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RASSEGNA STAMPA – Mercato

Due gol contro Dnipro e Palermo per riprendersi la Lazio e portarla fuori dal tunnel. Antonio Candreva ci prova, si è impegnato anche per ricompattare lo spogliatoio incrinato da qualche discussione. I rumors di mercato sul suo addio a gennaio sono già storia vecchia: «Posso smentire le voci che vorrebbero Candreva vicino all’Inter. Il giocatore ha un contratto con la Lazio e rimarrà a Roma», perentorio l’agente del giocatore Pastorello. Il ds Tare intanto continua la ricerca di un difensore per la sessione invernale. Resta in stand-by la pista Douglas, mentre piace Djilobodji del Chelsea: il centrale classe ’88, scaricato da Mourinho, cerca una nuova sistemazione. Dall’Inghilterra arrivano conferme sull’interesse del club biancoceleste.

Fonte: Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Morrison torna a Formello ma non si allena

A Formello si rivede Ravel Morrison. Il centrocampista della Lazio che, senza permesso, aveva lasciato il ritiro biancoceleste alla vigilia del match di Europa League con il Dnipro ed era volato in Inghilterra per motivi personali (la morte della nonna), è tornato oggi nel centro sportivo laziale. L’inglese però non ha preso parte alla seduta di allenamento condotta da Pioli sotto lo sguardo attento del ds Tare. Prima deve chiarire la propria posizione con il club che non ha gradito la sua ‘fuga’ di mercoledì sera. Al di là della multa auspicata nei giorni scorsi dallo stesso Pioli («Sicuramente la società prenderà dei provvedimenti»), il futuro biancoceleste di Morrison è più che mai incerto.

Fonte : Il Messaggero

UFFICIALE – Marco Di Vaio ottiene il patentino da ds

L’ex attaccante biancoceleste Marco Di Vaio e l’ex terzino giallorosso Federico Balzaretti sono tra i sono diplomati al corso per direttore sportivo organizzato dal Settore tecnico della Figc, in collaborazione con l’Associazione italiana direttori sportivi, che si è concluso ieri con gli esami finali. L’ottenimento del diploma è presupposto necessario per l’iscrizione nell’Elenco speciale per direttori sportivi.

Fonte: Ansa

Sedicesimi di Europa League: data e modalità dei sorteggi

In attesa che si giochi l’ultimo turno di Europa League e che il quadro delle squadre che accederanno ai sedicesimi di finale venga completato con le retrocesse dalla Champions,  l’Uefa ha voluto comunicare con largo anticipo le modalità di sorteggio dei sedicesimi, che si svolgerà lunedì 14 dicembre alle ore 13.00 a Nyon:

• Ci saranno due urne per il sorteggio: le 12 vincitrici dei gironi e le quattro migliori terze della fase a gironi di UEFA Champions League saranno teste di serie.

• Verranno sorteggiate contro le 12 seconde classificate della fase a gironi e le restanti terze classificate di UEFA Champions League.

• Le squadre non potranno affrontare club già sfidati nel proprio girone e nemmeno club della stessa federazione.

• Le partite si giocheranno il 18 e 25 febbraio.

• Il sorteggio degli ottavi si svolgerà separatamente, al termine dei sedicesimi di finale.

Ecco anche le date dei sorteggi dei prossimi turni e della finale di Basilea (sperando di vedervi anche la Lazio):
Ottavi di finale: sorteggio 26 febbraio (da confermare), partite 10 e 17 marzo
Quarti di finale: sorteggio 18 marzo, partite 7 e 14 aprile
Semifinali: sorteggio 15 aprile, partite 28 aprile e 5 maggio
Finale: 20.45CET, mercoledì 18 maggio, St. Jakob-Park, Basilea

 

STATISTICHE – Lazio: 100 angoli e non sentirli…

La quattordicesima giornata di campionato ha visto la Lazio confermare un dato interessante: secondo le statistiche infatti, la Lazio è la prima squadra della Serie A a raggiungere quota 100 calci d’angolo in campionato (subito dietro c’è la Roma che però è ferma a 95), con una media di 7,2 corner a favore a partita.
Dato che sicuramente è fonte di orgoglio, perché testimonia la grande propensione della squadra di Pioli a spingersi in avanti, e tale dato e coadiuvato dal fatto che la Lazio è prima in classifica per cross realizzati da Candreva e compagni (ben 127, il Torino è secondo a 117), ed è quinta per tiri realizzati (144: 67 nello specchio, 77 fuori). D’altro lato però il record di corner a favore dà anche dei segnali preoccupanti: il fatto che non è stato realizzato nemmeno un gol segnato sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Già l’anno scorso i corner sembravano essere più un problema che una soluzione per i biancocelesti, fu Parolo il primo a spezzare la serie negativa sui corner con il gol del pareggio a Bergamo contro l’Atalanta, poi un altro gol su angolo fu realizzato da Santiago Gentiletti sempre in trasferta contro la Sampdoria di Mihajlovic. Quest’anno invece, i calci piazzati in generale ma sopratutto i corner, continuano ad essere poco sfruttati dalla banda Pioli, eppure i saltatori non mancano: Hoedt, Gentiletti, Mauricio, Radu, Milinkovic-Savic, Klose, Matri, Parolo, Djordevic (quest’ultimo ha realizzato un solo gol su angolo…ma in Europa League in casa del Rosenborg), ecc…
Vista la difficoltà in fase realizzativa da parte dei biancocelesti in questo momento delicato, sta a Pioli trovare la soluzione più adatta per trasformare quello che oggi sembra un handicap in una nuova arma segreta, del resto i tabù sono fatti per essere sfatati…che sia proprio la Juventus dei giganti (Chiellini e Bonucci) la squadra che interromperà tale serie negativa? Venerdì il verdetto…

Morrison torna a Formello. Ma è isolato…

Welcome back Ravel! Peccato che l’annuncio non sia gioioso. La Lazio lo aspettava con ansia ma per discutere sull’atteggiamento tenuto in settimana, conclusosi con la fuga in Inghilterra senza il permesso della società. L’inglese è atteso ad un incontro con la dirigenza che porterà, presumibilmente, ad una decisione definitiva sul suo futuro: o resta con impegno o verrà messo sul mercato a Gennaio. Quest’oggi, nonostante fosse a Formello, non ha preso parte all’allenamento con tutto il gruppo. Per il reintegro in rosa bisognerà attendere ancora un pò.

FORMELLO – Nuovo modulo contro la Juve? Pioli ci pensa

La Lazio si è ritrovata al centro sportivo di Formello per preparare la sfida di venerdì contro la Juventus. Il momento delicato in casa biancoceleste non fa dormire sonni tranquilli a Pioli che sta pensando ad un nuovo modulo per affrontare i bianconeri. Infatti sono andate in scena le prove di 4-4-2. Pioli ha capito gli errori di Empoli e vuole ripartire dal secondo tempo contro i toscani dove la Lazio ha avuto una manovra più fluida creando molte palle gol. Il tandem Klose  Matri pare il più affiatato ed è stato provato anche questo pomeriggio. Candreva e Anderson come ali laterali. A farne le spese, se si optasse per tale modulo, sarebbero Milinkovic-Savic e Djordjevic. Morrison a Roma, ma non si è allenato con il resto del gruppo. Bocciato, al momento, Radu come terzino sinitro. Gentiletti riprenderà il posto da titolare in difesa.

Tacchinardi parla di Lazio Juve: “Per entrambe le squadre partita della svolta”

L’ex bianconero Alessio Tacchinardi parla di Lazio Juve: “Sarà una partita molto tesa, molto difficile per entrambe le squadre anche se arrivano in modo molto diverso – ha affermato al sito lalaziosiamonoi.it -. La Juve arriva ‘carica a pallettoni’ mentre la Lazio con delle insicurezze e un ambiente non proprio ottimale. Per i capitolini può rappresentare la gara della svolta, visto che hanno bisogno di tornare ad essere la squadra importante che sono. Però, potrebbe anche essere la gara della caduta definitiva, visto che, dopo una grande crescita, non si sa bene i motivi, la squadra di Pioli ha avuto questo calo clamoroso di gioco e concentrazione. Sarà una partita delicata per loro. La Juventus, invece, la vedo pronta e carica, potrebbe sfruttare questo momento”.

Poi sull’allenatore biancoceleste: “Io penso che Pioli sia un allenatore importante e che abbia lavorato molto bene. Io lo confermerei ma questo lo posso dire in base a quello che vedo, al suo calcio e al suo modo di lavorare. Ha sempre fatto vedere un grande calcio. Detto questo, però, bisogna calcolare le dinamiche dello spogliatoio, vedere se è ancora credibile agli occhi dei giocatori e se non ci sono state situazioni delicate. Questo non posso saperlo. È un grande allenatore ma come tutti gli allenatori potrebbe aver perso credibilità e alchimia con il gruppo e allora diventa giusto cambiare. Sarà una partita molto delicata per lui e per la Lazio. Personalmente, non gli voglio assegnargli grandi colpe nonostante il periodo buio”.

Tacchinardi traccia gli obiettivi delle due squadre: “La Juventus è tornata e venderà la pelle cara a tutti. Può tornare ancora più su. Non vedo una squadra nettamente più forte dei bianconeri. Ci sono più compagini che possono lottare per lo Scudetto e ora c’è da calcolare anche la Juve. La Lazio è una delle squadre più indecifrabili di questo campionato. Ha dei giocatori forti ma non fortissimi e un ambiente che ha bisogno di grande entusiasmo cosa che ora non c’è. Il giocatore che gioca a Roma è influenzato dall’ambiente. Non posso dire, oggi, dove può arrivare perché può decollare da un momento all’altro o cadere in discesa libera. Ricordo che qualche settimana fa, la Lazio era alta in classifica mentre ora si è capovolta tutto. Roma è una piazza delicata come lo è, per esempio, Napoli. In passato da Pioli sono state fatte delle dichiarazioni importanti, che sono servite per dare autostima alla squadra ma, in questo momento, stanno facendo l’effetto contrario, un effetto boomerang pesantissimo. Oggi il segreto è dare meno aspettative possibile ai tifosi perché la gente influenza molto le prestazioni della squadra. Può vincere con la Juve e decollare o sprofondare in maniera clamorosa. Ha le qualità tecniche per arrivare in Europa League ma non se a livello morale ha le qualità per poter superare questo momento. Non so se i giocatori hanno gli attributi adatti per voltare pagina”.

Chiosa finale su Perugia Juventus del 2000: “Io ero in campo e non è stata sicuramente una bella giornata (ride, ndr). Quell’anno entrambe le squadre meritavano lo Scudetto. La Lazio fece una rincorsa strepitosa. Eppure, quella partita non si doveva giocare, perdere il campionato in un modo del genere ha fatto male. La Lazio, però, due anni dopo ci ha restituito il favore con quel 4-2 nei confronti dell’Inter”.

Dybala: “Vogliamo i tre punti ma non sarà facile”

Con la vittoria di Palermo continua la rimonta della Juventus alle parti nobili del campionato. Venerdì sera gli uomini di Allegri saranno impegnati in casa biancoceleste, dove troveranno i padroni di casa arrabbiati dopo la sconfitta di Empoli. Impegno difficile da superare, ma farlo significherebbe far sentire la voce grossa alle squadre avanti in classifica. Per parlare della sfida con la Lazio è intervenuto ai microfoni di Sky Sport l’attaccante juventino Dybala: “Gara molto difficile, loro sono in crisi e vogliono superare questo momento. Quindi saranno molto carichi. Inoltre quando le altre squadre giocano contro di noi vogliono vincere. Scenderemo in campo come abbiamo sempre fatto, come negli ultimi incontri con Manchester e Palermo. Vogliamo giocare bene e conquistare i tre punti”.

A. Filippini: “Lazio sfortunata ma con la Juve può…”

Per parlare del momento difficile in casa biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com l’ex calciatore Antonio Filippini.

Queste le sue parole sul periodo no: “La squadra sta attraversando un momento difficile. Ad Empoli certamente è stata anche sfortunata, non meritava la sconfitta. Comunque ora c’è subito la sfida contro la Juventus, ma non credo possa essere decisiva per Pioli.

E’ un momento importante per il mister alla Lazio? “Ad ora le aspettative sono andate deluse, almeno per quanto concerne il campionato. Potrebbe essere un periodo decisivo, la società potrebbe guardarsi intorno se la squadra non dovesse riprendersi”.

Vincere con la Juve sarebbe una risposta importante: “Venerdì potrebbe essere la gara della svolta, in qualsiasi senso. I bianconeri hanno ritrovato i risultati e l’entusiasmo, perdere contro di loro ci può stare. Ma la Lazio è anche in grado di vincere e ripartire. Spero sia così, per la piazza e per l’ambiente”.

Allegri: “Ordine, concretezza e grinta: questa è la vera Juve”

Alla luce degli ultimi risultati ottenuti si direbbe, senza alcun dubbio, che la Juventus con il 3-0 esterno a Palermo abbia davvero intrapreso la giusta via in campionato. Con il successo in terra siciliana i bianconeri hanno confermato la propria posizione alle spalle dei primi ed ora si ritrovano a soli tre punti dal quarto posto, occupato in questo momento dalla Roma. Senza dimenticare, tra l’altro, che nel frattempo i bianconeri hanno raggiunto gli ottavi di Champions con la possibiità di confermarsi al primo posto del proprio girone strappando almeno un pareggio a Siviglia nel prossimo turno. “Siamo stati ordinati, concreti e grintosi”, le parole con le quali Allegri ha commentato il quarto centro consecutivo della sua squadra in campionato, il quinto tenendo conto anche dell’1-0 sul Manchester City in Coppa. Il tecnico bianconero aveva predicato pazienza. Non si era mai preoccupato quando le cose andavano male ed i tifosi lo criticavano ma ora i fatti stanno dimostrando che aveva ragione. Dal quattordicesimo posto la squadra è risalita al quinto ed ora si appresta a concentrarsi sulle prime posizioni, cominciando dal terzo posto “che è l’obiettivo minimo”, come dichiarato dal dg Beppe Marotta. I prossimi due incontri in campionato possono essere quelli della svolta definitiva. I bianconeri giocheranno venerdì con la Lazio – arrabbiata per la sconfitta di Empoli – ed il 13 dicembre in casa ospiteranno la Fiorentina. La sfida con gli uomini di Sousa è attesa come il vero banco di prova. Secondo Morata quelli contro i rosanero sono “stati tre punti chiave” conquistati grazie al “grande lavoro di tutta la squadra”. Sui social “Avanti Juve”, è il grido di Chiellini e Buffon, che tornano a pensare in grande. L’unico giocatore di Allegri un pò scontento, a sentire le sue parole nel dopo-partita di Palermo, sembra Zaza: “Mi piacerebbe giocare di più”. Dopo la giornata di riposo concessa dalla società, oggi la ripresa degli allenamenti a Vinovo per preparare la trasferta in terra capitolina dove, i bianconeri, dovranno fare a meno di Paul Pogba squalificato per un turno. La Juventus sembra tornata e la sua presenza ingombrante pesa sulle avversarie che la precedono. Dopo tutto il primo posto è lontano ma “nulla è scontato”, come detto da Marchisio, dopo l’“ottima prova” di Palermo.

 

Europa League – Brutte notizie per la trasferta in Francia

I tifosi biancocelesti in occasione della prossima trasferta di Europa League non potranno seguire la propria squadra. Infatti la trasferta in Francia con il Saint Etienne, in programma giovedì 10 dicembre, è stata vietata ai sostenitori biancocelesti. Questo quanto comunicato dalla società biancoceleste: «Tale misura restrittiva, è stata imposta dal governo francese a seguito degli attentati di Parigi» e, rivolto ai tifosi, «di non mettersi in viaggio verso la Francia e di non acquistare biglietti di altri settori al fine di evitare sanzioni da parte delle autorità locali».

Fonte: AdnKronos

Dabo: “I laziali non sono fascisti. Il ricordo più bello? Il calcio di…”

L’ex centrocampista biancoceleste, Ousmane Dabo, si è raccontato in una lunga intervista a FrSerieA svariando dagli albori della sua carriera iniziata in Francia al grande calcio raggiunto grazie all’Inter. E poi la Lazio, l’aquila sul petto portata sempre con onore e rispetto. Cinque stagioni tra i capitolini, dal 2003 al 2006 e poi dal 2008 al 2010.

L’esperienza nell’Inter: Milano è stata un sogno ad occhi aperti, ho giocato al fianco di grandi giocatori come Ronaldo, Djorkaeff e Cauet, che oltretutto, aiutò me, Camara, Frey, Silvestre e Zoumana, ad integrarci nel gruppo”.

L’esperienza più importante però è biancoceleste: “Il ricordo a cui sono più legato sono i calci di rigore nella finale di Coppa Italia del 13 maggio 2009. Essere l’ultimo a tirare e riuscire a vincere il trofeo con quel tiro è stata un’emozione incredibile. Ed ancora più incredibile riuscire a farlo a Roma, dove la gente vive il calcio un maniera incredibile. In nessun’altra parte di Italia si vive il calcio come nella Capitale.

Roma però è soprattutto derby: “Una partita speciale, la pressione è enorme. E’ già una gara difficile per un calciatore straniero come me, quindi pensate per un giocatore del posto che ha amici sia nella Lazio che nella Roma. Poi ci sono i tifosi che già dal momento della firma del contratto ti fanno capire quanto sia importante battere i rivali cittadini. A volte prima della gara può verificarsi qualche scontro tra tifosi ma negli ultimi anni questo accade sempre meno”.

I giocatori più forti con cui ha giocato: Ronaldo e Zidane. Il brasiliano credo sia il miglior centravanti di sempre, ancora più forte di Messi e Cristiano Ronaldo. Il francese invece era un genio. Per quanto riguarda ora, penso a Pogba, non perché mio conterraneo ma perché lo trovo fantastico”.

Un giudizio sulla Serie A: “L’Italia avrebbe dovuto rinnovare gli stadi. Gli impianti sono vecchi e con sempre meno gente. Le istituzioni faticano a prendere decisioni che possono portare grandi cambiamenti. Poi c’è sempre paura di agire”.

In un documentario i media in Francia hanno descritto negativamente i tifosi romani: “Sono state date immagini disoneste, una documentazione scorretta e non corrispondente alla realtà. E’ una vergogna puntare il dito contro tutti i tifosi tacciandoli di fascismo o razzismo quando questo problema riguarda solo una minoranza del pubblico. E’ successo anche in Francia nella Tribuna Boulogne ma non per questo accusiamo i tifosi del PSG di essere nazisti. E’ stata una pessima pubblicità per Roma e non rappresenta i miei giorni nella Città Eterna. Inoltre il calcio è manipolato dai politici, è il riflesso della società. Non voglio dire che non esistano questi problemi ma dico che non bisogna generalizzare”.

Il laziale è razzista? “Non è un discorso prettamente del tifoso biancoceleste, i versi delle scimmie li ho sentiti ovunque. Questo malcostume non esiste solo in Italia ma anche in Francia o in Spagna. E’ capitato anche da parte dei tifosi laziali ma mi dissero fosse solo un tentativo di destabilizzare l’avversario. Avevo un buon rapporto con i tifosi, quando è capitato ho parlato anche con i capi ultras chiedendo di trovare un altro modo, magari con fischi e cori. Naturalmente, anche se era solo una provocazione, questo atteggiamento mi riguardava da vicino, mio padre è nero: anche se non erano cori rivolti a me mi davano fastidio. Ma i sostenitori della Lazio vivono completamente il calcio e la sua squadra. Sono degli ottimi tifosi: ogni francese abbia giocato lì vi dirà la stessa cosa, chiedete a Saha, Cissé o Ciani!.

Il presente: “Ho una scuola calcio in Senegal, a Ziguinchor. Almeno i giovani svolgono le attività in buone infrastrutture piuttosto che sulla terra. Con l’aiuto degli sponsor vorrei installare un campo sintetico. I giovani migliori, che possono avere un futuro in ambito professionistico, proviamo a proporli a club senegalesi o europei. Noi li accompagnamo, aiutandoli in questo”.

 

 

Importante decisione del giudice sportivo sulla Lazio…

Importanti novità arrivano dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel, che ha da poco reso noto il comunicato ufficiale sulle decisioni della 14° giornata di serie A. Il Direttore Sportivo Igli Tare, “per essersi, al rientro negli spogliatoi al termine della gara, rivolto ad un Arbitro addizionale con un atteggiamento irriguardoso”, è stato ammonito con diffida. Tra le decisioni, spicca anche la squalifica del centrocampista Juventino Paul Pogba, che ha rimediato l’ammonizione nella gara con il Palermo essendo diffidato, e quindi salterà il match di venerdì contro i biancocelesti.

FRANCIA – Clamoroso: Benzema cacciato dalla Nazionale?

PARIGI, 1 DIC – Ora arriva anche il cartellino rosso di Manuel Valls. Intervistato questa mattina da radio Europe 1, il primo ministro della Francia, ha lasciato intendere che l’avvenire di Karim Benzema nell’Equipe de France è fortemente compromesso a causa del suoi coinvolgimento nello scandalo legato ai ricatti a luci rosse con il sextape al compagno di squadra Mathieu Valbuena. «Un grande sportivo – ha avvertito Valls – dev’essere esemplare. Se non lo è non c’è posto per lui in Equipe de France». «Se ci ci fosse un ministro indagato, oggi non starebbe più nel governo. In un certo senso è la stessa cosa per la Nazionale di Calcio», ha tagliato corto il primo ministro della Francia. A inizio novembre l’attaccante del Real Madrid è stato iscritto nel registro degli indagati per «complicità in tentato ricatto e partecipazione ad associazione a delinquere». I giudici cercano di capire se Benzema abbia esercitato pressioni su Valbuena affinchè accontentasse un gruppo di ricattatori che chiedeva 150 mila euro per non divulgare un riservatissimo video hard ‘rubatò dal suo smartphone. Secondo fonti vicine all’inchiesta, durante il fermo al commissariato di Versailles, a inizio novembre, Benzema ha confessato di aver fatto «da intermediario» per «facilitare i contatti» tra il collega in Nazionale e Karim Zenati, suo caro amico d’ infanzia finito nei giri del malaffare e presunto ricattatore. In un’intervista pubblicata nei giorni scorsi sul quotidiano Le Monde Valbuena ha puntato per la prima volta il dito contro Benzema. Da Facebook ha anche rimosso la profile picture che lo ritraeva abbracciato al fianco del suo ex-amico e compagno di squadra. I tre ricattatori da settimane in carcere e incriminati per ricatto e associazione per delinquere rischiano un minimo di 5 anni. Alla vigilia dell’apertura dell’europeo di calcio 2016, che si terrà l’estate prossima proprio in Francia, i Bleus di Didier Deschamps, devono fare i conti con un nuovo scandalo di cui proprio non si sentiva il bisogno.

Fonte: Ansa

Boksic: “Lazio serve pazienza” e poi su Felipe Anderson…

Sei anni totali con la maglia della Lazio ed ex bianconero. Alen Boksic torna a parlare ai microfoni di TuttoSport prima della sfida Lazio-Juventus e si dice triste per il brutto momento dei biancoazzurri: “Mi rammarica vedere la Lazio in queste condizioni, serve avere calma nei giudizi, ma purtroppo si sa che il calcio non è sinonimo di pazienza. Sono dell’idea che non basta cambiare gli allenatori per venire fuori dai problemi, anche perché secondo il mio parere Pioli non ha colpe“. Poi l’ex attaccante continua sui possibili motivi di questo periodo no: “Da fuori non è facile capirne i motivi, ma di sicuro servirebbe che Felipe Anderson torni decisivo come prima”.

SERIE A – Il Verona annuncia il suo nuovo allenatore

(ANSA) – VERONA, 1 DIC – È Luigi Delneri il nuovo allenatore del Verona, che ieri ha esonerato Andrea Mandorlini. Lo ha annunciato il club scaligero. Il tecnico di Aquileia sarà affiancato da Francesco Conti (vice allenatore), Maurizio D’Angelo (collaboratore tecnico) e Luca Alimonta (preparatore atletico). La conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore è in programma alle 13.30.

Candreva – Inter: Parla l’agente….

Da quando è iniziata la discesa della Lazio, ha tutti i fari puntati su di lui. Tra dichiarazioni e partite iniziate in panchina è stato uno dei più chiacchierati anche a livello di calciomercato. Antonio Candreva è l’uomo del momento, nelle ultime due gare in cui la Lazio ha segnato lui è andato in gol. Ma questo non è bastato a spegnere le voci di mercato sull’esterno della Nazionale. Di un possibile interessamento dell’Inter, ha parlato il suo procuratore Federico Pastorello, intervenuto direttamente ai microfoni di fcinternews.it: “Smentisco assolutamente che il mio assistito sia vicino all’Inter. Ha un contratto con la sua attuale squadra e rimarrà a Roma. Ho letto di questa cosa, sia da giornali che da altre parti ma posso dire con certezza che tra Antonio e i neroazzurri non c’è nulla“. Poi lo stesso procuratore si esprime su un altro suo assistito, Samir Handanovic: “Definiremo il tutto tra dicembre e gennaio, ma sulla durata del contratto ancora dobbiamo discuterne“.

Reja: “Alla Lazio manca organizzazione da grande squadra”

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Dopo la vittoria nel suo personale ‘derby’ con la Roma, Edy Reja ha rilasciato alcune dichiarazioni a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Euforico? No, non lo sono mai, resto sempre con i piedi per terra, perché nel calcio, quando si fanno troppi voli, si fa sempre presto a cadere. Mentirei però se negassi che battere i giallorossi è stata una soddisfazione enorme. Solo da atalantino però, nonostante Tare mi abbia ringraziato in diretta. Sicuramente anche Lotito mi avrà perdonato, dopo quello che è successo con la Lazio. I ragazzi seguono le mie indicazioni in maniera sempre più convinta. Proprio guardando le gare dell’anno scorso contro la Lazio mi è venuta l’idea del 4-3-3, è l’ideale con Gomez e Moralez e domenica lo abbiamo applicato al massimo. La Roma ha pagato i contraccolpi dei risultati negativi con Bologna e Barcellona, mentre noi abbiamo interpretato la gara quasi alla perfezione, vincendo e giocando anche bene. È stata la nostra esibizione più spettacolare, anche se non è stata l’unica al cospetto di squadroni come Inter e Milan. Adesso dobbiamo provare a replicarci anche in casa, abbiamo ottimi margini di crescita. Per l’Europa le concorrenti sono tante: io so che il presidente Percassi può puntare sul mercato di gennaio, ma non gli chiederò nulla, anche perché ha dato all’Atalanta quell’organizzazione da grande squadra, quelle strutture e quella capillare distribuzione dei compiti che manca a Napoli e Lazio. Lavoro con circa quindici uomini, due solo dei quali sono miei: Alberto Bollini e Gigi Febbrari, che ha avuto il coraggio di seguire la Roma per seguirmi qui. Con tutti c’è totale sintonia, usiamo metodi all’avanguardia, sia nell’analisi dei dati fisici dei giocatori sia nella preparazione atletica, e finora non abbiamo avuto neanche un infortunio muscolare. Giorni fa Febbrari mi ha letto un articolo in cui Piquè parla del sistema di allenamento del Barcellona: in pratica, si lavora sul campo e in palestra non si usano macchine, come facciamo noi. Un sogno? C’è una cosa che con la Lazio ho sfiorato due volte di fila e che vorrei raggiungere, ma non vorrei sembrare esagerato facendo proclami o sparando alto. Vorrei tanto ascoltare una musichetta che ho sentito solo davanti alla tv, quella della Champions…come mi piacerebbe!“.

Pulici: “Cataldi incarna la lazialità, la società tuteli e valorizzi questo gioiello”

Il numero uno dello scudetto del ‘74, Felice Pulici, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per fare il punto sul momento nero della Lazio, ora al decimo posto in classifica e in netta difficoltà con un solo punto conquistato nelle ultime cinque partite di campionato. Questo al netto delle controversie arbitrali, con la partita di Empoli che ha scritto l’ennesimo capitolo stagionale da dimenticare nel rapporto tra i biancocelesti e i direttori di gara.

Pulici interviene in quello che sarebbe stato il giorno del compleanno di Luciano Re Cecconi, il suo compagno di scudetto. “Re Cecconi arrivò a Roma con la volontà assoluta di Maestrelli che lo aveva avuto al Foggia. La Lazio utilizzò i soldi per la cessione di Massa all’Inter, un affare che servì anche per l’acquisto di Frustalupi, il giocatore con la maggiore intelligenza calcistica che io abbia mai visto. In una squadra un po’ rissosa, dallo spogliatoio diviso ma nella quale Re Cecconi sapeva rappresentare il trait d’union. Tanto che veniva definito il saggio della squadra, pur essendo un giocatore che in campo esprimeva il maggior dinamismo tra gli undici titolari.

Quali personaggi nella Lazio attuale potrebbero essere rappresentativi del biancoceleste così come lo furono gli eroi del ’74? “Danilo Cataldi esprime il valore massimo della lazialità in questo momento. Un ragazzo cresciuto nella Lazio arrivando dall’Ottavia, dal cuore di Roma e che può essere sicuramente rappresentativo del popolo biancoceleste in campo. Cataldi ha ricevuto un premio come promessa mantenuta, il “Manlio Scopigno“, che evidenzia l’importanza che questo ragazzo può avere, anche strategicamente, nel futuro di questa società. Servirà concretezza e struttura per sostenere questi personaggi che possano incarnare lo spirito della Lazio all’interno della società.

La stagione della Lazio ha in ogni caso bisogno di ritrovarsi attorno a figure forti dopo un momento di smarrimento. Quanto può aver pesato la delusione-Champions nell’approccio in questa finora infelice stagione? “A noi pesò molto non disputare la Coppa dei Campioni. Una situazione difficile perché anche all’epoca significava far parte dell’elite europea, era un sogno competere con i grandi dell’epoca. La squadra deve ritrovarsi e come dicevo prima deve farlo intorno ai suoi personaggi di spicco, quelli con maggiore personalità ma che sappiano anche ritrovare sé stessi nell’indossare la maglia della Lazio..

Fabio Belli