Doppia seduta in quel di Formello per il gruppo agli ordini di Stefano Pioli. Si parte questa mattina alle 10, senza il pallone (che farà la sua comparsa nell’allenamento pomeridiano, in programma alle 15), ma con una sessione di test atletici sulla velocità, la resistenza e i cambi di direzione. Presenti gli stessi giocatori visti ieri alla ripresa: non c’è infatti Klose, alle prese con un infortunio alla caviglia e che, dopo i prossimi tre-quattro giorni di riposo, tornerà al lavoro con i compagni all’inizio della prossima settimana, giusto in tempo per essere convocato per la delicata sfida contro il Palermo. Oltre al tedesco, assenti anche i vari Berisha, Hoedt, Onazi, Biglia, Lulic, Cataldi, Parolo, Candreva, Milinkovic, Oikonomidis, Kishna e Felipe Anderson, impegnati con le rispettive Nazionali. Il brasiliano ieri ha giocato 77 minuti con la Selezione Olimpica verdeoro, mentre oggi sarà il turno dei due olandesi, dell’argentino e del giovane australiano.
Mercato, spunta Ranocchia
Il prossimo mercato di gennaio della Lazio, inevitabilmente, ruoterà intorno alla difesa. Tanti sono i nomi già accostati ai biancocelesti, da Vlaar a Tonelli passando per Douglas e Rugani. L’ultimo nome della lista è quello di Ranocchia – come scrive il Corriere dello Sport – prossimo 28enne chiuso in nerazzurro da Murillo e Miranda, Thohir può venderlo. Però ci sono alcuni aspetti da tenere sott’occhio. La prima è relativa allo stipendio piuttosto elevato del difensore centrale, guadagna tanto, ha rinnovato da poco fino al 2019. Il secondo aspetto riguarda la formula dell’accordo, l’Inter lo darebbe via solo a titolo definitivo (la cifra si aggira intorno ai 6 e 7 milioni di euro) e non in prestito. L’unica pista con cui si può ragionar con l’Inter è sul prestito si ma con l’obbligo di riscatto.
RASSEGNA STAMPA – Lazio, Pioli chiede rinforzi
Nessun ultimatum ma tanta voglia di ripartire. Lungo faccia a faccia ieri a pranzo tra il diesse Tare ed il tecnico Pioli, l’allenatore ha incassato la fiducia della società. Il dirigente biancoceleste però è stato chiaro: alla ripresa contro il Palermo servirà un cambiamento di rotta perché dopo la debacle contro la Roma non sono più ammessi passi falsi.
I due hanno affrontato i temi della crisi della Lazio, con in testa quello dei vari big, Candreva su tutti, che in questo periodo mancano all’appello. Tare ha chiesto al tecnico di motivare il gruppo ma soprattutto i singoli. Ma non è stato un monologo quello dei diesse della Lazio che si è visto chiedere da Pioli dei rinforzi per gennaio. La questione difesa è stata affrontata con grande attenzione. Il tecnico si è assunto le sue responsabilità per il momento che vive la squadra ma ha spiegato che, senza De Vrij, la difesa ha perso il suo vero leader. Per questo ha chiesto un intervento sul mercato di gennaio, cosa che peraltro aveva già fatto pubblicamente in una delle ultime conferenze stampa: «Stefan è un calciatore al quale ci affidavamo per tutta la fase difensiva – aveva detto alla vigilia della gara contro il Milan – ma non ci faremo trovare impreparati a gennaio». Douglas del Dnipro resta in cima alla lista dei desideri, ma secondo quanto scrivono in Francia ci sarebbe anche Nicolas N’Koulou tra i possibili obiettivi. Centrale del Marsiglia, ha il contratto in scadenza nel 2016.
L’altro nome è quello di Tonelli che per il momento è stato tolto dal mercato dal presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi: “A gennaio non andrà a via, per noi è un giocatore importante e non ce ne priveremo. Vogliamo raggiungere la salvezza e lui è fondamentale per noi – ha detto a lalaziosiamonoi.it -. A giugno andrà via 90 su 100”. Più dietro c’è la suggestione Vlaar: con De Vrij aveva formato in Olanda un super coppia in difesa ma l’intervento al ginocchio impone delle riflessioni. La Lazio ha avuto nei giorni scorsi contatti con il suo agente, lo stesso di De Vrij e Hoedt. Infine la Lazio ha scelto il Segretario Generale Antonio Calveri come addetto alle relazioni con i tifosi.
Klose. «Per Klose è stata riscontrata una piccola distrazione della capsula ma non è nulla che preoccupa più di tanto», ha detto il medico sociale. Sarà pronto per la ripresa.
Fonte : Leggo
Biglia rimpianto derby: “Non dovevamo perdere”
Non si doveva perdere il derby ed invece… “Qualunque partita si può perdere, tranne il derby – le parole da Capitano di Lucas Biglia dal ritiro della Nazionale Argentina – la verità è che brucia molto, soprattutto perché venivamo da due sconfitte consecutive e volevamo mostrare tutto il nostro valore. Ma dobbiamo rialzarci e guardare avanti”. A proposito di sfide particolare in patria la sua Argentina è impegnata in amichevole nel clasico contro il Brasile di Neymar: “Dobbiamo vincere, mi auguro che tutto vada per il meglio e che giocheremo bene – le parole dell’intervista ai microfoni di TyCSports.com – ci mancheranno tanti titolari, ma siamo qui e dobbiamo voltare pagina. Cercheremo di fare una gran partita, ma soprattutto cercheremo di vincere. È quella l’unica cosa che conta e che ti aiuta a crescere”.
RASSEGNA STAMPA – Klose out ma non preoccupa
Roberto Bianchini, medico sociale della Lazio, è intervenuto oggi ai microfoni di Lazio Style Radio per fare il punto sull’infermeria biancoceleste: “I giocatori che sono rimasti a Formello, fortunatamente, non hanno problemi particolari. Per quanto riguarda la situazione di Miroslav Klose ieri l’atleta ha fatto un accertamento alla caviglia e si è riscontrato una piccola distrazione della capsula, ma non è nulla che preoccupa più di tanto. Miro seguirà un protocollo specifico con lavoro differenziato per i prossimi 3 giorni, e poi riprenderà ad allenarsi con il resto dei compagni”.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Obiettivo numero 1 è l’Europa League
E se l’Europa League fosse l’unica, reale possibilità di trovare un senso a questa stagione? Un interrogativo che sembra aderire su misura al deludente primo capitolo scritto, da agosto a oggi, dalla Lazio. Sogno Champions infranto già ai preliminari, un settimo posto in campionato che il ‘like’, da parte della piazza biancoceleste, non può certo pretenderlo: in tre mesi, la sbornia per il podio conquistato lo scorso anno si è esaurita del tutto. Lasciando spazio all’immancabile cerchio alla testa, al senso di nausea per il fresco derby perso e alla difficoltà di produrre ragionamenti e valutazioni con la mente lucida. Eppure è proprio questo il compito a cui è chiamato l’organismo laziale, dalla dirigenza ai calciatori passando per l’allenatore. Di diagnosi da effettuare seduti attorno a un tavolino (o in mezzo al campo di Formello, fa lo stesso), sfruttando la terza e ultima sosta dell’anno solare per le Nazionali, ne emergono tante. Una di queste, ruolini di marcia alla mano, è inequivocabile: la Lazio europea gode di uno stato di salute migliore rispetto alla versione campionato.
IN EUROPA MEGLIO PER PUNTI CONQUISTATI, MEDIA GOL E NON SOLO – Parlano i punti ottenuti nelle due competizioni, innanzitutto: 10 in 4 giornate nel Gruppo G di Europa League, 18 su 12 turni in Serie A. Ossia, l’83,3% dell’intero jackpot a disposizione contro un tondo, ma insoddisfacente 50%. Senza il pareggio a tempo scaduto del Dnipro, nella gara inaugurale del girone, il bottino internazionale avrebbe raggiunto il 100%. In ogni caso, solo Napoli e Rapid Vienna (prime nei rispettivi raggruppamenti con 12 punti) hanno fatto meglio. Eco immediata arriva dai gol realizzati: 9 in Europa (quinto migliore score della competizione), per una media di 2,3 reti a incontro. In campionato sono invece 16 i centri, per una media di 1,3. Stesso discorso per i gol subiti: quattro il giovedì sera (media di 1 a partita), ben 20 nel fine settimana nostrano (seconda peggior difesa, dopo il Carpi ultimo). Volendo far incetta di numeri e statistiche, la Lazio di Europa League è anche più precisa in fatto di conclusioni: 63,6% contro il 44,1%. Ma il succo della questione è già di per sé cristallino: Biglia e compagni viaggiano a due velocità.
BLINDARE IL PRIMO POSTO NEL GIRONE, POI SI VEDRÀ… – Sarebbe strano il contrario, è l’obiezione più istintiva: in un girone abitato da Dnipro, Saint-Étienne e Rosenborg (squadre meno attrezzate della Lazio), altro risultato parziale rispetto alla prima piazza sarebbe stato un mezzo fallimento. La Fiorentina capolista in Italia, ma sconfitta già due volte nel proprio girone europeo, dimostra però che rispettare il preannunciato ruolo da protagonista è già di per sé un obiettivo da non screditare. In Europa League la Lazio trova poi energie preziose da nuovi acquisti quali Hoedt e Kishna, che sull’onda di prestazioni convincenti sperano di riscuotere una maggior considerazione da parte di Pioli anche in campionato. Così è avvenuto con Milinkovic-Savic, oggetto misterioso fino al gol siglato in casa del Dnipro, quindi utilizzato sempre di più dal tecnico emiliano. Insomma, alla Lazio non mancano numeri e motivazioni per spingere sull’acceleratore dell’Europa League, senza per questo tirare i remi in barca in campionato. E se rivali come Borussia Dortmund, Liverpool, Tottenham e le stesse italiane Napoli e Fiorentina partono avanti in una griglia ideale di favorite per la coppa, i biancocelesti possono intanto concentrarsi nel blindare il primo posto nel proprio gruppo (evitando ai sedicesimi le migliori quattro terze della Champions League). Una volta nel rush dei turni a eliminazione diretta, il discorso sarebbe aperto a ogni eventualità. Alla Lazio serve prima di tutto credere di poter lottare al massimo delle proprie risorse. Quella stessa convinzione che finora è mancata in campionato.
PROBLEMA ALLA CAVIGLIA PER KLOSE, MA STOP CONTENUTO – Un’altra assenza che si è fatta sentire è senza dubbio legata ai gol di Miroslav Klose. Il tedesco, ancora all’asciutto di marcature nelle sue 7 presenze stagionali, rimarrà fermo per il resto della settimana a causa di un problema alla caviglia: “una piccola distrazione della capsula con risentimento infiammatorio”, specifica il medico sociale biancoceleste Roberto Bianchini ai microfoni di Lazio Style Radio. Per l’attaccante però nulla di preoccupante: stop previsto di 3-4 giorni, prima del rientro in gruppo. La sua disponibilità per la gara con il Palermo del 22 novembre non è al momento in dubbio. Mister Pioli attende con impazienza anche il suo contributo.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Pioli ribalta la Lazio
Gerarchie azzerate. La terza sconfitta consecutiva mette tutti sotto processo nella Lazio, anche e soprattutto coloro che in questi giorni sono con le rispettive nazionali.
Ieri nel centro sportivo di Formello la squadra biancoceleste ha ripreso gli allenamenti, ma in campo c’era soltanto metà dell’organico. Ai bordi del campo il direttore sportivo Igli Tare che ha seguito come di consueto la seduta di lavoro. Non c’è stato l’atteso confronto con la squadra perché, visto l’esiguo numero di giocatori, non avrebbe avuto senso: il presidente Lotito si è tenuto lontano dal quartier generale laziale, ma c’è da scommettere che si confronterà con la sua squadra prima della prossima partita di campionato in programma all’Olimpico contro il Palermo.
Sarà il remake del post Lazio-Milan, quando la formazione perse senza opporre resistenza ai rossoneri. Il tecnico Pioli vuol dare una scossa per cercare di trovare quei risultati necessari a rimettere in pista la sua squadra, per questo nei prossimi giorni mischierà le carte azzerando le gerarchie iniziali; troppi i giocatori che fino a oggi non hanno garantito quel rendimento utile a far crescere la Lazio, troppi gli elementi disconnessi, lontani dalle logiche di spogliatoio e della squadra. Il puzzle costruito nella passata stagione con risultati ed entusiasmo è andato in frantumi, bisognerà ripartire da capo e rimettere insieme i pezzi.
Rischiano i veterani, a partire da Miro Klose che ieri non si è allenato per un problema alla caviglia. Il tedesco tornerà a disposizione all’inizio della prossima settimana, intanto il suo score stagionale è fermo: zero gol in campionato, zero gol in Europa League, zero gol nel preliminare di Champions League, zero gol nella Supercoppa Italiana. Ha già saltato per infortunio undici partite su diciotto impegni ufficiali, solo due assist contro il Torino nei primi cento giorni della stagione: poco, troppo poco per il Paperone dei calciatori laziali che grava sul bilancio più di ogni altro. Ha iniziato il derby dalla panchina, ed è probabile che guarderà altre partite accanto a Pioli.
Non sarà l’unico, perché l’allenatore laziale metterà in discussione l’intera rosa, senza guardare in faccia nessuno, senza fare sconti: chi non rende, paga. E resta a guardare. Un altro che rischia è Candreva, che finora sembra un lontano parente del giocatore apprezzato nella scorsa stagione. La storia della fascia di capitano è stato un brutto colpo per l’autostima del calciatore romano, precipitata dopo esser stato privato dei gradi. In Nazionale la sua posizione è molto solida, ma nella squadra di club non è così stabile come sembra: è uno dei calciatori che ha più mercato, e non è da escludere che la Lazio possa prendere in considerazione l’idea di cederlo già a gennaio.
Del resto alle sue spalle ci sono Keita e Kishna che scalpitano, e che potrebbero mettere a rischio la titolarità di Felipe Anderson. Finora anche il brasiliano ha vivacchiato tirando fuori dal cilindro qualche colpo a effetto riscattando parzialmente prestazioni complessivamente scolorite. Non è estraneo dal rimpasto biancoceleste neppure Marchetti che sta ancora cercando l’intesa per il rinnovo contrattuale. Lui si guarda ancora intorno, i dirigenti anche, soprattutto dopo le ultime prestazioni non propriamente esaltanti.
Un’altra esitazione potrebbe costargli il posto a vantaggio di Berisha: il cambio della guardia tra i pali potrebbe agevolarne l’uscita. E non solo dalla porta.
Fonte : Il Tempo
FANTACALCIO – Due colonne laziali nella flop 11 della 12^ giornata di serie A
Ecco la consueta rubrica sul fantacalcio in collaborazione con fantaclub.it che vede i top e i flop 11 di giornata. Il nefasto 2 a 0 nel derby ha escluso dalla top tutti i giocatori biancocelesti, in compenso ha permesso a Gervinho di comparire nel tridente offensivo dei migliori insieme a Ilicic e a Higuian. Nella flop 11 compaiono invece due colonne portanti della formazione capitolina: ovvero Candreva e Biglia. Evidentemente l’argentino si è reso conto di non aver fatto una grande prestazione, ingabbiato dai centrocampisti giallorossi, tanto da chiedere scusa ai laziali presenti all’Olimpico (leggi qua). Resiste, invece, nella top 11 generale delle ultime 5 giornate Felipe Anderson con una media di 7,7, mentre nei flop generali c’è Mauricio con una media di 4,4. Per leggere tutti i top e i flop della 12^ giornata di serie A e consigli utili per il fantacalcio visitate il sito fantaclub.it
Lazio, Kishna si candida come arma vincente
La sosta arriva nel momento giusto per la Lazio, in crisi di identità dopo tre sconfitte consecutive assai difficili da digerire, sopratutto per il modo in cui sono arrivate. A mister Pioli l’arduo compito di ideare nuove soluzioni tattiche da utilizzare nelle prossime gare, per tornare a regalare quel calcio che nella scorsa stagione incantava tutti. Oltre al reparto difensivo, anche l’attacco ha un bilancio negativo: gli esterni offensivi infatti, che la scorsa stagione svolgevano un ruolo chiave nel gioco ideato dal tecnico emiliano (tanto da rendere l’attacco biancoceleste uno dei migliori del campionato), quest’anno stanno vivendo un periodo di forte difficoltà che gli impedisce di essere quell’arma letale che terrorizzava tutte le difese della Serie A con la loro incontenibile forza e grinta oltre che una fantasia calcistica sublime, sembrano aver perso il “Magic Touch”…sopratutto Antonio Candreva, che probabilmente sta vivendo uno dei periodi più bui da quando è alla Lazio.
Urge quindi trovare nel mazzo biancoceleste nuove carte vincenti da schierare nelle prossime partite: “A questo punto, senza risposte certe dalla squadra, punterei deciso sui giovani come titolari per le prossime partite”, questo è stato il consiglio espresso ieri dal “gaucho” Giancarlo Morrone alla trasmissione “I Laziali Sono Qua” (leggi qui l’intervista integrale). Perciò, in attesa che i nostri beniamini riaccendano la fiamma della determinazione, è giusto che in questo momento giochi chi sente in sé la forza per esprimere al meglio il concetto di Brutti, Sporchi e Cattivi troppo poco espresso in questa stagione.
GOLDEN BOY – Tra i giovani della rosa biancoceleste che più di tutti si stanno mettendo in mostra in questo scorcio di campionato, oltre a Milinkovic-Savic (anche lui, guarda caso, candidato al premio “Golden Boy 2015”), spicca il talento dell’esterno olandese Ricardo Kishna. Il giovane e talentuoso olandese è apparso tra i più in forma del reparto offensivo ed è sembrato tra i più vogliosi di mettersi in mostra. Fin dal suo debutto nella prima giornata di campionato contro il Bologna, dove ha subito siglato la prima rete in Serie A, Ricardo ogni volta che è stato chiamato in causa è sempre risultato tra i più positivi (e la rete con il Milan lo ha dimostrato). Il numero 88 biancoceleste in queste 8 presenze condite da 2 gol (stesso numero di marcature siglate da Matri e Djordjevic, gli attaccanti più impiegati da Pioli) sta dimostrando di poter dare un forte contributo alla causa biancoeleste. Le sue giocate possono essere una risorsa preziosa per questa squadra, in particolare per gli attaccanti visto che ancora stentano a trovare una vena realizzativa importante. Positivo è anche il suo impiego in Europa League, anche se qui ancora non è riuscito a realizzare la sua prima rete europea con la Lazio, firmando però due assist per i compagni. Pertanto, il momento d’appannamento che sta travolgendo Candreva potrebbe fruttargli più spazio nelle prossime uscite e, con un pizzico di fortuna (che in questo periodo non guasta), la sua tecnica, qualità, e imprevedibilità possono essere un arma vincente per rendere spumeggiante il gioco della Lazio sugli esterni.
KISHNA NUOVO EROE? – Kishna è uno degli elementi fondamentali dell’Olanda U21, ed è conscio della importanza la sua nazionale, ma non ha paura ed anzi si è dichiarato pronto a ricoprire il ruolo di leader: “So di dover trascinare la squadra e i miei compagni. Fin qui ho giocato tutte le partite, perciò ho un ruolo importante all’interno di un gruppo“. Contro il Palermo, il tecnico potrebbe pertanto cambiare alcuni degli interpreti che più stanno deludendo in questo inizio di stagione. Dal 4-2-3-1 visto nel derby, si potrebbe tornare al classico 4-3-3 ed in attacco a rischio c’è appunto Antonio Candreva, tra i peggiori anche nel derby. E l’alternativa all’azzurro può essere proprio Ricardo Kishna: si può dire che è ormai arrivato il momento di diventare una colonna portante anche nella Lazio. Possibile quindi che Pioli (seguendo il consiglio di Morrone) metta da parte i ‘senatori’ per puntare sulla fame dei giovani: Felipe Anderson–Keita–Kishna…insomma le frecce in questo arco non mancano assolutamente, bisogna solo trovare il modo giusto per renderle letali.
L’unico Patric(k) che conosciamo…
Il 9 Giugno 2015 la Lazio ufficializzava l’arrivo di un nuovo giocatore, proveniente dal Barcellona squadra riserve: Patricio Gabarròn Gil, per tutti più semplicemente Patric. Difensore eclettico classe ’93 in scadenza di contratto con i catalani, con i quali aveva esordito anche in Champions League. Gli osservatori del club blaugrana lo avevano prelevato delle giovanili del Villarreal nel 2008, dopo averlo seguito per alcuni anni. In patria era considerato l’erede di Charles Puyol, non uno qualsiasi, e proprio entrando al posto dello storico capitano blaugrana aveva fatto il suo esordio nella massima competizione europea, durante la partita nella fase a gironi di Champions League persa 2-1 contro l’Ajax. Terzino destro, ma all’occorrenza anche interno di centrocampo o regista difensivo, il Diesse Igli Tare, dopo averlo monitorato per più di un anno, non aveva esitato un secondo quando aveva intravisto la possibilità di tesserare questo giovane di grande prospettiva a parametro zero. Qualche foto con la sciarpa biancoceleste, poche parole, il ritiro di Auronzo, poi il vuoto. Già perchè di Patric si sono perse le tracce: una presenza da subentrante (nella disfatta di Verona contro il Chievo) in questo inizio di stagione, per un totale di 44 minuti giocati, innumerevoli presenze in panchina e sulle tribune dello Stadio Olimpico. Doveva essere il vice Basta, è stato scavalcato nelle gerarchie da Konko e per ora rimane un oggetto misterioso. Il suo acquisto appare tuttora inspiegabile: la politica dei parametro zero a volte si rivela azzeccata, ma non può e non deve essere l’unica strada percorribile. Soprattutto in un ruolo, quello dell’esterno di difesa, in cui la Lazio si è trovata più volte scoperta. Fortunatamente riusciamo ad avere sue notizie tramite i social network: assiduo frequentatore di Instagram e abituale “cinguettatore” di Twitter, il giovane spagnolo non perde occasione per dimostrare il suo attaccamento alla squadra e la sua dedizione alla causa biancoceleste. Dalle foto sembra comunque integrato e felice della sua (non) esperienza con l’aquila sul petto.
La sua carriera in biancoceleste stenta a decollare, così come la sua notorietà. Per il momento, se mi chiedi chi è Patric, mi viene in mente quello del Grande Fratello, Patrick Ray Pugliese, il ragazzo biondo, nativo di Teheran, che imperversava sugli schermi Mediaset qualche anno fa. Cambia una K, ma la sostanza è la stessa…
Giulio Piras
INFERMERIA – Il Dottor Bianchini su Klose
Il medico sociale della S.S. Lazio, Roberto Bianchini, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM per il consueto aggiornamento sull’infermeria e per informare sulla situazione relativa a Miroslav Klose, ieri mattina in Paideia per accertamenti. Queste le sua parole: “Buona parte degli atleti è in giro per il mondo. Quei pochi che sono rimasti a Formello, fortunatamente, non hanno problemi particolari. Per quanto riguarda la situazione di Miroslav Klose ieri l’atleta ha fatto un accertamento alla caviglia e si è riscontrato una piccola distrazione della capsula ma non è nulla che preoccupa più di tanto. Miro seguirà un protocollo specifico con lavoro differenziato per i prossimi 3 giorni, e poi riprenderà ad allenarsi con il resto dei compagni. Al momento non ci sono problemi particolari da evidenziare“.
Supercoppa Primavera – Le info sui tagliandi
La S.S. Lazio comunica che, sono in vendita i tagliandi per la gara di Supercoppa Primavera di sabato 14 novembre a Torino.
Questi i dettagli della vendita:
– gara Torino – Lazio
– stadio Olimpico di Torino
– sabato 14 novembre 2015 alle ore 18:00
– curva primavera settore ospiti €. 5
– under 16 ingresso gratuito
– circuito di vendita TICKETONE
– divieto di vendita ai residenti della regione Lazio escluso i possessori della Fidelity Card
– apertura dei botteghini dello stadio olimpico di Torino il giorno della gara dalle ore 16:00
FORMELLO – Si ricomincia senza i Nazionali, assente anche Klose
La Lazio si è ritrovata oggi sotto il tiepido sole di Formello per la ripresa degli allenamenti dopo la sconfitta subita domenica nel Derby. Assenti i 12 Nazionali chiamati dalle rispettive rappresentative (Lulic, Biglia, Onazi, Berisha, Hoedt, Kishna, Parolo, Candreva, Cataldi, Milinkovic-Savic, Oikonomidis e Felipe Anderson), solo 13 gli uomini a disposizione del tecnico Stefano Pioli. Tra questi spicca l’assenza di Miroslav Klose, avvistato ieri mattina in Paideia per degli accertamenti alla caviglia, problema che comunque non desta preoccupazione nello staff medico biancoceleste. Presente al campo Fersini anche il DS Igli Tare, che probabilmente vorrà far sentire alla squadra la propria vicinanza e il proprio supporto. Assente invece il presidente Lotito. Dopo il riscaldamento atletico basato principalmente sugli scatti nel breve, il gruppo ha lavorato sul possesso palla: prima con le due squadre che si sono fronteggiate in un rettangolo delimitato dai cinesini, poi sul campo ridotto con l’ausilio dei portieri; infine, partitella a metà campo.
Domani è prevista una doppia seduta, la mattina alle ore 10 lavoro prettamente atletico, pomeriggio alle ore 15 seduta tecnico-tattica con il pallone.
Candreva e la Lazio, un amore sbocciato in quell’11 Novembre
11 Novembre, una data che, purtroppo, non è come le altre. Otto anni fa in una sciagurata domenica mattina Gabriele Sandri ci lasciava. Il destino però è strano, perché il calendario della stagione 2012-2013 in quella data fissa una partita particolare: il derby. La Lazio di Petkovic arriva in cerca di conferme, la Roma di Zeman vuole trovare continuità. Le lacrime si sa, non hanno colori, e allora prima della partita il commovente, e doveroso, saluto a Gabbo. Nord e Sud, Mauri e Totti, tutti insieme sotto la curva nord ad omaggiare il ragazzo romano tristemente scomparso. Il derby comincia, il cielo è cupo, come intristito anch’esso per l’anniversario di morte e, come non bastasse, la Lazio va sotto. Il cielo da cupo diventa nero, le rade gocce di pioggia che scendevano si intensificano fino a diventare un acquazzone come pochi se ne sono visti a Roma. Il campo regge (abbastanza) ma la partita diventa dura. Scivolate ed interventi al limite, senza però mai oltrepassarlo, come è giusto che sia in un derby. A metà del primo tempo la Lazio ha una punizione dai trenta metri. La visibilità è davvero ridotta, anche perché l’impianto di illuminazione non resiste al temporale e fa i capricci. A sistemare il pallone con cura va Antonio Candreva. Negli occhi dei tifosi c’è la speranza che, con il campo bagnato e la palla scivolosa possa succedere qualcosa di strano, una mischia una pozzanghera qualcosa del genere, perché per fare gol da quella distanza deve succedere qualcosa di veramente rocambolesco. L’arbitro fischia e Antonio comincia a correre verso la palla. Occhi puntati verso la porta, sguardo concentrato e personalità da vendere perché sì, per pensare di far gol da lì serve un po’ di strafottenza. Colpisce la palla di collo, che pesante per l’acqua si alza, va dritta, supera la barriera, piega le mani del portiere….ed è gol. Antonio Candreva ha pareggiato il derby. La gioia è immensa, sua e di tutti i tifosi. Esplode, si gira e comincia a correre verso la curva nord. Il campo è sempre più pesante ma no, non importa, lui pare veleggiare su quel prato verde intrinseco di fango che somiglia più ad un campo provinciale che all’Olimpico. Si lancia in una scivolata con le braccia larghe ed i pugni chiusi, verso la curva nord, verso la sua curva, la sua gente. È cambiato qualcosa, lo scetticismo del suo arrivo ormai è un lontano ricordo, sfocato. Quella presunta simpatia verso la Roma ed i malumori al suo sbarco sono acqua passata. Tre anni fa Candreva si è preso la Lazio. La Lazio vincerà quel derby 3-2 con i gol di Klose e Mauri, ma nessuno o quasi li ricorda. Quello è il derby di Candreva, quella è la partita che ha cambiato, per sempre, la storia tra Antonio e la gente laziale. Adesso non sta vivendo un momento brillante, ma dopo tre stagioni e mezzo in cui, spesso da solo, ha tirato la carretta, è normale. Antonio e la Lazio è un amore sbocciato esattamente tre anni fa, che va coltivato e conservato. Perché di questo matrimonio, le pagine più belle, sono ancora da scrivere!
Italia – Mister Conte punta su Candreva e Parolo
Prime prove tattiche per mister Conte in vista dell’amichevole di venerdì fra Italia e Belgio. Il commissario tecnico vuole evitare di fare brutte figure ed ha intenzione di testare il gruppo che probabilmente parteciperà al prossimo Europeo in Francia. Come riferito da Sky Sport il tecnico azzurro ha schierato la squadra con il 4-4-2: Buffon in porta, in difesa Darmian, Bonucci, Chiellini e De Sciglio. A centrocampo Parolo mediano al fianco di Marchisio (in ballottaggio con Montolivo), Candreva a sinistra e Florenzi sulla fascia opposta. In attacco spazio alla coppia Pellé–Eder.
De Silvestri: “Campionato aperto. Se incontrerò Lotito…”
Dal ritiro della Nazionale l’ex terzino biancoceleste Lorenzo de Silvestri ha parlato del campionato e della questione Lotito.
Sul campionato: “Quello di quest’anno è un torneo particolare. Dopo tanti anni di dominio bianconero finalmente ci sono diverse squadre che possono puntare allo Scudetto. La Fiorentina mi ha fatto una grande impressione, sono forti e da temere. Lo stesso discorso vale per il Napoli. L’Inter ha tanti campioni, è una squadra massiccia che riesce a vincere incassando pochissimo. Poi ci sono Juventus, Roma e Milan che possono dire la loro”.
Sull’obiettivo Europeo 2017: “Tutti vorrebbero raggungere la Nazionale. Sono rientrato e l’Europeo è un obiettivo a cui voglio aspirare per tutta la stagione. Dopo i momenti difficili che ho vissuto è una grande soddisfazione essere qui, farò di tutto per convincere il mister a puntare su di me”.
Su Lotito: “Dopo il mio addio alla Lazio ci siamo già incontrati. Se lo rivedrò in Nazionale lo saluterò volentieri”.
Milinkovic-Savic: “Felicissimo di aver scelto la Lazio”
Milinkovic-Savic, il giovane serbo arrivato l’estate scorsa in biancoceleste, ha rilasciato nel suo paese una lunga intervista, nella quale ha parlato della sua Serbia ma nel corso della quale ha parlato anche della sua nuova avventura nella squadra capitolina. Di seguito l’intervista integrale.
Venerdì prossimo per le qualificazioni agli Europei 2017 di categoria si giocherà Serbia-Italia Under 21: “A parte qualche giocatore che ho affrontato in Serie A non so chi giocherà nell’Italia. Sicuramente però a centrocampo ci sarà Danilo Cataldi, mio compagno di squadra, tra noi sarà un bel duello. L’allenatore ci spiegherà i punti di forza e quelli deboli degli azzurri, arriveremo pronti alla sfida. Abbiamo due impegni ravvicinati ma possiamo battere sia l’Italia che la Slovenia, abbiamo tanta qualità e vogliamo dimostrarlo. Le partite con Lituania e Nuova Zelanda ci sono servite per fare esperienza”.
Nel 2013 hai conquistato l’oro agli Europei Under 19, nel 2015 l’oro ai Mondiali Under 20. Successi conquistati ogni due anni. Buon segno in vista degli Europei del 2017? “Prima pensiamo a qualificarci poi punteremo a vincerli. Ora è il momento di stare attenti e concentrati perchè dovremo affrontare squadre forti e competitive. Dopo il cambio di allenatore sono arrivati molti giovani, ma finora abbiamo dimostrato che il gruppo non ha avuto grandi problemi. Stiamo acquistando fiducia nei nostri mezzi, penso che potremo ottenere grandi risultati”.
Sei uno dei candidati al Golden Boy, il premio istituito da Tuttosport, per i giovani che si sono messi in evidenza: “Sono in buona compagnia, oltre a me ci sono Andrija Zivkovic e Nemanja Maksimovic, non riesco a credere di essere stato inserito tra questi nomi. Per me è uno stimolo a lavorare sodo e a fare sempre meglio ma è anche un riconoscimento per tutto quello che ho fatto finora”.
Risultati ottenuti grazie alla Federcalcio che negli ultimi anni sta lavorando molto bene con le nazionali giovanili: “In Serbia ci sono tanti talenti e club con una grande storia alle spalle. Nelle nazionali giovanili gli allenatori sono molto preparati e stanno raggiungendo grandi risultati. Si lavora e si ragiona per il collettivo non si cerca solamente di far crescere il singolo”.
Quella di venerdì sarà la partita più importante del girone. Cosa significa per te che sei arrivato alla Lazio: “Non vedo l’ora di scendere in campo, sono molto emozionato. Giocheremo nella città dove sono cresciuto – a Novi Sad –, nello stadio del Vojvodina, dove ho iniziato la mia carriera. Spero solo che lo stadio sian pieno e che le persone siano felici al termine dell’incontro”.
Come ti trovi nella Lazio? “Posso solo dire che sono contento della mia scelta. Sono uno dei più giovani, cerco di dimostrare il mio valore giorno dopo giorno. Sono arrivato da poco ma l’esperienza che sto facendo mi sarà molto utile in futuro”.
Il ct della Serbia, Radovan Curcic, dopo averti convocato nella Nazionale maggiore ti sta tenendo sotto osservazione: “La convocazione in Nazionale maggiore è il punto più alto della carriera di un giocatore. Ho tanto tempo davanti, arriverà anche il mio momento. È importante crescere, devo fare bene con l’Under 21 e poi potrò coronare il mio sogno di entrare nella squadra dei grandi”.
La Spina, Anfp: “Fuori le mele marce dal mondo del calcio”
Il segretario nazionale dell’Anfp (Associazione Nazionale Funzionari Polizia) Lorena La Spina è intervenuta per commentare la strana situazione venutasi a creare nell’ambiente calcistico romano dopo le disposizioni sulla sicurezza del prefetto Gabrielli: “Alle due società sportive romane viene data l’occasione di rinnovare una tifoseria al cui interno si nascondono delle mele marce con le quali non è mai stato possibile affrontare nessun dialogo, sempre pronti a strumentalizzare gli altri tifosi ed a compiere atti non consoni all’ambiente calcistico e che creano discredito sulle stesse società e sulla città di Roma. Non si possono dimenticare le persone accoltellate, gli striscioni, i petardi, le bombe carta che hanno ferito numerosi tifosi, i cori vergognosi che hanno portato alla chiusura delle curve anche nel proscenio internazionale. Siamo sicuri che la legalità debba essere sempre rispettata e che non possa essere motivo di interessi poco chiari e protettivi di logiche pericolose. Strano però questo Paese: a Roma la legalità riceve indifferenza. Il percorso intrapreso in sintonia dal prefetto e dal questore per garantire la sicurezza anche all’interno dello stadio Olimpico è stato bollato come eccessivo e penalizzante per i gruppi ultras. Ma nessuno ha riconosciuto che sia stato l’unico derby degli ultimi 50 anni nel quale non si siano verificati ne’ incidenti ne’ disordini. In una città come Roma – dove il degrado amministrativo di cattive gestioni, certificato dagli esiti di un’indagine che si allarga a macchia d’olio – non si sa cogliere l’importanza di un percorso costruttivo, svolto all’interno delle regole e che appare destinato a ripercuotersi favorevolmente sui cittadini e su tutto l’indotto calcistico romano”.
Problemi sul rinnovo di Tonelli, Lazio alla finestra, ma Corsi smentisce…
AGGIORNAMENTO ORE 17:30 – Contattato dalla redazione de LaLazioSiamoNoi, il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi ha voluto chiarire la situazione riguardante il difensore dei toscani: “Non c’è nulla, sono idee giornalistiche. A gennaio non andrà via, è un giocatore importante e non ce ne priveremo. Vogliamo raggiungere la salvezza e lui è fondamentale per il nostro obbiettivo. Nessuno lascerà Empoli a gennaio. Giugno? Andrà via, ovviamente al miglior offerente. E’ un giocatore che piace.”
Gli fa eco il DS dei toscani, Marcello Carli: “Non ho sentito Tare, e non daremo via nessuno a gennaio. Tonelli a giugno può essere un uomo mercato, ha chiuso il suo percorso qui come giusto che sia.”
Incertezza sul futuro di Tonelli. Dopo essere rimasto ad Empoli questa estate, nonostante l’interessamento di altre squadre, ora sarebbero sorte delle difficoltà sul rinnovo del suo contratto. A quanto riportato da Sky Sport sul difensore si sono posate le attenzioni di Lazio, Napoli e Sampdoria e quindi il giocatore potrebbe lasciare la squadra toscana. La società biancoceleste lo segue da diverso tempo e vorrebbe averlo, per poter rimpiazzare l’olandese de Vrij, ma anche quella partenopea sta monitorando la situazione e nel caso dovesse saltare la trattativa con la Juventus per Rugani si potrebbe fare avanti.
Rinnovi, in bilico Marchetti e Lulic. Candreva, no al Chelsea
Sono ore calde in casa Lazio sul fronte dei rinnovi. Tralasciando la situazione di Biglia (di cui si riparlerà a fine stagione, vista la scadenza al 2018), i casi più spinosi restano quelli legati a Marchetti e Lulic. Il portiere dovrebbe incontrare la società già nel weekend: l’agente Bozzo si sta dando parecchio da fare per trovare un accordo con Lotito, anche se il numero uno sembra ora meno convinto di restare rispetto a qualche settimana fa. La riflessione non potrà tuttavia durare ancora a lungo: gennaio è infatti vicino e, se la trattativa non dovesse concludersi prima di quel termine, l’ipotesi di una cessione si trasformerebbe in una certezza. Nel frattempo però la Lazio continuerà a lavorare per la riconferma di Marchetti, obiettivo primario dei biancocelesti: i quali, a tal proposito, hanno già migliorato sia l’offerta economica (che dovrebbe aggirarsi intorno agli 1,5 milioni) che quella relativa alla durata (fino al 2019) e sperano in questo modo di evitare un doloroso divorzio.
Stesso discorso del portiere veneto anche per l’esterno bosniaco, che, dopo aver evitato a più riprese in estate una cessione annunciata, la vedrà realizzata a gennaio in caso di mancato accordo. Nonostante il suo no sembri ormai definitivo, la Lazio farà comunque un ultimo tentativo per rinnovargli il contratto, in scadenza nel 2017, e, se dovesse trovare nuovamente la porta sbarrata, valuterà le offerte che arriveranno nel corso della sessione invernale.
Infine, sembra priva di fondamento la voce, riportata da ‘TMW’, di un interesse del Chelsea per Antonio Candreva: secondo infatti quanto rivela ‘Lalaziosiamonoi’, è vero che il centrocampista, che sta vivendo un periodo alquanto negativo, gode della stima di alcuni dei maggiori club europei (come ribadito appena pochi giorni fa dal suo agente Federico Pastorello), ma il suo desiderio è quello di restare e cercare la via del riscatto in maglia biancoceleste.