Sette anni a difesa della Lazio. Quella Lazio che sente ancora sua, batte ancora forte il cuore laziale dentro Angelo Gregucci. Intervenuto ai microfoni di Gianlucadimarzio.com ha rilasciato queste dichiarazioni sul momento attuale della squadra in cui militava da calciatore: “Sono tifoso della Lazio e mi emoziona, ma riesco ad essere obiettivo nel parlarne e dico che da questa situazione è importante che escano fuori gli uomini più che i valori tecnici. E’ mancata la compattezza dopo questo inizio di stagione fatto di risultati negativi, ma sarebbe capitato a chiunque di smarrirsi. Ma la Lazio ha una persona alla sua guida come il mister Pioli di cui mi fido tantissimo, è un serio professionista e sono sicuro che riuscirà a riportare la squadra ai livelli che le competono“.
IL FILM DI LAZIO DNIPRO – I gol biancocelesti e il tondeggiante fisico di Pico
La Lazio vince contro il Dnipro e si qualifica ai sedicesimi di Europa League, matematicamente da prima del girone. Una bella soddisfazione per gli uomini di Pioli visto il trand negativo dell’ultimo mese. Rivivi la partita attraverso gli splendidi scatti del nostro fotografo Gianni Barberi in esclusiva su laziochannel.it, che come sempre ha immortalato con le sue capacità artistiche i momenti salienti della gara. Buona visione e se l’articolo ti è piaciuto condividilo sui social.
Ballotta: “Lazio ora non fermarti più” e su Pioli…
Con la maglia della Lazio ha stabilito il record come più anziano giocatore ad aver disputato un incontro di Serie A. All’età di 43 anni e 253 giorni, è stato inoltre il calciatore più attempato a giocare un match di Champions League sempre con la squadra biancoazzurra, tutto questo è Marco Ballotta. Intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com ha parlato del passaggio ai sedicesimi di Europa League della Lazio: “Spero che questa vittoria di ieri non rimanga un caso isolato e che possa dare uno scossone alla squadra, cosicché possa servire a dare serenità per continuare un percorso positivo”. Parla poi del momento che sta vivendo il mister della Lazio: “Il calcio è così, se non arrivano i risultati l’allenatore rischia il posto. Anche Pioli sa che sono i punti a parlare per lui, se riuscisse a fare 3 risultati positivi tutto quanto tornerà a posto“. Infine fa un’analisi sul match di domenica alle 18:00 in casa dell’Empoli: “Domenica dovrà esserci la conferma di quanto visto ieri in coppa. L’atteggiamento che ha in campo la squadra Toscana può mettere in difficoltà chiunque. Sarà un bel banco di prova e anche se sarà una partita delicata, meglio affrontare ora una squadra che ti fa giocare a viso aperto”.
De Martino: “Empoli squadra di valore, ma dando tutto possiamo battere chiunque”
Il responsabile della comunicazione biancoceleste Stefano De Martino ha parlato ai microfoni di ‘LSR’, queste le sue dichiarazioni: “Siamo soddisfatti per il primo posto nel girone di EL, importante anche per la visibilità nella competizione. Adesso dobbiamo vedere come si comporrá la seconda fase, visto che ci saranno anche le squadre scese dalla Champions. Sarà certamente un’EL competitiva e impegnativa, con avversarie di primissimo livello. Dobbiamo trovare lo stesso rendimento anche in campionato, dove serve un segnale perché ci sono state tante battute d’arresto. Il ritiro? Ha ridato quello che si cercava, ovvero un confronto su aspetti lasciati perdere ad inizio stagione. Sono panni che si lavano all’interno dello spogliatoio, ma ho visto un gruppo altamente concentrato e sereno. Abbiamo affrontato i problemi insieme qui a Formello, quindi ci auguriamo di ritrovare la vittoria già da domenica. Giocheremo contro una squadra di valore, ma siamo la Lazio e, se mettiamo tutto in campo, possiamo affrontare chiunque. L’Europa è diversa dal campionato: ieri abbiamo battuto i vice campioni d’Europa, in campionato invece ti conoscono di più e una squadra più debole può metterti in difficoltà. Adesso però bisogna ricominciare a correre. Parolo? L’inizio è stato difficile per tutti, non ce lo aspettavamo e ci ha complicato il percorso futuro“.
FORMELLO – Le ultime novità dalla ripresa e dall’infermeria
La vittoria sul Dnipro ha messo fine al ritiro, ma Pioli non vuole che i suoi ragazzi si rilassino: “Concentrati ragazzi, serve l‘atteggiamento giusto anche in allenamento“, ha ordinato questa mattina alla ripresa dei lavori. In cui il campo è stato riservato a coloro che ieri sera non sono scesi in campo o lo hanno fatto nella ripresa, ovvero a quasi tutti i titolari, che domenica con l’Empoli si riprenderanno il loro posto dal 1′. Tra essi anche Felipe Anderson, che ha recuperato dal torcicollo e sarà regolarmente a disposizione. Diversamente da Gentiletti, squalificato dopo il giallo rimediato con il Palermo. Per i titolari contro gli ucraini, invece, seduta di scarico in palestra: presente anche Mauricio, che ieri ha lasciato l’Olimpico zoppicando per un problema alla coscia destra e che sarà valutato domani, nella rifinitura prima della partenza per la Toscana. Dove Pioli potrà contare anche su Keita, ieri assente per la squalifica comminata dopo l’espulsione con il Rosenborg.
Per quanto riguarda invece l’infermeria, ci affidiamo al punto del medico sociale dott. Salvatori su ‘LSR’: “Non abbiamo brutte notizie, a parte solo Matri, uscito anzitempo per un problema al soleo sinistro. Stamattina ha svolto fisioterapia e domani valuteremo se potrà allenarsi in gruppo. È un problema di cui ha già sofferto in passato, vedremo domani, anche se al momento la risposta è positiva. Lunedì invece svolgeranno controlli sia Onazi che Mauri, che intanto sta proseguendo la riabilitazione“.
Ledesma: “La Lazio nel mio destino”
“La Lazio è nel mio destino, è un segno che io sia arrivato proprio qui, nella squadra che ha come giocatore simbolo un compagno di Chinaglia e Wilson. Non è un caso, qualunque cosa io abbia fatto durante la mia carriera ha sempre un legame con la Lazio“. È questo solo un estratto dell’intervista che Cristian Ledesma ha rilasciato dal Brasile ai microfoni di ‘Millenovecento Tv’: un lungo colloquio, in cui l’ex regista biancoceleste ha parlato, oltre che della nuova esperienza con la maglia del Santos, dei suoi 9 anni nella Capitale, nella squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta e per la quale nutre un amore profondo. Le dichiarazioni integrali saranno trasmesse questa sera alle 21 nel corso della trasmissione ‘Millenovecento‘, in onda su Gold Tv e sulle frequenze di Radiosei.
Carli, ds Empoli teme la Lazio: “Sarà dura. Cataldi? L’abbiamo cercato…”
Domenica la squadra capitolina è attesa dalla sfida del Castellani di Empoli, una gara da vincere per riprendere il cammino interrotto in campionato. In casa azzurra però non si fidano del momento no della squadra di Pioli in Serie A: “Sarà dura, serviranno tutte le nostre energie, per noi penso affrontare una Lazio in difficoltà rappresenta sicuramente uno svantaggio – dichiara ai taccuini de lalaziosiamonoi.it Marcello Carli, ds dell’Empoli – situazioni del genere eliminano il rischio di sottovalutare le partite. Stanno attraversando un periodo non semplicissimo, ma comunque ho troppo rispetto per Tare, la dirigenza e l’allenatore, per poter dire la mia sulle cause. So comunque che la Lazio è una squadra forte, l’anno scorso a Roma prendemmo una ‘ribussata’ contro una formazione che poi avrebbe concluso il campionato in terza posizione. Fu una domenica importante, lo stadio era molto bello, con tantissime famiglie e loro fecero una grande partita. Il gruppo è rimasto lo stesso, anzi è stato anche rinforzato. I motivi di queste difficoltà non li conosco, posso dire soltanto che la società è seria e può contare anche su un bravo ds e allenatore. Momenti difficili capitano a tutti, bisogna avere la pazienza che passino. Speriamo che ciò accada tra quindici giorni”.
In chiave mercato l’Empoli per molto tempo è stato interessato alle prestazioni di Danilo Cataldi: “È un giocatore che ho cercato – ammette candidamente Carli – ma che non ci è stato possibile prendere. Lo abbiamo chiesto l’anno scorso alla Lazio sia a giugno che a gennaio, giustamente hanno fatto le loro valutazioni ritenendolo un elemento importante. Ora siamo coperti in quel ruolo: sta giocando Zielinski che sta facendo un bel campionato”.
Rocchi ricorda: “Che emozione i derby! Ora alla Lazio manca…”
La Lazio dopo il passaggio ai sedicesimi di Europa League va a Empoli per riprendere il cammino interrotto in campionato. Della sfida toscana ne ha parlato un grande ex di entrambe le squadre: “Sarà una bella partita – le parole di Tommaso Rocchi ex capitano biancoceleste ai taccuini de lalaziosiamonoi.it – l’Empoli è una squadra sempre viva e che gioca bene. La Lazio sta attraversando un momento non facile, e nonostante la consideri più forte del club toscano potrebbe incontrare delle difficoltà. Sarà un match combattuto perché arrivano da due situazioni completamente diverse”. Di seguito l’intervista completa a Tommaso Rocchi pubblicata su lalaziosiamonoi.it.
Su cosa punterà l’Empoli e su che cosa invece dovrà puntare la Lazio?
“L’Empoli deve giocare come sa e come sta giocando, con la determinazione che ha dimostrato finora. La Lazio dovrà tirare fuori l’orgoglio e la voglia di tornare ad essere protagonista perché è una squadra di valore”.
Tra gli allenatori con cui ha avuto il piacere di lavorare sia all’Empoli che alla Lazio, chi le è rimasto particolarmente nel cuore e perché?
“Ad Empoli ho iniziato con Silvio Baldini che per me è stato molto importante perché mi ha lanciato. Nel mio primo anno in Serie B mi schierava come esterno, nonostante nascessi come punta centrale. Alla Lazio ti dico Delio Rossi perché è quello con cui ho lavorato di più. Siamo stati insieme quattro anni e mi ha insegnato tanto”.
A chi dei suoi ex compagni è particolarmente legato?
“Sono sempre stato uno che andava d’accordo più o meno con tutti, per cui ho conservato bei rapporti con molti dei miei ex compagni. Tuttora sento Ledesma, fino a poco tempo fa anche Candreva. In precedenza ero in contatto con Del Nero, Cribari, Berni”.
Quali sono i suoi ricordi più belli con la maglia dell’Empoli? E alla Lazio?
“Con l’Empoli la prima grande soddisfazione è stata la vittoria del campionato di Serie B e poi la promozione in A. A livello personale uno dei ricordi più belli vissuti con questa maglia è la tripletta rifilata alla Juve: la partita finì 3-3 e segnammo io per l’Empoli e Trezeguez per i bianconeri. Per me fu una grande soddisfazione. Per quanto riguarda la Lazio ho tanti momenti nel cuore. Dalla vittoria in Supercoppa contro l’Inter, in cui feci anche gol, alla Coppa Italia vinta l’anno precedente. E poi aggiungerei tutte le vittorie nel derby, che è una partita stupenda anche per come viene vissuta a Roma, per tutto il clima che vi gira attorno. Giocarla, vincerla e segnare pure è stata una delle emozioni più belle che ho vissuto in biancoceleste. Quei gol contro la Roma sono tra i più significativi della mia carriera: in modo particolare quello che ho segnato il 6 gennaio 2005 nel mio primo derby in assoluto”.
Alla Lazio sei stato capitano, che cosa ha significato per te indossare quella fascia?
“È stato un grande riconoscimento. Quell’anno è stata data per votazione dello spogliatoio. Nonostante io avessi i requisiti, sia per anzianità che per quello che dimostravo in campo, alla fine è stata una decisione presa dai miei compagni e dall’allenatore. Tutti erano d’accordo e per me è stata una grande gratificazione. Mi ha reso molto orgoglioso”.
Cosa pensi dell’attuale capitano della Lazio, Lucas Biglia?
“Sinceramente non ho seguito molto la vicenda. È un giocatore importante e di alto livello. Se si è deciso di far indossare a lui la fascia, nonostante non sia in rosa da tantissimo tempo, ci saranno stati motivi validi e avrà le caratteristiche per farlo”.
A proposito di Lazio, è ormai chiaro che sta attraversando un momento di crisi. Molti hanno accostato Pioli a Petkovic. Lei che l’ha vissuto che cosa ne pensa?
“Il paragone ci sta per quanto riguarda le dinamiche e i risultati. Petkovic ha fatto molto bene il primo anno, è peggiorato il secondo. Lo stesso, per ora, si può dire di Pioli: ha ottenuto buoni traguardi la passata stagione, adesso sta un po’ in crisi. A livello personale ho vissuto Petkovic perché ci ho lavorato sei mesi, Pioli lo conosco per sentito dire. Sono due buoni allenatori che hanno le tutte le qualità e le prerogative per fare bene. Poi però una piazza importante come quella della Lazio non è facile da gestire”.
Tu da fuori che idea ti sei fatto di questa Lazio?
“Sta vivendo un periodo particolare, quando non arrivano risultati, come sta succedendo ora alla squadra, bisogna valutarne bene le cause. Spesso accade che il motivo sia l’allenatore, ma può anche darsi che i giocatori che vanno in campo possano aver perso gli stimoli adatti. A volte le motivazioni di una situazione simile possono risiedere anche in una campagna acquisti non del tutto adeguata. La Lazio in estate ha preso tantissimi giovani validi in prospettiva futura e su questo sono pienamente d’accordo. Al presente secondo me manca qualcosa: si doveva fare un mix tra gioventù ed esperienza. Si sarebbero dovuti prendere quei due, tre giocatori già formati che adesso avrebbero giovato senz’altro all’organico”.
RASSEGNA STAMPA – Pioli avverte: «Ritiro finito, ma serve continuità»
«E’ stato un ritiro costruttivo, se siamo un gruppo responsabile e che vuole fare bene sia riduttivo pensare che siano stati due giorni di ritiro a farci migliorare così tanto. In campionato siamo stati distratti in alcune situazioni e in Italia non possiamo permettercelo. Il passaggio del turno è un bel risultato, è un primo passaggio ma vogliamo far bene anche in Serie A soprattutto per le prestazioni che non ci hanno soddisfatto. Ci manca la continuità. Il ritiro andrà avanti fino ad Empoli? No, domani ci alleneremo normalmente. Rispondiamo con le prestazioni e col lavoro». Così Stefano Pioli commenta ai microfoni di SkySport la vittoria in casa della sua Lazio contro il Dnipro, che ha permesso la qualificazione ai sedicesimi di Europa League.
PARLA KLOSE – Il capitano di questa sera, Miroslav Klose è soddisfatto della vittoria contro il Dnipro: «Abbiamo dato la risposta che ci si aspettava. Era importante l’atteggiamento, potevamo sbagliare anche oggi ma la corsa e l’atteggiamento erano giusti e non abbiamo sbagliato». E sul digiuno da gol che dura ormai dal 31 maggio 2015 (contro il Napoli) commenta: «Certo, per un attaccante è bene segnare anche perché aiuta le gambe. Ora sto bene, non ho dolore e cerco il primo gol». Sulla scelta di Pioli di schierare due punte, l’attaccante tedesco si dice favorevole: «Sì. Io lo preferisco perché c’era più di un calciatore in area. Se c’è solo un attaccante in area e deve attaccare il primo palo, l’altro deve attaccare il secondo».
Fonte : Il Corriere dello Sport.
RASSEGNA STAMPA – Ecco Douglas Silva
INTESA — Il club di Lotito sarebbe vicino ad un’intesa con il Dnipro: si parla di prestito nella sessione invernale di mercato. Il 25enne difensore brasiliano ha glissato a fine partita (“Vedremo a gennaio”), non smentendo direttamente l’interesse e i contatti. Il riscatto dovrebbe aggirarsi intorno ai 6 milioni di euro.
RASSEGNA STAMPA – Pioli: “Ora non fermiamoci”
La Lazio finalmente sorride, il ritiro ancora una volta la fa bella. I giorni chiusi nel centro sportivo di Formello sono serviti a ritrovare la rotta, l’Europa League si conferma un’isola felice dopo tre sconfitte e un pareggio in campionato. In un solo boccone i biancocelesti si prendono la qualificazione ai sedicesimi di finale e il primo posto matematico nel girone G, e soprattutto dimostrano reazione e carattere.
Così Stefano Pioli – d’accordo con la società – ha voluto premiare i biancocelesti dichiarando concluso il ritiro in vista della sfida di domenica con l’Empoli: «È riduttivo dire che due giorni di ritiro ci hanno fatto migliorare così tanto. Questa vittoria è un passo importante perché ci ha permesso di superare il turno da primi ma non deve essere fine a se stessa, ora serve continuità. Dobbiamo dare risposte positive anche in campionato e ritrovare i risultati», spiega il tecnico emiliano.
Soddisfatto ma prudente, Pioli, perché la saggezza popolare insegna che una rondine non fa primavera: «Non può essere una sola partita a dirci che abbiamo superato il momento difficile. Dobbiamo insistere, dare segnali positivi e continuare a lavorare – spiega l’allenatore – abbiamo giocato da squadra, è quello che chiedevo ai ragazzi e l’hanno fatto. Ora dobbiamo migliorare anche la classifica perché vogliamo andare in Europa anche la prossima stagione».
Il successo sul Dnipro e la qualificazione non cancellano il momento delicato, è vero. Anche Miroslav Klose ne è consapevole, ma da veterano traccia la via: «Credo tanto nel lavoro del mister e dei compagni, perché siamo veramente una squadra e usciremo da questo periodo. Giocare in Europa League ti toglie energie, la serie A è più importante – spiega l’attaccante biancoceleste – e sono convinto che i punti torneranno anche in campionato. Contro gli ucraini però era fondamentale vincere per l’atteggiamento».
Alessandro Matri rinnova i buoni propositi: «Vincere aiuta a vincere, era importante dopo un momento negativo, speriamo sia di buon auspicio per l’Empoli – conclude l’attaccante – in questi giorni abbiamo parlato dei nostri problemi, ora mantieniamo l’atteggiamento giusto come col Dnipro: il risultato è importante, se ci mettiamo intensità arriverà anche il bel gioco».
È una Lazio che sprizza fiducia, c’è troppa voglia di risorgere e ai compagni fa eco Filip Djordjevic: «Questa vittoria ci farà bene, siamo sulla strada giusta in Europa League e speriamo di ritrovarla anche in campionato – sottolinea il serbo – è il nostro obiettivo principale perché abbiamo intenzione di conquistare l’Europa anche quest’anno». Poi ammette candidamente: «Il ritiro fa bene ma è bello anche vedere la famiglia con i bambini».
Dopo la serata libera concessa ai giocatori – che hanno fatto ritorno nelle loro abitazioni – stamattina alle 10 andrà in scena la ripresa degli allenamenti in vista dell’Empoli: domenica al Castellani la Lazio è chiamata a dare una risposta anche in campionato. Non ci sarà lo squalificato Santiago Gentiletti, da valutare Mauricio: a fine primo tempo zoppicava leggermente ma ha continuato a giocare. Nessun problema invece per Feliipe Anderson, out col Dnipro per un torcicollo.
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – La Lazio ritrova Marco Parolo
Tra i calciatori che sono mancati in questo primo terzo della stagione il nome di Marco Parolo era tra quelli più importanti. Il centrocampista, nello scorso campionato, aveva segnato 10 reti, alla stregua di una buona seconda punta, sfruttando gli inserimenti e il tiro da fuori. Aveva sempre degli spazi dove incunearsi e arrivare in zona importante, tutto sembrava studiato a memoria. In questo negativo scorcio di nuova annata, al contrario, Parolo, non si è mai ritrovato perché chiamato spesso a un duro lavoro di corsa votata alla fase d’interdizione.
Per lui spazi d’inserimento limitati e poche possibilità di arrivare alla conclusione, che resta il pezzo forte del suo repertorio. Aveva deciso l’unica vittoria esterna del campionato, quella di Verona, con una punizione dal limite, poi solo qualche piccola occasione. Nessuna traccia del centrocampista insidioso, perentorio e goleador che anche il ct Conte aveva ammirato e apprezzato tanto da chiamarlo in Nazionale.
Contro il Dnipro, anche per la posizione tattica assunta da Klose che non ha giocato da seconda punta ma quasi sempre da trequartista, Parolo ha trovato maggiori possibilità di affondare la falcata e andare ad attaccare gli spazi. Anche se la rete decisiva è arrivata nel secondo tempo, pure nel primo si è visto un calciatore più arrembante e presente nella metà campo degli ucraini, che ha cercato di dare dinamismo e incisività alla manovra biancoceleste.
Questo è il Parolo del quale la Lazio ha bisogno per trovare più spesso il gol e conquistare qualche successo in più, un elemento che sia meno sacrificato nella fase difensiva per averlo pronto e lucido in quella offensiva. In questa dimensione tattica potrà tornare a essere un autentico valore aggiunto per invertire la tendenza negativa in campionato.
Fonte : Il Messaggero
EUROPA LEAGUE – Ecco i 15 club già qualificati ai sedicesimi. Ma quanti big rischiano…
Stasera si è delineato il gruppo G, con Lazio e Saint Etienne che accedono ai sedicesimi dell’Europa League. Le due compagini si sono aggiunte alle altre 13 squadre che prenderanno parte alla fase finale della competizione. Ecco tutte le squadre che si sono già qualificate:
Gruppo A: Molde (NOR);
Gruppo B: Liverpool (ING);
Gruppo C: Borussia Dortmund (GER) e Krasnodar (RUS)
Gruppo D: Napoli (ITA);
Gruppo E: Rapid Vienna (AUS) e Villareal (SPA);
Gruppo F: Sporting Braga (POR);
Gruppo I: Basilea (SVI);
Gruppo J: Tottenham (ING);
Gruppo K: Schalke 04 (GER) e Sparta Praga (R.CEC)
Gruppo L: Athletic Bilbao;
Ancora tutto aperto nel girone H in cui Besiktas, Lokomotiv Mosca e Sporting Lisbona si giocano la qualificazione. Tra le big a rischio troviamo Fenerbahce e Ajax che si giocheranno l’ultimo posto disponibile nel gruppo A, l’Olympique Marsiglia nel gruppo F e la Fiorentina nel gruppo I. In totale mancano 9 squadre per completare il tabellone, mentre le rimanenti 8 squadre arriveranno dalla Champions League (tutte le terze classificate nei rispettivi gruppi).
EUROPA LEAGUE – Il Napoli batte il Brugge. 5 su 5 in Europa
Anche con otto riserve in campo, il Napoli cannibale di Europa League non lascia niente agli avversari. Batte 1-0 il Club Brugge, in uno stadio tristemente vuoto per motivi di sicurezza, a causa dell’allarme terrorismo che in questi giorni sta vivendo tutto il Belgio e va avanti a punteggio pieno nel girone. La squadra di Sarri non aveva bisogno nè di fare risultato, nè tantomeno di vincere, avendo già agguantato, grazie al percorso netto fatto registrare nelle prime quattro gare del girone, la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League ed il primo posto nel girone. Ma i partenopei, indipendentemente da chi vada in campo fra titolari e riserve, giocano sempre alla stessa maniera, con un gioco concreto e con l’applicazione ferrea degli schemi dell’allenatore. Il ruolino di marcia degli azzurri in Europa è davvero impressionante. Il Napoli dopo cinque partite è a punteggio pieno, ha segnato 17 gol e ne ha subito soltanto uno. Sarri deve rinunciare poco prima dell’inizio della gara anche ad Insigne che avverte un fastidio ad un polpaccio. Il tridente offensivo è piuttosto originale: Hamsik, Callejon, El Kaddouri. Il Napoli, comunque, è costantemente padrone del gioco e non dà mai la possibilità ai belgi di costruire azioni pericolose per la porta di Gabriel. Gli azzurri trovano il gol del vantaggio nel finale del primo tempo con una conclusione di Chiriches su calcio dalla bandierina. Nella ripresa gli uomini di Sarri badano a mantenere il possesso del pallone e a non sprecare troppe energie che potranno tornare utili lunedì prossimo quando al San Paolo scenderà in campo l’Inter nello scontro di vertice del campionato. Nonostante ciò i partenopei potrebbero anche raddoppiare con Hysaj che nel finale di gara tira addosso al portiere da ottima posizione. Ma l’impresa del percorso netto in cinque partite del girone riesce ed in fondo questo è l’unico dato che conta in una partita per il resto del tutto inutile.
Fonte: Ansa
All. Dnipro sminuisce la vittoria dei biancocelesti: “La solita Lazio…”
In conferenza stampa alla fine del match, l’allenatore del Dnipro Markevych ha commentato la bruciante sconfitta contro i biancocelesti: “Volevamo vincere, ma essendo realisti non siamo più quelli di un anno fa. Abbiamo perso molti giocatori importanti… La Lazio? Non ha fatto vedere nulla di nuovo…”. Poi scarica la sua squadra: “Perché abbiamo perso? Chiedetelo ai giocatori…”.
Douglas apre alla Lazio
“Se mi piacerebbe venire in Italia? Sì, assolutamente. La Lazio? Non lo so, vediamo (ride, ndr.). Tutto può essere“. Queste le parole di Douglas rilasciate ai microfoni di lalaziosiamonoi.it. Il brasiliano è nel mirino della Lazio che pare davvero vicinissima a prenderlo a gennaio. Le sue parole non fanno altro che rafforzare i sospetti.
Matri: “Se mettiamo in campo compattezza e rabbia…”
Matri contro il Dnipro ha guidato l’attacco insieme a Klose. Un esperimento tattico provato da Pioli in una gara che ha consegnato la qualificazione ed il primo posto nel girone ai capitolini: “Obiettivo raggiunto – le parole di Matri ai microfoni di Lazio Style Radio, al termine dell’incontro – questa vittoria ci aiuterà a prepararci alla partita di Empoli. Reazione di gruppo? Il gruppo c’è sempre stato, è normale che dopo le sconfitte si perde un po’ di fiducia. La gara ad Empoli sarà molto difficile perchè stanno giocando bene, hanno delle individualità importanti ma dobbiamo guardare di più al nostro. Se mettiamo in campo la compattezza, la rabbia di cui siamo capaci, diventa difficile per gli altri.”.
EUROPA LEAGUE – Fiorentina a due facce: a Basilea finisce 2 a 2
Non basta un grande cuore alla Fiorentina per avere la meglio del Basilea. Al St. Jakob-Park i viola, in 10 per oltre un’ ora, dominano la formazione elvetica e vanno sul 2-0 grazie a una doppietta di Bernardeschi ma una gomitata di Roncaglia lascia i toscani con l’uomo in meno. Sul finale di tempo accorcia le distanze il Basilea con Suchy, al 29′ della ripresa il 2-2 di Elneny. Appuntamento rinviato per la Fiorentina per il passaggio ai 16esimi di Europa League, nel girone I il Basilea è al comando con 10 punti, a 7 i viola con Belenenses e Lech Poznan a 5.
Il primo acuto, al 2′, è di marca viola, Ilicic vede il suo tiro bloccato con un braccio da un difensore in scivolata non viene sanzionato dall’arbitro. La Fiorentina fa la partita e al 23′ fa fruttare la sua superiorità, su un pallone rubato a metà campo Borja Valero vede Bernardeschi e lo serve sul filo del fuorigioco, il numero dieci riceve palla in area e di sinistro supera Vailati. Passano una manciata di secondi e Roncaglia rovina la festa viola stendendo con una gomitata Embolo; l’arbitro non ha dubbi ed espelle il difensore argentino.
Il Basilea, galvanizzato dal vantaggio dell’uomo in più si fa aggressivo, al 32′ tiro a incrociare di Boetius che finisce a lato. Paulo Sousa corre ai ripari inserendo Tomovic al posto di Ilicic. Gli elvetici provano ancora la conclusione da lontano con Xhaka, palla fuori. La Fiorentina non molla e trova il raddoppio al 35′, Borja Valero smista per Alonso il quale vede Kalinic in area, il croato protegge la palla e serve Bernardeschi che dall’altezza del dischetto non sbaglia: 2-0. La partita non è finita, a 5′ dall’intervallo cross per Embolo che schiaccia di testa, miracolo di Sepe da due passi ma sulla ribattuta è lesto Suchy a ribadire in rete. Nella ripresa occasione da calcio da fermo per la Fiorentina con Marcos Alonso che pennella una punizione che sibila di poco a lato. La Fiorentina sembra stanca e il Basilea alza il suo baricentro, al 74′ il gol del pareggio con Elneny che con un tiro preciso da fuori area supera Sepe. Non succede più nulla, dopo una partita dominata per lunghi tratti la Fiorentina esce dal St. Jakob-Park con un pari. Il Basilea è matematicamente ai sedicesimi, ai toscani contro il Belenenses basterà un pari per passare il turno.
Fonte: AdnKronos
Klose nel post-gara: “Credo nel tecnico e nella squadra, risaliremo”
Non sta vivendo un momento positivo Miroslav Klose, ma la voglia di sacrificarsi non manca mai. Il panzer al termine della partita ha parlato così ai microfoni di Sky Sport: “Era molto importante l’atteggiamento oggi, abbiamo giocato bene”. Sulla nuova disposizione tattica con le due punte: “Abbiamo cambiato qualcosa, io posso giocare anche da 10, però così sono un po’ distante dalla porta, ma anche noi attaccanti dobbiamo aiutare la squadra in fase difensiva. La compattezza è la cosa più importante in questo momento. Io preferisco giocare così, con più giocatori in area”. Il cammino della Lazio in Europa ed in campionato:“Il campionato è più importante, sappiamo che giochiamo ogni 3 giorni, abbiamo bisogno di tutti i giocatori, ogni tanto però ne perdiamo qualcuno. Io credo molto nel mister e nei compagni e sicuramente usciremo tutti da questa situazione”. Klose però in questa stagione è a secco di goal: “Mi manca per un attaccante è sempre un bene segnare. Sono fiducioso perchè ora sto bene e non sento più dolore”.