La Bosnia Erzegovina di Senad Lulic è impegnata negli spareggi per accedere a Euro 2016, avversario l’ostica Irlanda. Nella gara di andata disputata a Sarajevo la squadra di casa non è riuscita ad andare oltre un modesto 1-1, risultato che non lascia tranquilli i bosniaci in vista della gara di ritorno di lunedì a Dublino. L’Irlanda si era portata in vantaggio con gol di Brady, a 10 dalla fine; dopo 3 minuti l’immediato pareggio dell’attaccante della Roma Edwin Dzeko. Intercettato dai microfoni di LaLazioSiamoNoi all’aeroporto in partenza per la capitale irlandese, Senad Lulic ha lasciato alcune dichiarazioni inerenti la prestazione della propria Nazionale. Queste le sue parole: “Siamo un po’ stanchi, ma ora dobbiamo concentrarci per lunedì. Abbiamo poco tempo per riuscirci”. Focalizzato sulla sfida di ritorno, non ha lasciato commenti sul campionato della Lazio: “Ora mi concentro sulla Bosnia, al campionato tornerò a pensarci a partire da martedì“. Infine una doveroso commento sui terribili fatti di Parigi avvenuti ieri: “Siamo tutti scossi per quanto accaduto“.
Oikonomidis, il giovane “canguro” biancoceleste in procinto di spiccare il grande salto
Per Christopher Oikonomidis, giovane australiano e promessa biancoceleste, la società – con la promozione del giocatore nella squadra dei grandi – aveva disegnato un programma da far seguire al ragazzo per consentirgli di crescere con calma al fianco dei compagni più titolati. Ma il destino, contrario, ci ha messo del suo. Alla luce degli infortuni di Klose e Djordjevic la società è dovuta intervenire sul mercato e, di conseguenza, l’arrivo di Matri ed il reintegro di Mauri hanno chiuso ulteriormente gli spazi per il giovane ed ora sembra che le strade dei biancocelesti e di Chris stiano per dividersi. Nonostante la stima del ds Tare e di Pioli, il ragazzo si trova davanti ad un bivio: nella squadra del tecnico emiliano giocatori come Keita, Kishna e Morrison hanno difficoltà a trovare spazio e quindi la speranza di potersi rendere utile e mettersi in mostra per lui è ridotta al lumicino. Ora nel suo prossimo futuro si profila un prestito, la società ha puntato su di lui prolungandogli il contratto fino al 2020 e non ha nessuna intenzione di cederlo a titolo definitivo. Il ventenne centrocampista è seguito da diversi club, anche di serie A, pronti ad accaparrarsi le sue prestazioni: Empoli e Genoa, in prima fila, hanno già mostrato il loro interessamento ed il giocatore, nella finestra invernale di mercato, potrebbe diventare una preziosa pedina di scambio per arrivare a qualche profilo che potrebbe interessare la società biancoceleste.
Cataldi: “Il gol in Azzurro mi dà tanta fiducia. Ora spero di sbloccarmi…”
“Un gol che mi dà tanta fiducia. Lo cercavo da tempo sia con la Lazio che in azzurro”. Parola di Danilo Cataldi, che dopo il pareggio dell’Italia under 21 contro i pari età della Serbia ha rilasciato queste dichiarazioni: “Sono contento del gol perché ci ha permesso di ottenere un punto importante anche se meritavamo di più. Spero che questa rete serva a sbloccarmi per fare meglio di quanto fatto finora. Milinkovic? A fine gara ci siamo scambiati le maglie. So che lui è fortissimo ma poteva segnare nella prossima partita”. Entrambi i gioielli biancocelesti si sono resi protagonisti di una grande prestazione: “Significa che la Lazio ci vede bene in fatto di giovani”. Dopo la sua rete, Cataldi ha esultato mimando un binocolo, emulando Candreva dopo una rete decisiva contro il Cagliari nel 2013. Ma il centrocampista romano ha glissato: “Il significato di quella esultanza la tengo per me”. Sulla gara contro la Lituania: “Non giocherò per squalifica ma resto in ritiro per dare una mano al gruppo”.
Supercoppa Primavera Torino-Lazio: presentazione e probabili formazioni
Quel palo interno colpito al 92′ da Silvagni a Zaccagno battuto, che di fatto spense le speranze tricolori e di triplete della Lazio Primavera, consegnandole nelle mani del Torino, è un ricordo ancora troppo vivo nella mente dei giovanotti biancocelesti. Ma, si sa, il calcio è bello anche per questo, perché ti regala sempre una seconda chance, e questa sera alle 18 i ragazzi di Inzaghi avranno l’opportunità di ‘vendicare’ quel 16 giugno. Nonostante la partenza di sei titolari, un inizio di stagione non proprio esaltante e l’assenza di alcuni giocatori chiave, l’obiettivo, sul terreno dell’Olimpico torinese, dovrà essere uno e uno solo: mantenere la Supercoppa a Roma. Inzaghi ci crede, sogna la rivincita e per questo ha preparato la partita in maniera certosina, senza lasciare nulla al caso. Servirà la gara perfetta per battere i campioni d’Italia. Servirà soprattutto non lasciarsi intimorire: d’altronde, la Lazio è quella squadra che sta per giocarsi la terza finale di Supercoppa in tre anni ed è decisa a rompere, ovviamente in senso positivo, l’equilibrio che l’ha vista finora trionfare e soccombere una volta. A suo favore gioca inoltre il fatto che, su 11 edizioni, solo in 4 la Supercoppa è stata vinta dalla squadra detentrice dello scudetto, mentre nelle altre 7 si è aggiudicata il trofeo la vincitrice della Coppa nazionale: un trend questo che si è consolidato nelle ultime 4 stagioni, con i successi di Fiorentina, Roma, Juventus e, appunto, Lazio. E non dimentichiamo che i baby aquilotti sono detentori della Supercoppa e faranno di tutto per mantenere il trofeo nella loro bacheca. Insomma, tanti buoni motivi per ‘vendicare’ la sconfitta ai rigori nella finale scudetto, il cui ricordo dovrà servire per darsi la carica. Guai però a schierarlo in campo: meglio dimenticarlo, compiendo così la migliore delle vendette.
Probabili formazioni
TORINO (4-2-4): Zaccagno; Carissoni, Auriletto, Mantovani, Procopio; Osei, Segre; Edera, Zenuni, Candellone, Debeljuh All. Longo
LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Germoni; Murgia, Cardoselli, Folorunsho; Palombi, Rossi, Manoni All. Inzaghi
FORMELLO – Le novità dall’ultimo allenamento settimanale
Un nuovo infortunato nell’ultima seduta della settimana in casa Lazio: questa volta però non si tratta di un giocatore, bensì del vice di Pioli Murelli, che partecipa, al pari del tecnico e del resto dello staff, alla partitella a campo ridotto, segna tre gol e alla fine è costretto a fermarsi per un problema muscolare al polpaccio. In campo anche Klose, in recupero dalla distrazione alla caviglia subita nel derby e che svolge corsa differenziata: dovrebbe esserci anche lui in gruppo martedì, alla ripresa degli allenamenti. Ancora ai box invece Mauri, che ieri non si è allenato per una discopatia: nella giornata di oggi si sottoporrà a nuovi accertamenti per determinare il protocollo riabilitativo. Oltre al brianzolo, assenti, ovviamente, anche i dodici Nazionali. La seduta è stata composta da una partitella a metà campo, seguita da una serie di allunghi e scatti prima e di slalom e tiri in porta poi effettuati su tre diverse stazioni del campo, e si è conclusa dopo circa un’ora e mezza.
Biglia, botta e risposta tra l’agente e Tare
Tutti vogliono Lucas Biglia. Dall’Inter (disposta a offrire 20 milioni più Ranocchia) al Real Madrid (che di milioni ne avrebbe invece pronti 30 più 3 all’anno per il giocatore), è lunga la lista di pretendenti sul regista biancoceleste, in scadenza nel 2018 e la cui trattativa per il rinnovo è attualmente in stallo a causa della differenza, non da poco, tra domanda e offerta. In merito agli interessamenti circolati intorno al suo prospetto, l’agente Enzo Montepaone, ai microfoni di ‘fcinter1908.it’ ha dichiarato: “Sono solo voci, in questo momento in mano non ho nulla. Devo prima parlare con la Lazio e con Lotito, perché sono loro che devono decidere se Lucas deve partire a gennaio. Alla Lazio si trova bene, ma diciamo che si trova bene in Italia in generale. Non posso dire se gradisca essere allenato da Mancini: lo dirò quando avrò qualcosa di concreto in mano e al momento non ho nulla“. Dichiarazioni che non aprono, ma nemmeno chiudono definitivamente la porta a una cessione. A esse ha risposto, dalle colonne de ‘Il Corriere dello Sport’, il ds capitolino Igli Tare: “L’Inter non ci ha mai chiesto Biglia e comunque a gennaio non lo vendiamo. Lucas resta alla Lazio“. Fine della discussione dunque, almeno per il momento. Sì perché Biglia già la scorsa estate aveva espresso il desiderio di un salto di qualità e, se il rinnovo non dovesse arrivare prima della fine della stagione, potrebbe essere accontentato. Comunque per adesso una certezza c’è ed è che l’argentino non svestirà la maglia con l’aquila, almeno fino a giugno.
Strage Parigi: il cordoglio della S.S. Lazio
Anche la Lazio mostra la sua vicinanza al popolo parigino attraverso il suo account ufficiale Twitter aderendo all’hastag che sta circolando in queste ore sul social network, #PrayForParis, dopo la strage di questa notte (vedi notizia qui) avvenuta nella capitale francese.
Aux victimes Parisiennes. #PrayForParis pic.twitter.com/bXwS217Xa3
— SS Lazio (@OfficialSSLazio) 14 Novembre 2015
LAZIONALI – Belgio-Italia: gol di un Super Candreva
AGGIORNAMENTO ORE 22:40 – Nonostante l’ottima prova dell’esterno romano (rimasto in campo per tutti e 90 i minuti), l’Italia non riesce a portare a casa la vittoria. La gara termina 3-1 per i diavoli rossi: doppio vantaggio siglato da De Bruyne al 74′ e da Batshuayi all’83’).
Inizio scoppiettante dell’Italia di Conte nell’amichevole contro il Belgio. Balza gli agli occhi la grinta e la personalità messa subito in campo da Antonio Candreva che ha trovato subito il gol al 3′ dopo aver avviato lui stesso l’azione che ha portato il momentaneo vantaggio italiano (il Belgio ha pareggiato con Vertonghen al 13′): cambio di gioco su Florenzi che arriva sul fondo e crossa, velo di Eder, tiro di Pellè respinto e appoggio in rete del giocatore biancoceleste. Candreva e tutto il reparto offensivo azzurro hanno avuto sicuramente un approccio super alla gara. In campo anche Marco Parolo (uscito al 15′ del secondo tempo), partita di sacrificio del centrocampista biancoceleste, non ancora al massimo visto che è tornato da poco dall’infortortunio.
Serbia – Italia: super Cataldi e Milinkovic! Entrambi in gol e la Lazio spera…
E’ andata in scena la sfida Under 21 tra la Serbia e l’Italia. La gara, valevole per le qualificazioni europeee, è terminata con il punteggio di 1-1. Protagonisti assoluti sono stati i laziali Milinkovic – Savic e Cataldi. I due centrocampisti hanno dominato nelle rispettive nazionali andando entrabi in gol. Il serbo si è reso protagonista di un gol incredibile. Da posizione angolata è riuscito a calciare il pallone sotto la traversa non lasciando scampo al poriere azzurro. Il gol del vantaggio serbo però è stato reso vano dalla conclusione da fuori distanza di cataldi. Danilo, dal limite dell’area, ha lasciato partire un destro angolato che ha trafitto il portiere e gelato il pubblico locale.
MILINKOVC – SAVIC: è l’autentico leader della sua Nazionale. Ha già carisma, grinta e personalità per stare nel gruppo della nazionale maggiore. Questa sera ha confermato il suo talento contro una bella Italia. Il suo strapotere fisico, unito alle qualità tecniche, lo hanno reso il migliore in campo per la Serbia. Schierato a centrocampo con licenza di attaccare gli spazi, è stato un pericolo costante per la difesa azzurrina. Partendo dalla fascia destra, dove può attaccare gli spazi da dietro e dar man forte al reparto arretrato grazie al suo strapotere fisico.
CATALDI: completamente un altro giocatore quando scende in campo con la Nazionale. Anche questa sera “il vanto nostro” ha sfornato una prestazione di qualità. Giocando con la naturale tranquillità e senza pressioni, Cataldi ha dato il meglio di sè, smistando palloni ai suoi compagni partecipando con successo sia alla fase difensiva che a quella offensiva. la sua prestazione è stata arricchita da un magnifico gol. Altro dato importante è che i suoi compagni lo cercano con insistenza lasciandogli anche l’onere dei calci di punizione, cosa che spesso alla Lazio non accade.
La Lazio gongola con la speranza che il serbo continui nel suo ottimo momento di forma e che Cataldi rinasca come un’araba fenice che rinasce dalle sue ceneri…
LAZIONALI – Kishna leader dell’U21 orange…e che tacco! Problemi invece per Hoedt
E’ in grande forma Ricardo Kishna e lo sta dimostrando anche in queste partite con la Nazionale U21 olandese: grazie a una sua magia di tacco infatti, il classe ’95 ha condotto gli orange alla vittoria (per 1 -0) contro la Bielorussia U21, portandosi così al comando del gruppo 8 delle qualificazioni al prossimo Europeo di categoria del 2017, con con 9 punti in 4 partite. Il suo bellissimo colpo di tacco ha permesso a Janssen di entrare in area e di realizzare il gol vittoria. Kishna (schierato a sinistra nel tridente d’attacco) ha lasciato il campo all’87’, sostituito da Haye.
La grande prestazione in nazionale non fa che confermare la candidatura di Ricardo come arma vincente anche per la Lazio di Pioli e i tifosi biancocelesti non vedono l’ora di poter ammirare altre magie di questo genere.
Queste le sue dichiarazioni rilasciate a fine partita ai microfoni di Voetbal International:
“Sentivamo molto pressione oggi, era una partita importante. Se non avessimo vinto oggi (ieri, ndr), martedì (contro la Slovacchia, ndr) sarebbe stato tutto molto più complicato. Anche se questa gara andava chiusa prima: nel finale abbiamo rischiato un po’ troppo”. Io, come Paul Boëtius e Tonny Trindade de Vilhena, dobbiamo essere efficaci”. E con quel tacco vincente possiamo dire che è stato super-efficace: “Il colpo di tacco? So che il ct vuole più concretezza e meno frivolezze, ma era il momento giusto per fare quella giocata. Quando mi ha sostituito mi ha fatto i complimenti e ci siamo anche fatti una risata. Ho voglia di mantenere questi virtuosismi, ma devo capire quando è il momento giusto per farlo. Ogni tanto ci vogliono“.
Solo tribuna, invece, per l’altro biancoceleste Wesley Hoedt, alle prese con un problema alla caviglia.
Hakje van Kishna, sterke actie van Janssen en heerlijk afgemaakt door de spits van Jong Oranje! #nedwru pic.twitter.com/gjYB7K2ncM
— Onze11 (@Onze11nl) 12 Novembre 2015
MORRISON – Quel “like” di troppo su Twitter che fa preoccupare i tifosi
PREMESSA: ai tempi di oggi i social network sono il pane quotidiano di ogni persona. Se poi questa persona è uno sportivo famoso (in questo caso calciatore), aggiornare i vari profili Twitter, Facebook e Instagram, diventa quasi un dovere, un obbligo per rendere partecipi i loro followers della loro vita sportiva e privata. Per questo spesso si trovano status, frasi, foto, che a volte vengono pubblicate solo per ricevere i “like” e/o per far parlare di sè. E può capitare che poi quei pensieri da loro resi pubblici non siano nemmeno veritieri.
La premessa è stata d’obbligo in quanto si parlerà di Morrison e del suo “like” che ha fatto (e sta facendo) preoccupare i tifosi biancocelesti. L’inglese, a cui è rimasto nel cuore il West Ham sua ex squadra, segue su Twitter l’account @westhamtransfer, intenditore di notizie di calciomercato degli Hammers. Ed è proprio lo status di tale account che è stato preso in considerazione da Morrison. Lo status di West Ham Transfers recitava così: “West Ham want to bring Ravel Morrison back to the club, according to reports“. Ovvero Il West Ham vuole riprendersi Morrison. Scorrendo nella lista delle persone che hanno messo “Mi Piace” o “Like” al Tweet, spunta anche l’account ufficiale del laziale (ancora per molto o per poco?) Morrison. Sul medesimo account spunta anche uno screenshoot di una conversazione tra il titolare della pagina e lo stesso Ravel, che gli domanda se davvero vuol tornare a Londra. Ovviamente di attendibile non c’è nulla, ma solo un semplice “like” che lascia, almeno per ora, il tempo che trova.
C’è da dire che Morrison qualche mese fa dichiarò che, a volte, il suo account viene gestito da un suo amico. Ora, senza sollevare polveroni, tantomeno creare casi che non ci sono, si potrebbe chiedere a Ravel (o al suo amico), di cercare di evitare di far parlare di sè sui social network ma, al contrario, di far parlare di sè (riferito a Ravel) sul campo con grandi prestazione degne da giocatore della Lazio.
INFERMERIA – Il punto del dottor Bianchini su Mauri e Klose. Mistero Hoedt
A Formello la rosa della Lazio è dimezzata per via degli impegni dei suoi nazionali. A complicare le cose a Pioli però ci sono anche gli infortuni. Il dottor Bianchini, intervenendo a Lazio Style Radio, ha dato notizia del ko di Stefano Mauri. Il brianzolo dovrà curare la discopatia: “Mauri soffre all’altezza della quarta e quinta vertebra lombare. Servono altri controlli per valutare un suo rientro in campo“. Poi su Klose: “Il tedesco sta migliroando, contiamo di farlo rientrare in gruppo già all’inizio della prossima settimana“. Invece su Hoedt la situazione non è ancora chiara. Il difensore è partito “sano” per la sua nazionale, ma gli olandesi lo hanno fermato per un problema alla caviglia. Bianchini si è così espresso: “Aveva dei piccoli fastidi, ma per noi era arruolabile, evidentemente non l’hanno pensato così i colleghi olandesi. Aspettiamo che sia di ritorno e valuteremo facendo ulteriori controlli“.
LAZIONALI azzurri: sale Parolo, scende Candreva (forse…)
AGGIORNAMENTO ORE 18:45 – Antonio Candreva con ogni probabilità partirà dal primo minuto questa sera contro il Belgio. Decisiva la rifinitura odierna in cui il romano sembra aver definitivamente vinto il ballottaggio con El Shaarawy. Saranno quindi due i Lazionali titolare questa sera.
Questa sera allo stadio Re Baldovino di Bruxelles, andrà in scena una prestigiosa amichevole tra il Belgio, fresco di conquista del primo posto del ranking FIFA, ed Italia. Gli azzurri allenati da Antonio Conte sono attesi ad un banco di prova importante: nonostante si tratti solo di un’amichevole infatti, il Ct azzurro vuole importanti conferme dalla squadra in vista degli Europei estivi e soprattutto vuole vedere come la Nazionale riesce a cavarsela con compagini di alto livello tecnico, come il Belgio di Wilmots. Due i Lazionali convocati per le amichevoli azzure (martedì l’Italia sarà impegnata allo stadio Dall’Ara di Bologna contro la Romania): Marco Parolo ed Antonio Candreva. A poche ore dal match il centrocampista nativo di Gallarate sembra essere sicuro di partire dal primo minuto, schierato come centrocampista centrale al fianco di Marchisio, nel 4-4-2 di Conte; in ribasso invece le quotazioni di Candreva, che a inizio settimana invece sembrava sicuro di un posto nell’11 iniziale: il Ct azzurro stravede per lui e in rare occasioni ha rinunciato alla sua spinta sulla fascia e alla sua duttilità tattica in occasione delle gare di qualificazione ad Euro 2016. Il periodo opaco del romano e la sua scarsa brillantezza fisica hanno fatto sì che Conte gli preferisse Florenzi, almeno dall’inizio; una soluzione che inoltre garantisce maggiore copertura in fase difensiva. Sicuramente troverà comunque spazio nella ripresa. Curiosità per i tifosi biancocelesti: l’ex terzino laziale Luis Pedro Cavanda stasera giocherà titolare sulla fascia destra difensiva del Belgio: probabilmente Wilmots vuole in campo un uomo che conosca bene il nostro campionato ed i nostri giocatori…
Giulio Piras
FORMELLO – Tecnica individuale e sfide di tiro
Penultimo allenamento settimanale per la compagine biancoceleste, che si è ritrovata questo pomeriggio alle ore 15 sotto il tiepido sole di Formello agli ordini di mister Pioli. Assenti i 12 giocatori impegnati con le rispettive Nazionali; assente Klose per il problema alla caviglia emerso dopo il derby di domenica scorsa (probabile un suo rientro in gruppo all’inizio della prossima settimana); assente anche Mauri: il brianzolo ha accusato fastidi alla schiena in chiusura dell’allenamento di ieri pomeriggio; le sue condizioni non destano preoccupazione nello staff medico biancoceleste.
La sessione pomeridiana si è basata siprattutto su esercizi di tecnica individuale: dopo il riscaldamento iniziale il gruppo è stato diviso in due squadre che hanno svolto una sfida sulla precisione al tiro (ogni giocatore doveva cercare di cogliere la traversa e segnare di testa sull’eventuale respinta del legno). Quindi allenamento con triangoli, cross e tiri in porta; tutto di prima. Successivamente prove tattiche di attacco contro difesa ed in chiusura partitella a campo ridotto finale. Per domani l’allenamento è previsto in mattinata, orario ancora da stabilire.
Under 21: Serbia vs Italia, Sergej vs Danilo
Tra poco meno di un’ora allo stadio Karadjordje di Novi Sad, andrà in scena l’atteso match valido per le qualificazioni al prossimo Europeo Under 21 tra Serbia ed Italia. Le due compagini sono le due reali primatiste del girone, a punteggio pieno dopo 3 turni, al momento appaiate anche a Slovenia ed Irlanda, che però hanno rispettivamente due e un match in più. Questa partita ci fornirà l’occasione per osservare una sfida nella sfida tra due giovani biancocelesti: Sergej Milinkovic-Savic da una parte, Danilo Cataldi dall’altra. I due vengono da un inizio di stagione diametralmente opposto: Milinkovic è stata una piacevole novità di questo primo scorcio di campionato, mentre Cataldi sta facendo fatica a confermare quanto di buono aveva fatto intravedere lo scorso anno, all’esordio con la maglia della Lazio. Sul giovane serbo si erano create molte aspettative, soprattutto per i quasi 10 milioni di euro spesi in estate per strapparlo al Genk e alle corte delle altre pretendenti (Fiorentina in primis), aspettative quasi pienamente soddisfatte, dato che il giocatore ha sempre risposto presente in tutte le occasioni in cui è stato chiamato in causa, mostrando un’ottima tecnica, grande facilità di inserimento e soprattutto una straripante forza fisica; l’unica perplessità è inerente la sua posizione in campo: acquistato come vice-Biglia o mezzala di centrocampo, ha ampiamente dimostrato che il suo ruolo è quello di trequartista. Discorso diverso invece per Danilo Cataldi: il ragazzo di Ottavia era atteso alla stagione della consacrazione, dopo le ottime prestazioni sciorinate nel corso dell’anno passato, prestazioni che gli erano valse complimenti trasversali da parte di tifosi e stampa. In questi primi 3 mesi e mezzo di stagione però, Cataldi sta faticando a trovare ritmo e continuità di prestazioni: il ritorno dalle vacanze ritardato a causa dell’Europeo Under 21 e una preparazione estiva ancor più corta di quella dei suoi compagni hanno inciso molto sull’inizio traballante del suo campionato. Questa sera li vedremo in campo, uno di fronte all’altro, avversari e compagni; Sergej non vede l’ora di affrontare Danilo, come da lui dichiarato in una recente intervista.
Una buona occasione di conferma per il serbo e una altrettanto buona occasione di riscatto per l’italiano, questa sera a Novi Sad il cielo sarà anche un po’ biancoceleste.
Giulio Piras
Moggi, Ag. FIFA: “Tonelli resta a Empoli”
L’Agente FIFA, Alessandro Moggi, è intervenuto ai microfoni di Sportmediaset per commentare le voci riguardo interessamenti di altre squadre nei confronti del cesenate Sensi e di Tonelli dell’Empoli. Sul difensore della squadra toscana resta forte l’interesse dei biancocelesti ma l’agente ha dichiarato: “Tonelli ha il contratto in scadenza tra un anno e mezzo, è uno dei migliori difensori del campionato e sta facendo benissimo. L’Empoli non ha nessuna intenzione di cederlo perchè è un elemento importante della squadra toscana”.
L’agente di Heurtaux: “Non pensiamo al futuro”
Negli ultimi giorni sono iniziate a circolare voci di un ritorno di fiamma della società biancoceleste per il difensore dell’Udinese, Thomas Heurtaux. A raffreddare però gli animi è intervenuto ai microfoni di calciogazzetta.it, Wantier David, il procuratore del francese: “In questo momento il calciatore è infortunato, ora pensa solo a recuperare, poi vedremo il da farsi. Nessuno si è interessato al giocatore e per ora non pensiamo a nessun trasferimento”.
Mudingayi: “Sono fermo ma non mi ritiro”
L’ex centrocampista biancoceleste, Gaby Mudingayi, sta attraversando un periodo molto particolare. Dopo aver lasciato l’Inter si è trasferito all’Elche, in Spagna, ma nel corso della sua nuova esperienza non ha potuto dare il suo contributo alla squadra. Quindi il ritorno in Italia nelle file del Cesena dove si è reso utile alla causa facendo anche abbastanza bene ma, nonostante la promessa del suo procuratore di poter trovare un facile accordo, anche questa volta niente da fare.
Il belga, tramite il quotidiano del suo paese “La Capitale”, ha parlato della sua situazione: “L’Elche, malgrado le promesse fatte, non ha mai depositato il mio contratto. La società è pesantemente indebitata, mi sono allenato per tre mesi senza poter giocare ed ora non prendo soldi da due. Dopo la buona esperienza al Cesena, che però non ha avuto seguito, ho ricevuto una proposta dall’India da 100mila euro all’anno ma non se n’è fatto nulla. Mi piace giocare a calcio, fisicamente sto bene, credo di essere in grado di poter giocare per altri due anni e voglio essere io a decidere quando andare in pensione”.
Il centrocampista belga ha sempre dichiarato il suo amore nei confronti della Lazio e dei suoi tifosi e di conseguenza i sostenitori biancocelesti hanno sempre dimostrato il loro affetto nei suoi confronti. In una recente intervista Gaby ha sottolineato ancora una volta il suo attaccamento ai colori biancocelesti. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni: “Ho tantissimi ricordi che mi legano a Roma e tutti bellissimi. La Lazio mi ha concesso una meravigliosa opportunità che mi ha permesso di entrare nel calcio che conta. Con i biancocelesti sono sceso in campo in Champions League ed ho avuto la possibilità di giocare al Bernabeu contro il Real Madrid. Quella biancoceleste è una società importante, con dei tifosi straordinari. Uno dei miei ricordi più belli è legato proprio a loro. Quando mi incontravano o parlavano di me erano sempre soddisfatti per quello che mettevo in campo, non mi arrendevo mai dando tutto ciò che potevo. I tifosi me lo riconoscevano e questo mi rendeva molto felice”.
Ora Gaby è fermo in attesa di una nuova opportunità che tutti noi che gli siamo riconoscenti ci auguriamo possa arrivare in fretta. Lotta Gaby non ti fermare e torna ad essere quel leone che ruggiva sulle caviglie delle mitiche merengues.
D.s. Empoli svela il futuro di Rugani e Tonelli
Il ritorno di de Vrij è previsto in primavera, un’assenza da non poco conto considerando il suo valore. Pertanto il d.s. Tare si sta guardando intorno per cercare valide alternative. I nomi più caldi sono quelli di Douglas del Dnipro e di Felipe del Contihians, ma negli ultimi giorni sono circolati insistentemente i nomi degli empolesi Tonelli e Rugani. A far chiarezza sul futuro dei due difensori ha parlato il d.s. dei toscani Carli a Sky Sport: “Sarebbe stupido da parte nostra venderli adesso dato che a fine stagione il loro valore sarà più alto. Inoltre difficilmente la Juventus lascerà partire Rugani dato che i dirigenti bianconeri credono molto in lui”.
Top 20 giovani italiani: c’è anche un laziale…
In attesa di recarsi a Torino per disputare la finale di Supercoppa, Alessandro Rossi si porta a casa un riconoscimento davvero niente male. Il nome dell’attaccante della Primavera biancoceleste è stato infatti inserito nella classifica, stilata da ‘Il Corriere dello Sport‘, dei top 20 atleti militanti nei settori giovanili dei club italiani. Classe 1997, fisico e coraggio sono le sue doti migliori, che gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di “uomo della Provvidenza”: con gli Allievi capitolini ha infatti sfiorato lo scudetto, mentre lo scorso anno, in Primavera, ha stupito tutti nel corso delle Final Eight, mettendo a segno reti da bomber di razza. Tra le rivelazioni di quest’anno, è dunque entrato a pieno titolo nel novero delle migliori promesse del calcio nostrano di domani. Domani, come detto, contenderà ai granata la Supercoppa e, con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto, trascinerà i compagni verso la conquista del secondo trofeo stagionale, dopo il ‘Wojtila’. Ma intanto per lui i festeggiamenti sono già cominciati…