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FORMELLO – Le ultime verso Lazio-Juventus

Mancano solo due giorni a Lazio-Juventus e la squadra biancoceleste si è ritrovata alle ore 16 agli ordini di Mister Pioli per la consueta seduta pomeridiana. Allenamento pomeridiano che, dopo una fase di riscaldamento, è stato seguito da un lavoro tattico. La seduta è terminata con una partitella a campo ridotto. Alla seduta non hanno preso parte Senad Lulic e Dusan Basta: il bosniaco ha riportato la frattura di un dito della mano ed è a rischio per dopodomani; poche notizie per quanto riguarda l’assenza del biondo terzino destro, per il quale si aspetta eventualmente il bollettino medico. Presenti invece Stefano Mauri e Ravel Morrison: il brianzolo sembra aver definitivamente recuperato dall’intervento per l’ernia del disco, anche se cerca comunque di evitare contrasti pesanti; l’inglese è tornato alla base oggi accompagnato dal suo agente, dopo la “fuga” della scorsa settimana. Domani la rifinitura è fissata nel pomeriggio.

Cuccureddu: “Juventus in salute, la Lazio deve ritrovarsi”

Tra due giorni allo Stadio Olimpico arriverà la temibile Juventus di Allegri in una gara cruciale e difficilissima per i biancocelesti di Stefano Pioli. Una delle bandiere juventine, l’ex centrocampista Antonello Cuccureddu, è intervenuto a LazioStyleRadio per analizzare il momento delle due squadre: “I risultati dicono che la Juventus è in salute, mentre la Lazio deve ritrovarsi. Ai bianconeri mancherà un Pogba in ripresa, son sicuro che i capitolini renderanno difficile la vita ai Campioni d’Italia. La Juventus sta ritrovando la coesione del gruppo, aspetto fondamentale per cercare di risalire la classifica”. Sulla cavalcata europea della Lazio: “I biancocelesti stanno facendo bene in Europa, contro avversarie che non prestano però troppa attenzione alla tattica. Ho visto alcune squadre in Europa League davvero scarse!”. Per la Lazio solo un punto nelle ultime 5 partite in campi0nato, forse la squadra non segue più il suo allenatore: “Pioli lo scorso anno ha dato un’impronta, non confermata fino ad ora nella stagione attuale. È lui che conosce gli umori dello spogliatoio, è lui che deve trovare il rimedio al fatto che i calciatori non corrono più come un tempo. Al mister stanno mancando i protagonisti della felice cavalcata di un anno fa, non è una questione di cambi di modulo. Sarebbe preoccupante se il motivo dell’attuale tracollo è che la squadra non segue i dettami del proprio tecnico”. Chiusura sulle favorite per lo Scudetto: “Vedo la Roma favorita nella corsa allo Scudetto, nonostante il Napoli sia molto forte”.

Gaby Mudingayi: “Pioli grande allenatore, la Lazio risalirà”

Intervenuto ai microfoni di areanapoli.it per parlare della prossima sfida dei partenopei contro il Bologna, l’ex centrocampista biancoceleste Gaby Mudingayi, attualmente svincolato, ha parlato anche di Lazio, e del momento difficile dei biancocelesti. Il centrocampista si è dichiarato sorpreso nel vedere la sua ex squadra così in difficoltà, ma ha fiducia in Pioli: “Conosco bene Pioli, ha perso diversi punti per strada però è molto bravo e saprà come riprendersi. La Lazio non è morta, risalirà la classifica, deve lottare per un posto in Europa. Il mister sa il fatto suo, l’ho avuto due anni a Bologna ed ha sempre ottenuto ottimi risultati. La stagione scorsa ha conquistato la Champions con merito, auguro a lui e a tutta la società di tornare dove gli compete“. Ha preferito poi glissare alle domande sul presidente Lotito, con un lapidario: “Domanda di riserva?“. A Mudingayi la Lazio è rimasta nel cuore, come dimostra la fede biancoceleste dei suoi  figli: “I miei figli amano il calcio, lo seguono con passione. Tifano Lazio, ma viviamo a Formia e nella nostra zona ci sono molti tifosi partenopei. Il loro cuore è biancoceleste!”.

COPPA ITALIA – Clamoroso: fuori una squadra di Serie A!

Clamorosa eliminazione nei sedicesimi di finale di Tim Cup, la vecchia Coppa Italia: il Palermo è stato infatti sconfitto dall’Alessandria, squadra militante in Lega Pro ed allenata dall’ex laziale Gregucci. 2-3 il risultato finale al “Barbera” di Palermo, con i siciliani già in svantaggio per 0-2 al termine della prima frazione di gioco, in virtù delle reti messe a segno per i piemontesi da Loviso su calcio di rigore e da Marconi. Inutile la reazione dei siciliani, sfociata nelle reti di Trajkovski e Gilardino, inframezzate dall’ 1-3 di Nicco. Espulso Vazquez per una brutta gomitata. Palermo di Ballardini dunque eliminato, ed Alessandria di Gregucci che accede agli ottavi di finale, dove se la vedrà con il Genoa.

Di seguito il tabellino completo del match:

PALERMOALESSANDRIA 2-3 (0-2)
MARCATORI rig. Loviso (A) al 4′ p.t., 23′ Marconi (A):
Trajkovski (P) al 10′, Nicco (A) al 36′ s.t., Gilardino (P) al 39′ s.t.
PALERMO (4-3-1-2) Colombi; Rispoli (7’st Morganella), Andelkovic, El Kaoutari, Daprelà; Rigoni (7’st Gilardino), Maresca, Hiljemark; Vazquez; Quaison (30’st Pezzella), Trajkovski. A disposizione: Sorrentino, Bolzoni, Goldaniga, Lazaar, Cassini, Gonzalez, Brugman, Struna, La Gumina. All. Ballardini.
ALESSANDRIA (4-3-3) Vannucchi; Celjak, Sosa, Sirri, Sabato; Nicco, Loviso (22’st Mezavila), Branca; Iunco (12’st Fischnaller), Marconi (16’st Bocalon), Marras. A disposizione: Nordi, Picone, Terigi, Morero, Cittadino, Manfrin. All. Gregucci.
ARBITRO Nasca di Bari
NOTE espulso Vazquez al 22’pt

BIGLIETTERIA – Info e prezzi per Lazio-Sampdoria

La società biancoceleste ha reso note le modalità di acquisto dei biglietti per la partita di Serie A Tim contro la Sampdoria in programma lunedì 14 Dicembre ore 20:45. Di seguito tutte le info biglietteria:

La S.S. Lazio comunica che, dalle ore 12:00 di sabato 5 dicembre, saranno messi in vendita i tagliandi per la partita di campionato LAZIO – Sampdoria in programma lunedi 14 dicembre alle ore 20:45.

TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO CHE IL TITOLO D’INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.

I tagliandi si potranno acquistare presso:

– I punti vendita Lazio Style 1900

– Le rivendite Listicket-Ticketone

– Tramite il Call Center al numero a pagamento 892.101 , il sito internet LISTICKET.COM Gruppo Ticketone con la sola modalità di acquisto HOME TICKETING   (è necessario disporre di una stampante laser). Molto comoda è l’opzione della scelta del posto nel settore selezionato.

Si ricorda che chi acquista un biglietto è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso ( D.L. 8/2/2010 nr. 8). Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.

 Per i ragazzi under 14, è possibile esibire anche solo il tesserino sanitario, per gli altri minori più grandi, è necessario esibire in alternativa in originale o in copia:

– il documento di identificazione rilasciato dal Comune;

– carta d’identità;

– lo stato di famiglia con foto;

– il certificato di nascita con foto o il passaporto di un genitore (in cui compaia ovviamente il minorenne).

Il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro e con le nuove disposizioni dell’ Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.

Per acquistare i tagliandi ci sarà tempo fino al calcio d’inizio dell’incontro. Si ricorda a tutti i tifosi che, il punto vendita dei tagliandi più vicino allo Stadio Olimpico è, il Lazio Style 1900 in Via Guglielmo Calderini 66 / C e sarà aperto il giorno della partita,  dalle ore 10:00 alle 13:30 e dalle ore 14:30 alle 21:15  saranno disponibili solo per la stampa dei tagliandi di Lazio-Sampdoria.

Settori e prezzi:

S E T T O R E INTERO RID. UNDER 16 (*) INVALIDI CIVILI 100 % (**)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE 200 €. == ==
TRIBUNA MONTE MARIO 80 €. 50 €. 50 €.
TRIBUNA TEVERE TOP 60 €. 40 €. 40 €.
TRIBUNA TEVERE 40 €. 25 €. 25 €.
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA 18 €. == ==
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR.- ACC.GNO 18 €. == ==
DISTINTI NORD EST – NORD OVEST – SUD EST
18 €. == ==
SETTORE OSPITI – DISTINTI SUD OVEST 18 €. == ==
CURVA NORD 18 €.

(*) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 1/1/1999 al 31/12/2010

(**) I tagliandi ridotti Invalidi Civili al 100 %, posso essere acquistati solo presso i Lazio Style 1900 e solo

il giorno della gara, presso la nuova biglietteria in viale delle olimpiadi 61, presso l’ex ostello della gioventù.

I bambini di 4 anni nati dal 1/1/2011 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto.

Infine, all’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.

SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IL GIORNO DELLA GARA, sarà attivata la nuova biglietteria in viale delle olimpiadi 61, presso l’ex ostello della gioventù. Il punto vendita sarà attivo dalle ore 15:45 di lunedi 14 dicembre e  abilitato a rilasciare SOLO TAGLIANDI PER LA TRIBUNA TEVERE, TEVERE TOP, TEVERE DISABILI, MONTE MARIO E D’ONORE CENTRALE con questi prezzi:

S E T T O R E INTERO RID. UNDER 16 (*) INVALIDI CIVILI 100 % (**)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE 200 €. == ==
TRIBUNA MONTE MARIO 80 €. 50 €. 50 €.
TRIBUNA TEVERE TOP 60 €. 40 €. 40 €.
TRIBUNA TEVERE 40 €. 25 €. 25 €.
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA 18 €. = =
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR.- ACC.GNO 18 €. = =

(*) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 1/1/1999 al 31/12/2010

RESTRIZIONI SULLA VENDITA ADOTTATE DALL’ OSSERVATORIO SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE:

– divito di vendita per i residenti della Liguria, escluso i possessori delle Fidelity Card;

SETTORE OSPITI: Sarà possibile acquistare i tagliandi per il SETTORE OSPITI, fino alle ore 19:00 di domenica 13 dicembre, presso le ricevitorie di tutta Italia della Listicket, presentando un documento di riconoscimento e la Fidelity Card.
Per consultare l’elenco clicca qui.

Formello – L’agente di Morrison a colloquio con Tare

Ieri dopo la fuga non autorizzata dal ritiro di giovedì mattina è rientrato a Roma Ravel Morrison. Al centro sportivo di Formello ha parlato con il ds Tare, il giocatore inglese ha chiesto la cessione. La rottura con la società biancoceleste è definitiva, la società proverà ad accontentarlo ma se non ci riuscirà si potrebbe arrivare alla rescissione del contratto.  Oggi al centro sportivo di Formello, è arrivato il procuratore, John Davies. L’agente del calciatore ha incontrato Tare per parlare del futuro del giocatore. Morrison vuole lasciare la Lazio al più presto e la società non ha intenzione di perdonarlo dopo il colpo di testa della settimana scorsa.

Marchisio: “Scudetto? Mancano tante partite”

Il centrocampista bianconero Claudio Marchisio ha parlato del momento che sta attraversando la Juventus ai microfoni di Jtv: “Ancora non abbiamo completato la nostra rimonta ma l’orgoglio e l’impegno dimostrati nell’ultimo periodo sono la strada giusta. Sarà più difficile degli anni passati quando abbiamo fatto delle partenze incredibili, dovremo impegnarci ancora di più ma ci sono ancora tante partite per lo scudetto”. Venerdì la Lazio, squadra già battuta in Supercoppa: “Bisogna preoccuparsi se una squadra come questa Lazio è in difficoltà. Vorranno risollevarsi in una partita importante, contro di noi sarebbe l’ideale ma ci stiamo preparando bene”. La Juventus “è indietro” ma è “abituata a vincere”, sottolinea Marchisio, che non ha preferenze tra campionato e Champions League: “Finchè possiamo vincerle tutte non scendo a patti”. In Champions contro il Siviglia i bianconeri puntano al primo posto del girone: “Trovarsi di fronte una seconda classificata potrebbe aiutare”. E prima di Natale il derby di Coppa Italia col Torino: “Sarà una partita da dentro o fuori, non so da quanti anni non capiti un derby così importante. Andare avanti eliminando i cugini non sarebbe male”.

Caldirola: “Lazio? Non a gennaio”

Con il ds Igli Tare in cerca di un degno sostituto di De Vrij sono tanti i nomi accostati ai biancocelesti negli ultimi tempi. Tra i tanti nomi usciti in questo periodo anche quello del difensore del Werder Brema, Luca Caldirola, attualmente in prestito al Darmstadt. Il giocatore ha parlato del suo futuro smentendo però un suo prossimo arrivo nella capitale: “Sono contento dell’interesse dei biancocelesti, significa che sto facendo bene. La Lazio è una grande squadra ma ho accettato di venire a giocare qui per cercare di ottenere una salvezza con un club piccolo come questo. Se riuscissi a raggiungere questo obiettivo ne ricaverei una grande soddisfazione. In questo momento non penso a cambiare squadra, voglio regalare al club la conferma in Bundesliga. Sono orgoglioso di questa squadra e di quello che stiamo facendo”.

 

Massimo Maestrelli: “Papà insieme ai ragazzi fecero un miracolo!”

Oggi, 2 dicembre, è il 39esimo anniversario della morte del più grande mister della storia laziale. Non rappresenta soltanto il mister che ha fatto la storia, ma è stato il padre della Lazio più amata di tutti i tempi. Dal suo lavoro, e amore nel farlo, ne uscì fuori un manipolo di eroi che diventarono leggenda per tutti. Questo è stato e sarà per sempre Tommaso Maestrelli, “il Maestro”. A ricordarlo è il figlio Massimo Maestrelli, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio: “Col fatto della sua morte è diventato quasi una leggenda, era un uomo dai sani principi. Io da piccolo mi legai molto a Giorgio Chinaglia, mentre più recentemente le persone che ho avuto vicino sono state Pulici, Wilson e Giancarlo Oddi. Poi sull’anno d’oro che tutti ricordano: “Quell’anno, anche per il più grande tifoso laziale, era impensabile vincere il tricolore, è stata una cosa pazzesca. I giocatori avevano grande personalità e lui riuscì a tirarne fuori al meglio. Mentre per la Lazio di Cragnotti era prevedibile vincere anche più di un tricolore per la forza della rosa, mentre la squadra di mio papà non aveva affatto i favori del pronostico, è stato incredibile. Basti pensare che la società, cambiò pochissimi dei giocatori che arrivarono secondi in serie B”. Si esprime sulla differenza tra il calcio passato e quello d’oggi: “Cose che non possono succedere nel calcio attuale, prima Anche il Verona aveva un allenatore meraviglioso come Bagnoli. Il calcio è totalmente cambiato, adesso fenomeni in campo che hanno comportamenti pazzeschi come ad esempio George Best non ce ne sono più. Oggi tutto è più mediocre, anche a livello di stadio, sarebbe bellissimo vedere una Lazio con un impianto da 30 mila posti e invece con lo stadio di adesso non si sente più l’atmosfera”. Poi ricorda un aneddoto: Quando andava male, ci faceva scendere vicino al tunnel. Ricordo quanto è stato bello abbracciare mio padre, dopo una vittoria contro un fortissimo Cagliari, segnò Giorgione e fu 1-0. Era splendido perché quei momenti li dedicava solo a me e mio fratello”. Infine un ricordo sul maestro: “Con Giorgione si divertivano a tresette, subbuteo… a mio padre piaceva giocare a scacchi. Oggi secondo me, anche se il calcio è totalmente cambiato, avrebbe fatto una gran figura come allenatore. Sarebbe stato un allenatore moderno”. 

Lippi-Lazio? Il tecnico: “Pronto a tornare ad allenare”

Pioli in bilico? Per il momento pare che la Lazio voglia continuare con l’allenatore parmense ma sicuramente la sua panchina non è più salda come lo era qualche mese fa. Difficile pensare a un esonero nell’immediato ma se da qui fino a Natale la Lazio dovesse continuare a perdere non sarebbe impossibile l’esonero. Considerando che le prossime tre gare di campionato vedranno i capitolini affrontare in successione Juventus, Sampdoria e Inter, tre partite tutt’altro che semplici. In caso di tre sconfitte su tre potrebbe davvero palesarsi un Petkovic-bis. Eventualmente sono tanti i nomi che circolano per il dopo Pioli, il più suggestivo è sicuramente quello di Marcello Lippi. L’ex c.t. della Nazionale ai microfoni Sky ha aperto alla possibilità di tornare ad allenare: “Se una squadra mi chiamasse ci parlerei. Non per forza deve essere una squadra costruita per lo scudetto, a me non fa differenza. Ho ancora voglia di allenare”.

Corradi: “Lazio, vinci e rilanciati”

L’ultima vittoria della Lazio contro la Juventus in campionato, risale a dodici anni fa. Finita 2-0, un gol lo segnò Bernardo Corradi. Proprio l’ex attaccante è intervenuto ai microfoni di Lazionews.eu per parlare della sfida di venerdì: “E’ un momento difficile in casa Lazio, ma non sono così pessimista. Ad Empoli, anche se non sono arrivati i 3 punti, ho visto una squadra che ha fatto la prestazione e ha risposto sul campo. Poi, se in un momento che è già difficile, ogni decisione arbitrale è a sfavore tuo è difficile non fare fatica. Incontrare adesso la Juventus può essere uno stimolo in più, anche perché hai poco da perdere. Servirebbe l’apporto dei tifosi per caricare la squadra, visto che si andrà ad affrontare una grande che è molto concreta e può far male, riuscire a battere una big potrebbe essere il trampolino di lancio per il prosieguo del campionato. Poi sul declino dei calciatori più forti spiega: “Non si può essere certi dei motivi di questa situazione, se non si vive lo spogliatoio. Sembra che si sia perso tutto lo spirito positivo che faceva superare ogni difficoltà. Nessun calciatore gioca male per essere ceduto, sarebbe un discorso controproducente”. Sulla differenza dei suoi Lazio-Juve e quelli di oggi dichiara: “E’ difficile mettere a confronto giocatori del passato con quelli attuali. Nei miei ricordi, delle partite disputate contro i bianconeri, ci sono sempre i miei gol e quelli di Fiore come nel 2-0 e nella finale di coppa Italia”.

Ravanelli: “Lazio, devi ricompattarti” Poi fa un pronostico…

Ha vinto tanto, quasi tutto con le maglie di Lazio e Juventus. Fabrizio Ravanelli, è un grande doppio ex delle squadre che si affronteranno tra due giorni all’Olimpico di Roma. La Lazio è chiamata ad una prova d’orgoglio e a rialzare la testa, proprio contro i campioni d’Italia in carica. La redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato l’ex attaccante per parlare di questa sfida: “Lazio e Juve hanno avuto problemi da subito, adesso i bianconeri ne stanno uscendo fuori. I biancocelesti invece non riescono a trovare il modo di risolvere le problematiche che si sono presentate. E’ strano, sembra che non ci sia più quell’unione, quelle motivazioni che hanno fatto sempre la differenza. La juve non avrà Pogba a disposizione, un grandissimo calciatore, ma ha comunque sostituti all’altezza”. Poi sugli attaccanti delle due compagini:Non è facile trovare un bomber da 20 gol, alla Lazio manca quello, ma ha anche a disposizione grandi attaccanti. Keita è fondamentale per la squadra romana,e quando ti manca pesa la sua assenza. Bisogna avere pazienza ed aspettare che un centravanti si sblocchi. Ad esempio, fino a pochi giorni fa, Mandzukic era per tutti uno che faceva fatica e non aveva le doti da goleador, ora invece è cambiato tutto”. Poi sui risultati della Lazio spiega: ” L’andamento altalenante tra Europa e campionato è difficile da spiegare. In coppa ha esperienza e determinazione che la portano avanti, mentre in campionato non trova quel carattere che serve per avere continuità“. Dice la sua anche sulla situazione del mister laziale: “Spero che questa contro la Juventus non sia decisiva per la sua panchina. Pioli è un grande allenatore, anche se sta trovando difficoltà, gli va data l’opportunità di lavorare. La Lazio nella stagione appena passata, ha fatto grandi cose con Pioli alla guida”. Spiega poi come dovrebbe svolgersi la partita a livello tattico: “Esiste un solo modo per mettere la Juventus in difficoltà, quello di aggredire i bianconeri. La Lazio non dovrà aspettarli e farsi attaccare, sarebbe sbagliato. La miglior cosa contro la squadra di Allegri sarà avere grande intensità e grande motivazione. Poi sul risultato finale la pensa così:“E’ una sfida importantissima, e la squadra che secondo me porterà a casa i 3 punti, sarà quella che riuscirà a segnare per prima”.

Lazio, il ricordo di Maestrelli a 39 anni dalla morte

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La S.S. Lazio ricorda, a 39 anni dalla sua scomparsa, Tommaso Maestrelli, artefice del primo Scudetto biancoceleste. Tommaso è stato e sarà sempre un esempio per tutti, non soltanto come maestro di calcio ma anche di vita.

sslazio.it

Vice De Vrij, proposto Rose (Lione). Ma in pole ci sono…

Ormai è chiaro, la Lazio ha intenzione di investire a gennaio per rinforzare la difesa. Un reparto che l’infortunio di De Vrij e l’assenza di alternative all’altezza hanno mandato profondamente in crisi. Per questo Tare e Lotito hanno deciso di rilanciarlo, con la speranza che, in questo mese che separa dall’inizio delle contrattazioni, la squadra tenga. Un centrale, forse due: questo l’obiettivo dei dirigenti capitolini. I nomi che si fanno sono, al solito innumerevoli: da Vlaar, che la Lazio vorrebbe per riformare proprio con de Vrij la coppia ammirata con l’Olanda agli ultimi Mondiali, ma che non convince del tutto per le precarie condizioni fisiche (è fermo da 4 mesi dopo l’esperienza all’Aston Villa); a Douglas, per cui la trattativa resta in piedi, nonostante la differenza tra domanda (7-8 milioni) e offerta (4), oltre al fatto che neanche su di lui i pareri sono concordi (nel doppio confronto in EL non ha impressionato, apparso tecnicamente grezzo e neanche troppo veloce). Chi invece riscontra maggior gradimento è N’Koulou, per la sua maturità, rapidità ed esplosività, unite ad una certa abilità nell’impostazione ed esperienza internazionale. Il suo costo non è abbordabilissimo, ma la scadenza a fine stagione potrebbe ritoccarlo non poco verso il basso. Scartata invece la pista Djilobodji (la Lazio non cerca un centrale mancino e l’agente ha dichiarato che tra le parti non ci sono stati contatti), nel Chelsea si potrebbe fare un tentativo per Ivanovic, che è ottimo sia come terzino destro che come centrale, è un leader naturale (visti anche i 31 anni) e in più non sta attraversando un momento dei migliori con i Blues. Prenderlo a gennaio sarebbe un colpaccio (anche per via dell’alto ingaggio), si può tentare. Senza dimenticare Heurtaux, che sta tornando da un infortunio e che a Udine non sta trovando lo spazio che si aspettava. Cercato anche dalla Roma, il suo procuratore è l’avvocato Bozzo, con cui i rapporti sono molto buoni (è lo stesso di Marchetti), così come lo sono quelli con l’Udinese. È un affare dunque che si potrebbe fare, anche se bisognerà valutare l’adattabilità alla difesa a 4 del ragazzo, che finora ha sempre giocato in una linea a 3. Infine, nelle ultime ore è stato proposto Lindsay Rose, classe ’92 del Lione: originario delle Mauritius ma nazionale francese (con cui ha svolto tutta la trafila delle giovanili), è molto forte sia di testa (per via dei suoi 184 cm) che in marcatura e può essere utilizzato anche come terzino destro. Finora è stato utilizzato poco, per questo è in rotta con la società, che l’ha preso due estati fa dal Valenciennes per circa 2 milioni. Già la scorsa estate il presidente Aulas aveva provato invano a piazzarlo e ora l’agente del ragazzo, al momento aggregato con le riserve, si sta guardando e ha già parlato con diversi club italiani, tra cui appunto la Lazio. Che potrebbe prenderlo in prestito con diritto di riscatto fissato a meno dei 4 milioni richiesti quest’estate dai transalpini.

Causio: “La Lazio ora è una squadra che può vincere o perdere contro chiunque”

Colonna della Juventus e della Nazionale italiana negli anni settanta e ottanta, Franco Causio è un’icona del calcio italiano. Chi meglio di lui per avvicinarsi alla sfida che vedrà opposta la Lazio di Pioli ai campioni d’Italia venerdì prossimo? Sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, Causio ha fatto il punto su una sfida importantissima in termini di classifica per entrambe le formazioni.

Le motivazioni sono quelle che stanno mancando alla Lazio? “Vincere è l’unica cosa che conta, mi spiegava sempre il mio presidente Boniperti,” spiega Causio, “e forse la Lazio e la Juventus hanno pagato la preparazione per la Supercoppa in Cina. Sono subentrati infortuni, problematiche varie che non stanno permettendo alla squadra di riprendersi. La Lazio ha giocatori importanti come Candreva, Felipe Anderson, ha tutto per superare il momento difficile. Ma per fare ciò dovrà recuperare gli infortunati e ritrovare la forma fisica migliore.

La Juventus potrebbe rientrare nel giro scudetto? “Davanti stanno rallentando, i punti di distacco dalla vetta sono solo sette e tutto è possibile per una squadra dalla mentalità vincente come quella bianconera. E’ anche vero che al momento l’obiettivo indispensabile è piazzarsi tra i primi tre posti e continuare a giocare in Champions, per cui la scalata della Juve deve proseguire a passi costanti. Il rinnovamento è stato grande ma i giocatori che sono andati via sono partiti per loro volontà. Riassestata la squadra i bianconeri stanno ritrovando i risultati. Allegri sta gestendo al meglio una situazione difficile. Lo ha fatto l’anno scorso riportando ai massimi livelli una squadra che poteva essere sazia dopo i successi della gestione Conte ed ora sta gestendo al meglio il rinnovamento, anche grazie ai leader della squadra che lo stanno seguendo al meglio.

In Europa Lazio e Juventus potranno essere protagoniste nei rispettivi impegni? Secondo Causio: “Penso dì sì perché la qualità c’è. Non vivo lo spogliatoio della Lazio per capire quali sono le dinamiche del momento, ma la squadra è quella che ha fatto bene l’anno scorso. Nella Juventus gli innesti di Alex Sandro, Dybala e Mandzukic potranno portare i loro frutti anche in Champions. Quella bianconera è una maglia che pesa, ci vuole tempo per metabolizzarla.

Su venerdì: “Spero di vedere una bella partita. La Juventus in questo momento è favorita ma la Lazio è capace di vincere o perdere contro chiunque. La Juve sta ritrovando forza fisica e cinismo, la vittoria di Palermo ha dimostrato che la squadra può tornare ai livelli dell’anno scorso. Al momento la realtà del campionato mi sembra mediocre, ma tatticamente ci sono squadre molto organizzate. L’Inter secondo me può arrivare fino in fondo, anche la Juventus può risalire. Ad altre squadre manca la personalità, lo si vede quando subiscono tracolli in Europa che mettono in evidenza fragilità che nella realtà del nostro campionato possono essere mascherate. Sono rimasti pochi i campioni veri in circolazione: tra di loro vorrei ricordare Totò Di Natale, forse alla sua ultima stagione: non oso pensare a quanti gol avrebbe realizzato se quattro anni fa non avesse rifiutato la Juventus per diventare un simbolo di Udine qual è.

Infine un pensiero sul Maestro, del quale oggi ricorrono i 39 anni dalla scomparsa: “Tommaso Maestrelli è stato una figura unica che ho avuto il piacere di conoscere di persona, così come altri miti della Lazio del ’74 come Giorgione Chinaglia e Luciano Re Cecconi, con cui ho fatto anche il militare insieme. Oltre ad essere un grandissimo tecnico era un vero papà per i giocatori, che sapeva gestire come una famiglia una squadra che spesso viveva qualche tensione di troppo.

Fabio Belli

Orsi: “Per battere la Juve servono attenzione e concentrazione”

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Il secondo tempo di Empoli è stato un buon segnale, ma ora per la Lazio, per uscire dalla crisi, è necessario fare bottino pieno contro la Juventus, sia in termini di risultato che, soprattutto, di prestazione. Ne è convinto Nando Orsi, che, ai microfoni di ‘Radio Radio’, spiega la sua ricetta per battere i bianconeri: “Se applaudiamo i 25 minuti di reazione contro l’Empoli siamo sulla strada sbagliata. Le partite non si vincono così, ecco perché ho bocciato tutta la gara dei biancocelesti. Se perdono di vista la Juventus perderanno, se invece saranno attenti e concentrati potranno anche farcela. La squadra deve reagire in maniera naturale, quindi, al di là di come andrà a finire, mi aspetto una grande partita, gagliarda, in cui gli uomini di Pioli tirino fuori qualcosa in più, e sono ottimista sul fatto che possano riuscirci“.

L’ERBA DEL VICINO – La risposta di Sabatini alla contestazione con le carote

“Le carote non rientrano nel nostro menù”. E’ la risposta di Walter Sabatini alla contestazione che ha visto un gruppo di sostenitori romanisti scaricare sette casse di carote dinnanzi l’entrata principale del centro sportivo di Trigoria, accompagnate da uno striscione con su scrittoBuon appetito conigli!!!’. “La squadra ha bisogno di critiche educate, magari anche estreme, ma educate”, spiega il Direttore Sportivo partecipando ad un evento organizzato dall’UTR. “Ultimamente i calciatori si sentono un po’ abbandonati e la circostanza non è molto favorevole dal punto di vista dei risultati. La Roma ha il dovere di competere per vincere, non ci facciamo prendere dalla depressione, ci rimetteremo a posto e ci riprenderemo la nostra squadra”.

Simone Roselli

CHI L’HA (RI)VISTO – Tommaso Ceccarelli, l’Aquila nel destino… in un modo o nell’altro

Stagione 2011/12. La Lazio Primavera dopo una prima stagione di assestamento sta iniziando a raccogliere i frutti del ritorno di Alberto Bollini sulla panchina biancoceleste. Il tecnico dello scudetto 2001 sta forgiando un gruppo in grado per la prima volta di competere per il titolo di categoria dopo un decennio. La squadra è forte e brillante ma soprattutto può contare su un attacco atomico. Nel tridente giostrano il nigeriano Sani Emmanuel, Antonio Rozzi, l’uruguaiano Gonzalo Barreto e soprattutto Tommaso Ceccarelli.

Alla terza stagione in Primavera, il biondo attaccante che già aveva dato ampie dimostrazioni del suo talento ha fatto saltare il banco. Diciassette gol in quattordici presenze, il “Cecca” va fuori giri e segna più di quanto giochi. Carattere particolare, classe ’92 nativo del quartiere dei Parioli, trovò in Roberto Sesena una sorta di maestro che seppe assorbirne gli eccessi e i capricci, canalizzando il suo talento sul fronte offensivo, lui che nasceva come centrocampista offensivo.

Nel gennaio 2012, la decisione: Ceccarelli non ci sta a finire la terza stagione consecutiva in Primavera, vuole mettersi alla prova nel calcio che conta. E così accetta il trasferimento in prestito in Serie B alla Juve Stabia. Il tifoso laziale medio perde le tracce di questo talento cristallino praticamente in questo momento. Per Ceccarelli inizia una via crucis di un anno e mezzo. Infortuni e incomprensioni, prima col tecnico delle vespe Braglia, poi con Gautieri alla Virtus Lanciano, che pure con il suo 4-3-3 sembrava la guida ideale per lanciare il talento di Ceccarelli in cadetteria.

Sia chiaro, il carattere del ragazzo tende al conflittuale. Soprattutto a Lanciano si parla di comportamenti un po’ sopra le righe che non sarebbero piaciuti a Gautieri, sergente di ferro soprattutto con i tanti giovani che in quel periodo giocano nella squadra abruzzese. Ma viene da pensare a quanto sia assurdo che il miglior giocatore a livello nazionale del campionato Primavera riesca a sparire dai radar in questo modo. Peraltro la decisione di lasciare la Lazio si rivela deleteria anche per la squadra di Bollini, che quel campionato col “Cecca” probabilmente lo avrebbe vinto a spasso, e invece si ritrova costretta a cedere il passo all’Inter in finale.

La rivincita arriverà nella stagione successiva sempre a Gubbio contro l’Atalanta, mentre per Ceccarelli il riscatto ci sarà nella stagione 2013/14. Nella realtà più inaspettata, la FeralpiSalò in Lega Pro. Piccola realtà ideale per limarne le asprezze del carattere e alla fine a ventidue anni “Cecca” si rivela uno dei migliori talenti di terza serie. La sua carriera può finalmente cominciare. Torna alla Lazio, qualcuno ipotizza persino che Pioli, appena arrivato sulla panchina biancoceleste, possa offrirgli una chance. Ma è troppo tardi per lui che sognava di calcare il prato dell’Olimpico, e nonostante un rendimento che resta ancora da record in Primavera si deve accontentare di una panchina contro il Cesena nel 2011. Ceccarelli passa a titolo definitivo a L’Aquila l’ultimo giorno di mercato, nell’estate del 2014.

L’Aquila nel destino ma anche la sfortuna. Esattamente un anno fa, a inizio dicembre, salta il legamento crociato. Stagione finita e di Ceccarelli si perdono di nuovo le tracce, chi ne cerca notizie non lo trova sui tabellini di Lega Pro. Duro a morire, Ceccarelli si ripresenta tirato a lucido ai nastri di partenza della stagione 2015/16. E finalmente gioca con continuità. L’Aquila è una formazione ambiziosa e contro la capolista Maceratese arriva anche la liberazione del primo gol stagionale con una delle sue specialità: il calcio di punizione dal limite.Nella speranza che questa possa essere finalmente la stagione che possa fare da trampolino di lancio verso i piani alti del nostro calcio. E finalmente si potrà dire: “Ecco che fine ha fatto Ceccarelli!”.

Fabio Belli

Dolci ricordi per Mancini. “Lazio la più forte…”

Dolci ricordi biancocelesti per l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini, parlando dell’Olimpico desolamente vuoto che accompagna le partite della Lazio in questa fase della stagione: “Vedere l’Olimpico vuoto mi dispiace perché la Lazio è un grande club – le sue parole al Corriere dello Sport – spero che torni a riempirsi, lì ho vissuto momenti indimenticabili e quella è stata la squadra più forte in cui ho giocato”. Una Lazio che ora stenta dopo il cammino folgorante dell’anno scorso: “La Lazio lo scorso anno ha fatto tanto, forse troppo. Non si può sempre andare oltre il proprio limite”. In chiave mercato i rumors danno Biglia nei radar nerazzurri: “Non abbiamo pensato ad un rinforzo a centrocampo, potremmo aver bisogno in altri ruoli”.

RASSEGNA STAMPA – Europa League, trasferta vietata ai tifosi

Niente trasferta a Saint Etienne per i tifosi della Lazio per la partita di Europa League in programma il prossimo 10 dicembre. Su disposizione del governo francese, dopo gli attentati di Parigi, è stata vietata la vendita dei biglietti alla tifoseria laziale. Si consiglia – informa una nota pubblicata sul sito della Lazio – di non mettersi in viaggio verso la Francia e di non acquistare biglietti di altri settori al fine di evitare sanzioni da parte delle autorità locali.

Fonte: Il Corriere dello Sport