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L’ERBA DEL VICINO – La decisione della Curva Sud

Prosegue la protesta pacifica della Curva Sud contro la decisione del Prefetto Gabrielli riguardante la divisione del settore più caldo del tifo giallorosso. In una nota si spiega che “non avrebbe senso rientrare allo stadio in un altro settore dopo che da mesi stiamo combattendo per la nostra curva. Non avrebbe senso perché nulla è cambiato. Rientreremo allo stadio solo quando tutto sarà come prima. Rientreremo allo stadio dalla porta principale, da protagonisti nella nostra Curva. Rientrare adesso in un altro settore sarebbe un compromesso che non accetteremo mai. Quindi a Roma-Spezia la Curva Sud rimarrà a casa! Aspettando ancora un segnale dalla nostra società”. L’auspicio e la speranza è che si possa trovare al più presto una soluzione riguardo una situazione che ormai si protrae da inizio campionato.

Moggi su Lazio-Juve: “La Lazio vuole vincere”. Poi su Lotito…..

Cattiveria, agonismo, personalità e una buona dose di fortuna. Questo è quello che è mancato alla Lazio in questi ultimi mesi. Questo è quello che serve per sconfiggere un’armata come quella Juventina. E’ difficile pensare che tutto questo accada, dopo aver raccolto un sol punto nelle ultime 5 partite di campionato. Ma Pioli e i suoi ragazzi non hanno scelta e dovranno vincere, o a differenza delle ultime uscite, quantomeno provarci. Per parlare di questa sfida, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato Luciano Moggi: “Non avendo vissuto lo spogliatoio, non sono a conoscenza del motivo che ha portato la Lazio a fare questi ultimi risultati. Visti i punti persi, nelle ultime partite, la Lazio farà di tutto per vincere, soprattutto giocando in casa, visto che raccoglie più punti che fuori dall’Olimpico”. Poi l’ex Dirigente bianconero su un possibile man of the match: “Non so se qualche giocatore biancoceleste potrà essere decisivo per la Lazio, forse per la Juve….”. Poi, sulla contestazione della tifoseria nei confronti di Lotito dichiara: I tifosi dovrebbero dirgli grazie, visto che con pochi soldi è riuscito a creare una squadra che può ambire all’Europa League e forse è il massimo a cui può puntare“. Infine una battuta sul possibile approdo di Lippi in biancoceleste al posto di Pioli: “Non sono il Presidente della Lazio, non chiedete a me se scambierei l’attuale mister della Lazio con Lippi, chiedete a Lotito”.

Lazio-Juventus, ecco l’arbitro: precedenti e statistiche

Affrontare la squadra che domina da anni il campionato, nel tuo momento più difficile, potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Da questa importante sfida, la Lazio potrebbe crollare definitivamente sotto i colpi dei campioni d’Italia, o sfoderare una prova d’orgoglio e utilizzare questa partita come trampolino di lancio per un nuovo inizio. Da poco l’ AIA ha ufficializzato chi dirigerà, nell’anticipo di venerdì, la sfida tra Lazio e Juventus. Toccherà a Luca Banti arbitrare la sfida valevole per la 15esima giornata di Serie A. Il bilancio della Lazio con l’arbitro di Livorno è negativo, su 11 incontri diretti dal toscano la squadra romana ha perso 6 volte, pareggiato 2 ed è uscita con i 3 punti soltanto in 3 occasioni. Altro dato negativo per i ragazzi di Pioli, riguarda la prima partita ufficiale di questa stagione, la supercoppa Italiana persa proprio contro i bianconeri (2-0), che fu diretta proprio dall’arbitro che domani le due squadre ritroveranno allo stadio Olimpico di Roma. Di seguito i direttori di gara:

Arbitro: Luca Banti

Assistenti: Costanzo – Barbirati

IV Uomo: De Luca

ADD1: Orsato

ADD2: Celi

Inter, nuovo assalto per Candreva. Ma Lotito…

Nonostante le smentite (ultima, pochi giorni fa, quella dell’agente Federico Pastorello), Antonio Candreva continua a essere nel mirino dell’Inter. Mancini vorrebbe il numero 87 biancoceleste già a gennaio e per questo avrebbe chiesto nuovamente informazioni al presidente Lotito. Che però, rivela ‘La Repubblica’ avrebbe risposto sparando alto e chiedendo in cambio i cartellini di Juan Jesus Icardi. Si tratta ovviamente di una boutade, ma il significato resta lo stesso: ovvero, il patron non cederà il suo gioiello a meno che non gli si presenti un’offerta irrinunciabile. Davvero irrinunciabile.

Stendardo: “Lazio, smetti di pensare che la stagione sia finita a Leverkusen!”

Fresco di impresa in casa della Roma, per la sua grinta e la sua capacità di dare tutto in campo Guglielmo Stendardo è rimasto nel cuore dei tifosi biancocelesti. Ora centrale dell’Atalanta di Edy Reja, il difensore è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, per parlare di Lazio e non solo.

L’esperienza a Roma mi ha segnato profondamente ed è dunque logico,” spiega Stendardo, “che le partite contro Lazio e Roma le senta in maniera particolare. Se poi come domenica scorsa riesco a contribuire per fare un piccolo favore ai laziali, tanto meglio.

Alla Lazio il carattere di uno Stendardo sembra mancare terribilmente in questo momento. “Credo che la Lazio stia attraversando un momento delicato. Dal centrocampo in su poche squadre hanno un organico come i biancocelesti. I motivi della crisi vanno cercati secondo me oltre il fattore tecnico. Non c’è la giusta aggressività da parte dei giocatori e forse manca la necessaria alchimia fra i giocatori, la società e l’ambiente.

Vivere il palcoscenico della Champions è importantissimo. Quanto può aver pesato veder sfumare questo obiettivo per i giocatori della Lazio. “Sicuramente per giocatori come Biglia e Candreva sarebbe stato importante sul piano delle motivazioni calcare il massimo palcoscenico continentale. I calciatori sono però professionisti e devono voltare pagina, senza pensare che la stagione sia finita a Leverkusen.

Su Pioli: “In Italia troppo spesso ci facciamo condizionare dai risultati. Ritengo Pioli un tecnico molto preparato, ha una mentalità propositiva e sono convinto che proprio grazie a questo atteggiamento costruttivo la Lazio tornerà ad esprimersi ai livelli della passata stagione. Avendo giocato contro la Lazio poche settimane fa, ritengo che l’organico della squadra sia competitivo, ma l’assenza di De Vrij credo sia determinante per gli equilibri difensivi. La Lazio può fare ancora molto in campionato e credo possa togliersi soddisfazioni importanti anche in Europa League.

Infine sul campionato in generale: “Penso che la Juventus rientrerà nella corsa scudetto e lotterà per il titolo assieme a Napoli, Inter e Roma. Gli organici superiori sono questi e penso che il Napoli abbia tutti i presupposti per arrivare fino in fondo.

Fabio Belli

Lazio-Juventus, precedenti e statistiche

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Lazio alla riscossa. I biancocelesti, nelle ultime 5 giornate, hanno racimolato un solo punto e, domani sera all’Olimpico contro la Juventus, sono obbligati a fare risultato, per rientrare nella carreggiata degli obiettivi stagionali e scalare una classifica che al momento li vede appena al decimo posto. Certo non sarà facile, perché i bianconeri sono tra le squadre più in forma del campionato, tornati, dopo un avvio deludente, nei piani nobili della classifica grazie ad un filotto di 4 vittorie consecutive. E dalla loro hanno anche i numeri.

Sono infatti 169 i precedenti tra le due squadre tra serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana e il bilancio conta 84 successi juventini, 42 laziali e 43 pareggi. L’ultima affermazione biancoceleste risale al 2013, 2-1 in semifinale di Coppa Italia, mentre per il campionato bisogna risalire addirittura al 7 dicembre 2003 e alle reti di Corradi e Fiore, cui sono seguiti solo 6 pareggi e ben 14 sconfitte. La Lazio inoltre non segna più di un gol ai bianconeri dal 27 aprile 2008, 5-2 a Torino, mentre l’ultimo pareggio è l’1-1 del gennaio 2014 all’Olimpico.

Tabù Allegri per Pioli, che in 11 sfide al collega bianconero ha racimolato appena 3 pareggi e ben 8 ko. Stesse statistiche anche per i confronti tra il parmense e la Juventus. Allegri ha invece sfidato la Lazio 15 volte, collezionando 8 successi, 4 pareggi e altrettanti ko.

Bei ricordi contro i piemontesi per Braafheid Biglia: il primo vi ha esordito in Champions nel 2010, mentre il secondo nella Lazio, nella sfortunata finale di Supercoppa del 2013. Tra gli ex della gara vi sono invece Candreva Matri: il primo ha collezionato 16 presenze in bianconero nel 2010 e da avversario l’ha punita con il rigore dell’1-1 nel 2014, mentre il secondo con i piemontesi ha vinto 3 scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana, ma da avversario l’ha trafitta 4 volte. Un gol a testa inoltre per Klose, Radu Parolo: il tedesco ha incrociato ben 14 volte i bianconeri, segnando solo nel 4-1 della scorsa stagione, mentre il centrocampista li ha puniti con il Cesena e il romeno nella scorsa finale di Coppa Italia. La Juventus può invece contare su Chiellini, che ha segnato 5 volte ai biancocelesti, sue ‘vittime’ preferite. Fermi a 3 reti invece Pogba e l’ex Hernanes, a due Dybala, mentre con una troviamo Bonucci, Caceres, l’altro ex Lichtsteiner, Mandzukic, Padoin e Pereyra.

Allegri non si fida: “La Lazio vorrà vendicarsi per le sconfitte in Coppa Italia e Supercoppa”

Alla vigilia di Lazio Juve, come di consueto ha preso parola il tecnico bianconero Massimiliano Allegri, che ha aperto la conferenza parlando delle defezioni che hanno colpito la rosa bianconera: “Non ho problemi di formazione perché ho tanti giocatori a disposizione. Prevedo una gara difficile perché la Lazio vorrà vincere dopo le ultime prestazioni negative. Inoltre vorranno vendicarsi delle sconfitte in Coppa Italia e Supercoppa italiana. Noi miriamo a salire in classifica”. L’allenatore bianconero spegne le voci che lo vorrebbero sulla panchina del Manchester United: “Ho un contratto con la Juve fino al 2017, non bado alle voci. Tra un mese inizierà il mercato di gennaio così potrete divertirvi a spostare i giocatori da una squadra all’altra (riferendosi ai giornalisti, ndr).

Sul discorso infermeria: “Asamoah sta bene e si è allenato con la squadra. Khedira non sarà disponibile domani e neanche contro il Siviglia. Non ha senso affrettare il rientro, quando tornano in campo i giocatori devono stare bene e devono essere sicuri di non avere ricadute. Lemina potrebbe tornare disponibile. Pereyra ieri in uno degli ultimi allenamenti ha avuto un risentimento al flessore, oggi saranno fatti degli accertamenti e si vedrà”. Allegri viene punzecchiato su uno scambio Higuain-Dybala, ma il tecnico è chiaro: “Non scambierei nessuno dei miei giocatori. Higuain è alla sua migliore stagione da quando è in Italia, ma Dybala sta bruciando le tappe come giocatore e come uomo. Questo è molto importante visto l’investimento fatto dalla società. I 7 punti di differenza col Napoli sono dipesi dalla nostra falsa partenza. Stiamo vivendo un periodo positivo ma siamo ancora lontani dalle posizioni che ci competono. Per vincere bisogna soffrire e lottare su ogni pallone, nell’ultimo mese l’abbiamo fatto. Lavora bene tutta la squadra e quindi anche la difesa”.

Allegri non rimpiange lo 0 a 0 contro i nerazzurri: “Non si perde lo scudetto per un pareggio. Adesso miriamo al quarto posto e vogliamo battere prima Lazio e poi Fiorentina. Non dobbiamo demoralizzarci. Quota scudetto? Bisogna fare almeno 80 punti, più di 72 per arrivare al secondo o al terzo posto, questi sono i numeri su cui dobbiamo basarci”. Poi su Morata:E’ un giocatore straordinario che sta acquistando condizione fisica e mentale. Non ho nessun problema con lui: contro il City l’ho tranquillizzato, non l’ho sgridato. Pretendo molto da lui e da Zaza, che ha fatto bene contro il Palermo”. Sul modulo: “Difficile che giocheremo col 4-4-2, devo capire chi può giocare mezzala al posto di Pogba. Cuadrado? Ha giocato bene col Palermo, ma anche se dovesse subentrare a partita in corso pretendo che sia determinante, come tutti i panchinari.  Chi entra lo deve fare con la testa giusta come Zaza contro il Palermo o Evra contro il City. Mi fa arrabbiare chi subentra senza testa. Padoin? E’ stato molto criticato ma la Juve non ha perso per colpa sua. E’ un ragazzo intelligente e positivo, domani ci sarà utile. Chi gioca in attacco? Devo ancora decidere…”

Sul discorso scudetto Allegri risponde in modo criptico: “Rincorrere è sempre difficile, noi dobbiamo porci dei mini obiettivi. Pensiamo a superare la squadra che ci è davanti, in questo momento la Roma, poi si vedrà. Dobbiamo collezionare un tot di punti e poi vedere dove possiamo arrivare“. Il tecnico toscano analizza le ultime 4 vittorie dei bianconeri: “Con l’Empoli abbiamo giocato malissimo a livello tecnico, col City bene da tutti i punti di vista, a Palermo abbiamo mostrato grande personalità. La squadra sta bene fisicamente, ma non abbiamo ancora fatto nulla, non voglio cali di tensione”. 

Lazio, nome nuovo in attacco

È stato uno dei protagonisti del martedì di Coppa Italia, con il suo gol al Milan, che non è bastato per passare il turno ma almeno ha iniziato a farlo conoscere al grande pubblico. Stiamo parlando di Ante Budimir, centravanti croato che il Crotone ha preso dai tedeschi del St. Pauli con la formula del prestito fino a fine stagione. Ha già segnato 5 reti in questo primo scorcio di stagione e quello ai rossoneri è stato determinante, non tanto per il risultato quanto per il suo futuro. Secondo quanto rivela ‘La Gazzetta dello Sport’, infatti, il suo nome sarebbe già finito sul taccuino di Lazio Palermo. Che prenderebbero un classico numero 9, un gigante di 190 cm per 75 kg e di giovane età (ha compiuto 24 anni a luglio). “Non ho mai avuto idoli da ragazzino, – ha detto di sé – ma mi è sempre piaciuto veder giocare Drogba, Ibrahimovic, Mandzukic. Il mio sogno è quello di giocare in serie A, magari a San Siro e fare un gol…“. La seconda parte l’ha realizzata, per la prima invece ci sarà tempo, come spiega a ‘lalaziosiamonoi’ il ds pitagorico Ursino: “È ancora presto per parlare di mercato, Ante deve stare tranquillo e giocare come sta giocando. Anche perché non sono arrivate telefonate né offerte. Noi lo abbiamo preso in prestito con diritto di riscatto fissato a un milione di euro, ma non posso negare che interessa a molte squadre, soprattutto di serie A“. I rapporti con la Lazio, da Cataldi a Tounkara, sono ottimi: chissà dunque che anche quest’affare non possa realizzarsi…

L’ex Manfredini su Lazio Juve: “Finisce pari. Pioli rischia grosso…”

Intervistato da Tuttojuve.com, l’ex ala biancoceleste Christian Manfredini ha analizzato la gara di venerdì:La Lazio non sta vivendo un momento felice, la piazza è molto esigente ed è difficile giocarci. Prima di tutto bisogna capire l’obiettivo dei biancocelesti, i giocatori migliori della passata stagione come Candreva e Klose non si stanno esprimendo al meglio. La Juve poi ha sempre fatto bene all’Olimpico, sarà una partita da dentro o fuori anche se l’esito non deciderà le sorti del campionato. Sarà una gara importante soprattutto per Pioli che si gioca molto e uscendo con una sconfitta non so cosa potrebbe succedere. Tra le due chi ha più da perdere è la Lazio. In genere non indovino mai, ma secondo me finirà pari”.

Juve che giocherà senza Pogba e Khedira: “Sicuramente non avere dei giocatori titolari è un problema, ma una squadra di vertice deve poter ovviare a ciò. Il Barcellona, per esempio, ha saputo a fare a meno di Messi per un paio di mesi sostituendolo al meglio. La Juventus è la Juventus e anche senza Pogba e Khedira non andrà a Roma a prendere tre o quattro gol”. Poi sul suo ex compagno Lichtsteiner: “Era un giocatore lineare, nel senso che non si vedeva moltissimo quando giocava a Roma seppur fosse già un nazionale svizzero. Il suo lo faceva sempre, ma alla Juventus ha acquisito maggior personalità, maggior forza e maggior dimestichezza del ruolo. A Roma aveva già delle potenzialità che, però, non furono espresse del tutto. Adesso a Torino è uno dei migliori del suo ruolo”.

Lippi, Lazio o Roma? Ecco la risposta del tecnico

Presente al Viminale per l’evento “Le regole nel calcio, le regole sulla strada”, Marcello Lippi ha glissato alla domanda di un suo futuro sulla panchina della Roma o della Lazio: ” Non mi sembra il caso di commentare per rispetto ai colleghi”, riporta il sito calciomercato.it. Tuttavia, ieri Lippi ha dichiarato di essere pronto a tornare in panchina, parole che stridono con quanto detto qualche mese fa quando aveva dichiarato di volersi ritirare. L’ex ct della Nazionale spiega il motivo di questo dietrofront: “Quando sono tornato dalla Cina mi sono accorto che non era che non avevo più voglia di calcio, ma non avevo più voglia di stare lontano da casa. Ho ancora voglia di calcio e se arriva una chiamata bene, altrimenti è lo stesso”.

Nuovo terremoto in FIFA

Le autorità svizzere avrebbero dato il via stamani a una nuova ondata d’arresti nell’ambito dell’indagine sulla corruzione nella Fifa. Oltre 10 tra funzionari ed ex funzionari del calcio internazionale sarebbero stati fermati dalla polizia elvetica, alcuni nello stesso hotel di Zurigo dove erano avvenuti gli arresti di maggio scorso. Le accuse sarebbero di racket, riciclaggio di denaro e frodi, e riguarderebbero in particolare il calcio del Sud e Centro America.

Fonte: Ansa

RASSEGNA STAMPA – Felipe Anderson: la Juventus per rinascere

Venerdì sera alle ore 20:45, allo Stadio Olimpico, la Lazio di Stefano Pioli sfiderà la Juventus di Massimiliano Allegri. Le due squadre vivono momenti differenti: mentre la Vecchia Signora è in netta ripresa, i biancocelesti sono reduci dalla sconfitta sul campo dell’Empoli. Oltre a non funzionare il gioco di squadra, anche gli elementi più importanti della rosa come Candreva, Biglia e Felipe Anderson stanno facendo fatica ad ingranare in questa stagione.

CRISI D’IDENTITA’– La Lazio, lo scorso marzo, ha blindato Felipe Anderson facendogli sottoscrivere un contratto fino al 30 giugno del 2020. Il Presidente Lotito e il direttore sportivo Tare, credono molto nelle potenzialità del calciatore tanto da non cedere alle lusinghe del Manchester United che avrebbe sborsato circa 40 milioni di euro per portare il giovane brasiliano alla corte di Van Gaal.

LA JUVENTUS PER RINASCERE – Fino a questo momento, l’ex giocatore del Santos ha messo a segno quattro reti in campionato ed ha sfornato due assist vincenti. Ma più che i numeri a preoccupare è un po’ la sua involuzione rispetto alla passata stagione dove aveva trovato finalmente la sua giusta dimensione e una continuità di rendimento. La Lazio non si può permettere altri passi falsi in campionato se non vuole perdere ulteriore terreno dalle prime della classifica. La sfida di venerdì sera sarà molto importante per risalire la china e Pioli si augura che la stella di Felipe Anderson torni a splendere già contro la Juventus, proprio come fece nel dicembre dello scorso anno, quando segnò una doppietta al Meazza contro l’Inter che ne sancì la sua consacrazione.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Lazio verso la Juventus, Pioli perde Lulic

Si avvicina la delicata sfida di venerdì contro la Juventus ma Pioli perde subito un pezzo importante come Senad Lulic. Durante l’ultimo allenamento il bosniaco ha riportato la frattura di un dito della mano e dovrà sottoporsi a intervento chirurgico. Senza di lui il tecnico biancoceleste dovrà abbandonare sul nascere l’idea di giocare contro i bianconeri con la difesa a tre per puntare ancora un volta sul 4-2-3-1. Assente nell’ultima seduta pure Dusan Basta, ma non dovrebbe comunque essere in dubbio per la partita con i campioni d’Italia.

Nel centro sportivo di Formello è stata anche giornata di incontri e colloqui. Tra i vari appuntamenti con il direttore sportivo Igli Tare quello con il procuratore di Morrison per cercare di risolvere una volta per tutte la questione legata al giovane inglese. L’ex West Ham probabilmente partirà a gennaio, ma oggi era in campo regolarmente a disposizione del tecnico Pioli. Almeno fino a gennaio non potrà fare altrimenti. Prima di parlare con l’agente di Morrison, però, il ds Tare ha ricevuto un’altra visita, quella di Mino Raiola. È il procuratore di Kishna e Braafheid, certo, ma quando si muove uno come lui non è mai per caso, soprattutto a poche settimane dall’apertura del mercato e con una situazione tutt’altro che stabile per quel che riguarda la panchina di Pioli.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Un’altra tegola

Un infortunio tira l’altro, una vera e propria maledizione. Ieri è toccato a Lulic finire sotto i ferri dopo un banale incidente in palestra: il bosniaco si è fratturato il quarto dito della mano destra, è accaduto ieri pomeriggio prima di scendere in campo, in serata si è operato alla Mater Dei. Lo stop dovrebbe essere lungo, qualcuno ipotizza anche più di un mese di stop: se fosse così sarebbe un arrivederci al 2016 per il jolly bosniaco, uno dei migliori negli ultimi tempi. Senza di lui difficilmente si potrà passare al 3-4-2-1, verrà confermato il 4-2-3-1, le novità potrebbero arrivare dalla trequarti. Kishna è in rampa di lancio, può soffiare il posto a Felipe Anderson, sulla destra agirà Candreva, dietro la punta ci sarà Milinkovic. In attacco Klose è favorito rispetto a Matri e Djordjevic. Mentre in regia spazio come al solito a Biglia e Parolo. In difesa – sugli esterni – si muoveranno invece Basta (ieri a riposo) e Radu, mentre al centro ci saranno Mauricio e Gentiletti. È rientrato in gruppo Mauri, out Onazi e De Vrij.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio in campo con la maglia con il logo del Giubileo

L’idea è venuta direttamente al presidente Lotito, ma è subito piaciuta nell’ambiente biancoceleste. La Lazio ha in cantiere un’iniziativa, quella di far indossare ai calciatori la maglia con il logo del Giubileo, già nella sfida contro la Juventus di venerdì.

L’idea Arriva dai piani alti, il patron del club capitolino ha pensato di celebrare l’inizio del Giubileo – che verrà inaugurato da Papa Francesco l’8 dicembre – con una maglia ad hoc per l’occasione. Il progetto è quello di applicare una patch sulla manica delle divise con il logo dell’Anno Santo. L’idea è nata quasi per caso ma a Lotito è piaciuta sin da subito e – anche se dal marketing biancoceleste non arrivano conferme sull’iniziativa – la società ci sta lavorando in fretta e furia. La Lazio sta studiando la maglia in ogni dettaglio con la Macron e con la Lega serie A, spera di averla pronta già per venerdì.

Già con la Juventus L’obiettivo è scendere in campo all’Olimpico il 4 dicembre con la divisa celebrativa e la patch con il logo del Giubileo sul braccio. Sarebbe l’occasione perfetta a pochi giorni dall’inaugurazione dell’evento cristiano, con la Lazio che gioca in casa e soprattutto in un’importante partita contro la Juventus. I giorni a disposizione non sono molti, la società si è mossa tardi ma vuole riuscire ad accorciare i tempi. Così da stampare le maglie e farle esordire già venerdì.

Non è la prima volta Non è un’iniziativa inedita per il club biancoceleste. Il presidente Lotito si è ispirato all’idea messa in atto quindici anni fa dalla dirigenza Cragnotti. Nella stagione 2000/2001 infatti, sempre in occasione del Giubileo, la Lazio scese in campo con la maglia del centenario del club e il logo sul braccio. Era il 14 ottobre 2000, all’Olimpico era in scena Lazio-Perugia. Quella volta la patch per celebrare l’anno santo portò fortuna alla squadra laziale che vinse 3-0 grazie ai gol di Crespo, Mihajlovic e Inzaghi.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio, frattura a un dito e operazione per Lulic

Senad Lulic si è fratturato un dito della mano destra e si sta sottoponendo in queste ore a un intervento chirurgico. Lo ha reso noto il medico sociale della Lazio, Roberto Bianchini, che ai microfoni di Lazio Style Radio ha spiegato che Lulic «si è infortunato alla terza falange distale del quarto dito della mano destra a seguito di un incidente che è avvenuto fuori dall’allenamento in campo», è entrato in camera operatoria alle 18.30 «per cercare di risolvere la lesione da schiacciamento», ha aggiunto il medico sociale biancoceleste. All’allenamento odierno, ha aggiunto Bianchini, non ha partecipato a scopo precauzionale Dusan Basta a causa di «un affaticamento muscolare», ma già da domani il difensore «tornerà ad allenarsi con il resto dei compagni».

Fonte: Il Messaggero

USA – Premio miglior giocatore della MLS: trionfa il made in Italy

Sebastian Giovinco è stato nominato Mvp (most valuable player) della Major League Soccer. La ‘Formica Atomicà ha vinto il premio, intitolato al mito del calcio statunitense Landon Donovan, come miglior giocatore di questa stagione del campionato Usa. Giovinco, primo italiano di sempre ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento nella Mls, ha giocato quest’anno la sua prima stagione in Usa con la maglia dei Toronto Fc. È stato in pratica un plebiscito a favore dell’ex attaccante della Juventus, che ha ottenuto l’87,27% dei voti dei club, il 94,37% di quelli dei media e il 77,33% fra i suoi colleghi. Il 28enne attaccante, già vincitore del Golden Boot (il titolo di capocannoniere) con 22 gol e 16 assist all’attivo, si è anche aggiudicato il premio come miglior esordiente ed è entrato nella Top 11 della Major League.

Fonte: AndKronos

COPPA ITALIA – Udinese Atalanta: ecco chi affronterà la Lazio agli ottavi

Tanti giovani in campo, due ’97 nell’Udinese, Pontisso e l’attesissimo portiere Meret, all’esordio assoluto, ma il quarto turno di Coppa Italia con l’Atalanta lo decide l’eterno Di Natale, che non giocava titolare dal primo novembre: voci di risoluzione anticipata di contratto a fine anno solare, ma intanto al 4′ va a segnare un fiscalisismo rigore (fallo di Grassi) e si ripete in acrobazia nella ripresa. Trentotto anni e non sentirli, Colantuono ringrazia: ci teneva, contro la sua ex squadra, 281 partite (record), e un esonero che non ha mai capito.
MERET C’È Al 20′ l’Atalanta prova a reagire con Monachello: sinistro da fuori, blocca Alex Meret. Un minuto dopo, altro lavoro per il ragazzino: Pasquale perde palla, D’Alessandro parte verso la porta, il portierino dell’Under 19 gli chiude lo specchio. Al 37′ l’Atalanta è sbilanciata e l’Udinese riparte: Perica lancia Di Natale, che temporeggia un po’, Masiello prova a portarlo verso l’esterno, ma gli lascia lo spazio per caricare il destro a giro, a lato di poco. Due minuti dopo il 21enne Conti, esordio in nerazzurro dopo i prestiti a Perugia e Lanciano, si ritrova solo sul bordo dell’area piccola: controllo, tiro, ed errore incredibile, con palla altissima. E si fa anche male: al suo posto Raimondi.
BOTTA E RISPOSTA Tre minuti di ripresa, e l’Atalanta trova il pari: discesa sulla sinistra di Brivio, cross basso, Monachello – prima da titolare- sbuca tra due difensori e batte a rete, infilando Meret. Che non aveva colpe, e infatti è bravo subito dopo sull’esterno sinistro di Raimondi, da ottima occasione. Decisamente meno pronto Bassi, sul 2-1 dell’Udinese: perfetto il cross da trequarti di Alì Adnan, lo stacco di testa di Perica sul primo palo, ma l’uscita del secondo di Sportiello finisce nella terra di nessuno, a metà strada tra la riga di porta e l’avversario. L’Atalanta si rende pericolosa con la verve a destra di Marco D’Alessandro, a metà tempo Reja gli affianca “Papu” Gomez, sulla fascia opposta, al posto del terzino Brivio.
DI NATALE BIS Poco dopo la mezz’ora, il doppio bis, secondo assist per Adnan, secondo gol per Di Natale: l’iracheno porta a spasso il diretto marcatore e poi crossa con il destro, che non sarebbe neanche il suo piede, il bomber scatta sul filo del fuorigioco e colpisce in acrobazia, mandando fuori tempo Bassi, e la palla in rete a fil di palo. Con il primo gol era arrivato a 24 gol nella competizione, superando Mazzola e Sivori, con il secondo li supera, uscendo subito dopo, applauditissimo, lasciando il posto ad Aguirre. Allontanato dalla panchina Reja, forse con una severità eccessiva: non era giornata, oggi, per lui. A Roma, a fare gli ottavi di Coppa contro la sua Lazio, ci andrà Colantuono, romano mai profeta in patria.
UDINESE-ATALANTA 3-1 (1-0)
MARCATORI rig. Di Natale(U) al 4′ p.t.; Monachello (A) al 3′, Perica al 12′, Di Natale al 31′ s.t.

UDINESE (4-3-3) Meret; Piris, Domizzi, Pasquale (25’s.t. Danilo); Widmer, Fernandes, Pontisso (9’s.t. Evangelista), Marquinho, Alì Adnan; Perica, Di Natale (34’s.t. Aguirre). All. Colantuono
ATALANTA (4-3-3) Bassi; Conti (45′ p.t. Raimondi), Cherubin, Stendardo, Brivio (23’s.t. Gomez); Grassi, De Roon, Cigarini (34’s.t. Kurtic); D’Alessandro, Monachello, Estigarribia. All. Reja
ARBITRO Pinzani di Empoli
Fonte: Gazzetta.it

Anche Felipe Anderson in lista per un prestigioso premio…

Nonostante non stia attraversando un grande momento di forma (ma gli scaramantici ricorderanno che anche l’anno scorso Felipe iniziava solo a dicembre la sua ascesa) non mancano gli attestati di stima per il talento biancoceleste Felipe Anderson. Il fantasista brasiliano infatti è ufficialmente tra i 30 candidati per il ‘Samba d’Oro 2015’, il premio che spetta al miglior giocatore brasiliano che milita in Europa. Tale premio è stato creato nel 2008 dall’Associazione Francese Sambafoot e nel 2011 fu vinto da Maicon dell’Inter superando Hernanes, che all’epoca (come Felipe) incantava il popolo biancoceleste. Riuscirà Felipe a portare a casa l’ambizioso premio?

Ecco la lista di tutti i 30 candidati:
Jonas (Benfica);
Julio Cesar ( Benfica);
Alex Teixeira (Shakhtar);
Alex Telles (Galatasaray – in prestito all’ Inter);
Casemiro (Real Madrid);
Daniel Alves (Barcelona);
Danilo (Real Madrid);
David Luiz ( PSG);
Douglas Costa (Bayern Munique);
Fabinho (Monaco);
Felipe Anderson (Lazio);
Felipe Melo (Inter);
Fernandinho (Manchester City);
Filipe Luis (Atlético Madrid);
Gabriel Paulista (Arsenal);
Hulk (Zenit);
Lucas Moura (PSG);
Luiz Adriano (AC Milan);
Luiz Gustavo (Wolfsburg);
Marcelo (Real Madrid);
Marquinhos (PSG);
Maxwell (PSG);
Miranda (Inter);
Neymar (Barcelona);
Oscar (Chelsea);
Philippe Coutinho (Liverpool);
Rafinha (Barcelona);
Roberto Firmino (Liverpool);
Thiago Silva (PSG);
Willian (Chelsea).

INFERMERIA – Le ultime su Lulic e Basta

A quarantott’ore dalla delicata sfida contro la Juventus, il medico sociale biancoceleste Roberto Bianchini, al termine dell’allenamento odierno, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio 89.3 per informare sulla situazione relativa ai due terzini biancocelesti Senad Lulic e Dusan Basta:

LULIC: Senad ha subito una lesione da schiacciamento alla falange del quarto dito della mano destra e una contusione al terzo dito. Non so con certezza se c’è frattura anche del terzo, ma i problemi principali sono all’anulare. Posso solo dirvi che è un problema che va ridotto chirurgicamente e l’atleta è in camera operatoria dalle 18:30 e l’intervento è ancora in corso. Il problema non si è verificato sul campo di allenamento, ma fuori. Solo dopo l’operazione sarò in grado di dare ulteriori dettagli sul recupero”. 

Il medico sociale ha poi minimizzato sulle condizione dell’esterno destro serbo:

BASTADusan oggi non si è allenato per motivi precauzionali. Ha solo qualche acciacco alla gamba destra causato da un affaticamento al flessore e così, di comune accordo con lo staff, abbiamo deciso di farlo lavorare sullo scarico in palestra, ma domani si allenerà regolarmente con i compagni”.