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Di Canio: “Quando indosso la maglia della Lazio del ’74 mi sento imbattibile”

Storie di derby, quel del 6 gennaio 2005 è divenuto leggenda ricordato come quello del ritorno di Paolo Di Canio. Ne hanno parlato due protagonisti di quella sera, l’ex bandiera biancoceleste e Fabio Liverani “Ricordo quando, durante l’allenamento, non riuscivo a trovare i due gemelli Filippini – ricorda Liverani durante la trasmissione House of Football su Fox Sport condotta proprio da Di Canio – dopo un po’, notai che Paolo li aveva sequestrati cercando di insegnare loro lo spirito del derby. Continuava a ripetere loro di menare bene ma menare piano, senza farsi cacciare dall’arbitro. Erano talmente presi della sue parole che non si erano accorti della contraddizione”.

L’ansia di quel giorno era tanta: “Eravamo al tavolo per la colazione, era la mattina del derby – ricorda Paolo – io ero seduto a capotavola, sbattendo le mani sul tavolo, rompendo tutti i grissini per l’emozione. Solo dopo pochi minuti mi resi conto del rumore che stavo facendo: alzai lo sguardo notando la faccia di Liverani dall’altra parte del tavolo, che mi fece capire che dovevo smettere”.  

Storie di derby e di uno giocato a distanza di anni: “L’altro giorno ho partecipato ad una partita di ‘FootGolf’, si trattava di un derby Roma-Lazio ed io ho giocato con la maglia storica dello scudetto del ’74. Con quella maglia non si può mai perdere perché è stata indossata da combattenti veri, quelli del ’74. Era un ‘uno contro uno’ ed ho battuto il campione regionale della Roma. Mi dispiace per lui ma, come ho detto, con quella maglia non si può mai perdere”.

RASSEGNA STAMPA – Mauri è in ripresa: rientra prima di Natale»

Punto infermeria in casa Lazio. Il medico sociale biancoceleste, Roberto Bianchini, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM mettendo l’accento sulla condizione di Mauri: “A metà settimana scorsa è stato sottoposto ad una tecnica di radiofrequenza che dovrebbe fargli passare i fastidi all’ernia che aveva evidenziato. Da oggi comincerà un lavoro riabilitativo e aggiungeremo un lavoro in piscina. La sua ripresa sarà condizionata da quel che vedremo giorno dopo giorno e dalle sensazioni che lui ci riporterà. Avremo la possibilità di vederlo prima delle feste natalizie”. 

Su ONAZI – “Ha riportato un problema all’adduttore con una lesione di I grado, continuerà a seguire il protocollo medico riabilitativo per i prossimi 4 giorni. Verso la fine della settimana potrà iniziare a fare un lavoro in piscina, oltre al fisioterapico. Poi, in base al nuovo accertamento, vedremo come intensificare il lavoro della ripresa atletica”.

VERSO L’EUROPA LEAGUE – “La gara di ieri non è stata causa di problemi particolari, niente di rilevante, chi ha giocato ieri ha svolto un lavoro defaticante, gli altri hanno svolto un regolare lavoro in campo. Ad oggi non mi sembra nulla che potrà determinare problemi per giovedì”.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Lazio, caos e nervi tesi

Più che in crisi, la Lazio è in pieno caos. Risultati da retrocessione (4 punti nelle ultime 6 partite di campionato), mancanza di gioco, di spirito di gruppo e nervi scoperti: questa lunga serie di aspetti, sommati tutti insieme, hanno portato al ritiro nel quale i giocatori si sono ritrovati a partire dal “day after” il pareggio casalingo con il Palermo.

ANCORA IN RITIRO  –  È la seconda volta che accade in questa stagione: la prima dopo la batosta subita dal Napoli al San Paolo (5-0 per la squadra di Sarri), un risultato troppo eclatante per passare inosservato. In quel caso fu Pioli a scegliere l’opzione ritiro per tentare di ricompattare il gruppo, che rischiava di sfaldarsi dopo la sconfitta in Supercoppa italiana a Shanghai e l’eliminazione a opera del Bayer Leverkusen nei playoff Champions.  In quel caso, almeno nel breve periodo, si raggiunse l’effetto desiderato: la Lazio vinse le due partite consecutive con Genoa e Verona giocate durante ritiro e proseguì il trend positivo anche dopo, in quelle successive con Saint-Étienne prima e Frosinone poi. Stavolta però la situazione è un po’ diversa. La decisione del ritiro è stata presa direttamente dalla società e non si tratta di un momento per ritrovarsi (o almeno non solo quello), ma di una vera e propria punizione. Inizierà ufficialmente da questa sera, da quando la squadra  –  che si è allenata in mattinata  –  rimarrà nel centro sportivo di Formello. E andrà avanti a oltranza, sicuramente fino alla gara di giovedì con il Dnipro, probabilmente anche oltre arrivando alla trasferta con l’Empoli.

NERVI SCOPERTI  –  Una decisione che conferma ulteriormente il momento negativo della Lazio, che non può essere ridotto solo ai risultati e alla mancanza di gioco. Ciò che è emerso dalla gara di ieri è infatti un problema molto più radicato e strutturale, condito da tensione, nervosismo e mancanza di spirito di gruppo. La sintesi l’ha fatta Parolo al termine della gara: “Manca la voglia di sacrificarsi e dobbiamo aiutarci l’un l’altro per tirarci su. Con gli individualismi non si risolve niente e pensarla diversamente sarebbe l’inizio della fine”.  E la testimonianza di tutto questo si è notata intorno alla mezz’ora del primo tempo, quando Murelli, il vice di Pioli, è andato a redarguire a brutto muso Cataldi, reo di essersi messo a ridere in panchina insieme ad altri compagni nonostante la Lazio fosse in svantaggio. È servito l’intervento del team manager Manzini e di Konko per far tornare la situazione alla calma: “Valuto in modo positivo la situazione  –  ha provato a minimizzare Pioli  –  perché in questo momento preferisco gente nervosa che piatta”.

PIOLI SOTTO ESAME  –  Ma la calma è solo apparente, come confermano le critiche al gioco manifestate (neanche troppo indirettamente) al triplice fischio da Candreva: “Per come giochiamo quello con il Palermo è un punto guadagnato. Perché siamo in crisi e andiamo così male? Dovete chiederlo all’allenatore, è lui che prepara in settimana la nostra prestazione della domenica”. Parole velenose, che evidenziano ancora una volta il problema messo in luce da Parolo della mancanza di unità, in questo caso anche tra giocatori e allenatore. Pioli nell’immediato post – partita ha provato a gettare acqua sul fuoco: “È l’amarezza del momento, ci sta. Impossibile essere soddisfatti dopo aver pareggiato in casa”. Per lui e per la squadra inizia una settimana decisiva. Sono tutti sotto esame e anche se al momento non è contemplata l’ipotesi dell’esonero, eventuali risultati negativi con Dnipro, Empoli e Juve porterebbero la società a valutazioni diverse.

SENZA MOTIVAZIONI  –  Al tecnico il compito di riprendere nel minor tempo possibile il comando di una nave che rischia di naufragare. Anche perché preoccupano gli atteggiamenti di tutti i giocatori nell’ultimo periodo, soprattutto dei big. Molti di loro, da Biglia a Candreva, da Felipe Anderson a Marchetti, da Lulic a Klose, avevano deciso di restare alla Lazio per potersi giocare l’opportunità Champions che si erano sudati nella stagione scorsa. Il mercato scelto dalla società non orientato sul passaggio del turno (ma solo sul futuro, comprando giovani di belle speranze) e la successiva eliminazione contro il Bayer Leverkusen hanno generato delusione e un nuovo malcontento, reso ancora più intenso dai risultati negativi dell’ultimo periodo e da una classifica non consona alle aspettative di inizio stagione. E nel circolo vizioso che si è creato, sono parte integrante pure le voci di mercato sui big biancocelesti. Altro elemento di destabilizzazione di un ambiente già fragile di per se e nel caos.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Lazio, tutti in ritiro. Pioli a rischio

Ormai è vero caos alla Lazio, difficile trovare un aspetto positivo a cui aggrapparsi. Il pareggio con il Palermo fa male non solo per il risultato, ma perché arriva dopo tre sconfitte consecutive e troppi malumori. Le dichiarazioni e i comportamenti dei big gettano forti ombre sull’unità del gruppo e la società corre subito ai ripari.

IN RITIRO PUNITIVO Il giorno dopo è ancora più duro, perché ci si ritrova subito a Formello per la ripresa degli allenamenti. Il ds Tare si è confrontato con il tecnico Pioli, che infatti inizialmente non ha diretto la seduta, poi con tutta la squadra. Toni decisi, musi lunghi, clima teso: la dirigenza biancoceleste opta per il ritiro punitivo, da stasera e a tempo indeterminato: potrebbe chiudersi con la sfida di Europa League contro il Dnipro o continuare fino alla trasferta di Empoli. E’ già successo dopo il 5-0 contro il Napoli, ma in quel caso è stato Pioli stesso a decidere per il ritiro: un modo per ricompattare il gruppo e l’ambiente, stavolta è un po’ diverso.

PIOLI IN BILICO Prossime gare decisive per il tecnico biancoceleste. Non sono soltanto i risultati a pesare sulla Lazio, che al momento arranca addirittura per restare vicina alla zona Europa League, quanto una squadra che sembra ormai aver perso del tutto quell’unità che è stata la sua forza nella passata stagione: “Per come giochiamo quello con il Palermo è un punto guadagnato. Perché siamo in crisi e andiamo così male? Dovete chiederlo all’allenatore, è lui che prepara in settimana la nostra prestazione della domenica”, ecco le parole al veleno di Candreva subito dopo la partita con il Palermo. Qualcosa si è rotto, forse anche tra alcuni big – da Lulic a Biglia passando per il centrocampista romano – e il tecnico stesso. Il ritiro punitivo è solo la cartina di tornasole di un momento complicato come non mai sotto la gestione Pioli.

MARCHETTI RINNOVA, LULIC NO Questa sarà una settimana decisiva anche se al momento è escluso l’esonero del tecnico come la cessione dei pezzi pregiati a gennaio: a meno di richieste esplicite dei giocatori, nessun addio nell’immediato ma a giugno rischia di essere vera rivoluzione. Il rinnovo di Lulic si fa sempre più complicato, il bosniaco è tra quelli che potrebbe salutare in estate senza firmare un nuovo accordo con la Lazio: la società biancoceleste gli offre un ingaggio da 1,3 milioni a stagione o un’offerta da almeno 15 milioni per salutare la Capitale. Più vicino invece quello di Marchetti, che alla fine si sarebbe deciso ad accettare la proposta della società biancoceleste: 1,5 milioni a stagione più premi legati alle prestazioni personali e di squadra fino al 2018. Nessuna opzione per un eventuale terzo anno, le firme nero su bianco dovrebbero arrivare nel mese di dicembre. Almeno un sorriso, nel caos Lazio.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lotito manda tutti in ritiro a Formello

Tutti in ritiro, Lotito è furioso. Si sentono le sue urla al telefono con Tare. Il diesse assiste a bordo campo alla seduta di scarico della Lazio, poi comunica la decisione societaria ai giocatori che si ritroveranno stasera per cena a Formello: ci resteranno almeno sino a giovedì, quando giocheranno col Dnipro per la quinta giornata d’Europa League. Per fortuna allora basterà un pari per la qualificazione ai sedicesimi.

L’X factor di ieri col Palermo invece un risultato deleterio per una Lazio che non vince più da sei partite. Il presidente se la prende, almeno ufficialmente, con Biglia e compagni, ma c’è anche il tecnico sul patibolo: prima dell’allenamento mattutino, lungo confronto fra Pioli e Tare, con una strigliata lontano dagli occhi indiscreti della squadra.

La dirigenza non vuole delegittimare l’allenatore (in bilico, ma al momento intoccabile), che però non guida la seduta odierna. S’affaccia per un attimo, poi rientra nello spogliatoio. Al Fersini assente anche il suo vice Murelli, che ieri aveva avuto un battibecco in panchina con Cataldi per qualche mugugno di troppo sulla prestazione dei compagni. Scarico per Parolo, parte atletica solo per chi non è sceso in campo agli ordini dei preparatori atletici Osti e Fonte.

Fonte : Il Messaggero

Durante le partite in tv si mangia troppo e male, lo rivela uno studio…

Questa settimana torna la Champions League con Juventus e Roma impegnate a conquistare la qualificazione agli ottavi. Due partite fondamentali che terranno incollati alla tv milioni di tifosi, con pizza, salatini e boccali di birra ad accompagnare i 90 minuti di gioco. Una dieta sbagliata, che può avere deleteri effetti sulla salute, come sottolineato da uno studio del «Polli Cooking Lab», l’osservatorio dell’omonima azienda italiana che analizza le tendenze nazionali e internazionali sul mondo dell’alimentazione, realizzato attraverso interviste a circa 90 esperti tra medici, nutrizionisti e chef a proposito dei rischi che corrono i tifosi nel seguire la partita da casa senza prestare particolare attenzione a cosa e come mangiano. Tra i comportamenti alimentari che rischiano di compromettere il benessere dei tifosi, gli esperti segnalano la tendenza a mangiare troppo durante la partita, con il rischio di non rendersi conto di quanto e di cosa si sta mangiando, non avvertendo il senso di sazietà. Deleterio anche mangiare in piedi o sdraiati sul divano: in questo modo il sangue fa più fatica a refluire nell’intestino e si rischia d’incorrere in congestioni e fastidiosi dolori. Dall’indagine emergono anche i cibi da evitare e quelli da preferire. Sul podio della ‘blacklist’ dei nutrizionisti svettano i fritti, gli alimenti troppo salati, i cibi surgelati, gli alcolici, le bibite gassate e i dolci. Per quanto riguarda invece gli alimenti consigliati dai nutrizionisti per il menù da Champions spiccano le verdure di stagione, l’insalata di pasta e il pesce. «Per velocizzare i tempi molto spesso si tende a comprare panini super farciti, appesantiti con patatine fritte cucinate con oli di bassa qualità o tranci di pizza oversize: uno spuntino che può arrivare anche a 2000 kcal. Ecco perché consiglio un panino integrale fatto in casa con mozzarella e verdure grigliate o pomodori, il tutto condito con poco sale e insaporito con erbe aromatiche a piacere come basilico, origano, erba cipollina», ha sottolineato la professoressa Stefania Ruggeri, ricercatrice presso il Crea-Nutrizione e autrice del libro «La Nuova Dieta Mediterranea», scritto con Chef Rubio. «Consiglio tre ricette semplici e veloci, facili da consumare con gli amici: alici su pane integrale, da mangiare come antipasto, un’insalata di pasta con pomodori secchi e aromatizzata con succo di limone e dei filetti di cernia croccante panata con avocado», ha concluso la professoressa Ruggeri.

Fonte: AdnKronos

Tavecchio sottolinea: “Io votai contro l’elezione di Blatter alla Fifa”. Poi su Conte…

«Senza la decisione del Tas non possiamo dire niente»: così il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio sulle accuse contro i presidenti Joseph Blatter e Michel Platini. «Io ho votato contro l’elezione di Blatter alla Fifa per un motivo semplice: non siamo stati informati di quello che stava succedendo. Le informazioni arrivate successivamente non sono state semplici – ha aggiunto Tavecchio a margine di un convegno all’ospedale di Vizzolo Predabissi, nel Milanese –. Credo che gli organi di giustizia internazionali decideranno nel merito, dopodichè la Federcalcio prenderà le sue decisioni. Senza la decisione del Tas non possiamo dire niente».

Poi sul c.t. della Nazionale Tavecchio ha detto: «Sono fiducioso sul rinnovo, Conte sta capendo che il suo incarico non è solo da commissario tecnico ma anche da responsabile e coordinatore di tutte le nazionali, e questa non è una cosa di poco conto. Decideremo con grande signorilità e stile, perché ci lega un rapporto quasi quotidiano, a prescindere da tutte le sirene a destra e sinistra. Assicuro che c’è estrema fiducia, il rapporto è cordiale e a Conte questo lavoro piace».

Fonte: Ansa

Blatter rivela: “Ho rischiato di morire”

Il presidente sospeso della Fifa Joseph Blatter ha rivelato in un’intervista con la televisione svizzera RTS di essere stato «vicino alla morte» all’inizio di questo mese, quando sono stato ricoverato in ospedale per un stress acuto. Blatter, 79 anni, è stato dimesso il 12 novembre dopo il superamento di «un piccola crisi emotiva». Tutto questo è stato uno shock, ma Blatter ha aggiunto a RTS di essere stato «molto vicino alla morte. Già stavo tra il canto degli angeli e il fuoco del diavolo. Alla fine gli angeli hanno cantato», ha detto presidente della Fifa. Blatter ha anche spiegato le ragioni della crisi da stress: «La pressione è stata enorme. Se sei forte mentalmente, è possibile resistere, ma alla fine il corpo dice ‘nò, e in questo momento il corpo ha reagito male». Infine, Blatter ha insistito nel dire che «Platini è un uomo onesto», ed ha aggiunto di non dubitare che il francese «sarà di nuovo eletto» presidente dell’Uefa, se aspira ancora a quella carica dopo la sospensione.

Fonte: AdnKronos

FANTACALCIO – Biglia ancora in flop. Impietose le medie voto dei biancocelesti

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La Lazio non sa più vincere, probabilmente perché manca negli uomini chiave come dimostrano le impietose medie voto. Dunque anche in questa giornata capitan Biglia è finito nella flop 11 di fantaclub, com’era già accaduto dopo il derby. Anche il palermitano Hiljemark è comparso nella flop reo di aver procurato il rigore che ha permesso alla Lazio di pareggiare. Sorride invece il giovane Goldaniga che ha bagnato il suo esordio in serie A con una rete meritandosi di finire nella top 11 di giornata. Per quanto riguarda invece la top media non figura nessun laziale, al contrario della flop media in cui compaiono addirittura 3 biancocelesti: Basta (4,9), Gentiletti (5,1) e Matri (5,2). Segno evidente che il giocattolo di Pioli si è rotto. Per leggere tutti gli altri top e flop di giornata clicca qui o visita il sito www.fantaclub.it.

La grinta di Siviglia: “Bisogna assumersi le proprie responsabilità, nulla è compromesso”

La Lazio sta vivendo un momento decisamente negativo. Un punto in quattro partite rappresentano un segnale inequivocabile che c’è una forte crisi e problematiche interne che necessitano di essere risolte il prima possibile per poter rimanere in corsa per le posizioni che contano. Si spera che il ritiro ordinato oggi dalla società (il 2° dopo la bruttissima sconfitta di Napoli) permetta alla squadra di ricompattarsi, di chiarirsi (magari anche in modo acceso e vivace), di ritrovare le motivazioni e quegli stimoli troppo spesso assenti in questa prima parte di stagione. A questa squadra ora manca quell’ingrediente segreto che invece aveva in abbondanza fino alla scorsa stagione, la grinta…una qualità che l’ex Lazio Sebastiano Siviglia conosce molto bene e sa che vuol dire andare in ritiro per guardarsi negli occhi e ritrovare lo spirito di gruppo ormai da troppo tempo smarrito: l’ex numero 13 biancoceleste infatti  ha vissuto l’esperienza del ritiro nel 2009 quando la Lazio era allenata da Delio Rossi a Norcia dopo tre sconfitte consecutive (ritiro che portò poi alla bellissima vittoria del derby per 4-2 e poi alla vittoria della Coppa Italia ai rigori contro la Sampdoria di Mazzarri). Proprio per fare un confronto tra le difficoltà della sua Lazio e questa attuale e per spiegare l’importanza che può avere il ritiro per tutto il gruppo, la redazione di lalaziosiamonoi.it ha contattato l’ex difensore biancoceleste Sebastiano Siviglia. Queste le sue parole:

RITIRO 2.0: “Il ritiro serve per ritrovarsi, guardarsi negli occhi e cercare di risolvere le problematiche, penso che la società abbia effettuato questa scelta in tal senso. Inteso come una punizione non serve a nulla, la squadra ha bisogno di un aiuto in questo momento. Bisogna parlare chiaramente e cercare di risolvere le problematiche interne, che sono evidenti, come visto nelle ultime prestazioni. Ci si aspettava una buona reazione dei ragazzi, invece hanno subito la voglia e la determinazione del Palermo“.

CONFRONTO CON NORCIA: “Non so se ci sono analogie. Si va in ritiro per fare la quadra, se non ci si ritrova insieme per una soluzione al problema serve a ben poco, si pressano ulteriormente i giocatori. Son convinto che oggi più che mai ci sia bisogno di chiarezza…”.

PALERMO: “Bisogna essere sinceri e ammettere che la partita si era messa maluccio. Il Palermo ha avuto 2-3 occasioni nitide per raddoppiare, Marchetti è riuscito ad opporsi molto bene. La Lazio ha avuto poche opportunità per ribaltare la pratica, bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno. La Lazio ha un potenziale importante, contro il Palermo mi aspettavo una reazione cattiva, con un’altra determinazione. Invece sono stati evidenziati mugugni e situazioni di gioco che non filano per il verso giusto”.

LE TENSIONI FUORI DAL CAMPO: È giusto che i giocatori facciano i giocatori, che provvedano ad andare in campo per svolgere il proprio compito. L’allenatore ha il suo ruolo, è importante che le parti si chiariscano. Stare lì a recriminare e a scaricarsi le colpe l’un l’altro non è la direzione giusta. Bisogna mettersi davanti allo specchio e assumersi le proprie responsabilità. Si esce tutti insieme da questo problema, non individualmente nè criticando. Se c’è qualcosa da dire bisogna farlo all’interno dello spogliatoio, i panni sporchi si lavano in casa”.

COME RIMEDIARE: “Qualcosa manca in qualche reparto per via degli infortuni, parliamo della difesa. Metter qualcuno lì è utile, allo stesso tempo cambiare Pioli sarebbe inopportuno. Ha fatto un gran lavoro finora, bisogna risolvere altri tipi di problematiche. La serenità arriva quando tutti fanno il proprio lavoro senza interferire, con coscienza. Bisogna tirarsi su le maniche, lavorare con professionalità, dare priorità agli obiettivi della Lazio: riacquistare quella serenità che ha fatto sì che la Lazio facesse un grandissimo campionato lo scorso anno”.

STAGIONE COMPROMESSA?: Non è compromessa nel modo più assoluto, serve ottimismo. I problemi ci sono e possono essere risolti. Questa squadra ci ha fatto vedere grandissime partite lo scorso anno. Chi non si sente coinvolto è giusto che faccia delle scelte. È importante ritrovare una certa serenità, una gioia nel fare il proprio lavoro”.

Caso Infront: ecco la seconda parte delle intercettazioni

Dopo aver riportato gli stralci di intercettazioni telefoniche tra il Presidente della LazioClaudio Lotito, e il numero uno di Infront Italy, M. B., vi riportiamo anche la seconda parte degli stralci delle intercettazioni dei protagonisti pubblicate questa mattina da ” Il Corriere della Sera“. DI seguito sono riportati gli stralci di Enrico Preziosi, B., Locatelli (direttore risorse artistiche di RTI), e il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi: 

È il 28 aprile scorso, il patron del Genoa, Enrico Preziosi (indagato) è preoccupato. Infront gli ha promesso 15 milioni che eviterebbero alla squadra «punti di penalizzazione» e che sembra debba rimborsare. Non sono arrivati.
B.: «Beh, come è possibile?».
Preziosi: «No, no, mi ha detto che non hanno fatto… e io sono proprio in grave difficoltà perché…».
B.: «No, no, ma sei matto, scusami, ma ero sicuro che l’avesse già fatto al più tardi venerdì, chiamo subito».

I contatti tra B., un manager di Rti e il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi fanno sospettare agli investigatori «possibili criticità» nell’iter per la predisposizione del nuovo bando per i diritti di B 2015/2018. La Guardia di Finanza registra B. il 30 marzo che parla con Giorgio Restelli, direttore risorse artistiche di RTI, società Mediaset, che non è indagato, a differenza di Marco Giordani e Giorgio Giovetti, sempre di RTI. I diritti tv di serie B, però, poi andranno a Sky.

B.: (…) «Io metterei subito dentro anche il chiaro, non metterei il prezzo minimo».
Restelli: «Ah». B.: «Il che mi consente di non assegnare automaticamente e di fare delle valutazioni diverse… di congruità, di rete… di pippe, capito? quindi comunque fare un altro giro se il risultato è diverso dalle aspettative».
Restelli: «Le aspettative sono… più di 10, giusto?».
B.: «Le aspettative sì, sono più o meno intorno a quella cifra… però, al di là delle aspettative, dipende anche uno cosa propone, hai capito?».
Restelli: «Chiaro».
B.: «Quindi… quel tipo di valutazione Il concetto del pagamento per le riprese del campionato viene importato in Italia agli inizi degli anni 80 dal modello anglosassone. Nel 1993 nascono le prime pay-tv e i posticipi: oggi la serie A è trasmessa da Sky e Mediaset. se non metto il prezzo minimo posso permettermi di farla».
Restelli: «Ok… ok, ne parlo…».
B.:«Se vuole… se vuole digli… ne parli su… parli con Pasquale e casomai faccio chiamare da Mario», per la Gdf potrebbe trattarsi di Pasquale Cannatelli, amministratore delegato di Fininvest, e di Mario Morelli, legale di Infront Italy, entrambi non indagati.
Restelli: «Ecco, sì bravo, adesso provo a parlare subito con Pasquale e poi ti dico».

A «rafforzare» l’ipotesi di «turbative» c’è anche un’intercettazione tra Locatelli e Abodi, non indagato
Abodi: «Ho parlato con Marco e con Giorgio l’altro giorno», per la Gdf sono Marco B. e Giorgio Restelli.
Locatelli: «Ok».
Abodi: «Mi hanno dato appunto le indicazioni che hanno dato a te…» (…).
Locatelli: «No io pensavo, penso che la cosa necessaria adesso (sia, ndr) di uscire comunque, predisporre il bando, uscire, senza specificare un minimo in modo che questo ci consegna a noi la massima flessibilità».
Abodi: «Esattamente, volevo dirti la stessa cosa».

Caso Infront: ecco le intercettazioni

Il Corriere della Sera ha riportato alcuni stralci di intercettazioni telefoniche tra il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, e M. B., nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sui diritti Tv della Serie A.

Scrive il quotidiano milanese:  “Nella partita dei diritti tv del calcio pare che tutti giochino nella stessa squadra che non ci siano confini tra chi mette all’asta un patrimonio miliardario e chi lo vuole sfruttare guadagnandoci su”.

Di seguito la trascrizione delle intercettazioni:

La situazione: il Bari è in difficoltà e non può «pagare gli stipendi dei giocatori», scrive la Gdf di Milano. È la Infront a procurare i 500 mila euro anche su richiesta di Claudio Lotito, presidente della Lazio, indagato, che mostra un «particolare interesse» mentre il 16 aprile scorso parla con M.B.

Lotito: «Marco… me stai a fa’ scoppia’ un casino là, eh?».
B.: «Eh, ca…! Io?.. Ma porca put…. tr…».
L.: «Ma, ma,… non è possibile per 500 mila euro…».
B.: «Ma no, ma li trovo… io».
L.: (…) «Ma succede il pu…».
B.: «Oh! Statte bono! Ho già chiamato G. e gli ho detto di farlo, lo facciamo noi oggi… oh, ca…! Digli… tieni i contatti con G., lui sa tutto e lo fa oggi».
L.: «Siccome pe’ 500 mila euro poi le cose si siste… noi stiamo parlando di milioni d’euro… ca…» (…) «faje fa’ sto mandato di 500 mila euro così se lo toglie dal ca…».

Le cose paiono risolversi. C. chiama il presidente del Bari P. e chiede:«Fammi una fattura tu a Infront» (…) «per il secondo sponsor di maglia, stagione corrente e stagione 14… no, scusami, sì 15/16».
Paparesta : «15/16… ok, va bene».

STATISTICHE – Dopo 16 partite rispunta il segno ‘X’

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Dopo ben 16 partite consecutive in campionato in casa Lazio è tornato il segno ‘X’. Un pareggio che mancava dal 3 Maggio 2015, quando a Bergamo in casa dell’Atalanta i biancocelesti impattarono per 1-1 con reti dell’ex laziale Biava ed il pareggio di Parolo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Da quel momento per la squadra di Pioli solo vittorie o sconfitte, equamente distribuiti (8 vittorie e 8 sconfitte). Una squadra, quella biancoceleste, senza mezze misure, o tutto o niente, almeno fino a ieri. Un pareggio che serve a poco in termini di classifica, ma che comunque smuove le acque dopo le 3 sconfitte consecutive subite a cavallo dei mesi di Ottobre e Novembre.

Diretta Europa League, brutte notizie per la Lazio

Di solito si dice “non c’è due senza tre…” purtroppo però questa volta non è così. Sky infatti, dopo aver mandato in chiaro i primi 2 turni di Europa League della Fiorentina e le due sfide della Lazio contro i norvegesi del Rosenborg, ha deciso che questa volta usufruirà della visibilità in chiaro sul canale Mtv8 del digitale terrestre il Napoli di Sarri: sarà quindi quella tra Club Brugge e Napoli la gara della quinta giornata di Europa League che godrà della doppia visibilità (Digitale Terrestre-Sky). La gara si svolgerà giovedì 26 novembre alle ore 21.05 in BelgioLa partita tra i biancocelesti e il Dnipro sarà di conseguenza visibile soltano sulla piattaforma Sky alle ore 19.

Niente Lazio-Juventus per Hernanes

L’ex biancoceleste Hernanes rischia di saltare l’incontro con la sua ex squadra. Nell’incontro di sabato scorso con il Milan il brasiliano ha riportato una lesione muscolare e dovrà stare fermo per almeno tre settimane. Con molta probabilità salterà la partita del 4 dicembre all’Olimpico contro i biancocelesti. Questo il comunicato ufficiale del club juventino: “Oggi, infine, sono stati eseguiti gli accertamenti diagnostici per Hernanes, a seguito del problema muscolare accusato nella partita giocata contro il Milan. Questi hanno evidenziato la lesione di primo grado del muscolo adduttore lungo della coscia destra, i tempi per la ripresa agonistica sono di circa 3 settimane”. 

Anche il Liverpool vuole Biglia

L’argentino Lucas Biglia è il frutto del desiderio di mezza Europa. Le voci che riguardano il ventinovenne centrocampista biancoceleste sono le più disparate. Sul giocatore oltre l’interessamento dell’Inter, del Manchester United e del Valencia, a detta della BBC Sport anche il Liverpool continua a monitorare l’argentino. Il capitano biancoceleste rappresenta una priorità per il tecnico Jurgen Klopp, che lo ha indicato alla dirigenza dei reds per potenziare la squadra nel prossimo mercato.

I ringraziamenti del Presidente della Lega Francese

Il presidente della Lega francese e dell’Epfl, Frédéric Thiriez, ha espresso i suoi ringraziamenti per le dimostrazioni di affetto e vicinanza al popolo francese mostrate dagli italiani nel corso dell’ultima giornata di campionato: “Vorrei dire grazie a tutti coloro che hanno partecipato con commozione al dolore per gli attentati di Parigi. Vorrei esprimervi tutta la mia riconoscenza per il supporto e la commossa partecipazione del calcio italiano”. Inoltre, in una lettera indirizzata al Presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, ha aggiunto: “Il calcio italiano ha reso un grande omaggio alle vittime degli attentati di Parigi. Questo week-end, l’esecuzione dell’inno francese e l’esposizione della nostra bandiera hanno rappresentato un momento molto intenso ed emozionante”.

Biglietteria – Dal 25 novembre in vendita i tagliandi per Lazio-Juventus

Dopo la trasferta di domenica prossima ad Empoli la Lazio sarà impegnata venerdì 4 dicembre alle 20.45 allo stadio Olimpico contro la Juventus. Questo il comunicato della società biancoceleste relativo alla vendita dei tagliandi.

La S.S. Lazio comunica che, dalle ore 12:00 di mercoledì 25 novembre, saranno messi in vendita i tagliandi per la partita di campionato LAZIO–Juventus in programma venerdi 4 dicembre alle ore 20:45.

TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO CHE, IL TITOLO D’INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.

I tagliandi si potranno acquistare presso:

– I nostri punti vendita Lazio Style 1900 vedi elenco

– Le rivendite Listicket-Ticketone

– Tramite il Call Center al numero a pagamento 892.101 , il sito internet LISTICKET Gruppo Ticketone con la sola modalità di acquisto HOME TICKETING   (è necessario disporre di una stampante laser). Consigliamo di selezionare l’opzione della scelta del posto nel settore selezionato.

Si ricorda che chi acquista un biglietto è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso ( D.L. 8/2/2010 nr. 8). Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.

Per i ragazzi under 14, è possibile esibire anche solo il tesserino sanitario, per gli altri minori più grandi, è necessario esibire in alternativa in originale o in copia:

– il documento di identificazione rilasciato dal Comune;

– carta d’identità;

– lo stato di famiglia con foto;

– il certificato di nascita con foto o il passaporto di un genitore (in cui compaia ovviamente il minorenne).

Il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro e con le nuove disposizioni dell’ Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.

Per acquistare i tagliandi ci sarà tempo fino al calcio d’inizio dell’incontro. Si ricorda a tutti i tifosi che, il punto vendita dei tagliandi più vicino allo Stadio Olimpico è, il Lazio Style 1900 in Via Guglielmo Calderini 66 / C e sarà aperto il giorno della partita,  dalle ore 10:00 alle 13:30 e dalle 14:30 fino alle ore 21:15 e saranno disponibili solo per la stampa dei tagliandi di Lazio-Juventus.

Vertenza Petkovic, tutto rimandato

Di nuovo tutto rimandato, sembra sempre più una vicenda senza fine quella che vede impegnati l’ex allenatore biancoceleste Vladimir Petkovic e il presidente Lotito. Il presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Tivoli, Livio Sabatini, foro presso cui è stato incardinato il procedimento, ha rinviato l’udienza prevista per oggi al prossimo 23 dicembre. Non si sanno ancora i motivi del nuovo rinvio ma c’è da tener presente che prima dell’estate, in sede di “trattativa” dialettica il legale del ricorrente, Paco D’Onofrio, aveva chiesto un rinvio ottenendo la fissazione della prossima udienza alla data di oggi.

 

Il vice Murelli rimprovera Cataldi: ecco il motivo

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AGGIORNAMENTO 23/11/2015 – Secondo quanto riporta repubblica.it i motivi del rimprovero del vice Murelli ai tre giocatori in panchina è da ricondurre a una risata di troppo dopo l’errore di un compagno di squadra. Un’ironia davvero fuori luogo dato che la squadra in quel momento era in svantaggio. Non è un caso che oggi la società abbia imposto il ritiro (leggi qui).

Clima teso in casa Lazio: secondo gli inviati Sky e Mediaset, durante il primo tempo della partita interna contro il Palermo, con la Lazio in svantaggio per 0-1, tre giocatori biancocelesti  seduti in panchina, Cataldi, Candreva e Mauricio sono stati ripresi a muso duro dal Vice di Stefano Pioli, Murelli, rei di essersi lamentati del gioco espresso dai compagni. Agitatissimo, il secondo di Pioli è stato calmato da Konko e Manzini. Ennesima dimostrazione di un clima certamente non sereno nello spogliatoio biancoceleste.