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Il mio nome è Lucas, Lucas Biglia

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Da cardine, capitano ed elemento imprescindibile della Lazio a volante e punto fermo della Nazionale argentina: l’ascesa di Lucas Biglia sembra non accennare a fermarsi. Ieri notte, nella partita valida per le qualificazioni ai prossimi mondiali di Russia 2018 la sua Argentina era impegnata in una difficile quanto decisiva trasferta in Colombia: risultato 0-1 per la Selecciòn, marcatore proprio lui, Lucas Biglia, ottimamente servito da Lavezzi dopo un’azione da lui stesso avviata. Quella di ieri sera è stata solo l’ennesima ottima prova del centrocampista argentino, l’ennesima conferma, se davvero ce ne fosse stato ancora bisogno, di quanto risulti decisivo e fondamentale non solo per il suo club, ma anche per la sua Nazionale, di quanto possa essere considerato a tutti gli effetti un top player. Ovviamente su di lui hanno messo gli occhi i maggiori club europei, ultimo in ordine di tempo il Liverpool del nuovo allenatore Jurgen Klopp. La Lazio ha più volte manifestato la propria intenzione di prolungare il suo contratto, in scadenza nel 2018, con un sostanziale aumento dell’ingaggio. Il suo agente Enzo Montepaone ha spesso glissato sul futuro del suo assistito, non assicurandone la permanenza a Roma, sponda biancoceleste. La Lazio vorrebbe blindarlo, Pioli in estate lo ha eletto capitano per il suo carisma e la sua leadership. Per i biancocelesti Lucas è un elemento imprescindibile: quando in campo manca il nativo di Mercedes sembra che alla squadra manchi la mente, il cervello pensante. Nell’ultima stagione e mezzo causa infortuni di vario tipo la compagine biancoceleste ha dovuto più volte sopperire in qualche modo alla sua assenza, con scarsi risultati, anche e soprattutto a causa della mancanza di un vero e proprio vice per quel delicato ruolo del centrocampo. In estate si era parlato di Milinkovic-Savic come probabile sostituto di Biglia, ma il campo ha ampiamente dimostrato che quello non è la posizione del giovane trequartista serbo.

Se la Lazio vuole ambire a traguardi prestigiosi non può e non deve lasciar partire il suo regista, l’uomo che detta i ritmi, il metronomo del suo centrocampo. Il suo nome è Lucas, Lucas Biglia.

Giulio Piras

 

Champions comprata, dalla Romania gravi accuse alla Lazio

Dalla Romania per l’ennesima volta si alzano nuove accuse contro la Lazio. Il motivo riguarda i preliminari di Champions del 2007, nel corso dei quali i biancocelesti si qualificarono ai danni della Dinamo Bucarest. Nonostante le smentite arrivate negli ultimi tempi sia da parte del “grande accusatore” Pulhac che dell’ex azionista del club Turcu, ProSport – la stessa testata che aveva fatto scoppiare il caso – ha contattato Vladimir Cohn, altro ex azionista: “A Bucarest ci furono dei contatti nell’hotel in cui si trovava la Lazio, si arrivò ad un accordo per far vincere i biancocelesti. L’intesa fu trovata poco prima di scendere in campo e solo all’intervallo avvisammo i calciatori: ‘Ragazzi, calmatevi!’. La Dinamo fece vincere la Lazio. Borcea trattò con Lotito e convinse il presidente biancoceleste ad offrire 4,5 milioni di euro per Radu che non li valeva di certo. Un vero cetriolo che poi, evidentemente, hanno fatto crescere bene per farlo diventare un buon giocatore”.

Nel frattempo come riportato dal portale libertatea.ro le autorità giudiziarie hanno ascoltato Giovanni Becali, ex agente del terzino laziale, in merito a questo presunto accordo tra i due club. Il procuratore romeno si trova in libertà vigilata dopo essere stato arrestato con l’accusa di trasferimenti illegali ed evasione fiscale.

 

“Offerta del Liverpool per Biglia”, lo riporta il sito dei Reds

Biglia al Liverpool verità o bufala? Al momento non ci è dato saperlo, anche perché il suo agente Montepaone ha glissato sulla domanda (leggi qui la risposta del procuratore).

Tuttavia non è un mistero che Biglia piace a mezza Europa, specie considerando le esaltanti prestazioni in nazionale. Su di lui pare ci abbiano messo gli occhi l‘Inter pronta a sacrificare Ranocchia, il Real Madrid (che già l’aveva cercato un anno fa) e il Liverpool. Proprio i Reds sono al momento gli indiziati principali. A rafforzare questa tesi è proprio il sito ufficiale del club inglese che oggi ha riportato la notizia dell’offerta a Biglia.

E’ bene sottolineare che alla fine dell’articolo è precisato: “This story has been reproduced from today’s media. It does not necessarily represent the position of Liverpool Football Club”, che per chi mastica poco l’inglese significa: “Questa storia è stato riprodotto dai media di oggi. Esso non rappresenta necessariamente la posizione del Liverpool Football Club”. E’ davvero così? O questo è solo un modo del club per mettere le mani avanti qualora la trattativa dovesse saltare? Fatto sta che oggi il sito liverpoolfc.com riporta più volte questa notizia prelevandola dalle maggiori testate d’oltremanica.

Fabrizio Piepoli

Rambaudi: “Cedere Candreva sarebbe un grande errore”

Si avvicina il mercato invernale e le notizie di arrivi e cessioni si rincorrono inevitabilmente in casa biancoceleste. L’ultima voce circolata nell’ambiente romano riguarda il centrocampista Antonio Candreva che sarebbe finito, nonostante le smentite di rito, nel mirino dell’Inter. La redazione di Tuttomercatoweb.com per parlare di questa possibilità e della stagione biancoceleste ha contattato l’ex centrocampista laziale Roberto Rambaudi.

Sul campionato dei biancocelesti: “Sicuramente al di sotto delle attese. Credo che questo risultato sia dovuto al fatto che non è stata data continuità al lavoro svolto l’anno scorso. La scorsa stagione la squadra ha fatto un campionato eccezionale e quindi bisognava puntare in alto, con un mercato diverso da quello realizzato. I biancocelesti si sono indeboliti: hanno mandato via Mauri e poi lo hanno ripreso ma il suo apporto e la sua presenza sarebbero servite già durante la preparazione. Inoltre è stato mandato via Ledesma, sarebbe servito un sostituto di Biglia che fosse in grado di rivestire un ruolo da leader all’interno dello spogliatoio ma non è arrivato”.

Ora si vocifera di una cessione importante, sembra che la cura a tutti i mali sia la cessione di Candreva: Antonio è un giocatore molto importante per la squadra, non è certo lui il problema dei biancocelesti. Spetta al tecnico ed ai compagni farlo sentire importante. Non è questione di singoli, è la squadra che sta rendendo al di sotto delle proprie possibilità”.

Derby romano per Heurtaux

Si profila all’orizzonte un altro derby romano, questa volta però sul mercato. I biancocelesti sono sempre alla ricerca di un sostituto dell’infortunato Stefan De Vrij e le loro attenzioni si sono posate sul difensore dell’Udinese Thomas Herteaux, ma come riportato sul Corriere dello Sport, anche la Roma è alla ricerca di un centrale di difesa ed ha mostrato interesse nei confronti del giocatore. Per cui le due squadre sono destinate a scontrarsi anche in fase di calciomercato per aggiudicarsi il 27enne difensore friulano.

 

Wilson difende Candreva: “Non è colpa sua, tutta la squadra deve dare di più”

A parlare di Antonio Candreva e del momento della lazio, è lo storico ex capitano del primo scudetto biancoceleste, Pino Wilson. Intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha spiegato: “E’ tutta la squadra che non sta giocando bene e nelle proprie possibilità, non è un discorso che riguarda esclusivamente Candreva. E’ vero ci si aspetta tanto di più da lui visto che ha sempre fatto la differenza ed è il fiore all’occhiello di questa squadra“. Ha poi ribadito sull’esterno di tor de’ cenci: “E’ il punto di riferimento della Lazio e Lotito non credo ce l’abbia con lui, visto che ha tuonato con tutti nei giorni scorsi escluso l‘azzurro“. Quando si fa riferimento ad una possibile cessione del numero 87 dichiara: “Non credo affatto che parta a Gennaio, anche se dipende dall’offerta, la Lazio non vorrà privarsi di lui che è un simbolo“.

Quaison: “Non ci interessano i problemi della Lazio…”

Per uno strano scherzo del destino, il futuro della Lazio passa di nuovo da Davide Ballardini. L’ex tecnico della Lazio, da poco ingaggiato dal Presidente Zamparini, guiderà il suo Palermo proprio dalla panchina dello Stadio Olimpico di roma. I rosanero, passati da Iachini al tecnico ravennate, avranno la spinta del cambio di allenatore per ripartire ma i Siciliani troveranno di fronte una Lazio vogliosa e rinfrancata dalle ottime prestazioni nelle Nazionali dei suoi migliori calciatori.

Di tutto questo ha parlato in conferenza stampa il centrocampista classe ’93 Robin Quaison:”Non ci sono molte differenze tra il nuovo allenatore e il mister Iachini,tranne il fatto che l’allenatore attuale vuole giocare con la difesa a quattro“. Poi ribadisce sul mister di Ascoli Piceno :”Anche con Iachini eravamo un gruppo unito e non c’è mai stato nessun diverbio, è stata soltanto una decisione presa dalla società,ma sono convinto che sarà un cambiamento positivo.”  Lo svedese conclude sulla Lazio ed il momento no dei biancocelesti:”Non facciamo l’errore di concentrarci sui loro problemi, ma pensiamo a noi e ad ottenere ottimi risultati“.

Kishna è “concentrato sulla Lazio”

Pian piano stanno tornando dalle nazionali i vari biancocelesti. E’ stato sicuramente una settimana positiva per i lazionali, molti di loro in gol come Biglia e Candreva ma non solo (leggi qui per saperne di più). Anche Kishna si è reso protagonista con la maglia dell’Orange under 21 fornendo un assist. Il giocatore oggi è tornato a Roma e su instagram si è detto concentrato sulla Lazio.

 

Back in Rome, focus on Lazio

Una foto pubblicata da Ricardo Kishna (@ricardo88kishna) in data:

Blatter e Platini, ricorsi respinti e sospensioni confermate

E’ arrivata da pochi minuti la decisione della Commissione d’Appello della Fifa riguardante i ricorsi presentati da Joseph S. Blatter e Michel Platini. La Commissione,presieduta da Larry Mussenden, “ha respinto integralmente i ricorsi presentati” e “confermato nella loro interezza le rispettive decisioni” (cfr art. 84 par. 2 del Codice FIFA Etico) come si evince dal comunicato sul sito ufficiale della Fifa. Con questa decisione,vengono perciò confermati i 90 giorni di sospensione provvisoria da tutti gli incarichi per il presidente della Fifa e quello della Uefa. Tale provvedimento potrà essere oggetto di ricorso dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (Tas), ai sensi dell’articolo 67 dello Statuto Fifa.

Candreva-Inter? Risponde l’agente del centrocampista

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Sono prive di fondamento le voci di un interesse dell’Inter per Antonio Candreva. A confermarlo l’agente del numero 87 biancoceleste Federico Pastorello, ai microfoni di ‘FcInter1908.it’: “Sono voci che ho letto anch’io sui giorni, ma al momento non ne so nulla. Se e quando degli sviluppi daranno ad esse seguito, ci penseremo insieme al ragazzo e si vedrà“. Stamane infatti ‘La Gazzetta dello Sport’ aveva rivelato di un club nerazzurro pronto a offrire una cifra vicina ai 20 milioni per assicurarsi l’esterno di Tor de’ Cenci.

FORMELLO – Ok Marchetti e Felipe, assenti Mauri e Klose

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Doppia seduta in programma oggi per la Lazio a Formello. Nella prima, prevista per le 10, toccano il pallone solo i portieri Guerrieri Marchetti, agli ordini del preparatore Grigioni: per il numero uno veneto allenamento regolare dopo lo stop supplementare a causa dell’influenza che l’ha colpito nel weekend. Lavoro atletico tra campo e palestra invece per il resto del gruppo. Il tutto mentre Hoedt, Oikonomidis, Cataldi e Felipe Anderson sono alle prese con i test atletici che i compagni hanno sostenuto la settimana scorsa: non preoccupa il brasiliano, regolarmente in campo nonostante la contusione al quadricipite della coscia sinistra rimediata in Nazionale. Ancora out infine Klose Mauri: il tedesco sta recuperando da una distorsione alla caviglia, mentre il brianzolo sarà operato nei prossimi giorni per risolvere una piccola ernia e rimarrà fermo circa un mese. Alle 15 in programma la seduta di allenamento pomeridiana. 

PRIMAVERA – Lazio-Empoli, due grandi in cerca di riscatto

Non sarà una gara come le altre quella che andrà in scena questo pomeriggio sul campo del ‘Fersini’ tra Lazio e Empoli. Valida per gli ottavi di finale della Primavera Tim Cup, si giocherà infatti all’insegna del riscatto per le due squadre, reduci una (la Lazio) da una Supercoppa persa a causa delle troppe occasioni da gol fallite e l’altra (l’Empoli) da un pareggio subito all’ultimo minuto in piena corsa per la testa della classifica. Per questo vincere e assicurarsi i quarti aiuterebbe a dimenticare la delusione, ma, per far questo, occorrerà in primis capire quali sono i punti forti da cui ripartire e quelli deboli da correggere. E, sotto questo profilo, entrambe sono alquanto forbite.

Lo sono i biancazzurri del tecnico (ex laziale) Mutarelli, che, nonostante l’assenza, causa impegni con l’Under 21, del bomber georgiano Tchanturia, – capocannoniere del girone con nove reti e che lo scorso ottobre strapazzó il portiere biancoceleste Matosevic con una tripletta -, della sua forza ha piena consapevolezza, che nemmeno il pari-beffa di due settimane fa con il Crotone è riuscito a scalfire. Mutarelli conosce i punti deboli degli avversari, che sono tanti, troppi, come si è visto in questo primo scorcio di stagione. E toccherà a Picchi, l’altro ‘gemello del gol’ dei toscani, il compito di metterli ulteriormente in evidenza.

Sull’altro fronte ci sarà però un team biancoceleste che, dopo essersi fatto sottrarre sotto il naso dalla bacheca la Supercoppa per mano del Torino, deve ora rinforzarne la serratura per mantenerci almeno la Coppa Italia. Servirà dunque tanta rabbia ai ragazzi di Inzaghi per saltare un ostacolo non semplice e volare dritti verso nuovi traguardi da conquistare e un’altra stagione da incorniciare. Inutile pensare al presente, c’è una dritta via smarrita da ritrovare. Nonostante i guai: su tutti, l’infortunio di Cardelli, che sarà sostituito ancora una volta da Quaglia. Nessun turnover dunque, in campo andrà lo stesso undici di Torino, con l’unico dubbio relativo a Borecki, che potrebbe però essere tenuto a riposo dopo l’impegno con l’U21 polacca e lasciare il posto a Cardoselli. Rialzarsi e tornare a mostrare le unghie, questo il diktat: perché, come recita un detto molto popolare dalle parti di Formello, “solo i vili e i mediocri conoscono la sconfitta, noi siamo grandi e risorgeremo“.

Probabili formazioni

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Germoni; Folorunsho, Cardoselli, Murgia; Palombi, Rossi, Manoni  All. Inzaghi

EMPOLI (4-3-3): Giacomel; Borghini, Bruni, Meroni, Seminara; Damiani, Bellini, Di Leo; Picchi, Mosti, Zappella  All. Mutarelli

Scudetto 1915, giù le mani dalla petizione! Federico Buffa vuole un titolo per il Genoa…

Diffidate dalle imitazioni, si diceva negli anni ottanta quando la pubblicità sembrava essere la nuova frontiera della comunicazione. La petizione partita da pochi mesi per l’assegnazione dello scudetto 1915 ex aequo con il Genoa per la Lazio (firma QUI) si avvia orma a grandi passi verso le 30.000 firme. Traguardo decisivo per l’ingresso in campo della società in una battaglia che potrebbe legittimamente garantire il primo scudetto della Capitale, in quella che è stata come si può notare una stortura giuridica mai analizzata a dovere.

Campionato interrotto per motivi bellici, 100 anni fa l’Italia partecipò alla Grande Guerra con tanti atleti laziali partiti per il fronte. Un sacrificio che non venne ricordato quando, cessate le ostilità e riprese le attività sportive, la Federazione assegnò lo Scudetto solo ai campioni del centro-nord, il Genoa. Poco importa che la finalissima dovesse essere ancora disputata. E la squadra che in quegli anni era la regina del centro-sud, la Lazio, nonostante i meriti di guerra acquisiti e sotto gli occhi di tutti, rimase senza il giusto riconoscimento.

Eppure l’iniziativa, partita dall’idea dell’avvocato Gian Luca Mignogna e gestita dalla Consulta Biancazzurra con il patrocinio di diverse testate giornalistiche (tra le quali laziochannel.it), è stata travisata da molti. In queste settimane sono fioccate le richieste di scudetti assegnati a tavolino, a partire dall’Udinese del 1896 (per un campionato giocato quando ancora la Federazione non esisteva), fino al Torino del 1927 ed ora il Genoa del 1925. Sì il Genoa, come specificato da uno dei giornalisti più noti di Sky, Federico Buffa, che a Genova per il suo spettacolo teatrale ha rilasciato un’intervista a “La Repubblica” della quale riportiamo il passaggio più interessante:

E poi un capitolo a parte merita lo scudetto scippato del ’25 (al Genoa ndr). Quello delle cinque finali col Bologna e delle pistolettate al treno dei tifosi genoani. Il Times ha fatto una classifica dei più grandi scandali dello sport mondiale e ha inserito al primi posto proprio lo scudetto rubato al Genoa…
Il presidente della Federcalcio era Arpinati, che era anche il podestà di Bologna e dopo il 25 aprile venne ucciso dai partigiani. Chi ha studiato la storia del calcio conosce bene l’influenza di Arpinati in quegli anni. C’è anche il Torino, primo in classifica proprio davanti al Bologna, che rivendica lo scudetto del 1927. Ufficialmente risulta non assegnato, come quello di “calciopoli”. Cairo si sta mobilitando perché venga riconosciuto al Torino. Preziosi dovrebbe fare altrettanto per quello del ’25“.

Verrebbe quasi da dire, “giù le mani dalla petizione“. Rivendicare scudetti non deve diventare una moda, ma soprattutto la petizione per la Lazio del 1915 non deve essere considerata una specie di gioco, di bizzarra rivendicazione fatta a casaccio per rimpolpare un palmares così, senza motivazioni storiche né sportive. Eh no! Dietro il lavoro dell’avvocato Mignogna, della Consulta e di chi ha sostenuto l’iniziativa fin dall’inizio c’è una ricerca storica capillare e un’attentissima analisi dei fondamenti giuridico-sportivi che potrebbero portare all’assegnazione dello scudetto. E soprattutto c’è la voglia di tributare agli eroi di guerra della Lazio del 1915 (storie riportate ora alla ribalta dallo splendido libro “Dal Tevere al Piave” curato da LazioWiki) il riconoscimento che i loro contemporanei gli negarono, inspiegabilmente, un secolo fa. Non sarà uno scudetto da festeggiare al Circo Massimo, come qualche stolido personaggio ha ipotizzato, forse per sminuire con umorismo da due soldi un’iniziativa che nessun altro ha avuto il coraggio di intraprendere. Ma un titolo da ricevere con un fermo applauso per quello che sarà un tributo alla storia, prima ancora che alle imprese di campo.

Fabio Belli

Marchetti questione rinnovo

In casa Lazio si lavora ancora per il rinnovo di Federico Marchetti, in scadenza al 30 giugno 2016. A gennaio dunque il portiere si può ritenere libero di firmare con altre squadre – come sottolinea il Corriere dello Sport – i tempi sono stretti e gli incontri avvenuti fino ad ora non hanno portato ad un accordo fra le parti. La Lazio propone a Marchetti un contratto da 1,5 milioni fino al 2019, manca la risposta del giocatore e se non arriva in tempi brevi a gennaio ci potrebbero essere delle novità. Intanto la Juventus è alla finestra fiutando l’affare.  Ora la società attende una risposta definitiva, un rifiuto la costringerebbe a rivedere i suoi piani già a gennaio. In casa Lazio Berisha è pronto a  raccogliere la sua eredità e Tare è già pronto a promuoverlo fin da ora titolare.

RASSEGNA STAMPA – Annullata Germania-Olanda

Una bomba pronta ad esplodere in prossimità dello stadio di Hannover e un’altra nei pressi della stazione centrale. A poco più di un’ora dalla partita, è stata annullata l’amichevole Germania-Olanda, in programma ieri alle 20.45. Lo stadio è stato evacuato, gli altoparlanti hanno invitato gli spettatori presenti ad “andare a casa con calma”. Anche una veglia per le stragi di Parigi organizzata non lontano dallo stadio è stata interrotta dalla polizia. Insomma, l’impressione è che l’Isis stia vicendo la “guerra della paura” visto che solo 24 ore prima era stata cancellata, sempre per motivi di sicurezza, l’amichevole Belgio-Spagna. Si è giocato regolarmente invece a Wembley dove la Francia tornava in campo dopo la serata terribile del 13 ottobre. Prima del fischio d’inizio tutto lo stadio ha intonato La Marsigliese per ricordare e celebrare le vittime degli attentati di Parigi.

L’allarme Le notizie di diversi ordigni esplosivi presenti in città sono arrivate in rapida successione. Prima all’interno dello stadio, poi in prossimità dell’impianto, alla stazione, in un sala concerti. Alla fine il ministro dell’Interno della Bassa Sassonia, Boris Pistorius, ha riferito che nessun ordigno era stato rinvenuto né alcuna persona arrestata.

E allora perché sospendere la partita? A rispondere il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maiziere, che parla di “valide ragioni” e, soprattutto, spiega di non poter rispondere nel dettaglio alle domande perché qualsiasi informazione getterebbe nel panico la popolazione. “La decisione di annullare la partita è stata dura e amara – sottolinea – ma in questa situazione così difficile la sicurezza della gente è prioritaria. So che la decisione è stata tardiva, ma non è stato possibile decidere prima”.

A quanto si apprende sarebbero stati i servizi segreti di un paese straniero a lanciare l’allarme. Secondo le prime indiscrezioni le forze dell’ordine avrebbero individuato un pacco contenente esplosivo all’interno dello stadio e persone sospette sempre nei pressi dell’impianto. Secondo diversi quotidiani, invece, gli artificieri avrebbero trovato nei pressi dello stadio un’ambulanza che conteneva esplosivi e tentava di entrare. Un secondo allarme ha invece riguardato la stazione centrale di Hannover che è stata parzialmente evacuata. All’interno, però, non sarebbe stato rinvenuto alcun ordigno.

Merkel e nazionale tedesca in un luogo sicuro Gli agenti hanno invitato la popolazione a restare in casa. Allo stadio doveva arrivare anche la Cancelliera, Angela Merkel, ma quando è stato dato l’allarme era ancora in volo verso la città e non è mai arrivata sugli spalti. Merkel era in compagnia del ministro dell’Interno, Thomas de Maiziere. La nazionale tedesca è stata condotta in un luogo segreto. L’autobus della squadra era sulla via dello stadio quando è stato diffuso l’allarme. Venerdì dopo l’amichevole con la Francia la nazionale aveva trascorso la notte nello stadio ed era poi rientrata il giorno dopo in Germania.

“Minacce credibili” Secondo il capo della polizia locale “l’amichevole è stata annullata perché la polizia tedesca ha avuto informazioni di minacce credibili”. Mentre il sindaco di Hannover, Stefan Schostok, ha dichiarato alla Bild: “Se c’è una situazione di pericolo, giusto prendere tali misure. Mi fido della polizia”.

Pericolo alla sala concerti Si è invece svolto regolarmente il concerto in programma alla “TUI Arena”. La polizia aveva evacuato la sala concerti di Hannover per motivi di sicurezza poco dopo aver deciso l’annullamento della partita. Alla “Tui Arena”, capienza 14.000 persone, era in programma un concerto della band tedesca The Sohne Mannheims.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – «Mauri si deve operare»

Mauri resterà ai box per circa tre settimane. Lo conferma il medico sociale biancoceste Roberto Bianchini che è intervenuto in collegamento telefonico su Lazio Style Radio: “Stefano Mauri ieri ed oggi ha effettuato accertamenti in Paideia ed è emerso che l’atleta ha una piccola ernia del disco. Con i miei colleghi ci siamo consultati e abbiamo deciso di sottoporre il ragazzo a un piccolo intervento non chirurgico con emissioni di radiofrequenze per far regredire le dimensioni dell’iniziale ernia del nervo sciatico. L’operazione durerà circa mezz’ora e avverrà nei prossimi giorni”.

TEMPI DI RECUPERO – “Successivamente Mauri dovrà stare fermo una settimana e poi potrà iniziare un lavoro di progressiva riabilitazione, tra 20 giorni massimo dovremmo rivederlo in campo”.

SU FELIPE, KLOSE E MARCHETTI – “Felipe Anderson è tornato e sta bene, non ha nulla di preoccupante. Miroslav Klose continua a lavorare, ancora non ha totalmente riassorbito i post dolori della parte bassa della gamba destra. Federico Marchetti ha svolto un lavoro intenso in palestra ma senza uscire in campo in quanto fino a ieri l’atleta aveva la febbre”.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Ritorno di fiamma per Douglas

Il flirt è iniziato la scorsa estate, quando la Lazio chiese informazioni al Dnipro per il suo difensore, Douglas Silva Bacelar. Il possente centrale brasiliano era stato individuato come uno dei rinforzi in caso di partecipazione alla Champions League e conseguente premio da oltre 30 milioni. Poi però nel playoff è stato il Bayer Leverkusen a superare il turno e intascare il malloppo (con il quale tra l’altro si è comprato il “Chicharito” Hernandez, altro regalo per Pioli che la società studiava in caso di qualificazione), con il club biancoceleste costretto ad “accontentarsi” della rosa già a disposizione (a eccezione dell’arrivo di Matri in extremis) e dell’Europa League.

AGENTE DOUGLAS: “CONTATTI CON LA LAZIO” – Proprio nella seconda competizione europea, guarda caso, la Lazio è stata inserita nello stesso girone del Dnipro di Douglas: un’occasione per mantenere vivi i rapporti con il 25enne cresciuto nella Juventude e con lo stesso club ucraino. Soprattutto dopo l’operazione di De Vrij (ma anche prima, visto che le condizioni dell’olandese destavano preoccupazione già da inizio stagione) i contatti sono diventati sempre più fitti, per cercare di portare il brasiliano in Italia già nella sessione di gennaio. Per riuscirci, però, il ds Tare dovrà superare la concorrenza del Galatasaray, come conferma l’agente FIFA Malik Arutyunov, intermediario in Turchia del giocatore: “Ci siamo incontrati con la dirigenza del Gala la scorsa estate. Non erano interessati seriamente, hanno chiesto solo il prezzo del cartellino. Con loro ci siamo dati appuntamento a gennaio. Nel frattempo so che l’agente di Douglas sta parlando con la Lazio. Ne discuteranno anche in occasione della partita di Europa League a Roma (giovedì 26, ndr). Difficilmente il Dnipro lo cederà in prestito, è un’ipotesi remota. E anche il giocatore non vuole trasferirsi se non a titolo definitivo. Lo valutano tra i 6 e i 7 milioni di euro, bisognerà vedere chi farà l’offerta migliore tra Lazio e Galatasaray”.

TRA LE ALTERNATIVE LISANDRO LOPEZ – Ma come spesso accade in questi casi il club biancoceleste non ha intenzione di partecipare ad aste e non intende alzare l’offerta iniziale di circa 2 milioni subito, più altri 3,5 per il riscatto al termine della stagione. È più o meno questa la cifra stanziata sul mercato per portare alla corte di Pioli un difensore pronto, capace di sostituire De Vrij. Nel caso in cui non dovesse andare bene la pista Douglas, si lavora anche su altre tracce, italiane ed estere: Zapata del Milan, Ranocchia dell’Inter, Rugani della Juve, Tonelli dell’Empoli, Heurtaux dell’Udinese, Felipe del Corinthians e Nkoulou del Marsiglia sono i nomi più caldi, a cui si è aggiunto nelle ultime ore anche l’argentino con passaporto spagnolo Lisandro Lopez. Il difensore del Benfica è seguito pure dalla Fiorentina, a cui la Lazio ha già fatto lo “scherzetto” in estate soffiandogli Milinkovic-Savic. Intanto dall’America, i New York Red Bulls aprono a Klose: “Perché no? In Italia ci sono tanti giocatori fantastici e se ci sarà l’opportunità prenderemo anche lui”, ha detto il ds Ali Curtis.

MAURI FUORI 20 GIORNI – La Lazio dovrà fare a meno di Stefano Mauri per circa un mese. L’ex capitano biancoceleste, infatti, sarà sottoposto in settimana (probabilmente giovedì) ad un intervento per il trattamento di una discopatia. “Mauri ieri ed oggi ha effettuato accertamenti in Paideia ed è emerso che l’atleta ha una piccola ernia del disco – spiega il medico sociale Roberto Bianchini a Lazio Style Radio -. Abbiamo deciso di sottoporre il ragazzo a un piccolo intervento non chirurgico con emissioni di radiofrequenze per far regredire le dimensioni dell’iniziale ernia del nervo sciatico. L’operazione durerà circa mezz’ora e avverrà nei prossimi giorni. Dovrà stare fermo una settimana e poi potrà iniziare un lavoro di progressiva riabilitazione. Tra 20 giorni massimo dovremmo rivederlo in campo“.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Keita vuole prendersi la Lazio

Si riparte da Keita Balde Diao, è scattata l’ora X. Pioli non ha più dubbi, lo rilancerà dal primo minuto contro il Palermo, s’affiderà a lui per uscire dalla crisi. Il talento spagnolo è stato rinominato lo «spacca-partite», ha salvato la Lazio in più occasioni, è cresciuto e maturato. Da cedibile (ad agosto) a inamovibile (a novembre), è cambiata la storia, Keita l’ha ribaltata a suon di assist (5) e gol decisivi (2). E adesso sogna di stregare definitivamente l’allenatore: domenica, alla ripresa del campionato, proverà a sfruttare la prima chance.

In quattro mesi è sceso in campo 14 volte e collezionato 772 minuti, l’infortunio al ginocchio rimediato a Reggio Emilia con il Sassuolo lo ha penalizzato, la Lazio in questo momento ha bisogno di lui. Dribbling, velocità e gol, Keita ha tutto per diventare un top-player, è tra i migliori giovani d’Europa, il quarto in serie A (dopo Benassi, Berardi e Bruno Fernandes). Ultimamente ha lavorato senza sosta a Formello, è sempre tra i più propositivi, s’impegna e aiuta i compagni, ha già lo spirito del veterano. Pioli premierà anche la sua professionalità, lo schiererà probabilmente al posto di uno tra Candreva e Felipe Anderson. La semi-rivoluzione è dietro l’angolo, le gerarchie sono state azzerate, ripartiranno tutti dallo stesso livello. Per gennaio poi non sono attese sorprese, Keitinha (così lo chiamano nello spogliatoio) non si muoverà da Roma, ha sposato il progetto biancoceleste: i grandi club europei sono avvisati. Pioli potrebbe dare una possibilità anche a Hoedt e Kishna, valuterà in questi giorni: il centrale olandese è rientrato prima dalla Nazionale, non ha problemi fisici, suda e lotta per rubare il posto a Mauricio. Mentre l’esterno ex Ajax tornerà solo oggi, nelle ultime gare ha dimostrato di meritare il posto, cercherà di convincere il tecnico e strappare una maglia in extremis. In attacco ballottaggio a tre tra Klose (s’allena ancora a parte per un fastidio alla caviglia), Djordjevic e Matri. Infermeria: ernia del disco per Mauri, verrà operato nelle prossime ore e resterà a riposo per 30 giorni. Leggera contusione alla coscia sinistra per Felipe Anderson, non è in dubbio per il Palermo. Capitolo mercato, la Lazio ha scelto Douglas del Dnipro, ma la concorrenza è agguerrita: «Ci siamo incontrati con la dirigenza del Galatasaray la scorsa estate. Non erano interessati seriamente – ha spiegato Arutyunov, agente Fifa che ha il mandato per trattare il difensore brasiliano in Turchia – hanno chiesto solo il prezzo del cartellino. Con loro ci siamo dati appuntamento a gennaio. Ma intanto so che il procuratore di Douglas sta parlando con la Lazio. Ne discuteranno anche in occasione della partita di Europa League a Roma. Difficilmente il Dnipro lo cederà in prestito, è molto difficile. Lo valutano tra i 6 e i 7 milioni di euro, bisognerà vedere chi farà l’offerta migliore tra Lazio e Galatasaray».

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – La Lazio ricomincia da Adriano

Nel centro sportivo di Formello ieri c’era un tifoso speciale. Lui è Adriano, ha 85 anni, compiuti proprio ieri, e da quando ne aveva dieci non ha perso neanche una partita della Lazio. Una vita di sacrifici pur di non rinunciare alla sua squadra del cuore, così la società ha deciso di fare un regalo speciale a un tifoso biancoceleste doc. Alla ripresa degli allenamenti, dopo i due giorni di riposo concessi da Pioli ai suoi, Adriano era presente e ha potuto scattare foto e farsi firmare autografi dai suoi idoli. La squadra intanto è tornata a lavoro – domenica ricomincia il campionato, ad attenderla all’Olimpico ci sarà il Palermo dell’ex Ballardini – per ritrovare la vittoria dopo tre sconfitte consecutive. Il tecnico emiliano comincia pian piano a ritrovare i giocatori impegnati con le rispettive nazionali. Per ora ha potuto riabbracciare soltanto i baby, a rapporto Cataldi (squalificato con l’Italia under 21 nella sfida contro la Lituania), Oikonomidis e Hoedt. Il difensore ha rimediato un piccolo problema alla caviglia con l’Olanda under 21, le sue condizioni saranno da valutare nei prossimi giorni anche se non dovrebbe essere nulla di grave: comunque salterà la sfida con la Slovacchia della sua rappresentativa e ha fatto ritorno alla base. Domani si rivedranno Lulic, Anderson, Kishna, Parolo, Candreva, Onazi e Milinkovic-Savic. Biglia, impegnato ieri in Colombia con la sua Argentina, sarà l’ultimo a tornare nella Capitale nella giornata di giovedì. Non si sono allenati Klose – ancora alle prese con una distorsione alla caviglia, regalo del derby – e Mauri: l’ex capitano biancoceleste è alle prese con una discopatia tra la quarta e quinta vertebra lombare.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lucas Biglia protagonista: 1-0 alla Colombia

Lucas Biglia: è lui l’uomo della provvidenza per l’albiceleste di Martino, che fuori casa supera 1-0 la Colombia. All’Argentina basta un’azione box to box del laziale per assicurarsi la prima vittoria nel girone sudamericano e tirare un sospiro di sollievo dopo le prestazioni negative con Ecuador, Paraguay e il pareggio contro il Brasile.

A Barranquilla, Martino – ancora privo di Messi, Tevez, Aguero e Pastore – conferma il 4-3-3 con Lavezzi, Di Maria e Higuain in avanti. José Pekerman, invece, pur contando su James Rodriguez, decisivo contro il Cile, deve fare a meno di Falcao e Jackson Martinez nel reparto avanzato. Dal primo minuto ci sono Carlos Bacca e Teofilo Rodriguez; in difesa, invece, la coppia centrale è composta dall’interista Murillo e dal milanista Zapata, autore di 90’ minuti non lucidissimi. I cafeteros iniziano convinti ma l’Argentina prende le misure e già al 12’ si rende pericolosa con una conclusione di Higuain di poco alta sopra la traversa. Sette minuti dopo l’albiceleste firma il vantaggio. Tutto inizia e si conclude con Biglia: il laziale ruba un pallone nella propria metà campo, innescando il contropiede; Banega apre per Lavezzi, che mette al centro, dove Zapata liscia clamorosamente facilitando la rete argentina.

L’Argentina riesce a bloccare le iniziative di James Rodriguez, controllando il possesso del centrocampo, ma la Colombia, pur con fatica, riesce a portarsi dalle parti di Romero in due occasioni polemiche su Bacca e Gutierrez. Carlos Vera, l’arbitro ecuadoriano, non opta per il rigore. La prima frazione termina con un’occasione d’oro per di Di Maria, che potrebbe chiudere i conti già prima dell’intervallo.

Nella ripresa, Pekerman inserisce Muriel e poi Cardona al posto di Gutierrez, rinunciando a un attaccante per supportare James Rodriguez in fase di costruzione. I padroni di casa faticano ma al 20’ Muriel quasi trova il pareggio al termine di un lungo fraseggio al limite dell’aria. Il forcing colombiano continua senza frutti, mentre Martino rileva Higuain per lo juventino Dybala. In pochissimi minuti lo juventino conferma di meritare la convocazione: una rete valida annullata, un palo nel finale e un pugno ricevuto alle spalle dalla difesa colombiana. L’Argentina spreca, Murillo quasi regala il pareggio ai cafeteros ma alla fine Martino può godersi la prima vittoria nelle eliminatorie per Russia 2018.

Fonte : Il Messaggero