Come riportato sul sito della Figc è stato designato l’arbitro della finale di Supercoppa Primavera tra Torino e Lazio. L’incontro si svolgerà nella cittadina piemontese sabato 14 novembre alle ore 18,00 e verrà trasmesso in tv sul canale Sportitalia. A dirigere la partita sarà l’arbitro Marco Mainardi di Bergamo, coadiuvato dagli assistenti Marco Novellino e Michele Lombardi; mentre il quarto uomo sarà Davide Curti.
Formello – Assente l’unico big rimasto
Dopo l’allenamento mattutino la Lazio nel pomeriggio si è ripresentata in campo per la seconda seduta giornaliera. Pochi gli elementi a disposizione del tecnico biancoceleste. Per rispondere alle convocazioni delle rispettive nazionali sono ben dodici i giocatori che hanno lasciato il centro sportivo di Formello e che rentreranno solo la prossima settimana. Assenti anche Patric e Klose. Sia lo staff che Pioli hanno partecipato agli esercizi con il resto della squadra. Mauri nel corso dell’allenamento ha riscontrato un contrattempo ed ha iniziato a zoppicare; in serata verrà sottoposto ad accertamenti presso la Clinica Paideia. Riposo per i biancocelesti nella mattinata di domani per poi tornare in campo nel pomeriggio.
Tonelli-Lazio, anche il diretto interessato smentisce
Aggiornamento – Nonostante le smentite di rito da parte della società toscana e del diretto interessato, il Corriere dello Sport, insiste su un probabile arrivo del difensore alla corte di Pioli. I toscani vorrebbero come contro partita il giovane centrocampista Danilo Cataldi, mentre i bianconcelesti sarebbero intenzionati a cedere l’australiano Oikonomidis.
Tonelli alla Lazio per sostituire De Vrij? Niente affatto. Il difensore fiorentino non lascerà l’Empoli prima della prossima estate, come confermato ieri dal presidente e dal direttore sportivo del club toscano e come ribadito oggi dallo stesso giocatore: “Io via dall’Empoli? Non c’è niente di vero – le sue parole a ‘Il Tirreno’ -. Io penso al campo, mentre il mio procuratore si sta occupando della trattativa per il rinnovo e vi assicuro che siamo ai dettagli. Smentisco categoricamente che ci siano problemi, qui sto bene e amo questa maglia. Anche sulla possibilità di una cessione a gennaio, posso garantirvi che non vado via a metà stagione”.
Onazi, futuro biancoceleste?
Il calciomercato di riparazione inizia a delinearsi all’orizzonte e come in ogni finestra di mercato che si rispetti le prime indiscrezioni, vere o presunte, cominciano a circolare nei giorni precedenti all’apertura. L’ultima voce in tal senso arriva dalla Nigeria. Come riportato da Sportsday, il centrocampista biancoceleste Eddy Onazi, si starebbe guardando intorno. Nonostante sia sceso in campo in diverse occasioni il giocatore nigeriano non si ritiene contento della sua situazione e, sicuro di meritare maggior considerazione, vorrebbe maggior spazio in squadra. Non solo, l’ingaggio del numero 23 biancoceleste è uno dei più bassi della squadra di Pioli. Se dovesse arrivare un’offerta ritenuta adeguata il calciatore potrebbe seriamente prendere in considerazione l’idea di lasciare la Capitale.
Ballotta: “E’ importante che le società puntino sui giovani del vivaio”
Sabato pomeriggio Torino e Lazio scenderanno in campo per disputare la Supercoppa Italiana Primavera. Per parlare della finale, che si terrà allo Stadio Olimpico di Torino, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com l’ex portiere biancoceleste Marco Ballotta: “E’ importante in un momento difficile come questo puntare sui giovani, ma per farlo davvero bene servono istruttori all’altezza. È necessario e fondamentale per le società crescere i propri ragazzi e portarli in prima squadra”. Sabato si gioca la Supercoppa: “Torino e Lazio hanno alle spalle storie importanti per quanto riguarda i vivai delle società. Hanno giustamente investito sui giovani e gare come questa servono per aiutarli a crescere ulteriormente. Però servirebbe un Campionato Primavera maggiormente competitivo per farli crescere in maniera idonea”. Poi su Simone Inzaghi: “Quest’anno non ha iniziato benissimo ma il campionato è ancora lungo. Non sempre si possono ottenere gli stessi risultati della stagione precedente”.
Lippi svela a Pioli la ricetta per uscire dalla crisi
Non è un momento facile per la Lazio, ma nulla è perduto e c’è ancora tempo per ritrovare la diritta via smarrita. A confermarlo, ai microfoni de Il Tempo, l’ex ct azzurro Campione del Mondo 2006, attualmente disoccupato, Marcello Lippi: “Purtroppo sono cose che succedono, sono quasi dei misteri. Ogni tanto vengo a Roma, ho tanti amici laziali e tutti sono arrabbiati con la società. Io però cerco di fargli capire che a volte non è importante comprare tanti giocatori, ma trattenerli, come la Lazio ha fatto in estate, è già un buon traguardo. Tutti possono vedere la crescita del club, la cui prima parte di stagione è stata costellata da tanta sfortuna, con 5-6 infortunati, tra cui un giocatore importante come De Vrij. Così non è facile per nessuno. Lotito? Per lui parlano i risultati: con pochi soldi è riuscito sempre a raggiungere ottime posizioni di classifica e, per far questo ci vuole tanta competenza. Pioli? Ne ho molta stima, credo possieda un’ottima intelligenza, scaltrezza e sopratutto bravura nell’interpretare il mestiere. In questo momento deve fidarsi delle persone che gli sono vicine, perché c’è bisogno di una spinta psicologica importante per reagire. È fondamentale che continui a lavorare con i suoi giocatori, a parlarci e a confrontarsi con loro ogni giorno. Solo così i risultati torneranno“.
Fabio Poli: “De Vrij l’assenza più pesante in una Lazio fin qui sfortunata”
Sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” è intervenuto uno degli eroi del -9. Fabio Poli, che con il suo gol nello spareggio di Napoli contro il Campobasso ha messo fine all’incubo della Serie C in una delle stagioni più avventurose della storia della Lazio. L’ex centrocampista ha parlato della situazione della squadra allenata da Stefano Pioli, nella speranza che la Lazio dopo la sosta possa reagire e mettersi finalmente alle spalle il momento difficile.
Poli ha fatto parte di una delle Lazio più determinate di sempre. Ma è proprio il carattere che sta mancando ai biancocelesti in questo momento? “Per quello che ho potuto vedere è difficile giudicare se sia un problema di determinazione o meno. Di sicuro la Lazio finora non è stata fortunata: tanti episodi a sfavore e soprattutto tanti infortuni, che hanno impedito alla squadra di far vedere di nuovo quanto messo in mostra lo scorso anno. L’allenatore e gli interpreti sono quasi tutti quelli della passata stagione: da fuori si fa fatica a giudicare la personalità della rosa, bisognerebbe vivere la realtà dello spogliatoio.“
Poli vive a Bologna e ha avuto modo di osservare da vicino il lavoro di Stefano Pioli. Il pensiero sull’allenatore biancoceleste è chiaro: “E’ normale che quando le cose non vanno si arrivi a pensare anche all’esonero del mister. Ma non credo che il tecnico tanto acclamato l’anno scorso possa essere diventato scarso. E’ vero che ripetersi quando si fa bene è sempre la cosa più difficile, la capacità che fa la differenza spesso nel campo è saper reagire ai momenti-no che si presentano in maniera ciclica. Forse qualche giocatore sta pagando a livello fisico: inoltre la campagna acquisti non ha di certo alimentato la fiducia, anzi probabilmente non ha portato ciò che ci si poteva aspettare per migliorare ulteriormente la rosa.“
In che settore del campo la Lazio ha mostrato le maggiori pecche? Secondo Poli: “Per la Lazio è fondamentale ritrovare tutti gli elementi della rosa al top, più di qualcuno mi è sembrato molto giù a livello fisico. La mancanza di De Vrij è stata la tegola più pesante da sopportare, a livello difensivo ho visto davvero tanti errori sin dall’inizio della stagione. Anche a livello offensivo serve qualche invenzione in più, i giocatori di maggior talento vengono studiati e devono saper sempre trovare nuove soluzioni per disorientare gli avversari.“
In mattinata sono arrivate notizie riguardo una paventata cessione di Antonio Candreva: “Sicuramente non è in un momento brillante, ma è un giocatore che ha sempre dato tutto e prima di sostituirlo bisognerebbe avere una carta importantissima in mano sul mercato. Altrimenti la sua mancanza si sentirebbe molto pesantemente. Servirebbe sul fronte offensivo più collaborazione da parte di tutti, anche le punte centrali vanno servite e messe in condizioni di rendere meglio.“
Si è parlato molto delle polemiche relative all’assegnazione della fascia da capitano nella Lazio attuale. Nella squadra del -9 il capitano era Caso, ma non mancavano altri elementi di forte personalità e grande peso nello spogliatoio. Poli spiega: “Nel gruppo ci vogliono più leader: il capitano deve essere uno e la fascia è un simbolo importante, ma ci possono anche altri elementi in grado di guidare il gruppo dentro e fuori il campo.“
Sulle prospettive future: “Sarà importante per la Lazio competere a tutti i livelli: ora sembra l’Europa League la competizione principale, ma il livello di difficoltà salirà andando avanti. Sarà dunque fondamentale restare dentro la stagione su tutti i fronti. Compreso quello del campionato, che non mi aspettavo così livellato. Al momento Fiorentina, Inter, Napoli e Roma hanno messo qualcosa di più, ma è evidente che non c’è la Juventus degli anni scorsi: chi si confermerà nel lungo periodo metterà le mani sullo scudetto. La Juventus secondo me risalirà molto in classifica, ma perduti Tevez, Pirlo e Vidal ha perso molta forza, anche alla luce degli acquisti fatti. Sarà difficile rivederla vincere già quest’anno, anche se tirerà fuori qualcosa in più dai giocatori attualmente in rosa.”
Fabio Belli
FORMELLO – Le ultime novità dalla seduta atletica mattutina
Doppia seduta in quel di Formello per il gruppo agli ordini di Stefano Pioli. Si parte questa mattina alle 10, senza il pallone (che farà la sua comparsa nell’allenamento pomeridiano, in programma alle 15), ma con una sessione di test atletici sulla velocità, la resistenza e i cambi di direzione. Presenti gli stessi giocatori visti ieri alla ripresa: non c’è infatti Klose, alle prese con un infortunio alla caviglia e che, dopo i prossimi tre-quattro giorni di riposo, tornerà al lavoro con i compagni all’inizio della prossima settimana, giusto in tempo per essere convocato per la delicata sfida contro il Palermo. Oltre al tedesco, assenti anche i vari Berisha, Hoedt, Onazi, Biglia, Lulic, Cataldi, Parolo, Candreva, Milinkovic, Oikonomidis, Kishna e Felipe Anderson, impegnati con le rispettive Nazionali. Il brasiliano ieri ha giocato 77 minuti con la Selezione Olimpica verdeoro, mentre oggi sarà il turno dei due olandesi, dell’argentino e del giovane australiano.
Mercato, spunta Ranocchia
Il prossimo mercato di gennaio della Lazio, inevitabilmente, ruoterà intorno alla difesa. Tanti sono i nomi già accostati ai biancocelesti, da Vlaar a Tonelli passando per Douglas e Rugani. L’ultimo nome della lista è quello di Ranocchia – come scrive il Corriere dello Sport – prossimo 28enne chiuso in nerazzurro da Murillo e Miranda, Thohir può venderlo. Però ci sono alcuni aspetti da tenere sott’occhio. La prima è relativa allo stipendio piuttosto elevato del difensore centrale, guadagna tanto, ha rinnovato da poco fino al 2019. Il secondo aspetto riguarda la formula dell’accordo, l’Inter lo darebbe via solo a titolo definitivo (la cifra si aggira intorno ai 6 e 7 milioni di euro) e non in prestito. L’unica pista con cui si può ragionar con l’Inter è sul prestito si ma con l’obbligo di riscatto.
RASSEGNA STAMPA – Lazio, Pioli chiede rinforzi
Nessun ultimatum ma tanta voglia di ripartire. Lungo faccia a faccia ieri a pranzo tra il diesse Tare ed il tecnico Pioli, l’allenatore ha incassato la fiducia della società. Il dirigente biancoceleste però è stato chiaro: alla ripresa contro il Palermo servirà un cambiamento di rotta perché dopo la debacle contro la Roma non sono più ammessi passi falsi.
I due hanno affrontato i temi della crisi della Lazio, con in testa quello dei vari big, Candreva su tutti, che in questo periodo mancano all’appello. Tare ha chiesto al tecnico di motivare il gruppo ma soprattutto i singoli. Ma non è stato un monologo quello dei diesse della Lazio che si è visto chiedere da Pioli dei rinforzi per gennaio. La questione difesa è stata affrontata con grande attenzione. Il tecnico si è assunto le sue responsabilità per il momento che vive la squadra ma ha spiegato che, senza De Vrij, la difesa ha perso il suo vero leader. Per questo ha chiesto un intervento sul mercato di gennaio, cosa che peraltro aveva già fatto pubblicamente in una delle ultime conferenze stampa: «Stefan è un calciatore al quale ci affidavamo per tutta la fase difensiva – aveva detto alla vigilia della gara contro il Milan – ma non ci faremo trovare impreparati a gennaio». Douglas del Dnipro resta in cima alla lista dei desideri, ma secondo quanto scrivono in Francia ci sarebbe anche Nicolas N’Koulou tra i possibili obiettivi. Centrale del Marsiglia, ha il contratto in scadenza nel 2016.
L’altro nome è quello di Tonelli che per il momento è stato tolto dal mercato dal presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi: “A gennaio non andrà a via, per noi è un giocatore importante e non ce ne priveremo. Vogliamo raggiungere la salvezza e lui è fondamentale per noi – ha detto a lalaziosiamonoi.it -. A giugno andrà via 90 su 100”. Più dietro c’è la suggestione Vlaar: con De Vrij aveva formato in Olanda un super coppia in difesa ma l’intervento al ginocchio impone delle riflessioni. La Lazio ha avuto nei giorni scorsi contatti con il suo agente, lo stesso di De Vrij e Hoedt. Infine la Lazio ha scelto il Segretario Generale Antonio Calveri come addetto alle relazioni con i tifosi.
Klose. «Per Klose è stata riscontrata una piccola distrazione della capsula ma non è nulla che preoccupa più di tanto», ha detto il medico sociale. Sarà pronto per la ripresa.
Fonte : Leggo
Biglia rimpianto derby: “Non dovevamo perdere”
Non si doveva perdere il derby ed invece… “Qualunque partita si può perdere, tranne il derby – le parole da Capitano di Lucas Biglia dal ritiro della Nazionale Argentina – la verità è che brucia molto, soprattutto perché venivamo da due sconfitte consecutive e volevamo mostrare tutto il nostro valore. Ma dobbiamo rialzarci e guardare avanti”. A proposito di sfide particolare in patria la sua Argentina è impegnata in amichevole nel clasico contro il Brasile di Neymar: “Dobbiamo vincere, mi auguro che tutto vada per il meglio e che giocheremo bene – le parole dell’intervista ai microfoni di TyCSports.com – ci mancheranno tanti titolari, ma siamo qui e dobbiamo voltare pagina. Cercheremo di fare una gran partita, ma soprattutto cercheremo di vincere. È quella l’unica cosa che conta e che ti aiuta a crescere”.
RASSEGNA STAMPA – Klose out ma non preoccupa
Roberto Bianchini, medico sociale della Lazio, è intervenuto oggi ai microfoni di Lazio Style Radio per fare il punto sull’infermeria biancoceleste: “I giocatori che sono rimasti a Formello, fortunatamente, non hanno problemi particolari. Per quanto riguarda la situazione di Miroslav Klose ieri l’atleta ha fatto un accertamento alla caviglia e si è riscontrato una piccola distrazione della capsula, ma non è nulla che preoccupa più di tanto. Miro seguirà un protocollo specifico con lavoro differenziato per i prossimi 3 giorni, e poi riprenderà ad allenarsi con il resto dei compagni”.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Obiettivo numero 1 è l’Europa League
E se l’Europa League fosse l’unica, reale possibilità di trovare un senso a questa stagione? Un interrogativo che sembra aderire su misura al deludente primo capitolo scritto, da agosto a oggi, dalla Lazio. Sogno Champions infranto già ai preliminari, un settimo posto in campionato che il ‘like’, da parte della piazza biancoceleste, non può certo pretenderlo: in tre mesi, la sbornia per il podio conquistato lo scorso anno si è esaurita del tutto. Lasciando spazio all’immancabile cerchio alla testa, al senso di nausea per il fresco derby perso e alla difficoltà di produrre ragionamenti e valutazioni con la mente lucida. Eppure è proprio questo il compito a cui è chiamato l’organismo laziale, dalla dirigenza ai calciatori passando per l’allenatore. Di diagnosi da effettuare seduti attorno a un tavolino (o in mezzo al campo di Formello, fa lo stesso), sfruttando la terza e ultima sosta dell’anno solare per le Nazionali, ne emergono tante. Una di queste, ruolini di marcia alla mano, è inequivocabile: la Lazio europea gode di uno stato di salute migliore rispetto alla versione campionato.
IN EUROPA MEGLIO PER PUNTI CONQUISTATI, MEDIA GOL E NON SOLO – Parlano i punti ottenuti nelle due competizioni, innanzitutto: 10 in 4 giornate nel Gruppo G di Europa League, 18 su 12 turni in Serie A. Ossia, l’83,3% dell’intero jackpot a disposizione contro un tondo, ma insoddisfacente 50%. Senza il pareggio a tempo scaduto del Dnipro, nella gara inaugurale del girone, il bottino internazionale avrebbe raggiunto il 100%. In ogni caso, solo Napoli e Rapid Vienna (prime nei rispettivi raggruppamenti con 12 punti) hanno fatto meglio. Eco immediata arriva dai gol realizzati: 9 in Europa (quinto migliore score della competizione), per una media di 2,3 reti a incontro. In campionato sono invece 16 i centri, per una media di 1,3. Stesso discorso per i gol subiti: quattro il giovedì sera (media di 1 a partita), ben 20 nel fine settimana nostrano (seconda peggior difesa, dopo il Carpi ultimo). Volendo far incetta di numeri e statistiche, la Lazio di Europa League è anche più precisa in fatto di conclusioni: 63,6% contro il 44,1%. Ma il succo della questione è già di per sé cristallino: Biglia e compagni viaggiano a due velocità.
BLINDARE IL PRIMO POSTO NEL GIRONE, POI SI VEDRÀ… – Sarebbe strano il contrario, è l’obiezione più istintiva: in un girone abitato da Dnipro, Saint-Étienne e Rosenborg (squadre meno attrezzate della Lazio), altro risultato parziale rispetto alla prima piazza sarebbe stato un mezzo fallimento. La Fiorentina capolista in Italia, ma sconfitta già due volte nel proprio girone europeo, dimostra però che rispettare il preannunciato ruolo da protagonista è già di per sé un obiettivo da non screditare. In Europa League la Lazio trova poi energie preziose da nuovi acquisti quali Hoedt e Kishna, che sull’onda di prestazioni convincenti sperano di riscuotere una maggior considerazione da parte di Pioli anche in campionato. Così è avvenuto con Milinkovic-Savic, oggetto misterioso fino al gol siglato in casa del Dnipro, quindi utilizzato sempre di più dal tecnico emiliano. Insomma, alla Lazio non mancano numeri e motivazioni per spingere sull’acceleratore dell’Europa League, senza per questo tirare i remi in barca in campionato. E se rivali come Borussia Dortmund, Liverpool, Tottenham e le stesse italiane Napoli e Fiorentina partono avanti in una griglia ideale di favorite per la coppa, i biancocelesti possono intanto concentrarsi nel blindare il primo posto nel proprio gruppo (evitando ai sedicesimi le migliori quattro terze della Champions League). Una volta nel rush dei turni a eliminazione diretta, il discorso sarebbe aperto a ogni eventualità. Alla Lazio serve prima di tutto credere di poter lottare al massimo delle proprie risorse. Quella stessa convinzione che finora è mancata in campionato.
PROBLEMA ALLA CAVIGLIA PER KLOSE, MA STOP CONTENUTO – Un’altra assenza che si è fatta sentire è senza dubbio legata ai gol di Miroslav Klose. Il tedesco, ancora all’asciutto di marcature nelle sue 7 presenze stagionali, rimarrà fermo per il resto della settimana a causa di un problema alla caviglia: “una piccola distrazione della capsula con risentimento infiammatorio”, specifica il medico sociale biancoceleste Roberto Bianchini ai microfoni di Lazio Style Radio. Per l’attaccante però nulla di preoccupante: stop previsto di 3-4 giorni, prima del rientro in gruppo. La sua disponibilità per la gara con il Palermo del 22 novembre non è al momento in dubbio. Mister Pioli attende con impazienza anche il suo contributo.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Pioli ribalta la Lazio
Gerarchie azzerate. La terza sconfitta consecutiva mette tutti sotto processo nella Lazio, anche e soprattutto coloro che in questi giorni sono con le rispettive nazionali.
Ieri nel centro sportivo di Formello la squadra biancoceleste ha ripreso gli allenamenti, ma in campo c’era soltanto metà dell’organico. Ai bordi del campo il direttore sportivo Igli Tare che ha seguito come di consueto la seduta di lavoro. Non c’è stato l’atteso confronto con la squadra perché, visto l’esiguo numero di giocatori, non avrebbe avuto senso: il presidente Lotito si è tenuto lontano dal quartier generale laziale, ma c’è da scommettere che si confronterà con la sua squadra prima della prossima partita di campionato in programma all’Olimpico contro il Palermo.
Sarà il remake del post Lazio-Milan, quando la formazione perse senza opporre resistenza ai rossoneri. Il tecnico Pioli vuol dare una scossa per cercare di trovare quei risultati necessari a rimettere in pista la sua squadra, per questo nei prossimi giorni mischierà le carte azzerando le gerarchie iniziali; troppi i giocatori che fino a oggi non hanno garantito quel rendimento utile a far crescere la Lazio, troppi gli elementi disconnessi, lontani dalle logiche di spogliatoio e della squadra. Il puzzle costruito nella passata stagione con risultati ed entusiasmo è andato in frantumi, bisognerà ripartire da capo e rimettere insieme i pezzi.
Rischiano i veterani, a partire da Miro Klose che ieri non si è allenato per un problema alla caviglia. Il tedesco tornerà a disposizione all’inizio della prossima settimana, intanto il suo score stagionale è fermo: zero gol in campionato, zero gol in Europa League, zero gol nel preliminare di Champions League, zero gol nella Supercoppa Italiana. Ha già saltato per infortunio undici partite su diciotto impegni ufficiali, solo due assist contro il Torino nei primi cento giorni della stagione: poco, troppo poco per il Paperone dei calciatori laziali che grava sul bilancio più di ogni altro. Ha iniziato il derby dalla panchina, ed è probabile che guarderà altre partite accanto a Pioli.
Non sarà l’unico, perché l’allenatore laziale metterà in discussione l’intera rosa, senza guardare in faccia nessuno, senza fare sconti: chi non rende, paga. E resta a guardare. Un altro che rischia è Candreva, che finora sembra un lontano parente del giocatore apprezzato nella scorsa stagione. La storia della fascia di capitano è stato un brutto colpo per l’autostima del calciatore romano, precipitata dopo esser stato privato dei gradi. In Nazionale la sua posizione è molto solida, ma nella squadra di club non è così stabile come sembra: è uno dei calciatori che ha più mercato, e non è da escludere che la Lazio possa prendere in considerazione l’idea di cederlo già a gennaio.
Del resto alle sue spalle ci sono Keita e Kishna che scalpitano, e che potrebbero mettere a rischio la titolarità di Felipe Anderson. Finora anche il brasiliano ha vivacchiato tirando fuori dal cilindro qualche colpo a effetto riscattando parzialmente prestazioni complessivamente scolorite. Non è estraneo dal rimpasto biancoceleste neppure Marchetti che sta ancora cercando l’intesa per il rinnovo contrattuale. Lui si guarda ancora intorno, i dirigenti anche, soprattutto dopo le ultime prestazioni non propriamente esaltanti.
Un’altra esitazione potrebbe costargli il posto a vantaggio di Berisha: il cambio della guardia tra i pali potrebbe agevolarne l’uscita. E non solo dalla porta.
Fonte : Il Tempo
FANTACALCIO – Due colonne laziali nella flop 11 della 12^ giornata di serie A
Ecco la consueta rubrica sul fantacalcio in collaborazione con fantaclub.it che vede i top e i flop 11 di giornata. Il nefasto 2 a 0 nel derby ha escluso dalla top tutti i giocatori biancocelesti, in compenso ha permesso a Gervinho di comparire nel tridente offensivo dei migliori insieme a Ilicic e a Higuian. Nella flop 11 compaiono invece due colonne portanti della formazione capitolina: ovvero Candreva e Biglia. Evidentemente l’argentino si è reso conto di non aver fatto una grande prestazione, ingabbiato dai centrocampisti giallorossi, tanto da chiedere scusa ai laziali presenti all’Olimpico (leggi qua). Resiste, invece, nella top 11 generale delle ultime 5 giornate Felipe Anderson con una media di 7,7, mentre nei flop generali c’è Mauricio con una media di 4,4. Per leggere tutti i top e i flop della 12^ giornata di serie A e consigli utili per il fantacalcio visitate il sito fantaclub.it
Lazio, Kishna si candida come arma vincente
La sosta arriva nel momento giusto per la Lazio, in crisi di identità dopo tre sconfitte consecutive assai difficili da digerire, sopratutto per il modo in cui sono arrivate. A mister Pioli l’arduo compito di ideare nuove soluzioni tattiche da utilizzare nelle prossime gare, per tornare a regalare quel calcio che nella scorsa stagione incantava tutti. Oltre al reparto difensivo, anche l’attacco ha un bilancio negativo: gli esterni offensivi infatti, che la scorsa stagione svolgevano un ruolo chiave nel gioco ideato dal tecnico emiliano (tanto da rendere l’attacco biancoceleste uno dei migliori del campionato), quest’anno stanno vivendo un periodo di forte difficoltà che gli impedisce di essere quell’arma letale che terrorizzava tutte le difese della Serie A con la loro incontenibile forza e grinta oltre che una fantasia calcistica sublime, sembrano aver perso il “Magic Touch”…sopratutto Antonio Candreva, che probabilmente sta vivendo uno dei periodi più bui da quando è alla Lazio.
Urge quindi trovare nel mazzo biancoceleste nuove carte vincenti da schierare nelle prossime partite: “A questo punto, senza risposte certe dalla squadra, punterei deciso sui giovani come titolari per le prossime partite”, questo è stato il consiglio espresso ieri dal “gaucho” Giancarlo Morrone alla trasmissione “I Laziali Sono Qua” (leggi qui l’intervista integrale). Perciò, in attesa che i nostri beniamini riaccendano la fiamma della determinazione, è giusto che in questo momento giochi chi sente in sé la forza per esprimere al meglio il concetto di Brutti, Sporchi e Cattivi troppo poco espresso in questa stagione.
GOLDEN BOY – Tra i giovani della rosa biancoceleste che più di tutti si stanno mettendo in mostra in questo scorcio di campionato, oltre a Milinkovic-Savic (anche lui, guarda caso, candidato al premio “Golden Boy 2015”), spicca il talento dell’esterno olandese Ricardo Kishna. Il giovane e talentuoso olandese è apparso tra i più in forma del reparto offensivo ed è sembrato tra i più vogliosi di mettersi in mostra. Fin dal suo debutto nella prima giornata di campionato contro il Bologna, dove ha subito siglato la prima rete in Serie A, Ricardo ogni volta che è stato chiamato in causa è sempre risultato tra i più positivi (e la rete con il Milan lo ha dimostrato). Il numero 88 biancoceleste in queste 8 presenze condite da 2 gol (stesso numero di marcature siglate da Matri e Djordjevic, gli attaccanti più impiegati da Pioli) sta dimostrando di poter dare un forte contributo alla causa biancoeleste. Le sue giocate possono essere una risorsa preziosa per questa squadra, in particolare per gli attaccanti visto che ancora stentano a trovare una vena realizzativa importante. Positivo è anche il suo impiego in Europa League, anche se qui ancora non è riuscito a realizzare la sua prima rete europea con la Lazio, firmando però due assist per i compagni. Pertanto, il momento d’appannamento che sta travolgendo Candreva potrebbe fruttargli più spazio nelle prossime uscite e, con un pizzico di fortuna (che in questo periodo non guasta), la sua tecnica, qualità, e imprevedibilità possono essere un arma vincente per rendere spumeggiante il gioco della Lazio sugli esterni.
KISHNA NUOVO EROE? – Kishna è uno degli elementi fondamentali dell’Olanda U21, ed è conscio della importanza la sua nazionale, ma non ha paura ed anzi si è dichiarato pronto a ricoprire il ruolo di leader: “So di dover trascinare la squadra e i miei compagni. Fin qui ho giocato tutte le partite, perciò ho un ruolo importante all’interno di un gruppo“. Contro il Palermo, il tecnico potrebbe pertanto cambiare alcuni degli interpreti che più stanno deludendo in questo inizio di stagione. Dal 4-2-3-1 visto nel derby, si potrebbe tornare al classico 4-3-3 ed in attacco a rischio c’è appunto Antonio Candreva, tra i peggiori anche nel derby. E l’alternativa all’azzurro può essere proprio Ricardo Kishna: si può dire che è ormai arrivato il momento di diventare una colonna portante anche nella Lazio. Possibile quindi che Pioli (seguendo il consiglio di Morrone) metta da parte i ‘senatori’ per puntare sulla fame dei giovani: Felipe Anderson–Keita–Kishna…insomma le frecce in questo arco non mancano assolutamente, bisogna solo trovare il modo giusto per renderle letali.
L’unico Patric(k) che conosciamo…
Il 9 Giugno 2015 la Lazio ufficializzava l’arrivo di un nuovo giocatore, proveniente dal Barcellona squadra riserve: Patricio Gabarròn Gil, per tutti più semplicemente Patric. Difensore eclettico classe ’93 in scadenza di contratto con i catalani, con i quali aveva esordito anche in Champions League. Gli osservatori del club blaugrana lo avevano prelevato delle giovanili del Villarreal nel 2008, dopo averlo seguito per alcuni anni. In patria era considerato l’erede di Charles Puyol, non uno qualsiasi, e proprio entrando al posto dello storico capitano blaugrana aveva fatto il suo esordio nella massima competizione europea, durante la partita nella fase a gironi di Champions League persa 2-1 contro l’Ajax. Terzino destro, ma all’occorrenza anche interno di centrocampo o regista difensivo, il Diesse Igli Tare, dopo averlo monitorato per più di un anno, non aveva esitato un secondo quando aveva intravisto la possibilità di tesserare questo giovane di grande prospettiva a parametro zero. Qualche foto con la sciarpa biancoceleste, poche parole, il ritiro di Auronzo, poi il vuoto. Già perchè di Patric si sono perse le tracce: una presenza da subentrante (nella disfatta di Verona contro il Chievo) in questo inizio di stagione, per un totale di 44 minuti giocati, innumerevoli presenze in panchina e sulle tribune dello Stadio Olimpico. Doveva essere il vice Basta, è stato scavalcato nelle gerarchie da Konko e per ora rimane un oggetto misterioso. Il suo acquisto appare tuttora inspiegabile: la politica dei parametro zero a volte si rivela azzeccata, ma non può e non deve essere l’unica strada percorribile. Soprattutto in un ruolo, quello dell’esterno di difesa, in cui la Lazio si è trovata più volte scoperta. Fortunatamente riusciamo ad avere sue notizie tramite i social network: assiduo frequentatore di Instagram e abituale “cinguettatore” di Twitter, il giovane spagnolo non perde occasione per dimostrare il suo attaccamento alla squadra e la sua dedizione alla causa biancoceleste. Dalle foto sembra comunque integrato e felice della sua (non) esperienza con l’aquila sul petto.
La sua carriera in biancoceleste stenta a decollare, così come la sua notorietà. Per il momento, se mi chiedi chi è Patric, mi viene in mente quello del Grande Fratello, Patrick Ray Pugliese, il ragazzo biondo, nativo di Teheran, che imperversava sugli schermi Mediaset qualche anno fa. Cambia una K, ma la sostanza è la stessa…
Giulio Piras
INFERMERIA – Il Dottor Bianchini su Klose
Il medico sociale della S.S. Lazio, Roberto Bianchini, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM per il consueto aggiornamento sull’infermeria e per informare sulla situazione relativa a Miroslav Klose, ieri mattina in Paideia per accertamenti. Queste le sua parole: “Buona parte degli atleti è in giro per il mondo. Quei pochi che sono rimasti a Formello, fortunatamente, non hanno problemi particolari. Per quanto riguarda la situazione di Miroslav Klose ieri l’atleta ha fatto un accertamento alla caviglia e si è riscontrato una piccola distrazione della capsula ma non è nulla che preoccupa più di tanto. Miro seguirà un protocollo specifico con lavoro differenziato per i prossimi 3 giorni, e poi riprenderà ad allenarsi con il resto dei compagni. Al momento non ci sono problemi particolari da evidenziare“.
Supercoppa Primavera – Le info sui tagliandi
La S.S. Lazio comunica che, sono in vendita i tagliandi per la gara di Supercoppa Primavera di sabato 14 novembre a Torino.
Questi i dettagli della vendita:
– gara Torino – Lazio
– stadio Olimpico di Torino
– sabato 14 novembre 2015 alle ore 18:00
– curva primavera settore ospiti €. 5
– under 16 ingresso gratuito
– circuito di vendita TICKETONE
– divieto di vendita ai residenti della regione Lazio escluso i possessori della Fidelity Card
– apertura dei botteghini dello stadio olimpico di Torino il giorno della gara dalle ore 16:00
FORMELLO – Si ricomincia senza i Nazionali, assente anche Klose
La Lazio si è ritrovata oggi sotto il tiepido sole di Formello per la ripresa degli allenamenti dopo la sconfitta subita domenica nel Derby. Assenti i 12 Nazionali chiamati dalle rispettive rappresentative (Lulic, Biglia, Onazi, Berisha, Hoedt, Kishna, Parolo, Candreva, Cataldi, Milinkovic-Savic, Oikonomidis e Felipe Anderson), solo 13 gli uomini a disposizione del tecnico Stefano Pioli. Tra questi spicca l’assenza di Miroslav Klose, avvistato ieri mattina in Paideia per degli accertamenti alla caviglia, problema che comunque non desta preoccupazione nello staff medico biancoceleste. Presente al campo Fersini anche il DS Igli Tare, che probabilmente vorrà far sentire alla squadra la propria vicinanza e il proprio supporto. Assente invece il presidente Lotito. Dopo il riscaldamento atletico basato principalmente sugli scatti nel breve, il gruppo ha lavorato sul possesso palla: prima con le due squadre che si sono fronteggiate in un rettangolo delimitato dai cinesini, poi sul campo ridotto con l’ausilio dei portieri; infine, partitella a metà campo.
Domani è prevista una doppia seduta, la mattina alle ore 10 lavoro prettamente atletico, pomeriggio alle ore 15 seduta tecnico-tattica con il pallone.