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Negro e Venturin non hanno dubbi: “Cataldi è il futuro della Lazio”

L’ex difensore della Lazio, Paolo Negro, è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com per esprimere il suo giudizio sui giovani talenti biancocelesti: “Credo che Milinkovic-Savic e Keita stiano facendo beneCataldi deve un po’ ritrovarsi. Ha bisogno di spazio, il calciatore c’è ma ha bisogno di giocare un po’ di più. Keita ha ottime individualità, nella mia squadra giocherebbe senza troppi problemi“. Una battuta anche sulla sua carriera da allenatore: “Attendo un progetto serio, ho offerte ma non le ho prese in considerazione. Dopo la panchina della Primavera del Latina, valuterei offerte da squadre giovanili di club professionistici. Oppure anche squadre di Lega Pro“.

Gli fa eco anche l’ex centrocampista biancoceleste Giorgio Venturin:
Milinkovic si è presentato bene al campionato italiano, sta confermando tutto quello di buono che ha mostrato con la sua Nazionale Under 21. Credo che sia un elemento di prospettiva, è chiaro che è ancora giovane e può migliorare ulteriormente. Keita è un calciatore di alto livello, deve capire che deve sempre dimostrare qualcosa anche se impiegato pochi minuti. L’attaccante ha grande qualità, ma deve dimostrarlo in ogni occasione”.  Mentre per quanto riguarda Danilo Cataldi“Insieme a Milinkovic-Savic rappresenta il futuro della Lazio, la società punta molto su Danilo e fa benissimo. È un prodotto del vivaio ed è soprattutto italiano, questo è un elemento che non va dimenticato, spero che possa restare a lungo tra le file biancocelesti e rappresentare una pedina importante anche per la Nazionale maggiore”.

“Gabbo vive” ma non a Brescia…

Quello che è accaduto a Brescia qualche giorno fa ha dell’inspiegabile. I tifosi delle rondinelle in occasione della partita Brescia Trapani avevano preparato uno striscione in onore di Gabriele Sandri con scritto: “11-11-07 GABBO VIVE”. Tuttavia le forze dell’ordine hanno impedito che i tifosi introducessero lo striscione allo stadio, senza dare nessuna spiegazione e senza nessun motivo. Un gesto quantomeno anomalo e  senza senso.

Questo lo striscione censurato

 

Serie A – Primi provvedimenti post-Parigi, Beretta: “Ci saranno maggiori controlli…”

Ripartire dopo i terribili attentati di Parigi è veramente dura, ma come ha disposto la UEFA lo show deve andare avanti, e così tutti i campionati europei si apprestano ad innalzare vertiginosamente i livelli di sicurezza per garantire l’incolumità dei tifosi in vista della ripresa del campionato di Serie A prevista per questo fine settimana.
Come tutti i paesi europei, anche l’Italia prenderà i dovuti provvedimenti, e a riguardo ha parlato il Presidente della Lega di A Maurizio Beretta, queste le sue parole riportate dal sito Ansa.it:

Controlli più stringenti nelle partite di cartello e una ulteriore sensibilizzazione degli steward negli stadi“: questi, spiega Maurizio Beretta, saranno i primi accorgimenti dopo gli attentati terroristici di Parigi e gli allarmi bomba per cui sono state cancellate due amichevoli. “Cosa succederà in casi simili? Allo stato non ci sono segnalazioni particolari: il dialogo costante con le autorità è mirato a tenere sotto controllo l’evolversi delle situazioni“.

Anche il Prefetto di Roma Franco Gabrielli, per far fronte al pericolo terrorismo negli stadi, ha annunciato che verranno presi nuovi provvedimenti. Queste le sue dichiarazioni riportate dal sito di Repubblica.it: “Le questioni legate agli stadi devono essere affrontate con serietà ed estrema lucidità. Lo stadio è un luogo di pubblico spettacolo, è un luogo dove si concentrano molte persone e stiamo già predisponendo tutte le misure necessarie di prevenzione. Il prefetto ha anche lanciato un messaggio per i cittadini romani: “Siamo consapevoli di essere all’interno di una minaccia, ma questo non ci deve minimamente indurre a sentimenti di paura. Dobbiamo vivere la nostra vita sapendo che le istituzioni stanno lavorando in modo serio, con un supplemento di impegno, ma affinché la vita dei cittadini sia tranquilla”

Maggiori controlli scatteranno già domenica all’Olimpico per Lazio-Palermo, la prima partita che si giocherà a Roma dopo l’attentato vicino allo Stade de France di Parigi e le minacce di Hannover per l’allarme bomba che ha cancellato Germania-Olanda.

Allarme attentati? L’UEFA non ha paura: ecco il comunicato ufficiale

Nonostante la paura stia dilagando a macchia d’olio e il rischio di nuovi attentati sia sempre dietro l’angolo, l’UEFA ha deciso: SI GIOCA! Questo il comunicato ufficiale emanato da Nyon:

“Tutte le partite si disputeranno come da programmaL’UEFA ha regole molto rigide per quanto riguarda la sicurezza in relazione all’organizzazione delle gare e sta lavorando alacremente con i club padroni di casa e le autorità locali per assicurare che tutte le necessarie misure di sicurezza siano attive. L’UEFA non ha rilasciato alcuna direttiva per quanto riguarda i tifosi in trasferta. Sarà compito delle autorità prendere delle decisioni su questa questione”.

Una chiara presa di posizione, quindi, dell’organo che gestisce il calcio europeo che ha come obiettivo quello di non farsi intimorire da chi ha come unico obiettivo proprio quello di di impedire di vivere seminando appunto paura e terrore tramite eventi come quello di Parigi, di pochi giorni fa. Bisogna andare avanti e dimostrarsi più forti che mai.
Tutti in campo quindi, non solo le gare europee di Champions ed Europa League ma anche le gare del weekend si disputeranno regolarmente, come annunciato anche dalla Deutsche Fussball Liga, la federcalcio tedesca, oltre che dalla Fédération Française de Football (FFF), la federcalcio francese. Dopo gli annullamenti di alcune partite delle nazionali (precisamente GermaniaOlanda e di BelgioSpagna per allarmi-bomba) si cercherà di tornare alla normalità per quanto sia possibile.
Lungi da parte dell’UEFA stessa sottovalutare il pericolo, l’allerta terrorismo resta infatti altissima, ma il rafforzamento delle misure di sicurezza che stanno realizzando i vai paesi europei dovrebbero permettere il regolare svolgimento di tutti gli eventi sportivi.

 

Inzaghi dopo la ‘manita’ all’Empoli: “Vogliamo difendere il titolo!”

Un soddisfatto Simone Inzaghi si è presentato ai microfoni di LazioStyleChannel dopo la convincente e netta vittoria sull’Empoli per 5-0 negli ottavi di finale della Coppa Italia Primavera. Una bella rivincita per i giovani biancocelesti dopo la sconfitta subita dai toscani in campionato. Queste le sue parole: “Oggi siamo stati molto bravi a concretizzare. Le altre volte avevamo fatto buone prestazioni ma senza riuscire a fare il risultato. Oggi era una gara difficile, abbiamo meritato questa qualificazione, questa vittoria ci serve per il morale. Il risultato 5 0 è un risultato fin troppo largo, l‘Empoli è una buona squadra che gioca bene a calcio. Noi siamo stati famelici e abbiamo subito dimenticato la sconfitta con il Torino. Sabato abbiamo un’ altra partita, la terza in sette giorni e senz’altro si farà sentire”.

Sulla sconfitta di sabato in Supercoppa: “Abbiamo perso una Supercoppa immeritatamente, ma purtroppo il calcio è fatto di episodi e a Torino non siamo riusciti a portare a casa la coppa. Per quanto riguarda quella partita ho fatto i complimenti alla squadra perché sono stati bravi, c’ è mancato solo quel pizzico di fortuna”.

Sabato la Lazio è attesa dalla difficile trasferta di Ascoli: “Ad Ascoli sarà una partita difficile ma noi arriveremo lì e faremo la nostra partita“.

Infine una dedica speciale: “Vogliamo dedicare questa vittoria a Filippo Cardelli che purtroppo si è rotto il crociato, e tutti noi gli auguriamo un imbocca al lupo”.

FORMELLO – Doppia seduta per una Lazio quasi al completo

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Doppia seduta oggi a Formello: in mattinata solo lavoro atletico con una prima parte di resistenza e velocità ed una seconda basata sull’intensità dei movimenti; gli unici “fortunati” a toccare il pallone sono stati i tre portieri, agli ordini del preparatore Grigioni. Nel pomeriggio tecnica, tattica e tanto pallone. Allenamento sul possesso palla tramite due varianti del torello con gruppo diviso in due squadre. Poi partita a campo ridotto con gli attacchi contro le difese per studiare i movimenti delle due fasi. Partitella 11vs11 a tre tocchi in chiusura: sugli scudi Oikonomidis, autore di una doppietta, che ha pareggiato i gol di Felipe Anderson e Djordjevic per un risultato finale di 2-2. Da segnalare il rientro di una prima parte di giocatori impegnati con le rispettive Nazionali: Lulic, Parolo e Candreva si uniscono a Hoedt e Cataldi, rientrati ieri, e a Felipe e Oikonomidis, giunti a Formello in mattinata. Previsto per domani il rientro a Roma degli ultimi due Nazionali: Lucas Biglia e Edy Onazi.

Coppa Italia Primavera, Lazio-Empoli 5-0: biancocelesti ai quarti, l’avversario sarà…

Nonostante la sconfitta amarissima in Supercoppa, per la Lazio Primavera già contro il Torino si era capito che il vento stava cambiando. La più bella Lazio della stagione non è riuscita a mettere le mani sul trofeo, ma la prestazione è stata sulla falsariga di quella contro l’Avellino, sommerso sotto otto gol nell’ultimo turno di campionato.

E in Coppa Italia si sono visti ulteriori frutti di questa metamorfosi per i ragazzi di Inzaghi. L’Empoli in campionato aveva rifilato un tris casalingo ai biancocelesti. Negli ottavi di finale in gara unica a Formello, la Lazio ha calato il pokerissimo travolgendo i toscani, che a onor del vero erano però privi del loro asso Tchanturia, che aveva castigato gli aquilotti con una tripletta in campionato.

Senza l’attaccante georgiano l’Empoli di Massimo Mutarelli, vecchia conoscenza biancoceleste, è stato travolto e rispedito a casa con cinque reti nel sacco. Partita già ipotecata nel corso della prima frazione di gioco dai biancocelesti, in gol prima con Palombi, ma i meriti sono soprattutto dello staordinario assist di Alessandro Rossi. Quindi lo stesso Rossi infila Giacomel dalla lunghissima distanza, un vero e proprio eurogol che ha lasciato sbalordito il pubblico del “Fersini”.

Nella ripresa per mezz’ora la Lazio ha tenuto il ritmo, poi ha dilagato con Collarino, ancora Palombi, che ha confermato l’eccellente stato di forma già messo in mostra all’Olimpico di Torino, e poi con Aimone Calì, subentrato al mattatore Alessandro Rossi. Tre reti in otto minuti che hanno trasformato in goleada un successo già convincente. Lazio ai quarti di finale dunque nella competizione che l’ha già vista protagonista nelle ultime due stagioni con due indimenticabili Coppe Italia alzate al cielo. L’avversario sarà il Palermo, che ha battuto in trasferta il Bari. Si giocherà il 9 gennaio, in caso di accesso in semifinale possibile derby visto che la Lazio affronterebbe la vincente di Roma-Inter.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO-EMPOLI 5-0

Marcatori: 35′ Palombi (L), 38′ Rossi (L), 74′ Collarino (L), 76′ Palombi (L), 81′ Calì (L)

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Germoni; Folorunsho (69′ Collarino), Borecki (42′ Cardoselli), Murgia; Palombi, Rossi (71′ Calì), Manoni. A disp.: Borrelli, Lazzari, Cinti, Pedrazzini, Cotani, Nolano, Bezziccheri. All. Inzaghi.

EMPOLI (4-3-2-1): Giacomel;  Carradori, Bruni, Damiani (59′ Buglio), Barsotti;  Meroni, Mestre (78′ Zappella), Di Leo; Mosti, Picchi; Manicone (69′ Giani). A disp.: Motti, Seminara, Aprile, Bellini, Tehe Olawale. All. Mutarelli

ARBITRO: Guida (sez. Salerno).

ASS.: Robilotta-Manzolillo.

NOTE. Ammoniti: 13′ Mattia (L). Recupero: 1′ pt

Il mio nome è Lucas, Lucas Biglia

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Da cardine, capitano ed elemento imprescindibile della Lazio a volante e punto fermo della Nazionale argentina: l’ascesa di Lucas Biglia sembra non accennare a fermarsi. Ieri notte, nella partita valida per le qualificazioni ai prossimi mondiali di Russia 2018 la sua Argentina era impegnata in una difficile quanto decisiva trasferta in Colombia: risultato 0-1 per la Selecciòn, marcatore proprio lui, Lucas Biglia, ottimamente servito da Lavezzi dopo un’azione da lui stesso avviata. Quella di ieri sera è stata solo l’ennesima ottima prova del centrocampista argentino, l’ennesima conferma, se davvero ce ne fosse stato ancora bisogno, di quanto risulti decisivo e fondamentale non solo per il suo club, ma anche per la sua Nazionale, di quanto possa essere considerato a tutti gli effetti un top player. Ovviamente su di lui hanno messo gli occhi i maggiori club europei, ultimo in ordine di tempo il Liverpool del nuovo allenatore Jurgen Klopp. La Lazio ha più volte manifestato la propria intenzione di prolungare il suo contratto, in scadenza nel 2018, con un sostanziale aumento dell’ingaggio. Il suo agente Enzo Montepaone ha spesso glissato sul futuro del suo assistito, non assicurandone la permanenza a Roma, sponda biancoceleste. La Lazio vorrebbe blindarlo, Pioli in estate lo ha eletto capitano per il suo carisma e la sua leadership. Per i biancocelesti Lucas è un elemento imprescindibile: quando in campo manca il nativo di Mercedes sembra che alla squadra manchi la mente, il cervello pensante. Nell’ultima stagione e mezzo causa infortuni di vario tipo la compagine biancoceleste ha dovuto più volte sopperire in qualche modo alla sua assenza, con scarsi risultati, anche e soprattutto a causa della mancanza di un vero e proprio vice per quel delicato ruolo del centrocampo. In estate si era parlato di Milinkovic-Savic come probabile sostituto di Biglia, ma il campo ha ampiamente dimostrato che quello non è la posizione del giovane trequartista serbo.

Se la Lazio vuole ambire a traguardi prestigiosi non può e non deve lasciar partire il suo regista, l’uomo che detta i ritmi, il metronomo del suo centrocampo. Il suo nome è Lucas, Lucas Biglia.

Giulio Piras

 

Champions comprata, dalla Romania gravi accuse alla Lazio

Dalla Romania per l’ennesima volta si alzano nuove accuse contro la Lazio. Il motivo riguarda i preliminari di Champions del 2007, nel corso dei quali i biancocelesti si qualificarono ai danni della Dinamo Bucarest. Nonostante le smentite arrivate negli ultimi tempi sia da parte del “grande accusatore” Pulhac che dell’ex azionista del club Turcu, ProSport – la stessa testata che aveva fatto scoppiare il caso – ha contattato Vladimir Cohn, altro ex azionista: “A Bucarest ci furono dei contatti nell’hotel in cui si trovava la Lazio, si arrivò ad un accordo per far vincere i biancocelesti. L’intesa fu trovata poco prima di scendere in campo e solo all’intervallo avvisammo i calciatori: ‘Ragazzi, calmatevi!’. La Dinamo fece vincere la Lazio. Borcea trattò con Lotito e convinse il presidente biancoceleste ad offrire 4,5 milioni di euro per Radu che non li valeva di certo. Un vero cetriolo che poi, evidentemente, hanno fatto crescere bene per farlo diventare un buon giocatore”.

Nel frattempo come riportato dal portale libertatea.ro le autorità giudiziarie hanno ascoltato Giovanni Becali, ex agente del terzino laziale, in merito a questo presunto accordo tra i due club. Il procuratore romeno si trova in libertà vigilata dopo essere stato arrestato con l’accusa di trasferimenti illegali ed evasione fiscale.

 

“Offerta del Liverpool per Biglia”, lo riporta il sito dei Reds

Biglia al Liverpool verità o bufala? Al momento non ci è dato saperlo, anche perché il suo agente Montepaone ha glissato sulla domanda (leggi qui la risposta del procuratore).

Tuttavia non è un mistero che Biglia piace a mezza Europa, specie considerando le esaltanti prestazioni in nazionale. Su di lui pare ci abbiano messo gli occhi l‘Inter pronta a sacrificare Ranocchia, il Real Madrid (che già l’aveva cercato un anno fa) e il Liverpool. Proprio i Reds sono al momento gli indiziati principali. A rafforzare questa tesi è proprio il sito ufficiale del club inglese che oggi ha riportato la notizia dell’offerta a Biglia.

E’ bene sottolineare che alla fine dell’articolo è precisato: “This story has been reproduced from today’s media. It does not necessarily represent the position of Liverpool Football Club”, che per chi mastica poco l’inglese significa: “Questa storia è stato riprodotto dai media di oggi. Esso non rappresenta necessariamente la posizione del Liverpool Football Club”. E’ davvero così? O questo è solo un modo del club per mettere le mani avanti qualora la trattativa dovesse saltare? Fatto sta che oggi il sito liverpoolfc.com riporta più volte questa notizia prelevandola dalle maggiori testate d’oltremanica.

Fabrizio Piepoli

Rambaudi: “Cedere Candreva sarebbe un grande errore”

Si avvicina il mercato invernale e le notizie di arrivi e cessioni si rincorrono inevitabilmente in casa biancoceleste. L’ultima voce circolata nell’ambiente romano riguarda il centrocampista Antonio Candreva che sarebbe finito, nonostante le smentite di rito, nel mirino dell’Inter. La redazione di Tuttomercatoweb.com per parlare di questa possibilità e della stagione biancoceleste ha contattato l’ex centrocampista laziale Roberto Rambaudi.

Sul campionato dei biancocelesti: “Sicuramente al di sotto delle attese. Credo che questo risultato sia dovuto al fatto che non è stata data continuità al lavoro svolto l’anno scorso. La scorsa stagione la squadra ha fatto un campionato eccezionale e quindi bisognava puntare in alto, con un mercato diverso da quello realizzato. I biancocelesti si sono indeboliti: hanno mandato via Mauri e poi lo hanno ripreso ma il suo apporto e la sua presenza sarebbero servite già durante la preparazione. Inoltre è stato mandato via Ledesma, sarebbe servito un sostituto di Biglia che fosse in grado di rivestire un ruolo da leader all’interno dello spogliatoio ma non è arrivato”.

Ora si vocifera di una cessione importante, sembra che la cura a tutti i mali sia la cessione di Candreva: Antonio è un giocatore molto importante per la squadra, non è certo lui il problema dei biancocelesti. Spetta al tecnico ed ai compagni farlo sentire importante. Non è questione di singoli, è la squadra che sta rendendo al di sotto delle proprie possibilità”.

Derby romano per Heurtaux

Si profila all’orizzonte un altro derby romano, questa volta però sul mercato. I biancocelesti sono sempre alla ricerca di un sostituto dell’infortunato Stefan De Vrij e le loro attenzioni si sono posate sul difensore dell’Udinese Thomas Herteaux, ma come riportato sul Corriere dello Sport, anche la Roma è alla ricerca di un centrale di difesa ed ha mostrato interesse nei confronti del giocatore. Per cui le due squadre sono destinate a scontrarsi anche in fase di calciomercato per aggiudicarsi il 27enne difensore friulano.

 

Wilson difende Candreva: “Non è colpa sua, tutta la squadra deve dare di più”

A parlare di Antonio Candreva e del momento della lazio, è lo storico ex capitano del primo scudetto biancoceleste, Pino Wilson. Intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha spiegato: “E’ tutta la squadra che non sta giocando bene e nelle proprie possibilità, non è un discorso che riguarda esclusivamente Candreva. E’ vero ci si aspetta tanto di più da lui visto che ha sempre fatto la differenza ed è il fiore all’occhiello di questa squadra“. Ha poi ribadito sull’esterno di tor de’ cenci: “E’ il punto di riferimento della Lazio e Lotito non credo ce l’abbia con lui, visto che ha tuonato con tutti nei giorni scorsi escluso l‘azzurro“. Quando si fa riferimento ad una possibile cessione del numero 87 dichiara: “Non credo affatto che parta a Gennaio, anche se dipende dall’offerta, la Lazio non vorrà privarsi di lui che è un simbolo“.

Quaison: “Non ci interessano i problemi della Lazio…”

Per uno strano scherzo del destino, il futuro della Lazio passa di nuovo da Davide Ballardini. L’ex tecnico della Lazio, da poco ingaggiato dal Presidente Zamparini, guiderà il suo Palermo proprio dalla panchina dello Stadio Olimpico di roma. I rosanero, passati da Iachini al tecnico ravennate, avranno la spinta del cambio di allenatore per ripartire ma i Siciliani troveranno di fronte una Lazio vogliosa e rinfrancata dalle ottime prestazioni nelle Nazionali dei suoi migliori calciatori.

Di tutto questo ha parlato in conferenza stampa il centrocampista classe ’93 Robin Quaison:”Non ci sono molte differenze tra il nuovo allenatore e il mister Iachini,tranne il fatto che l’allenatore attuale vuole giocare con la difesa a quattro“. Poi ribadisce sul mister di Ascoli Piceno :”Anche con Iachini eravamo un gruppo unito e non c’è mai stato nessun diverbio, è stata soltanto una decisione presa dalla società,ma sono convinto che sarà un cambiamento positivo.”  Lo svedese conclude sulla Lazio ed il momento no dei biancocelesti:”Non facciamo l’errore di concentrarci sui loro problemi, ma pensiamo a noi e ad ottenere ottimi risultati“.

Kishna è “concentrato sulla Lazio”

Pian piano stanno tornando dalle nazionali i vari biancocelesti. E’ stato sicuramente una settimana positiva per i lazionali, molti di loro in gol come Biglia e Candreva ma non solo (leggi qui per saperne di più). Anche Kishna si è reso protagonista con la maglia dell’Orange under 21 fornendo un assist. Il giocatore oggi è tornato a Roma e su instagram si è detto concentrato sulla Lazio.

 

Back in Rome, focus on Lazio

Una foto pubblicata da Ricardo Kishna (@ricardo88kishna) in data:

Blatter e Platini, ricorsi respinti e sospensioni confermate

E’ arrivata da pochi minuti la decisione della Commissione d’Appello della Fifa riguardante i ricorsi presentati da Joseph S. Blatter e Michel Platini. La Commissione,presieduta da Larry Mussenden, “ha respinto integralmente i ricorsi presentati” e “confermato nella loro interezza le rispettive decisioni” (cfr art. 84 par. 2 del Codice FIFA Etico) come si evince dal comunicato sul sito ufficiale della Fifa. Con questa decisione,vengono perciò confermati i 90 giorni di sospensione provvisoria da tutti gli incarichi per il presidente della Fifa e quello della Uefa. Tale provvedimento potrà essere oggetto di ricorso dinanzi alla Corte di Arbitrato per lo Sport (Tas), ai sensi dell’articolo 67 dello Statuto Fifa.

Candreva-Inter? Risponde l’agente del centrocampista

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Sono prive di fondamento le voci di un interesse dell’Inter per Antonio Candreva. A confermarlo l’agente del numero 87 biancoceleste Federico Pastorello, ai microfoni di ‘FcInter1908.it’: “Sono voci che ho letto anch’io sui giorni, ma al momento non ne so nulla. Se e quando degli sviluppi daranno ad esse seguito, ci penseremo insieme al ragazzo e si vedrà“. Stamane infatti ‘La Gazzetta dello Sport’ aveva rivelato di un club nerazzurro pronto a offrire una cifra vicina ai 20 milioni per assicurarsi l’esterno di Tor de’ Cenci.

FORMELLO – Ok Marchetti e Felipe, assenti Mauri e Klose

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Doppia seduta in programma oggi per la Lazio a Formello. Nella prima, prevista per le 10, toccano il pallone solo i portieri Guerrieri Marchetti, agli ordini del preparatore Grigioni: per il numero uno veneto allenamento regolare dopo lo stop supplementare a causa dell’influenza che l’ha colpito nel weekend. Lavoro atletico tra campo e palestra invece per il resto del gruppo. Il tutto mentre Hoedt, Oikonomidis, Cataldi e Felipe Anderson sono alle prese con i test atletici che i compagni hanno sostenuto la settimana scorsa: non preoccupa il brasiliano, regolarmente in campo nonostante la contusione al quadricipite della coscia sinistra rimediata in Nazionale. Ancora out infine Klose Mauri: il tedesco sta recuperando da una distorsione alla caviglia, mentre il brianzolo sarà operato nei prossimi giorni per risolvere una piccola ernia e rimarrà fermo circa un mese. Alle 15 in programma la seduta di allenamento pomeridiana. 

PRIMAVERA – Lazio-Empoli, due grandi in cerca di riscatto

Non sarà una gara come le altre quella che andrà in scena questo pomeriggio sul campo del ‘Fersini’ tra Lazio e Empoli. Valida per gli ottavi di finale della Primavera Tim Cup, si giocherà infatti all’insegna del riscatto per le due squadre, reduci una (la Lazio) da una Supercoppa persa a causa delle troppe occasioni da gol fallite e l’altra (l’Empoli) da un pareggio subito all’ultimo minuto in piena corsa per la testa della classifica. Per questo vincere e assicurarsi i quarti aiuterebbe a dimenticare la delusione, ma, per far questo, occorrerà in primis capire quali sono i punti forti da cui ripartire e quelli deboli da correggere. E, sotto questo profilo, entrambe sono alquanto forbite.

Lo sono i biancazzurri del tecnico (ex laziale) Mutarelli, che, nonostante l’assenza, causa impegni con l’Under 21, del bomber georgiano Tchanturia, – capocannoniere del girone con nove reti e che lo scorso ottobre strapazzó il portiere biancoceleste Matosevic con una tripletta -, della sua forza ha piena consapevolezza, che nemmeno il pari-beffa di due settimane fa con il Crotone è riuscito a scalfire. Mutarelli conosce i punti deboli degli avversari, che sono tanti, troppi, come si è visto in questo primo scorcio di stagione. E toccherà a Picchi, l’altro ‘gemello del gol’ dei toscani, il compito di metterli ulteriormente in evidenza.

Sull’altro fronte ci sarà però un team biancoceleste che, dopo essersi fatto sottrarre sotto il naso dalla bacheca la Supercoppa per mano del Torino, deve ora rinforzarne la serratura per mantenerci almeno la Coppa Italia. Servirà dunque tanta rabbia ai ragazzi di Inzaghi per saltare un ostacolo non semplice e volare dritti verso nuovi traguardi da conquistare e un’altra stagione da incorniciare. Inutile pensare al presente, c’è una dritta via smarrita da ritrovare. Nonostante i guai: su tutti, l’infortunio di Cardelli, che sarà sostituito ancora una volta da Quaglia. Nessun turnover dunque, in campo andrà lo stesso undici di Torino, con l’unico dubbio relativo a Borecki, che potrebbe però essere tenuto a riposo dopo l’impegno con l’U21 polacca e lasciare il posto a Cardoselli. Rialzarsi e tornare a mostrare le unghie, questo il diktat: perché, come recita un detto molto popolare dalle parti di Formello, “solo i vili e i mediocri conoscono la sconfitta, noi siamo grandi e risorgeremo“.

Probabili formazioni

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Germoni; Folorunsho, Cardoselli, Murgia; Palombi, Rossi, Manoni  All. Inzaghi

EMPOLI (4-3-3): Giacomel; Borghini, Bruni, Meroni, Seminara; Damiani, Bellini, Di Leo; Picchi, Mosti, Zappella  All. Mutarelli

Scudetto 1915, giù le mani dalla petizione! Federico Buffa vuole un titolo per il Genoa…

Diffidate dalle imitazioni, si diceva negli anni ottanta quando la pubblicità sembrava essere la nuova frontiera della comunicazione. La petizione partita da pochi mesi per l’assegnazione dello scudetto 1915 ex aequo con il Genoa per la Lazio (firma QUI) si avvia orma a grandi passi verso le 30.000 firme. Traguardo decisivo per l’ingresso in campo della società in una battaglia che potrebbe legittimamente garantire il primo scudetto della Capitale, in quella che è stata come si può notare una stortura giuridica mai analizzata a dovere.

Campionato interrotto per motivi bellici, 100 anni fa l’Italia partecipò alla Grande Guerra con tanti atleti laziali partiti per il fronte. Un sacrificio che non venne ricordato quando, cessate le ostilità e riprese le attività sportive, la Federazione assegnò lo Scudetto solo ai campioni del centro-nord, il Genoa. Poco importa che la finalissima dovesse essere ancora disputata. E la squadra che in quegli anni era la regina del centro-sud, la Lazio, nonostante i meriti di guerra acquisiti e sotto gli occhi di tutti, rimase senza il giusto riconoscimento.

Eppure l’iniziativa, partita dall’idea dell’avvocato Gian Luca Mignogna e gestita dalla Consulta Biancazzurra con il patrocinio di diverse testate giornalistiche (tra le quali laziochannel.it), è stata travisata da molti. In queste settimane sono fioccate le richieste di scudetti assegnati a tavolino, a partire dall’Udinese del 1896 (per un campionato giocato quando ancora la Federazione non esisteva), fino al Torino del 1927 ed ora il Genoa del 1925. Sì il Genoa, come specificato da uno dei giornalisti più noti di Sky, Federico Buffa, che a Genova per il suo spettacolo teatrale ha rilasciato un’intervista a “La Repubblica” della quale riportiamo il passaggio più interessante:

E poi un capitolo a parte merita lo scudetto scippato del ’25 (al Genoa ndr). Quello delle cinque finali col Bologna e delle pistolettate al treno dei tifosi genoani. Il Times ha fatto una classifica dei più grandi scandali dello sport mondiale e ha inserito al primi posto proprio lo scudetto rubato al Genoa…
Il presidente della Federcalcio era Arpinati, che era anche il podestà di Bologna e dopo il 25 aprile venne ucciso dai partigiani. Chi ha studiato la storia del calcio conosce bene l’influenza di Arpinati in quegli anni. C’è anche il Torino, primo in classifica proprio davanti al Bologna, che rivendica lo scudetto del 1927. Ufficialmente risulta non assegnato, come quello di “calciopoli”. Cairo si sta mobilitando perché venga riconosciuto al Torino. Preziosi dovrebbe fare altrettanto per quello del ’25“.

Verrebbe quasi da dire, “giù le mani dalla petizione“. Rivendicare scudetti non deve diventare una moda, ma soprattutto la petizione per la Lazio del 1915 non deve essere considerata una specie di gioco, di bizzarra rivendicazione fatta a casaccio per rimpolpare un palmares così, senza motivazioni storiche né sportive. Eh no! Dietro il lavoro dell’avvocato Mignogna, della Consulta e di chi ha sostenuto l’iniziativa fin dall’inizio c’è una ricerca storica capillare e un’attentissima analisi dei fondamenti giuridico-sportivi che potrebbero portare all’assegnazione dello scudetto. E soprattutto c’è la voglia di tributare agli eroi di guerra della Lazio del 1915 (storie riportate ora alla ribalta dallo splendido libro “Dal Tevere al Piave” curato da LazioWiki) il riconoscimento che i loro contemporanei gli negarono, inspiegabilmente, un secolo fa. Non sarà uno scudetto da festeggiare al Circo Massimo, come qualche stolido personaggio ha ipotizzato, forse per sminuire con umorismo da due soldi un’iniziativa che nessun altro ha avuto il coraggio di intraprendere. Ma un titolo da ricevere con un fermo applauso per quello che sarà un tributo alla storia, prima ancora che alle imprese di campo.

Fabio Belli