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CONFERENZA- Ballardini:”Rammarico? No, sono soddisfatto del risultato e della prestazione”

Breve e concisa la conferenza stampa di Ballardini all’esordio con il Palermo: “Non conta di più questo pareggio per me perchè contro la Lazio. Ne sono soddisfatto in quanto arrivato su un campo difficile e contro una grande squadra. Ci sta stretto? Forse, ma contro le grandi squadre vinci solo se sei perfetto, e noi non lo siamo stati. Sono però contento di questo esordio, ho a disposizione un gruppo serio e valido. Rammaricato? No, ripeto, contro la Lazio si vince solo se sei perfetto, e noi dobbiamo migliorare.”

Pioli: “Dobbiamo stringere i denti e riportare i risultati positivi”

Queste le parole rilasciate da mister Pioli ai microfoni Mediaset premium dopo il pareggio interno contro i rosanero:

La situazione non è delle migliori, volevamo interrompere la striscia negativa e in parte ci siamo riusciti, ma volevamo anche la vittoria e il pareggio non ci soddisfa. I giocatori erano motivati, hanno reagito, siamo andati in difficoltà con una squadra che si chiudeva bene. Purtroppo è un momento delicato, ci vuole la bravura di andare in vantaggio, ma comunque abbiamo reagito con carattere ma anche con poca lucidità“. Gli viene chiesto se sente ancora con lui lo spogliatoio visto il clima teso che si respira: “Certo che sento lo spogliatoio, è normale che ci sia nervosismo non siamo soddisfatti di risultati e classifica, ma ripeto la squadra ha messo determinazione, purtroppo non siamo stati lucidi contro un avversario così difficile da superare“. Il mister ha spiegato come l’esclusione di Candreva era scelta tecnica e non rumors di mercato: “Non posso pensare al mercato di gennaio soprattutto in una partita così delicata, ho degli esterni importanti e quello che ho visto nelle ultime settimane mi ha fatto fare queste scelte“.
Il mister spiega il momento difficile: “Io credo che c’è un problema di attenzione e concentrazione, il numero di gol presi sono troppi anche se è vero che in 3 partite molto negative ne abbiamo subiti 12 mentre nelle altre abbiamo preso meno di un gol a partita, abbiamo reagito con generosità ma abbiamo lasciato aspazi ed equilibri e dobbiamo lavorare. È un momento particolare e dobbiamo buttare tutto quello che abbiamo in campo ma perdiamo le distanze ed è quello che ti da i pericoli.” In difesa pesa tantissimo l’assenza di De Vrij: “L’assenza si fa sentire e si farà sentire, è il nostro giocatore più importante a livello difensivo e sicuramente la società interverrà ma da qui a gennaio mancano tante partite. Noi dobbiamo continuare a lavorare con compattezza e portare i risultati che sono quelli che ti permettono di giocare con più fiducia e tranquillità“. Momento buio per i biancocelesti: “Sicuramente è stato un inizio difficile e il fatto di non aver centrato gli obiettivi sicuramente ha creato un contraccolpo ma eravamo tornati in carreggiata. Dopo è chiaro che nelle ultime partite la squadra è andata in difficoltà e le sconfitte poi sommate pesano nei giocatori anche se sono convito che hanno reagito con generosità. Sì abbiamo subito ma abbiamo anche creato azioni da gol, dobbiamo trovare fiducia e convinzione e solo con il lavoro questo può succedere“. Sulla possibilità che il problema sia fisico: “Abbiamo lavorato normalmente, io penso che fisicamente stiamo bene ma dal punto di vista mentale siamo in difficoltà, noi siamo andati in questa situazione e noi dobbiamo uscirne stringendo i denti e portare i risultati positivi. Oggi è positivo solo parzialmente volevamo vincere però abbiamo ripreso una partita che potevi perdere.”

Poco dopo il mister Pioli è intervenuto anche su Lazio Stayle Radio 89.3:

Dobbiamo ripartire dalle cose positive: dallo spirito, dalla voglia di non perdere e di reagire alle difficoltà che ci sono state e ci sono in questo momento. Possiamo superarle solo con il lavoro e cercando di ottenere risultati positivi che ci diano più convinzione e fiducia nelle nostre possibilità“. C’e molto nervosismo nell’aria: “Manca un po’ di tranquillità è inevitabile, in questa situazione andare in vantaggio rappresenterebbe una svolta a livello mentale invece nelle ultime partie alla prima situazione pericolosa andiamo sotto e non è facile, il momento è negativo, la squadra aveva voglia di ribaltare il risultato. Sì potevamo perdere…ma è vero che ci abbiamo provato fino alla fine a vincere, sicuramente con poca lucidità e precisione ma con generosità e questa generosità ti fa perdere gli equilibri, il che ha permesso al Palermo di ripartire“. Ci si mette anche la sfortuna negli episodi come nel gol palermitano: “Dobbiamo fare più attenzione, non mi attacco a fortuna e sfortuna, sulla respinta dovevamo stringere di più, salire più velocemente, ora come tirano fanno gol ma possiamo fare meglio, non siamo all’altezza e non siamo la squadra che possiamo essere, dobbiamo restare compatti e migliorare insieme e mettere risultati positivi“. La linea mediana inedita: “Credo che potevamo muoverci meglio, sopratutto quando abbiamo capito che gli avversari marcavano a uomo Biglia, uno dei centocampisti doveva abbassarsi di più, siamo mancati principalmente nelle ali e nella precisione dei passaggi affrettati….passaggi che sicuramente denotavano voglia di ripartire ma lo abbiamo pagato“.

LE PAGELLE DI LAZIO-PALERMO

Marchetti 7: Il migliore, il che è tutto dire! Nulla può sul tiro da fuori che porta il Palermo in vantaggio, impegnato in altre occasioni è comunque preciso e sicuro. Nella ripresa salva più volte la Lazio dalla seconda rete.

Basta 5.5: Troppo impreciso in avanti quando duetta con Felipe Anderson prima e Candreva poi. Bravo in chiusura nel secondo tempo quando una sua diagonale lunga salva la Lazio dallo 0-2.

Hoedt 5: Il gigante olandese non dà mai sicurezza in chiusura e quando imposta è spesso impacciato e poco preciso. Rimandato ancora una volta.

Gentiletti 5: Non dà mai l’impressione di essere sicuro e preciso in chiusura, sempre in ansia. Perde quasi regolarmente il duello con Gilardino che a più riprese lo salta e lo costringe al fallo. Ammonito, salterà la trasferta di Empoli.

Lulic5.5 : Corre tantissimo, avanti e indietro su tutta la fascia sinistra. Spesso impreciso, riesce però a procurarsi il rigore che Candreva trasforma.

Parolo 4.5: E’ forse il peggiore in un centrocampo che non brilla. Gli inserimenti ed i gol della scorsa stagione sono ormai un ricordo sbiadito.

Biglia5.5: Probabilmente affaticato dalla trasferta con la nazionale non appare al massimo della forma. Prova ad impostare e dettare i ritmi come sempre ma oggi le gambe vanno più piano del solito. Ha sul piede anche la palla gol nel primo tempo ma spara alto.

Milinkovic Savic 6.5: Nel primo tempo è, insieme a Keita, il più propositivo dei suoi. Prova ad inserirsi e a calciare da fuori. Nel secondo se il brasiliano cala di tono lui no. La nota più lieta di questo pomeriggio.

Felipe Anderson 5: Qualche spunto ma nulla di più nei primi 45′ di gioco. Nella ripresa non cambia la musica ed al 57′ è sostituito da Candreva.

Candreva 6.5 (dal 57′): Reduce da una settimana particolarmente chiacchierata si siede in panchina ed entra solo nell’ultima mezz’ora. Ha il merito di non sbagliare dal dischetto e siglare il gol del pareggio. Poco altro però.

Djordjevic 5: Fa a spallate con i difensori avversari ma raramente ne esce vincitore. Dopo meno di un’ora di gioco lascia il posto a Matri.

Matri 5 (dal 57′): Entra ed è subito particolarmente nervoso. Prova a fare la voce grossa con i difensori siciliani ma anche lui ha vita molto difficile.

Keita 6,5: Si diceva essere il più in forma dei suoi, ed è così. Nella prima frazione a più riprese va via al diretto uomo e mette al centro cross che andrebbero sfruttati meglio.

Candreva a fine match: “Momento difficile, dobbiamo fare di più”

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Intervenuto ai microfoni Mediaset al termine della partita contro il Palermo terminata con il punteggio di 1-1, Antonio Candreva, autore del pareggio biancoceleste su calcio di rigore, ha espresso il suo rammarico per la scialba prestazione della squadra: “E’ un momento difficile, nonostante l’impegno non riusciamo a giocar bene, facciamo molta fatica. Dobbiamo lavorare sodo, bisogna fare molto di più, abbiamo il dovere di impegnarci maggiormente”. Interrogato sul diverbio tra il Vice Murelli e qualche membro della panchina:Non mi sono reso conto di ciò che è accaduto in panchina, ero concentrato nel seguire la partita”. Infine sulle critiche rivoltegli riguardo la disparità di rendimento tra le prestazioni con la Lazio e quelle con la maglia della Nazionale:Le critiche fanno parte del nostro lavoro, io penso solamente a lavorare bene in settimana per farmi trovare pronto la domenica“.

 

La Lazio non esce dalla crisi, è solo 1-1 con il Palermo

È una Lazio che deve vincere quella che si presenta in campo contro il Palermo. Dall’altra parte un Palermo che, dopo l’esonero di Iachini, è guidato dall’ex di turno Ballardini. La partita è sentita da ambo le parti, ed i primi 20′ di gioco scorrono così tra contrasti a centrocampo ed un pizzico di paura per entrambe. La Lazio sente la partita, forse troppo, e spesso è confusionaria. Parecchi gli errori tecnici ed i passaggi sbagliati. Al 22′ il primo scossone alla partita: Lazaar da fuori tira male ma il più veloce è Goldaniga che gira in porta e fa 0-1. Il clima è difficile e la Lazio vuole reagire. Quello che ci prova di più è Keita, che sulla fascia sinistra più volte arriva sul fondo ma non trova nessuno che ribadisca in rete i suoi cross. Anche Milinkovic prova a farsi vedere e prendersi responsabilità importanti ma i suoi tiri da fuori non impensieriscono mai Sorrentino. La Lazio si riversa in attacco e colleziona ben 8 corner nella prima frazione, ma solo una volta Hoedt riesce a costringere il portiere rosanero a sporcarsi i guanti. A fine primo tempo la Lazio è sotto e rientra negli spogliatoi accompagnata dai fischi dei tifosi. Nella ripresa i biancocelesti si presentano in campo con gli stessi 11 del primo tempo, in anticipo rispetto ai 15′ di pausa, come a voler dimostrare di essere pronti a cambiare marcia in questo secondo tempo. Al 5′ la Lazio va in gol con Hoedt, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma l’arbitro annulla per una spinta dì Djordjevic. In panchina cominciano i primi movimenti, ma chi va davvero vicino al gol è il Palermo con Chocev che a tu per tu con Marchetti spara sul portiere laziale. Le prime mosse di Pioli sono Matri e Candreva che al 55′ subentrano a Felipe Anderson e Djordjevic. I risultati non cambiano, a far paura sono sempre i rosanero che ancora con Chocev vanno vicinissimi al gol e solo un ottimo intervento di Marchetti evita il capitombolo in casa Lazio. Al 70′ circa l’episodio che può cambiare la partita, Lulic salta un uomo e viene steso, rigore. Dal dischetto va Candreva che non trema. L’uomo più discusso del momento fa 1-1. Manca ancora tanto da giocare, la Lazio ci prova e spinge con tanti uomini, ma le idee sono davvero poche. L’unica palla gol la ha Kishna, sulla testa, ma la mira è davvero sballata. Primo pareggio stagionale per la Lazio, che però non vince e non convince.

Goldaniga all’intervallo: “Felice per il gol, continuiamo così”

Incalzato da Mediaset Premium nell’intervallo, Goldaniga autore del gol che fin qui sta decidendo il match ha commentato :

“È  una grandissima emozione alla prima da titolare, non era prevista sicuramente. E’ andata bene, non ci ho pensato un secondo, voglio ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me. Ma ora pensiamo alla partita cercando di continuare così. L?importante ora è portare a casa i 3 punti, non dobbiamo smettere di aggredirli perché oggi possiamo portare a casa qualcosa di buono”

Il Palermo avverte la Lazio: “Arriviamo bene alla sfida”

La Lazio in cerca dei tre punti contro un Palermo che venderà cara la pelle: “La squadra si è allenata bene con il nuovo allenatore – le parole di Guglielmo Miccichè, vicepresidente rosanero ai microfoni di Mediaset Premium – i giocatori stanno assorbendo le nuove geometrie e speriamo di far bene già da oggi contro la Lazio. Oggi c’è una formazione più nuova rispetto al passato, vedremo come si svilupperà questa gara e queste partite. Se Iachini può tornare? Mi sento di escluderlo perché credo che le cose andranno bene. Ci auguriamo che il cambio sia propedeutico per un miglioramento della situazione in classifica”.

Il Palermo arriva alla sfida contro la Lazio con l’ex Ballardini in panca al posto dell’esonerato Iachini: “Ballardini è arrivato con molta serenità e ci ha dato le sue idee di gioco – le parole del giocatore Edoardo Goldaniga ai microfoni di Mediast Premium – abbiamo provato il nuovo modulo e cercheremo oggi di dimostrare di averlo assimilato. Iachini? È stato per noi importantissimo ma il calcio è così ora si cambia pagina e andiamo avanti”.

SOCIAL – Attentati Parigi: la solidarietà di Lazio e Palermo

Tutto il mondo è vicino alla Francia dopo i terribili fatti di Parigi. Anche il mondo calcistico cerca con ogni mezzo possibile di mostrare tutta la sua solidarietà al popolo francese, spicca ad esempio la decisione della Lega di Serie A (in concomitanza con i campionati degli altri stati europei) suonare la Marsigliese (al posto dell’inno ufficiale della Serie A) prima di ogni partita di questo turno di campionato. Ma la solidarietà non finisce qui, come ci mostra un tweet della Serie A Tim, tutti vogliono mostrare la loro vicinanza al popolo francese, così a pochi minuti dal fischio d’inizio di Lazio-Palermo i magazzinieri di entrambe le squadre hanno deciso di farsi immortalare con tre maglie che riproducono i colori della bandiera francese.
Il popolo parigino sicuramente apprezzerà tanto affetto.

Keita nel pre-partita: “Siamo pronti”

Tutto pronto all’Olimpico per Lazio-Palermo: “Ci siamo preparati bene, come sempre – il monti di Keita nel pre-partita dai microfoni di Lazio Style Radio – siamo pronti e allenati per fare un’ottima partita. Noi dobbiamo prendere tre punti, senza guardare chi abbiamo davanti, pensiamo a noi e basta. Non mi serve stare bene, serve che tutta la squadra stia in forma, scenda in campo e faccia bene”.

FORMAZIONI UFFICIALI di Lazio-Palermo

LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, Hoedt, Gentiletti, Lulic; Milinkovic-Savic, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Djordjevic, Keita. All. Pioli. A disp. Berisha, Guerrieri, Konko, Mauricio, Patric, Radu, Braafheid, Cataldi, Morrison, Candreva, Kishna, Matri, Klose.

Indisponibili: de Vrij, Mauri, Onazi
Squalificati: nessuno
Diffidati: Mauricio, Lulic, Milinkovic-Savic, Gentiletti

PALERMO (4-3-1-2): Sorrentino; Struna, Goldaniga, Gonzalez, Lazaar; Hiljemark, Jajalo, Chochev; Brugman, Vazquez; Gilardino. All. Ballardini. A disp. Colombi, Alastra, Rispoli, Andelkovic, Vitiello, El Kaoutari, Hiljemark, Maresca, Daprelà, Rigoni, La Gumina, Trajkovski.

Indisponibili: Bolzoni, Morganella, Djurdjevic
Squalificati: nessuno
Diffidati: Struna, Vazquez

ARBITRO: Celi (sez. Bari)
ASSISTENTI: Di Fiore e Peretti
IV UOMO: Posado
ADDIZIONALI: Calvarese e Ghersini

FIFA 16 – Un laziale nella top 50 degli under 21 più promettenti

Il Corriere dello Sport ha stilato la lista degli under 21 più promettenti del gioco. Nella lista tanti italiani e giocatori della serie A, ma soprattutto il nostro Keita con un potenziale di 86, considerando che il più forte è Messi con una valutazione generale di 94, l’abilità potenziale del laziale non è male. Ecco di seguito la lista dei 50 migliori giovani under 21 di Fifa 16.

1 – Youri Tielemans (Anderlecht, 18 anni, centrocampista): abilità 76, potenziale 90
2 – Memphis Depay (Manchester United, 21 anni, ala sinistra): abilità 81, potenziale 89
3 – Francisco “Paco” Alcacer (Valencia, 21 anni, attaccante): abilità 80, potenziale 88
4 – Raheem Sterling (Manchester City, 20 anni, esterno sinistro): abilità 82, potenziale 88
5 – Luke Shaw (Manchester United, 20 anni, terzino sinistro): abilità 77, potenziale 88
6 – Paulo Dybala (Juventus, 21 anni, punta): abilità 78, potenziale 88
7 – Daniele Rugani (Juventus, 21 anni, dif. centrale): abilità 78, potenziale 88

8 – Maximilian Meyer (Schalke 04, 19 anni, centrocampista off.): abilità 78, potenziale 88
9 – Niklas Sule (Hoffenheim, 19 anni, difensore centrale): abilità 78, potenziale 88
10 – Julian Brandt (Bayer Leverkusen, 19 anni, esterno sinistro): abilità 74, potenziale 88

11 – Riechedly Bazoer (Ajax, 18 anni, centrocampista centrale): abilità 75, potenziale 88
12 – Breel Donald Embolo (Basilea, 18 anni, punta): abilità 76, potenziale 88
13 – Gonçalo Guedes (Benfica, 18 anni, esterno sinistro): abilità 70, potenziale 88
14 – Ross Barkley (Everton, 21 anni, centrocampista offensivo): abilità 79, potenziale 87
15 – John Stones (Everton, 21 anni, difensore centrale): abilità 77, potenziale 87
16 – Kurt Zouma (Chelsea, 20 anni, difensore centrale): abilità 77, potenziale 87
17 – Kepa Arrizabalaga (Real Valladolid, 20 anni, portiere), abilità 74, potenziale 87
18 – Marquinhos (Psg, 21 anni, difensore centrale): abilità 81, potenziale 87
19 – Oliver Torres (Atletico Madrid, 20 anni, centrocampista off.): abilità 79, potenziale 87
20 – Alessio Romagnoli (Milan, 20 anni, dif. centrale): abilità 75, potenziale 87

21 – José Luis Gayà Pena (Valencia, 20 anni, terzino sinistro): abilità 80, potenziale 87
22 – Aymeric Laporte (Athletic Bilbao, 21 anni, difensore centrale): abilità 83, potenziale 87
23 – Hachim Mastour (Milan, 17 anni, centrocampista off.): abilità 67, potenziale 87
24 – Angel Correa (Atletico Madrid, 20 anni, punta): abilità 76, potenziale 87
25 – Alen Halilovic (Sporting Gijon, 19 anni, centrocampista): abilità 73, potenziale 87
26 – Marco Asensio (Espanyol, 19 anni, centrocampista  off.): abilità 75, potenziale 87
27 – Daniel Ceballos Fernandez (Betis Siviglia, 19 anni, esterno): abilità 73, potenziale 87
28 – Danilo (Valencia, 19 anni, centrocampista difensivo): abilità 78, potenziale 87
29 – Mateo Kovacic (Real Madrid, 21 anni, centrocampista): abilità 78, potenziale 86
30 – Jetro Willems (PSV, 21 anni, terzino sinistro): abilità 78, potenziale 86

31 – Luciano Vietto (Atletico Madrid, 21 anni, punta): abilità 79, potenziale 86
32 – Ryan Gauld (Sporting Lisbona, 19 anni, centrocampista off.): abilità 73, potenziale 86
33 – Adnan Januzaj (Borussia Dortmund, 20 anni, esterno): abilità 75, potenziale 86
34 – Fabio Henrique Tavares (Monaco, 21 anni, terzino destro): abilità 78, potenziale 86
35 – Chancel Mbemba (Newcastle United, 21 anni, difensore): abilità 77, potenziale 86
36 – Anthony Martial (Manchester United, 19 anni, punta): abilità 77, potenziale 86
37 – Levin Oztunali (Werder Brema, 19 anni, centrocampista off.): abilità 71, potenziale 86
38 – Nabil Bentaleb (Tottenham Hotspur, 20 anni, centrocampista): abilità 75, potenziale 86
39 – Divock Origi (Liverpool, 20 anni, attaccante centrale): abilità 76, potenziale 86
40 – Jonathan Tah (Bayer Leverkusen, 19 anni, difensore): abilità 73, potenziale 86

41 – Bartlomiej Dragowski (Jagiellonia, 18 anni, portiere): abilità 71, potenziale 86
42 – Tin Jedvaj (Bayer Leverkusen, 19 anni, difensore centrale): abilità 75, potenziale 86
43 – Keita Balde Diao (Lazio, 20 anni, ala sinistra): abilità  76, potenziale 86
44 – José Maria Gimenez (Atletico Madrid, 20 anni, difensore): abilità 78, potenziale 86
45 – Vaclav Cerny (Ajax, 17 anni, ala sinistra): abilità 66, potenziale 86
46 – Corentin Tolisso (Lione, 21 anni, centrocampista  centrale): abilità 77, potenziale 86
47 – Bernardo Mota Carvalho e Silva (Monaco, 21 anni, esterno): abilità 79, potenziale 86
48 – Jairo Riedewald (Ajax, 18 anni, difensore centrale): abilità 75, potenziale 86
49 – Antonio Sanabria (S. Gijon, 19 anni, attaccante): abilità 73, potenziale 86
50 – Ruben Neves (Porto, 18 anni, centrocampista  difensivo): abilità 74, potenziale 86.

La profezia di Onazi…

L’infortunio lo terrà fuori dalla sfida contro il Palermo, ma Ogenyi Onazi non ha voluto far mancare il suo apporto alla sua squadra e su Instagram ha profetizzato la vittoria oggi pomeriggio: “Desidero augurare ai miei compagni tutto il meglio per la partita di oggi, sono sicuro che arriverà la vittoria! Sempre forza Lazio”. Con la speranza che la profezia si avveri…

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «Lazio, ad oggi è un fallimento.

«Lazio, ad oggi è un fallimento». Parola di Stefano Pioli. Il tecnico biancoceleste ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Palermo. Il derby è alle spalle e Pioli vuole una reazione: «Voglio rivedere la squadra che conosco, mi aspetto una reazione. La classifica non rispecchia i nostri valori ma sono stufo di dire che ci alleniamo bene. Vogliamo dimostrare di avere un altro carattere. Sosta sfruttata per riflettere, analizzare e lavorare. I conti si fanno alla fine ma ora dobbiamo cambiare marcia. A oggi la nostra stagione non può essere positiva, ma c’è ancora tempo e questa è l’unica notizia positiva».

RASSEGNA STAMPA – Intensificati i controlli all’Olimpico

La paura corre trasversale per le vie di Roma. Da San Pietro all’Olimpico la città è blindata per il timore di attacchi terroristici. Domani in occasione di Lazio-Palermo le strade attorno all’impianto capitolino saranno blindate. Allerta massima e non fanno eccezione gli eventi sportivi, come appunto le partite casalinghe disputate dalle due formazioni della Capitale. Intensificate le misure di sicurezza, in primo luogo le operazioni di pre filtraggio. Per questo la Lazio ha chiesto ai suoi tifosi di recarsi allo stadio con largo anticipo.

Questa la nota pubblicata sul sito ufficiale biancoceleste: «Si invitano i tifosi della S.S. Lazio che si recheranno domenica allo Stadio Olimpico di Roma per la gara Lazio-Palermo ad accedere all’interno dell’impianto con congruo anticipo rispetto al calcio d’inizio al fine di evitare affollamenti ai tornelli di ingresso e facilitare i controlli di sicurezza». L’apertura dei cancelli dovrebbe rimanere immutata (alle 13, ossia due ore prima del fischio d’inizio), ma le verifiche, al momento dell’ingresso nei vari settori dello stadio, saranno più accurate del solito

Fonte : Il Messaggero

RASSEGNA STAMPA – Pioli :«Gioca chi ha voglia»

Meglio tardi che mai. Finamente dopo diciotto partite ufficiali, otto sconfitte, una Supercoppa persa, un preliminare di Champions League buttato nel cestino, un derby giocato in modo vergognoso, Pioli ha scoperto che la Lazio è in crisi di gioco e soprattutto d’identità. Ieri lo sfogo in conferenza stampa, quasi a voler chiedere alla sua squadra una reazione d’orgoglio dopo tre mesi, di errori difensivi, di prestazioni impalpabili di molti dei giocatori che l’anno passato avevano portato i biancocelesti al terzo posto e in finale di Coppa Italia.

«Se finisse oggi il campionato – esordisce Pioli – sarebbe un fallimento per tutti. L’unica buona notizia è che la serie A non è finita. Ci sono ancora tanti punti a disposizione, voglio in tutte le prossime partite lo spirito giusto, quello necessario per vincere». Nessuno sconto per i suoi senatori, nessuna deroga al nuovo dogma di Formello: «Gioca solo chi ha voglia». Il tecnico della Lazio, reduce da tre sconfitte di seguito, richiama il suo gruppo a invertire la rotta già da oggi pomeriggio contro il Palermo (stadio Olimpico, ore 15): «La sosta come tutte è stata sfruttata per riflettere, analizzare e lavorare. Ma mi sono stancato di dire che la squadra si è allenata bene. Voglio vedere il carattere e la determinazione, dobbiamo migliorare, la classifica non è quella che vogliamo perchè non rispecchia i valori. Serve il carattere giusto, la qualità non basta, c’è bisogno di altro». Non si chiama fuori dalle sue colpe per una squadra che sembra la lontana parente di quella della passata stagione: «Sono sicuramente il responsabile. Sono io che stimolo e scelgo i giocatori che scendono in campo. In tante situazioni dovevamo portare a casa qualcosa di più e non ci siamo riusciti. Credo che la mia squadra abbia talento, ma sempre nel calcio la differenza la fa l’atteggiamento, non lo abbiamo avuto e non possiamo più permettercelo, non me lo posso permettere. Per questo sceglierò chi mi dimostra di avere più voglia di giocare, di sacrificarsi e giocare per la squadra».

Risponde stizzito anche alle voci di mercato. Candreva e Biglia sono seguiti da molte squadre (non è piaciuta a Formello l’ennesima uscita incauta dell’agente del regista argentino) e gennaio si avvicina: «Tutti sono importanti ma nessuno indispensabile. Abbiamo bisogno di giocatori motivati, ma non ho sentore di situazioni particolari. Candreva? Non parlo dei singoli, mi interessa la squadra. Antonio può dare sicuramente di più rispetto a quanto fatto fino ad oggi, ma questo vale anche per tutti».

Per ripartire e allontanare le ombre, Pioli dovrà battere il Palermo che si presenterà a Roma con l’odiato ex Ballardini, uno che da queste parti non ha lasciato traccia se non per l’ostracismo autolesionistico nei riguardi di Pandev e Ledesma prima del meritato esonero. «Visto il nostro momento – conclude Pioli – ci siamo concentrati molto su di noi. Non conoscere l’avversario non è un problema per noi, sappiamo quale siano le qualità del Palermo dal centrocampo in avanti. Hanno valori e giocatori offensivi di qualità, noi però siamo la Lazio e sappiamo cosa vogliamo dalla partit».

Sull’altro fronte Ballardini si nasconde: «Affrontiamo una grande squadra, ma finisce lì. Loro hanno perso tre partite consecutive e per noi sarà ancora più complicato fare risultato all’Olimpico, per me la Lazio è tra le 4-5 squadre più attrezzate del torneo». Appuntamento alle 15, stadio blindato, pochi tifosi e i biancocelesti alla ricerca di una vittoria scacciacrisi.

Fonte : Il Tempo

La Juve vince e supera il Milan in classifica. Decide Dybala

Se doveva essere una gara a eliminazione, beh, ciao ciao Milan. Ciao scudetto (obiettivo mai alla portata) e ciao Champions, non tanto per il distacco in classifica, ma per la distanza tecnica che separa questa squadra dalle battistrada. Per la rossa (e nera) “Miss Italia” finisce qui, la Vecchia Signora invece piazza un urletto e torna fra le candidate. Magari non favorita, ma lì, lontana sei punti, per una notte, dalla vetta. La squadra di Allegri passa con un gol di Dybala dopo oltre un’ora di gioco non entusiasmante ma anche senza particolari sofferenze. Alla vigilia della fondamentale sfida col City, Allegri trova la terza vittoria consecutiva in campionato e tre punti che danno continuità e rendono credibile il progetto “Natale in corsa”
GOL E PARATE Ecco, se bisognasse giudicare la prestazione, i campioni d’Italia non sembrano proprio nella forma che garantisce rimonte arrembanti, ma contro questo Milan basta un cross buono, di Alex Sandro, e l’inserimento fra i due centrali di Dybala, zitto zitto alla sesta Joya in campionato. Restando ai personaggi, il confronto da “Vent’anni dopo” fra Buffon e Donnarumma vede il giovane moschettiere rossonero attento sui tiri da fuori e impotente sul gol, mentre quello bianconero è praticamente inoperoso fino al recupero (tiro di Cerci), altro segno abbastanza chiaro di come è andato il match.
CIAO TREQUARTISTA — I tre punti arrivano non senza dolori. Allegri il giorno dopo aver minimizzato la situazione infortuni perde prima del match Khedira, e durante (28’) Evra e poi Hernanes. Sturaro e Alex Sandro sono i sostituti designati dei primi due (meglio il secondo, soprattutto in fase offensiva). Bonucci e Morata partono in panca (probabilmente con vista ManCity), Dybala parte forte, poi cala, poi risale. Al suo fianco agisce Mandzukic, dietro di loro Hernanes, che si segnalerà solo per una punizione deviata (gran riflesso di Donnarumma). Il Profeta va piano, e così il modulo col trequartista non fa male come potrebbe. Dopo 45’ Allegri, complice un problema muscolare, lo toglie, inserendo Bonucci e passando al 3-5-2. La mossa se non altro allarga il fronte d’attacco, concedendo qualche spazio in più a Pogba (che si blocca sulla trequarti) e Dybala, che la dec
TROPPO BRUTTI — Se la Juve passa anche senza essere in versione “La grande bellezza”, questo Milan all’estetica non concede proprio nulla. Il tridente di Sinisa è in realtà un 4-5-1 in cui anche Niang e Cerci sono molto preoccupati della fase difensiva. Ma più di modulo e atteggiamento contano gli errori. Un esempio? Cerci sull’unica palla buona del primo tempo invece di colpire di testa verso la porta cerca una sponda per nessuno. E poi Montolivo e Kucka faticano ad azzeccare un passaggio: così la squadra non tiene una palla che sia una e crea pochissimo (un tiro di Kucka sopra la traversa è l’unico bottino della supposta reazione all’1-0). Bonaventura ci prova da solo, dietro non va malissimo, ma un errore è decisivo per fermare la striscia di cinque risultati utili di fila e far proseguire la maledizione dello Juventus Stadium (5 sconfitte in 5 gare). La risalita non è ancora iniziata. Sarà dura.
Fonte: Gazzetta.it

Pareggio tra Bologna e Roma, ma i felsinei recriminano per due episodi dubbi

BOLOGNA, 21 NOVEMBRE – In un terreno al limite della praticabilità il Bologna ferma la Roma con un pareggio, alla fine di una partita emozionante. Con tre rigori e soprattutto tanta confusione sotto un acquazzone insistito, un caos che forse l’arbitro, con le sue decisioni, prima fra tutta quella di far giocare, ha contribuito ad aumentare. I giallorossi di Garcia senza Gervinho, Salah e De Rossi per una notte agganciano Fiorentina e Inter in testa, dopo che avevano accarezzato il primato, fino a quando l’ex Destro non ha riportato nel finale la gara su un 2-2 sostanzialmente giusto. Esultanza e festa per l’attaccante. In 97 minuti alla risaia del Dall’Ara entrambe le squadre non erano infatti mai riuscite a prendere veramente le misure e più che le qualità o il modo di stare in campo, sono risultati decisivi gli episodi, le pozzanghere e chi meglio riusciva ad indovinarle, intuendo volta per volta le frenate o le accelerate improvvise del pallone. Tanti gli highlights della battaglia acquatica, con erroracci difensivi e offensivi. E avanti così, tra schizzi e scivoloni. E anche sul vantaggio dei padroni di casa, al 14′, il bagnato ha influito e non poco: dopo un parapiglia furibondo su corner, si sono contati ben sette tocchi prima che il batti e ribatti premiasse Masina, che di sinistro ha scagliato la palla sotto le gambe di Szczesny. Un 1-0 che il Bologna aveva comunque legittimato, nel primo tempo. Tre minuti prima del gol, infatti, l’esultanza del francese Mounier, che aveva appena finito di cantare la Marsigliese in omaggio ai morti di Parigi, era rimasta strozzata dall’annullamento per un fuorigioco apparso inesistente. Proseguendo, i rossoblù hanno continuato a fare la partita, con la Roma che si è affidata ai soliti piazzati di Pjanic. Sul più pericoloso, al 38′, Mirante è stato bravo a rimanere sul suo palo, deviando la punizione nata da un suo fallo di mani fuori area in uscita. L’azione è stata valutata evidentemente come non chiara occasione da gol dall’arbitro Rocchi, che ha solo ammonito il portiere. Rocchi, che non dirigeva la Roma da più di un anno, dal famoso 3-3 con la Juve, è stato il più contestato dal pubblico del Dall’Ara, per il gol annullato nel primo tempo e per tante altre scelte. Quantomeno coraggiosa è stata quella di giudicare da rigore l’intervento di mano di Mounier, con il corpo voltato, sul cross di Iturbe all’8′ della ripresa. Sul dischetto è andato con successo Pjanic, che ha raggiunto Gervinho a sei gol, come miglior marcatore romanista. Indiscutibili sono sembrati invece gli altri due penalty. Al 27′ Iturbe in area è stato steso da Rossettini: la Roma ha cambiato il tiratore, Dzeko, non il risultato. Sembrava fatta per gli ospiti, ma al 43′, lo stadio ormai rassegnato è stato improvvisamente risollevato dalla furbizia di Giaccherini: il piccolo trequartista ha puntato Torosidis e si è fatto sgambettare. Mattia Destro non ha sbagliato dagli 11 metri e l’esultanza rabbiosa sotto il diluvio, senza la maglietta, ha dimostrato che ormai all’attaccante non interessa più nulla di essere un ex.

Fonte: Ansa

Bologna Roma: battibecco Garcia Donadoni

«Non parlo di calcio, perché Bologna-Roma non è stata una partita di calcio». Rudi Garcia a fine partita è infuriato, non tanto per come è andata la partita, ma proprio per il fatto che questa partita, giocata sotto un acquazzone, ci sia stata. Parole che non hanno fatto piacere al suo avversario Roberto Donadoni, felice per il punto incassato: «l’arbitro ha detto che si poteva giocare il resto sono chiacchiere da bar». Il tecnico francese della Roma voleva che la partita non si giocasse. «Per me – ha detto è stata una parodia del calcio, stasera non è stato calcio, è stato solo spingere la palla in avanti, i giocatori hanno fatto una pallanuoto con i piedi, l’unica cosa positiva è che non ci sono stati infortunati. Ma è stata una lotteria: poteva uscire la vittoria della Roma, poteva uscire la vittoria del Bologna, alla fine è uscito un pareggio. Ma la palla non poteva rotolare, io sarei stato favorevole a sospenderla anche quando eravamo in vantaggio: stasera non posso parlare nè di calcio, nè di partita, perchè non c’è stata partita».

Di tutt’altro avviso, Roberto Donadoni. «L’arbitro è andato in campo con chi doveva, ha fatto tutte le prove necessarie e ha visto che le condizioni permettevano di giocare: il resto sono chiacchiere da bar. Certo, sappiamo bene che con un campo di questo tipo tutto diventa più complicato, ma saltano fuori anche altre doti che è pure bello vedere. Tutti vorremmo vedere campi sempre perfetti, ma non possiamo comandare il cielo. E quando l’arbitro decide che si gioca dobbiamo andare in campo e fare il nostro mestiere». Quindi, secondo Donadoni, la partita c’è stata eccome, e l’allenatore è felice di come i suoi l’hanno giocata. «Abbiamo fatto una partita di grande spessore contro un avversario di grande livello e quando c’è questa unione d’intenti tutto può accadere. Bisogna anche sapersi adattare alle condizioni e i ragazzi sono stati bravissimi. Se avessimo perso sarebbe stata una beffa anche per come sono stati interpretati certi episodi: abbiamo quasi rischiato di perderla con alcuni episodi discutibili». Un’unica tirata d’orecchie a Mattia Destro che dopo il gol si è tolto la maglietta, beccandosi il giallo che gli costerà una squalifica. «Destro ha lottato come un leone ma mi piace un po’ meno che si levi la maglietta: gli costerà anche qualcosa. È la seconda volta in tre partite che uno dei miei giocatori la fa e questo non mi piace».

Fonte: Ansa

PROBABILI FORMAZIONI – Lazio tornano Keita e Hoedt dal 1′. Ballardini recupera Rigoni

News Lazio – Pioli torna al 4-3-3. Nel tridente il grande escluso è Candreva, provato infatti Keita tra i titolari in allenamento. Torna il gigante Hoedt dal primo minuto al centro della difesa. Mentre Milinkovic-Savic abbandona temporaneamente il ruolo di trequartista per tornare in mediana a supporto di Biglia e Parolo.

News Palermo – Ballardini torna alla difesa a 4. Maresca cercherà fino all’ultimo di strappare una maglia da titolare, Rigoni appena tornato a disposizione, coprirà regolarmente il ruolo di mezzala; confermato il terzetto offensivo con Vazquez alle spalle di Quaison e Gilardino.

LAZIO (4-3-3): Marchetti, Basta, Hoedt, Gentiletti, Lulic; Milinković-Savić, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Djordjevic, Keita                  All.Pioli

A disposizione: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Konko, Mauricio, Patric, Radu, Candreva, Cataldi, Morrison, Matri, Kishna, Klose.
Indisponibili: Mauri, Onazi, De Vrij
Squalificati: – 

PALERMO (4-3-2-1):  Sorrentino; Rispoli, Gonzalez, Andelkovic (Goldaniga), Laazar; Rigoni, Hiljemark, Jajalo (Maresca); Quaison, Vazquez; Gilardino.   All. Ballardini

A disposizione: Alastra, Colombi, Daprelà, El Kaotari, Goldaniga, Struna, Brugman, Trajkovski.
Indisponibili: Bolzoni, Djurdjevic, Vitiello
Squalificati: –

ARBITRO: Celi (sez. Bari)
ASSISTENTI:
 Di Fiore e Peretti
IV UOMO:
Posado
ADDIZIONALI
Calvarese e Ghersini

Il Bernabeu si tinge di blaugrana. Real umiliato, Barça stellare

In Spagna è la partita più attesa dell’anno. Nel resto del Mondo tutti gli altri tifosi di calcio la aspettano per vivere 90 minuti di adrenalina. Alle 18.15 è andato di scena El Clasico, ovvero Real – Barça, la sfida tra le prime della classe in terra spagnola (e non solo). Benitez sceglie un amodulo spregiudicato con Ronaldo – Rodriguez – Bale dietro a Benzema. Di contro Luis Enrique non rischia dal primo minuto Messi facendolo accomodare in panchina per affidarsi a Neymar – Suarez con Iniesta a supporto. E’ la partita che non ti aspetti. Il dominio del Barcellona è palpabile già dai primi minuti. La maggior organizzazione di gioco e la spropositata distanza tra difesa e attacco del Real, regala praterie a Neymar e compagni che passano in vantaggio già all’11esimo minuto con Suarez. Il monologo del barcellona continua senza problemi e dopo alcuni gol falliti ecco il bellissimo gol di Neymar scattato sul filo (o forse di poco oltre) del fuorigioco che trafigge Navas per il raddoppio. Real in bambola e surcalssato nella ripresa dal tris di Iniesta (standing ovation per lui alla sostituzione) e dal poker di Suarez al termine di un’azione fantastica. 0-4 il risultato finale con il Real che può dirsi fortunato poichè il passivo poteva essere molto più pesante. Giornata no anche per Ronaldo che fallisce due occasioni a tu per tu con il portiere blaugrana. Barcellona in Paradiso, Real e, soprattutto Benitez, all’inferno, con quest’ultimo a rischio esonero.