Il popolo italiano è su tutte le furio per come Pellè ha calciato il calcio di rigore contro la Germania, ma anche Simone Zaza e il suo “balletto” durante il suo turno non sono stati risparmiati. Anzi…il web si è letteralmente scatenato con Gif animate e non solo. A difendere l’attaccante della Juventus ci ha pensato però la fidanzata, Chiara Biasi, che su Instagram ha pubblicato un lungo sfogo: “Facciamoci due risate per questa benedetta “Zaza dance” ma basta offese!” ha scritto, rispondendo poi in malo modo a chi persisteva nelle critiche poco educate al bomber.

Zaza ha provato a scusarsi in ogni modo umanamente possibili e su Instagram lunedì sera ha tentato ancora di ottenere il perdono del popolo italiano l’attaccante si è rivolto nuovamente ai tifosi, pubblicando un lungo post di scuse. Molti tifosi, però, non lo hanno perdonato.
Ed è a quel punto che – come riporta “Gazzetta.it” – la fidanzata Chiara non ci ha pensato due volte a intervenire a gamba tesa su chi attaccava il suo uomo: “Sei un ignorante – ha scritto la Biasi a un altro utente – il giorno nel quale avrai 1/10 delle p…, della riservatezza e dell’umiltà di Simone, forse potrai definirti uomo“. E a chi paragona le doti del fidanzato nel tirare i rigori ad altre più private, la Biasi non le manda a dire:: “Tranquillo che la mette sempre dentro la palla. C’è chi come lui sbaglia una volta, e chi sbaglia una vita intera“. La difesa a spada tratta della giovane Fashion blogger verso il fidanzato è piaciuta a molti sul web che ora fanno il tifo per la nuova coppia.

Nonostante in molti lo definiscono un film di gangster derivato dalle esperienze western di Leone con un po’ di noir “C’era una volta in America” come tutti i capolavori sfugge alle categorizzazioni. Infatti è un film totale perché dentro c’è di tutto: il tempo, la memoria, la nostalgia e l’oblio, ci sono amicizia, amore, ambizione, egosimo, delusione, tradimento. E poi un uomo, David Aaronson, interpretato da Robert De Niro, il personaggio che chiunque inventi storie vorrebbe aver creato, un personaggio che quel genio di Leone, insieme ai suoi collaboratori, è riuscito a estrapolare da un libro mediocre – l’autobiografia di un criminale ebreo di inizio secolo – e trasformarlo in “Noodles“.



