siamo neanche la primo giorno che io ho parlato con l’Assessore. Non è stato fatto niente di niente, si sta cercando di trovare una soluzione per certo finirà in una casa di riposo, paradossalmente la cosa minore che gli è successo fino ad ora”. La storia di Chiara a livello nazionale staserà sarà al centro di un reportage su La 7, nella trasmissione La Gabbia condotta da Gianluigi Paragone.

RUNNING FOR CHIARA – Il 9 dicembre a Roma si svolgerà una grande iniziativa benefica a favore di Chiara: Running for Chiara, evento molto importante lanciata da Fabio Capelletti, grande tifoso giallorosso. Sarà una maratona non competitiva aperta a tutti e servirà per raccogliere fondi per Chiara. Tutti sono invitati, già alcune sezioni della Polisportiva della Lazio, che si sono messe in contatto con l’organizzazione, hanno confermato la loro partecipazione. L’iscrizione è di 10 Euro per tutti i partecipanti, tutto il ricavato della maratona poi sarà devoluto completamente in beneficenza per Chiara Insidioso, sulla PostePay già ora attiva dove tutti possono versare anche un solo euro per Chiara (riferimenti sui social). In particolare Cristiano Sandri e la Fondazione Sandri, a favore di Chiara donano due maglie di un derby nel quale le squadre entrarono in campo indossando il n.81, il numero che identificava il giorno di nascita di Gabriele. “Ringrazio Cristiano per il gesto delle due magliette – continua Maurizio – un onore averle per questa iniziativa. Mi emoziona solo il pensiero. Tutti questi gesti di affetto che dico… mi emozionano tanto, internamente mi danno tanta gioia, dentro di me ho una felicità che però non riescono a tirare fuori. Mi piacerebbe che un giorno Chiara sapesse tutto ciò – conclude – io tante volte gli racconto queste dimostrazioni di affetto e lei mi guarda con gli occhi sgranati come per dirmi se stessi scherzando. spero un giorno di poterglielo dire”.

CRISTIANO SANDRI in contemporanea ai ILSQ, leggi QUI

Marco Savo

A Cataldi il premio Scopigno come “Promessa Mantenuta”

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Si arricchisce la bacheca di Danilo Cataldi: il centrocampista biancoceleste sarà infatti presente il prossimo 30 novembre a Rieti per ricevere il premio ‘Manlio Scopigno‘. Di seguito il comunicato ufficiale, riportato da ‘calciomercato.com’: “L’A.S.D ‘Scopigno Cup’ e il Comune di Rieti saranno lieti di accogliere il Presidente del Frosinone Calcio Maurizio Stirpe e il talentuoso centrocampista della S.S. Lazio Danilo Cataldi“. Che “nel 2011 ha preso parte alla ‘Scopigno Cup’ con gli Allievi della S.S. Lazio” e “ritirerà il premio ‘Promessa Mantenuta 2015‘, vinto a pari merito con il cagliaritano Nicolò Barella“. Il giocatore biancoceleste verrà premiato per “aver dimostrato di possedere tutte quelle qualità umane e calcistiche indispensabili per imporsi in serie A nel delicato ruolo del centrocampista. Non è un caso che sia riuscito a esordire nella massima serie a soli venti anni e soprattutto sia il più giovane calciatore biancoceleste ad aver indossato la fascia di capitano della sua squadra in occasione della vittoria con la Fiorentina dello scorso 9 marzo 2015“.

Cristiano Sandri: “In 8 anni il popolo laziale non ha mai lasciato solo Gabriele”

Un filo di lazialità lega due storie tristissime ma che hanno scatenato la solidarietà del popolo laziale. Oggi ricorre l’anniversario della scomparsa di Gabriele Sandri, ed il fratello Cristiano è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“. Con lui in collegamento anche Maurizio Insidioso, il papà di Chiara, la ragazza selvaggiamente picchiata e al momento ancora ricoverata, a un anno e mezzo di distanza dai fatti, in gravissime condizioni (leggi QUI il suo intervento) .

Voglio stringere in un abbraccio ideale Maurizio,” spiega Cristiano, “in quanto padre di una bambina il suo dramma mi tocca profondamente. Oggi, a otto anni di distanza dalla scomparsa di Gabriele, i manifesti con su scritto “Roma ti piange” e le migliaia di testimonianze di solidarietà che ho già ricevuto ricordano come la gente non ci ha mai lasciato soli, col popolo laziale che è sempre stato alle spalle della nostra famiglia per cercare di ottenere giustizia per Gabriele. Il lavoro della fondazione a lui dedicata prosegue, non solo attraverso iniziative sterili ma attraverso un insegnamento che possa insegnare il valore dello sport, del gioco del calcio e della passione sana e genuina per una squadra.

Prosegue Cristiano Sandri: “La vicinanza della gente è fondamentale e mi auguro che anche Maurizio Insidioso, nella sua battaglia per Chiara, possa non essere lasciato solo. La vicenda di Gabriele andava maneggiata con cura, c’erano parole che potevano essere strumentalizzate così come alcuni comportamenti. Eppure abbiamo sempre mantenuto un equilibrio, tenuto uniti testa e cuore e ce l’abbiamo fatta ad ottenere questo risultato minimo. Minimo perché la vita di Gabriele non ce la restituirà nessuno, ma mi sento di ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato a mantenere questo equilibrio.

La fondazione Gabriele Sandri donerà due maglie utilizzate nel derby in cui le squadre entrarono col nome di Gabriele e il numero 81 sulle maglie per la “Running for Chiara” il prossimo 9 dicembre, la corsa organizzata in beneficenza per sostenere la causa della famiglia Insidioso. “Queste iniziative sono fondamentali, ricordo quelle che ci hanno accompagnato ed aiutato nel corso del nostro calvario giudiziario. Queste due maglie sono il gesto che con tutto il cuore compiamo per manifestare la nostra vicinanza a Maurizio.

MAURIZIO INSIDIOSO in contemporanea ai ILSQ, leggi QUI

Fabio Belli

La Lazio ricorda Gabbo

Oggi 11 novembre, non un giorno qualsiasi, l’ottavo anniversario triste dell’assassinio di Gabriele Sandri. La Lazio, sul proprio sito, ricorda così il tifoso morto per mano di un uomo della Polstrada: “La S.S. Lazio, nell’ ottavo anniversario della scomparsa, ricorda Gabriele Sandri, scomparso tragicamente l’11 novembre del 2007. La S.S. Lazio rinnova al papà Giorgio, al fratello Cristiano ed a tutta la famiglia Sandri il proprio cordoglio”.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, il sogno è Douglas

Douglas, brasiliano, classe ‘90, difensore centrale del Dnipro. Il suo nome era stato accostato alla Lazio già in estate e prima del sorteggio di Montecarlo. Il ds Tare lo seguiva da tempo, Pioli se l’è ritrovato davanti a metà settembre nell’esordio del girone di Europa League in Ucraina. Partita a porte chiuse, finita 1-1. Giocò mica bene (5 il voto del Corriere dello Sport-Stadio): grande struttura fisica, piedi discreti, velocità non di punta. E’ un altro difensore alto un metro e 90, forte nel gioco aereo, molto meno se puntato palla al piede. In estate era a scadenza. Ha prolungato di un anno, è sotto contratto sino al 2017 con il Dnipro e da quelle parti non hanno bisogno di soldi. Il proprietario del club finanzia un esercito e possiede la banca più ricca dell’Ucraina, è stato anche il governatore di un territorio che sinora si è tenuta fuori dal conflitto per l’annessione al Cremlino. E’ così potente che se volesse si comprerebbe la Lazio. Per convincerlo a cedere Douglas, ci sarebbe bisogno di un’offerta importante. Douglas è nato a San Paolo, è sbocciato nel Vasco de Gama, si è fatto apprezzare in Europa con il Dnipro. E chissà che la prossima sfida dell’Olimpico, in calendario il 26 novembre, non si trasformi nell’occasione per imbastire un affare di mercato a gennaio.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Gennaio arriva, ecco il mercato delle big

Un mese e mezzo al mercato d’inverno, le società cominciano a muoversi. Lo fanno anche le grandi che negli ultimi mercati invernali si sono manifestate attive almeno quanto in quello estivo. Siamo ancora ai sondaggi, ma più di qualcosa si muove. Tiene banco il possibile ritorno di Andrea Pirlo in Italia, con il ct Conte che tifa, l’Inter che spera e l’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta che soffia sul fuoco delle speranze nerazzurro escludendo ritorni a Milano per l’ex bianconero.

È proprio il mercato dell’Inter ad accendere per ora le maggiori fantasie con i nomi di Bellarabi e Feghouli per l’attacco, le missioni slave e inglesi del ds Ausilio: da un lato per Pjaca, il trequartista della Dinamo Zagabria, dall’altro per verificare ancora Lamela. Fra gli obiettivi per la fascia c’è anche Van der Wiel.

La Juventus guarda in Italia e il canale aperto con l’Empoli porta a Riccardo Saponara che vuole riscattare la prima missione personale tra le grandi fallita al Milan. Milan che oltre a (ri)tesserareBoateng, già a Milanello – e mettendo in soffitta in questo modo, così pare, il sogno Witsel – potrebbe pensare a Vazquez del Palermo per l’attacco e Sebastian De Maio per puntellare la difesa. Per i rossoneri è circolato anche qualche contatto sudamericano, esattamente con il River Plate, per il difensore diciannovennaEmanuel Mammana, ma il passaporto extracomunitario rinvia almeno operazioni di questo genere a giugno prossimo.

FIORENTINA – E veniamo alla Fiorentina, che non si fermerà al ventunenne centrocampista uruguaiano del Fenix Andres Schetino, destinato in prestito tra A (Empoli) e B (Crotone, Modena): serve un difensore centrale, potrebbe essere uno tra Lisandro Lopez del Benfica o Oikonomou del Bologna. Attenzione perché sul greco potrebbe tornare anche il Napoli che lo aveva quasi preso l’estate scorsa. In questo intreccio non bisogna neanche sottovalutare la possibilità che la Fiorentina proprio dal Napoli prenda Zuniga.

NAPOLI, OBIETTIVO DIFESA – A Sarri servirà un difensore (oltre a Oikonomou potrebbe riaprirsi la pista Tonelli con l’Empoli) e anche un centrocampista centrale rispetto al quale le tracce sono tante tra Europa e Sudamerica (non scordiamoci che il club partenopeo nel ruolo aveva cercato anche William Vainqueur poi andato alla Roma), nessuna ancora percettibile.

LE ROMANE – E le due romane? Il derby ha sicuramente rimarcato la necessità della Lazio di dover prendere, molto più della Roma, uno, anzi due centrali difensivi: nel mirino c’è Vlaar, svincolato, una delle tracce porta proprio a Tonelli, obiettivo anche per il Napoli. La Roma aspetta. Se tutto continuerà ad andare come sembra il grande riforzo post-mercato invernale, per l’ultima parte della stagione, sarà Kevin Strootman. In difesa Walter Sabatini, il grande e unico tessitore delle strategie giallorosse in chiave mercato, non vuole toccare gli equilibri e alterarli. Rüdiger sta crescendo come il ds giallorosso sapeva, Castan scalpita, Manolas è una certezza. Normale ascoltare tutti, recepire sollecitazioni e appelli (a vario titolo Benatia di ritorno – difficilissimo – e Juan Jesus o Ranocchia, che rispondono più ad esigenze dell’Inter in uscita che a convinzioni tecniche maturate nelle mura di Trigoria) ma la logica è che qualsasi tipo di intervento, in ogni reparto, andrà ponderato. Dovrebbe rientrare Verde da Frosinone e prendere la strada di Empoli. E con il club ciociaro del presidente Stirpe prenderà la corpo la sinergia sul fronte extracomunitari: due tra il portiere Alisson, l’attaccante Sergio Diaz e il centrocampista Gerson, transiteranno sei mesi dalla squadra allenata da Roberto Stellone. Ecco, molto più facile pensare ad operazioni in prospettiva per la Roma: cogliendo semmai, per il resto, l’occasione del momento, rispettando esigenze di budget e fair play finanziario, chiodo fisso anche dell’Inter.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Tare: ”Parlerò con Pioli”

Si lecca ancora le ferite, la Lazio, dopo il derby perso nell’ultima partita prima della sosta per le nazionali. Nell’occasione, ha fatto molto discutere l’arbitraggio di Tagliavento, che al triplice fischio è stato avvicinato dal direttore sportivo Igli Tare, in cerca di spiegazioni.

TARE SU TAGLIAVENTO: “DA PARTE SUA NESSUNA SCUSA” – Ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste, il dirigente è tornato sull’argomento: “È vero, ho incontrato Tagliavento nel post gara. Ero molto rammaricato per l’episodio del rigore concesso, che ha inciso nell’economia della partita. Ho solamente esternato all’arbitro la mia delusione per l’andamento dell’incontro e alla fine gli ho solo chiesto di rivedere in serata ed in serenità gli episodi incriminati. Da parte sua non c’è stato alcun gesto di scuse, anzi la convinzione di esser nel giusto”. Tare poi è andato oltre l’episodio, analizzando la difficile situazione attuale della Lazio: “In questi momenti negativi è ovvio che vada fatta un’analisi a 360 gradi. Ora si parla di catastrofe, ma solo 3 settimane fa si parlava di una Lazio in lotta per lo scudetto. Non mi esaltavo prima, non mi butto giù adesso. Mancano la grinta e la determinazione di vincere le gare a tutti costi, ma c’è tanta qualità. Il derby è stato deciso da episodi sfavorevoli, la Roma ha avuto subito l’occasione di impostare la gara a suo piacimento, giocando in contropiede”.

MERCOLEDÌ CONFRONTO CON PIOLI: “C’È TANTA STRADA DA FARE” –In programma un colloquio con Pioli alla ripresa degli allenamenti di mercoledì:  “Parlerò bene con Pioli, c’è tanta strada da fare, purtroppo siamo nella posizione di chi rincorre. Ma se remiamo tutti dalla stessa parte, possiamo tornare agli standard della scorsa stagione”. Infine, ha affrontato anche il tema dell’assenza dei tifosi nel derby: “Dispiace, l’Olimpico semivuoto mi ha fatto tristezza. Ora cercheremo di concentrarci sulla questione sperando che si possa prendere una decisione che accontenti tutti”.

Fonte : La Repubblica

 

RASSEGNA STAMPA – Lazio sparita. Inizia il processo

La terza sconfitta consecutiva, la sesta in campionato, il tracollo nel derby. Tutti colpevoli, non si salva nessuno: Pioli, giocatori e società. A Formello scatta la settimana dei confronti, inizieranno oggi pomeriggio, Lotito e Tare parleranno attentamente con l’allenatore. Il direttore sportivo sogna il riscatto, crede nella rosa costruita in estate, ha analizzato il momento attraverso le frequenze di Lazio Style Radio: «Il momento è negativo, non ci sono dubbi. Bisogna fare delle valutazioni a 360 gradi: ora si parla di catastrofe, ma solo 3 settimane fa si parlava di una squadra in lotta per lo scudetto. Non mi esaltavo prima e non mi butto giù adesso».

Atteggiamento sbagliato e calciatori scontenti, serve una reazione immediata, non c’è più tempo da perdere. Alla ripresa del campionato all’Olimpico si presenterà il Palermo del neo allenatore Ballardini, la Lazio non può più sbagliare: «Mancano grinta e determinazione – ha spiegato Tare – non vedo la voglia di vincere le partite a tutti i costi, ma comunque c’è tanta qualità. Il derby è stato deciso purtroppo da episodi sfavorevoli, la Roma ha avuto subito l’occasione di impostare la gara a suo piacimento, giocando esclusivamente in contropiede».

Sul banco degli imputati anche Stefano Pioli, la situazione è delicata. Il tecnico non è in bilico, resta aggrappato alla panchina, ma saranno decisive le prossime tappe: «Parlerò bene con Pioli – ha confermato il diesse – c’è ancora tanta strada da fare, attualmente siamo nella posizione di chi rincorre. Ma se remiamo tutti dalla stessa parte, possiamo tornare agli standard della scorsa stagione».

Tare ha poi commentato lo sciopero delle curve durante la stracittadina: «Dispiace molto, l’Olimpico semivuoto mi ha trasmesso tristezza. Ora cercheremo di concentrarci sulla questione sperando che si possa prendere una decisione che accontenti tutti». Inevitabile un commento sulla direzione arbitrale di Tagliavento, le polemiche continuano: «È vero, l’ho incontrato nel post gara. Ero decisamente rammaricato per l’episodio del rigore concesso, che ha inciso nell’economia della gara. Ho solamente esternato all’arbitro la mia delusione per l’andamento del match e alla fine gli ho solo chiesto di rivedere in serata ed in serenità gli episodi incriminati. Da parte sua non c’è stato alcun gesto di scuse, anzi la convinzione di essere nel giusto».

La Lazio è stata sanzionata con un’ammenda di 3 mila euro «per avere – si legge nel comunicato ufficiale – i suoi sostenitori, nel corso della gara, indirizzato all’arbitro cori ingiuriosi» (singolare però come non siano stati puniti anche i cori contro De Rossi e Radu). Ora l’obiettivo è quello di ripartire al più presto, mister Pioli ritroverà tutto il gruppo a partire dalla prossima settimana, in questi giorni lavorerà a ranghi ridotti: circa 12 giocatori hanno risposto alla chiamata delle rispettive selezioni, rientreranno in extremis per la ripresa del campionato. Si alleneranno regolarmente invece Marchetti, Radu, Mauri, Keita e Klose (ieri in Paideia per un fastidio alla caviglia), gli unici big rimasti a Roma.

Non ci sarà Milinkovic, è stato convocato dalla Serbia Under 21: «Sono amareggiato per il derby perso – ha svelato il centrocampista – ma fortunatamente ho firmato un contratto di 5 anni con la Lazio e quindi avrò l’opportunità di giocarne altri. Noi vogliamo ripetere la scorsa stagione, il nostro obiettivo resta arrivare tra le prime tre. Il leader nello spogliatoio? L’ultima parola spetta sempre a Radu».

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Tare all’attacco

Vis-a-vis acceso. Il diesse Tare chiarisce ai microfoni di Lazio Style il confronto con l’arbitro Tagliavento, subito dopo il derby: “E’ vero di questo incontro nel post-gara – spiega – perché c’era tanto rammarico da parte nostra per quell’episodio del rigore. Tutti possono dire che non è stato così, ma ho avuto modo di parlare con Tagliavento e ho avuto solo modo di mostrare le mie rimostranze per questa decisione. Da parte sua c’era la convinzione di aver fischiato un calcio di rigore corretto, dopodiché gli ho chiesto di rivederlo in serata con tutta calma. Lui mi ha detto che lo avrebbe rivisto ma che comunque ha preso questa decisione in buona fede. Non si è mai scusato per questo fatto”.

CONFRONTO CON PIOLI
Il dirigente albanese domani si confronterà anche con la squadra a Formello. Atteso anche il presidente Lotito: “Quando ci sono questi momenti negativi, è ovvio che va fatta una analisi a 360°. La frenata è arrivata in un momento positivo: fino a tre settimane fa si parlava di una Lazio in lotta per lo scudetto. Non mi sono mai esaltato nei momento positivi, non mi abbatto in quelli negativi”. Bisogna solo ricompattarsi e lottare l’uno per l’altro: “La voglia, la grinta e la cattiveria. Il derby è stato condizionato dagli episodi. Giocando la partita partendo subito con lo svantaggio non era facile: ha permesso alla Roma di impostare la gara come voleva, ossia chiudendosi e ripartendo in contropiede. Ora dobbiamo ripartire, parleremo con l’allenatore per chiarire queste tematiche, cosa va e cosa no. C’è ancora tanto tempo e mettendo la stessa determinazione dello scorso anno possiamo ripetere un campionato come quello dello scorso anno”.

RITORNO AL PASSATO
E’ mancata anche la spinta del pubblico domenica, con la Nord completamente vuota: “Il messaggio è chiaro: nei momenti di difficoltà bisogna fare quadrato e stringerci tutti insieme. Dobbiamo tornare la squadra della scorsa stagione. Purtroppo vedere le curve vuote è molto triste, ora cercheremo di concentrarci sulla questione sperando che si possa prendere una decisione che accontenti tutti”.

Fonte : Il Messaggero

Ballardini esordio contro la Lazio: “A Roma l’uomo giusto nel momento sbagliato”

AGGIORNAMENTO 11/11 – Il nuovo tecnico dei rosanero esordirà proprio contro i biancocelesti e durante la conferenza stampa di presentazione ha ricordato quel periodo, poco felice, a Roma: “Mi hanno sempre detto che ero l’uomo giusto ma al momento sbagliato. C’erano 18 calciatori fuori rosa, tra cui Pandev, Ledesma e tanti altri che l’anno dopo hanno smesso di giocare. Ora hanno una realtà tra le migliori d’Italia, sarà una gara dura quella di domenica ma andremo li per fare bene con le qualità che abbiamo”.

L’esonero di Beppe Iachini dalla panchina del Palermo ha sorpreso sia gli addetti al lavori che i tifosi che, dopo il successo contro il Chievo, non si aspettavano una decisione così drastica da parte del presidente Zamparini. Per Davide Ballardini si tratta della seconda avventura sulla panchina dei rosanero; la prima volta fu nel 2008-09 quando terminò il campionato conquistando un buon ottavo posto. Il ritorno in panca del tecnico di Ravenna si prospetta piuttosto difficoltoso; dopo la sosta del campionato la squadra palermitana sarà chiamata ad affrontare all’Olimpico una Lazio alla ricerca della vittoria scaccia crisi dopo tre sconfitte consecutive. Tra l’altro quella biancoceleste è una delle squadre allenate dal tecnico durante la carriera. Infatti, nel 2009-10 Ballardini prese il posto a Roma dell’esonerato Delio Rossi e, appena arrivato, conquistò la Supercoppa Italiana contro l’Inter a Pechino grazie alle reti di Matuzalem e Rocchi, ma, all’inizio del girone di ritorno, in seguito a diversi risultati negativi, venne a sua volta sollevato dall’incarico ed al suo posto subentrò Edy Reja.

Ecco quando la truffa si espande a macchia d’olio (d’oliva)

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Una bufera sta coinvolgendo diverse aziende produttrici di Olio. Molte aziende sono coinvolte nell’inchiesta di Raffaele Guariniello. Aziende storiche che molti consumatori stimano e acquistano da anni. Carapelli, Santa Sabina, Bertolli, Coricelli, SassoPrimadonna (confezionato per la Lidl) e Antica Badia (perEurospin) prodotti in Toscana, Abruzzo e Liguria: olio che sarebbe stato spacciato per extravergine mentre invece era di “categoria 2″, di qualità inferiore e meno caro. Il procuratore aggiunto di TorinoRaffaele Guariniello ha deciso di inviare i Nas di Torino per un controllo sui campioni nei supermercati torinesi dopo una segnalazione da parte di un periodico specializzato. Sette rappresentanti legali delle aziende olearie coinvolte sono indagati: dovranno rispondere di frode in commercio. Guariniello ha informato il ministero delle Politiche agricole anche alla luce di un report dedicato stilato dall’agenzia delle dogane. Il procuratore capo Armando Spataro “ha richiesto in visione il relativo procedimento al fine di valutare l’opportunità di co-assegnazione a se stesso, di accertare le modalità di diffusione della informazione e di verificare la competenza territoriale in ordine alle ipotesi di reato per cui si procede”.

Solo una settimana fa ilfattoquotidiano.it aveva dato conto di un presunto cartello dell’olio italospagnolo per tenere bassi i prezzi bypassare la qualità del prodotto ed eludere le regole sulla concorrenza, ottenendo il marchio made in Italy pur avendo solo il16% di olio italiano. Ovvero lo stesso soggetto, che faceva capo alla società iberica Deoleo, a sua volta controllata dal fondo di private equity Cvc (che ha acquisito marchi italiani come Carapelli, Bertolli e Sasso coinvolti nell’inchiesta di Guariniello) vendeva e comprava olio ottenendo il marchio made in Italy nonostante la provenienza non fosse italiana, bensì Ue ed anche extra Ue (greco, spagnolo, tunisino, marocchino). Così denunciava il nucleo di intelligence anti frode dell’Agenzia delle Dogane, che dal 2009 al 2013 ha redatto una serie di report che sono stati tutti secretati dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulle contraffazioni per via della presenza di profili giudiziari penalmente rilevanti anche perché coinvolgono stati esteri.  Il procuratore capo di Torino Armando Spataro “ha richiesto in visione il relativo procedimento al fine di valutare l’opportunità di co-assegnazione a se stesso, di accertare le modalità di diffusione della informazione e di verificare la competenza territoriale in ordine alle ipotesi di reato per cui si procede”. Lo precisa lo stesso Spataro in una nota in relazione all’inchiesta per frode in commercio del pm Raffaele Guariniello sull’olio extravergine di oliva.

I report sono però stati visionati dal deputato del M5S Francesco Cariello, che per legge ha diritto di leggerli in quanto vicepresidente della commissione sulle contraffazioni. Un vero e proprio polverone, sollevato il quale, è partita una petizione sul sito di petizioni italianeChange.org, che al momento ha raggiunto le 48.983 firme su 50.000 richieste. Non bastava la Xylella fastidiosa, che sta martoriando i produttori salentini, ora anche lo spettro delle frodi a tutto svantaggio di chi come l’Italia ha 350 cultivar sul proprio territorio e non due decine come la Spagna.

“Colgo la notizia con estrema soddisfazione soprattutto al fine di valorizzare al meglio l’olio extravergine italiano per le sue qualità salutistiche e per la variegata biodiversità certificata e riconosciuta a livello mondiale. Sulla base delle dichiarazioni lette sulle agenzie di stampa vedo che il magistrato ha subito informato il ministero – ha commentato Cariello – sono curioso di conoscere la reazione del ministro Martina il quale dovrebbe già conoscere il fenomeno, viste le tante informative già inviate (fonte certa e verificata) alla sua attenzione da parte del nucleo di indagine dell’agenzia delle dogane”.

Proprio il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ha detto di seguire con attenzione le indagini “perché è fondamentale tutelare un settore strategico come quello dell’olio d’oliva italiano”. “Da mesi – aggiunge – abbiamo rafforzato i controlli soprattutto in considerazione della scorsa annata olearia che è stata tra le più complicate degli ultimi anni. Nel 2014, il nostro Ispettorato repressione frodi ha portato avanti oltre 6 mila controlli sul comparto, con sequestri per 10 milioni di euro. È importante ora fare chiarezza per tutelare i consumatori e migliaia di aziende oneste impegnate oggi nella nuova campagna di produzione”.

Fonte: www.ilfattoquotidiano.it