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L’ex Miss Italia Tania Zamparo elogia la Lazio: “Gruppo fantastico. Ora vinciamo il derby!”

Nell’anno 2000, lo stesso anno dell’ultimo scudetto della Lazio, Tania Zamparo vinse Miss Italia, portando in trionfo anche i colori biancocelesti. Infatti, l’attuale giornalista di Sky Sport, è una grande tifosa della prima squadra della capitale. La bella tania è intervenuta ai microfoni di Lazio Style Radio per parlare del gruppo lazio e dell’imminente derby di domenica: “Il derby è un match a parte che si gioca senza favoriti. Si parte sempre alla pari e tutto può accadere. Mi auguro che sia una bella partita, combattuta, spettacolare e soprattutto che vinca la Lazio“. Poi un elogio al gruppo di Pioli: “E’ una squadra che non molla mai, che da sempre tutto in campo. Mi piace molto il gruppo molto unito e compatto che Pioli è riuscito a creare“. Poi un augurio per il futuro della stagione in corso: “Spero tanto che una vittoria nle derby possa far svoltare positivamente la stagione della Lazio, per ambire ai piani alti della classifica“.

INFERMERIA – Il punto del Dottor Bianchini: un rientro importante!

Roberto Bianchini, il medico sociale della S.S. Lazio, è intervenuto questo pomeriggio ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM, per il consueto punto infermeria. Finalmente l’infermeria sembra svuotarsi in casa Lazio e le parole del medico sociale sono più che positive: “Al momento tutto il gruppo è in buono stato di salute, nessuno ha problemi particolari. Tutti gli atleti sono dunque a disposizione di mister Pioli, che farà le opportune scelte.”
Chiusura su Marco Parolo, rientrato in gruppo nella giornata odierna: “Marco ha svolto l’intero allenamento, il provino è andato bene. Se il tecnico riterrà opportuno convocarlo è abile e arruolabile.”

Ad eccezione di de Vrij, Pioli potrà quindi contare su tutta la rosa in vista del derby con la Roma

FORMELLO – Le ultime a due giorni dal Derby

Mancano ormai solamente due giorni al Derby di Roma e la Lazio si è ritrovata a Formello dopo la vincente trasferta di Europa League sul campo del Rosenborg. Alcuni elementi impegnati ieri sera, Hoedt, Candreva, Djordjevic e Radu, hanno svolto un lavoro di corsa defaticante; il resto dei giocatori tornati dalla Norvegia ha lavorato in palestra. Le buone notizie vengono però dal campo: Marco Parolo infatti ha svolto l’intero allenamento con il gruppo e si candida fortemente per una maglia da titolare nella stracittadina di domenica. Il centrocampista di Gallarate è ormai assente da quasi un mese, quando si procurò una lesione muscolare di primo grado mentre era impegnato con la Nazionale. Milinkovic-Savic e Felipe Anderson, ambedue usciti acciaccati dalla sconfitta casalinga contro il Milan, sono regolarmente aggregati al resto della squadra. Per domani sono previste le ultime e decisive prove tattiche, con il dubbio del modulo per mister Stefano Pioli: confermare il 4-2-3-1 visto nelle ultime uscite o tornare al 4-3-3? Domani verranno fugati gli ultimi dubbi.

Roma: out un big per il Derby!

Una brutta ed una buona notizia per la Roma in vista della stracittadina in programma domenica alle ore 15. La brutta notizia è per Daniele De Rossi: secondo quanto riporta la società giallorossa gli esami strumentali a cui si è sottoposto oggi il numero 16 hanno evidenziato un «ematoma muscolare organizzato da sanguinamento di un esito cicatriziale del muscolo semimembranoso della coscia sinistra». Sarà out per il derby. Buone notizie invece per Alessandro Florenzi: sembra recuperato per la stracittadina di domenica, i controlli effettuati sul giocatore hanno escluso la presenza di lesioni muscolari al polpaccio destro.

Fonte: Ansa

Ferrero: “Tifosi andate al derby”

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, nel corso della presentazione della squadra di rugby Roma 7 Hills, avvenuta questa mattina presso la Sala Giunta del Coni, ha lanciato un appello ai sostenitori delle due squadre capitoline in vista del derby di domenica prossima: “Apriamo le porte dello stadio. Non facciamo continuamente vedere in tv la violenza, le regole applichiamole se qualcuno crea disordini. Tutti devono poter vivere l’emozione dello sport, che è vita, aggregazione ed entusiasmo. Poi sul campo vinca il migliore anche se, non me ne vogliano  laziali, io sono giallorosso. Voglio rivolgere un appello a tutti i tifosi, sia biancocelesti che romanisti: andate a vedere il derby. Le porte devono essere aperte, basta con le barriere, e vengano applicate le regole. Allontaniamo dallo stadio i facinorosi dimostrando così veramente di amare lo sport e il calcio”.

Zingaretti: “Facciamo del derby una giornata di riscatto per la nostra città…”

“Facciamo del derby una bella giornata di riscatto per la nostra città, all’insegna dello sport, dell’agonismo, senza tensioni e senza violenza”. Così a margine di una inaugurazione a Latina il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in merito al derby Roma-Lazio che si giocherà domenica all’Olimpico.

Fonte: Ansa

Derby dei big o dei gregari?

Domenica Roma e Lazio torneranno a scontrarsi nella prima stracittadina stagionale. Questa volta però, a causa dello sciopero delle curve, lo faranno in un ambiente irreale. Infatti i sostenitori delle due società capitoline, da sempre divisi dal fuoco della passione per le rispettive squadre, questa volta saranno uniti restando fuori dall’impianto per protestare contro le nuove disposizioni del prefetto di Roma Gabrielli. Le due compagini si avvicinano alla partita con stati di animo diversi. La Lazio, che non vince il derby dalla famosa finale di Coppa Italia del 2013 e che non ha mai sconfitto Garcia, oscilla continuamente tra entusiasmi e depressioni. Tra l’altro fino ad ora i biancocelesti negli incontri effettuati o hanno conquistato i tre punti o ci hanno lasciato le penne senza aver mai pareggiato una partita. Di fronte invece una Roma carica di entusiasmo. Infatti i giallorossi si trovano a lottare per le prime posizioni della classifica ed inoltre, grazie alla vittoria di mercoledì scorso, sono in lotta per il passaggio del turno in Champions. Quindi, solito pronostico da tripla. In campo i biancocelesti si affideranno alle giocate di Felipe Anderson e Klose coadiuvati da Biglia e Candreva, mentre i rivali a quelle di Dzeko e Salah, con l’aiuto di De Rossi e Nainggolan. Ma il derby, essendo una partita unica e speciale, va al di fuori di ogni previsione e molte volte a deciderli sono stati gregari inaspettati: Cassetti (1-0 nel 2009), Balzaretti (2-0 nel 2013) e Yanga-Mbiwa oppure Gottardi (2-1 nella Coppa Italia del 1998), Behrami (3-2 nel 2008) e Lulic (1-0 nella finale storica di Coppa Italia del 2013). Anche se, ovviamente, derby è sinonimo di prodezze di grandi attaccanti come Amadei, Da Costa, Pruzzo, Totti e Montella in giallorosso, Piola, Chinaglia, Giordano e Signori in biancazzurro. Ma comunque sia sempre derby incredibili nella storia della stracittadina. Tutto iniziò con un gol di Rodolfo Volk che decise a favore dei giallorossi la prima sfida l’8 dicembre 1929, riuscendo poi a segnare per sette gare consecutive. Il primo successo della Lazio invece risale al 26 giugno 1932, 3-0 a Testaccio. Poi è la volta di Fulvio Bernardini, 5-0, record ancora oggi, nel 1933; nel ritorno la Lazio rimonta tre gol col brasiliano De Maria. Bernardini è il capostipite dei doppi ex: fra loro Ferraris IV, Selmosson, Petrelli, Fuser, Mihajlovic, Di Biagio, Cordova e Manfredonia. A fine anni ’50 a farla da padrone è Dino Da Costa, attaccante brasiliano che segna per otto derby consecutivi, poi l’argentino Manfredini, che firma una tripletta nel 4-0 del 1960. Simbolo della riscossa biancoceleste è Giorgio Chinaglia, grazie al quale la Lazio si vendica sui cugini giallorossi negli anni di Maestrelli. Giorgione dopo il 2-1 nel marzo 1974 festeggia sotto la curva Sud e per le intemperanze dei sostenitori rivali per una settimana si rifugia a dormire a casa del tecnico. Negli anni successivi sono nomi altisonanti come Pruzzo, Voeller, Balbo, Giordano, D’Amico e Signori che mettono la firma nella stracittadina. Nel 1989 è la volta del ventenne Paolo Di Canio che firma la vittoria  e come Chinaglia corre a festeggiare sotto la Sud. Per quanto riguarda i tecnici: grazie ad Eriksson, che qualche anno dopo aver allenato i giallorossi passa sull’altra panchina, arriva il 4-1 del 1998 a spese di Zeman. Poi Capello: con lui Totti inventa e Del Vecchio si conquista la ribalta con 9 gol. La Roma restituisce il 4-1 nel 1999 e, nel dopo scudetto, risalta un 5-1 con l’unico poker realizzato nei derby, quello di Montella. La violenza nel derby riaffiora dopo 25 anni il decesso di Paparelli: il 21 marzo 2004 gli ultrà fanno sospendere la partita per la notizia falsa della morte di un tifoso. Il resto è storia dei nostri giorni: 3-0 per la Lazio nel 2006 con Delio Rossi che fa il bagno nel Fontanone del Gianicolo. In seguito un 3-2 dato e restituito nel 2008, poi ancora Lazio avanti con un 4-2 nel 2009 e successivamente quattro successi di Ranieri. Dopo i derby di Ranieri per i giallorossi inizia un periodo nero: due ko per Luis Enrique seguiti da una sconfitta per 3-2 con Zeman in panchina. Nel ritorno solo un rigore di Totti salva Andreazzoli, subentrato dopo l’esonero del tecnico boemo, dalla sconfitta (Lazio in vantaggio grazie ad Hernanes). Poi è la volta della storica finale di Coppa Italia con il gol di Lulic, che inebria le menti dei tifosi biancocelesti e getta nel panico più assoluto quelli giallorossi. Dopo però arriva Garcia e Balzaretti regala il primo derby vittorioso ai giallorossi dopo due anni e mezzo. Al ritorno fu 0-0. Poi gli ultimi derby a favore della Roma: una doppietta di Totti rimedia allo show di Anderson e infine il gol di Yanga-Mbiwa che estromette la Lazio dalla Champions diretta. Ed ora questo di domenica prossima alle 15, sarà ancora una volta un incontro di alto livello e, come sempre, nessuna delle due squadre può permettersi di perderlo. Quale sarà il destino di questa stracittadina? Ai posteri ed ai giocatori in campo l’ardua sentenza!

Fonte: Ansa

Cicchitto: “Per risolvere la questione derby è necessario un incontro fra le parti”

Fabrizio Cicchitto, esponente del Ncd, è intervenuto per commentare le nuove disposizioni di sicurezza ed il conseguente sciopero dei tifosi: “Per il bene del derby stesso e per la città di Roma è necessario un incontro fra il prefetto Gabrielli, i presidenti della Roma e della Lazio ed una rappresentanza delle due tifoserie perché è impensabile che per tutto il campionato le due squadre della capitale non abbiano l’incitamento dei loro sostenitori. Si è arrivati ad una situazione intollerabile che in qualche maniera deve essere superata, con l’aiuto e l’assennatezza di tutte le componenti”.

Tavolo tecnico in Questura in vista dell’incontro di domenica all’Olimpico

Oggi in Questura a Roma si terrà un tavolo tecnico per decidere le misure di sicurezza per il derby di domenica allo Stadio Olimpico. La prima stracittadina dopo la decisione – contestata dai tifosi delle due squadre romane – della divisione e la riduzione dei posti nelle curve. Misure di sicurezza ferree dentro e fuori l’impianto di gioco: verrà monitorata un’ampia area nei dintorni dello stadio, da Ponte Milvio a Ponte della Musica. Inoltre, come nei derby precedenti saranno attive zone di filtraggio e prefiltraggio e un’area rossa attorno al Foro Italico.

Ballotta: “Marchetti alla Juve? Solo se pronto a fare il vice Buffon”

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Battuto il Rosenborg e ritrovato il sorriso dopo le due sconfitte consecutive in campionato, la Lazio si prepara ad affrontare il derby. Sulle due gare, TMW ha sentito l’ex portiere biancoceleste Marco Ballotta: “Il successo di ieri è stato importante, anche perché per una volta non ci sono stati infortuni. Era fondamentale conquistare tre punti per trovare morale in vista della Roma. Ora bisognerà pensare solo a questa sfida: i giallorossi avranno alcune assenze importanti, ma poco importa visto che i sostituti sono all’altezza dei titolari. Anche loro, che lottano per lo scudetto, non potranno permettersi la seconda sconfitta consecutiva, quindi sarà una partita ad alta tensione per entrambe. D’altronde il derby è sempre meglio vincerlo, perché lascia il segno per tutta la stagione“. Poi sulle voci di mercato che danno Marchetti in partenza verso la Juventus (anche se nelle ultime ore si sarebbe fatto sotto anche il Milan ndr): “Ci può stare, anche se non so se siano stati i bianconeri a bocciare Neto o il brasiliano a chiedere più spazio. Buffon sta dimostrando di poter fare il titolare per altri due anni, per cui Marchetti, prima di accettare l’offerta, dovrà riflettere se è pronto a fare il suo secondo, perché, come detto, per almeno altri due anni i pali della Juve saranno di sua proprietà“.

Ciccio Graziani a “I Laziali sono qua”: “Che tristezza il derby senza tifosi! Djordjevic centravanti vero.”

Nella trasmissione di riferimento per tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva sugli 88.100 di Elle Radio, è intervenuto un ospite d’eccezione: Francesco “Ciccio” Graziani, ex giocatore giallorosso ed indimenticato attaccante della Nazionale del mondiale di Spagna ’82, nonchè noto commentatore ed opinionista tv e protagonista del reality sul calcio Campioni, il sogno. Ha analizzato il momento della Lazio, focalizzandosi in particolare sul derby in programma domenica.

Si parte proprio dalla stracittadina e dall’assenza delle due curve: “E’ un dispiacere sapere che i tifosi non saranno presenti domenica. I tifosi sono il cuore pulsante del calcio, le tifoserie sono il valore aggiunto ed è un peccato che in Italia avvengano situazioni di questo tipo, lo stadio è un luogo di passione, divertimento, un luogo in cui si socializza; è un vero peccato vedere i settori più caldi vuoti, ma purtroppo nel nostro Paese ci stiamo abituando a situazioni del genere.

Sul momento delle due squadre: “Arriva meglio la Roma dal punto di vista psicologico, la vittoria con il Leverkusen è stata importante. Per la Lazio è stato un problema la sconfitta con il Milan, i tifosi ed il presidente sono scontenti. Però la Lazio è arrabbiata, sa che deve riscattarsi e riscattare un momento difficile dal punto di vista mentale. In questo inizio di stagione ha avuto un rendimento altalenante, deve riuscire a trovare continuità, soprattutto nei singoli, per esempio Felipe Anderson che ha troppi alti e bassi. Sono proprio gli alti e bassi dei singoli che condizionano il rendimento altalenante della squadra.

La Roma segna molti gol ma ha il problema di subirne troppi: “La Roma non è cambiata molto, Digne e Rudiger sono buoni giocatori. Il problema è che la Roma prende troppi gol; non credo sia una problematica solo a livello di difesa, ma è una questione di squadra e di sistema difensivo. Probabilmente manca filtro a centrocampo e un aiuto costante alla difesa.

Un’analisi sul campionato in corso e sulle favorite alla corsa scudetto: “In questo momento vedo favorite Inter, Napoli e Roma, sono loro le squadre più accreditate al titolo. Lazio e Milan hanno le capacità di risalire, così come la Juventus. Mi piace molto il Napoli, ha molta qualità in zona offensiva e alternative valide in ogni ruolo dell’attacco. Il cambiamento rispetto allo scorso anno è il netto miglioramento in fase difensiva, merito di Sarri“. Una sorpresa di questa prima parte di stagione è sicuramente la squadra di Paulo Sousa: “La Fiorentina è la squadra rivelazione, gioca un ottimo calcio, senza dare mai punti di riferimento all’avversario. Ha un assetto tattico molto positivo.

C’è un momento della tua carriera che vorresti rivivere? “Se potessi tornare indietro vorrei rigiocare la finale di Champions contro il Liverpool, so che per voi è stata una goduria immensa. Il dispiacere per quella serata è stato enorme, soprattutto il pensiero dell’amarezza che abbiamo dato ai nostri tifosi mi rende molto infelice.

Da centravanti a centravanti, chiusura su Filip Djordjevic: “Mi piace molto, credo sia arrivato il momento di dargli maggiore spazio, al di là della doppietta di ieri sera. Un vero centravanti, deve solo trovare maggiore continuità e convinzione nei propri mezzi.

Giulio Piras

Gabrielli: “Via le barriere se si tornerà a vivere lo stadio in maniera normale”

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Ai microfoni di Radio Radio, il Prefetto di Roma Franco Gabrielli ha parlato nuovamente della ‘questione Olimpico’. Queste le sue dichiarazioni: “Purtroppo è anche questo il prezzo del biglietto, chi ha compiti di responsabilità può diventare oggetto di queste contumelie. Io però non sono venuto qui per unire contro di me le tifoserie di Rome e Lazio, ma per affrontare un tema, quello delle curve, che è essenzialmente un problema di incolumità. Lo stadio è un luogo di pubblico spettacolo, non un luogo dove non esistono leggi e regole, e i comportamenti sono mutuati rispetto alle situazioni. Le barriere non sono di cemento armato e, se si tornerà allo stadio a vivere la partita in maniera normale, verranno tolte. Ieri vedevo del calcio internazionale e lì non esiste l’occupazione abusiva delle sedute, né l’occupazione delle vie di fuga. Non si vedono le immagini che si vedono nelle nostre curve, in particolare in quelle della Capitale. Mi rendo conto che in questo paese il concetto di responsabilità sia poco frequentato e utilizzato, ma io non dimentico mai di essere responsabile di quanto accade nei luoghi di pubblico spettacolo. E questo perché ho una responsabilità giuridica ma sopratutto morale. Tutti quelli che oggi si strappano le vesti perché stiamo provando a riportare la situazione alla normalità mi dicano a chi andremmo a chiedere conto se nelle curve ci fosse un morto o un ferito grave. Ve lo dico io: verrebbero a chiederlo a me, secondo quanto dice la legge. Trovo paradossale che, nel periodo di Mafia Capitale, ci si soffermi su un gruppo di persone che ha deciso di non andare allo stadio perché abbiamo reintrodotto delle regole“.

Il prefetto Gabrielli è intervenuto anche ai microfoni di Sky TG24: “Stiamo prendendo in considerazione che possano avvenire dei disordini durante il derby di Roma. In caso si verifichino spiacevoli episodi la risposta sarà repressiva per tutti i comportamenti lesivi dell’ordine pubblico e della sicurezza. Ovvio però che questo poi inevitabilmente andrà a restringere gli spazi di dialogo e di confronto fra le parti”.

Mercato, Davide Lippi: “La Lazio cerca due centrali”

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Mancano due mesi all’apertura del mercato di gennaio, ma in casa Lazio sono già iniziate le manovre per colmare il vuoto lasciato dall’infortunio di De Vrij. A tal proposito, il procuratore Davide Lippi, ai microfoni della trasmissione ‘Goleada in TV’, in onda su Rete Oro, ha rivelato importanti novità in entrata per la sessione invernale: “La Roma? Non mi risulta cerchi un centrale. La Lazio invece interverrà pesantemente. A me risulta che i biancocelesti stiano cercando due centrali. Ne ho parlato con Tare, ma per ora non ci sono trattative reali o nomi emersi. Il derby? Non sarà facile per nessuno, perché entrambe le squadre non sono al massimo: la Roma ha tanti infortunati, mentre la Lazio ha giocato questa sera in Europa League“.

Scudetto 1915, sabato “Firme Tricolori” presso il Lazio Fan Shop di Via degli Scipioni 84

Nell’ambito delle attività a sostegno della rivendicazione dello Scudetto 1914/15 ed a supporto della petizione on-line “Lazio 1914/15: Campione d’Italia ex aequo!”, promossa sulla piattaforma telematica Change.org, l’Avv. Gian Luca Mignogna comunica ufficialmente che sabato 7 Novembre 2015 presso il Lazio Fan Shop sito in Roma Via degli Scipioni n° 84 (Metro Ottaviano) ed in collaborazione con la Consulta Biancazzurra, dalle ore 10 sino alle ore 20, sarà organizzato l’evento “Firme Tricolori” per far sottoscrivere ai tifosi laziali, agli sportivi ed ai sostenitori la suddetta petizione e raggiungere l’obiettivo dichiarato delle 30.000 adesioni.

Una (bella) novità allo stadio

Non è tutto negativo e brutto quello che sta accadendo in questo periodo ai tifosi che frequentano lo Stadio Olimpico di Roma.

Infatti dopo 5 anni di assenza ecco una bella novità. Parliamo degli highlights sul maxischermi degli stadi. Erano stati tolti su direttive del presidente Fifa Blatter dopo i gravi errori arbitrali al mondiale del 2010. Dopo il consiglio federale del 22 ottobre ora toreranno soltanto alcuni tipi di highlights. Non verranno infatti mostrati gesti violenti o reti viziate da fuorigioco o falli ma solo i gol convalidati, le chiare occasioni e le azioni spettacolari. Insomma verrà mostrato solo il “bello” del calcio, ma sicuro che questo aiuterà lo spettacolo? Infatti il problema ricade proprio su chi dovrà dare l’ok perché bisogna essere attenti a non incappare nelle numerose restrizioni inserite dal Consiglio Federale. Infatti il testo recita: “Non potranno essere trasmesse immagini di azioni controverse per fuorigioco e/o falli oppure gol viziati da fuorigioco e/o falli“. I filmati poi potranno essere trasmessi “In differita a gioco fermo, una sola volta a episodio e senza mi l’utilizzo del rallentatore e non devono includere alcuna immagine che possa avere un impatto sullo svolgimento del gioco; possa essere ragionevolmente considerata come controversa nella misura in cui è probabile che incoraggi o inciti qualsiasi forma di disordine pubblico; possa mostrare un qualsiasi disordine pubblico, disobbedienza civile e/o materiale offensivo; possa criticare, compromettere o danneggiare la reputazione, la posizione o l’autorità dell’arbitro, dei calciatori, includendo ogni immagine il cui scopo sia di evidenziare qualsiasi comportamento contrario ai principi del fair play“.

Fabrizio Piepoli

DERBY – Szczesny prepara il suo

La Lazio dopo ieri sera sorride in vista del derby, dalle parti di Trigoria intanto si studiano le mosse per arginare gli attacchi biancocelesti, in particolare Szczesny – come scrive il Corriere dello Sport – nel giorno di riposo si è dedicato a studiare in video la Lazio ed in articolare i suoi tiratori. Proprio il portiere polacco ha dato la carica ai laziali che già da una settimana hanno negli spogliatoi la foto della sua esultanza al goal vittoria dell’Atalanta sulla Lazio. E’ derby ragazzi, ci si preparata in ogni modo per non trovarsi impreparati (video QUI).

DERBY – La partita dei tifosi, le ultime

Ci siamo, manca poco alla stracittadina di domenica che non sarà come le altre.  Tifosi di entrambe le squadre diserteranno le rispettive curve, per protesta nei confronti delle famigerate barriere del Prefetto Gabrielli, ribattezzando questo come il derby del silenzio. Tifosi che però potrebbero darsi appuntamento fuori lo stadio – come scrive il Tempo quest’oggi – ascoltando il match tramite le vecchie adorate radioline.

Europa League, Lazio super: 2-0 al Rosenborg. Doppietta Djordjevic

La Lazio cura in Europa i mali del campionato e torna a vincere dopo le due sconfitte consecutive con Atalanta e Milan. InNorvegia i biancocelesti battono 2-0 il Rosenborg e mettono quasi in tasca il pass per i sedicesimi di finale di Europa League. Vista anche la vittoria larga del St.Etienne sul Dnipro, alla squadra di Pioli, prima in classifica con 10 punti, basterà fare un punto nelle prossime due partite (Dnipro in casa e St.Etienne in trasferta) per avere l’aritmetica certezza della qualificazione. Curato anche il mal di trasferta: la Lazio non vinceva lontano dall’Olimpico dal 27 settembre, unico successo fuori casa della stagione contro l’Hellas Verona. Pioli ora può concentrarsi sul campionato e soprattutto sulderby, cui già ha cominciato a pensare visto che ha lasciato a casa diversi titolari.

TURN OVER PER IL DERBY – Pioli si affida a un massiccio turn over in vista della sfida con la Roma all’Olimpico in programma domenica alle 15. Marchetti, Lulic, Biglia, Felipe Anderson, Milinkovic, Klose più Mauricio squalificato sono rimasti ad allenarsi a Formello. Ad affrontare la lunga e faticosa trasferta in Norvegia, sul campo del Rosenborg, va la Lazio B, con Morrison trequartista alla prima da titolare. I tanti cambi però non impediscono ai biancocelesti di imporre la loro forza in quello che una volta era un vero e proprio fortino. Ancora adesso lo stadio del Rosenborg, dove si giocherà la finale di Supercoppa europea nel 2016, è uno spettacolo: 22 mila tifosi hanno riempito gli spalti, saltando e cantando per tutta la partita.

 

DJORDJEVIC SHOW – Djordjevic, al suo debutto in Europa prende subito per mano la Lazio e dopo soli nove minuti la porta in vantaggio con uno stacco di testa vincente su calcio d’angolo. La gara si mette sui binari giusti per la squadra di Pioli che dimostra una certà superiorità tecnica rispetto ai norvegesi.

«Ora sotto con la Roma»

Djordjevic spera di trovare posto contro i cugini «Potevamo fare più gol ma è un successo fondamentale»

È stata la sua serata, sulla vittoria della Lazio contro il Rosenborg c’è assolutamente la firma di Filip Djordjevic. Un bomber, una garanzia quando si tratta di segnare. Nel freddo di Trondheim, indossa la numero 9, la maglia degli attaccanti di razza. E il serbo dimostra di esserlo, i suoi due gol ipotecano la qualificazione biancoceleste ai sedicesimi di finale in Europa League: «Potevo fare anche di più, soprattutto nel secondo tempo. In Europa è tutta un’altra storia anche in trasferta. Diamo il massimo e vediamo dove possiamo arrivare». Al nono minuto incorna di testa su calcio d’angolo di Kishna, poi alla mezzora fa il bis e gonfia ancora la rete grazie al pallone servito da Onazi: «Dopo due sconfitte consecutive non era facile entrare subito in partita, ma stavolta abbiamo fatto tutto bene e meritiamo questi tre punti che danno fiducia alla squadra – ha spiegato l’attaccante biancoceleste dopo la vittoria – Abbiamo cambiato qualcosa, si è visto che funzionava tutto a meraviglia. Ora dobbiamo continuare così».

E’ stata la sua serata, anche perché la doppietta personale rifilata al Rosenborg vale molto di più. Al suo esordio in Europa League assoluto e con la Lazio, oltretutto da titolare, ha siglato i suoi primi gol della carriera in una competizione internazionale. Aveva già partecipato a tornei Uefa, quando vestiva la maglia della Stella Rossa: con la squadra serba ha disputato l’allora Coppa Uefa (tre presenze) e giocato tre match di qualificazione alla Champions League. Mai però gli era riuscito di gonfiare la rete. Il serbo può vantare anche un altro record, è il primo giocatore biancoceleste a segnare una doppietta all’esordio in Europa League. E dire che la sua stagione è appena iniziata, dopo mesi difficili trascorsi in infermeria, eppure il serbo ha già dimostrare di essere un bomber nel DNA: in sole sette presenze ha già messo a segno quattro gol, equamente divisi tra campionato ed Europa League, con una media di 0,5 reti a partita.

Adesso c’è il derby e Djordjevic scalda i motori: «Ora abbiamo più fiducia e possiamo preparlo con il morale alto. È la partita più importante per i tifosi». E poi chiude con un tweet: «Grande vittoria che ci carica per il derby. E domenica il 2 è d’obbligo». L’entusiasmo serpeggia, suona la carica anche Kishna in vista della sfida contro la Roma: «Combatteremo per vincerla». Gli fa eco Radu: «Questa vittoria e il bel gioco ci danno speranza di ottenere un buon risultato nel derby. Siamo molto carichi, come sempre. Ma vogliamo anche il primo posto nel girone di Europa League». A proposito di girone, è infernale quello che spedisce Keita negli spogliatoi col rosso diretto. Un’ingenuità la manata a Helland, a reagire alla provocazione dell’avversario e a lasciare in dieci la Lazio. La vittoria cancella in parte l’errore ma macchia la prestazione dello spagnolo. Che, di ritorno dopo l’infortunio, era entrato perfettamente in partita e aveva sfiorato anche il gol: «Vorrei scusarmi con la squadra per l’ingenuità dell’espulsione», fa mea culpa l’ex Barcellona con un tweet.

Fonte : Il Tempo

Djordjevic regala un sorriso di Coppa alla Lazio

Nel segno del numero 9. Che significa bomber, e ai laziali ricorda Giorgio Chinaglia in modo indelebile. Nel freddo di Trondheim, in Norvegia, la indossa un ragazzo che non nasconde le sue qualità da ariete. Filip Djordjevic in una decina di minuti ha già deciso che farà male al Rosenborg, per mettere in cassaforte la qualificazione della Lazio ai sedicesimi di finale in Europa League. È il suo esordio, oltretutto da titolare, nella competizione con la maglia biancoceleste, e vuole festeggiare con una doppietta dal peso specifico non indifferente. Al nono minuto (guarda il caso) incorna di testa su calcio d’angolo di Kishna, poi alla mezzora fa il bis e gonfia ancora la rete grazie al pallone servito da Onazi. Due gol che valgono molto di più, perché sono i primi del serbo in una competizione internazionale. Non gli era mai riuscito prima, aveva già partecipato a tornei Uefa, in particolare quando vestiva la maglia della Stella Rossa: con la squadra serba ha disputato l’allora Coppa Uefa (tre presenze) e giocato tre match di qualificazione alla Champions League. Una pillola statistica, Djordjevic ha centrato anche un altro record: è il primo giocatore biancoceleste a segnare una doppietta all’esordio in Europa League. La sua stagione praticamente è appena iniziata, dopo un inizio martoriato dagli infortuni è tornato a disposizione soltanto il 25 ottobre. Esausto, lascia il passo a Matri nella ripresa. La Lazio B dunque al servizio del suo bomber, perché i pezzi da novanta sono rimasti a Roma. Domenica c’è il derby e Pioli ha preferito preservare sotto una campana di vetro Marchetti, Lulic, Biglia, Milinkovic-Savic, Felipe Anderson e Klose. Così col Rosenborg finalmente fa il suo debutto da titolare Morrison, dopo aver raccolto solo 61 minuti da inizio stagione. Stavolta ne gioca 76, si muove bene nel primo tempo per spegnarsi gradualmente, poi lascia il posto a Mauri tra gli applausi di Pioli. L’inglese è promosso. Berisha difende la porta, si rivedono Konko e Radu in difesa, Kishna taglia tra la trequarti e la corsia esterna ed è uno dei migliori. I norvegesi, nonostante abbiano appena conquistato il 23° titolo nella storia del club, sono davvero poca cosa. Giusto un paio di occasioni, Helland rischia di beffare un Berisha non attento sul palo, Mikkelsen regala un bel destro in corsa. Ma è un miracolo che i biancocelesti non riescano a fare il tris, prima con un gol annullato a Hoedt per un fuorigioco di Gentiletti, poi con Candreva murato solo dal portiere Hansen. La Lazio può recriminare anche un possibile calcio di rigore, per un fallo di Svensson su Radu in area. Nella serata delle seconde linee, si riprende la maglia biancoceleste anche Keita. Candreva si rimette il cappotto e resta in panchina, il secondo tempo si apre con lo spagnolo in campo. Finalmente, dal 18 ottobre era out per un infortunio al ginocchio, Pioli gli concede la chance di rimettere benzina nelle gambe anche in vista della sfida contro la Roma. E l’ex Barcellona entra perfettamente in partita, è in palla e si vede. Corre e crossa, trova anche lo spunto e conclude in rete, decisiva la deviazione di Bjordal. Poi commette un’ingenuità madornale e si becca il cartellino rosso, quando – dopo uno scontro di gioco con Helland – reagisce con una manata in faccia all’avversario che lo provoca. Lascia la Lazio in dieci sul doppio vantaggio, a una decina di minuti dal triplice fischio. Il tris nel frattempo se lo divora Matri in modo pazzesco, la mancata chiusura dei difensori norvegesi lascia il pallone tra i piedi dell’attaccante, l’ex Milan inciampa e sciupa a chilometri zero dalla porta. Ma i due gol di Djordjevic bastano ai biancocelesti per tornare a Roma con tre punti che valgono quasi la qualificazione: ora serve un solo punto in due partite (contro Dnipro e Saint-Etienne, la sfida tra le due finisce 3-0 per i francesi) per conquistare i sedicesimi di finale in Europa League.

Fonte : Il Tempo

CLASSIFICA GIRONE G: Lazio 10 punti, St. Etienne 7; Dnipro 4; Rosenborg 1