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Palermo – Seduta mattutina a Boccadifalco

Allenamento mattutino per gli uomini di Ballardini. I rosanero si sono ritrovati sul campo di allenamento, dove hanno svolto riscaldamento tecnico, esercitazioni tattiche, partite a tema in campo ridotto e una sfida finale a metà campo. Rientrato in gruppo anche Giancarlo Gonzalez, che ha lavorato regolarmente. Vitiello continua le cure fisioterapiche per recuperare dall’infortunio, mentre Djurdjevic ha sostenuto attività di riatletizzazione. Per domani previsto un allenamento mattutino a porte chiuse e la conferenza stampa dell’allenatore rosanero presso la sala stampa del “Tenente Onorato” alle ore 12.

Questa la probabile formazione dei rosanero domenica all’Olimpico:

Palermo (4-3-2-1): Sorrentino; Rispoli, Gonzalez, Andelkovic, Lazaar; Hiljemark, Maresca, Rigoni; Quaison, Vazquez; Gilardino. A disp.: Colombi, Alastra, El Kaoutari, Struna, Goldaniga, Daprelà, Jajalo, Chochev, Brugman, La Gumina, Trajkovski. All.: Davide Ballardini.

Ag. Terziev: “Pensiamo solo al Ludogorets, non so nulla della Lazio”

Altro nome di mercato accostato negli ultimi tempi alla Lazio è quello di Georgi Terziev. Il ventitreenne bulgaro ha il contratto in scadenza a giugno e potrebbe arrivare nella squadra biancoceleste ad un buon prezzo. Negli ultimi giorni ci sono stati diversi contatti fra la dirigenza laziale e l’entourage del difensore. Ai microfoni di Tuttomercatoweb è intervenuto l’agente del giocatore, Milen Georgiev, per commentare le voci di un interesse da parte dei laziali: Non ne so nulla della Lazio, bisognerebbe chiedere a Tare. E’ una questione tra i biancocelesti ed il Ludogorets. Per quanto ne sappia, solo voci. Però posso assicurare che Georgi pensa solo a far bene con la sua squadra e che stiamo discutendo per prolungare il contratto”.

Lazio più vicina a Vlaar

Quello dell’olandese Ron Vlaar è un nome segnato da tempo sul taccuino del ds Tare. Negli ultimi giorni il nome del calciatore è entrato prepotentemente nei discorsi che riguardano il giocatore che dovrà sostituire il connazionale Stefan De Vrij, che dovrà restare lontano dai campi di gioco ancora per molto tempo. Con il mercato in arrivo le voci sul difensore orange si susseguono. Ultimamente si era parlato di un interessamento dell’Everton ma l’indiscrezione è stata smentita dallo stesso tecnico della squadra inglese, Roberto Martinez nel corso della conferenza stampa prepartita contro l’Aston Villa: “E’ un giocatore di grande esperienza, conosce molto bene il nostro campionato ma non ci interessa”. Una notizia rassicurante per la società biancoceleste che ora sembra più vicina all’olandese visto che la squadra d’olltremanica si è tirata in disparte.

 

Sirigu snobba la Lazio…

La firma sul rinnovo di Marchetti tarda ad arrivare, e con il portiere in scadenza le paure del popolo laziale si intensificano sempre più. Le vie del mercato sono infinite, ma sembra escludere quella che porta all’idea Sirigu. A conferma di tutto ciò è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia il procuratore del portiere, Carlo Pallavicino, dichiarando: “Salvatore non è titolare col Psg ma dopo Buffon è il miglior portiere Italiano, visto che Conte lo ha sempre convocato in Nazionale“. Poi prosegue: “Non abbiamo avuto offerte dall’Italia ma da altre parti d’Europa, ma Sirigu vuole restare in Francia per ritornare ad essere titolare“. Sul possibile approdo alla Lazio si esprime così: “La Lazio non se lo può permettere, anche se guadagna meno dei top player del club parigino è inavvicinabile per la Lazio e per altre grandi squadre Italiane. La squadra di Pioli ha un grandissimo portiere come Marchetti, certo se non dovesse rinnovare la squadra si ritroverebbe con Berisha titolare e allora tutto è meno tranquillo e sicuro…”

 

Mutti: “Lazio puoi vincere, ma occhio a Vazquez!”

Questa Lazio può e deve rialzarsi. Lo vogliono i suoi tifosi e il Mister Pioli, ora rimane da capire se lo vogliono i protagonisti in campo. Rigenerati dalle proprie nazionali ora sono tutti concentrati sulla Lazio e l’imperativo è vincere contro i rosanero. Il Palermo del mangia allenatori Zamparini si presenterà a Roma con una vecchia e amara conoscenza del popolo biancoceleste, Davide Ballardini. Il mister nativo di Ravenna ha conquistato la fiducia del suo Presidente attraverso i ricordi dell’ ottavo posto  raggiunto nel 2008/09. Sulla più scottante panchina Italiana, nella stagione 2011/12, ha svolto il suo lavoro anche Bortolo Mutti che, intervistato dalla redazione di lalaziosiamonoi.it, ha rilasciato queste dichiarazioni riguardanti la Lazio: “Forse è vero il fatto che le sconfitte non aiutano psicologicamente, ma la Lazio sono anni che è al top del calcio Italiano e internazionale quindi bisognerebbe apprezzare di più il lavoro svolto. Possono anche capitare momenti in cui non si riesce a far di più di quello che già si fa“. Sul fattore del calo fisico risponde così: “Ci può stare un calo fisico ma ci sono i mezzi per potersi riprendere e rimettersi in gioco in campionato“. Sul possibile piazzamento: “Se la Lazio tornasse quella della scorsa stagione non le sarà precluso neanche il terzo posto, anche se la concorrenza è agguerrita, vedo un campionato equilibrato come non l’avevo mai visto”. Prossimo avversario il Palermo del “nuovo” Ballardini: “Il cambio allenatore scuote la squadra, dà tranquillità e fiducia ma Palermo non è semplice da gestire, anche se i valori per fare bene ci sono tutti“. Poi sul modulo di Ballardini: “Non credo che ci sia rigidità nel giocare per forza a quattro in difesa. Bisognerà vedere come il Palermo assorbirà questo modulo, ma non credo casomai ce ne fosse bisogno Ballardini si farà problemi a modificare il tutto“. Sulle trame di gioco delle due compagini e sui possibili protagonisti in campo: “Mi aspetto una bella partita sotto l’aspetto tattico perchè sono due squadre che si affronteranno a viso aperto. Per  quanto riguarda gli uomini chiave penso a Biglia e Vazquez, uno è il leader della Lazio e l’organizzatore del gioco mentre l’altro è quello che può incidere più di tutti tra le fila del Palermo“.

Di Vaio, cuore biancoceleste: “In passato vicino alla Roma, ma rifiutai perchè…”

20 novembre del 1994. Sono passati precisamente 21 anni dal suo esordio con la maglia della Lazio. Romano, laziale da sempre e grande attaccante del calcio Italiano, tutto questo è Marco Di Vaio. Attualmente ricopre il ruolo di club manager del Bologna, squadra in cui ha mostrato tutte le sue grandi doti da centravanti collezionando 65 reti in 143 gare ufficiali.

Intervistato dal Corriere di Bologna ha rilasciato alcune dichiarazioni: “In passato mi ha cercato la Roma, ma vengo da una famiglia di Laziali e non ce l’ho proprio fatta ad accettare“. Domani per lui, è inutile nasconderlo, sarà derby contro i giallorossi nello scontro valevole per la 13^ giornata di campionato. Ha poi proseguito sul cambio di allenatore avvenuto a Bologna: “La comunicazione è tutto oggi nel calcio e Delio Rossi è mancato in questo, tant’è che nei secondi tempi crollavamo sistematicamente“. Poi sul nuovo mister: “Donadoni ha aggiunto qualcosa al lavoro già fatto da Rossi e comunica in maniera ottimale con tutti i ragazzi.”

Parole di chi porta nel cuore la squadra biancoceleste nonostante abbia girato tanti club, il primo amore non si scorda mai e nella sfida di domani i calciatori rossoblu avranno un motivo in più per non deluderlo.

INFERMERIA – Il punto del dott. Salvatori su Klose, Onazi e Mauri

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A poche ore da Lazio-Palermo, il medico sociale biancoceleste dott. Salvatori ha fatto, dalle frequenze di ‘LSR’, il consueto punto sull’infermeria: “La notizia positiva arrivata da stamattina è il rientro di Klose, che si è allenato con la squadra. Avevamo pochi dubbi in merito, ma, visto che i dolori insorti martedì sono leggermente rallentati, abbiamo preferito fargli fare un lavoro differente. Per domenica è dunque disponibile. Ieri si è fermato Onazi, un altro giocatore che si fa male in Nazionale. A mio parere, questi giocatori vengono gestiti superficialmente: Eddy infatti ci aveva avvertito di qualche problemino alla vigilia della prima gara, ma la partita era importante e lo hanno fatto giocare, così ha rimediato questo risentimento muscolare alla coscia e non è potuto uscire. Gli esami hanno confermato la lesione, stimiamo un recupero intorno alle tre settimane, ma non ci vogliamo sbilanciare. Ieri è stata una giornata importante anche per Mauri, perché il protocollo che ci ha dato il collega è più rapido di quello che avevamo previsto noi. Adesso godrà di riposo assoluto, poi valuteremo. Lavorerà in pace e tranquillità, poi capiremo se forzare, visto che aveva fastidio da molto tempo“. 

FORMELLO – Le ultime dalle prove tattiche anti Palermo

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Sarà Keita a partire titolare domenica contro il Palermo. L’ex Barça ha convinto Pioli, già prima della sosta, a concedergli una chance dal primo minuto. Il posto sulla fascia sinistra d’attacco sarà suo, costringendo dunque alla panchina uno tra Candreva e Felipe Anderson, tornati a Roma dagli impegni con le Nazionali solo da qualche giorno. Resta invece aperto il ballottaggio sulla destra.

Sono partite infatti stamane alle 10 le prove tattiche per il match contro i rosanero, alle quali ha preso parte, per la prima volta dopo il derby, la rosa al completo. Ad eccezione, ovviamente, degli infortunati De Vrij, Mauri e Onazi. C’era anche Miro Klose, che si è allenato insieme ai compagni e potrebbe essere convocato. Anche se, per la maglia da titolare al centro dell’attacco, Djordjevic è ancora in vantaggio su Matri.

A centrocampo, invece, dovrebbe essere Milinkovic ad affiancare Biglia Parolo, in quello che dovrebbe essere un 4-3-3 (favorito sul 4-2-3-1). Questa mattina infatti il serbo è stato provato più arretrato, mentre, per quanto concerne la difesa, Lulic agirà da terzino sinistro, con Basta che si muoverà sul fronte opposto e la coppia di centrali che sarà nuovamente quella formata da Mauricio Gentiletti.

Dalla Salernitana alla Lazio: Lotito dialoga col Catania per un giovane ghanese

Dopo tanti giocatori sbarcati dalla Lazio alla Salernitana, ce n’è (finalmente) uno che potrebbe compiere il percorso inverso: si tratta di Moses Odjer, centrocampista ghanese rivelazione del campionato di serie B. Classe 1996, soprannominato dal patron Mezzaroma ‘Bobcat’ (quelle piccole escavatrici che arrivano dappertutto), è arrivato in granata alla fine dello scorso mercato estivo dal Catania, cui è ancora legato da un contratto fino al 2019, con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore dei campani. I quali potrebbero dunque prenderlo sborsando 900mila euro e gli etnei, in cambio, non eserciterebbero il contro riscatto che si sono mantenuti nel contratto di cessione. In società lo coccolano (il da Fabiani lo ha definito “un predestinato“), ma al contempo lo tengono lontano da tanto clamore: questo perché il ragazzo, per continuare a rendere al meglio, ha bisogno di serenità, spensieratezza, gambe fresche e soprattutto di una mente che non fantastichi troppo il salto di categoria. La Lazio comunque ci sta facendo realmente un pensierino e, a questo proposito, Lotito sta infittendo il dialogo con il Catania per arrivare al giocatore che mister Torrente, da tre partite a questa parte, ha promosso titolare e che il ragazzo ha ripagato, nell’ultima apparizione, con un assist di gran pregio per Donnarumma, un cross teso e affilato che all’Arechi non vedevano da tempo. Piccolo di statura ma un gigante per quello che mette in campo, Odjer è l’anima nuova e fresca del centrocampo della Salernitana. Per ora il suo futuro è nelle mani dei granata e dei siciliani, ma chissà che un giorno sul suo petto non possa posarsi davvero l’aquila biancoceleste…

Non esiste calcio senza i TIFOSI

Emergenza stadi in Serie A, dopo gli attentati di Parigi e i ripetuti allarme bomba mercoledì scorso in prossimità di stadi europei, cresce la paura e la diretta conseguenza sono stadi sempre più vuoti. In particolare, allo Stadio Olimpico di Roma, si vive già da tempo una desolazione perenne, ormai decennale. I tifosi della Lazio non amano questa dirigenza. I dati, purtroppo,  sono sotto gli occhi di tutti. Non è tanto la vittoria che manca – infatti, ad oggi, il presidente Lotito è il secondo presidente più vincente nella storia della società capitolina, dopo i fasti della dirigenza Cragnottiana.

Quello che manca è, a nostro modesto avviso, quella lazialità, semplice e popolare, romana e identitaria. Un sentimento quasi impercettibile da spiegare, che però esce fuori anche nei piccoli gesti quotidiani. Questa Lazio non tira quanto e come potrebbe o dovrebbe. Diciamocelo francamente. Un brand non troppo competitivo, per il suo immenso potenziale, e una politica societaria che non riscuote successi al botteghino. Ma non solo questo. La poca risonanza mediatica e una specie di sudditanza politico-economica nei confronti della sua rivale storica, fanno il resto e aumentano il disagio.

Contro il Palermo e il Dnipro, c’è da registrare di nuovo, un netto calo degli spettatori, dopo i segnali incoraggianti della scorsa stagione. Laziochannel.it a questo punto pensa all’idea di una proposta per un organizzare e proporre a chi è interessato, reputandolo come utile e propositivo, un tavolo di confronto fra le parti più influenti del mondo Lazio. Sezioni della polisportiva, colleghi giornalisti, i dirigenti di questa gloriosa società, le vecchie glorie, i politici, e tutti perosonaggi che hanno a cuore questa squadra, devono riflettere e porsi delle domande su cosa è cambiato e come si può risolvere tutti questo disinteresse. A nostro modo di vedere, nella Lazio c’è troppo immobilismo e inerzia a rivendicare sentimenti e identità neotirbali. Per noi c’è bisogno di un tavolo di confronto su cui ragionare, porre delle questioni, riflettere sugli sbagli e agire per riavvicinare società e tifosi, creando nuove sinergie, aumentare il business, lavorare sul territorio. Insomma lavorare, lavorare tanto, con passione e dedizione alla causa. Questa è la nostra visione di Lazio.

Ma, al di là della problematica fra società e “clientela biancoceleste”, un altro aspetto su cui ragionare – e che di fatto aumenta la desertificazione dello Stadio Olimpico –  è quello delle barriere costruite all’interno delle curve e l’aumento, a tratti esagerato ed eccessivo, dei controlli verso i frequentatori dell’impianto sportivo. Le 2 curve romane frequentate dai nostri giovani cittadini, da tempo sono sul piede di guerra verso le barriere volute dal Prefetto Gabrielli. Come riporta anche il Tempo stamane, alla protesta ora si è aggiunta anche la fobia d’attentato nella Capitale. In questo quasi-clima di guerra, a farne le spese è il calcio, perchè non lo si può più chiamare spettacolo senza la sua essenza fondamentale: i TIFOSI. Traffico, caro-biglietti, mancanza di parcheggi e parcheggiatori abusivi. Mezzi pubblici non adeguati all’offerta, la visione dello spettacolo non è adeguata per gli standard attuali, assenza del replay, bevande e alimenti con prezzi esorbitanti per lo sport più popolare d’Italia, seggiolini sempre sporchi, vetrate che ostruiscono la completa visione del match. “Ogni tre per due” c’è una Calciopoli, i dirigenti della Fifa e della Uefa non sono più credibili come qualche anno fa. Ecco perchè ormai gli unici che guadagnano da questa situazione sono le TV che, grazie ai loro servizi altamente professionali, ci offrono un servizio veramente più adeguato, rispetto alla fruizione dal vivo che, almeno sulla carta, dovrebbe garantire un coinvolgimento maggiore. E’ così in gran parte dell’Europa, tranne che in Italia, dove andare allo stadio non è più bello. Signori, ma siamo proprio sicuri che il problema del calcio siano i tifosi? Ai posteri l’ardua sentenza.

Davide Sperati & Marco Savo

RASSEGNA STAMPA – Djordjevic ok per l’attacco

Di questi tempi, alla Lazio, arrivano più notizie dall’infermeria che dal campo. Stefano Mauri è stato sottoposto alla seduta di radiofrequenza necessaria per risolvere l’ernia del disco che lo terrà fuori per un mese; ma in un’altra struttura ospedaliera della Capitale, si è presentato anche Eddy Onazi, tornato malconcio dagli impegni con la nazionale nigeriana. Gli esami hanno evidenziato una lesione di primo grado all’adduttore lungo della coscia destra: i tempi di recupero – recita il bollettino medico del club – verranno definiti dopo un ulteriore controllo strumentale tra 7-10 giorni, ma è difficile che il centrocampista torni in campo prima dell’inizio di dicembre. Onazi salterà Lazio-Palermo ed Empoli-Lazio di campionato e Lazio-Dnipro di Europa League; potrebbe tornare a disposizione per Lazio-Juventus del 4 dicembre o, al più tardi, per la sfida di Saint Etienne del 10 dicembre.
MILINKOVIC-SAVICPioli – che oggi a Formello ha tenuto una lezione con i tecnici dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio – non lo avrebbe comunque schierato domenica: nel 4-3-3 che il tecnico ha in mente per affrontare il Palermo dell’ex Ballardini, a centrocampo troveranno posto Biglia (che pure oggi si è limitato a un lavoro differenziato), Parolo e Milinkovic-Savic, nel ruolo di intermedio di destra. Il serbo è tornato in Italia col morale a mille dopo il gol all’Italia segnato con la nazionale Under 21: “È stato un gol molto importante, la Lazio mi ha chiamato per congratularsi con me – le sue parole alla stampa serba -. A Roma mi sembra di vivere un sogno, ho appena iniziato la mia carriera con un grande club. E poi ci sono Basta e Djordjevic che mi aiutano molto, ci sono ottime condizioni affinché io riesca a fare bene”.
PIÙ DJORDJEVIC DI MATRI — Se Lulic sarà nuovamente arretrato sulla linea dei difensori, con Mauricio e Gentiletti al centro e Basta a destra, davanti potrebbe avere una chance Keita, tra i migliori prima della sosta: domenica rischia la panchina uno tra Candreva e Felipe Anderson. Il brasiliano è tornato in condizioni fisiche non perfette dagli impegni con la nazionale brasiliana Under 23, ma vedere l’azzurro – anche lui lontano da Formello per dieci giorni – fuori dalla formazione titolare non sarebbe una sorpresa, almeno in questo momento. Davanti, Djordjevic favorito su Matri.
Fonte : La Gazzetta dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Rivelazione Milinkovic-Savic

Una telefonata speciale, un ulteriore riconoscimento del cammino percorso finora. “La Lazio mi ha chiamato per farmi i complimenti!”. È soddisfatto, Sergej Milinkovic-Savic: quanto dimostrato in settimana con la propria Nazionale, l’Under 21 della Serbia, non è di certo passato inosservato dalle parti di Formello. Merito di quel gol segnato proprio contro l’Italia, nella sfida tutta in famiglia con l’altro laziale Cataldi: “Il club si aspetta di proseguire il lavoro intrapreso insieme, verso quegli obiettivi che voglio raggiungere con la maglia biancoceleste”, rivela il giovane centrocampista ai media del suo Paese.

IL PIÙ UTILIZZATO DEGLI ACQUISTI ESTIVI  –  Campione del mondo Under 20, il talento classe 1995 è divenuto in poco tempo uno dei giocatori più seguiti in patria. I primi mesi alla Lazio lo stanno consacrando come uno dei prospetti più interessanti del panorama internazionale. Non è un caso, allora, che sia proprio lui il più utilizzato tra gli acquisti dell’ultimo mercato biancoceleste: sono 821 i minuti collezionati tra campionato e coppa da quando ha messo piede a Roma. Un assist notevole, nel suo rapido processo di crescita, è arrivato anche dalla stessa Città Eterna: “Ci si ambienta subito, questo è un fattore molto importante. Poi sono riuscito a ritagliarmi un posto in squadra, a segnare, sono molto contento”. Insieme a Basta e Djordjevic, forma una delle colonie straniere più cospicue della rosa laziale: “Loro sono giocatori esperti, mi trattano come uno di famiglia ed è bello poter godere di un supporto così sincero”. Insomma, per il giovane Sergej tutto soffia nella giusta direzione: “A Roma mi sembra di vivere un sogno! Ho appena iniziato la mia carriera in un grande club, ho un contratto di cinque anni e ci sono ottime condizioni affinché io riesca a fare bene”.

ORA PIOLI LO VUOLE LANCIARE MEZZALA  –  Milinkovic-Savic, come anticipato, non trova la via della porta solo con la Lazio: nella gara di qualificazione contro gli azzurrini di Di Biagio, la rete del momentaneo 1-0 è opera sua: “Il mio gol contro l’Italia è stato molto importante, ci ha portato un punto e devo ammettere che è stato bello segnare”. Nella lista dei desideri dell’ex Genk, c’è l’esordio con la Nazionale maggiore: “Sono stato convocato contro l’Albania e il Portogallo, non ho debuttato e mi è rimasto un po’ di amaro in bocca. Ma c’è tempo anche per questo obiettivo. Per ora sono felice di trovarmi tra i miei coetanei, sentire gli applausi e il mio nome cantato dai tifosi è stato indimenticabile”. Nell’ultimo incontro, contro i pari età sloveni, Milinkovic-Savic si è mosso da trequartista alle spalle dell’unica punta. Tutto sommato, ruolo non troppo diverso da quello ricoperto nella Lazio. Anche se Pioli sta ragionando in questi giorni su una nuova soluzione, in vista della partita contro il Palermo: utilizzarlo da mezzala nel centrocampo a tre, accanto a Biglia e Parolo. Un’ipotesi che non preoccupa affatto il tuttofare di Lleida, capace di ricoprire praticamente tutti i ruoli della zona nevralgica del campo. L’importante per lui è farsi trovare pronto, conquistare sempre più spazio.

SI BLOCCA ONAZI: OUT ALMENO DUE SETTIMANE  –  E l’ipotesi di vederlo mezzala è rafforzata pure da altri due fattori: la tentazione di Pioli di riproporre Radu centrale in attesa del mercato di gennaio (e questo blinderebbe Lulic nel ruolo di terzino sinistro togliendo un concorrente a centrocampo) e l’infortunio di Onazi. Il centrocampista nigeriano è l’unico dei nazionali che è tornato con dei problemi fisici e nel pomeriggio si è sottoposto a esami strumentali in clinica Paideia: “Gli accertamenti eseguiti  –  si legge sul comunicato medico biancoceleste  –  hanno evidenziato la presenza di una lesione muscolare di I grado a carico dell’adduttore lungo della coscia destra. L’atleta inizierà questa sera stessa le cure specifiche del caso ed i tempi di recupero verranno definiti dopo un ulteriore controllo strumentale tra 7-10 giorni”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Klose ai titoli di coda

Salterà probabilmente il Palermo, s’è fermato per un problema alla caviglia, negli ultimi giorni non è mai sceso in campo. Miroslav Klose – leggenda del calcio mondiale – vive la stagione più complicata della carriera. Poche presenze e zero gol, stimoli da ritrovare e quella irrefrenabile voglia di rientrare in Germania. L’esclusione dalla Champions lo ha demotivato, l’addio dalla Lazio è vicino, a fine anno le due strade si divideranno (difficile una cessione durante il mercato invernale). Il declino purtroppo è iniziato: 7 partite, zero gol e 2 assist in 378 minuti, il panzer biancoceleste diventerà allenatore di una nazionale giovanile tedesca, le proposte non mancano. Guidare una squadra è da sempre il suo sogno, lo realizzerà a breve, partirà dal basso per arrivare in alto: «Mi piacerebbe molto – ha spiegato qualche settimana fa – dopo Natale prenderò una decisione definitiva».

Poche sorprese sotto l’albero, Klose cercherà di aiutare la Lazio fino a giugno, è un professionista esemplare e non mollerà di un centimetro. Ma alla fine saluterà tutti, non si lascerà ingolosire probabilmente dall’America, la corte dei Red Bulls resta spietata: «Come giocatore ci piace molto – ha svelato il ds dei NY – se ci sarà la possibilità proveremo a prendere pure lui». In realtà è un’idea che stuzzica anche l’attaccante di Opole, ma ormai ha promesso fedeltà a Lotito e Tare, non tradirà a gennaio. La Lazio ha bisogno ancora di lui, per mister Pioli è un punto di riferimento importante, il contributo di Klose può aiutare soprattutto i più giovani. Dipendesse dalla società, Miro resterebbe a vita, magari come dirigente, un anno fa le parti affrontarono il discorso. È il giocatore più conosciuto, un’immagine straordinaria per il club nel mondo, ma convincerlo a restare – al momento – è praticamente impossibile. E intanto si concentrerà sul campo, proverà a reagire con le prestazioni, aiuterà la squadra a rialzare la testa.

La concorrenza è reale e concreta, Djordjevic e Matri sono in rampa di lancio, ma il ruggito di Klose è sempre in agguato. Altre notizie di mercato: occhio a Berat Djimsiti, difensore centrale albanese di proprietà dello Zurigo (scadenza contratto 2016). È un classe 1993, Tare lo conosce bene, con l’Albania ha già realizzato 1 gol in 5 presenze.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Pioli “processa” la sua Lazio

Tutti a rapporto e testa al Palermo, la Lazio inizia a fare sul serio per la sfida di domenica pomeriggio all’Olimpico. Finalmente Pioli riabbraccia tutti i nazionali tornati a Formello, la squadra è al completo e possono scattare le prime prove tattiche. Contro i rosanero però il tecnico biancoceleste dovrà fare a meno di Onazi. Il centrocampista ha rimediato un trauma alla coscia destra con la Nigeria nell’ultima gara di qualificazione ai Mondiali 2018, oggi pomeriggio si è subito sottoposto ad accertamenti strumentali in clinica Paideia che «hanno evidenziato la presenza di una lesione muscolare di I grado a carico dell’adduttore lungo della coscia destra», ha comunicato lo staff medico. Fra 7-10 giorni effettuerà nuovi controlli che stabiliranno i tempi di recupero. Anche Klose è out, il tedesco non ha ancora smaltito la distorsione alla caviglia accusata nel derby, sente ancora fastidio. Gli altri reduci dagli impegni delle nazionali comunque sono tutti in campo, Milinkovic-Savic e Kishna si allenano con il resto del gruppo. Biglia, che è tornato solo ieri sera a Roma dalla Colombia, svolge un lavoro differenziato ma domani sarà regolarmente a disposizione di Pioli. Le prime indicazioni dal campo confermano Lulic terzino sinistro e Keita in pole position per un posto nel tridente. Lo spagnolo si è dimostrato tra i più in forma nelle ultime settimane e insidia fortemente Candreva per una maglia da titolare tanto che è stato provato nel tridente insieme a Felipe Anderson e Djordjevic.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio, si allunga la lista degli infortunati

Si allunga la lista degli infortunati in casa Lazio. Ai vari de Vrij, Mauri e Klose, infatti, si aggiunge Eddy Onazi. Il centrocampista nigeriano è stato sottoposto questo pomeriggio, presso la clinica Paideia, ad esami strumentali alla coscia destra in seguito ad un trauma riportato durante le qualificazioni ai mondiali del 2018 con la sua Nazionale. E gli accertamenti eseguiti hanno evidenziato «la presenza di una lesione muscolare di 1/o grado a carico dell’adduttore lungo della coscia destra». «L’atleta – fa sapere il club biancoceleste -inizierà questa sera stessa le cure specifiche del caso ed i tempi di recupero verranno definiti dopo un ulteriore controllo strumentale tra 7-10 giorni».

Fonte : Il Messaggero

L’AVVERSARIO DI TURNO – Un anno dopo ancora il Palermo per la svolta…

Ci siamo…la sosta è finalmente finita ed è di nuovo tempo di campionato, anche se dopo i recenti attentati di Parigi e il clima di terrore e di allerta che si respira è veramente dura ripartire o perlomeno ripartire con serenità…ma l’UEFA è stata categorica: SI GIOCA!!! E l’Italia insieme a tutti gli altri campionati europei si sta adeguando seppur con fortissime cautele.
Si torna così a parlare di Lazio:

I ragazzi di Pioli stanno vivendo un periodo decisamente negativo (per usare un eufemismo) e che sta creando non poco malessere tra i tifosi. Non solo per i risultati, spesso negativi (già 6 sconfitte quest’anno), ma sopratutto per il modo in cui i nostri beniamini in più di un’occasione hanno affrontato i vari avversari incontrati nel loro cammino. C’è stata un eccessiva alternanza di prestazioni sublimi che hanno fatto rivedere la bella Lazio dell’anno scorso “Brutta, Sporca e Cattiva“, a prestazioni che si fa fatica a ritenere tali. E’ decisamente ora di rialzarsi e lottare come questa squadra sapeva fare in modo subilime la scorsa stagione, e forse il destino le viene ancora una volta incontro…Domenica prossima di fronte alla Lazio ci sarà il Palermo, guidato dall’ex Ballardini, subentrato solo da pochi giorni a Iachini. Proprio quel Palermo che lo scorso anno fu un punto di svolta per i biancocelesti. Anche in quel caso la Lazio veniva da un periodo negativo e la vittoria con i rosanero (con la bellissima tripletta di Djordjevic e la rete di Parolo) diede il via a quella che molti ritengono come una delle più esaltanti stagioni biancocelesti. L’unica differenza (oltre che di calendario) e’ che questa Lazio appare troppo come una  squadra sfiduciata e demoralizzata. I ragazzi di Pioli vogliono rialzare la testa e tornare ad avere fiducia per regalare ai tifosi biancocelesti le gioie che meritano. La sosta per le nazionali potrebbe essere arrivata nel momento giusto, le prove dei nazionali in giro per il mondo fanno ben sperare il tecnico emiliano oltre a dare  una vera e propria iniezione di fiducia ai diretti interessati.  I rosanero quindi possono essere ancora una volta quella scossa necessaria per ripartire alla grande e voltare definitivamente pagina.  Come diceva il filosofo: “La vita è una serie di corsi e ricorsi…”, bene il Palermo chiama…è ora di rispondere…ancora! 

IL CAMMINO DEI ROSANERO – Dopo il successo dell’anno scorso con Beppe Iachini i tifosi rosanero si aspettavano perlomeno una stagione di conferme nonostante la partenza del talentuoso Dybala (passato questa estate alla Juventus) e il capitano Barreto autentico metronomo del centrocampo rosanero. I 6 punti conquistati nelle prime due uscite contro 2 buone squadre come Genoa e Udinese sembravano confermare le aspettative. Poi il declino: dopo il pareggio con il modesto Carpi infatti, i rosanero ha incassato ben quattro sconfitte consecutive (contro Milan, Sassuolo, Torino e Roma), prima di vincere di nuovo con il Bologna in casa dei rossoblu (ultima vittoria in trasferta dei rosanero), vittoria che, insieme all’importante pareggio casalingo contro una Big come l’Inter hanno illuso i tifosi rosanero che ormai il peggio fosse passato, prima di perdere nuovamente contro il Napoli e una diretta concorrente per la salvezza come l’Empoli. Il Palermo ha ritrovato la vittoria nell’ultima partita prima della sosta nell’importante scontro per la salvezza contro il Chievo che hanno portato i rosanero agli attuali 14 punti, ma la vittoria non è stata sufficiente ad impedire l’esonero di Iachini da parte del vulcanico presidente Zamaparini, che come abbiamo visto ha deciso per il cambio di allenatore

LE MINACCE:

  • GILARDINO: L’esperienza dell’attaccante italiano e il suo animo da goleador che non muore mai, lo rendono sicuramente una potenziale minaccia che la retroguardia biancoceleste ha il dovere di non  sottovalutare assolutamente anche se in dieci presenze fino ad ora con il Palermo ha messo a segno solo tre reti (contro Roma, Inter e Chievo), resta comunque un grande attaccante con il fiuto per il gol nonostante non sia ancora al top. Gila è in evidente ritardo fisico rispetto al resto del gruppo rosanero, ma migliora  settimana dopo settimana e riesce comunque ad essere importante per la squadra nei momenti di maggior necessità. La Lazio, è uno dei bersagli preferiti dal “violinista”. Con i biancocelesti, il centravanti biellese non ha mai siglato reti banali. In questa stagione, l’attaccante è particolarmente motivato a fare bene. Infatti c’è in ballo la qualificazione all’europeo, che per lui potrebbe rappresentare l’ultima occasione per vestire la maglia azzurra.
  • VAZQUEZ: Senza il gemello del gol Dybala, l’oriundo sta facendo più fatica dell’anno scorso, uscendo anche dai radar di mister conte che puntava molto su di lui. Le doti tecniche restano comunque indiscutibili e il nuovo tecnico potrebbe aiutarlo a trovare la vena realizzativa, perciò anche lui si candida di dirittto a potenziale minaccia per la squadra di Pioli.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Ballardini garantisce che in questo Palermo c’è qualità. Zamparini vuole vedere una squadra che “gioca”, quindi via  il 3-5-2 tanto caro a Iachini. I rosanero, quindi, dovrebbero affrontare i biancocelesti con un 4-3-2-1. Davanti a Sorrentino, Ballardini ripartirà con la difesa a 4 con Rispoli e Lazaar esterni e Gonzalez a guidare il reparto affiancato da Andelkovic e Laazar. A centrocampo Hiljemark e Rigoni sono sicuri del posto, con quest’ultimo che sembra aver superato il problema allo zigomo. In cabina di regia, invece, potrebbe tornare titolare Jajalo, in vantaggio su Maresca e Chocev. Davanti Ballardini punterà su Quaison (che a detta di Zamparini è uno dei pochi che può fare la differenza) E i gol? Ci penseranno Vazquez e Gilardino.
Per la gara contro la Lazio il nuovo tecnico potrà rivedere tra i convocati Bolzoni e Morganella che hanno ripreso il lavoro col gruppo. Ai box Vitiello e Djurdjevic. 

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1) – Sorrentino; Rispoli, Gonzalez, Andelkovic (Goldaniga), Laazar; Rigoni, Hiljemark, Jajalo (Maresca); Quaison, Vazquez; Gilardino.   All. Ballardini

Squalificati: –
Indisponibili: Bolzoni, Djurdjevic, Vitiello

Marco Lanari

Mauri operato, il bollettino della S.S. Lazio

A seguito dell’operazione di Stefano Mauri, la Lazio ha diramato il bollettino medico.

La S.S.Lazio comunica che l’atleta Stefano Mauri è stato sottoposto, questo pomeriggio, ad intervento di Neuromodulazione con radiofrequenza pulsata del ganglio dorsale della radice L4-L5. L’atleta osserverà un periodo di riposo assoluto di cinque giorni, al seguito dei quali verrà valutato l’andamento del decorso clinico post operatorio per iniziare un eventuale lavoro atletico”.

I 25 anni di Mai Dire Gol. Quando il calcio si univa all’ironia (VIDEO)

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Era il 18 novembre del 1990 quando la Gialappa’s Band andò in onda con la prima puntata del format Mai Dire Gol. Una trasmissione che con il tempo conquistò ogni tipologia di pubblico: dai giovani ai più anziani, donne e uomini. Un modo diverso di vivere il calcio, commentando le azioni più divertenti, le gaffe di calciatori e allenatori durante le interviste (memorabile la conferenza di Trapattoni ai tempi del Bayern Monaco).

Con il trio della Gialappa’s ha fatto storia Teo Teocoli con il suo leggendario Caccamo. Commentatore del Napoli, e con la sua passione per Fashanu, attaccante del Wimbledon. Da Vai col liscio a Questo lo segnavo anche io, tante le rubriche a suon di immagini che hanno accompagnato il pubblico con mille risate.

https://youtu.be/P9iymgbLkSQ

Allontana Pugnitopo… Frosinone culone – La telecronaca più divertente della storia del calcio. La Gialappa’s ha fatto conoscere due squadre che all’epoca militavano nel calcio dilettantistico. Frosinone e Giulianova si sfidavano in un playoff dalle mille emozioni, raccontato da un certo Marcozzi. Una telecronaca colorita di cui vi regaliamo il video da pelle d’oca…

https://youtu.be/MILUzh7p8Kg

All’improvviso uno sconosciuto – altra perla è stata la rubrica dei nomi dei calciatori storpiati dai conduttori. Su tutti Galeazzi, Gruber, Sbardella e Betello che a suon di pronunce impossibili hanno reso famosi anche i calciatori meno conosciuti

Aldo, Giovanni, Giacomo e gli altri – Nel corso dei 25 anni in trasmissione hanno preso parte fior fior di comici e di soubrette. Tra tutti Aldo, Giovanni e Giacomo, poi Albanese (con il foggiano Frengo), Gioele Dix (grandiosa la parodia su ravanelli), Crozza (indimenticabile Arrigo Sacchi). Poi Simona Ventura, la Cortellesi, Ellen Hidding e la Marcuzzi, Fabio de Luigi. Tanti i talenti usciti scoperti in questa trasmissione tra cui anche Claudio Bisio.

Le sigle di Elio e le Storie Tese – questa band ha fatto scuola nel mondo della canzone satirica italiana. le sigle della trasmissione sono quasi tutte firmate da Elio. Memorabile la sigla del 1993/1994 con i vari Gullit, Mancini, Signori, Di Canio, Peruzzi, Pagliuca e molti altri.

https://youtu.be/IBZkLIAuNhE

A distanza di 25 anni Mai Dire Gol rappresenta ancora l’unica e inimitabile trasmissione ironica del mondo del pallone. Tanti auguri! E chi cambia canale è un burfaldino!

JE SUIS PARIS – L’omaggio del Psg alle vittime del terrorismo

Bellissima iniziativa del PSG. La squadra di Parigi ha annunciato che sulla divisa da gioco verrà inserita la scritta “Je suis Paris“, in ricordo alle vittime della strage di Parigi di venerdì scorso. La scritta verrà sistemata sotto lo stemma del club che, guarda caso, ha la Torre Eiffel come emblema, il simbolo della capitale francese. La maglia verrà utilizzata per le tre prossime sfide del club parigino.

Onazi, notizie negative

L’ennesimo infortunio stagionale colpisce la squadra biancoceleste. Questa volta a farne le spese è Eddy Onazi. Il club biancoceleste ha diramato un comunicato confermando “che gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione muscolare di I grado all’adduttore destro“. L’infortunio è stato riportato dal centrocampista durante Nigeria-Swaziland, quando un avversario lo ha colpito duramente, pagando con l’espulsione il suo folle intervento. La prossima settimana il giocatore verrà sottoposto ad un nuovo controllo.