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L’AVVERSARIO DI TURNO – Lazio, non fermarti ad Empoli

“Ora è il momento di dare continuità di risultati in campionato“: questo è quanto detto in coro da Parolo e Pioli dopo la vittoria-qualificazione ai sediecesimi di Europa League contro il Dnipro. Ora i biancocelesti hanno il dovere di non fermarsi, di dimostrare che il gruppo è unito e che la luce in fondo al tunnel si comincia a vedere. Il destino ama fare strani scherzi così ha deciso che, non solo la Lazio dovrà dimostrare tutto questo in trasferta (cosa che non è quasi mai riuscita ai ragazzi di Pioli in questa prima parte di stagione) ma per di più al Castellani che storicamente è sempre stato un campo ostico per i biancocelesti. Ne sà qualcosa la grande Lazio di Eriksson, dove proprio in terra toscana fu bloccata sullo 0-0, perdendo così punti importanti, probabilmente decisivi, per la corsa allo scudetto (che verrà poi vinto dal Milan di Zaccheroni) oppure per rimanere nel passato recente, la Lazio di Pioli che fu una delle tante vittime del calcio-spettacolo realizzato da Sarri (salvo poi rifarsi con gli interessi nella gara di ritorno). Insomma, non è un big-match ma è comunque un importante banco di prova per questa Lazio in cerca di continuità, pertanto è doveroso non fermarsi ad Empoli.

IL CAMPIONATO DEI TOSCANI:  Dopo un pessimo inizio di stagione, con due sconfitte consecutive che hanno fatto crescere i rimpianti per l’addio di Sarri, Giampaolo è riuscito a tornare in carreggiata, senza farsi condizionare dalla pesante eredità e dal calcio spettacolo che attuale allenatore del Napoli aveva creato, come testimoniano i 15 punti raccolti fino ad ora. La formazione toscana sta attraversando un buon periodo di forma, avendo perso soltanto una delle ultime cinque gare, quella contro la Juventus, e ha rischiato anche di fermare in casa la sorprendente Fiorentina di Sousa, riuscendo soltanto a strappare un pareggio fermano così la corsa al primo psoto dei viola.

LA MINACCIA: Sebbene l’Empoli si vanti di essere una delle squadre più giovani della Serie A, la vera minaccia viene da un veterano: Massimo Maccarone (37 anni). Sarà infatti Big Mac la minaccia più grande per Mauricio e Hoedt che avranno così il delicato compito di interrompere la serie positiva che Maccarone ha con i biancocelesti, sopratutto quando gioca in casa: secondo le statistiche infatti, su sette gare al Castellani Big Mac ha segnato alla Lazio ben cinque gol, l’ultima proprio la scorsa stagione. Lo stesso giocatore ha ammesso di avere una certa predisposizione per i colori biancocelesti: “Sono solo statistiche, nel calcio ci sta di avere una squadra che ti porta maggiore fortuna“.

GIAMPAOLO vs. PIOLI – I 2 iniziarono a scontarsi in Serie B nella stagione 2004-2005 con il match AscoliModena, si imposero i ragazzi di Marco Giampaolo. In Serie A, stagioni 2006-2007 con CagliariParma e 2010-2011 con CataniaChievoVerona, ci sono scappati 2 segni “x”. E’ questo il bilancio delle sfide fra il tecnico oggi all’Empoli e Stefano Pioli, con quest’ultimo in trasferta. Dato che può mettere un po’ di apprensione ai tifosi biancocelesti visto che la Lazio è chiamata a fare risultato per dimostrare di essere uscita dalla crisi proprio in trasferta, habitat che fino ad ora non ha portato molte gioie, ma si sa’…i tabù sono fatti per essere sfatati. Ma anche se andiamo a vedere la sfide con il tecnico della Lazio in casa, i numeri continuano a premiare Giampaolo per 2-1 in fatto di successi (colti entrambi in B). 

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Nel 4-3-1-2 di Giampaolo non dovrebbero esserci novità particolari rispetto alla squadra che ha fermato la Fiorentina di Sousa. L’unica importante novità è il ritorno del portoghese Mario Rui dal 1′, voglioso di festeggiare il fresco rinnovo con i toscani. Davanti all’ex. romanista Skorupski, il quartetto difensivo, sarà composto da Laurini, Tonelli, Costa e appunto Mario Rui. A centrocampo probabile che Giampaolo confermi lo stesso centrocampo visto contro la Fiorentina, con Buchel e Zielinski nel ruolo di mezz’ala e con Paredes in cabina di regia. Nonostante nella giornata di oggi si è allenato a parte (solo a scopo precauzionale), Riccardo Saponara, “The Magic” (così viene soprannominato in Toscana),  sarà regolarmente sulla trequarti contro i biancocelesti. Davanti, l’unico dubbio davanti ed è legato alle condizioni di Pucciarelli che potrebbe partire dal primo minuto o subentrare a gara in corso a Livaja, come nel derby con la Fiorentina. Maccarone è l’unico sicuro del posto.
Gli indisponibili restano Croce e Mchedlidze.

PROBABILI FORMAZIONI (4-3-1-2) – Skorupski; Laurini, Tonelli, Costa, Mario Rui; Zielinski, Paredes, Buchel; Saponara; Maccarone, Pucciarelli (Livaja).  All. Giampaolo

Indisponibili: Cosic, Mchedlidze, Croce
Squalificati: –
Ballottaggi : Pucciarelli 55% Livaja 45% 

Marco Lanari

 

 

Mondiale per Club in chiaro. Ecco dove vederlo

Colpo gobbo della tv di Stato. La RAI si è aggiudicata i diritti per trasmettere IN CHIARO l’intera competizione del Mondiale per Club 2015. La tv di Viale Mazzini trasmetterà tutte le partite sul canale RaiSport, visibile anche in HD.

Squadre partecipanti: Barcellona (vincitore Champions League) – River Plate (vincitore Libertadores) – Club America (Messico) – Mazembe (Congo) – Guangzhou (Cina) – Auckland City (Australia) e il campione del Giappone che è in fase di definizione.

Paese ospitante: la manifestazione andrà in scena in Giappone così come accadeva per l’ex Intercontinentale.

Calendario e orari:

  • Gara #1 – Giovedì 10/12 ore 11:45 Raisport HD
    Play-Off: Squadra Paese ospitante vs Auckland City FC
  • Gara #2 –  Domenica 13/12 ore 08:00 Raisport HD
    Quarto di Finale: Club America vs Guangzhou Evergrande FC
  • Gara #3 – Domenica 13/12 ore 11:30 Raisport HD
    Quarto di Finale: Vincitore PlayOff vs TP Mazembe
  • Gara #4 –  Mercoledi 16/12 ore 08:30 Raisport HD
    Finale 5° / 6° posto – Perdente incontro 2 vs Perdente incontro 3
  • Gara #5 – Mercoledi 16/12 ore 11:30 Raisport HD
    Semifinale – Vincitore #3 vs River Plate
  • Gara #6 – Giovedi 17/12 ore 11:30 Raisport HD
    Semifinale – Vincitore #2 vs Barcellona
  • Gara #7 – Domenica 20/12 ore 08:30 Raisport HD
    Finale 3° / 4° posto – Perdente #5 vs Perdente #6
  • Gara #8  – Domenica 20/12 ore 11:30 RAI2 / HD
    Finale 1° / 2° posto – Vincente #5 vs Vincente #6

Berisha, Konko, Radu: gli european players biancocelesti

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Riserve in campionato, titolari in Europa League. È questo il ruolo dei tre calciatori, citati nel titolo, in questa stagione. Per Berisha non è una novità giocare saltuariamente e solo nelle competizioni europee o nella Coppa Italia; una novità è invece il suo ottimo rendimento nonostante la poca continuità. Quasi sempre incolpevole sui 5 gol subiti nella competizione, è invece stato decisivo nella vittoria interna contro il Rosenborg. Parate decisive e rigore neutralizzato al 90esimo. Un capitolo a parte è invece la storia dei due terzini. Konko questa estate era stato messo sul mercato in virtù della presenza di Basta e Cavanda in rosa. Ma l’inapettata cessione del belga ha portato il francese a rivestire il ruolo di vice Basta. Il serbo è titolare inamovibile in campionato, mentre riposa in coppa. Ed è proprio nell’ Europa League che si sta scoprendo un nuovo Konko. Il terzino, nonostante avversari non impegnativi, ha dato il suo prezioso contributo per la qualificazione ai sedicesimi della competizione europea. Le buone prestazioni sono state premiate con il titolo di migliore in campo nella vittoria di ieri sera contro il Dnipro. Un Konko ritrovato che piano piano potrebbe ritagliarsi il suo spazio anche in campionato. Radu invece è stato relegato a riserva in campionato in corso. Partito titolare, ha visto perdere il posto in campo dopo la disfatta di Napoli dove la Lazio ha subito 5 gol. Da lì è iniziata una nuova vita per Stefan. Riserva di Lulic nel ruolo di terzino sinistro, titolare invece in Europa League. Il romeno sembra giocare più rilassato in Europa ed è colui che deve guidare il pacchetto arretrato vista la sua esperienza. Buone prove, sempre attento e la Lazio può annoverare finalmente una riserva di lusso sulla sua panchina.

Marco Corsini

Raffaele Sergio: “Positivo il passaggio del turno in EL, ora spazio al campionato”

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Raffaele Sergio, terzino sinistro biancoceleste della fine degli anni ’80, è intervenuto in collegamento telefonico a LazioStyleRadio, per analizzare il momento della Lazio dopo la bella vittoria in Europa League che ha garantito il matematico primo posto del girone ed in vista della trasferta di Empoli. Proprio la vittoria in Europa League può dare fiducia ai biancocelesti in vista del proseguio della stagione: “La cosa più positiva è aver passato la partita di Europa League. Ora si può lavorare con più tranquillità e gestire meglio le energie. La situazione Europa, archiviata, lascia spazio al campionato e alla ricerca della continuità. In questo mese si giocheranno ancora molte partite, questo risultato deve aiutare a ritrovare la consapevolezza dei propri mezzi. La Lazio può farlo, forse il suo problema era proprio non aver trovato l’equilibrio“. Domenica la delicata trasferta di Empoli: “Contro l’Empoli il livello di difficoltà aumenta, i toscani hanno dato dimostrazione di essere una squadra molto dura, non sarà facile stanno facendo benissimo. Il ritiro ha fatto bene alla Lazio, bisogna calarsi nella dimensione che tutti devono fare la propria parte, senza parlare troppo. I ragazzi devono farsi trovare pronti. Non bisogna fare polemiche se si rimane fuori, anzi, mi sembra ci sia spazio per tutti. Giampaolo è un allenatore molto preparato, ha dimostrato di essere un maestro di calcio, quando alleni i giovani il tuo obiettivo è essere un maestro. L’Empoli gioca con il classico trequartista, Saponara, ed è una squadra molto organizzata. Secondo me la situazione andrebbe affrontata imponendo il proprio gioco. La Lazio si sta adattando troppo sull’avversario che trova davanti. Bisogna ritornare ad attaccare sempre e comunque come faceva la scorsa stagione. La forza di una squadra nel non subire gol sta a centrocampo. Qualità e quantità a centrocampo vogliono dire perfezione”. La Lazio di quest anno appare la brutta copia dei quella della scorsa stagione, Sergio prova a capirne i motivi: “Rispetto alla scorsa stagione, si cerca meno la giocata in avanti, sono d’accordo con Pioli sul fatto che bisogna avere un giro palla veloce e avere pazienza per concretizzare al meglio. Per fare questo i ragazzi devono ritrovare l’umiltà di una volta, che ti permette di fare il salto di qualità. In Italia abbiamo un aspetto tattico importante, vincere le partite non è facile. In Europa giocano con degli spazi differenti, lasciano più spazio in campo, ti fanno giocare di più“.

Paredes: “Contro la Lazio per me come un derby”

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Leandro Paredes, giovane centrocampista argentino in prestito all’Empoli dalla Roma, analizza al Corriere dello Sport la partita di domenica che vedrà impegnati i biancoblu nella sfida interna contro la Lazio: “Per me è più o meno come un derby. Non ho sentito i miei ex compagni della Roma, per me conta fare bene con questa maglia. Vogliamo fare punti, il resto conta poco. Loro hanno giocatori di qualità, quindi dovremo essere bravi a metterli in difficoltà. Finora il bilancio è positivo, però magari potevamo avere qualche punto in più. Biglia? Mi fa piacere affrontarlo, è un grande regista“. I biancocelesti sono avvisati, il giovane argentino domenica è pronto a dare battaglia.

Corsi, Pres. Empoli: “Lazio arrabbiata, sarà difficile”. E su Cataldi…

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A braccetto con le dichiarazioni del suo Direttore Sportivo, sono arrivate le parole del Presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, che, contattato da LaLazioSiamoNoi a pochi giorni da Empoli-Lazio, ha parlato a ruota libera del momento della squadra biancoceleste, focalizzandosi poi su un suo vecchio pupillo, Danilo Cataldi. Domenica la sfida interna contro la Lazio: “Sarà una partita più difficile del solito visto che incontriamo una Lazio arrabbiata. Viene da un periodo negativo, a noi il fatto che è una squadra importante ci dà più facilità per prepararla dal punto di vista psicologo. Il nostro Empoli sta facendo abbastanza bene, ma nel giro di poche partite tutto potrebbe cambiare, siamo ancora vicini alla zona calda della partita, sono moderatamente contento”. La squadra di Pioli sembra essere la brutta copia della formazione ammirata lo scorso anno: “La Lazio lo scorso anno ha lottato per il secondo posto, dopo una stagione entusiasmante. Il percorso meno brillante che stiamo vedendo in questi mesi si può giustificare da un fatto emotivo di riflesso rispetto allo scorso campionato. In un ambiente così caldo come quello romano ci possono essere dei risvolti negativi dopo situazioni positive. A noi servirà fare la partita, giocare nella metà campo avversaria. L’imperativo per il suo Empoli è rimanere concentrati e non incappare in blackout improvvisi come quello di domenica scorsa a Firenze: “A Firenze sono calati i nostri attaccanti, dopo un primo tempo ad alta intensità nel momento in cui subisci, ti abbassi troppo e succede quello che è successo a noi. Il rigore non concesso a Saponara mi ha fatto abbastanza arrabbiare. La Fiorentina in quel modo sarebbe rimasta in dieci. Siamo mancati nella fase di non possesso. Danilo Cataldi è sempre stato un pallino del Presidente e del Ds dei biancoblu: “Cataldi è un giocatore di grande personalità. Voi non avete idea di quello che ho visto a Crotone e so che può fare molto di più. A Empoli avremmo detto meno volte che è bravo e avremmo visto magari un rendimento migliore. Ne sono convinto perché il nostro ambiente è cosi: si dà fiducia ai giovani, li prepariamo dal punto di vista fisico e mentale”. Chiusura sui singoli biancocelesti: “Giocatori come Biglia ce ne sono davvero pochi nel nostro campionato. Klose quando sta bene lotta come un ragazzino o lo stesso Felipe Anderson. Mi auguro che non sia in giornata, è uno dei migliori nel nostro campionato”.

Europa League: un Laziale nella Top 11 settimanale

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Un Laziale è stato inserito dalla Uefa nella Top 11 settimanale di Europa League: Antonio Candreva, grazie all’ottima prestazione nella gara di ieri sera contro il Dnipro, condita anche da un gol, è stato schierato come interno di centrocampo nell’ipotetico 3-4-3 della formazione dei migliori. Nel Uefa Europa League team of the week compaiono altri due giocatori militanti in squadre italiane: si tratta di Bernardeschi della Fiorentina e Chiriches del Napoli, entrambi a segno nella serata europea.

Di seguito il tweet della Uefa con la formazione completa:

Ederson: “Fu Lotito a volermi. La Coppa Italia vinta contro la Roma…”

Honorato Ederson si è fermato nella capitale per tre anni dove solo in alcuni frangenti è riuscito a dare il meglio di se stesso dopo di che è tornato nel suo paese natio, il Brasile. Il centrocampista, dopo l’esperienza romana, si è trasferito al Flamengo dove è stato contattato da Calciomercato.it.

Il giocatore si è lasciato andare ad una lunga intervista tra passato e presente: “Quando sono venuto a conoscenza di poter giocare per la squadra più famosa del mio paese e con il maggior numero di sostenitori non ci ho pensato tanto sopra ed ho accettato il trasferimento. Mi è cambiato tutto il mondo intorno da un giorno all’altro: ero passato dall’allenarmi a Formello dove mi trovavo con degli altri compagni fuori rosa – dato che non mi era stato concesso di andare in ritiro – a far parte di un nuovo progetto, dove ho sentito la fiducia dei tifosi e della società, che mi hanno fatto, sin da subito, sentire importante. Ho iniziato bene la mia nuova avventura segnando diversi gol poi però, nell’incontro con il Vasco da Gama, ho subito un infortunio che mi ha rallentato. Ma ora mi sono ripreso e tornerò presto in campo. Sembrerà strano ma posso dire di star vivendo una nuova vita in Brasile anche se, dopo più di 10 anni in Europa ed una moglie italiana, mi sento anche europeo. Ma va bene così, siamo felici e contenti di essere qui”.

Anche se lontana, la Lazio, è sempre nei suoi pensieri: “Fu il presidente Lotito a volermi in biancoceleste. Già quando ero al Nizza c’era stato qualche contatto, poi sono passato al Lione e quindi sono arrivato a Roma. Avevo cominciato bene, entravo e segnavo, soprattutto in Europa League. Il momento più bello che ho vissuto in biancoceleste è stato senza dubbio il successo sui giallorossi nella finale di Coppa Italia, un’emozione indimenticabile. Poi però, anche a causa di un brutto infortunio, ho trovato sempre meno spazio. Avrei voluto dare di più ma non ne ho avuto la possibilità. Mi dispiace che si sia parlato di me molto di più a causa degli infortuni che per il mio modo di giocare. Vorrei sempre dare il massimo, anche durante il riscaldamento, e forse proprio questa è stata la causa di qualche infortunio di troppo”.

Roma è rimasta nel suo cuore: “Anche se l’Europa in questo momento non stia vivendo un momento tranquillo mi mancano alcune cose che mi piacerebbe rivivere molto presto. Anche in Brasile si mangia bene ma la carbonara qui non c’è. Ho anche molta nostalgia della Lazio, ogni tanto sento qualche mio ex collega e persone che lavorano a Formello ed è sempre un piacere sentirli”.

Sul campionato italiano: “La Roma è una delle favorite per la conquista dello scudetto. Inter e Fiorentina stanno facendo molto bene e credo che possa rientrare anche la Juventus. Alla Lazio serve Ederson (ride ndr). A parte gli scherzi, il valore aggiunto della scorsa stagione è stato il nutrizionista, quest’anno non c’è più e la squadra incontra maggiori problemi. Mangiare bene significa sentirsi bene, recuperare prima dalle fatiche ed anche dagli infortuni. Quest’anno i biancocelesti faticano di più e secondo me questo è uno dei motivi”.

Djordjevic, tre gol in 86 minuti

L’attaccante biancoceleste, Filip Djordjevic, in Europa si esalta. Con quello di ieri sera il serbo ha realizzato il suo terzo gol nella competizione, in precedenza aveva segnato una doppietta nell’incontro con il Rosenborg, nonostante sia sceso in campo solo per 86 minuti. Anche l’Uefa ha celebrato la punta biancoceleste sul proprio profilo Twitter, ecco il post:

Lapo Elkann: “Tavecchio e Lotito stanno rovinando il calcio italiano”

Lapo Elkann ha attaccato duramente i vertici del calcio nazionale, nelle vesti di Tavecchio e Lotito. Attraverso un duro post pubblicato sul proprio profilo Instagram ha dichiarato che servono persone nuove ai vertici del calcio italiano: «Tavecchio, Lotito and co, state rovinando e danneggiando il calcio italiano. Ci vuole freschezza, innovazione, facce nuove, gente internazionale, gente senza scheletri nell’armadio, per il bene del Calcio e dello sport. #timeforchange #oradicambiare #facciamopiazzapulita».

 

Controlli scrupolosi prima di Empoli-Lazio

Domenica prossima in occasione dell’incontro tra Empoli e Lazio verranno intensificati i controlli nel pre-filtraggio. Decisione che va di pari passo con le misure anti-terrorismo applicate in questo delicato momento. Questa mattina il responsabile della sicurezza dello Stadio Castellani, Giuseppe Spazzoni, ha ricordato alcune regole base per chi si recherà alla partita. Data la scrupolosità dei controlli è probabile che si creeranno maggiori code all’entrata per cui i tifosi azzurri sono invitati a recarsi allo stadio con largo anticipo. Inoltre sarà vietato introdurre petardi o altro materiale che possa creare inutile allarmismo. I cancelli verranno aperti dalle ore 16, mentre dalle 13 non sarà possibile transitare nella zona vicina allo stadio. Rispetto agli incontri precedenti verranno impiegati più steward visto che ad Empoli continueranno a non esserci, sia sul rettangolo di gioco che sugli spalti, forze di polizia. Il controllo al prefiltraggio verrà effettuato, come sempre, dagli steward stessi.

Fonte: PE

Lazio, c’è un motivo in più per arrivare in fondo in Europa League…

Non solo per i tifosi della Lazio era importante veder vincere la propria squadra contro il Dnipro. I 3 punti conquistati da Pioli hanno fatto esultare tutto il calcio Italiano. Sì, perché se da una parte a Formello si pensava a staccare il pass per i sedicesimi di Europa League con una giornata d’anticipo, ieri sera i gol della Lazio hanno strappato un sorriso anche a chi non tifa per la prima squadra della capitale. Il motivo è quello del Ranking uefa della Serie A, che sale grazie alle vittorie di Champions ed Europa League delle squadre Italiane nonostante la batosta subita dalla Roma al Camp Nou di Barcellona. L’obiettivo di tutto il movimento calcistico del nostro paese, è incentrato nel riavere l’accesso a quattro squadre nell’Europa che conta a partire dalla stagione 2017/2018. Oltre ai risultati delle altre Italiane in coppa, con la convincente vittoria della Lazio il punteggio della Serie A sale, e si avvicina a piccoli passi al raggiungimento della Premier inglese. L’Italia si trova momentaneamente in graduatoria al quarto posto con 67,4 preceduta per soli 2,7 punti dagli Inglesi (70,2). Sempre prima in assoluto la Liga spagnola che guarda dall’alto anche la Bundesliga, seconda col punteggio di 73,3.

Il raggiungimento di questo obiettivo sarebbe di grande interesse per la Lazio e i suoi tifosi, considerando che a volte è sfuggito l’accesso in Champions, per pochissimi punti e con i soli 3 posti a disposizione. Per riavere questa possibilità bisognerà arrivare in fondo alla competizione Europea, e allora da oggi Klose e compagni avranno un motivo in più per provarci.

Gregucci striglia la Lazio: “Servono veri uomini in campo”

Sette anni a difesa della Lazio. Quella Lazio che sente ancora sua, batte ancora forte il cuore laziale dentro Angelo Gregucci. Intervenuto ai microfoni di Gianlucadimarzio.com ha rilasciato queste dichiarazioni sul momento attuale della squadra in cui militava da calciatore: “Sono tifoso della Lazio e mi emoziona, ma riesco ad essere obiettivo nel parlarne e dico che da questa situazione è importante che escano fuori gli uomini più che i valori tecnici. E’ mancata la compattezza dopo questo inizio di stagione fatto di risultati negativi, ma sarebbe capitato a chiunque di smarrirsi. Ma la Lazio ha una persona alla sua guida come il mister Pioli di cui mi fido tantissimo, è un serio professionista e sono sicuro che riuscirà a riportare la squadra ai livelli che le competono“.

IL FILM DI LAZIO DNIPRO – I gol biancocelesti e il tondeggiante fisico di Pico

La Lazio vince contro il Dnipro e si qualifica ai sedicesimi di Europa League, matematicamente da prima del girone. Una bella soddisfazione per gli uomini di Pioli visto il trand negativo dell’ultimo mese. Rivivi la partita attraverso gli splendidi scatti del nostro fotografo Gianni Barberi in esclusiva su laziochannel.it, che come sempre ha immortalato con le sue capacità artistiche i momenti salienti della gara. Buona visione e se l’articolo ti è piaciuto condividilo sui social.

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Ballotta: “Lazio ora non fermarti più” e su Pioli…

Con la maglia della Lazio ha stabilito il record come più anziano giocatore ad aver disputato un incontro di Serie A. All’età di 43 anni e 253 giorni, è stato inoltre il calciatore più attempato a giocare un match di Champions League sempre con la squadra biancoazzurra, tutto questo è Marco Ballotta. Intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com ha parlato del passaggio ai sedicesimi di Europa League della Lazio: Spero che questa vittoria di ieri non rimanga un caso isolato e che possa dare uno scossone alla squadra, cosicché possa servire a dare serenità per continuare un percorso positivo”. Parla poi del momento che sta vivendo il mister della Lazio: “Il calcio è così, se non arrivano i risultati l’allenatore rischia il posto. Anche Pioli sa che sono i punti a parlare per lui, se riuscisse a fare 3 risultati positivi tutto quanto tornerà a posto“. Infine fa un’analisi sul match di domenica alle 18:00 in casa dell’Empoli: “Domenica dovrà esserci la conferma di quanto visto ieri in coppa. L’atteggiamento che ha in campo la squadra Toscana può mettere in difficoltà chiunque. Sarà un bel banco di prova e anche se sarà una partita delicata, meglio affrontare ora una squadra che ti fa giocare a viso aperto”.

De Martino: “Empoli squadra di valore, ma dando tutto possiamo battere chiunque”

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Il responsabile della comunicazione biancoceleste Stefano De Martino ha parlato ai microfoni di ‘LSR’, queste le sue dichiarazioni: “Siamo soddisfatti per il primo posto nel girone di EL, importante anche per la visibilità nella competizione. Adesso dobbiamo vedere come si comporrá la seconda fase, visto che ci saranno anche le squadre scese dalla Champions. Sarà certamente un’EL competitiva e impegnativa, con avversarie di primissimo livello. Dobbiamo trovare lo stesso rendimento anche in campionato, dove serve un segnale perché ci sono state tante battute d’arresto. Il ritiro? Ha ridato quello che si cercava, ovvero un confronto su aspetti lasciati perdere ad inizio stagione. Sono panni che si lavano all’interno dello spogliatoio, ma ho visto un gruppo altamente concentrato e sereno. Abbiamo affrontato i problemi insieme qui a Formello, quindi ci auguriamo di ritrovare la vittoria già da domenica. Giocheremo contro una squadra di valore, ma siamo la Lazio e, se mettiamo tutto in campo, possiamo affrontare chiunque. L’Europa è diversa dal campionato: ieri abbiamo battuto i vice campioni d’Europa, in campionato invece ti conoscono di più e una squadra più debole può metterti in difficoltà. Adesso però bisogna ricominciare a correre. Parolo? L’inizio è stato difficile per tutti, non ce lo aspettavamo e ci ha complicato il percorso futuro“.    

FORMELLO – Le ultime novità dalla ripresa e dall’infermeria

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La vittoria sul Dnipro ha messo fine al ritiro, ma Pioli non vuole che i suoi ragazzi si rilassino: “Concentrati ragazzi, serve l‘atteggiamento giusto anche in allenamento“, ha ordinato questa mattina alla ripresa dei lavori. In cui il campo è stato riservato a coloro che ieri sera non sono scesi in campo o lo hanno fatto nella ripresa, ovvero a quasi tutti i titolari, che domenica con l’Empoli si riprenderanno il loro posto dal 1′. Tra essi anche Felipe Anderson, che ha recuperato dal torcicollo e sarà regolarmente a disposizione. Diversamente da Gentiletti, squalificato dopo il giallo rimediato con il Palermo. Per i titolari contro gli ucraini, invece, seduta di scarico in palestra: presente anche Mauricio, che ieri ha lasciato l’Olimpico zoppicando per un problema alla coscia destra e che sarà valutato domani, nella rifinitura prima della partenza per la Toscana. Dove Pioli potrà contare anche su Keita, ieri assente per la squalifica comminata dopo l’espulsione con il Rosenborg.

Per quanto riguarda invece l’infermeria, ci affidiamo al punto del medico sociale dott. Salvatori su ‘LSR’: “Non abbiamo brutte notizie, a parte solo Matri, uscito anzitempo per un problema al soleo sinistro. Stamattina ha svolto fisioterapia e domani valuteremo se potrà allenarsi in gruppo. È un problema di cui ha già sofferto in passato, vedremo domani, anche se al momento la risposta è positiva. Lunedì invece svolgeranno controlli sia Onazi che Mauri, che intanto sta proseguendo la riabilitazione“.

Ledesma: “La Lazio nel mio destino”

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La Lazio è nel mio destino, è un segno che io sia arrivato proprio qui, nella squadra che ha come giocatore simbolo un compagno di Chinaglia e Wilson. Non è un caso, qualunque cosa io abbia fatto durante la mia carriera ha sempre un legame con la Lazio“. È questo solo un estratto dell’intervista che Cristian Ledesma ha rilasciato dal Brasile ai microfoni di ‘Millenovecento Tv’: un lungo colloquio, in cui l’ex regista biancoceleste ha parlato, oltre che della nuova esperienza con la maglia del Santos, dei suoi 9 anni nella Capitale, nella squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta e per la quale nutre un amore profondo. Le dichiarazioni integrali saranno trasmesse questa sera alle 21 nel corso della trasmissione ‘Millenovecento‘, in onda su Gold Tv e sulle frequenze di Radiosei.

Carli, ds Empoli teme la Lazio: “Sarà dura. Cataldi? L’abbiamo cercato…”

Domenica la squadra capitolina è attesa dalla sfida del Castellani di Empoli, una gara da vincere per riprendere il cammino interrotto in campionato. In casa azzurra però non si fidano del momento no della squadra di Pioli in Serie A: “Sarà dura, serviranno tutte le nostre energie, per noi penso affrontare una Lazio in difficoltà rappresenta sicuramente uno svantaggio – dichiara ai taccuini de lalaziosiamonoi.it Marcello Carli, ds dell’Empoli – situazioni del genere eliminano il rischio di sottovalutare le partite. Stanno attraversando un periodo non semplicissimo, ma comunque ho troppo rispetto per Tare, la dirigenza e l’allenatore, per poter dire la mia sulle cause. So comunque che la Lazio è una squadra forte, l’anno scorso a Roma prendemmo una ‘ribussata’ contro una formazione che poi avrebbe concluso il campionato in terza posizione. Fu una domenica importante, lo stadio era molto bello, con tantissime famiglie e loro fecero una grande partita. Il gruppo è rimasto lo stesso, anzi è stato anche rinforzato. I motivi di queste difficoltà non li conosco, posso dire soltanto che la società è seria e può contare anche su un bravo ds e allenatore. Momenti difficili capitano a tutti, bisogna avere la pazienza che passino. Speriamo che ciò accada tra quindici giorni”.

In chiave mercato l’Empoli per molto tempo è stato interessato alle prestazioni di Danilo Cataldi“È un giocatore che ho cercato – ammette candidamente Carli – ma che non ci è stato possibile prendere. Lo abbiamo chiesto l’anno scorso alla Lazio sia a giugno che a gennaio, giustamente hanno fatto le loro valutazioni ritenendolo un elemento importante. Ora siamo coperti in quel ruolo: sta giocando Zielinski che sta facendo un bel campionato”. 

Rocchi ricorda: “Che emozione i derby! Ora alla Lazio manca…”

La Lazio dopo il passaggio ai sedicesimi di Europa League va a Empoli per riprendere il cammino interrotto in campionato. Della sfida toscana ne ha parlato un grande ex di entrambe le squadre: “Sarà una bella partita – le parole di Tommaso Rocchi ex capitano biancoceleste ai taccuini de lalaziosiamonoi.itl’Empoli è una squadra sempre viva e che gioca bene. La Lazio sta attraversando un momento non facile, e nonostante la consideri più forte del club toscano potrebbe incontrare delle difficoltà. Sarà un match combattuto perché arrivano da due situazioni completamente diverse”. Di seguito l’intervista completa a Tommaso Rocchi pubblicata su lalaziosiamonoi.it.

Su cosa punterà l’Empoli e su che cosa invece dovrà puntare la Lazio?

“L’Empoli deve giocare come sa e come sta giocando, con la determinazione che ha dimostrato finora. La Lazio dovrà tirare fuori l’orgoglio e la voglia di tornare ad essere protagonista perché è una squadra di valore”.

Tra gli allenatori con cui ha avuto il piacere di lavorare sia all’Empoli che alla Lazio, chi le è rimasto particolarmente nel cuore e perché?

“Ad Empoli ho iniziato con Silvio Baldini che per me è stato molto importante perché mi ha lanciato. Nel mio primo anno in Serie B mi schierava come esterno, nonostante nascessi come punta centrale. Alla Lazio ti dico Delio Rossi perché è quello con cui ho lavorato di più. Siamo stati insieme quattro anni e mi ha insegnato tanto”.

A chi dei suoi ex compagni è particolarmente legato?

“Sono sempre stato uno che andava d’accordo più o meno con tutti, per cui ho conservato bei rapporti con molti dei miei ex compagni. Tuttora sento Ledesma, fino a poco tempo fa anche Candreva. In precedenza ero in contatto con Del Nero, Cribari, Berni”.

Quali sono i suoi ricordi più belli con la maglia dell’Empoli? E alla Lazio?

“Con l’Empoli la prima grande soddisfazione è stata la vittoria del campionato di Serie B e poi la promozione in A. A livello personale uno dei ricordi più belli vissuti con questa maglia è la tripletta rifilata alla Juve: la partita finì 3-3 e segnammo io per l’Empoli e Trezeguez per i bianconeri. Per me fu una grande soddisfazione. Per quanto riguarda la Lazio ho tanti momenti nel cuore. Dalla vittoria in Supercoppa contro l’Inter, in cui feci anche gol, alla Coppa Italia vinta l’anno precedente. E poi aggiungerei tutte le vittorie nel derby, che è una partita stupenda anche per come viene vissuta a Roma, per tutto il clima che vi gira attorno. Giocarla, vincerla e segnare pure è stata una delle emozioni più belle che ho vissuto in biancoceleste. Quei gol contro la Roma sono tra i più significativi della mia carriera: in modo particolare quello che ho segnato il 6 gennaio 2005 nel mio primo derby in assoluto”.

Alla Lazio sei stato capitano, che cosa ha significato per te indossare quella fascia?

“È stato un grande riconoscimento. Quell’anno è stata data per votazione dello spogliatoio. Nonostante io avessi i requisiti, sia per anzianità che per quello che dimostravo in campo, alla fine è stata una decisione presa dai miei compagni e dall’allenatore. Tutti erano d’accordo e per me è stata una grande gratificazione. Mi ha reso molto orgoglioso”.

Cosa pensi dell’attuale capitano della Lazio, Lucas Biglia?

“Sinceramente non ho seguito molto la vicenda. È un giocatore importante e di alto livello. Se si è deciso di far indossare a lui la fascia, nonostante non sia in rosa da tantissimo tempo, ci saranno stati motivi validi e avrà le caratteristiche per farlo”.

A proposito di Lazio, è ormai chiaro che sta attraversando un momento di crisi. Molti hanno accostato Pioli a Petkovic. Lei che l’ha vissuto che cosa ne pensa?

“Il paragone ci sta per quanto riguarda le dinamiche e i risultati. Petkovic ha fatto molto bene il primo anno, è peggiorato il secondo. Lo stesso, per ora, si può dire di Pioli: ha ottenuto buoni traguardi la passata stagione, adesso sta un po’ in crisi. A livello personale ho vissuto Petkovic perché ci ho lavorato sei mesi, Pioli lo conosco per sentito dire. Sono due buoni allenatori che hanno le tutte le qualità e le prerogative per fare bene. Poi però una piazza importante come quella della Lazio non è facile da gestire”.

Tu da fuori che idea ti sei fatto di questa Lazio?

“Sta vivendo un periodo particolare, quando non arrivano risultati, come sta succedendo ora alla squadra, bisogna valutarne bene le cause. Spesso accade che il motivo sia l’allenatore, ma può anche darsi che i giocatori che vanno in campo possano aver perso gli stimoli adatti. A volte le motivazioni di una situazione simile possono risiedere anche in una campagna acquisti non del tutto adeguata. La Lazio in estate ha preso tantissimi giovani validi in prospettiva futura e su questo sono pienamente d’accordo. Al presente secondo me manca qualcosa: si doveva fare un mix tra gioventù ed esperienza. Si sarebbero dovuti prendere quei due, tre giocatori già formati che adesso avrebbero giovato senz’altro all’organico”.