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Ecco il meteo del weekend

NEWS – Stiamo quasi a fine Novembre, e la domenica che verrà sarà la penultima del mese.  Come già previsto da diversi giorni, il comune di Roma ha ufficializzato l’allerta meteo per le prossime ore, con un forte calo delle temperature, tanta pioggia e vento. Eccoli i primi segnali dell’Inverno. Dalle prime ore di domani mattina e per le successive 24-36 ore, sono previsti sul Lazio venti forti, con rinforzi fino a burrasca, dai quadranti occidentali. Si prevedono altresì precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Manca poco più di un mese e il clima natalizio inizia a farsi sentire. In tutti i sensi.

EUROPEI – La Romania tenta Radu

La Romania di Anghel Iordănescu si è qualificata senza troppe difficoltà a Euro2016 e lo staff tecnico della squadra nazionale ha già iniziato la ricerca dei 23 giocatori da portare per affrontare nel migliore dei modi tale torneo, avrà bisogno di tutta l’esperienza possibile per portare lontano la Nazionale rumena in tale competizione e tra i giocatori che il commissario tecnico sta chiedendo aiuto non poteva mancare Stefan Radu.
In una recente intervista ad un canale televisivo rumeno, Daniel Isaila, uno dei suoi principali collaboratori di Iordănescu, ha infatti dichiarato che per affrontare nel migliore dei modi il campionato europeo dell’anno prossimo servirà l’aiuto dei migliori giocatori a disposizione. E’ comprensibile quindi che l’apporto di veterani come Mutu, Marica, Daniel Niculae e Stefan Radu può essere una risorsa importantissima per la Nazionale rumena. Ma al tempo stesso Isaila precisa che è fondamentale che ogni giocatore dimostri di essere in condizione quando sarà chiamato in causa.
Un importante attestato di stima nei confronti del terzino biancoceleste che però fino ad ora ha sempre risposto negativamente a ogni richiesta di tornare a giocare per la sua Nazionale. Isaila spera che la tentazione di giocare da protagonista possa far vacillare il giocatore della Lazio e portarlo a un clamoroso ripensamento. Magari le dimissioni di Pițurcă (l’ex C.T. della nazionale rumena con cui Radu ha avuto forti contrasti) e il conseguente ingresso (per la 3° volta) di Iordănescu potrebbe essere un incentivo in più per convincere definitivamente il giocatore biancoceleste. 

Il futuro di Biglia? Lo svela il suo agente…

Biglia e la Lazio un amore in bilico. L’argentino già questa estate ha rischiato di lasciare il club biancoceleste. Le ambizioni e la sua voglia di confrontarsi a livelli più alti stanno mettendo a serio rischio la sua permaneza con la Lazio. Nonostante la fascia di capitano, soffiata a Candreva, il futuro dell’argentino non è ancora chiaro. A fare quadrato ci pensa il suo agente intervistato da TMW:Stiamo lavorando. Nei prossimi giorni incontrerò la Lazio per discuterne personalmente. Ci sono tante questioni da affrontare. In questo momento posso dire comunque che il rinnovo di Lucas non è una cosa certa”. Biglia ad oggi è un giocatore della Lazio – continua Montepaone – è concentrato e motivato in vista della ripresa del campionato. Sente dentro di sé i colori biancocelesti, ma nessuno può ignorare la sua crescita a livello internazionale”. Il futuro del capitano resta quindi in bilico: “Su Biglia ci sono molte squadre e stiamo valutando ogni offerta. Potrebbe rimanere alla Lazio, ma anche lasciare il club“. Anche a Gennaio? Il procuratore è stato chiaro: “Se arrivasse la giusta offerta potrebbe partire anche a gennaio. Tra le squadre interessate c’è anche l’Inter, ma è una delle tante…

La “Marsigliese” suonata negli stadi. Il comunicato della Lega Serie A

Come accaduto duranete la partita della nazionale italiana, la Lega Serie A ha deciso di far suonare la “Marsigliese” prima dell’inizio di ogni gara di campionato. Di seguito il comunicato della Lega:

“La Lega Serie A, interpretando il sentimento di partecipazione di tutte le Società, informa che, in occasione del prossimo turno di Campionato, in programma sabato 21 e domenica 22 novembre, per commemorare le vittime dei tragici attentati terroristici che venerdì scorso hanno colpito la città di Parigi ed esprimere solidarietà al popolo francese, sarà suonata in ogni stadio la “Marsigliese” al momento dell’allineamento in campo delle squadre, con l’esposizione della bandiera nazionale transalpina“.

Lazio-Palermo: Comunicazione ufficiale S.S. Lazio

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Si invitano i tifosi della SS Lazio che si recheranno domenica allo Stadio Olimpico di Roma per la gara Lazio-Palermo ad accedere all’interno dell’impianto con congruo anticipo rispetto al calcio d’inizio al fine di evitare affollamenti ai tornelli di ingresso e facilitare i controlli di sicurezza.”

Questo il testo del comunicato ufficiale apparso sul sito della società; dopo i gravissimi fatti di Parigi della scorsa settimana, ed il conseguente clima di tensione e terrore che ne è derivato, verranno aumentate ed intensificate le misure di controllo e sicurezza per l’accesso allo stadio.

Papadopulo: “Lazio sei ad un bivio, la forza è nel gruppo”

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L’ex tecnico biancoceleste, nonchè ex allenatore del Palermo, Giuseppe Papadopulo, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per analizzare il delicato momento dei ragazzi di Stefano Pioli a soli due giorni dalla sfida dell’Olimpico con i rosanero del nuovo tecnico Ballardini. Papadopulo considera questa sfida come un crocevia della stagione: “La partita di domenica  può rappresentare il bivio della stagione per le due squadre. La compagine biancoceleste deve imboccare la strada giusta, troppi alti e bassi in questo campionato per gli uomini di Pioli”. Un Pioli che deve poter contare sulla forza del gruppo: “Devono ragionare tutti insieme con il Noi e non con l’Io. Credo che si siano sentiti appagati dai risultati brillanti ottenuti nello scorso anno, il terzo posto è stato quasi uno scudetto vinto. Qualcuno può aver avuto la pancia piena per questo, Pioli deve avere l’obbligo oltre alla bravura di capire chi è per metterlo in panchina impiegando chi ha più fame, deve contare sulla forza del gruppo“. In conclusione una battuta sul Palermo, fresco di cambio di allenatore dopo l’esonero, l’ennesimo della gestione Zamparini, di Mister Iachini: “I rosanero sono sfavoriti dal cambio in panchina. Non per sfiducia verso Ballardini, ma per la convinzione che aveva il gruppo rosanero nel seguire Iachini. Sarà difficile ritrovare la stessa unità di intenti fra allenatore e giocatori”. E proprio sul vulcanico presidente rosanero: “In Sicilia ho avuto Zamparini come presidente, ricordo che ascoltava troppe campane anche se alla fine decideva sempre e solo lui…”.

Lulic nel mirino dei ‘media’ bosniaci

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La Bosnia Erzegovina è stata eliminata dall’Irlanda nei playoff qualificazione ad Euro 2016 e la stampa bosniaca non ha risparmiato critiche alla squadra, tracciando un bilancio della stagione e facendosi domande sul futuro della Nazionale. Il sito Nogolopta.com si è soffermato in particolare sul biancoceleste Senad Lulic e sul suo rendimento altalenante in queste qualificazioni europee, in particolare negli spareggi: “La Nazionale bosniaca non è riuscita a decifrarlo in queste qualificazioni – si legge nel sito – Nelle partite con la Lazio, o è tra i tre migliori o tra i tre peggiori: non conosce vie di mezzo. Lulic è un giocatore enigmatico: a volte per gli avversari, a volte per la squadra in cui gioca”. Chiosa finale del portale bosniaco sul futuro incerto del laterale biancoceleste: “Probabile che l’estate prossima cambi squadra perché sarà l’ultima occasione per la Lazio di guadagnarci qualcosa, vendere un giocatore di 30 anni per 5 milioni di euro sarebbe un buon affare…”.

Scudetto 1915 – Vicine le 30.000 firme. Velia Donati: “Firmare è un dovere”

Superata ormai la soglia delle 29mila firme raggiunte, la petizione per riassegnare lo scudetto 1915 ex aequo a Lazio e Genoa, sta per raggiungere uno scoglio decisivo. Manca veramente poco alle 30mila adesioni dopo di che ci saranno delle importanti novità (firma QUI). Dopo un percorso lungo e difficoltoso siamo all’ultimo sforzo. La redazione di Lalaziosiamonoi.it ha contattato Velia Donati, moglie dell’indimenticato Aldo: Firmare la petizione è un atto dovuto per una questione di giustizia nei confronti della Lazio e dei suoi atleti. A dire il vero mi sarei aspettata una maggiore adesione da parte dei tifosi biancocelesti. Io appena ne ho avuto notizia ho subito firmato. Non ci vuole niente a mettere una firma, secondo il mio parere, doverosa per la nostra gloriosa società. Questo riconoscimento è un valore aggiunto per il nostro club, fa parte della nostra storia ed è giusto ci venga assegnato.  Il tifoso laziale è molto legato alla tradizione, da sempre viene tramandata di generazione in generazione, e uno scudetto è un evento troppo importante per essere ignorato. Insisto e confermo, firmare è un atto dovuto per ogni tifoso laziale, un dovere per chiunque abbia a cuore questi colori“.

Palermo – Seduta mattutina a Boccadifalco

Allenamento mattutino per gli uomini di Ballardini. I rosanero si sono ritrovati sul campo di allenamento, dove hanno svolto riscaldamento tecnico, esercitazioni tattiche, partite a tema in campo ridotto e una sfida finale a metà campo. Rientrato in gruppo anche Giancarlo Gonzalez, che ha lavorato regolarmente. Vitiello continua le cure fisioterapiche per recuperare dall’infortunio, mentre Djurdjevic ha sostenuto attività di riatletizzazione. Per domani previsto un allenamento mattutino a porte chiuse e la conferenza stampa dell’allenatore rosanero presso la sala stampa del “Tenente Onorato” alle ore 12.

Questa la probabile formazione dei rosanero domenica all’Olimpico:

Palermo (4-3-2-1): Sorrentino; Rispoli, Gonzalez, Andelkovic, Lazaar; Hiljemark, Maresca, Rigoni; Quaison, Vazquez; Gilardino. A disp.: Colombi, Alastra, El Kaoutari, Struna, Goldaniga, Daprelà, Jajalo, Chochev, Brugman, La Gumina, Trajkovski. All.: Davide Ballardini.

Ag. Terziev: “Pensiamo solo al Ludogorets, non so nulla della Lazio”

Altro nome di mercato accostato negli ultimi tempi alla Lazio è quello di Georgi Terziev. Il ventitreenne bulgaro ha il contratto in scadenza a giugno e potrebbe arrivare nella squadra biancoceleste ad un buon prezzo. Negli ultimi giorni ci sono stati diversi contatti fra la dirigenza laziale e l’entourage del difensore. Ai microfoni di Tuttomercatoweb è intervenuto l’agente del giocatore, Milen Georgiev, per commentare le voci di un interesse da parte dei laziali: Non ne so nulla della Lazio, bisognerebbe chiedere a Tare. E’ una questione tra i biancocelesti ed il Ludogorets. Per quanto ne sappia, solo voci. Però posso assicurare che Georgi pensa solo a far bene con la sua squadra e che stiamo discutendo per prolungare il contratto”.

Lazio più vicina a Vlaar

Quello dell’olandese Ron Vlaar è un nome segnato da tempo sul taccuino del ds Tare. Negli ultimi giorni il nome del calciatore è entrato prepotentemente nei discorsi che riguardano il giocatore che dovrà sostituire il connazionale Stefan De Vrij, che dovrà restare lontano dai campi di gioco ancora per molto tempo. Con il mercato in arrivo le voci sul difensore orange si susseguono. Ultimamente si era parlato di un interessamento dell’Everton ma l’indiscrezione è stata smentita dallo stesso tecnico della squadra inglese, Roberto Martinez nel corso della conferenza stampa prepartita contro l’Aston Villa: “E’ un giocatore di grande esperienza, conosce molto bene il nostro campionato ma non ci interessa”. Una notizia rassicurante per la società biancoceleste che ora sembra più vicina all’olandese visto che la squadra d’olltremanica si è tirata in disparte.

 

Sirigu snobba la Lazio…

La firma sul rinnovo di Marchetti tarda ad arrivare, e con il portiere in scadenza le paure del popolo laziale si intensificano sempre più. Le vie del mercato sono infinite, ma sembra escludere quella che porta all’idea Sirigu. A conferma di tutto ciò è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia il procuratore del portiere, Carlo Pallavicino, dichiarando: “Salvatore non è titolare col Psg ma dopo Buffon è il miglior portiere Italiano, visto che Conte lo ha sempre convocato in Nazionale“. Poi prosegue: “Non abbiamo avuto offerte dall’Italia ma da altre parti d’Europa, ma Sirigu vuole restare in Francia per ritornare ad essere titolare“. Sul possibile approdo alla Lazio si esprime così: “La Lazio non se lo può permettere, anche se guadagna meno dei top player del club parigino è inavvicinabile per la Lazio e per altre grandi squadre Italiane. La squadra di Pioli ha un grandissimo portiere come Marchetti, certo se non dovesse rinnovare la squadra si ritroverebbe con Berisha titolare e allora tutto è meno tranquillo e sicuro…”

 

Mutti: “Lazio puoi vincere, ma occhio a Vazquez!”

Questa Lazio può e deve rialzarsi. Lo vogliono i suoi tifosi e il Mister Pioli, ora rimane da capire se lo vogliono i protagonisti in campo. Rigenerati dalle proprie nazionali ora sono tutti concentrati sulla Lazio e l’imperativo è vincere contro i rosanero. Il Palermo del mangia allenatori Zamparini si presenterà a Roma con una vecchia e amara conoscenza del popolo biancoceleste, Davide Ballardini. Il mister nativo di Ravenna ha conquistato la fiducia del suo Presidente attraverso i ricordi dell’ ottavo posto  raggiunto nel 2008/09. Sulla più scottante panchina Italiana, nella stagione 2011/12, ha svolto il suo lavoro anche Bortolo Mutti che, intervistato dalla redazione di lalaziosiamonoi.it, ha rilasciato queste dichiarazioni riguardanti la Lazio: “Forse è vero il fatto che le sconfitte non aiutano psicologicamente, ma la Lazio sono anni che è al top del calcio Italiano e internazionale quindi bisognerebbe apprezzare di più il lavoro svolto. Possono anche capitare momenti in cui non si riesce a far di più di quello che già si fa“. Sul fattore del calo fisico risponde così: “Ci può stare un calo fisico ma ci sono i mezzi per potersi riprendere e rimettersi in gioco in campionato“. Sul possibile piazzamento: “Se la Lazio tornasse quella della scorsa stagione non le sarà precluso neanche il terzo posto, anche se la concorrenza è agguerrita, vedo un campionato equilibrato come non l’avevo mai visto”. Prossimo avversario il Palermo del “nuovo” Ballardini: “Il cambio allenatore scuote la squadra, dà tranquillità e fiducia ma Palermo non è semplice da gestire, anche se i valori per fare bene ci sono tutti“. Poi sul modulo di Ballardini: “Non credo che ci sia rigidità nel giocare per forza a quattro in difesa. Bisognerà vedere come il Palermo assorbirà questo modulo, ma non credo casomai ce ne fosse bisogno Ballardini si farà problemi a modificare il tutto“. Sulle trame di gioco delle due compagini e sui possibili protagonisti in campo: “Mi aspetto una bella partita sotto l’aspetto tattico perchè sono due squadre che si affronteranno a viso aperto. Per  quanto riguarda gli uomini chiave penso a Biglia e Vazquez, uno è il leader della Lazio e l’organizzatore del gioco mentre l’altro è quello che può incidere più di tutti tra le fila del Palermo“.

Di Vaio, cuore biancoceleste: “In passato vicino alla Roma, ma rifiutai perchè…”

20 novembre del 1994. Sono passati precisamente 21 anni dal suo esordio con la maglia della Lazio. Romano, laziale da sempre e grande attaccante del calcio Italiano, tutto questo è Marco Di Vaio. Attualmente ricopre il ruolo di club manager del Bologna, squadra in cui ha mostrato tutte le sue grandi doti da centravanti collezionando 65 reti in 143 gare ufficiali.

Intervistato dal Corriere di Bologna ha rilasciato alcune dichiarazioni: “In passato mi ha cercato la Roma, ma vengo da una famiglia di Laziali e non ce l’ho proprio fatta ad accettare“. Domani per lui, è inutile nasconderlo, sarà derby contro i giallorossi nello scontro valevole per la 13^ giornata di campionato. Ha poi proseguito sul cambio di allenatore avvenuto a Bologna: “La comunicazione è tutto oggi nel calcio e Delio Rossi è mancato in questo, tant’è che nei secondi tempi crollavamo sistematicamente“. Poi sul nuovo mister: “Donadoni ha aggiunto qualcosa al lavoro già fatto da Rossi e comunica in maniera ottimale con tutti i ragazzi.”

Parole di chi porta nel cuore la squadra biancoceleste nonostante abbia girato tanti club, il primo amore non si scorda mai e nella sfida di domani i calciatori rossoblu avranno un motivo in più per non deluderlo.

INFERMERIA – Il punto del dott. Salvatori su Klose, Onazi e Mauri

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A poche ore da Lazio-Palermo, il medico sociale biancoceleste dott. Salvatori ha fatto, dalle frequenze di ‘LSR’, il consueto punto sull’infermeria: “La notizia positiva arrivata da stamattina è il rientro di Klose, che si è allenato con la squadra. Avevamo pochi dubbi in merito, ma, visto che i dolori insorti martedì sono leggermente rallentati, abbiamo preferito fargli fare un lavoro differente. Per domenica è dunque disponibile. Ieri si è fermato Onazi, un altro giocatore che si fa male in Nazionale. A mio parere, questi giocatori vengono gestiti superficialmente: Eddy infatti ci aveva avvertito di qualche problemino alla vigilia della prima gara, ma la partita era importante e lo hanno fatto giocare, così ha rimediato questo risentimento muscolare alla coscia e non è potuto uscire. Gli esami hanno confermato la lesione, stimiamo un recupero intorno alle tre settimane, ma non ci vogliamo sbilanciare. Ieri è stata una giornata importante anche per Mauri, perché il protocollo che ci ha dato il collega è più rapido di quello che avevamo previsto noi. Adesso godrà di riposo assoluto, poi valuteremo. Lavorerà in pace e tranquillità, poi capiremo se forzare, visto che aveva fastidio da molto tempo“. 

FORMELLO – Le ultime dalle prove tattiche anti Palermo

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Sarà Keita a partire titolare domenica contro il Palermo. L’ex Barça ha convinto Pioli, già prima della sosta, a concedergli una chance dal primo minuto. Il posto sulla fascia sinistra d’attacco sarà suo, costringendo dunque alla panchina uno tra Candreva e Felipe Anderson, tornati a Roma dagli impegni con le Nazionali solo da qualche giorno. Resta invece aperto il ballottaggio sulla destra.

Sono partite infatti stamane alle 10 le prove tattiche per il match contro i rosanero, alle quali ha preso parte, per la prima volta dopo il derby, la rosa al completo. Ad eccezione, ovviamente, degli infortunati De Vrij, Mauri e Onazi. C’era anche Miro Klose, che si è allenato insieme ai compagni e potrebbe essere convocato. Anche se, per la maglia da titolare al centro dell’attacco, Djordjevic è ancora in vantaggio su Matri.

A centrocampo, invece, dovrebbe essere Milinkovic ad affiancare Biglia Parolo, in quello che dovrebbe essere un 4-3-3 (favorito sul 4-2-3-1). Questa mattina infatti il serbo è stato provato più arretrato, mentre, per quanto concerne la difesa, Lulic agirà da terzino sinistro, con Basta che si muoverà sul fronte opposto e la coppia di centrali che sarà nuovamente quella formata da Mauricio Gentiletti.

Dalla Salernitana alla Lazio: Lotito dialoga col Catania per un giovane ghanese

Dopo tanti giocatori sbarcati dalla Lazio alla Salernitana, ce n’è (finalmente) uno che potrebbe compiere il percorso inverso: si tratta di Moses Odjer, centrocampista ghanese rivelazione del campionato di serie B. Classe 1996, soprannominato dal patron Mezzaroma ‘Bobcat’ (quelle piccole escavatrici che arrivano dappertutto), è arrivato in granata alla fine dello scorso mercato estivo dal Catania, cui è ancora legato da un contratto fino al 2019, con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore dei campani. I quali potrebbero dunque prenderlo sborsando 900mila euro e gli etnei, in cambio, non eserciterebbero il contro riscatto che si sono mantenuti nel contratto di cessione. In società lo coccolano (il da Fabiani lo ha definito “un predestinato“), ma al contempo lo tengono lontano da tanto clamore: questo perché il ragazzo, per continuare a rendere al meglio, ha bisogno di serenità, spensieratezza, gambe fresche e soprattutto di una mente che non fantastichi troppo il salto di categoria. La Lazio comunque ci sta facendo realmente un pensierino e, a questo proposito, Lotito sta infittendo il dialogo con il Catania per arrivare al giocatore che mister Torrente, da tre partite a questa parte, ha promosso titolare e che il ragazzo ha ripagato, nell’ultima apparizione, con un assist di gran pregio per Donnarumma, un cross teso e affilato che all’Arechi non vedevano da tempo. Piccolo di statura ma un gigante per quello che mette in campo, Odjer è l’anima nuova e fresca del centrocampo della Salernitana. Per ora il suo futuro è nelle mani dei granata e dei siciliani, ma chissà che un giorno sul suo petto non possa posarsi davvero l’aquila biancoceleste…

Non esiste calcio senza i TIFOSI

Emergenza stadi in Serie A, dopo gli attentati di Parigi e i ripetuti allarme bomba mercoledì scorso in prossimità di stadi europei, cresce la paura e la diretta conseguenza sono stadi sempre più vuoti. In particolare, allo Stadio Olimpico di Roma, si vive già da tempo una desolazione perenne, ormai decennale. I tifosi della Lazio non amano questa dirigenza. I dati, purtroppo,  sono sotto gli occhi di tutti. Non è tanto la vittoria che manca – infatti, ad oggi, il presidente Lotito è il secondo presidente più vincente nella storia della società capitolina, dopo i fasti della dirigenza Cragnottiana.

Quello che manca è, a nostro modesto avviso, quella lazialità, semplice e popolare, romana e identitaria. Un sentimento quasi impercettibile da spiegare, che però esce fuori anche nei piccoli gesti quotidiani. Questa Lazio non tira quanto e come potrebbe o dovrebbe. Diciamocelo francamente. Un brand non troppo competitivo, per il suo immenso potenziale, e una politica societaria che non riscuote successi al botteghino. Ma non solo questo. La poca risonanza mediatica e una specie di sudditanza politico-economica nei confronti della sua rivale storica, fanno il resto e aumentano il disagio.

Contro il Palermo e il Dnipro, c’è da registrare di nuovo, un netto calo degli spettatori, dopo i segnali incoraggianti della scorsa stagione. Laziochannel.it a questo punto pensa all’idea di una proposta per un organizzare e proporre a chi è interessato, reputandolo come utile e propositivo, un tavolo di confronto fra le parti più influenti del mondo Lazio. Sezioni della polisportiva, colleghi giornalisti, i dirigenti di questa gloriosa società, le vecchie glorie, i politici, e tutti perosonaggi che hanno a cuore questa squadra, devono riflettere e porsi delle domande su cosa è cambiato e come si può risolvere tutti questo disinteresse. A nostro modo di vedere, nella Lazio c’è troppo immobilismo e inerzia a rivendicare sentimenti e identità neotirbali. Per noi c’è bisogno di un tavolo di confronto su cui ragionare, porre delle questioni, riflettere sugli sbagli e agire per riavvicinare società e tifosi, creando nuove sinergie, aumentare il business, lavorare sul territorio. Insomma lavorare, lavorare tanto, con passione e dedizione alla causa. Questa è la nostra visione di Lazio.

Ma, al di là della problematica fra società e “clientela biancoceleste”, un altro aspetto su cui ragionare – e che di fatto aumenta la desertificazione dello Stadio Olimpico –  è quello delle barriere costruite all’interno delle curve e l’aumento, a tratti esagerato ed eccessivo, dei controlli verso i frequentatori dell’impianto sportivo. Le 2 curve romane frequentate dai nostri giovani cittadini, da tempo sono sul piede di guerra verso le barriere volute dal Prefetto Gabrielli. Come riporta anche il Tempo stamane, alla protesta ora si è aggiunta anche la fobia d’attentato nella Capitale. In questo quasi-clima di guerra, a farne le spese è il calcio, perchè non lo si può più chiamare spettacolo senza la sua essenza fondamentale: i TIFOSI. Traffico, caro-biglietti, mancanza di parcheggi e parcheggiatori abusivi. Mezzi pubblici non adeguati all’offerta, la visione dello spettacolo non è adeguata per gli standard attuali, assenza del replay, bevande e alimenti con prezzi esorbitanti per lo sport più popolare d’Italia, seggiolini sempre sporchi, vetrate che ostruiscono la completa visione del match. “Ogni tre per due” c’è una Calciopoli, i dirigenti della Fifa e della Uefa non sono più credibili come qualche anno fa. Ecco perchè ormai gli unici che guadagnano da questa situazione sono le TV che, grazie ai loro servizi altamente professionali, ci offrono un servizio veramente più adeguato, rispetto alla fruizione dal vivo che, almeno sulla carta, dovrebbe garantire un coinvolgimento maggiore. E’ così in gran parte dell’Europa, tranne che in Italia, dove andare allo stadio non è più bello. Signori, ma siamo proprio sicuri che il problema del calcio siano i tifosi? Ai posteri l’ardua sentenza.

Davide Sperati & Marco Savo

RASSEGNA STAMPA – Djordjevic ok per l’attacco

Di questi tempi, alla Lazio, arrivano più notizie dall’infermeria che dal campo. Stefano Mauri è stato sottoposto alla seduta di radiofrequenza necessaria per risolvere l’ernia del disco che lo terrà fuori per un mese; ma in un’altra struttura ospedaliera della Capitale, si è presentato anche Eddy Onazi, tornato malconcio dagli impegni con la nazionale nigeriana. Gli esami hanno evidenziato una lesione di primo grado all’adduttore lungo della coscia destra: i tempi di recupero – recita il bollettino medico del club – verranno definiti dopo un ulteriore controllo strumentale tra 7-10 giorni, ma è difficile che il centrocampista torni in campo prima dell’inizio di dicembre. Onazi salterà Lazio-Palermo ed Empoli-Lazio di campionato e Lazio-Dnipro di Europa League; potrebbe tornare a disposizione per Lazio-Juventus del 4 dicembre o, al più tardi, per la sfida di Saint Etienne del 10 dicembre.
MILINKOVIC-SAVICPioli – che oggi a Formello ha tenuto una lezione con i tecnici dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio – non lo avrebbe comunque schierato domenica: nel 4-3-3 che il tecnico ha in mente per affrontare il Palermo dell’ex Ballardini, a centrocampo troveranno posto Biglia (che pure oggi si è limitato a un lavoro differenziato), Parolo e Milinkovic-Savic, nel ruolo di intermedio di destra. Il serbo è tornato in Italia col morale a mille dopo il gol all’Italia segnato con la nazionale Under 21: “È stato un gol molto importante, la Lazio mi ha chiamato per congratularsi con me – le sue parole alla stampa serba -. A Roma mi sembra di vivere un sogno, ho appena iniziato la mia carriera con un grande club. E poi ci sono Basta e Djordjevic che mi aiutano molto, ci sono ottime condizioni affinché io riesca a fare bene”.
PIÙ DJORDJEVIC DI MATRI — Se Lulic sarà nuovamente arretrato sulla linea dei difensori, con Mauricio e Gentiletti al centro e Basta a destra, davanti potrebbe avere una chance Keita, tra i migliori prima della sosta: domenica rischia la panchina uno tra Candreva e Felipe Anderson. Il brasiliano è tornato in condizioni fisiche non perfette dagli impegni con la nazionale brasiliana Under 23, ma vedere l’azzurro – anche lui lontano da Formello per dieci giorni – fuori dalla formazione titolare non sarebbe una sorpresa, almeno in questo momento. Davanti, Djordjevic favorito su Matri.
Fonte : La Gazzetta dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Rivelazione Milinkovic-Savic

Una telefonata speciale, un ulteriore riconoscimento del cammino percorso finora. “La Lazio mi ha chiamato per farmi i complimenti!”. È soddisfatto, Sergej Milinkovic-Savic: quanto dimostrato in settimana con la propria Nazionale, l’Under 21 della Serbia, non è di certo passato inosservato dalle parti di Formello. Merito di quel gol segnato proprio contro l’Italia, nella sfida tutta in famiglia con l’altro laziale Cataldi: “Il club si aspetta di proseguire il lavoro intrapreso insieme, verso quegli obiettivi che voglio raggiungere con la maglia biancoceleste”, rivela il giovane centrocampista ai media del suo Paese.

IL PIÙ UTILIZZATO DEGLI ACQUISTI ESTIVI  –  Campione del mondo Under 20, il talento classe 1995 è divenuto in poco tempo uno dei giocatori più seguiti in patria. I primi mesi alla Lazio lo stanno consacrando come uno dei prospetti più interessanti del panorama internazionale. Non è un caso, allora, che sia proprio lui il più utilizzato tra gli acquisti dell’ultimo mercato biancoceleste: sono 821 i minuti collezionati tra campionato e coppa da quando ha messo piede a Roma. Un assist notevole, nel suo rapido processo di crescita, è arrivato anche dalla stessa Città Eterna: “Ci si ambienta subito, questo è un fattore molto importante. Poi sono riuscito a ritagliarmi un posto in squadra, a segnare, sono molto contento”. Insieme a Basta e Djordjevic, forma una delle colonie straniere più cospicue della rosa laziale: “Loro sono giocatori esperti, mi trattano come uno di famiglia ed è bello poter godere di un supporto così sincero”. Insomma, per il giovane Sergej tutto soffia nella giusta direzione: “A Roma mi sembra di vivere un sogno! Ho appena iniziato la mia carriera in un grande club, ho un contratto di cinque anni e ci sono ottime condizioni affinché io riesca a fare bene”.

ORA PIOLI LO VUOLE LANCIARE MEZZALA  –  Milinkovic-Savic, come anticipato, non trova la via della porta solo con la Lazio: nella gara di qualificazione contro gli azzurrini di Di Biagio, la rete del momentaneo 1-0 è opera sua: “Il mio gol contro l’Italia è stato molto importante, ci ha portato un punto e devo ammettere che è stato bello segnare”. Nella lista dei desideri dell’ex Genk, c’è l’esordio con la Nazionale maggiore: “Sono stato convocato contro l’Albania e il Portogallo, non ho debuttato e mi è rimasto un po’ di amaro in bocca. Ma c’è tempo anche per questo obiettivo. Per ora sono felice di trovarmi tra i miei coetanei, sentire gli applausi e il mio nome cantato dai tifosi è stato indimenticabile”. Nell’ultimo incontro, contro i pari età sloveni, Milinkovic-Savic si è mosso da trequartista alle spalle dell’unica punta. Tutto sommato, ruolo non troppo diverso da quello ricoperto nella Lazio. Anche se Pioli sta ragionando in questi giorni su una nuova soluzione, in vista della partita contro il Palermo: utilizzarlo da mezzala nel centrocampo a tre, accanto a Biglia e Parolo. Un’ipotesi che non preoccupa affatto il tuttofare di Lleida, capace di ricoprire praticamente tutti i ruoli della zona nevralgica del campo. L’importante per lui è farsi trovare pronto, conquistare sempre più spazio.

SI BLOCCA ONAZI: OUT ALMENO DUE SETTIMANE  –  E l’ipotesi di vederlo mezzala è rafforzata pure da altri due fattori: la tentazione di Pioli di riproporre Radu centrale in attesa del mercato di gennaio (e questo blinderebbe Lulic nel ruolo di terzino sinistro togliendo un concorrente a centrocampo) e l’infortunio di Onazi. Il centrocampista nigeriano è l’unico dei nazionali che è tornato con dei problemi fisici e nel pomeriggio si è sottoposto a esami strumentali in clinica Paideia: “Gli accertamenti eseguiti  –  si legge sul comunicato medico biancoceleste  –  hanno evidenziato la presenza di una lesione muscolare di I grado a carico dell’adduttore lungo della coscia destra. L’atleta inizierà questa sera stessa le cure specifiche del caso ed i tempi di recupero verranno definiti dopo un ulteriore controllo strumentale tra 7-10 giorni”.

Fonte : La Repubblica