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CONFERENZA – Pioli: “Sono preoccupato. Tagliavento? Mi aspettavo Orsato…”

Ecco le dichiarazioni del Mister Pioli

Mister quell’avvio con quel rigore dato subito ha condizionato la gara?

“Sì certo, la partita era equilibrata e  purtroppo sono stati decisivi due episodi: uno non è dipeso da noi, mentre sul secondo gol della Roma abbiamo subito gol su una situazione che avevamo già studiato più volte in settimana”.

Come reputa la direzione di Tagliavento?

“Mah, devo dire onestamente che quando ho saputo che Orsato avrebbe diretto un’altra gara sono rimasto sorpreso. Riguardo Tagliavento, credo che sia un buon direttore di gara, ma con noi non è mai fortunato, tutto qua”.

Tre sconfitte consecutive in campionato, come si esce da questo momento?

“Con il lavoro e a testa bassa. Devo essere un po’ preoccupato perchè con questa di oggi, subiamo la terza sconfitta in campionato e questo non era mai successo. Purtroppo le prestazioni sono troppe altalenanti e dobbiamo porre rimedio. Non è mancata la voglia o la determinazione, è solo un momento delicato. Dobbiamo soltanto lavorare bene e impegnarci a riprendere la corsa”.

Scorrendo la classifica, sei vittorie e sei sconfitte, cosa succede?

“In effetti, abbiamo commesso degli errori, altrimenti non avremmo perso sei gare. Ci vuole più attenzione e possiamo fare sicuramente meglio. Evidentemente abbiamo anche dei limiti tecnici”.

Non crede che la squadra si sia affidata troppo ai lanci lunghi per sorprendere l’avversario?

“Abbiamo cercato di impensierire la loro linea difensiva alta e in tante occasioni ci è mancato davvero un centimetro. Poi però dopo il secondo gol subito è stato tutto più complicato”.

Al di là degli errori, lo scorso anno sembrava che la sua formazione giocasse con maggior entusiasmo. Quest’anno sembra che vi manca qualcosa anche da questo punto di vista?

“Sì forse ci manca quella continuità della scorsa stagione. Adesso non si può giocare con entusiasmo perchè i risultati tardano ad arrivare e non c’è quella gioia che invece c’era lo scorso anno”.

Sono già tre-quattro volte che alla Lazio mancano degli episodi favorevoli, ma le proteste sono sempre sterili, sente ancora sua questa squadra? Djordjevic?

“Io non valuto i singoli episodi, ma non credo che la squadra protesti poco o tanto. Rigurado Djordjevic l’ho messo titolare perché stava bene ma il primo responsabile sono io”.

Dal nostro inviato
Davide Sperati

© Riproduzione riservata

 

Del Vecchio: “Gran partita della Roma, la Lazio ha fatto poco”

Al termine di Roma-Lazio ai microfoni di Roma TV è intervenuto Marco Delvecchio: “Vincere il derby è una soddisfazione grandissima. Possono capitare partite negative o con tanti infortuni. La Roma quest’anno può fare davvero bene. La difesa giallorossa ha fatto una gran partita come del resto il reparto avanzato. La Lazio ha concesso troppo ed ha fatto davvero poco in questa partita”.

VIDEO – Gentiletti in zona mista: “Non era rigore! Ora dobbiamo lavorare e reagire in fretta”

Queste le parole di Gentiletti a Lazio Style Radio: “Sono dispiaciuto perché non era calcio di rigore il fallo era fuori area e abbiamo subito protestato con l’arbitro. Adesso dobbiamo fare meglio“. Penso che il pareggio era più giusto ma adesso dobbiamo lavorare per fare meglio.” Poi sulla reazione della squadra al gol subito: “Si può fare sempre di più, anche quando vinci. La reazione c’è stata subito vista l’azione di Candreva subito dopo il gol e la traversa di Felipe. C’è molta amarezza. Ora c’è la sosta e speriamo di recuperare energie e giocatori. Dobbiamo pensare di fare sempre meglio. Anche il pressing e la fase di copertura dobbiamo migliorare. Però quando si perde si vede sempre tutto nero. Ora speriamo di ripartire e pensare al Palermo“.

Gentiletti in mixed zone: Il rigore ha influenzato il match, ma nonostante le mie proteste, Tagliavento lo ha assegnato. Era fuori area. E’ un peccato perché poi non siamo stati fortunati. Abbiamo avuto le nostre occasioni. Ora ripartiamo da zero, in questa sosta lavoreremo per questo. Adesso testa al Palermo. Purtroppo ora abbiamo perso e tutti parlano di crisi. Piano piano dobbiamo migliorare, soprattutto in difesa. Serve soprattutto equilibrio. Abbiamo lottato, ma dobbiamo dare di più. Sinceramente non ho visto troppa differenza con la Roma. Pensiamo al Palermo e basta

 

 

Bellissimo gesto di Biglia

Dopo la brutta sconfitta nel derby, la terza consecutiva in campionato, unica nota lieta da rilevare è l’atteggiamento di Biglia che a fine gara è andato sotto i Distinti Nord per dialogare e scusarsi con i tifosi biancocelesti. Un grande gesto per un grande uomo. Il Principito è stato poi raggiunto anche da Parolo, Felipe Anderson e Gentiletti.

Pioli al veleno su Tagliavento: “Rigore inesistente, ma noi abbiamo sbagliato moltissimo”

Pioli a testa bassa si è presentato ai microfoni di Mediaset Premium, commentando, senza cercare alibi la sconfitta nel derby: “E’ un momento delicato ora testa bassa e lavorare per superare questo momento duro. Non eravamo troppo carichi da commettere errori. Eravamo carichi al punto giusto. Il rigore non c’era. Abbiamo avuto le nostre occasioni ma non le abbiamo sfruttate. Dobbiamo fare molto di più“.  Il rigore ha inciso sull’andamento del match e Pioli ribadisce che era inesistente: “In queste partite gli episodi fanno la differenza ed ha indirizzato la partita. E’ un peccato anche perchè l’arbitro ha detto che ha visto che era nettamente dentro. Invece vedendo dalla tv non aveva la visuale libera“. Poi sulle lamentele romaniste per il fallo su Salah: “Il fallo di Lulic è involontario, lui non aveva nessuna intenzione di fare male a Salah“. Sconfitta arrivata anche per errori individuali e di elttura delle azioni: “Abbiamo cercato la profondità ma molte cose non ci sono riuscite. Le occasioni ci sono state, purtroppo no abbiamo avuto fortuna. Anche il secondo gol è stato un errore di lettura ma l’azione era veloce. Siamo incappati in molti errori quest’oggi“. Chiusura sullo sciopero delle curve: “E’ dispiaciuto vedere uno stadio vuoto perchè si penalizza lo spettacolo e lo stesso tifoso“.

Lo stesso allenatore della Lazio ha poi parlato anche a Sky, queste le sue parole “Perdere un derby fa male. Questo momento diventa davvero complicato ora per noi. Dispiace anche perché vorrei parlare di atteggiamenti tecnico tattici, ma la realtà è che questa partita è stata condizionata da un rigore che non c’era. Dopo lo svantaggio abbiamo dovevamo lasciare per forza spazio. La partita era equilibrata, ed è stata decisa da episodi. Sul secondo gol abbiamo le nostre responsabilità, ma senza quel rigore la partita si sarebbe sviluppata in maniera differente. La partita era equilibrata e lo sapevamo, l’avevamo preparata in questo modo, però poi passi in svantaggio per un rigore che non c’è e cambia tutto…Non voglio assolutamente parlare solo del rigore, il secondo gol arriva per colpa nostra, avevamo preparato delle coperture che non sono state messe in atto… Per fischiare un rigore del genere ci vuole la sicurezza non al 100% ma al 105%….Siamo stati sfortunati su questo episodio”

Il mister biancoceleste ha poi rilasciato ulteriori dichiarazioni a Lazio:
“Gli episodi decisivi della gara sono stati due: uno è il rigore che non c’era che ha cambiato la gara l’interpretazione, lo sviluppo, anche se poi abbiamo dimostrato di essere in partita. Sul primo gol siamo poco responsabili. L’altro episodio è il secondo gol, è stato quello il nostro errore. Poi dopo il resto al gara al squadra l’ha fatta, poi certo perdi il derby, la terza sconfitta, e vedi tutto nero. Volevamo di più, ci vuole più concentrazione e determinazione perchè poi gli episodi sono determinanti. L’errore iniziale ha condizionato la gara e ci ha messo in difficoltà. Paghiamo errori non nostri.” Mancanza di reazione: “L’inizio del secondo tempo si è giocato poco perché ci sono stati incidenti e perdite di tempo, poi hai preso gol e questo non è facile. Non è un momento che ti permette di reagire subito alle difficoltà ma la squadra ci ha provato fino alla fine vedi Klose. La squadra ha avuto la voglia ma abbiamo fatto errori che ci hanno penalizzati, anche noi abbiamo fatto i nostri errori. Nel primo tempo la partita era equilibrata abbiamo 2-3 occasioni importanti. Anche loro, anche se il rigore non è un’occasione importante perché non c’era. Abbiamo dimostrato di essere in gara fino alla fine, dobbiamo cercare però di migliorare, il momento è delicato e bisogna lavorare con la testa bassa, rimanere compatti e credere ancora di più in quello che si fa, e riprendere la classifica che meritiamoIo credo che se parliamo della poca reazione dopo il secondo gol ci sta…li il macigno è diventato pesante. È un momento non positivo quindi nelle difficoltà  fai più fatica a reagire. Però abbiamo reagito nel primo gol…sicuramente abbiamo le nostre responsabilità e 3 sconfitte consecutive in campionato non le abbiamo mai subite per questo c’è da lavorare sodo. Abbiamo fatto tante partite in pochi giorni però dobbiamo approfittare di tutte le occasioni per migliorare la nostra posizione e superare quelle situazioni che ci mettono in difficoltà. Le parole di GarciaNon voglio commentare, andiamo avanti e pensiamo a ritornare noi a fare bene, e gli altri di quello che dicono sinceramente mi interessa poco

ECCO LE PAGELLE DI ROMA-LAZIO

 

ECCO LE PAGELLE DI ROMA-LAZIO

ROMA

Szczesny 6 – Poco impegnato, anzi, quasi mai chiamato in causa durante i primi quarantacinque minuti di gioco, non compie nemmeno una parata. Nella ripresa il primo intervento arriva al 40′ sulla conclusione di Keita.

Torosidis 6,5 – Il greco schierato al posto di Maicon, è bravo nel marcare Felipe Anderson e nel lanciare Gervinho nell’azione che poteva valere il raddoppio. Nella ripresa va in affanno sulle percussioni di Keita ma ormai il risultato è al sicuro.

Manolas 6,5 – Praticamente perfetto, insieme al compagno di reparto annulla le iniziative offensive della Lazio.

Rudiger 6,5 – In consegna su Djordjevic, è bravissimo al 32′ a salvare in scivolata il risultato. Un duello fisico che il romanista vince agevolmente.

Digne 6 – Durante il primo quarto di gara, sbaglia due volte sulle chiusure per Candreva e al 21′ poteva sfruttare meglio una punizione molto pericolosa. Migliora alla distanza, guadagnandosi una sufficienza meritata.

Nainggolan 7 – Oggi capitano, come al solito non si risparmia mai. Va anche vicinissimo al gol del raddoppio, ma il suo destro colpisce il palo alla destra di Marchetti. Nella ripresa il lancio per Gervinho vale il 2-0. Solo applausi per lui.

Vainqueur 7 – Il 26enne francese, vince il ballottaggio con Keita per dare più sostanza alla fase d’interdizione. Spesso dà anche il via alle azioni dei vicecampioni d’Italia. Prova davvero convincente sia nel primo che nel secondo tempo. Dal 72′ S. Keita 6 – Venti minuti per dare il cambio al compagno di squadra e mettere ordine sulla linea mediana. Al 79′ sfiora il 3-0.

Gervinho 8 – Il migliore.  Mobilità e duttilità al servizio dei compagni di squadra. Cambia in continuazione la fascia non dando mai punti di riferimento. Al 37′ una sua discesa stava per regalare il raddoppio ai padroni di casa. Nella ripresa, con una corsa strepitosa, trova il punto che chiude l’incontro. Velocissimo e imprendibile. Dal 79′ Iturbe s.v.

Salah 6,5 – Il funambolo della compagine romanista, corre, dribbla, scatta a più riprese. Spesso è imprendibile per gli avversari e come al solito garantisce pericolosità alla manovra offensiva. Al 55′ viene toccato duro da Lulic ed è costretto ad abbandonare il campo. Dal 57′ Florenzi 6 – Entra e poco dopo, la Roma centra il due a zero. Schierato sulla destra, fa la sua onesta partita.

Iago Falque 6,5 – Con il cambio modulo ecco che c’è spazio anche per lui dal primo minuto. Agisce per vie centrali, impensierendo Parolo e Biglia, funge da raccordo con il centrocampo, dando equilibrio alla formazione di Rudi Garcia. Per il tanto lavoro svolto durante la prima frazione, nella ripresa ha un leggero calo ma, tutto sommato gioca comunque una buona gara.

Dzeko 6,5 – Il bomber giallorosso apre le marcature con il penalty che porta in vantaggio i suoi. Clamorosa invece la palla gol sciupata al 37′. Nella ripresa fa salire la squadra, limitandosi a lavori di sponda e copertura del pallone.

All. Garcia 7 – Con Pjanic squalificato e De Rossi non disponibile, il tecnico francese propone  un nuovo modulo rispetto al solito 4-3-3. Anziché giocare col tridente, la Roma scende in campo con il 4-2-3-1 così composto: Al fianco di Nainggolan c’è Vainqueur, e dietro a Dzeko agiscono Gervinho, Salah e Falque. In difesa Torosidis viene preferito a Maicon. Primo tempo perfetto, agevolato anche dall’istantaneo vantaggio che mette la sua squadra in condizioni ideali per condurre il gioco. Ottima la scelta di Vainqueur la sua Roma tiene il passo dell’Inter.

LAZIO

Marchetti 5,5 – Sul rigore siglato della Roma si tuffa, mentre bastava rimanere immobili per neutralizzare la conclusione di Dzeko. Anche sul gol di Gervinho non appare perfetto, infatti prende gol sul primo palo.

Basta 5 – Deve vedersela contro i temibili esterni avversari che non sono certo dei clienti abbordabili. Sul gol di Gervinho è in ritardo e l’africano ringrazia.

Mauricio 5 – È lui a marcare Dzeko sulle palle alte. La sua responsabilità maggiore è tutta risposta nel secondo gol della Roma quando viene scavalcato con troppa facilità.

Gentiletti 5,5 – Bravo nella chiusura su Dzeko dopo appena pochi istanti, segue l’attaccante avversario su tutto il fronte offensivo. Troppo ingenuamente, causa il fallo da rigore dopo solo dieci minuti di gioco. Si riscatta sul finire della prima frazione, quando salva in scivolata su Falque.

Radu 5,5 – Dopo la gara contro il Rosenborg, eccolo di nuovo titolare al supporto di un reparto difensivo che fa acqua da tutte le parti. Al 25′ è bravo a intercettare un cross pericolosissimo e allontanare via il pallone. Pericoloso ancora al 32′ perchè da una sua azione personale stava per nascere il pari dei biancocelesti. Nella ripresa diventa troppo nervoso e il mister preferisce tirarlo fuori. Dal 67′ B. Keita 6,5 – Mossa disperata di Pioli che cerca di recuperare il doppio svantaggio. Il suo ingresso dà profondità alla manovra della Lazio, impensierendo a più riprese Torosidis. Giocatore in crescita.

Parolo 5 – Dopo aver recuperato dalla lesione alla coscia sinistra, durante la gara del 10 ottobre scorso con la nazionale maggiore, eccolo di nuovo titolare. Non è al ancora al meglio e si vede, soffre il ritmo degli avversari.

Biglia 5,5 – Il capitano soffre contro Nainggolan e la pressione di Iago Falque. Ricorre al cartellino giallo per fermare un’incursione di Gervinho al 27′ e anche durante i secondi quarantacinque minuti arranca.

Lulic 5,5 – Dopo diverso tempo, ritorna nel suo ruolo naturale ma, troppo macchinoso, soffre il pressing degli avversari. Un po’ troppo nervoso, ha dalla sua il fatto che lotta e combatte di più rispetto ai suoi compagni di squadra.

Candreva 5 – Dopo il rigore subito da Dzeko, ha subito la chance per pareggiare il conto delle reti ma il suo destro da buona posizione finisce fuori bersaglio. Anche al 17′ poteva metterci la gamba sul buon lancio di Lulic. Disse di voler diventare una bandiera della Lazio. Ci dica cosa stia succedendo. Dal 81′ Matri s.v.

Djordjevic 4,5 – Il peggiore. L’unico ballottaggio di casa Lazio riguardava il toto-attaccanti. Pioli lo preferisce al tedesco Klose ma la pericolosità del sebo è pari allo zero. Statico e poco ispirato viene stretto nella morsa dei centrali della Roma. Assente non giustificato. Dal 62′ Klose 5 – Entra e la Roma trova il raddoppio. Difficile dargli una giusta votazione. Anche se nel finale si divora il gol del 2-1 davanti alla porta. E’ un periodaccio per il bomber teutonico.

Anderson 6 – Il migliore. Un suo guizzo poteva regalare il pareggio ai suoi, ma il suo bolide dai venti metri si stampa sulla traversa. Ciò detto, a livello di rendimento è decisamente sotto le aspettative. Nella ripresa migliora, divenendo di fatto uno dei pochi a salvarsi nella truppa di Pioli. Seppur a sprazzi, è il più pericoloso fra i biancocelesti.

All. Pioli 4,5 – Il tecnico può sorridere per il recupero di Marco Parolo. Lulic spostato in avanti e Radu di nuovo titolare sull’out sinistro. Nel primo tempo la sua formazione soffre a centrocampo e anche la scelta di Djordjevic non convince. Nella ripresa capisce lo sbaglio ma è sfortunato perchè appena effettua il cambio la Roma sigla il raddoppio. Poi va in confusione perchè inserisce tutte le punte a disposizone ma senza dare un’identità al centrocampo che soffre terribilmente il gioco avversario. Senza de Vrij questa Lazio è davvero un’altra squadra.

Arbitro: Tagliavento 4,5 – Arbitro “elite” dal 2012, la giacchetta nera è subito protagonista in negativo perché assegna un rigore che avviene fuori dall’area di porta. Posizionato anche abbastanza vicino al contatto tra Gentiletti e Dzeko, commette uno sbaglio che si poteva evitare. Un altro grande errore è stato non ammonire per la seconda volta Gentiletti, per il fallo su Gervinho al 25′ e ancora, il fallo di Lulic su Torosidis, sullo scadere della prima frazione di gioco. Anche nella ripresa poteva estrarre il giallo a Mauricio per un fallo da dietro ai danni di Dzeko. Poi la partita non ha più episodi degni di nota, se non una piccola zuffa fra Radu e Florenzi.

TABELLINO
ROMA-LAZIO 2-0

Roma (4-2-3-1): Szczesny; Torosidis, Manolas, Rudiger, Digne; Nainggolan, Vainqueur (dal 72′ S. Keita); Gervinho (dal 79′ Iturbe), Salah (dal 57′ Florenzi), Iago Falque; Dzeko. A disp: De Sanctis, Lobont, Castan, Maicon, Gyomber, De Rossi, Emerson, Ucan, Ponce, Sadiq. All. Rudi Garcia

Lazio (4-2-3-1): Marchetti, Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu (dal 67′ B. Keita); Parolo, Biglia, Lulic; Candreva (dal 81′ Matri), Djordjevic (dal 62′ Klose), Anderson. A disp: Berisha, Konko, Hoedt, Onazi, Cataldi, Mauri, Milinkovic-Savic, Kishna, Morrison. All. Stefano Pioli

Arbitro: Paolo Tagliavento della sezione di Terni

Marcatori: 10′ Dzeko (R), 62′ Gervinho (R)

Ammoniti: 9′ Gentiletti (L), 27′ Biglia (L), 65′ Radu (L), 66′ Rudiger (R), 68′ Vainqueur (R), 69′ Digne (R), 90’+4′ Anderson (L)

Espulsi:

Florenzi: “Roma e Lazio hanno due grandi tifoserie che spero tornino presto allo stadio”

Intervistato da Mediaset Premium a fine gara, Alessandro Florenzi ha commentato la vittoria del derby: “Abbiamo meritato la vittoria costruendo tanto e concedendo poco alla Lazio. Roma e Lazio hanno due grandi tifoserie e spero che questo problema si risolva presto. Vittoria dedicata a tutti i romanisti, anche quelli che non sono venuti allo stadio. Scudetto? Il campionato è ancora lungo, anche se avessimo perso oggi sarebbe cambiato poco. Godiamoci il momento”.

Florenzi a Sky: “Abbiamo meritato la vittoria, oggi abbiamo sofferto meno delle altre volte Abbiamo creato tante occasioni, loro a parte la traversa di Anderson e la chance di Klose nel finale non hanno costruito tanto. Abbiamo dominato sul terreno di gioco. La Roma è cresciuta, siamo maturati molto. Anche contro l’Inter non avevamo giocato una brutta partita. Oggi abbiamo tenuto testa alla Lazio, che comunque resta una grande squadra. Penso che ora gli stranieri che abbiamo in squadra abbiano compreso quanto conti il derby per i tifosi, questo successo lo dedichiamo a loro. Voglio ringraziare chi era presente ma non vedere tutti quei tifosi, laziali e romanisti, che colorano gli spalti è brutto. Mi auguro che tutti facciano un passo indietro, tifosi e ambiente. Il derby deve tornare ad essere una festa perchè così non è la stessa cosa. Il campionato è lungo, continuiamo in questo modo e ci potremo togliere grandi soddisfazioni”.

Dzeko di rigore (inesistente) e Gervinho stendono la Lazio: terzo KO consecutivo

Nella domenica della protesta, ambedue le curve restano praticamente deserte, e all’ingresso in campo delle squadre l’unico inno a sentirsi nitido è quello della serie a. La gara comincia nervosa, come un derby qualsiasi però. Nei primi minuti è la Lazio a fare la gara, con la Roma che, nonostante lo schieramento iperoffensivo è tutta dietro la linea della palla. La svolta arriva pochi minuti dopo, al 10 del primo tempo Dzeko prende palla, salta Gentiletti che lo stende: calcio di rigore. Le immagini dimostrano che l’intervento del difensore argentino è fuori area, ma la sostanza non cambia: 1-0 per la Roma. Nei minuti immediatamente successivi la Lazio prova a scuotersi, Candreva prima e Felipe Anderson provano ad impensierire il portiere della Roma. Il brasiliano dopo un tunnel a centrocampo scaraventa in porta un missile che però si stampa sulla traversa. Prima del finale di primo tempo è però la Roma che va più vicino al raddoppio con un palo di Nainggolan e Dzeko che, su un tiro sporco di Gervinho, non riesce a mettere dentro da pochi passi. Il secondo tempo inizia con gli stessi del primo. Chi si aspetta un cambio di marcia della Lazio però, resta deluso. La squadra non riescere a tessere le proprie trame offensive ed è la Roma quella che mette paura. A metà secondo tempo poi, poco dopo l’ingresso in campo di Klose, è raddoppio. Gervinho lanciato in profondità trafigge Marchetti sul primo palo, e la partita è in cassaforte. Pioli prova ad inserire anche Keita e Matri, che pur entrando bene in partita, non possono cambiarne l’esito. Gli ultimi minuti vedono una generosa Lazio alla ricerca del gol che riaprirebbe tutto, anche se solo per pochi minuti, ma non arriva. E’ Klose a sfiorarlo, ma su assist di Keita mette alto da pochi metri. Terza sconfitta consecutiva per i ragazzi di Pioli, che ora giungono alla pausa delle nazionali in una situazione decisamente scomoda. Quindici minuti di orgoglio non possono bastare dopo aver ammirato praticamente gli stessi undici disputare partite ben diverse lo scorso anno…

Nainggolan nel break: “Vantaggio meritato”

Incalzato da Mediaset Premium a fine primo tempo, Nainggolan, oggi capitano giallorosso ha commentato la prima frazione di gara: “In certe gare conta solo il risultato. Meritiamo il vantaggio viste le tante occasioni create. Speriamo di non rifare gli errori di mercoledì”.

Capitan Biglia: “Il Derby è una partita diversa dalle altre, siamo pronti!”

Lucas Biglia, capitano biancoceleste, è intervenuto ai microfoni dei cronisti nel prepartita del match più atteso dell’anno, il Derby capitolino. Queste le sue dichiarazioni: “Il Derby è una partita diversa dalle altre, veniamo da due brutte sconfitte e oggi è la partita che può darci fiducia. Dobbiamo dimostrare che non siamo la Lazio delle ultime due sconfitte in campionato.” Entrambe le formazioni in settimana hanno vinto in Europa: “Vincere dà sempre fiducia, ma non cambia niente, il Derby è una partita diversa, dobbiamo dare il massimo, per noi è una guerra. Abbiamo dimostrato di essere pronti, oggi dobbiamo confermarlo. Può essere la partita della svolta, può migliorare la nostra classifica e darci fiducia, prendere 3 punti oggi sarebbe troppo importante.”

Chiusura sul capitolo tifosi: “I tifosi sono il nostro uomo in più, capiamo la loro situazione, ma per noi non deve cambiare nulla, dobbiamo prendere i 3 punti. Tutto ciò non è bello per lo spettacolo del calcio, ma noi dobbiamo entrare e fare ciò che sappiamo fare.”

 

 

Nainggolan: “Dispiace per i tifosi ma concentrati sulla partita”

Radja Nainggolan è intervenuto in zona mista nel prepartita del Derby capitolino. Queste le sue brevi dichiarazioni: “Oggi è una partita da vincere, il derby è sempre una partita da vincere! La Lazio è una buona squadra, abituata alle zone alte della classifica, chi vincerà potrà rimanere in alto e giocarsi le sue carte.

Immancabile una battuta sull’assenza dei tifosi: “Sono molto dispiaciuto, ovviamente. Con lo stadio pieno sarebbe stata tutta un’altra cosa, ma noi dobbiamo solo pensare a vincere la partita.”

FORMAZIONI UFFICIALI: Djordjevic prima punta, fuori De Rossi

FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (4-2-3-1) – Sczeszny, Torosidis, Manolas, Rudiger, Digne, Vainqueur, Nainggolan, Gervinho, Iago Falque, Salah, Dzeko A disp. De Sanctis, Lobont, Castan, Iturbe, Maicon, Ponce, Keita, Ucan, Emerson, Gyomber, Florenzi All. Garcia

LAZIO (4-3-3) – Marchetti, Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu, Parolo, Biglia, Lulic, Candreva, Djordjevic, Felipe Anderson A disp. Berisha, Hoedt, Mauri, Morrison, Keita, Milinkovic-Savic, Konko, Kishna, Onazi, Matri, Klose, Cataldi All. Pioli

ARBITRO: Tagliavento (sez. Terni)
ASSISTENTI: Tonolini e Manganelli
IV UOMO: Passeri
ADDIZIONALI: Banti e Mazzoleni

 

DERBY – I convocati di Pioli

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Basta, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric, Radu;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Mauri, Milinkovic-Savic, Morrison,  Onazi, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Kishna, Klose, Matri.

Doll: “Ho vissuto tanti derby in Germania ma quello romano è unico”

L’ex centrocampista biancoceleste Thomas Doll, intervistato da lalaziosiamonoi.it ha analizzato la stracittadina: “Un derby senza tifosi non è la stessa cosa rispetto ad uno stadio pieno. Mancano le emozioni, il vero significato del derby che va oltre la partita. Tutte le cose in campo saranno diverse, dai contrasti agli uno contro uno, i giocatori hanno bisogno del supporto dei tifosi e sentiranno la loro assenza. Anche noi del Ferencvaros abbiamo giocato una partita di qualificazione europea nel nostro stadio senza tifosi ed è noioso (era una situazione di porte chiuse, ndr). Il derby di Roma è uno dei più affascinanti del mondo. In Germania ci sono tanti derby importanti contro Schalke 04-Borussia Dortmund, io ho allenato il Borussia ed erano sempre delle belle partite. Anche il derby di Amburgo con il St.Pauli è importante, però Lazio-Roma ha qualcosa di speciale, è unico. Speriamo che sia un gran derby anche se senza tifo sarà tutto diverso”. 

PROBABILI FORMAZIONI – Lazio, rebus in attacco. Roma, dubbi a centrocampo

Oggi alle ore 15 inizierà finalmente il derby. Verranno spazzate tutte le ansie di queste ore e si spera che la partita abbia un finale dolce per i tifosi biancocelesti. Pioli e Garcia sono alle prese con dubbi di formazione. Il tecnico della Lazio potrà contare sul ritorno di Parolo e con lui si dovrebbe tornare al 4-3-3 con l’innesto di Radu nel quartetto difensivo. Ma i dubbi sono in attacco. Ballottaggio Djordjevic – Klose, con il serbo che appare favorito. Di contro Garcia dovrà inventare il centrocampo della sua squadra. Out Pjanic, in dubbio De Rossi. Dovrebbero recuperare però Maicon e Florenzi. Di seguito le probabili formazioni delle due compagini:

ROMA: Szczesny; Maicon (Torosidis) – Manolas – Rudiger – Digne; Florenzi – Keita – Nainngolan; Salah, Dzeko, Iago Falque (Gervinho)

LAZIO: Marchetti; Basta – Mauricio – Gentiletti – Radu; Parolo – Biglia – Lulic; Candreva (Kishna) – Djordjevic (Klose), Anderson

Il messaggio di de Vrij ai laziali

Non ha ancora avuto il piacere di vincere un derby e oggi dovrà tifare i suoi compagni davanti alla tv. Stefan de Vrij sarebbe stata una pedina fondamentale per la difesa biancoceleste, ma oggi pomeriggio e in generale in questa stagione Pioli dovrà purtroppo rinunciare a lui. Tuttavia l’olandese non ha voluto far mancare il suo apporto a squadra e tifosi con un tweet: “In becco all’aquila e tutti i Laziali! Forza Lazio”. A questo punto non resta che rispondere “Crepi il lupo”.

Roma-Lazio, da Chinaglia e Di Canio a Totti e Paolo Negro, gli sfottò del derby

Archiviata con due vittorie la parentesi Europa, a Roma è già tempo di derby. L’ultimo, alla penultima della scorsa stagione, deciso dal colpo di testa di Yanga-Mbiwa, valeva l’accesso diretto alla Champions; altre volte in palio c’era solo la supremazia cittadina, ma polemiche e sfottò non sono mai mancati. Dal lontano ‘74 quando Giorgio Chinaglia puntando l’indice verso la Sud diventa simbolo della rinascita laziale dopo i difficili anni ’60, fino all’ultimo derby quando Totti e Florenzi con le magliette “game over”, stai sempre a parla’, ora che te voi inventa’ ” e “rigiochiamo anche domani”, si fanno beffa di Claudio Lotito che tanto si è adoperato per lo spostamento del match. E come dimenticare il dito medio di Paolo Di Canio nel gennaio ’89 rivolto alla curva giallorossa? Probabilmente Daniele De Rossi non l’ha fatto. Già, perché nel maggio 2015 decide di ricambiare il favore, destinataria stavolta la Nord. Geniali poi gli sfottò di Francesco Totti: dalla maglia del “Vi ho purgato ancora” dell’aprile ’99 (poi replicata da Osvaldo con “Vi ho purgato anch’io”, un boomerang perché la Lazio rimontò e vinse, e lui venne insultato persino dai suoi tifosi), al selfie sotto la Sud del gennaio 2015. Passando per il pollice verso dell’aprile 2010, per ricordare ai cugini il rischio retrocessione. Oppure ancora Chinaglia, che da solo sfida una curva intera, sporgendo in modo provocatorio il piedino dal tunnel degli spogliatoi nell’angolo tra la Sud e Monte Mario.
Negro e Lanna — Ma il derby può essere un’arma a doppio taglio. Può regalarti il Paradiso, vedi Lulic e Yanga-MBiwa, o l’Inferno (calcistico), bussare Paolo Negro o Marco Lanna, bandiere loro malgrado. Si, perché un errore nel derby è un marchio a vita. Negro resta tutt’ora un eroe nazional-popolare tra i tifosi romanisti, anche se sono passati ormai 15 anni dalla goffa autorete – in collaborazione con Nesta e Peruzzi – che decide il derby nell’anno dello scudetto della Roma. Marco Lanna nel febbraio ’96 diventa idolo biancoceleste con un inspiegabile fallo di mano che regala un rigore, poi trasformato da Beppe Signori in un Lazio-Roma 1-0. E se Paolo Negro deve ancora fare i conti con il celebre corocanteremo tutti insieme Paolo Negro gol!, la risposta biancoceleste è affidata ad un “agguanta la palla Marco Lanna”, sulle note della Macarena.
Esultanze sfrenate e gioie incontenibili. Il derby è questo e molto altro. Come non ricordare la corsa di Carlo Mazzone con le tre dita al cielo per le reti di Balbo, Cappioli e Fonseca in un Lazio-Roma 0-3 del novembre ’94? E l’espulsione di Reja per il gol di Klose nell’ottobre 2011? Francesco Totti in conferenza stampa punzecchia il tecnico biancoceleste definendolo “uomo derby” a causa dei 5 k.o. di fila. Una vigilia rovente, a cui la Lazio preferisce non replicare. Sul campo però il risultato di 2-1 (Hernanes e Klose) rompe la maledizione derby per Reja che, preso dall’entusiasmo, corre ad esultare sotto la Nord rimediando un’espulsione. E poi ancora il celebre tuffo nel Fontanone del Gianicolo di Delio Rossi per il derby vinto 3-0 dalla sua Lazio nel dicembre 2006, e lo show in conferenza stampa del testaccino Claudio Ranieri al termine di Lazio-Roma 0-2 nel novembre 2010, con il suo famoso: “Stamo a gode come ricci”.

LE TIFOSERIE — Non solo protagonisti sul campo. Il derby capitolino si gioca anche sugli spalti. E se dopo i 5 confronti vinti la sud stravolge lo slogan laziale “quelli che hanno portato il calcio a Roma” con “quelli che hanno portato il Bingo a Roma”, i biancocelesti dopo lo storico derby di Coppa Italia, hanno dato libero sfogo alla fantasia: dal t’ho alzato la Coppa in faccia” fino al “Lulic ‘71”. Il 22 settembre 2013 c’è il primo derby dopo la finale di Coppa Italia, i laziali lasciano la curva vuota con uno striscione per ricordare ai rivali la sconfitta: “Ah dimenticavo c’è il ‘memorial’ derby… finisco la birra e poi entro”; la risposta dei romanisti nel febbraio 2014: “Avete già finito la birra? Sbrigateve che Lotito ve se venne pure er pub”.

STAVOLTA SENZA?— E domenica sarà di nuovo derby. Forse diverso rispetto al solito, con le due curve che minacciano di disertare la sfida per proseguire la protesta contro le misure di sicurezza disposte dal prefetto Franco Gabrielli. I soli 5000 tagliandi venduti fino a questo momento testimoniano che il rischio di un derby (quasi) senza tifosi, stavolta è concreto.
Fonte : La Gazzetta dello Sport

Stadio vuoto e blindato La paura nelle strade

Poche decine di tifosi inglesi sono già arrivati a Roma. Gli altri spagnoli (meno di dieci) sono a spasso per la città. E i polacchi, quelli che sulla carta potrebbero mostrare l’umore più caldo, ancora non sarebbero stati visti gironzolare. Stanno con gli occhi sgranati e attenti gli oltre mille operatori delle forze dell’ordine che fanno parte del dispositivo messo in campo per il derby di calcio Roma-Lazio (ore 15 allo stadio Olimpico). Le operazioni di bonifica dell’area intorno sono iniziate già l’altra sera e stamattina andranno a regime con la rimozione dei veicoli nella zona rossa. Particolare attenzione ai vari ponti presenti vicino all’impianto. Controlli anche in centro e nelle stazioni. Vigilato il Tevere con la polizia fluviale.

La preoccupazione è aumentata per l’allarme della Questura sull’arrivo di hooligan stranieri. Tra le tifoserie monitorate, di estrema destra e gemellate soprattutto con i laziali, oltre a quella del West Ham (che sono andati a pernottare nella zona della stazione Termini), gli Ultrà Sur del Real Madrid e i polacchi del Wisla Cracovia. Questi ultimi autori di violenze assieme ai “colleghi” romani al derby di maggio. cancelli saranno aperti alle 13 di domani. Dalle 10 saranno rimossi i veicoli in sosta, i cassonetti e i cestini dei rifiuti. Stop al traffico, eccetto residenti, taxi e ambulanze, dalle 12 in alcune strade. Soppresse pure tre fermate dei mezzi pubblici. In vista del derby saranno schierati anche reparti mobili, pattuglie in abiti civili per evitare eventuali episodi di illegalità, squadre di artificieri e unità cinofile. A monitorare le operazioni elicotteri della polizia e dei carabinieri.

Oggi la giornata sembra particolare. Non solo per il confronto tra le squadre. Ma soprattutto per lo scontro tra tifoserie e prefetto Franco Gabrielli e questore Nicolò D’Angelo, contro la rivoluzione avviata delle curve dell’Olimpico per renderlo più sicuro (spalti divisi in settori da barriere e corridoi per consentire l’accesso dei eventuali soccorsi, e rispetto dall’assegnazione dei posti). I supporter hanno annunciato lo “sciopero delle curve”. I numeri degli spalti dicono molto sulla temperatura bassa (sotto zero) degli animi sportivi. Oltre alla presenza certa di circa 800 steward, secondo la previsione i paganti saranno 35 mila ma i presenti 30mila (24 mila abbonati di cui alcuni assenti per scelta più 11mila biglietti venduti tra cui i 2600 della Lazio divisi tra 300 in Nord, 100 in Monte Mario e il resto nei distinti). O forse meno.

Quanti andranno a stare nelle Curve Nord e Sud? Si dice che si vedrà solo una manciata di affezionati. Il resto dei romanisti si raduneranno di mattina fuori dall’hotel della squadra. Poi si divideranno tra un campo sulla Tiburtina oppure andranno a vedere la partita in tv.

Nei giorni scorsi Gabrielli era stato chiaro: «Lo stadio, per quanto qualcuno lo consideri una zona franca, è un luogo di pubblico spettacolo. Nulla di tutto questo ha carattere punitivo, ha il carattere precipuo di affermare, anche nelle curve, il rispetto delle regole. Ho condiviso – aveva proseguito il prefetto – e continuo a condividere queste misure, continuo a sostenere che solo se ci sarà un diverso modo di atteggiarsi del tifo potranno essere riviste, ma non si pensi che il gioco sia del tipo “non rientriamo finché non togliete le barriere”. Se questo è l’atteggiamento, di derby senza curve ne vedremo in maniera industriale».

Fonte : Il Tempo

Pioli ci crede: l’ora della svolta

«Questo derby conta tanto. Può essere la svolta per la Lazio». Stefano Pioli lo sa, stravolge la massima di Zdenek Zeman, quella contro la Roma non sarà mai una partita come tutte le altre. Ripete a memoria i tre motivi che obbligano alla vittoria, mentre vive con apparente calma la vigilia della stracittadina.

Motivo numero uno, comincia il tecnico biancoceleste, vincere per scalare la classifica. Il successo con il Rosenborg avrà anche ipotecato la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, ma le ultime due sconfitte in campionato contro Atalanta e Milan hanno fatto perdere terreno: «Non siamo soddisfatti della nostra classifica, ma siamo pronti per diventare grandi. E se lo vogliamo fare veramente, questi sono gli appuntamenti che non possiamo sbagliare».

Motivo numero due, continua l’emiliano, la scorsa stagione sulla panchina biancoceleste ha lasciato un forte rimpianto. Pioli non ha mai vinto il derby da quando è il tecnico della Lazio. Un pareggio per 2-2 nella sfida d’andata contro la Roma, poi l’amara sconfitta del 25 maggio che quasi costò la qualificazione in Champions League: «Ogni partita ti insegna qualcosa e certamente nei due precedenti abbiamo peccato in alcuni aspetti. Per giocare il derby devi starci dentro con la testa e con l’attenzione, sono gare che vengono decise dagli episodi. In tutte le stagioni ci sono partite delicate, questa potrebbe essere una di quelle. Se l’anno scorso non avesse segnato Yanga-Mbinwa saremmo arrivati al secondo posto? Come si dice, se mio nonno avesse avuto…». Scherza il tecnico emiliano, esorcizza la tensione. Questo è il suo terzo derby ed è fermamente convinto che sia arrivato il momento di vincerlo. In tutta la carriera da allenatore (sulle panchine di Parma, Chievo Verona, Bologna e Lazio) contro la Roma non ha mai avuto troppa fortuna: ha sfidato i giallorossi 13 volte ed è riuscito a vincere soltanto in un’occasione, collezionando 5 sconfitte e 7 pareggi. Era la stagione 2012/13 e il tecnico guidava i felsinei nel 2-3 all’Olimpico del 16 settembre 2012. Historia magistra vitae, Pioli ha imparato a conoscere la Roma, sa anche che a questo derby ci arriva da favorita: «È una squadra forte, ne sono consapevoli anche loro. Hanno investito molto, ma noi vogliamo vincere. La squadra di Garcia ha il dovere di vincere qualcosa quest’anno – sottolinea ancora Pioli – Ma sarà il campo a parlare, il derby esula sempre dai pronostici perché è una partita da giocare dall’inizio alla fine. Conosciamo bene i nostri avversari, sono pericolosi nelle ripartenze e hanno importanti qualità: abbiamo la nostra mentalità, sappiamo cosa dobbiamo fare».

C’è un ultimo motivo, ricorda il tecnico biancoceleste, vincere per i tifosi laziali che non saranno all’Olimpico per il derby. Nessun dietrofront per la protesta contro il prefetto Gabrielli, le curve saranno vuote: «È una situazione che va risolta e per farlo basterebbe lasciare a casa quelli che non sono tifosi. È un peccato perché una partita così merita una cornice diversa, è un dispiacere e non fa bene a nessuno – continua Pioli – Ma non credo che influirà sulla partita in campo, l’importanza del derby si percepisce lo stesso». Poi un calcio alle statistiche e alla cabala. I precedenti col fischietto di Tagliavento non lo spaventano affatto: «So che in passato ci sono state polemiche, ma lo ritengo uno dei migliori e farà bene». Ma chi deciderà Roma-Lazio? «Chiunque può essere l’uomo derby, l’importante è che sia un giocatore della Lazio».

Fonte : Il Tempo

Lazio, Pioli: «Vogliamo vincere, può essere la partita della svolta»

Dopo l’ottima vittoria in Europa League, la Lazio si tuffa nella gara più importante della stagione: il derby. I biancocelesti vogliono ritrovare il passo per restare nelle vette della classifica. Non sarà certo impresa facile contro una Roma accreditata per lo scudetto. Stefano Pioli vuole anche il suo primo successo nella stracittadina dopo che l’anno scorso ha rimediato un pareggio e una sconfitta.

«Conta tanto, non siamo soddisfatti della nostra classifica. Conta per la partita in sé e per il nostro momento attuale».

Diventare grandi. «E’ quello che credo io, i miei giocatori hanno dei valori e l’abbiamo dimostrato, ma non con la c ontinuità necessaria. E’ quello che ci manca, cerco di analizzare il mio lavoro in modo obiettivo. Io ci credo in questa squadra, se vogliamo crescere sono questi gli appuntamenti dove dobbiamo farci trovare pronti. La trasferta in Europa ci ha fatto bene, così come ritrovare la vittoria. La squadra sdta bene, c’è la giusta miscela di concentrazione, determinazione e voglia di vincere la partita».

Tagliavento. «So che in passato ci sono state delle polemiche e decisioni non foprtunate, ma lo reputo uno dei migliori italiane. Arbitrerà al meglio».

Un derby senza tifosi… «E’ un peccato, il ricordo dei derby dell’anno scorso sono di uno stadio di passione e coreografie. E’ una situazione che vada risolta, non so come, ma credo che sia molto più semplice di come stia andando. Basta lasciare a casa i tifosi che non sono tifosi».

Dubbi di formazione. «Credo che troppe volte mi prendete sul serio, sto facendo tutte le valutazioni per le formazione. Ci sono state delle prestazioni che mi sono piaciute, devo capure quanto hanno inciso sulla condizione».

La partita più delicata. «E’ delicata, ma anche la scorsa stagione ne abbiamo avute. Questa può essere una partita della svolta».

Radu terzino. «La Roma è forte, lo sanno tutti e anche loro sanno che possono vincere. Hanno speso tanto, ma noi vogliamo vincere».

La pretattica di Garcia. «A prescindere dai giocatori, la Roma ha il dovere di vincere per quello che ha speso. Loro pensano di poterlo fare, vedremo».

Differenza con la Roma. «Sarà il campo a parlare, il derby esula dai pronostici, non ci sono favoriti. Sono partite che vanno vissute dall’inizio alla fine con concentrazione».

Tattica. «Ci sono tanti modi per interpretare le gare e affrontare gli avversari. Sappiamo che sono pericolosi se possono ripartire, sono situazioni che terremo in conto. Ma abbiamo il nostro modo di fare la partita e su quello punteremo».

Una Lazio diversa dal solito. «Noi abbiamo delle caratteristiche, dobbiamo sfruttarle. Bassi o alti, dovremo lavorare da squadra, con compattezza e pressione sugli avversari. Se le squadre di qualità giocano con spazio diventa difficile, dovremo costringerli a giocate sporche».

Insegnamenti. «Ogni partita dà delle indicazioni. Il fatto di non aver ottenuto i risultati che meritavamo vuol dire che siamo mancatui in qualcosa. Dobbiamo stare dentro la partita per 95 minuti, dovremo essee molto precisi in questo. Le partite si decidono negli episodi, soprattutto i derby. Ogni pallone è quello decisivo».

Senza il gol di Yanga Mbiwa… «Se mio nonno avesse avuto… (ride, ndr). No, non ci pensiamo. L’anno scorso abbiamo portato a casa risultati importanti, siamo chiamati a pretendere il massimo per far diventare positiva anche questa stagione. Vincere il derby potrebbe essere molto positivo».

Scelte a centrocampo. «Giocheremo in 11 e da squadra, al di là delle posizioni in campo. E’ determinante l’interpretazione della gara».

Uomo derby e Parolo. «Lo possono essere tutti, l’importante è che sia una della Lazio. Parolo ha fatto una buona settimana, sarà a disposizione per domani».

Fonte : Il Messaggero