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SERIE A – Cronaca e risultati di tutti i match delle 15. Crolla la Roma

Questi tutti i risultati delle partite di serie A che si sono giocate alle 15:00.

CHIEVO UDINESE 2-3

Spettacolo al Bentegodi, cinque gol, un palo per parte, tante occasioni e giocate da applausi. Alla fine festeggia l’Udinese guidata da uno straordinario Thereau: il francese, grande ex della partita, realizza una doppietta ma fa letteralmente ammattire la difesa di casa. Ride l’Udinese ma forse non ha motivi per piangere il Chievo che esce dal confronto con i friulani a testa alta, giocando una gara a viso aperto. L’avvio di partita è però contratto, spezzettato dai continui falli. La prima occasione è per la formazione ospite: Aguirre va più in alto di tutti sul cross di Edenilson, ma il suo colpo di testa termina di poco sopra la traversa. Ritmi alti nelle prime fasi, con le due squadre che non rinunciano al pressing. Karnezis al 15′ blocca il debole tiro di Castro. Al 24′ il portiere bianconero vola per mettere in corner la punizione di Birsa. Al 26′ Meggiorini se ne va via sulla destra, mette in mezzo per Birsa che viene prima murato e poi colpisce la traversa. Alla fine, il più lesto ad arrivare sul pallone è Paloschi che da due passi non sbaglia. Bizzarri al 34′ riesce a bloccare la punizione calciata da Lodi verso la porta. Cala l’intensità nella fase finale della prima frazione, soprattutto tra i padroni di casa che hanno un sussulto con Birsa serve Paloschi in contropiede ma Karnezis vanifica il suo colpo di testa. In chiusura di frazione Widmer scende sul fondo e la mette in mezzo dopo un’avvolgente azione friulana, interviene Frey che però svirgola e trafigge il suo portiere. La partenza della ripresa è uno shock per il Chievo. L’Udinese conquista palla e riparte velocissima sulla destra con Aguirre. Palla al centro, conclusione svirgolata da Iturre che trova però Thereau che di tacco firma il vantaggio ospite. Dal fischio di Gervasoni non sono passati nemmeno 20′ secondi. Il Chievo prova a spingersi in avanti in cerca del pareggio ma fatica a rendersi pericoloso. A spingere ora è la formazione di Colantuono mentre i padroni di casa provano ad agire in ripartenza. A rimettere le cose a posto ci pensa il neo entrato Inglese che controlla un suggerimento di Rigoni, si gira ed esplode un gran destro che s’insacca nel sette: gol splendido. Ci prova ancora il Chievo. Cross in mezzo di Castro per Pepe che colpisce di piatto, ma non trova lo specchio della porta. Un minuto più tardi gran giocata di Di Natale che fa passare un gran pallone per Thèrèau che entra in area di rigore e supera Bizzarri con un grandissimo tocco sotto. Un minuto dopo Gobbi infila Karnezis ma Gervasoni annulla per una spinta di Inglese. Poi è Pellissier ad anticipare di testa Ali Adnan, con la sfera esce di un nulla. Ultimi assalti del Chievo e contropiedi dell’Udinese. Di potenza Ali Adnan colpisce l’incrocio dei pali. Subito dopo è Bizzarri a compiere un miracolo su Di Natale. Sulla parata del portiere del Chievo Gervasoni fischia la fine

FROSINONE VERONA 3-2

Il Frosinone, con tanto patos nei titoli di coda, porta a casa tre punti meritati ma onore al Verona che lascia in Ciociaria una grande fetta di Serie A dopo aver dato tutto fino all’ultimo secondo. Per gli scaligeri protagonista negativo il portiere Rafael che al 19′ del primo tempo dopo aver recuperato un traversone, ostacolato da Paganini, ha reagito in maniera incomprensibile, rifilando una gomitata al tornante di Stellone. Per Rizzoli nessuna esitazione, rosso diretto e rigore. In porta è subentrato Gollini che ha quasi preso il rigore di Daniel Ciofani. Lo stesso attaccante ha poi raddoppiato di testa bruciando sul tempo Moras. A inizio ripresa il tris giallazzurro con Dionisi, terminale di una bella combinazione Sammarco-Daniel Ciofani. Tutto deciso? Assolutamente no. Al 24′ Viviani su punizione dal limite ha bruciato i guantoni di Leali. La squadra di Mandorlini sullo slancio, approfittando di un vistoso calo di concentrazione del Frosinone, su angolo di Viviani al 31′ con Moras, complice una incertezza di Leali, ha ridotto ulteriormente il divario. Da questo momento la partita, con il Verona, ricordiamolo in 10, è diventata una battaglia. Veronesi con Toni e Pazzini, subentrato a inizio ripresa, a cercare spazi in area frusinate e questi ultimi a riorganizzarsi per portare più alto il loro baricentro. Al 38′ una botta incredibile di Hallfredsson ha fatto tremare il «Matusa», poi un paio di ripartenze dei ciociari mal gestite. Alla fine il boato liberatorio dei tifosi di casa. Il Frosinone ha scavalcato il Bologna e accorciato su Genoa e Chievo, ospite domenica prossima in Ciociaria.

GENOA CARPI 1-2

Impresa del Carpi che in rimonta espugna il Ferraris battendo il Genoa al termine di una gara molto combattuta e segnata soprattutto dall’espulsione di Pavoletti dopo appena cinque minuti per una gomitata a Gagliolo. Una vittoria, la prima in trasferta, che permette agli uomini di Castori di abbandonare l’ultimo posto della classifica. Sfida che si anima subito al 5′ del primo tempo. Pavoletti e Gagliolo ingaggiano un match in area ospite con l’attaccante del Genoa che si è liberato della marcatura stretta del giocatore avversario con una gomitata. Gagliolo termina a terra mentre Pavoletti viene espulso direttamente e il Genoa si trova così a giocare la settimana sfida in campionato con un uomo in meno. Nonostante l’inferiorità numerica i rossoblù dopo appena sessanta secondi passano in vantaggio al termine di un’azione conclusa sulla destra da Figueiras che, decentrato, batte con un preciso rasoterra diagonale Belec infilando il pallone nell’angolino più lontano. Sotto di un gol, ma con un uomo in più, Castori passa così al 4-3-3. È il Genoa però a rendersi pericoloso con Izzo che di testa sfiora il raddoppio mettendo la palla di poco a lato. Sul ribaltamento di fronte Perin compie un proprio e vero miracolo respingendo da pochi passi una conclusione a botta sicura di Martinho che si era liberato di Figueiras, poi Zaccardo sbaglia la ribattuta mettendo fuori. Gasperini decide così di correre ai ripari inserendo De Maio per Figueiras, bravo a spingere sulla fascia ma in difficoltà nella fase difensiva. La prima frazione si chiude così con il Genoa in vantaggio. Nessun cambio nell’intervallo ma al 6′ Castori si gioca la carta Borriello al posto di uno spento Matos. Mossa vincente come dimostra il contropiede al 13′ finalizzato proprio da Borriello che batte Perin con un preciso diagonale per il pareggio. Lo stesso Borriello poco manca il raddoppio con una conclusione che sfiora il palo alla sinistra di Perin. Gasperini non si arrende e al 25′ inserisce Pandev per De Maio, un cambio che il difensore francese non gradisce affatto. Il Carpi inizia a crederci mentre la mossa Pandev non sembra portare gli effetti sperati e anzi al 36′ arriva il vantaggio della squadra di Castori con Zaccardo che servito da Borriello si ritrova tutto solo davanti a Perin e lo batte con un preciso rasoterra. La risposta del Genoa arriva subito ma il tiro di Rincon trova pronto Belec che devia in angolo. Il Genoa fatica a costruire mentre il Carpi gioca soprattutto di rimessa sfruttando la bravura di Borriello nel tenere alta la squadra. In pieno recupero il Genoa prova l’ultimo assalto invocando anche un rigore per un tocco con il braccio in area Carpi ma l’ultima punizione di Lazovic finisce tra le braccia di Belec

ROMA ATALANTA 0-2

Rudi Garcia aveva annunciato una Roma arrabbiata per la figuraccia col Barcellona e promesso una pronta riscossa. Evidentemente gli manca il polso della squadra, scesa in campo contro l’Atalanta senza nerbo e senza gioco, meritando la netta sconfitta per 2-0 frutto della peggior prestazione stagionale in campionato. Un ko pesante, contro una squadra che non segnava da tre giornate, che ha messo a nudo gravi manchevolezze difensive e sterilità offensiva quando vengono a mancare Gervinho e Salah. Poco ha aiutato il già debole carattere dei giallorossi un Olimpico quasi spettrale, muto e gelido non solo per la temperatura, con la tifoseria che si è accesa unicamente quando, alla fine del primo e del secondo tempo, ha fischiato sonoramente squadra e tecnico. Si prospetta una settimana difficile per il francese, già nel mirino della società e della critica. Dovrà dare una sterzata netta prima della trasferta di domenica a Torino e soprattutto della decisiva sfida di Champions con il Bate Borisov. Giocando così, gli ottavi sarebbero un miraggio. Le mosse odierne di Garcia non hanno avuto alcun effetto: ha messo mano alla difesa, recuperando in porta il 38enne De Sanctis al posto di Szczesny, relegato in panchina insieme con Ruediger, avvicendato a sua volta da Castan, quasi mai utilizzato quest’anno. Rispetto alla gara del Camp Nou, la fascia destra è stata riaffidata a Florenzi. Con De Rossi guarito a far perno a centrocampo, in attacco il tridente Iturbe, Dzeko e Iago Falque. Il risultato non è stato quello atteso, dato che la retroguardia ha fatto acqua da tutte le parti. De Rossi non ha inciso, Nainggolan ha spinto poco, Pjanic era distratto e poco preciso mentre in avanti, con Iturbe confusionario, gli altri due hanno deluso completamente. Reja, che con la Roma ha un conto aperto, ha preferito Cigarini a De Roon al centro e sopperito all’assenza al’ultimo minuto di Pinilla con Denis, schierati davanti a Maxi Moralez e Gomez. E proprio il Papu Gomez ha castigato i giallorossi alla fine di un primo tempo di rara bruttezza, proprio, quando sembrava che la Roma si fosse svegliata dalla catalessi grazie ad un paio di giocate più precise e alle conclusioni pericolose di Dzeko al 35′ e Iturbe un minuto dopo. È stato proprio Digne, uno dei più attivi fino ad allora tra i giallorossi sulla fascia sinistra, a regalare all’argentino una palla d’oro sbagliando disimpegno. Gomez, alla quarta rete stagionale, e la quarta alla Roma, non ha sprecato l’occasione. Nella ripresa, la Roma ha aumentato il ritmo, sfiorando il gol all’8′, quando Cigarini ha salvato sulla linea un colpo di testa di Pjanic deviati da Paletta. Al 16′ però è stato De Sanctis a evitare il 2-0 parando alla grande su Moralez lanciato a rete, in fuorigioco non segnalato. Garcia ha tolto l’inutile Falque per il giovane Sadiq e quindi Florenzi per inserire Maicon, ma la musica è cambiata poco. Il gioco è continuato a latitare, la squadra spezzata in due si trovava spesso scoperta alle ripartenze degli atalantini. L’inevitabile è accaduto al 36′, quando Maicon ha abbattuto in area Gomez ed è stato espulso, mentre Denis ha siglato il raddoppio chiudendo la partita. Festa Atalanta che sale a 21 punti, mentre è buio all’Olimpico dopo la prima sconfitta interna. La Roma, ferma a 27, vede avvicinarsi il Milan e magari anche la Juve, sperando intanto che i due posticipi di domani non allunghino troppo la classifica.

Fonte: Ansa

UNDER 15: Lazio gagliarda nel derby, Adusa-gol e pari al “Gentili”

 

Termina in pareggio il derby Under 15 tra Lazio e Roma. Al vantaggio iniziale dei biancoazzurri con Adusa, risponde poco prima dell’intervallo il numero undici romanista, Cangiano, che archivia la partita sul risultato finale di uno a uno. Ad affacciarsi per prima in avanti è la formazione di casa, che dopo appena due giri di orologio spinge con Adusa, con l’ex Reggiana che scatta sulla fascia sinistra, si accentra e calcia in porta, ma un tempestivo intervento del numero uno avversario, Anatrella, evita la rete. La Roma risponde colpo su colpo e pochi istanti dopo Barbarossa sfiora il vantaggio con un tiro ad incrociare che passa di un palmo fuori. Al 21’st arriva la rete che sblocca il punteggio: azione offensiva della Lazio con Putti, che tenta la botta da posizione ravvicinata, con Anatrella che respinge ma l’attaccante avversario Adusa è il più lesto di tutti e scaraventa la palla in porta. La squadra di Mister D’Andrea, col gol subito, non si demoralizza anzi, continua ad attaccare e poco prima dell’intervallo agguanta il pareggio con Cangiano, che dal limite lascia partire un preciso quanto potente fendente che trafigge l’estremo difensore biancoazzurro e ristabilisce la parità. Nel secondo tempo la Lazio, raggiunta allo scadere della prima frazione, rientra sul terreno di gioco determinata a portarsi nuovamente in vantaggio, con Putti che prova a scrivere il suo nome tra i marcatori di giornata con uno spettacolare diagonale che impegna Anatrella che d’istinto devia in angolo. Il proseguo di incontro scorre via senza particolari sussulti fino agli ultimi istanti, quando la Roma spinge sull’acceleratore e prova a vincere la partita, ma i tentativi offensivi finali prima di Bamba e poi di Cangiano trovano un Cirillo in giornata di grazia che mantiene la porta inviolata fino al triplice fischio del direttore di gara.

Lorenzo Petrucci

(cronaca completa, pagelle, foto esclusive ed approfondimenti sul Nuovo Corriere Laziale in edicola da domani, lunedì 30 novembre 2015)

UNDER 15 NAZIONALI, IL TABELLINO

LAZIO – ROMA 1 – 1

MARCATORI 21’pt Adusa (L), 35+1’pt Cangiano (R)
LAZIO Cirillo, Siclari, Armini (C), Mengoni, Petricca (35’st Chila), De Angelis, Cerbara (35+3’st Marini), Spoletini (25’st Nicodemo), Del Mastro (35’st Guerini), Putti, Adusa PANCHINA Conforti, Attia, Francucci, Picchi, Terenzi ALLENATORE Ruggeri
ROMA Anatrella, Parodi (25’st Carruolo), Semeraro, Santese, Chierico (25’st Cataldi), Laurenzi (C), Bamba, Simonetti (1’st Meo), Barbarossa, Riccardi, Cangiano PANCHINA Giuliani, Coccia, Greco, Silipo, Marini, Bouah ALLENATORE D’Andrea
ARBITRO Ermanni di Latina, voto 7
NOTE Ammoniti Armini, Adusa, Mengoni (L), Laurenzi, Cangiano (R) Angoli 3 – 2 Rec. 1’pt – 3’st.

Tare: “Vincere stasera sarebbe molto importante”. Poi su Candreva, Biglia e Douglas

Il ds Igli Tare è intervenuto ai microfoni di Premium nel pre-partita di Empoli-Lazio per parlare del momento biancoceleste e di calciomercato.

Tre punti importanti per il futuro: “Sarebbe importante vincere, venerdì prossimo incontriamo la Juve. Sarebbe importante conquistare una vittoria questa sera”.

In caso di sconfitta si torna in ritiro? “Vorrei spiegare una cosa, avevamo annunciato che giovedì anche dopo l’incontro con il Dnipro la squadra sarebbe rimasta in ritiro ma per dare fiducia ai ragazzi abbiamo pensato bene di interromperlo. Vogliamo che la squadra dia il massimo in campo, il risultato può anche essere negativo ma l’impegno non deve mai venire meno. La squadra è sempre scesa in campo per vincere. Gli incontri con Chievo, Napoli e Palermo, non rispecchiavano i veri nostri valori.  Stasera dobbiamo dare continuità al nostro lavoro ed ai risultati, questa squadra è costruita per ben altri obiettivi. Roma è una piazza difficile ma siamo certi che questo gruppo può dare fastidio anche alle grandi”.

Biglia e Candreva restano a Roma? “Parleremo di mercato quando sarà il momento, dobbiamo pensare a fare il meglio per la squadra. Loro due sono giocatori importanti e tali rimarranno. Douglas mi piace, ma come lui anche altri difensori possono essere all’altezza della Lazio”.

Siparetto in collegamento con Reja (vittorioso con i giallorossi): “Stasera ci ha regalato un sorrso ma ci ha dato anche un dispiacere qualche tempo fa. Stasera eravamo tutti a tifare, ti abbiamo portato fortuna anche noi”.

Zielinski carica l’Empoli: “Stasera faremo bene”

Il centrocampista dell’Empoli, Zielinski, appare fiducioso nel pre gara di Empoli – Lazio. Dalle frequenze di Lazio Style Radio ha cosi’ espresso la sua sensazione sull’imminente match: “Siamo forti e lo sappiamo, per questo sono fiducioso per il match di questa sera. Tutto ciò sarà possibile se faremo lo stesso primo tempo fatto a Firenze“.

Djordjevic: “Vincere per dare continuità a quanto fatto giovedì”

Nel pre-partita di Empoli-Lazio ai microfoni di Lazio Style Radio 89, 3 è intervenuto Filip Djordjevic. L’attaccante serbo ha dichiarato: “Giovedì scorso abbiamo fatto molto bene, speriamo di continuare sulla stessa strada. Stasera abbiamo l’occasione di dare continuità ai nostri risultati. L’Empoli è una squadra che gioca bene ma siamo pronti. Vogliamo la rivincita dell’anno scorso, quando abbiamo perso tra l’altro giocando molto bene. Non riesco a spiegarmi la differenza tra Europa League e campionato, in Europa giochiamo molto meglio. La differenza con l’anno scorso invece è che nella scorsa stagione dovevamo pensare solo alla Serie A e scendevamo in campo solo una volta a settimana”.

FORMAZIONI UFFICIALI – La Lazio punta sul 4-2-3-1

Al “Castellani” in campo Empoli e Lazio. Lazio ancora alla ricerca di se stessa: padrona ed autoritaria in Europa quanto indisponente e discontinua in campionato. Doppio cambio sulle fasce per Pioli: fuori Felipe Anderson e Keita, dentro la coppia CandrevaLulic; squalificato Gentiletti.

EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Tonelli, Costa, Mario Rui; Zielinski, Paredes, Buchel; Saponara; Maccarone, Livaja. A disp.: Pelagotti, Camporese, Bittante, Barba, Zambelli, Maiello, Dioussè, Ronaldo, Krunjc, Pucciarelli, Piu. All.: Giampaolo Squalificati: – Indisponibili: Cosic, Croce, Mchedlidze, Dermaku

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Hoedt, Radu; Biglia, Parolo; Candreva, Milinkovic-Savic, Lulic; Djordjevic. A disp.: Berisha, Guerrieri, Konko, Braafheid, Prce, Cataldi, Kishna, Matri, Felipe Anderson, Klose, Keita. All.: Pioli Squalificati: Gentiletti Indisponibili: De Vrij, Mauri, Onazi

ARBITRO: Fabbri (sez. Ravenna)
ASSISTENTI: Ranghetti e Vivenzi
IV UOMO: Vuoto
ADDIZIONALI: Russo e Maresca

PROBABILI FORMAZIONI – Empoli: Pucciarelli favorito su Livaja. Lazio: Keita e Anderson in panchina

Dopo la convincente prestazione nel derby toscano, Giampaolo rilancia 10/11 dell’Empoli visto al Franchi. Unica differenza rappresentata da Pucciarelli favorito su Livaja. Saponara non è al top ma difficile che Giampaolo faccia a meno di lui.

La Lazio con Gentiletti squalificato (per somma di ammonizioni) e de Vrij lungodegente, per cause di forza maggiore schiera Hoedt e Mauricio. Tra i pali torna Marchetti dopo la parentesi di coppa con Berisha. In cabina di regia si rivede Biglia, mentre sulla trequarti Milinkovic-Savic giocherà alle spalle di Djordjevic. Dubbi sul modulo: 4-4-1-1 o 4-2-3-1? Probabile che Pioli opti per questa seconda opzione più volte utilizzata nella scorsa stagione.

EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Tonelli, Costa, Mario Rui; Zielinski, Paredes, Buchel; Saponara; Pucciarelli, Maccarone.
A disp.: Pelagotti, Camporese, Bittante, Barba, Zambelli, Maiello, Dioussè, Ronaldo, Krunjc, Livaja, Piu. All.: Giampaolo
Squalificati:
Indisponibili: Cosic, Croce, Mchedlidze, Dermaku

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Hoedt, Radu; Biglia, Parolo; Candreva, Milinkovic-Savic, Lulic; Djordjevic.
A disp.: Berisha, Guerrieri, Konko, Braafheid, Prce, Cataldi, Kishna, Matri, Felipe Anderson, Klose, Keita. All.: Pioli
Squalificati: Gentiletti
Indisponibili: De Vrij, Mauri, Onazi

ARBITRO: Fabbri (sez. Ravenna)
ASSISTENTI: Ranghetti e Vivenzi
IV UOMO: Vuoto
ADDIZIONALI: Russo e Maresca

Ritiro finito? Non proprio… Intanto emergono nuovi dettagli sul caso Morrison

Con la vittoria di giovedì si è chiuso il ritiro della Lazio, ma non è detto che non possa riaprirsi subito. Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport Lotito avrebbe dettato come condicio sine qua non la vittoria a Empoli, in caso di esito negativo la squadra tornerebbe in ritiro.

Intanto, emergono nuovi dettagli sul caso Morrison. Dopo la notizia della lite con Radu, il quotidiano romano oggi parla di un litigio tra l’ex West Ham e Braafheid avvenuto martedì. Soltanto l’intervento di altri compagni avrebbe evitato la scazzottata tra i due. Il giorno dopo il giocatore pare abbia chiesto alla società un permesso di lavoro, ma una volta non accordato, Morrison avrebbe preso l’auto e se ne sarebbe andato senza autorizzazione. Se le notizie date dal Corriere dello Sport corrispondessero alla realtà. questa volta Ravel l’avrebbe combinata davvero troppo grossa per passarci sopra. Il suo addio a gennaio appare sempre più probabile…

LEGA PRO – Tutti i risultati delle gare del sabato

GIRONE A

Alessandria-Giana Erminio 1-0
Cittadella-Reggiana 2-1
Cuneo-Lumezzane 2-0
Pavia-Mantova 2-2
Pro Patria-Padova 0-0
Pro Piacenza-Bassano 1-1

Classifica:

Cittadella 26 punti;
Alessandria 24;
Pavia 22;
Feralpi Salò e Bassano 21;
Reggiana e Cremonese 20;
Pordenone, Sud Tirol e Cuneo 19;
Giana Erminio 17;
Padova e Pro Piacenza 15;
Lumezzane e Mantova 13;
Renate 9;
Albinoleffe 8;
Pro Patria 3.

GIRONE B

Ancona-Pontedera 1-1
Arezzo-Lupa Roma 1-1
Carrarese-Pistoiese 2-0
Savona-Rimini 0-0
Tuttocuoio-Maceratese 2-1

Classifica:

Spal 26 punti;
Maceratese 25;
Ancona 22; Pisa e Carrarese 21;
Tuttocuoio 20;
Pontedera 18;
Robur Siena 17;
Prato 16;
Rimini 15;
L’Aquila e Arezzo 14;
Santarcangelo 12;
Lucchese e Pistoiese 11;
Teramo 9;
Lupa Roma 6;
Savona 2.

Penalizzazioni: Savona -11; Teramo -6; L’Aquila e Pisa -1.

GIRONE C

Benevento-Cosenza 0-0
Lupa Castelli-Catania 1-2
Melfi-Matera 2-2
Paganese-Catanzaro 1-2

Classifica:
Casertana 27 punti;
Cosenza 21;
Messina e Benevento 20;
Foggia e Lecce 19;
Catanzaro 17;
Paganese 16;
Akragas e Fidelis Andria 15;
Juve Stabia e Monopoli 14;
Ischia e Matera 13;
Catania 12;
Melfi 10;
Martina Franca 8;
Lupa Castelli Romani 5.

Penalizzazioni: Catania -11, Ischia -4, Matera -2, Lupa Castelli Romani, Benevento, Martina Franca e Paganese -1

Nella top 11 del XXI secolo stilata della Uefa soltanto un italiano… ed è un laziale

La Uefa ha stilato la squadra più forte dal 2001 al 2014 con l’ausilio degli utenti di tutto il mondo. La top 11 del XXI secolo scende virtualmente in campo col 4-3-3. Il reparto difensivo parla principalmente spagnolo con Casillas tra i pali, supportato da Sergio Ramos e dall’ex capitano del Barcellona Puyol. A completare il quartetto difensivo Lahm e una vecchia conoscenza laziale, Alessandro Nesta. Centrocampo blaugrana con Xavi ed Iniesta, coadiuvati da una bandiera del Liverpool come Gerrard. Attacco stellare con Cristiano Ronaldo ed Henry ai lati di Leo Messi. Giusto per non farsi mancare nulla in panchina Buffon, Terry, Ronaldinho, Kakà, Zidane, Ibrahimovic ed infine un altro ex laziale Pavel Nedved.

Poker del Milan alla Sampdoria. Nel pomeriggio vittoria del Torino contro il Bologna

Una donna capricciosa intriga e non annoia, dice Adriano Galliani poco prima della partita, riprendendo la metafora di Mihajlovic: il Milan di questa sera è vivo, divertente, non delude e soprattutto non fa i capricci. Gioca bene e vince alla grande, 4-1, su una Sampdoria scialba e senza mordente. La mano di Montella ancora non si vede, nonostante le attese e le speranze che il presidente Ferrero appunta su di lui. I rossoneri trovano un grande Niang che dimostra di aver imparato la lezione di Genova, presentandosi in campo come un giocatore maturo e scafato a dispetto dei sui 21 anni. È lui il protagonista, il mattatore e l’uomo gol ed è un peccato che Silvio Berlusconi non sia venuto a San Siro a godersi un Milan pimpante ispirato dal giovane attaccante francese. Il presidente sognava una squadra giovane e italiana e la sua idea si sta facendo largo. Donnarumma è titolare stabile anche se all’inizio della partita si prende un grande rischio con un passaggio sfortunato che lo costringe a travolgere Eder. Niente di grave solo un’occasione persa per la Samp. Il Milan sale subito in cattedra e già al 5′ fa capire che sarà la sua serata: Niang fa partire un velenoso cross che taglia l’area e si spegne sul fondo. Poco dopo, all’8′, Cerci va in gol su una respinta di Viviano ma la rete viene annullata per fuorigioco dell’attaccante rossonero. Prove tecniche di gol che arriva al 16′ e porta la firma di Jack Bonaventura che mette in rete un pallone perfetto pennellato per lui da Niang. Meritato vantaggio del Milan che sbaglia poco o niente: veloce, aggressivo, solido e finalmente cinico. I blucerchiati sembrano non avere la forza di reagire: Eder si spegne, Fernando è assente ingiustificato, Muriel non pervenuto, De Silvestri deve trovare la forma dopo la lunga assenza. Errori e rassegnazione per la squadra di Montella che ha davvero tanto da lavorare. Il Milan macina occasioni con Niang, Romagnoli e Cerci. Nella Sampdoria si mette in evidenza Soriano che al 25′ semina il panico in area cercando il triangolo con Muriel. L’azione non si concretizza e il Milan riprende a spingere alla ricerca del raddoppio. La carica dei rossoneri viene premiata al 37′ quando l’arbitro assegna un rigore per un plateale fallo di De Silvestri che trattiene Bonaventura. Trasforma Niang, freddo e preciso nel calciare dal dischetto. La Sampdoria è tramortita: una rimonta sembra impossibile. Mihajlovic è tranquillo, finalmente vede il suo Milan che in apertura della ripresa fa tris ancora con Niang: dopo due occasioni (una di tacco), firma la sua prima doppietta in rossonero grazie a uno splendido destro che trafigge Viviano. Il Milan prosegue il suo soliloquio, gioca in scioltezza, si diverte e fa divertire il pubblico. Bonaventura si conferma un pilastro e ora Niang pone la sua forte candidatura per una maglia da titolare. Così la Sampdoria si sgretola, vani i tentativi non troppo convinti di Soriano ed Eder. Le telecamere inquadrano Cassano, perplesso e infreddolito. Quest’anno non gira niente, Montella non può fare miracoli e non sarà facile raddrizzare una situazione che si fa sempre più difficile. Il Milan avanza come una ruspa, affonda impietoso contro un avversario ormai inerme, ma Mihajlovic non si accontenta: poco dopo la mezz’ora, ‘sgridà Niang che si attarda in qualche preziosismo di troppo. Decide di sostituirlo con Luiz Adriano ed è subito poker: stop di petto e tiro al volo del brasiliano che sfrutta al meglio l’imbeccata di Cerci. Sempre lui manca la cinquina al 40′. Per la Samp gol della bandiera al 42′: arriva su rigore per un fallo di Poli su Eder che poi trasforma. Il Milan risale la corrente e forse sta per lasciarsi definitivamente alle spalle il periodo dell’instabilita« cronica e dei tentennamenti psicologici : gli obiettivi riprendono forma e sostanza, si avvicina la zona Champions con 23 punti in classifica, migliora il gioco , cresce la fiducia. Il Milan, da moglie capricciosa e bella, potrebbe trasformarsi in partner affidabile e matura, per la gioia del suo vulcanico allenatore, abile in campo e geniale anche con le parole.

Sorride anche il Torino che nel pomeriggio ha battuto il Bologna grazie alle reti di Belotti e Vives.

Fonte: Ansa

Dino Zoff rassicura sulla sua salute: “Ho parato anche questa”

AGGIORNAMENTO ORE 23:00 – Dino Zoff  a La Repubblica rassicura sulle sue condizioni di salute dopo il ricovero: “Ho avuto delle complicanze virali, ma ora sto abbastanza bene, sono sulla buona strada”. Poi ringrazia chi gli ha inviato auguri su Twitter: “Ho parato anche questa”.

AGGIORNAMENTO ORE 18.51 – Anche la Lazio accanto a Dino Zoff. Dal profilo ufficiale twitter, la società biancoceleste ha postato la foto di Zoff con l’hastag #ForzaDino

Ex allenatore e Dirigente della Lazio, ma soprattutto storica figura del calcio Italiano, Dino Zoff. Le condizioni dell’ex portiere della Nazionale Italiana preoccupano tutti da ormai 20 giorni, praticamente dal momento in cui è stato ricoverato in una clinica romana. Il portiere campione del mondo è stato colpito da un problema neurovegetativo che gli impedisce di camminare. Dopo giorni di paura, sembrerebbero esserci i primi segnali di miglioramento, il friulano non si trova quindi in pericolo di vita.

Douglas-Lazio ecco le ultimissime dall’agente

AGGIORNAMENTO ORE 18:30 – Il sito lalalziosiamonoi.it ha contattato Mauricio Chiodin, l’agente principale di Douglas: “L’intermediario italiano mi ha comunicato che la Lazio ha manifestato interesse per Douglas. Sapevo che era in programma un incontro ma non so dire ora se ci sia stato oppure no. Posso garantire però che non si è concluso nulla e che ancora non c’è nulla di concreto. Oltretutto non ho ricevuto offerte ufficiali dalla Lazio, non so poi se ci sono state tra i due club. Tuttavia, quella biancoceleste resta comunque una destinazione graditaHo un intermediario che cura i rapporti con la Turchia. Anche lì hanno dimostrato interesse nei confronti del giocatore, ma probabilmente avremo qualcosa di concreto dai rispettivi club a partire dalla prossima settimana”.

Nonostante sia stato più volte accostato alla Lazio, l’accordo tra il Dnipro ed i biancocelesti per Douglas Silva Bacelar sembra ancora molto lontano. Lalaziosiamonoi ha contattato uno degli agenti Malik Arutiunov, agente del calciatore, che sull’argomento ha dichiarato: “Io posso trattare solo con squadre turche e russe ma so che la Lazio per ora è solamente interessata. Possibilità di prestito? Non saprei dipende dal Dnipro. Al momento sono tre le squadre interessate al difensore: Galatasaray, Fenerbahçe e Besiktas. Una sola ha presentato un’offerta ma non posso dire altro”.

 

Tare sfoglia la margherita: tutte le alternative a Douglas

La Lazio, è acclarato, è alla ricerca di un difensore centrale per gennaio, in sostituzione del lungodegente De Vrij che probabilmente ha già chiuso la sua stagione agonistica. Il nome più gettonato rimane quello di Douglas, centrale del Dnipro ultimo avversario di Europa League. Gli ucraini però, sembrano aver sparato alto: 10 milioni di euro la richiesta per il brasiliano, così la Lazio sembra essere orientata verso altri obbiettivi, sondando altri nomi per non rimanere impreparata. Secondo la Gazzetta dello Sport, il ds Tare è tornato sulle tracce dell’olandese Ron Vlaar, attualmente senza squadra, tornato da un infortunio. E’ stato proposto più volte Terziev del Ludogorets, il cui contratto scadrà a giugno ed ha quindi un prezzo accessibile. E’ nelle stesse condizioni Matip: lo Schalke 04 gli ha offerto il rinnovo, per ora lui sembra aver rifiutato. In Francia c’è Nicolas N’Koulou, anche lui ha il contratto a termine (scadenza giugno), anche se il Marsiglia non vorrebbe privarsene. Ci sono stati dei sondaggi, c’è stato uno stop perché il club francese chiede un ricco indennizzo. Spostandoci in Italia nell’Inter c’è Ranocchia, non ha spazio ma che in ogni caso ha un ingaggio pesante. Un’ultima pista porta a Tonelli dell’Empoli, il quale però starebbe rinnovando: il suo club non vuole lasciarlo partire a gennaio.

LAZIO SOCIAL – Felipe Anderson carico per Empoli

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La Lazio è pronta per l’ennesima battaglia: la trasferta di Empoli può e deve significare rilancio in campionato per la squadra biancoceleste. Lo sa bene Felipe Anderson, che attraverso il proprio profilo Instagram ha pubblicato una foto in compagnia di Mauricio e Keita, sul treno che sta portando la squadra verso la Toscana. Chiaro il suo messaggio: “Si parte verso un’altra battaglia. Andiamo fratelli. Si lotta fino alla fine“. Sperando che alle parole sui social, corrispondano i fatti domani sull’ostico campo di Empoli…

 

Se parte p mais uma batalha. Vamos hermanos. ⚽️ “lutar ate o fim”

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

Primavera, le parole di Inzaghi, Cardoselli, Palombi e Mattia dopo Lazio-Ternana

La rotonda vittoria contro la Ternana ha regalato fiducia alla Primavera della Lazio anche in vista dell’imminente derby della settimana prossima. Ai microfoni di Lazio Style Radio queste sono state le parole a caldo dei protagonisti del successo sui rossoverdi.

Il capitano e difensore centrale Simone Mattia: “Il rientro con gol mi ha ovviamente soddisfatto, ma sappiamo che questa vittoria deve solo dare il via ad una serie che da qui a Natale dirà quali obiettivi potremo inseguire. Dopo il derby dovremo affrontare Napoli e Lanciano, tutte partite importanti che non potremo fallire alla luce del terreno già perso in classifica. Sono contento per mio “fratello” Murgia, voleva che gli dedicassi un gol e oggi ha fatto di tutto per mandare in gol i compagni. Mi dispiace solo per Alessandro Rossi che dovrà saltare il derby, è caduto in un’ingenuità che si poteva evitare.”

La rivelazione stagionale del centrocampo biancoceleste, Cassio Cardoselli: “La differenza tra oggi e Ascoli è che stavolta abbiamo sfruttato le tante occasioni avute. Sono felice per Palombi e Murgia, oggi sono stati i migliori e stanno svolgendo un grande lavoro anche nello spogliatoio, aiutando i nuovi come me ad ambientarsi. La stagione per me è iniziata bene ed il gol in Supercoppa è stato un’emozione fortissima, ma purtroppo non è bastato per vincere. Dal derby mi aspetto di tutto, i ko della Roma contro Pescara e Crotone hanno dimostrato quanto sia aperto questo campionato.”

Il mattatore del match con una doppietta, Simone Palombi: “La cosa fondamentale oggi era mantenere alta la concentrazione per tutta la partita, cosa che non eravamo riusciti a fare ad Ascoli. Ora ci servirà un filotto di vittorie, lo sappiamo bene e il derby è già nei nostri pensieri. Dispiace per Rossi ma sono situazioni che nel calcio capitano, soprattutto a diciotto anni. Ora vorremmo lanciare un appello ai tifosi: veniteci a sostenere a Trigoria perché in un derby sentire la gente laziale al proprio fianco è fondamentale.”

Infine, il commento del mister Simone Inzaghi: “Purtroppo Rossi ha compiuto un’ingenuità incredibile, sul momento non si è ricordato di essere già ammonito. E’ un peccato ma purtroppo può capitare, giocherà un altro al posto suo e state sicuri che ci faremo trovare pronti. Oggi la squadra mi ha fatto felice dimostrando più cinismo, ad Empoli ed Ascoli eravamo usciti sconfitti nettamente sul punteggio ma immeritatamente sul piano del gioco, purtroppo paghi caro le situazioni quando non riesci a segnare. Purtroppo questa mancanza di cattiveria ci è già costata un trofeo, ma questo per noi è un anno zero. Ci sono ragazzi che stanno crescendo partita dopo partita, come Cardoselli e Folorunsho. Il derby ci ha dato quest’anno grandi soddisfazioni ma ogni partita fa storia a sé. Sicuramente anche la Roma quando è alle prese con delle assenze soffre, quest’anno la realtà del girone C è molto equilibrata e gli ultimi passi falsi della Roma ci hanno detto che non esistono squadre invincibili. Anche noi siamo caduti a volte inaspettatamente, ma i derby regala motivazioni più di ogni altra sfida.”

Fabio Belli

Ledesma: “La Lazio è nel mio destino. Tornare? Solo se…”

Anche se sono diversi mesi da quando Ledesma ha lasciato la Lazio la squadra biancoceleste ha sempre un posto d’onore nel cuore di Cristian. Intervistato da 1900 TV l’ex centrocampista biancoceleste ha parlato della sua nuova squadra, il Santos, del momento particolare dei suoi ex compagni e di molto altro.

Queste le sue parole: La Lazio è nel mio destino. Non è un caso che sia arrivato al Santos, nella squadra il cui giocatore simbolo fu compagno di Chinaglia e Wilson ai tempi dei NY Cosmos. La mia vita calcistica ha sempre un legame con la Lazio.

Come ti trovi in Brasile: “E’ una bella esperienza perché in questo club c’è tanta storia. Non ho mai visto giocare Pelé, poi essendo argentino sono più legato a Maradona che invece ho visto giocare. Ma è una sensazione piacevole giocare nella sua stessa squadra. Mi hanno subito accolto molto bene. Per i nostri tifosi è una cosa bella che un giocatore che ha giocato tanti anni in Europa abbia deciso di giocare per la loro squadra e mi ringraziano sempre facendomi sentire il loro calore”.

Anche il tuo ex compagno Felipe Anderson ha giocato nel Santos: “Lo sento spesso, anche quando è stato qui con la nazionale olimpica. Qui tutti ne parlano bene ma abbiamo visto tutti che giocatore è e immaginiamo cosa possa diventare in futuro”.

Difficoltà nella nuova avventura: “Mischiando italiano e spagnolo riesco a cavarmela per la lingua. E’ il mangiare che non va tanto bene: dopo 14 anni in Italia non è semplice per nessuno”.

La tua famiglia come si trova in questa nuova realtà: “E’ un momento difficile per tutti. Con mia moglie Marta lo abbiamo sempre detto: siamo stati fortunati visto che ho passato cinque anni a Lecce e nove alla Lazio.

Cos’è stata e cos’è la Lazio per te: “La Lazio è stata la mia consacrazione nel calcio. Rappresenta l’amore verso una maglia che nel corso degli anni è sempre aumentato, non sono nato tifoso biancoceleste ma lo sono diventato. E’ stata una bellissima storia che non si interromperà mai, il legame rimarrà per sempre. Non solo per me ma anche per tutta la mia famiglia”.

Chi vince la Serie A: “Per me la Juventus è sempre la più forte”.

Cosa faresti se Lotito ti richiamasse: “Non dipende certo dai soldi ma dalla considerazione che posso avere. Alla mia età non cerco un contratto importante ma voglio giocare. Quindi rispondo che conta solo la considerazione che posso avere sul campo”.

Primavera, Lazio-Ternana 3-0, è super Palombi. Follia Rossi, salterà il derby

La ricetta è stata quella più semplice. Serviva il miglior Palombi, serviva una Lazio finalmente concreta in avanti e attenta in difesa. Ovvero, tutto quello che ad Ascoli era mancato quasi rovinosamente ed alla fine era arrivata una sconfitta che aveva spezzato il primo vero momento positivo della stagione. Contro la Ternana dell’ex Avincola, per tanti anni sulla panchina degli Allievi Nazionali biancocelesti, è arrivata la gioia della vittoria, rotonda ed inequivocabile, con un Palombi sopra le righe e il ritorno con gol di capitan Mattia al centro della difesa. Il miglior preludio possibile a un derby che già promette scintille nella prossima giornata di campionato.

E’ SUBITO PALOMBI – Pronti via e la Lazio è già in vantaggio con Palombi: le punizioni di Murgia sono sempre una bomba ad orologeria per le difese avversarie, la traiettoria a rientrare trova pronto il bomber che a tu per tu col portiere rossoverde Scarsella dimentica gli errori di Ascoli, rigore compreso, e trova subito il vantaggio. Dai calci piazzati arrivano le occasioni migliori da una parte e dall’altra: gli inserimenti di testa di Argento da una parte e Manoni dall’altra impegnano severamente i portieri. La Ternana reagisce al gol incassato con veemenza e trova anche il pari, annullato però a Tedesco per posizione di off side.

REAZIONE UMBRA E COLPO DEL KO – Sono quelle questioni di centimetri che cambiano una partita, perché passati i dieci minuti di sfuriata umbra, la Lazio prende saldamente in mano il gioco e trova il meritato raddoppio prima dell’intervallo: prima Murgia non centra il bersaglio davvero per un soffio, quindi incursione del solito, incontenibile Palombi e cross teso sul quale il tap-in di Mattia è sin troppo comodo. Due a zero applausi dalla tribuna del “Fersini”, per una Lazio Primavera finalmente convincente.

RIPRESA SUL VELLUTO, FOLLIA ROSSI – Può in questa stagione una giornata della Lazio Primavera essere senza nuvole? Sembra proprio di no, perché Alessandro Rossi, match winner dell’ultimo derby, sarà costretto a saltare la stracittadina a Trigoria a causa di un doppio giallo rimediato con la partita in completo controllo. Il secondo, per aver calciato un pallone a troppo fermo, appare un’ingenuità troppo grande per essere vera. Così è, di buono almeno c’è che la Lazio in dieci non rischia praticamente nulla, ed anzi con la Ternana protesa in avanti arriva il tris di Palombi, bravo a sfruttare un suggerimento di Manoni. Tre punti in cassaforte e ora testa al derby, che potrebbe già rappresentare il crocevia della stagione per gli aquilotti.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO – TERNANA 3-0

Marcatori: 5′ Palombi (L), 40′ Mattia (L), 67′ Palombi (L)

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Quaglia, Mattia, Germoni (57′ Collarino); Murgia (68′ Rokavec), Cardoselli, Folorunsho (73′ Cinti); Palombi, Rossi, Manoni. A disp. Borrelli, Lazzari, Bernardi, Cotani, Pedrazzini, Nolano, Calì, Bezziccheri. All. Inzaghi.

TERNANA (4-2-3-1): Scarsella; Massarucci, Roscioli, Della Spoletina, Vittori (72′ Salim); Dionsi, Rocchi; Omar (77′ Berni), Pigazzini (61’Giuntini), Argento; Tedesco. A disp. Alleori, Fadl, Tabella, Baccanera, Paolucci, Bellini, Calisi, Giuntini, Polizzi. All. Avincola.

ARBITRO: Antonio Di Martino (sez. Teramo).

ASS: Marinenza – Loni.

NOTE. Ammoniti: 8′ Dionsi (T), 14′ Roscioli (T), 47′ Rossi (L), 63′ Cardoselli (L), 87′ Tedesco (T) Espulsi: 54′ Rossi (L) per doppia ammonizione. Recupero: 2’pt; 3′ st.

Giampaolo: “Lazio in crisi? Meglio non fidarsi”

Il tecnico dell’Empoli, Marco Giampaolo, si è sottoposto alla consueta conferenza stampa della vigilia.

Queste le sue parole sull’incontro di domani: “Non bisogna fidarsi di questa Lazio. Ha avuto troppi infortuni ma ora sta recuperando tutti. E’ una squadra con elementi di valore, si muovono molto e possono creare tanti problemi. E’ una partita più difficile di quella della settimana scorsa con i viola. La Fiorentina gioca tanto ma ti da riferimenti, mentre gli uomini di Pioli lo fanno meno. Non credo che l’impegno in Europa League possa incidere più di tanto. Dipende dai cambiamenti che il tecnico apporterà alla sua squadra. In Coppa molti titolari sono rimasti a riposo, quindi non mi aspetto che siano stanchi”.

Poi parla dell’Empoli: Ho un buon gruppo, tutti si allenano bene e sono sempre pronti. Per me è importante, chi gioca meno e lavora bene durante la settimana mi permette di lavorare nel miglior modo possibile. Non ho solo undici giocatori ma un gruppo, ed è quello che conta di più. Paredes sta facendo bene nel ruolo di regista, come del resto ha già fatto a Firenze. Ho esposto al giocatore le mie opinioni sul suo ruolo e lui mi ha dato grande disponibilità. Saponara in questi giorni si è gestito da solo, ha fatto qualche allenamento con la squadra e qualche seduta differenziata. Lo stiamo valutando giorno per giorno”.

Sconcerti: “Deleterio il rapporto Lotito-tifosi”

Mario Sconcerti è intervenuto alla trasmissione 1900tv. Il giornalista ha parlato della Lazio e di Pioli, aggiungendo anche una personale opinione sulla divisione delle curve: La Lazio quando gioca da squadra è un ottima compagine. Specialmente quando gli attaccanti fanno la loro parte e quando giocatori come Cataldi esprimono le loro migliori qualità. La squadra di Pioli è un avversario ostico per chiunque: sta facendo benissimo in Europa League, il Dnipro è un ottimo avversario. Pioli è un buon allenatore, non sbaglia molto e lo ha dimostrato durante la sua carriera. Se le cose vanno male non dipende solo dal tecnico. Per la Lazio è difficile ottenere gli stessi risultati dell’anno scorso, i suoi limiti stanno uscendo fuori, sarà difficile arrivare terzi. Nella squadra c’è una crisi di mentalità ma anche tecnica ora. Candreva e Anderson non sono più gli stessi. Lo stadio con il Dnipro era vuoto, non c’e fiducia tra tifosi e società: Lotito non è un presidente che da speranze. Da tifoso come tutti ritengo la divisione delle curve un errore, uno stadio senza nessuna barriera si potrebbe comunque gestire. Gli incidenti avvengono ovunque, bisogna investire sul tifoso”.